COMUNE DI MONTE SAN PIETRO (Prov. Bologna
.)
SERVIZIO FINANZIARIO
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO DI PREVISIONE 2020-2022
Il bilancio di previsione finanziario rappresenta lo strumento attraverso il quale gli organi di governo dell’Ente, nell’ambito dell’esercizio della propria funzione di indirizzo e programmazione, definiscono le risorse da destinare e missioni e programmi in coerenza con quanto previsto dai documenti della programmazione.
Il bilancio di previsione 2020-2022 è stato redatto nel rispetto dei principi generali ed applicati di cui al d.Lgs. n. 118/2011.
Al bilancio di previsione deve essere allegata la nota integrativa, contenente almeno i seguenti elementi:
1) i criteri di valutazione adottati per la formulazione delle previsioni, con particolare riferimento agli stanziamenti riguardanti gli accantonamenti per le spese potenziali e al fondo crediti di dubbia esigibilità, dando illustrazione dei crediti per i quali non è previsto l’accantonamento a tale fondo;
2) l’elenco analitico delle quote vincolate e accantonate del risultato di amministrazione presunto al 31 dicembre dell’esercizio precedente, distinguendo i vincoli derivanti dalla legge e dai principi contabili, dai trasferimenti, da mutui e altri finanziamenti, vincoli formalmente attribuiti dall’ente e dei relativi utilizzi;
3) l’elenco degli interventi programmati per spese di investimento finanziati col ricorso al debito e con le risorse disponibili;
4) l’elenco delle garanzie principali o sussidiarie prestate dall’ente a favore di enti e di altri soggetti ai sensi delle leggi vigenti;
5) gli oneri e gli impegni finanziari stimati e stanziati in bilancio, derivanti da contratti relativi a strumenti finanziari derivati o da contratti di finanziamento che includono una componente derivata;
6) l'elenco dei propri enti e organismi strumentali, precisando che i relativi bilanci consuntivi sono consultabili nel proprio sito internet fermo restando quanto previsto per gli enti locali dall'articolo 172, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
7) l’elenco delle partecipazioni possedute con l’indicazione della relativa quota percentuale.
**********************
1. I criteri di valutazione adottati per la formulazione delle previsioni
La fase di programmazione si svolge nel rispetto delle compatibilità economico finanziarie e tiene conto della possibile evoluzione della gestione dell’ente, richiede il coinvolgimento dei portatori di interesse nelle forme e secondo le modalità definite dall’Ente, tiene conto dalle scelte già operate nei precedenti esercizi, e si conclude con la formalizzazione delle decisioni politiche e gestionali che danno contenuto a programmi e piani riferibili alle missioni dell’Ente.
Come disposto dal D.Lgs. 118/2011, integrato e corretto dal D.Lgs. 126/2014, all’art. 39 comma 2, il bilancio di previsione finanziario comprende le previsioni di competenza e di cassa del primo esercizio del periodo considerato e le previsioni di competenza degli esercizi successivi.
Le previsioni triennali di entrata e spesa del bilancio di previsione rispettano i principi dell'annualità, unità, universalità, integrità, veridicità, attendibilità, correttezza, comprensibilità, significatività, rilevanza, flessibilità, congruità, prudenza, coerenza, continuità, costanza, comparabilità, verificabilità, neutralità, pubblicità e dell'equilibrio di bilancio. In particolare:
- i documenti del sistema di bilancio, nonostante prendano in considerazione un orizzonte temporale di programmazione della durata di un triennio, attribuiscono le previsioni di entrata ed uscita ai rispettivi esercizi di competenza, ciascuno dei quali coincide con l'anno solare (rispetto del principio n.1 - Annualità);
- il bilancio di questo ente è unico, dovendo fare riferimento ad un’amministrazione che si contraddistingue per essere un’entità giuridica unica. Come conseguenza di ciò, il complesso unitario delle entrate finanzia la totalità delle spese. Solo nei casi di deroga espressamente previsti dalla legge, talune fonti di entrata sono state destinate alla copertura di determinate e specifiche spese (rispetto del principio n.2 - Unità);
- il sistema di bilancio comprende tutte le finalità e gli obiettivi di gestione nonché i valori finanziari, economici e patrimoniali riconducibili a questa amministrazione, in modo da fornire una rappresentazione veritiera e corretta della complessa attività amministrativa prevista nei rispettivi esercizi. Eventuali contabilità separate, se presenti in quanto espressamente ammesse dalla norma, saranno ricondotte al sistema unico di bilancio entro i limiti temporali dell'esercizio (rispetto del principio n.3 - Universalità);
- tutte le entrate sono state iscritte in bilancio al lordo delle spese sostenute per la riscossione e di altri eventuali oneri ad esse connesse. Allo stesso tempo, tutte le uscite sono state riportate al lordo delle correlate entrate, senza ricorrere ad eventuali compensazioni di partite (rispetto del principio n.4 - Integrità).
Di seguito vengono evidenziati i criteri di formulazione delle previsioni relative al triennio, distintamente per la parte entrata e per la parte spesa.
1.1 Le entrate
Per quanto riguarda le entrate, le previsioni relative al triennio 2020-2022 sono state formulate tenendo in considerazione il trend storico degli esercizi precedenti, ove disponibile, ovvero, le basi informative (catastale, tributaria, ecc.) e le modifiche normative che hanno impatto sul gettito.
Nel prospetto seguente sono riportati i criteri di valutazione per la formulazione delle principali entrate, premettendo che sono stati considerati gli effetti della legge di bilancio 2019 (legge n. 145/2018).
Per quanto riguarda la TARI, si precisa che questa Amministrazione ha istituito, con efficacia dal 1 gennaio 2018 la tariffa corrispettiva puntuale ai sensi del comma 668 della Legge 147 del 27/12/2013, che non costituisce entrata di natura tributaria per il Comune di Monte San Pietro, in luogo della tassa sui rifiuti (TARI), tariffa che è stata applicata e riscossa dal gestore affidatario del servizio di gestione dei rifiuti urbani ed assimilati, HERA S.p.A.
IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA (IMU)
Principali norme di riferimento
Art. 13 del decreto legge n. 201/2011, conv. in legge n.
201/2011
Artt. 7 e 8 del d.Lgs. n. 23/2011
Art. 1, commi 639-731, legge n. 147/2013 Gettito conseguito nel
penultimo esercizio precedente (2018)
€ 1.993.380,41=
Gettito previsto nell’anno precedente a quello di riferimento
(2019)
€ 1.877.000,00=
Gettito previsto nel triennio 2020 2021 2022
€ 1.900.000,00= € 1.960.000,00= € 1.960.000,00=
La previsione 2020/2022 tiene conto delle disposizioni di cui alla Legge 208/2015 relativamente a:
riduzione 50% per i comodati gratuiti tra genitori-figli;
riduzione 75% per gli immobili concessi in affitto a canone concordato
La previsione 2020/2022 prevede il mantenimento delle aliquote previste per il 2019.
Con delibera di Consiglio Comunale n. 88 adottata in data 27.12.2018 e avente ad oggetto
“Imposta Unica Comunale (IUC) – Approvazione aliquote (e detrazioni d’imposta) IMU per l’anno 2019” è stato disposto quanto segue:
“ ….
1) - di confermare per l’anno di imposta 2019, le seguenti aliquote e detrazioni per l’applicazione dell’Imposta Municipale Propria (IMU):
Fattispecie Aliquota/detrazion
e
Aliquota ordinaria 10,60 per mille
Abitazione principale e relative pertinenze (solo cat.
A/1, A/8 e A/9) 5,00 per mille
Unità immobiliari concesse in uso gratuito a parenti 8,60 per mille Ulteriori pertinenze dell’abitazione principale 8,60 per mille Immobili appartenenti alle categorie catastali
A/10, B/7, B/8, C/1, C/2 (magazzini e locali di deposito non pertinenze), C/3, D/1, D/2, D/4, D/6, D/7, D/8
8,60 per mille Unità immobiliari concesse in locazione a soggetto che
la utilizza come abitazione principale 9,00 per mille
Abitazioni tenute a disposizione 10,00 per mille
Unità immobiliari non ricomprese nelle altre aliquote 10,00 per mille Aree fabbricabili e immobili appartenenti alla categoria
catastale D/5 10,60 per mille
Terreni agricoli
ESENTI (Circolare del Ministero delle Finanze n. 9/1993,
suppl. ord. n. 53 G.U. n. 141/1993)
Detrazione per abitazione principale € 200,00
…..”;
disposizioni che vengono confermate anche per l’esercizio 2020.
TRIBUTO COMUNALE SUI SERVIZI INDIVISIBILI (TASI) Principali norme di
riferimento
Art. 1, commi 639-731, legge n. 147/2013 Gettito conseguito nel
penultimo esercizio precedente
(2018)
€ 108.670,78=
Gettito previsto nell’anno precedente a quello di riferimento
(2019)
€ 100.000,00=
Gettito previsto nel triennio 2020 2021 2022
€ 105.000,00= € 105.000,00= € 105.000,00=
La previsione 2020/2022 tiene conto delle disposizioni di cui alla Legge 208/2015 relativamente a:
esenzione unità immobiliare adibita ad abitazione principale non di lusso;
riduzione 75% per gli immobili concessi in affitto a canone concordato;
La previsione 2020/2022 prevede il mantenimento delle aliquote previste per il 2019.
Con delibera di Consiglio Comunale n. 90 adottata in data 27.12.2018 e avente ad oggetto
“Imposta Unica Comunale (IUC) – Determinazione regolamentare delle aliquote, detrazioni e dei termini di applicazione del tributo sui servizi indivisibili (TASI) per l’anno 2019” è stato disposto quanto segue:
“…..
1) - di dare atto che, con L. 27.12.2013, n. 147, è istituita, dal 2014, l'Imposta Unica Comunale (IUC) composta dall'imposta municipale propria (IMU), di cui all'art. 13 del D.L. n. 201/2011, convertito dalla L. 22.12.2011, n. 214, come modificato dalla L.
26.4.2012, n. 44, e dalla citata L. n. 147/2013, e agli artt. 8 e 9 del D.Lgs. 14.3.2011, n. 23, e successive modificazioni in quanto compatibili, e del D.Lgs. 30.12.1992, n.
504, in quanto espressamente richiamato, dal tributo sui servizi indivisibili (TASI) e dalla tassa sui rifiuti (TARI) di cui alla L. 27.12.2013, n. 147, e confermata, per l'anno 2015, dalla Legge di stabilità 2015, L. n. 190 del 23.12.2014;
2) - di determinare, ai sensi dell'art. 52 del D.Lgs. n. 446/1996 e successive modificazioni, nel rispetto dei limiti fissati dalle leggi di riferimento, per l'anno 2019, le aliquote, le detrazioni e di stabilire i termini di applicazione del tributo TASI, ferma restando, per quanto qui non contemplato, la disciplina legislativa di riferimento;
3) - di stabilire il pagamento in due rate semestrali:
- la prima con scadenza entro il 16 giugno - la seconda entro il 16 dicembre
resta comunque consentito il pagamento in un'unica soluzione entro il 16 giugno di ciascun anno;
4) - di dare atto che, per espressa disposizione della Legge n. 147/2013 (c. 681), nel caso in cui il fabbricato sia occupato da un soggetto diverso dal titolare del diritto reale sullo stesso, sia quest'ultimo (cioè il titolare di diritto reale) che l'occupante si considerano titolari di un'autonoma obbligazione tributaria, essendo entrambi tenuti al pagamento del tributo, e di stabilire la rispettiva quota di versamento nella seguente misura percentuale dell'ammontare complessivo pari al:
- 70 per cento per il proprietario o titolare di diritto reale;
- 30 per cento per il locatario nella sua qualità di occupante (non dovuta per esenzione introdotta dalla L. 28.12.2015, n. 208 - Legge di stabilità 2016 - e confermata per il 2018);
5) - per le ragioni esposte in premessa, per il tributo TASI, si applicano le seguenti aliquote:
- aliquota nella misura dell'1,8 per mille per le seguenti categorie di immobili:
abitazione principale classificata nella categoria catastale A1, A8 e A9 e relative pertinenze classificate nelle categorie catastali C2 (si possono considerare pertinenze, ai sensi dell'art. 817 del Codice Civile, solo le unità immobiliari effettivamente al servizio dell'abitazione principale), C6 e C7, nella misura massima di una unità pertinenziale per ciascuna delle categorie catastali indicate e fattispecie assimilate ai sensi delle norme legislative e dell'art. 10 del vigente Regolamento IMU (il Comune considera direttamente adibita ad abitazione principale l'unità immobiliare posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che la stessa non risulti locata);
- aliquota nella misura dell'1 per mille alle unità immobiliari e relative pertinenze locate ed adibite ad abitazione principale del locatario stabilendo contestualmente, a norma dell'art. 1, c. 681, L. 27.12.2013, n. 147, le rispettive quote di versamento nelle seguenti percentuali dell'ammontare complessivo pari al:
- 70 per cento per il proprietario o titolare di diritto reale (0,70 per mille);
- aliquota ridotta dello 0,60 per mille alle unità immobiliari e relative pertinenze destinate ad abitazione e tenute a disposizione per le quali si è già soggetti all'aliquota IMU del 10 per mille;
- aliquota dell'1 per mille ai fabbricati rurali strumentali classificati nella categoria catastale D10;
- aliquota azzerata per tutte le altre tipologie di immobili non individuate precedentemente;
- di applicare alle abitazioni principali e relative pertinenze, come sopra definite, ed
alle unità immobiliari ad esse equiparate/assimilate, come sopra individuate, una detrazione d'imposta secondo i seguenti scaglioni di rendita catastale:
Rendita catastale Detrazione
0,00 - 250,00 € 150,00 250,01 - 500,00 € 100,00 500,01 - 700,00 € 50,00
Ai fini della spettanza della detrazione deve essere considerata la sola rendita catastale relativa all'abitazione (categorie catastali A/1- A/8 - A/9).
Per imposta dovuta s'intende l'imposta comprensiva anche delle relative pertinenze.
La detrazione deve essere rapportata al periodo dell'anno durante il quale si protrae la destinazione ad abitazione principale dell'alloggio; se l'unità immobiliare è adibita ad abitazione principale da più soggetti passivi, la detrazione spetta a ciascuno di essi proporzionalmente alla quota per la quale la destinazione medesima si verifica;
6) - di dare atto che le aliquote TASI sono stabilite in conformità con i servizi indivisibili erogati dal Comune alla propria comunità, qui a seguire individuati con i relativi costi di cui alla proposta di bilancio di previsione per l'anno 2019, in approvazione in questa stessa seduta, a copertura dei quali è finalizzato il relativo gettito di ammontare complessivo previsto in € 100.000,00= così ripartito:
Servizi di:
a) illuminazione pubblica € 2.000,00=;
b) anagrafe, stato civile, elettorale (compreso ufficio relazioni con il pubblico) € 29.820,00=;
c) manutenzione del verde pubblico € 44.580,00=;
d) manutenzione strade € 15.600,00=;
e) manutenzione e riscaldamento edifici comunali € 8.000,00=;
7) - di dare atto che il pagamento della TASI deve essere effettuato dai contribuenti secondo le modalità indicate nel c. 688 dell'articolo unico della Legge di stabilità 2014;
8) - di dare atto che per la presente deliberazione comunale concernente l'Imposta Unica Comunale (IUC), contenente la determinazione regolamentare delle aliquote, detrazioni e dei termini di applicazione del tributo sui servizi indivisibili (TASI) per l'anno 2019, verranno effettuati tutti gli adempimenti relativi alla pubblicazione secondo le modalità e i termini previsti dalla legge;
9) - di dare atto, infine, che il Comune, per l’anno di imposta 2019, conferma la maggiorazione dell'0,8 per mille applicato nel 2018 sugli immobili diversi da quelli esonerati;
……”
disposizioni che vengono confermate anche per l’esercizio 2020.
Per quanto riguarda il punto 6) della citata delibera n. 90/2018 si precisa che relativamente all’esercizio 2020, in conformità con i servizi indivisibili erogati dal Comune alla propria comunità, il gettito di entrata della TASI nello schema di bilancio 2020/2022 relativamente all’esercizio 2020 è pari ad € 105.000,00= ed è previsto a copertura dei seguenti servizi indivisibili:
Servizi di:
a) illuminazione pubblica € 500,00=;
b) anagrafe, stato civile, elettorale (compreso ufficio relazioni con il pubblico) € 29.820,00=;
c) manutenzione del verde pubblico € 50.580,00=;
d) manutenzione strade € 10.780,00=;
e) manutenzione e riscaldamento edifici comunali € 13.320,00=;
ADDIZIONALE COMUNALE ALL’IRPEF Principali norme di
riferimento
Decreto legislativo 28 settembre 1998, n. 360 Gettito conseguito nel
penultimo esercizio precedente
(2018)
€ 1.585.632,87=
Gettito previsto nell’anno precedente a quello di riferimento (2019)
€ 1.537.150,00=
Gettito previsto nel triennio 2020 2021 2022
€ 1.560.000,00= € 1.590.000,00= € 1.590.000,00=
La previsione 2020/2022 prevede il mantenimento delle aliquote previste per il 2019.
Con delibera di Consiglio Comunale n. 89 adottata in data 27.12.2018 e avente ad oggetto
“Determinazione dell’aliquota addizionale comunale all’IRPEF – Conferma” è stato disposto quanto segue:
“….
1) - di confermare, per il triennio 2019/2021, per i motivi esposti in premessa, l'aliquota dell'addizionale comunale I.R.P.E.F. nella misura dello 0,8%;
…..”
disposizioni che vengono confermate anche per l’esercizio 2020.
TASSA OCCUPAZIONE SPAZI ED AREE PUBBLICHE (TOSAP) Principali norme di
riferimento
Capo II del d.Lgs. n. 507/1993 Gettito conseguito nel
penultimo esercizio precedente
(2018)
€ 22.709,66=
Gettito previsto nell’anno precedente a quello di riferimento (2019)
€ 21.900,00=
Gettito previsto nel triennio 2020 2021 2022
€ 21.900,00= € 21.900,00= € 21.900,00=
IMPOSTA COMUNALE SULLA PUBBLICITA’ (ICP) Principali norme di
riferimento
Capo I del d.Lgs. n. 507/1993 Gettito conseguito nel
penultimo esercizio precedente
(2018)
€ 21.860,03=
Gettito previsto nell’anno precedente a quello di riferimento (2019)
€ 19.616,00=
Gettito previsto nel triennio 2019 2020 2021
€ 19.600,00= € 19.600,00= € 19.600,00=
Inoltre nel bilancio di previsione 2020/2022 sono state previste le seguenti entrate:
Proventi recupero evasione tributaria I.M.U. – Imposta Municipale Unica La previsione 2020/2022 ammonta a € 50.000,00= per ciascun anno
Tale previsione è stata formulata tenendo conto del gettito ipotetico e di quanto realmente incassato negli anni a seguito dell’autoliquidazione dell’imposta da parte dei contribuenti;
Proventi sanzioni codice della strada
La previsione 2020/2022 ammonta a € 110.000,00= per ciascun anno.
1.2 Le spese
Per quanto riguarda le spese correnti, le previsioni sono state formulate sulla base:
- dei contratti in essere (mutui, personale, utenze, altri contratti di servizio quali rifiuti, pulizie, illuminazione pubblica, ecc.). Per le previsioni 2021-2022 non è sempre stato considerato l’incremento legato al tasso di inflazione programmato in quanto l’obiettivo è quello di contenere le spese;
- delle spese necessarie per l’esercizio delle funzioni fondamentali;
- dalle richieste formulate dai vari Responsabili di Settore, opportunamente riviste alla luce delle risorse disponibili e delle scelte dell’amministrazione effettuate in relazione agli obiettivi indicati nel DUP.
Fondo crediti di dubbia esigibilità
Il Fondo crediti di dubbia esigibilità rappresenta un accantonamento di risorse che gli enti devono stanziare nel bilancio di previsione al fine di limitare la capacità di spesa alle entrate effettivamente esigibili e che giungono a riscossione, garantendo in questo modo gli equilibri di bilancio.
Il principio contabile della contabilità finanziaria prevede criteri puntuali di quantificazione delle somme da accantonare a FCDE, secondo un criterio di progressività che - a regime - dispone che l’accantonamento sia pari alla media del non riscosso dei cinque anni precedenti, laddove tale media sia calcolata considerando gli incassi in c/competenza sugli accertamenti in c/competenza di ciascun esercizio.
E’ ammessa la facoltà di considerare negli incassi anche quelli intervenuti a residuo nell’esercizio successivo a valere sugli accertamenti di competenza dell’esercizio n, scorrendo di un anno la serie di riferimento. Nel secondo anno di applicazione del nuovo ordinamento, il Fondo è determinato assumendo gli incassi totali (competenza + residui) da rapportarsi agli accertamenti di competenza per i primi quattro anni del quinquennio di riferimento, ed assumendo gli incassi in competenza da rapportarsi agli accertamenti di competenza per l’ultimo anno del quinquennio.
L’ente può, con riferimento all’ultimo esercizio del quinquennio, considerare gli incassi intervenuti a residuo nell’esercizio successivo a valere sugli accertamenti dell’esercizio n.
In tal caso occorre scorrere di un anno indietro il quinquennio di riferimento.
Per le entrate che in precedenza erano accertate per cassa, il calcolo del fondo è effettuata assumendo dati extracontabili.
Il principio contabile all. 4/2 al d.Lgs. n. 118/2011 prevede, per i primi esercizi la possibilità di accantonare a bilancio di previsione una quota inferiore, come evidenziato nella seguente tabella.
FASE ENTI ANNO DI PREVISIONE DEL BILANCIO
2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022
PREVISIONE
Sperim entatori
55% 70% 75% 85% 95% 100 100
Non sperim entatori RENDICONTO
*
Tutti gli enti
100 (55)%
100 (70)%
100
(85)% 100% 100% 100% 100%
*) In sede di rendiconto, l’ente accantona nell’avanzo d’amministrazione l’intero importo del fondo crediti di dubbia esigibilità quantificato nel prospetto riguardante il fondo allegato al rendiconto di esercizio, salva la facoltà prevista per gli esercizi dal 2015 al 2018, disciplinata nel principio 4/2 allegato al D.Lgs 118/2011.
Le entrate per le quali si è ritenuto di procedere all’accantonamento al Fondo crediti di dubbia esigibilità sono le seguenti:
Imposta comunale sulla pubblicità
ICI – recupero evasione (solo per 2020 a seguito della rateizzazione di un accertamento) Imposta Municipale Unica – recupero evasione
Sanzioni amministrative per violazioni del codice della strada
Spese di notifica, ecc. relativamente alle sanzioni per violazioni del codice della strada Proventi servizio refezione scolastica
Proventi servizio trasporto scolastico
Proventi servizio prolungamento orario scolastico Proventi servizio asilo nido
Per quanto riguarda i dati presi a riferimento per il calcolo dell’accantonamento a FCDE sono stati utilizzati gli incassi in conto competenza + i residui dell’esercizio successivo relativamente agli anni dal 2013 al 2017.
Per quanto riguarda il metodo di calcolo del fondo è stata effettuata una analisi delle varie tipologie di entrata e del grado di incasso della stessa e si è proceduto come segue:
- metodo A.1: media semplice tra incassi e accertamenti, per le seguenti entrate:
Imposta comunale sulla pubblicità, ICI – recupero evasione,
Proventi servizio prolungamento orario scolastico
- metodo A.2: media semplice dei rapporti annui, per le seguenti entrate:
Sanzioni amministrative per violazioni del codice della strada
Spese di notifica, ecc. relativamente alle sanzioni per violazioni del codice della strada
- metodo B: media ponderata sui totali:
Imposta Municipale Unica – recupero evasione Proventi servizio refezione scolastica
Proventi servizio trasporto scolastico Proventi servizio asilo nido
Di seguito di riporta il riepilogo del calcolo dell’accantonamento al Fondo crediti di dubbia esigibilità per le singole entrate e si precisa che anche per l’esercizio 2020 si è provveduto ad effettuare l’accantonamento al 100% e non al 95% come possibile minor accantonamento previsto dalla norma.
BILANCIO 2020
TIPOLOGIA ENTRATA PREVISIONE 2020 DI ENTRATA
% ACC.TO A FCDE
STANZIAMENTO A FCDE Imposta comunale sulla
pubblicità
€ 19.600,00= 11,16 € 2.187,36=
Imposta comunale immobili € 712,95= 76,13 € 542,77=
Imposta municipale unica – Recupero evasione
€ 50.000,00= 67,18 € 33.590,00=
Sanzioni codice della strada € 110.000,00= 43,79 € 48.169,00=
Spese di notifica ecc.
relativamente alle sanzioni per violazioni al codice della strada
€ 2.700,00= 15,87 € 428,49=
Rette servizio refezione scolastica
€ 594.000,00= 3,28 € 19.483,20=
Rette servizio trasporto scolastico
€ 28.600,00= 1,00 € 286,00=
Rette servizio prolungamento orario scolastico
€ 33.400,00= 0,69 € 230,46=
Rette servizio asilo nido € 96.200,00= 1,13 € 1.087,06=
TOTALE € 106.004,34=
BILANCIO 2021
TIPOLOGIA ENTRATA PREVISIONE 2020 DI ENTRATA
% ACC.TO A FCDE
STANZIAMENTO A FCDE Imposta comunale sulla
pubblicità
€ 19.600,00= 11,16 € 2.187,36=
Imposta municipale unica – Recupero evasione
€ 50.000,00= 67,18 € 33.590,00=
Sanzioni codice della strada € 110.000,00= 43,79 € 48.169,00=
Spese di notifica ecc.
relativamente alle sanzioni per violazioni al codice della strada
€ 2.700,00= 15,87 € 428,49=
Rette servizio refezione scolastica
€ 594.000,00= 3,28 € 19.483,20=
Rette servizio trasporto scolastico
€ 28.600,00= 1,00 € 286,00=
Rette servizio prolungamento orario scolastico
€ 33.400,00= 0,69 € 230,46=
Rette servizio asilo nido € 102.300,00= 1,13 € 1.155,99=
TOTALE € 105.530,50=
BILANCIO 2022
TIPOLOGIA ENTRATA PREVISIONE 2020 DI ENTRATA
% ACC.TO A FCDE
STANZIAMENTO A FCDE Imposta comunale sulla
pubblicità
€ 19.600,00= 11,16 € 2.187,36=
Imposta municipale unica – Recupero evasione
€ 50.000,00= 67,18 € 33.590,00=
Sanzioni codice della strada € 110.000,00= 43,79 € 48.169,00=
Spese di notifica ecc.
relativamente alle sanzioni per violazioni al codice della strada
€ 2.700,00= 15,87 € 428,49=
Rette servizio refezione scolastica
€ 594.000,00= 3,28 € 19.483,20=
Rette servizio trasporto scolastico
€ 28.600,00= 1,00 € 286,00=
Rette servizio prolungamento orario scolastico
€ 33.400,00= 0,69 € 230,46=
Rette servizio asilo nido € 102.300,00= 1,13 € 1.155,99=
TOTALE € 105.530,50=
Fondi di riserva
Il Fondo di riserva, è una voce che non viene impegnata ma utilizzata per far fronte nel corso dell’esercizio a spese impreviste, e la cui previsione in bilancio è obbligatoria come previsto dall’art. 166 del D.Lgs. 267/2000:
1. Nella missione "Fondi e Accantonamenti", all'interno del programma "Fondo di riserva", gli enti locali iscrivono un fondo di riserva non inferiore allo 0,30 e non superiore al 2 per cento del totale delle spese correnti di competenza inizialmente previste in bilancio.
2. Il fondo è utilizzato, con deliberazioni dell'organo esecutivo da comunicare all'organo consiliare nei tempi stabiliti dal regolamento di contabilità, nei casi in cui si verifichino esigenze straordinarie di bilancio o le dotazioni degli interventi di spesa corrente si rivelino insufficienti.
2-bis. La metà della quota minima prevista dai commi 1 e 2-ter è riservata alla copertura di eventuali spese non prevedibili, la cui mancata effettuazione comporta danni certi all'amministrazione”.
2-ter. Nel caso in cui l'ente si trovi in una delle situazioni previste dagli articoli 195 e 222, il limite minimo previsto dal comma 1 è stabilito nella misura dello 0,45 per cento del totale delle spese correnti inizialmente previste in bilancio.
Il Fondo di riserva di competenza rientra nelle percentuali previste dalla legge (min. 0,3%
e max 2% delle spese correnti iscritte in bilancio), e precisamente:
€ 24.502,69= pari allo 0,375% per il 2020,
€ 24.000,64= pari allo 0,371% % per il 2021,
€ 24.000,67= pari al 0,371% per il 2022.
Non facendo l’ente ricorso all’anticipazione di tesoriera non è necessario incrementare del 50% la quota d’obbligo, la cui metà dovrà essere comunque riservata a spese indifferibili ed urgenti.
Per il primo esercizio è stato inoltre stanziato un fondo di riserva di cassa dell’importo di
€. 1.200.082,19=.
Fondo di garanzia debiti commerciali
A decorrere dall’anno 2020, con delibera di giunta da adottare entro il 28 febbraio, è iscritto nella parte corrente del bilancio nella missione 20 programma 03 un accantonamento denominato “Fondo di garanzia debiti commerciali”, sul quale non è possibile disporre impegni e pagamenti, che a fine esercizio confluisce nella quota libera del risultato di amministrazione. (art. 1, c. 859 e 862, Legge 30 dicembre 2018, n. 145).
L’iscrizione del fondo in bilancio è obbligatorio se il debito commerciale residuo rilevato alla fine dell’esercizio precedente non si sia ridotto almeno del 10% rispetto a quello del secondo esercizio precedente. In ogni caso le medesime misure non si applicano se il debito commerciale residuo scaduto, di cui al citato articolo 33 del decreto legislativo n. 33 del 2013, rilevato alla fine dell'esercizio precedente, non è superiore al 5 per cento del totale delle fatture ricevute nel medesimo esercizio; (art. 1, c. 859, lett. a, e c. 868).
Verificandosi le predette condizioni, lo stanziamento del fondo deve essere pari al 5%
degli stanziamenti di spesa per acquisto di beni e servizi dell’esercizio in corso, con esclusione di quelli finanziati con risorse aventi vincolo di destinazione. (art. 1, c. 859, lett.
a, c. 862, lett. a, e c. 863).
L’iscrizione del fondo in bilancio è, inoltre, obbligatoria anche se il debito commerciale residuo rilevato alla fine dell’esercizio precedente si sia ridotto di oltre il 10% rispetto a quello del secondo esercizio precedente, ma presentano un indicatore di ritardo annuale dei pagamenti, calcolato sulle fatture ricevute e scadute nell'anno precedente, non rispettoso dei termini di pagamento delle transazioni commerciali (art. 1, c. 859, lett. b).
Verificandosi la predetta condizione, lo stanziamento del fondo deve essere pari (art. 1, c.
862, lett. b, c, d e c. 863):
a) al 5 per cento degli stanziamenti riguardanti nell'esercizio in corso la spesa per acquisto di beni e servizi, in caso di mancata riduzione del 10 per cento del debito commerciale residuo oppure per ritardi superiori a sessanta giorni, registrati nell'esercizio precedente;
b) al 3 per cento degli stanziamenti riguardanti nell'esercizio in corso la spesa per acquisto di beni e servizi, per ritardi compresi tra trentuno e sessanta giorni, registrati nell'esercizio precedente;
c) al 2 per cento degli stanziamenti riguardanti nell'esercizio in corso la spesa per acquisto di beni e servizi, per ritardi compresi tra undici e trenta giorni, registrati nell'esercizio precedente;
d) all'1 per cento degli stanziamenti riguardanti nell'esercizio in corso la spesa per acquisto di beni e servizi, per ritardi compresi tra uno e dieci giorni, registrati nell'esercizio precedente.
I tempi di pagamento e di ritardo sono elaborati mediante la piattaforma elettronica per la gestione telematica del rilascio delle certificazioni dei crediti (art. 1, c. 861).
I tempi del ritardo sono calcolati tenendo conto anche delle fatture scadute che gli enti non hanno ancora provveduto a pagare.
Nel corso dell’esercizio l’accantonamento al fondo è adeguato alle variazioni di bilancio relative agli stanziamenti di spesa per acquisto di beni e servizi, con esclusione di quelli finanziati con risorse aventi vincolo di destinazione. Il Fondo di garanzia debiti commerciali accantonato nel risultato di amministrazione è liberato nell'esercizio successivo a quello in cui risultano rispettati i parametri di riduzione dei tempi di pagamento e la riduzione dell’ammontare complessivo dei propri debiti commerciali. (art. 1, c. 863).
Per il solo anno 2019, gli indicatori relativi al ritardo annuale dei pagamenti e al debito commerciale residuo da rilevare ai fini dell’accantonamento a fondo garanzia debiti commerciali possono essere elaborati sulla base delle informazioni presenti nelle registrazioni contabili dell’ente e non sulla base dei dati presenti nella PCC. Gli enti che si avvalgono di tale facoltà effettuano la comunicazione alla PCC dell'ammontare complessivo dello stock di debiti commerciali residui scaduti e non pagati al 31 dicembre 2019, anche se hanno adottato SIOPE+.
Il Comune di Monte San Pietro attualmente non si trova nelle condizioni previste dalla norma sopra richiamata e pertanto non è tenuto all’accantonamento al FGDC.
Accantonamenti per passività potenziali
Nel bilancio di previsione sono stati previsti i seguenti accantonamenti per passività potenziali:
DESCRIZIONE ANNO 2020 ANNO 2021 ANNO 2022 Indennità di fine mandato del sindaco 3.120,00= 3.120,00= 3.120,00=
Fondo oneri rinnovi contrattuali 31.700,00= 31.700,00= 31.700,00=
Fondo pagamento assegni famigliari 2.000,00= 2.000,00= 2.000,00=
Fondo pagamento utenze 8.000,00= 8.000,00= 8.000,00=
Fondo pagamento franchigie sinistri 12.000,00= 12.000,00= 12.000,00=
Entrate e spese non ricorrenti
Nel bilancio di previsione sono allocate le seguenti entrate e spese aventi carattere non ripetitivo:
ENTRATE IMPORTO SPESE IMPORTO
Rimborsi spese per consultazioni elettorali a
carico di altre PA 41.430,00
Consultazioni elettorali o referendarie locali
41.430,00 ICI – recupero evasione 712,95
Contributo regionale per progetto di partecipazione
“Colombara al centro” 15.000,00
Spese per progetto partecipato “Colombara al
centro” 20.000,00
Contributo comune per progetto “Rigenerazioni a
confronto” 561,00
Contributo ad ASC InSieme per progetto “Rigenerazioni
a confronto” 819,60
Trasferimento Unione per progetto “Percorsi giovani protagonisti in Unione”
2.141,40
Contributo ad ASC InSieme per progetto “Percorsi giovani protagonisti in
Unione” 1.700,00
Proventi sanzioni edilizie
102.950,00
Spese per progettazioni di primo livello per interventi al magazzino comunale, a stabili adibiti a istruzione prescolastica e alle scuole del capoluogo e di Monte San Giovanni adibite a istruzione primaria e secondaria di 1° grado
40.000,00 Manutenzione straordinaria
campo da calcio centro
sportivo di Ponterivabella 6.950,00 Spese per adempimenti
finalizzati alla denuncia CRITER degli impianti termini posti negli stabili
comunali 19.800,00
Costo di costruzione (proventi derivanti dal rilascio
di permessi di costruire) 40.000,00
Interventi di manutenzione straordinaria strade, frane e
dissesti 100.000,00
Contributo regionale per riqualificazione della viabilità
55.000,00
Interventi di manutenzione straordinaria della viabilità (di cui € 30.000,00=
finanziati da FPV di entrata)
85.000,00
Contributo Unione per interventi di sistemazione idrogeologica lungo Via
Kennedy 39.000,00
Interventi di sistemazione idrogeologica lungo la Via Kennedy
90.000,00
Contributo Consorzio Bonifica Renana per interventi di sistemazione idrogeologica lungo Via
Kennedy 35.000,00
Oneri di urbanizzazione (proventi derivanti dal rilascio
di permessi di costruire) 21.000,00
Devoluzione al Culto 7%
incasso oneri di
urbanizzazione secondaria 1.000,00 Proventi derivanti dalla
monetizzazione delle aree verdi e dei parcheggi
13.004,00 Acquisto arredi e attrezzature per scuole e asilo nido e per biblioteca
comunale 10.000,00
Trasferimento all’Unione
per investimenti informatici 3.004,00 Spese per realizzazione
collegamenti in fibra e installazione di numero 4 punti WiFi a Monte San Giovanni (spesa esigibile nel 2020 e finanziata da
FPV di entrata) 16.000,00
Accensioni di prestiti – assunzione di mutuo con la Cassa DD PP per lavori costruzione nuova scuola primaria del Capoluogo
1791413,00
Lavori di costruzione della nuova scuola primaria del capoluogo (la spesa esigibile nell’esercizio 2020 risulta finanziata con FPV di entrata – le entrate da mutuo finanziano spese esigibili negli esercizi 2021
e 2022) 620.737,00
TOTALE ENTRATE 2157212,35 TOTALE SPESE 1056440,60
2. Elenco analitico delle quote vincolate e accantonate del risultato di amministrazione presunto al 31 dicembre dell’esercizio precedente e dei relativi utilizzi
Il risultato di amministrazione dell’esercizio 2018 è stato approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 30 in data 10.4.2019 e ammonta ad €. 4.731.923,87= così suddiviso:
Nel corso dell’esercizio 2019 è stato applicato al bilancio di previsione avanzo di amministrazione per complessivi € 994.767,26= come segue:
di cui € 103.280,07= applicato alla parte corrente e € 891.487,19= applicato alla parte investimenti.
Sulla base degli utilizzi dell’avanzo di amministrazione disposti nel corso dell’esercizio e dell’andamento della gestione, il risultato presunto di amministrazione al 31 dicembre 2019 ammonta a €.3.918.239,10=, come risulta dall’apposito prospetto del bilancio di previsione finanziario 2020-2022 redatto ai sensi del d.Lgs. n. 118/2011.
Il bilancio di previsione dell’esercizio 2020 non prevede l’utilizzo delle quote vincolate o accantonate del risultato di amministrazione.
Il p.c. relativo alla contabilità finanziaria, al punto 9.2, prevede che, fermo restando il prioritario utilizzo della quota libera dell’avanzo di amministrazione ai provvedimenti di salvaguardia degli equilibri, “La quota libera del risultato di amministrazione può essere utilizzata con il bilancio di previsione o con provvedimento di variazione di bilancio, solo a
Descrizione Avanzo accertato Fondi accantonati € 1.881.395,10=
Fondi vincolati € 864.234,06=
Fondi destinati € 50.906,25=
Fondi liberi € 1.935.388,46=
TOTALE € 4.731.923,87=
Descrizione Avanzo
Avanzo applicato nel corso dell’esercizio
2019
Fondi accantonati € 1.881.395,10= € 88.930,07=
Fondi vincolati € 864.234,06= € 240.831,05=
Fondi destinati € 50.906,25= € 50.906,25=
Fondi liberi € 1.935.388,46= € 614.099,89=
TOTALE € 4.731.923,87= € 994.767,26=
seguito dell’approvazione del rendiconto, per le finalità di seguito indicate in ordine di priorità:
a) per la copertura dei debiti fuori bilancio;
b) per i provvedimenti necessari per la salvaguardia degli equilibri di bilancio (per gli enti locali previsti dall'articolo 193 del TUEL) ove non possa provvedersi con mezzi ordinari;
c) per il finanziamento di spese di investimento;
d) per il finanziamento delle spese correnti a carattere non permanente;
e) per l’estinzione anticipata dei prestiti.”
Le quote accantonate del risultato di amministrazione sono utilizzabili solo a seguito del verificarsi dei rischi per i quali sono stati accantonati. Le quote del risultato di amministrazione destinata agli investimenti è costituita dalle entrate in conto capitale senza vincoli di specifica destinazione non spese, mentre le quote vincolate sono costituite da tutte le entrate che in base alla legge o ai principi contabili devono essere finalizzate a specifiche tipologie di spesa.
Il principio contabile applicato concernente la programmazione (allegato n. 4/1 al D.Lgs. n.
118/2011) aggiornato dal DM MEF 01/08/2019 stabilisce le nuove procedure da seguire nel caso in cui il bilancio di previsione preveda l’utilizzo delle quote accantonate, vincolate e destinate del risultato di amministrazione presunto come indicato di seguito:
➔ viene inserito il § 9.7.1 attinente all’allegato a/1 (dell’allegato 9 al D.Lgs. n.
118/2011), relativo all’elenco analitico delle risorse accantonate nel risultato di amministrazione presunto (l’allegato 9/a/1 è obbligatorio nel caso in cui il bilancio di previsione preveda l’utilizzo delle quote accantonate del risultato di amministrazione presunto);
➔ viene inserito il § 9.7.2 attinente all’allegato a/2 (dell’allegato 9 al D.Lgs. n.
118/2011) relativo all’elenco analitico delle risorse vincolate nel risultato di amministrazione presunto (l’allegato a/2 è obbligatorio nel caso in cui il bilancio di previsione preveda l’utilizzo delle quote vincolate del risultato di amministrazione presunto); il § 9.7.2 descrive anche le differenti nature dei vincoli contabili;
➔ viene inserito il § 9.7.3 attinente all’allegato a/3 (dell’allegato 9 al D.Lgs. n.
118/2011) relativo all’elenco analitico delle risorse destinate agli investimenti nel risultato di amministrazione presunto (l’allegato a/3 è obbligatorio nel caso in cui il bilancio di previsione preveda l’utilizzo delle quote destinate agli investimenti del risultato di amministrazione presunto); il § 9.7.3 specifica che le quote destinate agli investimenti possono essere utilizzate solamente a seguito dell’approvazione del rendiconto dell’esercizio precedente; il § 9.7.3 consente di applicare al bilancio di previsione finanziario le quote destinate agli investimenti del risultato di amministrazione presunto (prima del § 9.7.3, in applicazione dell’art. 187, comma 3, del D.Lgs. n. 267/2000, si applicavano al bilancio di previsione solamente le quote vincolate ed accantonate del risultato di amministrazione presunto);
➔ la nota integrativa al bilancio deve riepilogare ed illustrare gli elenchi analitici delle quote vincolate, accantonate e destinate agli investimenti di cui agli allegati a/1, a/2 ed a/3 sopra indicati (§ 9.11.4 del principio 4/1);
➔ i nuovi prospetti a.1, a.2 e a.3 dovranno essere compilati dal bilancio 2021-2023, resta confermato l’obbligo di compilarli nella nota integrativa al bilancio (con riferimento al risultato presunto) se l’ente prevede l’applicazione al bilancio.
3. Elenco degli interventi programmati per spese di investimento finanziati col ricorso al debito e con le risorse disponibili
Nel bilancio di previsione finanziario per il triennio 2020-2022 sono previste spese al titolo II° così suddivise:
Tipologia ANNO 2020 ANNO 2021 ANNO 2022 Programma triennale OO.PP (*) 1.791.413,00
Altre spese in conto capitale 265.954,00 1.853.363,00 858.363,00 TOTALE SPESE TIT. II – III 2.057.367,00 1.853.363,00 858.363,00 SPESE FINANZIATE NEL 2019
ESIGIBILI NEL 2020 (PERTANTO
FINANZIATE DA FPV) 666.737,00
TOTALE SPESE DI INVESTIMENTO 2.724.104,00 1.853.363,00 858.363,00 di cui
Tit. 2.04.06 ====== ====== =======
(*) il programma triennale delle opere pubbliche prevede come unico intervento ricompreso nell’elenco annuale i lavori di costruzione della nuova scuola primaria del Capoluogo per € 2.550.000,00=. La previsione sopra riportata è relativa all’importo finanziato con assunzione di mutuo in quanto la parte restante trova copertura nell’esercizio 2018 (avanzo vincolato che verrà successivamente applicato al bilancio) e 2019 (importo finanziato nell’esercizio 2019 ma con esigibilità nell’esercizio 2020).
Tali spese sono finanziate con:
Tipologia ANNO 2020 ANNO 2021 ANNO 2022 Alienazione di azioni
Contributi da altre A.P. 129.000,00 45.000,00
Proventi permessi di costruire e
monetizzazioni 74.004,00 10.000,00
10.000,00 Altre entrate Tit. IV e V
Avanzo di amministrazione
Entrate correnti destinate ad investimenti
- Proventi sanzioni edilizie 62.950,00 6.950,00 6.950,00
FPV di entrata parte capitale 666.737,00 1.791.413,00 841.413,00 Entrate reimputate da es. precedenti a
finanz. Investimenti
TOTALE ENTRATE TIT. IV – V PER
FINANZIAMENTO INVESTIMENTI 932.691,00 1.853.363,00 858.363,00
MUTUI TIT. VI 1791.413,00
TOTALE 2724.104,00 1.853.363,00 858.363,00
Gli investimenti finanziati con mutui sono i seguenti:
nell’esercizio 2020 è prevista l’assunzione di un mutuo di € 1.791.413,00= a parziale finanziamento della spesa per costruzione della nuova scuola primaria del capoluogo.
4. Elenco delle garanzie principali o sussidiarie prestate dall’ente a favore di enti e di altri soggetti ai sensi delle leggi vigenti.
Non risultano garanzie principali o sussidiarie prestate dall’ente a favore di enti o di altri soggetti, pubblici o privati.
5. Gli oneri e gli impegni finanziari stimati e stanziati in bilancio, derivanti da contratti relativi a strumenti finanziari derivati o da contratti di finanziamento che includono una componente derivata;
Non sono stati attivati contratti relativi a strumenti di finanza derivata.
6. Elenco dei propri enti ed organismi strumentali
ORGANISMI STRUMENTALI1 SITO INTERNET NESSUNO
ENTI STRUMENTALI CONTROLLATI2 SITO INTERNET
NESSUNO
ENTI STRUMENTALI PARTECIPATI3 Quota di
partecipazione SITO INTERNET
BILANCI SU SITO
A.C.E.R 0,90% http://www.ace
rbologna.it/site /home/amminis trazione- trasparente/bil anci.html
SI
ATERSIR (Agenzia d’ambito territoriale E.R.
servizi idrico e rifiuti)
0,202% http://www.ater sir.it/amministr azione-
trasparente/bil SI
1 L’articolo 9, comma 7, del DPCM 28 dicembre 2011 definisce “organismi strumentali delle regioni e degli enti locali, le loro articolazioni organizzative, anche a livello territoriale, dotate di autonomia gestionale e contabile, prive di personalità giuridica”.
2 L’articolo 21 del DPCM 28 dicembre 2011 definisce ente strumentale “l’azienda o l’ente, pubblico o privato, nel quale la regione o l’ente locale:
a) ha il possesso, diretto o indiretto, della maggioranza dei voti esercitabili nell’ente o nell’azienda;
b) ha il potere assegnato da legge, statuto o convenzione di nominare o rimuovere la maggioranza dei componenti degli organi decisionali, competenti a definire le scelte strategiche e le politiche di settore, nonché a decidere in ordine all’indirizzo, alla pianificazione ed alla programmazione dell’attività di un ente o di un’azienda;
c) esercita, direttamente o indirettamente, la maggioranza dei diritti di voto nelle sedute degli organi decisionali, competenti a definire le scelte strategiche e le politiche di settore, nonché a decidere in ordine all’indirizzo, alla pianificazione ed alla programmazione dell’attività dell’ente o dell’azienda;
d) ha l’obbligo di ripianare i disavanzi, nei casi consentiti dalla legge, per percentuali superiori alla propria quota di partecipazione;
e) esercita un’influenza dominante in virtù di contratti o clausole statutarie, nei casi in cui la legge consente tali contratti o clausole. I contratti di servizio pubblico e di concessione stipulati con enti o aziende che svolgono prevalentemente l’attività oggetto di tali contratti comportano l’esercizio di influenza dominante”
Il principio specifica che trattasi di enti strumentali controllati.
3 Secondo il principio gli enti strumentali partecipati sono gli enti pubblici e privati e le aziende nei cui confronti l’amministrazione pubblica ha una partecipazione in assenza delle condizioni di controllo.
anci
Ente di gestione per i parchi e la biodiversità Emilia Orientale
0,21% http://enteparc hi.bo.it/Ente/A mministrazione _trasparente/Bi lancio_preventi vo_e_consunti vo
SI
7. Elenco delle partecipazioni possedute con l’indicazione della relativa quota percentuale
Alla data del 5/12/2019 il Comune possiede le seguenti partecipazioni dirette:
SOCIETA’ PARTECIPATE IN VIA DIRETTA QUOTA DI PARTECIPAZIONE
Lepida S.p.A 0,0016
Hera S.p.A. 0,15
ADOPERA PATRIMONIO INVESTIMENTI CASALECCHIO DI RENO S.R.L
0,65