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1 DIRITTO AMMINISTRATIVO E DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI

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Academic year: 2022

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(1)

PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI

A089 L’aggiornamento e la gestione dei piani triennali 2020-22 di prevenzione della corruzione (PTPC) alla luce del nuovo PNA 2019

(delibera ANAC 1064820199 4

A675 ll sistema delle responsabilità nella pubblica amministrazione.

In particolare: la responsabilità amministrativa 7

A079 Gli obblighi di trasparenza per le Pubbliche Amministrazioni 10

A108 La cessione dei crediti verso la P.A. 13

A128 Il diritto di accesso civico ai documenti amministrativi e la tutela

della privacy dopo l’entrata in vigore del “GDPR” 15 A106 Come gestire le controversie nelle Amministrazioni Pubbliche 18 A046 Potere discrezionale e motivazione nelle Pubbliche Amministrazioni 21

A080 Anticorruzione e trasparenza dopo il PNA 2019/2021e il decreto

semplificazioni n. 76/2020 24

A060 A060 La P.A. nel processo amministrativo digitale alla luce del Codice

e dei decreti attuativi 26

A678 Il conflitto di interessi: prevenzione, gestione e rimedi alla emersione di condizionamenti nella funzione pubblica – le varie forme

di incompatibilita’ ed inconferibilita’. La gestione del pantouflage 28 A121 Istruttoria, tecniche di redazione ed emanazione degli atti e

dei provvedimenti amministrativi 30

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A005 Guida alle tecniche di redazione di testi normativi 35 A071 La responsabilità delle Pubbliche Amministrazioni verso terzi 37 A163 L’attività ispettiva della P.A. - Profili teorico-pratici 40

A032 Le funzioni di responsabile di procedimento e di provvedimento

nelle Amministrazioni Pubbliche 42

A049 Procedimento e tecniche di redazione dei provvedimenti

in materia di accesso 44

A659 La Pubblica Amministrazione ed il rapporto con l’utenza.

Gli uffici per le relazioni con il pubblico: finalità, attività, struttura 48

A037 Tecniche di verbalizzazione e formalizzazione delle decisioni

negli organi collegiali 51

A112 Il procedimento amministrativo: la l. 241/90

e le s.m.i. Profili teorici e attuativi 53

A137 Responsabilità dei dipendenti e controlli sulle P.A.

e sui gestori di risorse pubbliche 55

(3)

L’aggiornamento e la gestione dei piani triennali 2020-22 di prevenzione della corruzione (PTPC) alla luce del nuovo PNA 2019 (delibera ANAC 1064820199 (*)

A089

- VIGILANZA E CONTROLLO RISCHI NEL “SISTEMA” ANTICORRUZIONE DELLA FUNZIONE PUBBLICA

- LA REPORTISTICA PERIODICA DURATA

2 giorni DATA

2-3 marzo 2021

ORARIO 9,00 - 14,30

QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

RELATORE

Avv. Angelita CARUOCCIOLO

Avvocato amministrativista in Roma e Napoli. Esperta in contrattualistica pubblica.

Componente tavoli tematici coordinati da ANAC per la redazione del Piano nazionale Anticorruzione

PROGRAMMA

Norme di riferimento: le norme nazionali e delibere dell’ANAC il valore delle delibere e determine di ANAC e ex AVCP. Ambito di applicazione: pubbliche amministrazioni e società in controllo e in partecipazione pubblici.

Relazione tra d.l.vo 231/01 e l. 190/12 nelle società pubbliche: insufficienza degli adempimenti ex d.l.vo 231/01 e obblighi di adeguamento alla legge anticorruzione; la delibera ANAC 1134/2017. Tecniche di implementazione degli adempimenti ex 231 con la predisposizione dei Piani anticorruzione. Le novità apportate dalla l. 124/15 e dal d.l.

vo 97/16. Analisi delle Linee guida ANAC.

I suggerimenti dei diversi Piani nazionali anticorruzione e le linee guida ANAC per la gestione dei Piani. I poteri dell’ANAC. Le sanzioni in tema di anticorruzione e tra- sparenza secondo le indicazioni ANAC. La funzione di Responsabile anticorruzione all’interno dell’ente che assorbe anche le funzioni del Responsabile della trasparenza. Le differenze delle caratteristiche del RPCT alla luce delle differenti amministrazioni. L’Uffi- cio del RPCT: competenze e rapporti con le altre unità organizzative. La auspicata fun- zione centrale dell’organo di indirizzo delineata da ANAC.

Come redigere un PTPC a prova di verifica ANAC. Suggerimenti operativi nella mappa- tura, nella descrizione e ponderazione del rischio e nella predisposizione delle misure di prevenzione. Bilanciamento tra le indicazioni del PNA e della ISO 37001/2016.

(4)

Gestione, controllo dei piani anticorruzione. La verifica e il controllo dell’applica- zione del Piano: la crucialità della funzione. La simmetria con il sistema della perfor- mance e con gli altri strumenti di organizzazione. Il sistema anticorruzione in ambito sanitario: peculiarità, competenze e responsabilità. Tecnica di redazione e tempistica della somministrazione delle schede tecniche per razionalizzare la “reportistica”. Inse- rimento a sistema dei dati ricevuti dai referenti. Gestione dei rapporti con ANAC. Le aree a rischio ordinarie e specifiche.

Monitoraggio e gestione dei rischi: impatti organizzativi e sistema di controllo dei rischi. Tecniche di aggiornamento e di modifica dei Piani, della sezione dedicata alla trasparenza e dei Codici di comportamento durante l’esercizio del PTPC. I contatti con le procedure interne di audit.

I riscontri alle verifiche periodiche di funzionamento del PTPC. La formazione come strumento di prevenzione: aree in cui si manifestano gli obblighi formativi.

Monitoraggio del rispetto dei Codici di comportamento. Metodo di aggiornamento dei Codici di comportamento. Gestione dei conflitti di interessi.

La figura e le attribuzioni del Responsabile dell’anticorruzione. Relazioni con gli altri organi di vigilanza e controllo: OIV, Revisori interni, ODV delle società, referenti e dirigenti. La trasparenza nell’amministrazione dopo la l. 124/15 e decreti attua- tivi; prospettive di estensione dell’accesso: il FOIA. Siti web pubblici e bilanciamento con gli obblighi di riservatezza. Le linee guida del Garante privacy. La gestione delle commesse pubbliche.

Controlli sulle procedure di affidamento e sulla fase di esecuzione: analisi de- gli atti ANAC in materia di appalti. Come migliorare la individuazione delle misure di prevenzione della corruzione. I protocolli di legalità e l’apposizione quale clausola del contratto. La redazione dei regolamenti interni quali misure di prevenzione.

Analisi delle linee guida e dei comunicati ANAC.

L’obbligo di rendere complementari il piano della prevenzione della corruzione e quello della performance organizzativa; i rapporti con gli strumenti di programma- zione strategicogestionale; il sistema di misurazione e valutazione della performance; i contenuti del Piano anticorruzione come obiettivi per la valutazione delle performance organizzative e individuali

Come costruire correttamente la Sezione Trasparenza del PTPCT e come adem- piere ai principali obblighi di pubblicazione: la descrizione dei flussi di trasparenza e le relative sanzioni; la trasparenza dichiarativa, costitutiva e proattiva; i principali obblighi di pubblicità e le novità a seguito dell’intervento della Corte Costituzionale sull’art. 14; i requisiti per una corretta pubblicazione e la garanzia della qualità dei dati.

Le norme di semplificazione della trasparenza: l’interoperabilità delle banche dati e gli obblighi, responsabilità e sanzioni. La disciplina e le peculiarità dei tre accessi. La disciplina del conflitto di interessi. Le sanzioni disciplinari irrogabili per violazioni del Codice di comportamento. Competenze e procedure a carico dell’ufficio di disciplina.

Conseguenze interne della irrogazione delle sanzioni amministrative inflitte da ANAC.

Rapporti tra il Responsabile dell’anticorruzione e l’Ufficio concorsi e reclutamento.

Nomina delle commissioni dopo la disciplina recata dall’art. 35 bis del d.l.vo 165/01.

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Obblighi di trasparenza. Individuazione delle misure di prevenzione della corruzione e monitoraggio. Le varie forme di responsabilità in materia di prevenzione: diretta, per danno erariale, per danno all’immagine. Come individuare il soggetto responsabile.

La rilevanza delle carenze organizzative dell’apparato.

Simulazione della redazione degli atti del RPCT

Suggerimenti per garantire al RPCT una corretta gestione Le responsabilità

(*) Formazione obbligatoria esclusa dal campo di applicazione dell’art. 6, comma 13 del d.l. 78/2010, che stabilisce di non superare, per la formazione del persona- le pubblico, il tetto del 50% della spesa per il 2009.

RILASCIO ATTESTATO DI FREQUENZA E PROFITTO

Il CEIDA, Ente accreditato dalla Regione Lazio quale soggetto erogatore di attività per la Formazione Superiore e Continua, (accreditamento ottenuto con Determinazione del Direttore della Dir. Reg. “Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e Università, diritto allo studio” n. G16019 del 23/12/2016, pubblicata sul B.U.R.L. n. 2 del 5/1/17), attesta, per ogni partecipante, le caratteristiche del percorso formativo e quanto di questo è stato effettivamente frequentato, attraverso rilascio degli attestati di frequenza e profitto, subor- dinatamente al superamento di una verifica finale attuata mediante questionario a risposta multipla.

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RELATORE

Dott. Giampiero PIZZICONI

Consigliere della Corte dei conti, Sezione centrale di controllo sulla gestione delle am- ministrazioni dello Stato già Sezione regionale di controllo per il Veneto e Sezione delle Autonomie. Delegato titolare al controllo dell’Istituto superiore per la Ricerca Ambientale (ISPRA). Docente in materie di contabilità pubblica presso il Master Universitario di II livello in Pubblica Amministrazione tenuto dalla Challenge School - Università Cà Foscari Vene- zia. Docente in materia di contabilità pubblica della Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno (SSAI), (Comunicazione SSAI/ORG. DOC. prot. 3211 del 3 ottobre 2013). Do- cente in materia di contabilità pubblica presso la Scuola Superiore dell’Economia e Finan- ze “Ezio Vanoni”. Docente presso la Scuola Nazionale di Amministrazione (SNA). Docente in materia di contabilità pubblica presso numerosi Centri e scuole di formazione.

PREMESSA

Il corso intende fornire una chiave di lettura articolata e ragionata ed in particolare sulla ripartizione soggettiva, dell’attuale disciplina delle responsabilità nella pubblica ammini- strazione come rimodellate dalla normativa e dalla giurisprudenza. Dopo una rassegna essenziale sulle responsabilità del pubblico dipendente ((penale, civile verso terzi, disci- plinare, dirigenziale) particolare attenzione verrà prestata all’analisi della responsabilità amministrativa come rimodellata dalla recentissima normativa di cui al DL 76/2020. Det- ta disposizione fino al 31 dicembre 2021 ha limitato la sussistenza dell’elemento sogget- tivo dell’illecito al solo dolo con ciò ponendo gli apporti comportamentali caratterizzati da colpa grave come esclusi da conseguenze erariali.

OBIETTIVI

In un’ottica formativa e di corretta e sana gestione della cosa pubblica, si tratterà del sistema delle Responsabilità (penale, civile verso terzi, amministrativa, disciplinare, diri- genziale) dei dipendenti e amministratori della Pubblica Amministrazione.

Particolare attenzione verrà prestata al regime della responsabilità amministrativa me- diante un richiamo agli elementi costitutivi per poi evidenziare gli effetti delle disposizioni dell’art. 21 del DL 76/2020.

ll sistema delle responsabilità nella pubblica

amministrazione. In particolare: la responsabilità amministrativa

A675

DURATA 2 giorni DATA

17-18 marzo 2021

ORARIO 9 - 14,30

QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

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Come noto la norma, al comma 1, specifica che il dolo erariale riferito all’evento dannoso debba essere accertato in chiave penalistica e non in chiave civilistica, come invece ri- sulta da alcuni orientamenti della giurisprudenza contabile che hanno ritenuto raggiunta la prova del dolo inteso come dolo del singolo atto compiuto”. La volontà del legislatore sembrerebbe quindi quella di escludere ipotesi di dolo che non siano conformi al detta- to dell’art. 43 c.p., secondo il quale “Il delitto è doloso, o secondo l’intenzione, quando l’evento dannoso o pericoloso, che è il risultato dell’azione od omissione… è dall’agente preveduto e voluto come conseguenza della propria azione od omissione”.

Il secondo comma dell’articolo limita, con riguardo ai fatti commessi dal 17 luglio 2020 (data di entrata in vigore del decreto-legge) al 31 dicembre 2021 (era 31 luglio nel de- creto ante conversione), la responsabilità dei soggetti sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti in materia di contabilità pubblica per l’azione di responsabilità, ai soli casi in cui la produzione del danno conseguente alla condotta del soggetto agente sia stata compiuta con dolo. Questa limitazione di responsabilità - precisa la disposizione - si applica ai danni cagionati dalle sole condotte attive, mentre nel caso di danni cagionati da omissione o inerzia il soggetto agente continuerà a risponderne sia a titolo di dolo, sia di colpa grave.

Le tematiche verranno affrontate mediante una lettura trasversale degli istituti giuridici in modo da fornire ai corsisti un approccio agevole ad una materia ritenuta estremamente tecnica e complessa anche al fine di fornire degli strumenti utili a superare quella che viene definita “sindrome della firma”, la paura cioè di commettere un errore che possa essere foriero di conseguenze molto gravi soprattutto in termini di responsabilità. Paura che la citata disposizione sembra aver attenuato seppur temporalmente.

Particolare attenzione verrà prestata all’analisi delle conseguenze del venir meno dell’e- lemento soggettivo della colpa grave in relazione a particolari adempimenti del dipen- dente e della dirigenza relativamente alla gestione contabile attenzionati in sede di con- trollo dalla Corte dei conti (piani di riequilibrio, norme che tipizzano comportamenti in relazione ad adempimenti giuscontabili, ecc).

Il valore aggiunto rispetto alle ricorrenti tematiche teoriche e applicative sulla responsa- bilità sarà costituito dall’approfondimento dedicato ai profili soggettivi. In particolare, per ogni fattispecie già oggetto di pronunce dei giudici competenti, verrà affrontata la ripartizione della responsabilità tra dirigente, posizione organizzativa e responsabile del procedimento: in tal modo, basandosi sulla giurisprudenza consolidata, i discenti avran- no la possibilità di conoscere il latente confine soggettivo delle responsabilità personali in relazione alle varie fattispecie che possono venire in essere nello svolgimento della complessa e articolata attività amministrativa e gestoria delle amministrazioni pubbliche.

Le altre differenti tematiche verranno affrontate mediante una lettura trasversale degli istituti giuridici in modo da fornire ai corsisti un approccio agevole ad una materia rite- nuta estremamente tecnica e complessa anche al fine di fornire degli strumenti utili a superare quella che viene definita “sindrome della firma”, la paura cioè di commettere un errore che possa essere foriero di conseguenze molto gravi soprattutto in termini di responsabilità.

Quanto alla responsabilità amministrativa l’intento è quello di offrire una panoramica teorico pratica delle principali ipotesi nella quali può “incappare” il pubblico dipendente

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che non abbia osservato le regole del buon agire amministrativo e della corretta gestione delle risorse pubbliche anche alla luce della tendenza del legislatore ad introdurre fatti- specie tipizzate di responsabilità.

Particolare attenzione verrà prestata all’analisi del novero delle fattispecie tipizzate di responsabilità, novero ulteriormente ampliato dalla recente normativa.

DESTINATARI: dirigenti, funzionari e dipendenti dei comparti Funzioni centrali e locali;

segretari comunali, sindaci ed amministratori comunali, revisori contabili.

PROGRAMMA I PARTE

Le diverse forme di responsabilità: in particolare la responsabilità amministrativa.

Responsabilità della P.A. e Responsabilità nella P.A.

Nozioni sul concetto di Responsabilità del pubblico dipendente;

Le tipologie di Responsabilità dei dipendenti delle PP.AA.

La responsabilità penale profili inerenti la pubblica amministrazione. Cenni.

La responsabilità civile della P.A. e del dipendente pubblico: cenni. Le diverse Respon- sabilità del dirigente: definizione, origini, fonti, elementi.

Le ipotesi normativamente tipizzate di illecito disciplinare e dirigenziale.

La Responsabilità amministrativa: definizione, origini, fonti, elementi.

Le ipotesi normativamente tipizzate di responsabilità amministrativa.

Le interrelazioni tra responsabilità amministrativa, disciplinare e dirigenziale.

II PARTE

L’art. 21 del decreto legge 76/2020. La ripartizione delle responsabilità tra dirigen- te, posizioni organizzative e responsabile del procedimento.

Le interrelazioni tra responsabilità amministrativa, disciplinare e dirigenziale.

L’art. 21 del decreto legge 76/2020: una lettura analitica. Le posizioni e i commenti in dottrina.

Gli effetti dell’articolo 21 sugli adempimenti giuscontabili dei dipendenti degli enti locali.

Le interrelazioni con il sistema dei controlli.

Casi pratici riguardanti i dipendenti e gli amministratori degli enti locali.

RILASCIO ATTESTATO DI FREQUENZA E PROFITTO

Il CEIDA, Ente accreditato dalla Regione Lazio quale soggetto erogatore di attività per la Formazione Superiore e Continua, (accreditamento ottenuto con Determinazione del Direttore della Dir. Reg. “Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e Università, diritto allo studio” n. G16019 del 23/12/2016, pubblicata sul B.U.R.L. n. 2 del 5/1/17), attesta, per ogni partecipante, le caratteristiche del percorso formativo e quanto di questo è stato effettivamente frequentato, attraverso rilascio degli attestati di frequenza e profitto, subordinatamente al superamento di una verifica finale attuata mediante questionario a risposta multipla.

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Gli obblighi di trasparenza per le Pubbliche Amministrazioni

A079

DURATA 2 giorni DATA

23 - 24 marzo 2021

ORARIO 9,00 - 14,30

QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

RELATORE

Avv. Angelita CARUOCCIOLO

Avvocato amministrativista in Roma e Napoli. Esperta in contrattualistica pubblica. Com- ponente tavoli tematici coordinati da ANAC per la redazione del Piano nazionale Anticor- ruzione Collaboratore di Agenas in tema di anticorruzione e trasparenza.

Il corso intende fornire una dettagliata individuazione di tutti gli obblighi di trasparenza.

Saranno sistematicamente affrontate le norme di settore con particolare attenzione alle disposizioni del Codice della trasparenza (D. Lgs. 33/2013 e smi) nonché le previsioni delle delibere ANAC sia in tema di obblighi di trasparenza, focalizzando l’attenzione ai dati e documenti da pubblicare nei diversi settori della p.a. e sulla tempistica nonchè sul- le modalità informatiche di predisposizione dei dati e documenti da inserire nella sezione Amministrazione trasparente sia in tema di accessi.

Sarà data, inoltre, una puntuale serie di indicazioni sia rivolte alle amministrazioni pub- bliche nazionali, territoriali e locali) sia alle società in mano pubblica e a tutti i soggetti comunque tenuti al rispetto dei detti obblighi (fondazioni, associazioni etc).

Le due giornate saranno caratterizzate da attività didattica interattiva con esempi con- creti ma soprattutto da esercitazioni agli adempimenti, valutando la tempistica degli adempimenti, i soggetti interni individuati per tali attività ed il coordinamento con i diri- genti e il RPCT.

Si delineeranno le rispettive responsabilità, facendo particolare attenzione a quella disci- plinare e ammnistrativo-contabile, con riferimento anche al danno all’immagine.

Infine, ci saranno particolari riferimenti alle diverse tipologie di accesso ora presenti nel panorama ordinamentale italiano: al fine di dare le maggiori indicazioni in tema, si ana- lizzerà la giurisprudenza formatasi al riguardo e la serie di adempimenti a tutela dell’in- teresse pubblico e di quello del richiedente. Oltre all’analisi dei relativi procedimenti, il corso intende fornire schemi di moduli per gli accessi e schemi di riscontri alle relati- ve domande. Sarà, ancora, analizzata la serie di responsabilità scaturenti dalla cattiva

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gestione delle domande di accesso a alla luce della giurisprudenza e delle indicazioni ANAC.

Attenzione verrà fornita al comparto della sanità: Agenas, infatti, ha collaborato attiva- mente con ANAC sia nella redazione delle parti speciali dedicate al SSN dei Piani nazio- nali anticorruzione sia alla predisposizione di formule e schemi per gli adempimenti in tema di accesso/trasparenza/conflitti di interesse.

La trattazione dei singoli istituti e le esemplificazioni offerte saranno via via svolte alla luce del rispetto della privacy: si avrà modo di illustrare la posizione del garante in rela- zione ai dati e documenti da pubblicare e all’accesso, in particolare, generalizzato che pone il dovere della particolare attenzione a coloro che decidono di ostendere dati e documenti con il rischio di violazione del diritto alla riservatezza di cui all’art. 5 bis del Lgs. 33/2013.

Gli argomenti saranno affrontati anche alla luce del PNA 2019 che, per quanto non inno- vativo, offre spunti utilissimi per migliorare le prestazioni nella materia suddetta.

PROGRAMMA

La trasparenza come misura principe della prevenzione della corruzione. Introduzione al D.lgs. n. 33/2013.

Nomina, obblighi, adempimenti e responsabilità del Responsabile della Trasparenza.

Gli adempimenti in materia di obblighi di pubblicazione.

I requisiti minimi del sito web istituzionale.

Gli strumenti di monitoraggio e i sistemi di vigilanza.

Il conflitto di interessi nelle Linee guida ANAC 2018: come predisporre le dichiarazioni e modalità di pubblicazione.

Prevenzione e trasparenza nelle società e negli enti di diritto privato controllati e parteci- pati dalle pubbliche amministrazioni e negli enti pubblici economici.

Misure organizzative per la prevenzione della corruzione nelle società in controllo pubbli- co e nelle società a partecipazione pubblica non di controllo.

Misure organizzative e trasparenza negli altri enti di diritto privato in controllo pubblico e gli altri enti di diritto privato partecipati.

Misure organizzative per la prevenzione della corruzione negli enti pubblici economici.

Principali adattamenti degli obblighi di trasparenza contenuti nel D.lgs. n. 33/2013 per le società e gli enti di diritto privato controllati o partecipati da pubbliche amministrazioni.

Le novità 2019 in tema di Trasparenza. Le linee guida ANAC. Le previsioni per il 2020 e la conciliabilità con la tutela della privacy.

I nuovi adempimenti posti a carico dei soggetti obbligati.

Le amministrazioni aggiudicatrici (amministrazioni dello Stato; enti pubblici territoriali;

altri enti pubblici non economici; organismi di diritto pubblico; associazioni, unioni, con- sorzi, comunque denominati, costituiti dai predetti soggetti: art. 3, comma 1, lett. a) del nuovo codice.

Gli enti aggiudicatori (come definiti dall’art. 3, comma 1, lett. e) del nuovo codice).

I diversi obblighi di trasparenza.

La programmazione di lavori, opere, servizi e forniture.

Le procedure per l’affidamento di appalti pubblici di servizi, forniture, lavori e opere, di concorsi pubblici di progettazione, di concorsi di idee e di concessioni.

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RILASCIO ATTESTATO DI FREQUENZA E PROFITTO

Il CEIDA, Ente accreditato dalla Regione Lazio quale soggetto erogatore di attività per la Formazione Superiore e Continua, (accreditamento ottenuto con Determinazione del Direttore della Dir. Reg. “Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e Università, diritto allo studio” n. G16019 del 23/12/2016, pubblicata sul B.U.R.L. n. 2 del 5/1/17), attesta, per ogni partecipante, le caratteristiche del percorso formativo e quanto di questo è stato effettivamente frequentato, attraverso rilascio degli attestati di frequenza e profitto, subordinatamente al superamento di una verifica finale attuata mediante questionario a risposta multipla.

(12)

La cessione dei crediti verso la P.A.

A108

DURATA 1 giorno DATA

12 aprile 2021

ORARIO 9,00 - 14,30

QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 250,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

RELATORE

Avv. Francesca PETULLÀ

Avvocato amministrativista in Roma OBIETTIVI

La disciplina pubblicistica della cessione del credito, è in parte differente da quella re- golata dal codice civile, in quanto il legislatore ha introdotto un corpo di norme di diritto speciale, volte a garantire maggiormente l’interesse pubblico che la Pubblica Ammini- strazione deve necessariamente perseguire.

Al riguardo, tuttavia, occorre preliminarmente distinguere tra la cessione del credito ver- so lo Stato e quella verso altre Pubbliche Amministrazioni.

Il seminario si prefigge di esaminare queste differenze e illustrare la copiosa giurispru- denza formatasi in materie segnalando altresì le forme insidiose che mistificano la ces- sione del credito.

PROGRAMMA

La cessione del credito nell’ordinamento privatistico.

La cessione del credito nell’ordinamento pubblicistico: A) Crediti verso lo Stato: B) Crediti verso enti pubblici diversi dallo Stato.

La ricostruzione della normativa dalla Contabilità di Stato all’art. 106 del dlgs.50/2016 e della giurisprudenza amministrativa e dell’ANAC.

Il divieto di cessione del credito generalizzato: la cessione a banche ed assicurazioni.

La procedura di cessione del credito: il consenso dell’amministrazione e la manife- stazione. Il rifiuto. Conseguenze.

La procedura del codice dei contratti: la cessione del credito, la cessione del con- tratto, la cessione dei ramo di azienda.

La cessione del credito nell’ambito dei contratti di appalto.

La forma del contratto di cessione del credito e la relativa notifica.

La cessione e la procedura fallimentare.

Il pagamento: 1) la verifica degli elementi della cessione; 2) la verifica dell’assenza di situazioni debitorie.

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RILASCIO ATTESTATO DI FREQUENZA E PROFITTO

Il CEIDA, Ente accreditato dalla Regione Lazio quale soggetto erogatore di attività per la Formazione Superiore e Continua, (accreditamento ottenuto con Determinazione del Direttore della Dir. Reg. “Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e Università, diritto allo studio” n. G16019 del 23/12/2016, pubblicata sul B.U.R.L. n. 2 del 5/1/17), attesta, per ogni partecipante, le caratteristiche del percorso formativo e quanto di questo è stato effettivamente frequentato, attraverso rilascio degli attestati di frequenza e profitto, subordinatamente al superamento di una verifica finale attuata mediante questionario a risposta multipla.

(14)

Il diritto di accesso civico ai documenti amministrativi e la tutela della privacy dopo l’entrata in vigore del “GDPR”

A128

- LA TRASPARENZA NEL DECRETO LEGISLATIVO 25/5/16, N. 97: IL “FREEDOM OF INFORMATION ACT” (FOIA) E L’ACCESSO ORDINARIO

- GLI ADEMPIMENTI DELLE AMMINISTRAZIONI

- LA “RIVOLUZIONE” DEL “FOIA” NEL SISTEMA NAZIONALE - LA RIFORMA MADIA (L. 124/15)

- LE LINEE GUIDA DELL’ANAC PER L’ATTUAZIONE DELL’ACCESSO CIVICO GENE- RALIZZATO E DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE PREVISTI DAL D.L.VO 97/16, APPROVATE IL 29/12/2016

- LA TUTELA DELLA PRIVACY

- OBBLIGHI DI TRASPARENZA E CONSEGUENZE DELL’INADEMPIMENTO - NORME, GIURISPRUDENZA, ECCEZIONI; CASISTICA

- L’ACCESSO DEI CONSIGLIERI COMUNALI E PROVINCIALI.

- L’ACCESSO TRA PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI.

- L’ACCESSO NEGLI APPALTI PUBBLICI.

- L’ACCESSO AMBIENTALE

- L’ ACCESSO INFRAPROCEDIMENTALE.

- L’ACCESSO DELL’AVVOCATO E LE INDAGINI DIFENSIVE.

- ACCESSO, COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE E GESTIONE DEI SOCIAL

- LA GESTIONE DEL PROCEDIMENTO DI ACCESSO NEI SUOI ASPETTI PRATICI:

COSTI E ORGANIZZAZIONE.

- ESEMPI DI PROVVEDIMENTI IN MATERIA DI ACCESSO.

- LA TUTELA GIURISDIZIONALE E AMMINISTRATIVA.

RELATORE

Dott. Marco LIPARI

Presidente di Sezione del Consiglio di Stato PROGRAMMA

Definizioni e principi in materia di diritto di accesso ai documenti amministrativi.

L’accesso civico e I principi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazio- ni da parte delle pubbliche amministrazioni. Verso l’affermazione piena del “FOIA”

DURATA 2 giorni DATA

12-13 aprile 2021

ORARIO 9,00 - 14,30

QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

(15)

(Freedom of Information Act). I rapporti tra diritto di accesso e tutela della privacy:

il trattamento dei dati personali alla luce del Regolamento UE 2016/679 (GDPR) e la conciliazione tra interessi contrapposti. Gli orientamenti del Garante e dei giudici am- ministrativi. Il ruolo dell’ANAC.

Le novità concrete per le amministrazioni.

L’evoluzione normativa più recente della l. 241/90 e il codice del processo ammini- strativo (d.l.vo 104/2010). I regolamenti attuativi della l. 241/90, in particolare il d.P.R. 184/06. Le norme contenute nel d.l.vo 33/13, nella l. 124/15 e nei decreti di attuazione. Il completamento della normativa nel d.l.vo 25/5/16, n. 97. La disci- plina statale, regionale, degli enti locali territoriali e delle altre amministrazioni pubbliche.

Le linee guida dell’ANAC (determinazione n. 1309 del 28/12/16) recanti indicazioni operative ai fini della definizione delle esclusioni e dei limiti all’accesso civico di cui all’art. 5 co. 2 del d.l.vo 33/13.

Le indicazioni dell’ANAC (delibera n. 1310 del 28/12/16) sull’attuazione degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni contenute nel d.l.vo 33/13 come modificato dal d.l.vo 97/16.

La legittimazione all’accesso e il requisito dell’interesse. L’accesso civico e la libertà di accesso di chiunque ai dati e documenti detenuti dalle pubbliche amministra- zioni. Atti soggetti a pubblicazione. Conseguenze della violazione degli obblighi. Dati pubblici aperti e Trasparenza nell’utilizzo delle risorse pubbliche. Le limitazioni ogget- tive all’accesso civico. L’accesso con riguardo ai gestori di servizi pubblici e agli organismi di diritto pubblico. Casi problematici di accesso ai documenti. Le norma- tive speciali in materia di accesso ambientale e di contratti pubblici.

Le modalità di esercizio del diritto di accesso: l’accesso informale; il rilascio di copie e i costi; il differimento; i controinteressati. Le strutture organizzative e i com- piti degli URP. L’accesso ai documenti informatici: in particolare alle registrazioni fonografiche e videofonografiche. La gestione delle banche dati. Il testo unico sulla documentazione amministrativa. L’accesso effettuato dalle P.A. Particolari modalità attuative dell’accesso civico. L’accesso ai documenti in materia ambientale. L’ac- cesso nelle procedure di gara per l’affidamento di contratti pubblici: le norme del codice degli appalti, d.l.vo 50/16. L’accesso dei consiglieri comunali e provinciali.

l’accesso tra pubbliche amministrazioni. L’accesso dell’avvocato e le indagini di- fensive. Accesso, comunicazione istituzionale e gestione dei social. La gestione del procedimento di accesso nei suoi aspetti pratici: costi e organizzazione. La tutela giurisdizionale; il silenzio rifiuto e il suo superamento nell’accesso civico; la le- gittimazione e l’interesse ad agire; l’ordine di esibizione del giudice; l’ottemperanza. Il ricorso al difensore civico e alla Commissione per l’accesso. La difesa diretta dell’am- ministrazione e del ricorrente. Violazione del diritto di accesso e tutela risarcitoria.

Il regime delle responsabilità, civili, amministrative, penali, disciplinari e contabili dei funzionari.

RILASCIO ATTESTATO DI FREQUENZA E PROFITTO

Il CEIDA, Ente accreditato dalla Regione Lazio quale soggetto erogatore di attività per

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la Formazione Superiore e Continua, (accreditamento ottenuto con Determinazione del Direttore della Dir. Reg. “Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e Università, diritto allo studio” n. G16019 del 23/12/2016, pubblicata sul B.U.R.L. n. 2 del 5/1/17), attesta, per ogni partecipante, le caratteristiche del percorso formativo e quanto di questo è stato effettivamente frequentato, attraverso rilascio degli attestati di frequenza e profitto, subordinatamente al superamento di una verifica finale attuata mediante questionario a risposta multipla.

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Come gestire le controversie nelle Amministrazioni Pubbliche

A106

- PREVENZIONE DEI CONFLITTI - STRATEGIE PROCESSUALI - PARAMETRI DECISIONALI

- RESPONSABILITÀ PER ERRATA GESTIONE DELLE CONTROVERSIE - LITI TEMERARIE

- ACCORDI E TRANSAZIONI - RICONOSCIMENTI DI DEBITO

- VALUTAZIONI IN SEDE AMMINISTRATIVA E PROCESSUALE - CONSEGUENZE DELLE SENTENZE DI CONDANNA

(IN PARTICOLARE, SE NON ESEGUITE) - ESAME DI CASI PRATICI

DURATA 2 giorni DATA

13-14 aprile 2021

ORARIO 9,00 - 14,30

QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

RELATORI

Dott.ssa Pierina BIANCOFIORE Presidente di Sez. TAR Campania Dott. Oberdan FORLENZA Consigliere di Stato

Il seminario è rivolto ad amministratori, dirigenti, funzionari e membri di Uffici legali della P.A., al fine di approfondire le tematiche e le tecniche decisionali che possono assicurare una proficua gestione delle controversie in cui è parte la P.A. I nuovi criteri manageriali alla base dell’agire pubblico impongono da un lato una maggiore flessibilità sulla va- lutazione delle controversie, dall’altro massima padronanza dei processi valutativi che conducono ad assumere decisioni quali l’acquiescenza alle sentenze, la tran- sazione, il ricorso all’arbitrato o comunque tutte le decisioni che possono orientare in modo irreversibile il corso dei processi e l’esito delle controversie.

Il programma tratterà ampiamente le norme introdotte dal codice del processo ammi- nistrativo (d.l.vo 104/2010), come modificato dai dd.l.vi 195/11, 160/12 nonché dalla Legge 30 dicembre 2018, n. 145, a decorrere dal 1° gennaio 2019 in tema di riti ex art. 119 e dalla modifica all’art. 120 c.p.a. recata dal D.lgs 18 aprile 2016, n. 50 e dal D.L. 18 aprile 2019, n. 32.

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PROGRAMMA

Il processo amministrativo e i rapporti con l’arbitrato. Le altre forme di definizione del contenzioso alternative al processo (accordo bonario, transazione, conciliazione).

La prevenzione dei conflitti nella P.A.: modelli di comportamento; criteri e limiti per la composizione bonaria dei conflitti. Le diverse tipologie di contenzioso in cui può essere parte attiva o passiva la P.A. Il concetto di obbligo al recupero dei crediti. I giu- dizi davanti al giudice ordinario, amministrativo, ai giudici speciali. Il danno da illecito della P.A.: criteri e limiti per la adozione di accordi ai fini di prevenzione della chiamata in giudizio. Le norme del codice dei contratti di alternativa al contenzioso (artt. da 204 a 211 del d.l.vo 50/16). Le norme introdotte dal recepimento della cd. Direttiva ricorsi (d.l.vo 53/2010).

Imputazione delle responsabilità in caso di mancato esercizio della difesa o di difesa temeraria, ai sensi del d.l.vo 195/11. Competenze e attribuzioni in tema di assunzione della delibera a stare in giudizio e di conferimento del mandato.

Come si motiva un provvedimento di resistenza in giudizio o di attivazione di un contenzioso. Il responsabile dei procedimenti contenziosi nella P.A. La risoluzione in via amministrativa delle controversie. Le transazioni: modalità; limiti alla disponibilità delle controversie; tecniche di negoziazione; profili di responsabilità. Analisi economica degli schemi di contratto. Risoluzione di controversie nelle procedure di riconoscimen- to dei debiti fuori bilancio. La tematica degli atti di diffida ingiuntivi e di precetto e i com- portamenti della P.A. a fronte di tali atti. I riconoscimenti di debito: gestione, copertura, modalità per la loro quantificazione. Tipologie di ricorsi giurisdizionali. La disciplina dell’istruttoria. La giurisdizione sui diritti patrimoniali conseguenziali del G.A.

Il risarcimento del danno da atto amministrativo illegittimo, da inerzia e da ritar- do: il nuovo art. 2-bis l. 241/90.

I provvedimenti cautelari, le ordinanze di condanna al pagamento di somme, la loro esecuzione e la loro impugnazione. Tipologie di sentenze nei confronti della P.A. e loro esecuzione. Determinazione della provvisionale in ordine al credito azionato.

Rapporto tra commissario ad acta e responsabili del procedimento; termini per il paga- mento spese da condanna; insufficienza fondi; pagamenti da regolare in conto sospe- so. La disciplina della esecuzione forzata. I fondi impignorabili. La copertura delle spese derivanti da sentenze: copertura, imputazione a bilancio, obblighi di denunzia al giudice contabile, relative responsabilità.

I processi amministrativi speciali. In particolare: il processo a tutela del diritto di accesso. Il procedimento di ingiunzione nei confronti della P.A. Le decisioni in forma semplificata e l’esecuzione della sentenza di I grado non sospesa. La disciplina dei mezzi di prova: la consulenza tecnica d’ufficio.

Il processo amministrativo, anche alla luce del nuovo Codice (d.l.vo 104/2010, come integrato dai dd.l.vi 195/11 e 160/12): tipi di giurisdizione del giudice ammi- nistrativo e i principi fondamentali del processo; in particolare, la giurisdizione sui diritti patrimoniali conseguenziali (servizi pubblici, appalti, edilizia e urbanistica). Le novità in materia introdotte dal d.l. 90/14, conv. con modificazioni in l. 114/14. Il nuovo processo amministrativo telematico.

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La difesa in giudizio della P.A. nei processi relativi all’accesso ai documenti ammini- strativi. I ricorsi contro il silenzio della P.A.; la disciplina introdotta dall’art. 2 l. 241/90, come modif. dalla l. 69/09, dal d.l. 5/12 e dalla l. 190/12. L’azione collettiva per l’effi- cienza delle pubbliche amministrazioni e dei concessionari pubblici (d.l.vo 198/09).

Il giudizio di ottemperanza (artt. 112 ss. Cpa). La ulteriore condanna della P.A. ina- dempiente alla penale di mora (cd. astreinte). Il commissario ad acta. Il ricorso al giudice per chiedere chiarimenti su come eseguire la sentenza.

RILASCIO ATTESTATO DI FREQUENZA E PROFITTO

Il CEIDA, Ente accreditato dalla Regione Lazio quale soggetto erogatore di attività per la Formazione Superiore e Continua, (accreditamento ottenuto con Determinazione del Direttore della Dir. Reg. “Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e Università, diritto allo studio” n. G16019 del 23/12/2016, pubblicata sul B.U.R.L. n. 2 del 5/1/17), attesta, per ogni partecipante, le caratteristiche del percorso formativo e quanto di questo è stato effettivamente frequentato, attraverso rilascio degli attestati di frequenza e profitto, subordinatamente al superamento di una verifica finale attuata mediante questionario a risposta multipla.

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Potere discrezionale e motivazione nelle Pubbliche Amministrazioni

A046

- SECONDO IL DIRITTO COMUNITARIO E LA GIURISPRUDENZA DURATA

2 giorni DATA

15-16 aprile 2021

ORARIO 9,00 - 14,30

QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

RELATORE

Dott. Paolo PASSONI Presidente TAR Pescara

Il seminario si propone come guida teorico-pratica nella ricognizione dei vari paradigmi procedimentali e decisori che presidiano l’istruttoria e le scelte finali delle pubbliche ammi- nistrazioni, anche in relazione ai riverberi processuali e ai limiti di sindacato giurisdizionale che tali modelli presentano in caso di ricorsi al giudice amministrativo.

In particolare oggetto del seminario saranno le tecniche di individuazione delle alternative decisionali a disposizione, il cronoprogramma procedurale, l’elaborazione dei motivi e la definizione delle conseguenti decisioni, con particolare riguardo al riparto di competenze fra responsabile del procedimento e il titolare del provvedimento.

Le tecniche oggetto di esame appaiono particolarmente utili sia per prevenire patologie degli atti amministrativi, sia per evitare che l’adozione di determinate scelte possa provo- care in capo al funzionario pubblico conseguenze personali anche sul piano delle respon- sabilità.

PROGRAMMA

Atto vincolato, discrezionale, di alta amministrazione e politico; la natura di “alta ammini- strazione” dell’attività sostituiva del Governo ex art. 120 Cost.: la discrezionalità parziale solo nell’an, nel quid, nel quo modo o nel quando. Atto autoritativo e paritetico: la po- sizione “intermedia” dell’atto vincolato. La discrezionalità amministrativa e la riserva di legge: la problematica dei cosiddetti poteri impliciti ai confini fra una discrezio- nalità blindata e lo straripamento di potere; l’acquisizione degli elementi alla base dei giudizi; la ponderazione degli interessi pubblici e privati; motivazione, la partecipazione procedimentale e la sanatoria dei vizi formali ex art. 21 octies l. 241/90 nell’atto vincolato ed in quello discrezionale; il “favor” europeo verso il procedimento discrezionale: l’offerta economicamente più vantaggiosa nel nuovo Codice degli appalti, e il ruolo residuale del criterio del minor prezzo (art. 95 d.l.vo 50/16); la ponderazione degli interessi pubblici nelle procedure ad evidenza pubblica con il sistema dell’offerta più vantaggiosa.

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Merito amministrativo e discrezionalità tecnica, anche alla luce del nuovo modo di amministrare per progetti e per via convenzionale. La discrezionalità tecnica nello svolgi- mento dell’istruttoria; caratteri e limiti del cd. soccorso istruttorio da parte del responsabile del procedimento: in particolare, la fattispecie generale di soccorso ex art. 6 l. 241/90 e le previsioni di settore dell’art. 83 comma 9 del nuovo Codice degli appalti (d.l.vo 50/16).

Le rispettive competenze del responsabile del procedimento (discrezionalità tecnica) e del titolare del provvedimento (merito amministrativo). La discrezionalità mista.

Le valutazioni tecniche ed economiche alla base dei provvedimenti amministrativi.

La nuova SCIA ex art. 19 l. 241/90 estesa alle valutazioni tecniche, come modificata da ultimo con il d.l.vo 50/16; il silenzio assenso previsto dall’art. 20 della l. 241/90 e le ultime fattispecie introdotte dalla l. 124/15  e dal d.l.vo 50/16: in particolare il silenzio-assenso nella conferenza dei servizi (art. 14 bis comma 4 l. 241/90) e il suo difficile coordinamento con il silenzio-assenso istruttorio introdotto nel 2015 (art. 17 bis l. 241/90): il cd. assenso tacito “senza condizioni”; il silenzio assenso in materia di gare pubbliche (artt. 32 e 33 d.l.vo 50/16).

Configurabilità o meno del silenzio assenso in presenza di discrezionalità (tecnica e/o amministrativa); necessità di giustificare gli ostacoli all’istruttoria, puntualizzando l’even- tuale vincolo di legge (art. 14 bis comma 3 l. 241/90, come modificato dal d.l.vo 50/16); la problematica delle valutazioni tecniche facoltative, non contemplate dall’art. 17 l. 241/90. I poteri del giudice amministrativo nel sindacato dell’attività discrezionale: la verificazione e la CTU nel codice del processo amministrativo. L’azione sul silenzio-rifiuto ex art. 31 CPA e la possibilità del GA di dichiarare la fondatezza della pretesa nei soli casi di atti vincolati o di discrezionalità già consumata.

L’autotutela e la discrezionalità nei ripensamenti dell’amministrazione. Le modifiche introdotte dalla l. 164/14 agli artt. 21 quinquies e 21 nonies: in particolare, la responsa- bilità per il mancato autoannullamento di un atto illegittimo e la discrezionalità sulla revoca per motivi di merito; il temine massimo (18 mesi) per l’esercizio dell’autotutela su atti pattizi, introdotto nell’art. 21 nonies l. 241/90 dalla l. 124/15; l’indennizzo nella revoca ex art. 21 quinquies l. 241/90.

I rimedi per le amministrazioni rimaste dissenzienti nella nuova conferenza di servizi (artt. 14 quater comma 2 e 14 quinquies l. 241/90 come modificati dal d.l.vo 50/16); il cd.

dissenso extraconferenziale e l’art. 21 septies l. 241/90; la natura endoprocedimentale ravvisata dalla più recente giurisprudenza nei riguardi della determinazione motivata di conclusione dei lavori della conferenza: conseguenze sul potere o meno del provvedimen- to finale di derogare ai contenuti della determinazione motivata.

Le responsabilità nell’esercizio dell’attività discrezionale anche alla luce della nuova normativa sulla trasparenza (d.l.vo 33/13 come modificato dal d.l.vo 50/16): in particola- re, i rapporti fra la discrezionalità e la nuova trasparenza amministrativa; il mancato rispetto dei termini, la responsabilità dirigenziale e il danno da ritardo; il risarcimento dei danni per violazione di interessi legittimi pretensivi: criteri di determinazione a seconda se trattasi di attività vincolata o discrezionale; in particolare il danno da spettanza e il danno da chance. La colpevolezza della P.A. secondo la giurisprudenza (diversificata) della Cor- te di Giustizia UE, della Cassazione e del Consiglio di Stato: il paradigma dell’art. 1176 secondo comma c.c. e la diligenza professionale del “bravo” funzionario. Il vaglio della discrezionalità amministrativa e tecnica nel processo amministrativo.

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RILASCIO ATTESTATO DI FREQUENZA E PROFITTO

Il CEIDA, Ente accreditato dalla Regione Lazio quale soggetto erogatore di attività per la Formazione Superiore e Continua, (accreditamento ottenuto con Determinazione del Direttore della Dir. Reg. “Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e Università, diritto allo studio” n. G16019 del 23/12/2016, pubblicata sul B.U.R.L. n. 2 del 5/1/17), attesta, per ogni partecipante, le caratteristiche del percorso formativo e quanto di questo è stato effettivamente frequentato, attraverso rilascio degli attestati di frequenza e profitto, subor- dinatamente al superamento di una verifica finale attuata mediante questionario a risposta multipla.

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Anticorruzione e trasparenza dopo il PNA 2019/2021 e il decreto semplificazioni n. 76/2020

A080

DURATA 1 giorno DATA

6 maggio 2021

ORARIO 9,00 - 14,30

QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 250,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

RELATORE

Dott. Michelangelo FRANCAVILLA

Magistrato del TAR Lazio, già Magistrato ordinario.

OBIETTIVI

Il seminario ha ad oggetto le più recenti indicazioni in materia di anticorruzione desumibili dagli interventi del legislatore e dell’Anac. Saranno, tra l’altro, oggetto di esame il Piano Nazionale Anticorruzione 2019-2021 emanato dall’Anac e le novità introdotte in materia di obblighi di pubblicazione e responsabilità dalla legge n. 160/19 (legge finanziaria per l’anno 2020), dal decreto milleproroghe (d. l. n. 162/19) e dalla normativa emergenziale in materia di coronavirus (in particolare, dai decreti legge n. 18/2020 e n. 23/2020). Parti- colare attenzione sarà dedicata anche alle novità in materia di anticorruzione ed obblighi di pubblicazioni previste dal d.l. n. 76/2020 convertito dalla l. n. 120/2020.

PROGRAMMA

Le novità introdotte dal decreto semplificazioni. Il rispetto dei termini e conseguenze del suo superamento. La misurazione dei tempi die procedimenti amministrativi e l’ob- bligo di pubblicazione. Le modifiche al preavviso di rigetto.

Il nuovo PNA Anac 2019-2021.

Le indicazioni in materia di privacy, rotazione, pantouflage.

I conflitti di interesse. Le indicazioni provenienti dal PNA 2019. Le linee guida Anac 2019 in materia di appalti.

La tutela del whistleblower dopo la l. N. 179/17: le linee guida Anac in corso di adozione.

Le linee guida Anac in corso di adozione concernenti i codici di comportamento delle singole amministrazioni.

La trasparenza. Gli obblighi di pubblicazione: disciplina generale. Rapporti tra pubbli- cazione obbligatoria e facoltativa. La tutela della privacy dopo il Regolamento UE 2016/679 nelle varie tipologie di pubblicazione. In particolare, l’accesso ai dati sen- sibili (con specifico riferimento a quelli riguardanti lo stato di salute) e ai dati giudiziari.

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L’anonimizzazione dei dati personali: modalità. Modalità della pubblicazione: l’espo- sizione in tabelle e l’indicazione della data di aggiornamento del dato. La durata degli obblighi di pubblicazione ed oneri dell’amministrazione dopo la scadenza del periodo di pubblicazione obbligatoria.

Le novità della legge finanziaria 2020 in materia di obblighi di pubblicazione con- cernenti la materia dell’efficientamento energetico e dello sviluppo territoriale so- stenibile, di concorsi, di collegamento ipertestuale ai dati e di sanzioni.

I singoli obblighi di pubblicazione. Gli atti di carattere normativo ed amministrativo generale: l’estensione della pubblicazione agli atti organizzativi in materia di an- ticorruzione e trasparenza e agli atti degli OIV. La pubblicità degli incarichi conferiti dall’amministrazione ai propri dipendenti e ai terzi: differenze rispetto agli appalti di ser- vizi. La pubblicazione in forma aggregata dei dati concernenti i rapporti di lavoro e tempo determinato e non. Gli atti delle procedure concorsuali: necessità che la pubblicazione non interferisca con il regolare svolgimento del concorso. La pubblicazione degli atti concernenti gli enti vigilati, partecipati e controllati: le novità introdotte dal d. Lgs.

N. 97/2016. I provvedimenti amministrativi: necessità di coordinamento tra il nuovo testo dell’art. 23 d. Lgs. N. 33/16 e l’art. 1 comma 16 l. N. 190/12. Gli atti concernenti l’ero- gazione di benefici economici e terzi: oggetto e limiti della pubblicazione; rilevanza dell’adempimento sull’efficacia dell’erogazione. Le novità in materia di pubblicazione degli atti di controllo. La pubblicità degli atti concernenti i servizi erogati.

La pubblicazione degli atti concernenti i titolari di incarichi politici, di amministra- zione, di direzione o di governo e i titolari di incarichi dirigenziali. L’equiparazione di trattamento operata dal nuovo testo dell’art. 14 d. Lgs. N. 33/16. L’attuazione della sentenza della Corte Costituzionale n. 20/19 dopo le indicazioni Anac e i provvedi- menti del TAR Lazio e l’art. 1 della legge n. 162/19.

La pubblicazione degli atti di gara dopo la legge n. 55/19.

Le novità in materia di accesso documentale, civico e generalizzato. In particolare, l’accesso generalizzato massivo e negli appalti dopo l’Adunanza Plenaria del Con- siglio di Stato dell’aprile 2020.

STATO DI FREQUENZA E PROFITTO

Il CEIDA, Ente accreditato dalla Regione Lazio quale soggetto erogatore di attività per la Formazione Superiore e Continua, (accreditamento ottenuto con Determinazione del Direttore della Dir. Reg. “Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e Università, diritto allo studio” n. G16019 del 23/12/2016, pubblicata sul B.U.R.L. n. 2 del 5/1/17), attesta, per ogni partecipante, le caratteristiche del percorso formativo e quanto di questo è stato effettivamente frequentato, attraverso rilascio degli attestati di frequenza e profitto, subordinatamente al superamento di una verifica finale attuata mediante questionario a risposta multipla.

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A060 La P.A. nel processo amministrativo digitale alla luce del Codice e dei decreti attuativi

A060

DURATA 2 giorni DATA

10-11 maggio 2021

ORARIO 9,00 - 14,30

QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

RELATORI

Dott. Oberdan FORLENZA Consigliere di Stato

Dott.ssa Pierina BIANCOFIORE Presidente di Sez. Tar Campania PROGRAMMA

La giustizia amministrativa: evoluzione storica; principi informatori; influenza del diritto comunitario; quadro normativo vigente. La riforma del processo amministrativo.

Il processo amministrativo alla luce del Codice (d.l.vo 104/2010), dei correttivi di cui ai dd.l.vi 195/11, 160/12 e 33/13, e delle ulteriori modifiche ((in particolare, in tema di appalti, si vedano da ultimo le modifiche apportate in tema di processo sugli appalti pubblici ex d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50 e d.l. 18 aprile 2019, n. 32)). Le misure introdotte dal Titolo IV del d.l. 90/14 (come modificato dal d.l. 117/16, conv. in l. 161/16), per lo snellimento del processo amministrativo e l’attuazione della sua informatizzazione. I tipi di giurisdizione del giudice amministrativo e i principi fondamentali del processo, in particolare, la giurisdizione sui diritti patrimoniali conseguenziali (servizi pubblici, appalti, edilizia e urbanistica); competenza e incompetenza territoriale, contenuti del ricorso.

Le azioni esperibili innanzi al giudice amministrativo. Il ricorso giurisdizionale.

La fase cautelare, con particolare riguardo alla tutela ante causam. L’esecuzione dei provvedimenti cautelari e la loro impugnazione.

Il processo amministrativo speciale per determinate materie. Le decisioni in forma semplificata e la esecuzione della sentenza di I grado.

Il Regolamento recante le regole tecnico-operative per l’attuazione del processo amministrativo telematico (d.P.C.M. n. 40 del 16/2/16).

Il giudizio di ottemperanza; nomina e poteri del commissario ad acta. Il giudizio sul silenzio dell’amministrazione e i poteri del giudice. La ulteriore condanna della P.A.

alla penale di mora (cd. astreinte) e le novità della legge di stabilità 2016.

Il processo amministrativo per gli appalti pubblici: la cd. Direttiva ricorsi (Dir.

2007/66/CE) e le norme introdotte in materia processuale per i contratti pubblici dal decreto di recepimento 53/2010 e dal d.l.vo 195/11; le misure per l’ulteriore accelerazione

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dei giudizi in materia di appalti pubblici alla luce del d.l. 90/14 e del Codice dei contratti pubblici di cui al d.l.vo 18/4/16 n. 50 e s.m.i.

I processi amministrativi speciali. In particolare: il processo a tutela del diritto di accesso.

L’accesso civico (art. 5 d.l.vo 33/13 e ss.mm.ii.). Il procedimento di ingiunzione nei confronti della P.A. Le decisioni in forma semplificata e l’esecuzione della sentenza di I grado non sospesa. La disciplina dei mezzi di prova: la consulenza tecnica d’ufficio.

L’azione collettiva per l’efficienza delle pubbliche amministrazioni e dei concessionari pubblici (d.l.vo 198/09).

RILASCIO ATTESTATO DI FREQUENZA E PROFITTO

Il CEIDA, Ente accreditato dalla Regione Lazio quale soggetto erogatore di attività per la Formazione Superiore e Continua, (accreditamento ottenuto con Determinazione del Direttore della Dir. Reg. “Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e Università, diritto allo studio” n. G16019 del 23/12/2016, pubblicata sul B.U.R.L. n. 2 del 5/1/17), attesta, per ogni partecipante, le caratteristiche del percorso formativo e quanto di questo è stato effettivamente frequentato, attraverso rilascio degli attestati di frequenza e profitto, subordinatamente al superamento di una verifica finale attuata mediante questionario a risposta multipla.

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RELATORE

Avv. Angelita CARUOCCIOLO

Avvocato amministrativista in Roma e Napoli – Esperta in contrattualistica pubblica e anticorruzione e trasparenza – Componente tavoli tematici ANAC/AGENAS per la reda- zione dei PNA

Il corso intende fornire le indicazioni per la comprensione del perimetro dei diversi istituti analizzati alla luce della normativa e della giurisprudenza formatasi di recente, offrendo ed illustrando le tecniche per la gestione delle vicende ad essi connessi, individuando altresì le responsabilità e le sanzioni previste dalla legge.

DESTINATARI

Il corso è rivolto: a dipendenti di pubbliche amministrazioni e di soggetti tenuti alla appli- cazione della normativa anticorruzione; ai consulenti ed ai dirigenti pubblici.

PROGRAMMA

Il conflitto di interessi: adempimenti a carico dei dipendenti per non ricadere in violazioni di legge: le diverse forme di conflitto di interessi; analisi della casistica più rilevante. Le indicazioni nel Codice di comportamento. Come effettuare la gestione e l’autovalutazione del conflitto di interessi. Le sanzioni disciplinari nel caso di mancato rispetto delle norme e relativo procedimento di segnalazione dell’obbligo di astensione - Indicazioni operative di ANAC rivolte ai dipendenti pubblici: le diverse modalità attraver- so cui rendere le dichiarazioni – le modalità delle verifiche e dei controlli - l’astensione. Il conflitto di interessi negli appalti pubblici analisi dell’artt. 42 e 80 del D.Lgs. n. 50/2016 le figure che possono condizionare la procedura da parte della stazione appaltante e dell’operatore economico. Le indicazioni recate dalle Linee Guida ANAC n. 5/2018: ob- blighi dichiarativi e misure di vigilanza della Stazione appaltante. La disciplina nazionale

Il conflitto di interessi: prevenzione, gestione e rimedi alla emersione di condizionamenti nella funzione pubblica – le varie forme di incompatibilita’ ed inconferibilita’. la gestione del pantouflage

A678

DURATA 2 giorni DATA

11-12 maggio 2021

ORARIO 9 - 14,30

QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

- COME INSERIRE INDICAZIONI UTILI NEI PTCP 2021-2023 - ANALISI DELLE LINEE GUIDA ANAC N. 177/2020 SUI CODICI DI COMPORTAMENTO

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in tema di Inconferibilità e incompatibilità di incarichi e cariche: principali fattispecie del D.Lgs. n. 39/2013; la gestione degli incarichi in caso di condanna penale. Il rischio di so- vrapposizioni e collegamenti tra il D.Lgs. n. 39/2013 e le norme anticorruzione da appli- care ai dipendenti condannati. Modalità di resa delle dichiarazioni ex art. 20: il periodo di raffreddamento e le sanzioni: nullità, decadenza, danno erariale. Modalità e tecniche di verifica sui contenuti delle dichiarazioni alla luce della Determinazione ANAC n. 833/2016 Contestazione di cause di inconferibilità e incompatibilità. Ulteriori doveri a carico dei dipendenti in materia di incarichi extraistituzionali nel d.lgs. n. 165/2001: gli incarichi liberi, soggetti a obbligo di comunicazione e di autorizzazione. La rotazione ordinaria e straordinaria degli incarichi: come gestire gli incarichi in caso di avvio di procedimento disciplinare/penale in caso di reato contro la P.A.. La gestione degli incarichi in caso di sentenza di condanna per reato contro la p.a. Il pantouflage nelle diverse modalità:

in entrata e in uscita. Individuazione dei doveri e dei rischi di violazione a carico di ex-dipendenti pubblici o di professionisti del settore privato: ambito di applicazione soggettivo e oggettivo. Poteri autoritativi e negoziali. Il limite temporale di tre anni e il (variabile) periodo di raffreddamento. Le difficoltà di irrogazione delle sanzioni a carico dell’ex dipendente e del soggetto privato: forme di vigilanza e controllo. Gli Obblighi in materia di trasparenza quale deterrente in tela di incarichi illeciti. Differenza delle diverse tipologie di trasparenza. La trasparenza costitutiva degli incarichi apicali, diri- genziali e di consulenza. Le questioni relative agli artt. 14 e 15 del D.Lgs. n. 33/2013. La nuova disciplina in tema di trasparenza di cui alla legge Finanziaria e al Decreto Millepro- roghe. Le sanzioni.

RILASCIO ATTESTATO DI FREQUENZA E PROFITTO

Il CEIDA, Ente accreditato dalla Regione Lazio quale soggetto erogatore di attività per la Formazione Superiore e Continua, (accreditamento ottenuto con Determinazione del Direttore della Dir. Reg. “Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e Università, diritto allo studio” n. G16019 del 23/12/2016, pubblicata sul B.U.R.L. n. 2 del 5/1/17), attesta, per ogni partecipante, le caratteristiche del percorso formativo e quanto di questo è stato effettivamente frequentato, attraverso rilascio degli attestati di frequenza e profitto, subordinatamente al superamento di una verifica finale attuata mediante questionario a risposta multipla.

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Istruttoria, tecniche di redazione ed emanazione degli atti e dei provvedimenti amministrativi

A121

DURATA 2 giorni DATA

17-18 maggio 2021

ORARIO 9,00 - 14,30

QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

RELATORE

Dott. Paolo PASSONI Presidente Tar Pescara PROGRAMMA

Principi generali dell’azione amministrativa dalla l. 241/90 alla legge Madia 124/15 ed ai decreti legislativi di attuazione 97/16 e 127/16: buon andamento e imparzialità, pubblicità e trasparenza, economicità, efficacia ed efficienza. Il divieto di aggravare il procedimento ora da coordinare con il principio di (reciproca) leale collaborazione fra PA e cittadino introdotto dalla legge 120/2020 con il nuovo comma 2 bis dell’art.

1; necessità di giustificare gli ostacoli all’istruttoria, puntualizzando l’eventuale vincolo di legge (art. 14 bis comma 3 l. 241/90, come modificato dal d.l.vo 127/16).

L’accesso ai documenti amministrativi e l’accesso civico di cui al d.l.vo 33/13 dopo le modifiche di cui al d.l.vo 97/16. In particolare, il nuovo accesso civico cd. generalizzato, differenze con il tradizionale accesso difensivo ex artt. 22 e segg. l. 241/90 e con l’ac- cesso ambientale di cui al d.l.vo 195/05. L’accesso generalizzato agli atti di gara se- condo l’adunanza plenaria del consiglio di Stato n. 10/2020 del 2.4.2020; I complessi rapporti fra nuova trasparenza e privacy alla luce del Regolamento UE 679/2016: la pro- blematica dei cosiddetti diritti fondamentali antagonisti e la pronuncia in materia della AGGIORNAMENTO CON LE MODIFICHE ALLA LEGGE 241/90 INTRODOTTE DALLA LEGISLAZIONE D’URGENZA DEL 2020

• COME SI REDIGONO I PROVVEDIMENTI

• IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO E LE SEMPLIFICAZIONI ISTRUTTORIE FRA UFFICI

• LA MOTIVAZIONE NEGLI ATTI VINCOLATI E DISCREZIONALI

• COME SI INTERVIENE IN AUTOTUTELA

- CRITERI E LINEE GUIDA PER GESTIRE I TEMPI DEL PROCEDIMENTO E GLI EVENTUALI “SILENZI” CHE POTREBBERO DETERMINARSI - REDAZIONE DEI VERBALI

- COME SI PROVVEDE ALL’ESECUZIONE DI UN GIUDICATO DEL GA

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Corte Costituzionale n. 20/2019; Le delicate questioni relative ai diritti costituzionali antagonisti (diritto di libera circolazione e di associazione a fronte della tutela sa- lute) alla luce delle limitazioni scaturite dalla lotta alla pandemia;

Attività e gestione amministrativa. La diligenza qualificata del “bravo funzionario” ex art.

1176 comma 2 c.c. Il conflitto di interessi del funzionario ex art. 6 bis l. 241/90;

L’efficienza amministrativa, la specifica giurisdizione del G.A. mirata a ripristinarla (d.l.vo 198/09 cd. “class action pubblica”). La riduzione di responsabilità per i comportamenti

“attivi” (e non omissivi) del funzionario, per far fronte alla cd. “paura della firma” (artt. 21 e 23 del d.l. 76/2020); L’istruttoria del procedimento: la partecipazione procedimentale ex art. 7 e segg. legge 241/90 e i suoi riverberi sulla motivazione (art. 3 legge 241/90).

Partecipazione e motivazione negli atti vincolati e discrezionali; la problematica della integrazione in giudizio della motivazione negli atti vincolati: passaggio dalla motivazione alla prova in giudizio dei presupposti del provvedimento impugnato; la giuri- sprudenza della corte costituzionale, della corte di cassazione e del giudice amministra- tivo; la partecipazione e la motivazione negli atti generali, temperamenti agli artt. 3 e 13 della legge 241/90 secondo la più recente giurisprudenza; il provvedimento in forma semplificata ex art. 2 comma 1 l. 241/90, obblighi minimali di istruttoria e di motivazio- ne; il provvedimento amministrativo (finale) e gli atti endoprocedimentali; differenza fra manifestazioni di volontà e di giudizio: il caso dei ccdd. pareri vincolanti, riportati dalla giurisprudenza a manifestazioni (sostanziali) di giudizio.

La discrezionalità amministrativa e la riserva di legge: la problematica dei cosiddetti poteri impliciti ai confini fra una discrezionalità blindata e lo straripamento di potere;

l’atto di alta amministrazione: requisiti minimali di partecipazione e motivazione; i suoi confini con l’atto politico; la ricostruzione dogmatica dell’atto politico alla luce delle note vicende Diciotti e Gregoretti; l’art. 7 del CPA.

La discrezionalità tecnica; caratteri e limiti del cd. soccorso istruttorio da parte del responsabile del procedimento: la fattispecie generale di soccorso ex art. 6 l. 241/90 e le previsioni di settore dell’art. 83 comma 9 del nuovo Codice degli appalti (d.l.vo 50/16).

La pronuncia della Corte di Giustizia UE sul soccorso istruttorio nel procedimento di gara (nona sezione, 2 maggio 2019); il soccorso istruttorio cd. processuale ed i suoi rap- porti con la prova in giudizio dei requisiti richiesti (non dimostrati nel procedimen- to): la recente pronuncia in materia del Consiglio di Stato sez. V 8.1.2021 n. 288.

Responsabile del procedimento e dirigente dell’ufficio: ruoli, rapporti, eventuale coin- cidenza. La sintesi degli elementi conoscitivi/fattuali alla base del provvedimento e la cd. ponderazione dei contrapposti interessi (pubblici e privati). Le rispettive competenze del responsabile del procedimento (discrezionalità tecnica) e del titolare del provvedimento (merito amministrativo). Le valutazioni tecniche ed economiche alla base dei provvedimenti amministrativi; l’obbligo di prescindere dai pareri (anche) obbligatori che non vengono resi entro trenta giorni dalla richiesta; problematiche connesse ai pa- reri sopravvenuti specie se vincolanti: nuovo comma 2 art. 16 di cui alla legge 120/2020;

l’assenza delle valutazioni tecniche facoltative, non contemplate dall’art. 17 l. 241/9 e i poteri acquisitivi del responsabile del procedimento di cui agli artt. art. 6 e 18 legge 241/90. I poteri del giudice amministrativo nel sindacato dell’attività discrezionale, amministrativa e tecnica: la verificazione e la CTU nel codice del processo amministrati-

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vo. Il preavviso di diniego ex art. 10 bis legge 241/90 fra fase istruttoria e decisoria:

le novità introdotte con la legislazione post COVID (legge di conversione 120/20);

la sospensione –e non più l’interruzione- dei termini di conclusione del procedimento, il divieto di nuovi motivi ostativi nella riedizione del potere a seguito di annullamento in sede giurisdizionale del diniego.

I tempi dell’azione amministrativa: i vari paradigmi del “silenzio amministrativo”, in- quadramento generale, silenzio omissivo (inadempimento) e commissivo (assenso e ri- getto); conseguenze sulla definizione dell’istruttoria; il silenzio-inadempimento della P.A. e il ritardo amministrativo: le modifiche e le integrazioni all’art. 2 della l. 241/90. La sostituzione del funzionario inerte con avocazione della pratica ai vertici apicali. L’azio- ne avanti al TAR per ottenere in forma specifica la risposta dell’amministrazione (art. 2 l. 241/90, artt. 31 e 117 CPA) e l’azione risarcitorio/indennitaria per equivalente mirati al ristoro dei pregiudizi scaturiti dal ritardo (art. 2 bis l. 241/90, art. 30 CPA). Il commissario ad acta di nomina giudiziaria (art. 117 CPA) e di nomina amministrativa (art. 2 comma 8 bis legge 241) per l’adozione del provvedimento in sostituzione della PA inerte; Riverberi del ritardo sulla legittimità degli atti amministrativi tardivamente adottati; Rapporti fra azione sul silenzio e class action.

Le responsabilità delle amministrazioni assenteiste nella nuova conferenza di ser- vizi regolata dal d.l.vo 126/16.

I silenzi commissivi, in particolare il silenzio-assenso; differenze fra il silenzio as- senso cd. verticale (provvedimento ampliativo che scende direttamente dalla P.A. inerte al privato richiedente, art. 20 l. 241/90) e silenzio-assenso cd. orizzontale (che si forma nel corso dell’istruttoria e che viene acquisito dalla P.A. procedente nel corso della stes- sa: artt. 14 bis e 17 bis l. 241/90); differenze di effetti con specifico riguardo alle ccdd.

materie sensibili; il silenzio assenso e riflessi sulla responsabilità del funzionario ex art.

17 bis e art. 14 bis comma 4 della l. 241/90, alla luce delle riforme-“Madia”; riparto delle competenze tra apparato politico, dirigenza; il silenzio assenso previsto dall’art. 20 della l. 241/90 e le ultime fattispecie introdotte dalla l. 124/15 e dal d.l.vo 50/16: in particolare il silenzio assenso nella conferenza dei servizi (art. 14 bis comma 4 l. 241/90) e il suo difficile coordinamento con il silenzio-assenso istruttorio introdotto nel 2015 (art. 17 bis l. 241/90): il cd. assenso tacito “senza condizioni”; il silenzio assenso in materia di gare pubbliche (artt. 32 e 33 d.l.vo 50/16).

L’“inefficacia” del diniego tardivo che sopravviene al silenzio-assenso alla luce del nuovo comma 8bis dell’articolo 2 legge 241/90 introdotto dalla legge di conversio- ne 120/20;

Configurabilità o meno del silenzio assenso in presenza di discrezionalità (tecnica e/o amministrativa).

La SCIA ex art. 19 l. 241/90: differenze con il silenzio assenso; la cd. “concentrazione dei regimi amministrativi ex art. 19 bis l. 241/90, introdotta dal d.l.vo 126/16; La tu- tela del terzo e la pronuncia della Corte Costituzionale n. 45/2019;

La nuova regola istruttoria dell’autocertificazione sui requisiti oggettivi e soggettivi nei procedimenti ad istanza di parte: il comma 3 bis dell’articolo 18 della legge 241/90 introdotto dalla legge di conversione 120/2020; l’autocertificazione che sostituisce an-

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