Paola Rubbioni
1 Integrazione su domini non limitati
Definizione 1.1 Una funzione continua f : [a, +∞[→ R si dice integrabile in senso generalizzato (brevemente, G-integrabile) su [a, +∞[ se esiste finito il limite
ω→+∞lim Z ω
a
f (x) dx ed il valore del limite si indica con il simbolo
Z +∞
a
f (x) dx ;
analogamente, una funzione continua f : ] − ∞, b] → R si dice integrabile in senso generalizzato (brevemente, G-integrabile) su ] − ∞, b] se esiste finito il limite
ω→−∞lim Z b
ω
f (x) dx
ed il valore del limite si indica con il simbolo Z b
−∞
f (x) dx .
Esempio 1.1 La funzione f : ] − ∞, 0] → R definita da
f (x) = ex, x ≤ 0 è G-integrabile. Infatti si ha
ω→−∞lim Z 0
ω
exdx = lim
ω→−∞[ex]0ω = lim
ω→−∞(1 − eω) = 1 . 1
Dunque
Z 0
−∞
exdx = 1 .
Osservazione 1.1 Si noti che, affinché esista l’integrale in senso generalizzato, è necessario che la funzione integranda sia infinitesima per x → +∞.
L’esempio che segue è di particolare interesse.
Esempio 1.2 Studiamo al variare del parametro α > 0 l’integrabilità in senso generalizzato della funzione f : [1, +∞[→ R, definita da
f (x) = 1
xα , x ≥ 1 . Se α = 1 si ha
ω→+∞lim Z ω
1
1
xdx = lim
ω→+∞[log x]ω1 = lim
ω→+∞log ω = +∞ , quindi la funzione f (x) = x1 non è G-integrabile;
se α 6= 1 si ha invece
ω→+∞lim Z ω
1
x−αdx = lim
ω→+∞
x1−α 1 − α
ω 1
=
= lim
ω→+∞
ω1−α
1 − α − 1 1 − α =
( 1
α−1 , α > 1 +∞ , α < 1 .
Allora la funzione f (x) = x1α , x ≥ 0, è G-integrabile se e solo se α > 1 ed in tal caso Z +∞
1
1
xα dx = 1 α − 1 .
Per lo studio della G-integrabilità abbiamo a disposizione i teoremi che seguono.
Teorema 1.1 (Criterio del confronto) Siano f, g : [a, +∞[→ R due funzioni continue ed infinitesime per x → +∞. Supponiamo che le due funzioni siano non negative e che f (x) ≤ g(x) per ogni x ≥ a. Allora: se g è G-integrabile anche f lo è; se f non è G-integrabile, nemmeno g lo è.
Dimostrazione. Dalle ipotesi abbiamo
0 ≤ f (x) ≤ g(x) , per ogni x ≥ a ;
quindi, per la monotonia dell’integrale, si ha 0 ≤
Z ω a
f (x) dx ≤ Z ω
a
g(x) dx , per ogni ω ≥ a .
Ora, poiché f e g sono non negative, le corrispondenti funzioni integrali F (ω) = Rω
a f (x) dx e G(ω) =Rω
a g(x) dx , ω ≥ a, risultano essere monotone non decrescenti, pertanto
ω→+∞lim Z ω
a
f (x) dx = sup
ω≥a
Z ω a
f (x) dx ≤ sup
ω≥a
Z ω a
G(x) dx ≤ lim
ω→+∞
Z ω a
g(x) dx .
La tesi segue allora immediatamente.
Teorema 1.2 (Criterio del confronto asintotico) Siano f, g : [a, +∞[→ R due funzioni continue ed infinitesime per x → +∞. Supponiamo che le due funzioni siano non negative e che limx→+∞ f (x)g(x) = k 6= 0. Allora f è G-integrabile se e solo se g è G-integrabile.
Ovviamente, come accade per le serie, se una funzione risulta G-integrabile dal confronto con un’altra G-integrabile, il valore numerico dei due integrali potrà essere diverso.
Teorema 1.3 Sia f : [a, +∞[→ R una funzione continua. Se |f | è G-integrabile, allora anche f è G-integrabile. Inoltre si ha
Z +∞
a
f (x) dx
≤ Z +∞
a
|f (x)| dx .
Osservazione 1.2 E’ facile vedere che gli integrali in senso generalizzato verificano le proprietà di additività e linearità.
Esempio 1.3 La funzione f : R → R, f (x) = 1+x12, è G-integrabile e si ha Z +∞
−∞
1
1 + x2 dx = π . Infatti, per l’additività dell’integrale e per la simmetria di f è
Z +∞
−∞
1
1 + x2 dx = Z 0
−∞
1
1 + x2 dx + Z +∞
0
1
1 + x2 dx = 2 Z +∞
0
1
1 + x2 dx =
= 2 lim
ω→+∞
Z ω 0
1
1 + x2 dx = 2 lim
ω→+∞arctg ω = π .
Diamo infine un teorema che lega gli integrali che stiamo trattando alla teoria sulle serie numeriche.
Teorema 1.4 Sia f : [0, +∞[→ R una funzione continua, infinitesima per x → +∞ e non cres- cente. Allora la serieP+∞
n=0f (n) e la successione Rn
0 f (x) dx
n∈Nhanno lo stesso comportamento.
Inoltre, in caso di convergenza, si ha
n→+∞lim Z n
0
f (x) dx ≤
+∞
X
n=0
f (n) ≤ f (0) + lim
n→+∞
Z n 0
f (x) dx .
Dimostrazione. Fissiamo n ∈ N e consideriamo la divisione D = {0, 1, . . . , n} dell’intervallo [0, n].
Per tale divisione, dalla definizione di integrale di Riemann, si ha
n
X
k=1
inf f (]k − 1, k[) ≤ Z n
0
f (x) dx ≤
n
X
k=1
sup f (]k − 1, k[) ;
tale stima, essendo la funzione non crescente e continua, si riscrive
n
X
k=1
f (k) ≤ Z n
0
f (x) dx ≤
n
X
k=1
f (k − 1)
ovvero
n
X
k=0
f (k) − f (0) ≤ Z n
0
f (x) dx ≤
n−1
X
k=0
f (k) .
Passando ora al limite per n che tende a +∞ si ha la tesi.
2 Integrazione di funzioni non limitate
Definizione 2.1 Una funzione continua f : [a, b[→ R che sia illimitata in prossimità di b, ovvero tale che limx→b−f (x) = +∞ oppure limx→b−f (x) = −∞, si dice integrabile in senso generalizzato (brevemente, G-integrabile) se esiste finito il limite
lim
ε→0+
Z b−ε a
f (x) dx ;
analogamente, una funzione continua f :]a, b] → R che sia illimitata in prossimità di a, ovvero tale che limx→a+f (x) = +∞ oppure limx→a+f (x) = −∞, si dice integrabile in senso generalizzato (brevemente, G-integrabile) se esiste finito il limite
lim
ε→0+
Z b a−ε
f (x) dx .
In entrambi i casi il valore del limite si indica con il simbolo Z b
a
f (x) dx .
Esempio 2.1 La funzione f : [0, 1[→ R definita da f (x) = 1
√1 − x2 , x ∈ [0, 1[
è G-integrabile. Infatti
lim
ε→0+
Z 1−ε 0
√ 1
1 − x2 dx = lim
ε→0+[arcsen x]1−ε0 = lim
ε→0+arcsen (1 − ε) = π 2 . Dunque
Z 1 0
√ 1
1 − x2 dx = π 2 . Diamo ora un esempio di notevole importanza.
Esempio 2.2 Studiamo al variare del parametro α > 0 l’integrabilità in senso generalizzato della funzione f : ]0, 1] → R, definita da
f (x) = 1
xα , x ∈]0, 1] . Per α = 1 si ha
lim
ε→0+
Z 1 ε
1
xdx = lim
ε→0+[log x]1ε = lim
ε→0+−log ε = +∞ ,
quindi la funzione f (x) = x1 non è integrabile in senso generalizzato neppure in ]0, 1];
per α 6= 1 si ha invece
lim
ε→0+
Z 1 ε
x−αdx = lim
ε→0+
x1−α 1 − α
1 ε
=
= lim
ε→0+
1
1 − α − ε1−α 1 − α =
( 1
1−α , α < 1 +∞ , α > 1 .
Possiamo allora concludere che la funzione f (x) = x1α , x ∈]0, 1], è G-integrabile se e solo se 0 < α < 1 ed in tal caso
Z 1 0
1
xαdx = 1 1 − α .
Osservazione 2.1 Notiamo che l’esempio precedente studia completamente anche le funzioni f (x) = 1
(x − x0)α , x ∈]x0, b] , f (x) = 1
(x0− x)α , x ∈ [a, x0[ ,
sempre per α > 0. Basta infatti effettuare rispettivamente le sostituzioni t = x − x0 e t = x0− x.
Per lo studio della G-integrabilità delle funzioni non limitate si possono dare teoremi analoghi a quelli per la G-integrabilità delle funzioni definite su domini non limitati.
Teorema 2.1 (Criterio del confronto) Siano f, g : [a, b[→ R due funzioni continue illimitate in prossim- ità di b. Supponiamo che le due funzioni siano non negative e che f (x) ≤ g(x) per ogni x ∈ [a, b[.
Allora: se g è G-integrabile anche f lo è; se f non è G-integrabile, nemmeno g lo è.
Teorema 2.2 (Criterio del confronto asintotico) Siano f, g : [a, b[→ R due funzioni continue illimitate in prossimità di b. Supponiamo che le due funzioni siano non negative e che limx→b− f (x)
g(x) = k 6= 0.
Allora f è G-integrabile se e solo se g è G-integrabile.
Teorema 2.3 Sia f : [a, b[→ R una funzione continua illimitata in prossimità di b. Se |f | è G- integrabile, allora anche f è G-integrabile. Inoltre si ha
Z b a
f (x) dx
≤ Z b
a
|f (x)| dx .
Esempio 2.3 La funzione f : ]0, 1] → R definita da f (x) = 1
√xsen 1
√x , x ∈]0, 1]
è G-integrabile. Infatti
|f (x)| ≤ 1
√x , x ∈]0, 1]
quindi |f | è G-integrabile per il criterio del confronto (√1x è G-integrabile). Allora f è G-integrabile per il teorema precedente.
Facciamo infine osservare che le proprietà di additività e linearità continuano a valere anche in questo caso.
Esempio 2.4 La funzione f : ]0, 1[→ R definita da f (x) = 1
px(1 − x) , x ∈]0, 1[
è integrabile in senso generalizzato nel suo dominio.
Osserviamo che essa è illimitata sia in prossimità di 0 che di 1, quindi la studiamo separatamente sui due intervalli ]0, 1/2] e [1/2, 1[.
Ora, f è G-integrabile su ]0, 1/2] per confronto asintotico con la funzione g(x) = √1x quando x → 0+. D’altra parte f è anche G-integrabile su [1/2, 1[ per confronto asintotico con la funzione h(x) = √1−x1 quando x → 1−.
Per l’additività dell’integrale possiamo concludere che f è G-integrabile su ]0, 1[.
3 Esercizi
3.1 Calcolare l’integrale Z 1
0
log x dx
3.2 Studiare l’integrabilità in senso generalizzato delle seguenti funzioni:
1) f (x) = x
√1 − x2 , x ∈ [0, 1[ 2) f (x) = sen x
√1 − x , x ∈ [0, 1[
3) f (x) = 1 + cos x
√3
1 − x , x ∈ [0, 1[ 4) f (x) = 1 + 2x
1 − x2 , x ∈ [0, 1[
5) f (x) = 1
ex(1 + x2) , x ≥ 0 6) f (x) = 1
(1 + x2)2 , x ≥ 0
7) f (x) = sen x
x2 , x ≥ 1 8) f (x) = 1
xsen1
x , x ≥ 1