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L'imparzialità del magistrato: deontologia, garanzie procedimentali, responsabilità disciplinari

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Academic year: 2022

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Testo completo

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1 L'imparzialità del magistrato:

deontologia, garanzie procedimentali, responsabilità disciplinari

Cod.: 18022

Data: 21 – 23 marzo 2018

Responsabile del corso: Nello Rossi Esperto formatore: Massimo Brutti

Presentazione

Agli  occhi  dei  cittadini  la  visibile  imparzialità  di  chi  giudica  e  di  chi  accusa  costituisce  la  fonte  essenziale  della  legittimazione di una magistratura professionale e la ragione fondante della sua indipendenza. Ma il significato ed  il contenuto di tale imparzialità restano al centro di un confronto culturale e tecnico aperto. 

Su di un versante si pone chi immagina che l’imparzialità sia sinonimo di assoluto distacco dalle vicende sociali e  politiche, di un deliberato disinteresse e di una programmatica estraneità del magistrato alle sorti della polis. Su di  un altro versante si colloca chi sostiene che questo “essere inanimato” e privo di interesse umano e culturale ai fatti  che giudica non esiste (e che se esistesse non sarebbe un buon giudice) e concepisce l’imparzialità possibile come 

«consapevole e concreta tensione verso l’imparzialità all’atto del giudicare», di volta in volta realizzata grazie alla  capacità del magistrato di fare la tara dei propri pre‐giudizi per aderire alla logica propria dell’ordinamento nella  soluzione del caso sottoposto al suo esame. 

In questo complesso contesto si inseriscono e vanno approfonditamente esaminate le prescrizioni deontologiche che  mirano ad orientare la condotta dei singoli magistrati in direzione di una visibile imparzialità, le norme di legge che  regolano le specifiche ipotesi in cui un magistrato ha l’obbligo o deve valutare l’opportunità di una astensione o può  essere  oggetto  di  una  istanza  di  ricusazione  ed  infine  le  disposizioni  che  sanzionano,  sul  versante  disciplinare,  le  violazioni  del  dovere  di  imparzialità  e  dei  suoi  corollari  (tra  cui  il  dovere  del  riserbo  e  del  silenzio  in  determinate  occasioni e la tenuta di comportamenti lineari e trasparenti nello svolgimento delle attività professionali).  

Il corso si propone di approfondire queste diverse dimensioni della problematica della imparzialità attraverso una  attenta  ricognizione  delle  norme  del  codice  deontologico  della  magistratura,  dei  codici  di  procedura,  del  codice  disciplinare  e  delle  altre  disposizioni  di  ordinamento  giudiziario  poste  a  garanzia  dell’imparziale  esercizio  delle  funzioni  giudiziarie,  nonché  attraverso  un  parallelo  lavoro  di  ricognizione  dei  diritti  e  delle  libertà  del  cittadino  magistrato. 

In  questo  quadro  un  ampio  spazio  verrà  dedicato  all’esame,  da  condurre  ovviamente  in  astratto,  delle  questioni  percepite dalla più ampia opinione pubblica come profili essenziali del procedere imparziale, per effetto di casi di  cronaca  e/o  dell’orientamento  determinato  dai  mediatori  culturali  e  dal  dibattito  politico.  In  parallelo,  saranno  offerte  rassegne  critiche  dei  principali  orientamenti  assunti  dai  titolari  dei  poteri  ispettivi  e  di  azione  disciplinare,  nonché della giurisprudenza espressa dal Giudice della disciplina e dalle Sezioni unite della Corte di cassazione.

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2 Mercoledì 21 marzo 2018

ore 15,00 Presentazione, dott. Nello Rossi

ore 15,15 Introduzione al corso, prof. Massimo Brutti ore 15,30 Relazione di apertura, prof. Gaetano Silvestri ore 16,00 “L'imparzialità del Pubblico Ministero”

Relatore:

dott. Armando Spataro – Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Torino

ore 16,30 “L’imparzialità del giudice che controlla”

Relatore:

dott.ssa Ezia Maccora – Procuratore Aggiunto presso il Tribunale di Milano

ore 17,00 Dibattito

ore 18,00 Sospensione dei lavori

Giovedì 22 marzo 2018

ore 9,00 Ripresa dei lavori

ore 9,15 “L'imparzialità del giudice che dirige il dibattimento”

Relatore:

dott.ssa Paola Roja – Presidente di Sezione del Tribunale di Roma ore 9,45 “L'imparzialità nei giudizi civili”

Relatore:

prof. Antonio Carratta - Professore ordinario di Diritto processuale civile nell’Università Roma Tre

ore 10,15 Dibattito ore 11.00 Coffee break.

ore 11.30 “L'imparzialità tra codice etico e norme disciplinari”

Relatore:

dott. Vladimiro Zagrebelsky - già giudice della Corte EDU ore 12.00 Dibattito

ore 13,00 Pausa pranzo

ore 14,15 Ripresa dei lavori

ore 14,30 Formazione di tre gruppi di lavoro:

I Gruppo di lavoro su: “Astensione e ricusazione: principi, valutazioni di opportunità ed orientamenti giurisprudenziali”

Coordinatore:

dott. Francesco Vigorito – Presidente del Tribunale di Civitavecchia

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3 II Gruppo di lavoro su: “Imparzialità e tutela: i giudici dei soggetti deboli”

Coordinatore: dott.ssa Antonietta Fiorillo – Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Bologna

III Gruppo di lavoro su: “Il giudice civile di fronte alle parti e agli interessi collettivi”

Coordinatore:

dott. Francesco Mannino – Presidente del Tribunale di Catania

ore 16,00 Al termine dei lavori di gruppo si svolgeranno le relazioni dei tre coordinatori.

ore 17,00 Sospensione dei lavori

Venerdì 23 marzo 2018

ore 9,00 Ripresa dei lavori

ore 9,15 Tavola rotonda su: "La domanda sociale di imparzialità e le percezioni nell'opinione pubblica"

coordina:

prof. Massimo Brutti partecipano:

dott. Eugenio Albamonte – Presidente dell’ANM

prof. Gaetano Azzariti – Professore ordinario nell’Università “La Sapienza” di Roma dott. Massimo Franco – editorialista del Corriere della Sera

Avv. Giovanni Legnini – Vice Presidente del CSM

Avv. Beniamino Migliucci – Presidente dell’Unione Camere penali italiane

Ore 11,00 Chiusura dei lavori e partecipazione alla cerimonia di inaugurazione dell’anno formativo della Scuola, nel corso della quale è prevista la lectio magistralis del dott.

Guido Raimondi, Presidente della Corte europea dei diritti dell’uomo

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