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Galleria di Base del Brennero: un passo importante

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Academic year: 2022

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26 Giugno 2022 -

Galleria di Base del Brennero: un passo importante

ROMA – Il diaframma nella Galleria di Base del Brennero tra i due lotti costruttivi di Mules e del Sottoattraversamento Isarco è stato abbattuto.

Si viene così a creare un unico collegamento dal Portale Sud della Galleria di Base del Brennero fino al confine di Stato: dopo circa 11 chilometri scavati attraverso il metodo tradizionale dell’esplosione, vengono collegati i due lotti italiani del progetto.

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Ad occuparsi della cosa, è la BBT SE controllata, per la parte italiana, da Rfi e dalle provincie di Bolzano, Trento e Verona tramite la società TFB (Tunnel Ferroviario del Brennero) che al termine dei lavori avrà realizzato una Galleria lunga 55 chilometri (64 se si considera la circonvallazione di Innsbruck già esistente), ovvero il collegamento ferroviario sotterraneo più lungo al mondo.

Per il momento su 230 chilometri di gallerie previste, ne sono state scavate 151.

“Oggi -ha detto durante la cerimonia la presidente di Rfi Anna Masutti– è stato abbattuto l‘ultimo diaframma tra i due cantieri italiani. Questo territorio ha una forte rilevanza strategica perché rappresenta la porta di accesso Sud della Galleria di Base, opera fondamentale per incrementare e migliorare la mobilità di persone e merci tra l’Italia e il resto d’Europa, che permetterà di potenziare l’asse Verona-Innsbruck-Monaco sul Corridoio Ten-t Scandinavo-Mediterraneo.

Rfi, con il costante dialogo e il continuo coinvolgimento, nella massima trasparenza e proficua collaborazione, con gli enti e le istituzioni locali, è impegnata nel potenziamento della linea Fortezza-Verona, opera prioritaria per il territorio e per l’Italia perché andrà ad allacciarsi da Sud alla Galleria di Base del Brennero, permettendo di incrementare la frequenza dei collegamenti ferroviari sul territorio e contribuendo alla crescita

economica, sociale e turistica delle zone in cui si inserisce.”

Presente anche il Coordinatore europeo Pat Cox che ha posto l’accento sulla dimensione europea della Galleria di Base del Brennero, quale progetto

principale della rete transeuropea di trasporto: “Il completamento dell’opera contribuisce a migliorare notevolmente le condizioni di vita dei cittadini dell’area interessata dal progetto. Gli effetti positivi sulla mobilità sostenibile e sulla protezione dell’ambiente saranno un esempio per tutta Europa. Oggi stiamo compiendo un altro passo importante, dimostrando ancora una volta come la cooperazione transfrontaliera possa portare a risultati straordinari”.

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26 Giugno 2022 -

Il porto di Algeciras si aggiudica l’Espo Award 2020

BRUXELLES – Nel giorno in cui Espo, European Sea Ports Organisation, rinnova i vertici con il nuovo presidente e vicepresidente, arriva anche l’annuncio che il porto spagnolo di Algeciras si aggiudica l’Espo Award 2020.

Al porto spagnolo è stata riconosciuta la strategia di successo che ha saputo attrarre innovazione e start-up locali.

A proclamare il vincitore è stata la commissaria europea ai trasporti Adina Vălean, durante la cerimonia di premiazione in versione digitale.

Il porto di Algeciras vince l’edizione 2020 in particolare per il progetto

“The Journey of Innovation-Travesía de la Innovación” con il quale sta intraprendendo un percorso di trasformazione per diventare da autorità regolatrice del porto, anche un partner commerciale ed efficiente.

Le attività del progetto hanno previsto l’apertura di un portale,

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l’organizzazione di giornate, seminari e premi dedicati all’“innovazione” con laboratori in cui si proponevano vere sfide portuali.

Commentando la selezione di questa dodicesima edizione dell’Espo Award, e congratulandosi con il porto di Algeciras, il presidente della giuria Pat Cox ha spiegato che la scelta è stata unanime, perchè lo scalo ha saputo

“sviluppare una strategia di successo per attrarre innovazione e start-up locali con una comprovata esperienza e una forte attenzione al coinvolgimento dei partner portuali.

Il porto ha inoltre dimostrato una stretta collaborazione con gli stakeholder nazionali, regionali e municipali, sostenendo così il suo ecosistema di

innovazione di successo”.

“Un grande ringraziamento per questo premio – ha commentato il presidente del porto spagnolo, Gerardo Landaluce– soprattutto un ringraziamento al nostro team che lo ha reso possibile.

Abbiamo lavorato duramente nell’ultimo anno per consolidare la cultura dell’innovazione come punto chiave del processo aziendale. Questo premio mostra che stiamo andando nella direzione giusta.

In più -aggiunge Landaluce- l’Espo Award 2020 ci stimola a continuare nel lavoro per promuovere l’integrazione sociale attraverso l’innovazione”.

Con il porto di Algeciras, per questa edizione erano stati selezionati anche i porti di Amsterdam, Lisbona e Estado.

Ultima chiamata per il premio Espo

2020

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26 Giugno 2022 -

BRUXELLES – Il premio Espo sull’integrazione sociale dei porti sta entrando nella sua dodicesima edizione. Il tema di quest’anno è “Migliorare le

relazioni tra città portuali incoraggiando gli innovatori e le start-up locali a far parte dell’ecosistema portuale”.

L’innovazione è la chiave per i porti europei se vogliono prepararsi per un futuro digitale ed a zero emissioni. La maggior parte degli scali europei si trova all’interno o nei pressi di grandi agglomerati urbani dove

l’innovazione e le start-up si esprimono al meglio.

L’Espo Award 2020 andrà all’ente di gestione del porto che ha sviluppato una strategia di successo per attrarre innovazione e start-up locali nello scalo e quindi abbinare domanda e offerta di soluzioni innovative per il porto e le parti interessate. Il porto vincitore dimostrerà fino a che punto questa strategia ha portato non solo a stimolare l’innovazione nello scalo, ma anche

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a rendere l’ecosistema portuale un luogo attraente per idee innovative e giovani talenti locali.

I progetti inviati devono pervenire alla segreteria dell’European Sea Ports Organisation entro venerdì 26 Giugno 2020. Il modulo di domanda e i termini di riferimento sono disponibili sul sito web ESPO .

“Sappiamo che molti dei nostri membri stanno investendo per raggiungere le start-up e guardare oltre i confini della comunità portuale per trovare soluzioni innovative per le sfide che devono affrontare. Presentando queste buone pratiche, i porti ricevono maggiore visibilità per le loro

iniziative. La crisi Covid potrebbe rendere più difficile per i candidati presentare il loro progetto, ma speriamo di ricevere la consueta quantità di contributi. Ricevere il premio Espo in un anno così difficile sarà in ogni caso una spinta in più per il porto vincitore ”, afferma Isabelle Ryckbost, segretario generale dell’Espo.

Il vincitore sarà selezionato da una giuria di esperti internazionali, guidata da Pat Cox, coordinatore Ten-T ed ex presidente del Parlamento europeo. (Nella foto il vincitore del premio Espo 2019, il porto di Dover)

“I premi annuali Espo sono sempre un evento stimolante. Porti grandi e piccoli, centrali e periferici, pubblici e privati ​​ogni anno rivelano il ricco affresco delle loro attività portuali. Sono curioso di vedere

sviluppato il tema di quest’anno: attrarre start-up innovative come parte dell’ecosistema portuale. In un anno di sfide senza precedenti per

l’industria dei trasporti a causa della pandemia da Covid-19 e del grande blocco che è seguito, i nostri porti hanno nuovamente dimostrato il loro ruolo fondamentale e indispensabile nella logistica della catena logistica.

Abbiamo un debito di gratitudine verso tutti coloro che vivono in terra e in mare e che – in tutti i sensi – hanno consegnato le merci. La crisi spesso, come conseguenza involontaria ma positiva, diventa la madre dell’invenzione“, ha commentato Pat Cox.

Il dodicesimo Premio Espo sarà consegnato ufficialmente durante la cerimonia di premiazione e una cena, che si terrà il 10 Novembre a Bruxelles.

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26 Giugno 2022 -

Corridoio Scan-Med: Russo a Bruxelles

BRUXELLES – Si è svolto a Bruxelles, presso il Centro Congressi Albert

Borschette, il XIV Meeting sul Corridoio di trasporto Scandinavo-Mediterraneo (Scan-Med). Per la Regione Calabria hanno partecipato il Vicepresidente con delega al Piano Regionale dei Trasporti prof. Russo, il Dirigente ing.

Iiritano, e l’ing. Petrungaro. I lavori sono stati introdotti da Pat Cox, coordinatore del corridoio Scan-Med, cha ha riassunto dapprima le attività svolte dal XIII Meeting ad oggi, ed ha richiamato l’attenzione sui progetti relativi ai corridoi della rete core TEN-T. Dopo l’adozione dei contenuti trattati nel XIII Meeting dello scorso giugno, a cui avevano già partecipato

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26 Giugno 2022 -

il prof. Russo e l’ing. Iiritano, è stato presentato uno studio sui progetti in progress, sono stati richiamati i risultati dello studio di mercato

riguardante il trasporto multimodale; l’aggiornamento dell’elenco dei

progetti 2019; l’analisi dei nuovi parametri del corridoio. L’intervento del prof. Russo ha riguardato le carenze della rete TEN-T in Calabria ed in

particolare l’assenza del corridoio jonico TEN-T verso Nord nella rete core e verso Sud nella rete comprehensive e la differenza con il Rail Freight

Corridor (RFC) che invece si svolge lungo il corridoio jonico. Ciò determina la mancanza di qualunque tratto di sistema di trasporto ferroviario o

stradale del corridoio jonico e delle trasversali nel corridoio europeo TEN-T Scan-Med e quindi l’impossibilità di attingere alle risorse europee. Da

questo ne segue la necessità, evidenziata dalla Regione Calabria, di eliminare tale mancanza adeguando in tal senso le reti TEN-T, procedendo rapidamente al loro potenziamento a livello degli standard europei.

Il prof. Russo, in particolare, ha proposto interventi per l’integrazione tra le linee ferroviarie Ionica e Tirrenica con la realizzazione sulla

trasversale Sibari-Cosenza-Paola del secondo tunnel di Cosenza e l’upgrade a modulo 1000, o almeno 750, e a P/C80. A seguire sono state trattate le

tematiche inerenti le infrastrutture per il Corridoio merci; è stato

presentato il portfolio CEF per lo Scan-Med; il bando CEF Blending Facility;

le nuove funzionalità in TENtec; i progetti selezionati sul corridoio Scan- Med. In conclusione Pat Cox ha illustrato le prossime attività per i corridoi della rete core e il piano di lavoro fino con l’aggiornamento del 4°workplan.

Il Meeting è stato una grande opportunità. Infatti, oltre all’acquisizione diretta di informazioni ed aggiornamenti sul corridoio Scan-Med, ha

consentito alla Regione Calabria di avanzare delle proposte ritenute centrali per lo sviluppo del sistema dei trasporti Europeo in Calabria. Il corridoio Scan-Med è l’asse che collega la Finlandia e la Svezia a nord, sino all’isola di Malta a sud, attraversando la Danimarca, la Germania e l’Italia. Le

regioni lungo il Corridoio Scan-Med costituiscono l’area socio-economica più importante dell’UE. Nel 2013 hanno generato il 20% del PIL dell’UE, con un reddito pro-capite medio UE superiore a quasi € 35.200. f.d.

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26 Giugno 2022 -

Cox al “Forum intermodalità asse Brennero”

VERONA – Il Consorzio Zai – Interporto Quadrante Europa di Verona ha ospitato oggi il Primo Forum sull’intermodalità dell’asse del Brennero, alla presenza del Coordinatore europeo di Corridoio, Mr Pat Cox, di autorità locali e regionali, nonché di un vasto numero di operatori interessati alla discussione sul tema.

L’asse del Brennero è infatti un elemento strategico per un efficiente e

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26 Giugno 2022 -

competitivo funzionamento dell’economia italiana: oltre il 70% delle merci transita attraverso i valichi alpini, ed il Brennero è indubbiamente il primo di essi, con oltre 47 milioni di tonnellate di merce sugli oltre 160 milioni annui. Purtroppo lo sbilanciamento a favore della strada è evidente, con 33,5 milioni di merce trasportata su gomma (71%) e 13,4 milioni su ferro (29%).

Nel 2017 all’Interporto Quadrante Europa di Verona sono transitate circa 28 milioni di tonnellate di merci, di cui ben 8 milioni via treno, la maggior parte dei quali intermodali. Sono stati lavorati qui oltre 16.000 treni (16.329 treni), una media di 54 treni/giorno, che hanno sviluppato un traffico che fanno del Quadrante Europa il primo Interporto italiano. Dal punto di vista dei collegamenti, l’Interporto veronese presenta servizi

giornalieri con i principali porti ed interporti europei e oltre il 90% delle relazioni avvengono lungo il Corridoio del Brennero.

Oggi la “galassia Quadrante Europa” opera avendo in mente quali potranno essere gli sviluppi futuri del settore del trasporto ferroviario e

intermodale, consci di quello che potrà succedere tra qualche anno

soprattutto con i già ricordati potenziamenti infrastrutturali ferroviari e l’apertura del tunnel di base del Brennero e delle tratte di accesso a Sud, da Fortezza fino a Verona. La società terminalistica affronta i temi

“intermodalità” e “sostenibilità” in un’ottica integrata con le migliori tecnologie informatiche come indispensabili strumenti di programmazione e gestione delle risorse (binari, piazzali, locomotori, gru…). Non si limita quindi a gestire la quotidianità “subendo” il traffico, ma adotta un

approccio “proattivo” guardando alla pianificazione nazionale delle

infrastrutture ed inserendoci in questo percorso al fine di promuovere la massima sostenibilità del trasporto merci e promuovendo in prima persona nuovi servizi merci.

Oggi, organizzando e ospitando questo incontro, l’Interporto di Verona ha dato un segnale forte a tutti gli stakeholder attivi sull’asse del Brennero, alla Commissione europea, al Ministero, agli enti locali e alle associazioni di categoria: Verona è pronta a giocare un ruolo da leader tra i terminal intermodali europei (e lo dimostrano i numeri attuali e le previsioni future) e lo intende fare in pieno accordo con la Commissione europea, cercando anche di attrarre i finanziamenti comunitari necessari per la realizzazione dei nostri programmi di investimento.

La nostra strategia infatti è quella di aspirare a divenire il gateway dei porti italiani, raccogliendo merci da quest’ultimi e distribuendole in tutta

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Europa e viceversa. Tutto ciò puntando sull’idea che un interporto non può ragionare come infrastruttura a sé stante ma insieme al sistema dei trasporti nazionale, ai porti, e alla rete ferroviaria: la sinergia e l’integrazione tra porti ed interporti può essere elemento di sviluppo futuro per tutti, portando i porti italiani a servire mercati sino ad oggi mai approcciati ed inserendo gli interporti in catene logistico-intermodali globali che sino ad oggi non li avevano minimamente coinvolti, il tutto via ferrovia, in

un’ottica di sempre maggiore sostenibilità del trasporto.

Vogliamo giocare quindi un ruolo che oggi è ancora inespresso, e ci stiamo attrezzando in termini di interventi infrastrutturali, modalità organizzative ed accessibilità terrestre per la distribuzione nell’ultimo miglio stradale, sostiene il Consorzio Zai.

Il tutto non da soli ma perfettamente calati nelle strategie europee,

nazionali e in perfetto accordo con tutti gli operatori. La nostra ambizione è quindi quella di partecipare attivamente alla Governance del Corridoio del Brennero sui temi del trasporto merci richiamando la necessità che lungo il corridoio intermodale europeo scandinavo – mediterraneo e nello specifico nella porzione italiana che si delinea da Brennero a Mantova si identifichi un’authority di coordinamento che abbia la possibilità confrontandosi con tutti gli stakeholders di determinare virtuose politiche di:

investimento in infrastrutture e monitoraggio degli stessi;

coordinamento operativo;

modelli di gestione di reti e terminali.

Due sono gli elementi cardine che abbiamo in cantiere:

– un nuovo terminal, con binari di lunghezza pari a 750 metri in grado di accogliere (senza rottura) i convogli merci diretti/provenienti dal Centro Nord Europa. La progettazione prevede la possibilità di estendere in maniera modulare la lunghezza dei binari fino a 1.000 metri in previsione di

possibili miglioramenti tecnologici che potranno permettere la circolazione di treni di tale lunghezza; il nuovo terminal potrà essere dedicato alla movimentazione di treni container provenienti dai porti tirrenici ed adriatici incentivando la funzione gateway di Verona e le relazioni porti/interporto.

– Lo sviluppo della nuova area denominata “Marangona” a Sud Est dell’attuale Quadrante Europa, tra la ZAI Storica e l’Interporto Quadrante Europa, nel triangolo compreso tra l’autostrada Serenissima Milano-Venezia (A4), la

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ferrovia Bologna-Verona e la linea per Mantova con una superficie di oltre 150 ettari (1.500.000 mq circa). Qui potrà trovare collocazione un raccordo ferroviario al servizio del settore automotive, realizzando così un polo dedicato di rilevanza internazionale, e realizzando un ulteriore terminal di 750m di lunghezza.

In particolare, il progetto congiunto Consorzio Zai-Rfi, oggi in corso sulla base di un Protocollo d’intesa siglato a Marzo 2017, prevede un importante disegno complessivo, collegato anche al progetto della linea Alta Velocità / Capacità Brescia-Verona, che consiste in una serie di interventi ferroviari e terminalistici quali:

– Realizzazione di un nuovo fascio arrivi/partenze, connesso sia in direzione Nord che in direzione Sud, di 6 binari di lunghezza 1000 metri, già

predisposto per accogliere i treni di tale lunghezza che si prevede potranno circolare nei prossimi anni.

– Nuovo terminal, con binari di lunghezza pari a 750 metri in grado di accogliere (senza rottura) i convogli merci diretti/provenienti dal Centro Nord Europa. La progettazione prevede la possibilità di estendere in maniera modulare la lunghezza dei binari fino a 1.000 metri in previsione di

possibili miglioramenti tecnologici che potranno permettere la circolazione di treni di tale lunghezza; il nuovo terminal potrà essere dedicato alla movimentazione di treni container provenienti dai porti tirrenici ed adriatici incentivando la funzione gateway di Verona e le relazioni porti/interporto.

– Realizzazione di alcuni binari a Nord della nuova linea Alta Velocità / Capacità Brescia-Verona (intervento legato proprio all’ingresso Ovest nel nodo di Verona della linea AV/AC) che permetteranno l’instradamento ed il ricevimento di convogli provenienti da Ovest (Milano) senza dover ricorrere all’inversione di marcia presso Verona Porta Nuova. I nuovi binari avranno sempre lunghezza pari a 750 metri. Ciò garantirà la piena indipendenza dei traffici passeggeri e merci con un incremento di efficienza complessiva del sistema ferroviario.

– Efficientamento della viabilità di accesso all’Interporto Quadrante Europa dalla rete autostradale e dalle tangenziali, che permetteranno di evitare gli attuali ingorghi sulla rete tangenziale soprattutto nelle ore di punta e che potranno fungere anche da percorsi alternativi in caso di blocchi stradali

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della viabilità della parte Sud della città.

– Studio della possibilità di realizzare un raccordo ferroviario nella nuova area di sviluppo del Quadrante Europa (Marangona) dove poter collocare i servizi del settore automotive, realizzando così un polo dedicato di rilevanza internazionale.

– L’intervento potrà garantire una maggiore efficienza complessiva

dell’ultimo miglio ferroviario anche in collegamento con i risultati dei tavoli di lavoro Mit per la riforma del trasporto ferroviario a cui il Consorzio Zai partecipa attivamente.

Inoltre – prosegue la nota diffusa da Zai al termine dei lavori – non dimentichiamo gli sviluppi sul tema ICT, che potranno risolvere molte

inefficienze sia nel breve che nel lungo periodo. I sistemi informativi che andremo a sviluppare, anche in collaborazione con la Piattaforma Nazionale gestita da Uirnet, riguarda infatti un sistema condiviso tra gli operatori del traffico ferroviario e stradale (in entrata e in uscita), che diminuisca la congestione, l’impatto ambientale e i costi esterni all’interno

dell’interporto e in tutte le strade circostanti che vorremmo implementare attraverso un sistema di monitoraggio del traffico ferroviario con tempo stimato di arrivo o partenza da/per il terminale, un sistema di monitoraggio del traffico stradale sulle autostrade in collaborazione con i gestori

autostradali (queste sono attività incluse nel progetto Ursa Maior Neo, coordinato dal Mit e del quale fanno parte anche Anas, A22 e A4). Questi due sistemi informatici di monitoraggio verranno fusi in un unico strumento per comunicare con tutti gli stakeholders, il quale verrà valutato in un caso pilota reale e integrato nel sistema informativo del terminal e

dell’interporto di Verona.

Il processo di riforma del settore del trasporto merci, con particolare riferimento alla portualità e al trasporto ferroviario, di cui ne sono

testimonianza anche i contenuti dell’ultimo Allegato Infrastrutture al Def. I temi che sono di maggiore rilevanza per Verona sono indubbiamente le nuove infrastrutture ferroviarie (Tunnel di Base del Brennero, Asse del Brennero, Alta Velocità Milano-Venezia), la revisione normativa della legge Interporti 240/90; le modalità di efficientamento delle operazioni nell’ultimo miglio ferroviario e le norme dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti; i

finanziamenti per il trasporto ferroviario in Italia. Nell’ambito della riforma normativa degli interporti, ci sembra infatti necessario concentrare

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le poche risorse finanziare dello Stato negli interporti esistenti di rilevanza internazionale evitando inutili duplicazioni di infrastrutture a pochi Km dagli esistenti che generano solo diseconomie e mancato

raggiungimento della piena occupazione del treno intermodale.

“Verona Quadrante Europa o meglio l’intero corridoio intermodale che si sviluppa dal Brennero a Mantova è troppo strategico e determinate per Verona e per l’Italia intera – ha detto il presidente del Consorzio Zai, Matteo Gasparato -. Nuove sfide si presenteranno per il futuro e Verona non si farà da parte, vuole essere protagonista nella definizione di azioni future

riguardati il corridoio del Brennero la cui parte più strategica si estende da Monaco a Verona, e raggiunge anche Mantova. L’obiettivo è quello di cercare la discussione più ampia possibile e di mobilitare tutti i soggetti interessati che vogliono impegnarsi e assistere in questo compito Verona e il suo Interporto”.

Mentre il coordinatore del Corridoio ScanMed, Pat Cox, ha sottolineato che

“lo sviluppo del Corridoio del Brennero passa attraverso il potenziamento dell’infrastruttura (tunnel di base, ferrovia e nodi di interscambio), ma deve essere accompagnato da uno sviluppo del mercato che può crescere solo con la qualità ed economicità del servizio”.

Limitazioni del traffico merci in

Austria

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ROMA – Riguardo le misure di limitazione del traffico merci pesante in

Austria, sulla direttrice stradale del Brennero in direzione nord-sud, dalla Germania all’Italia, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

ricorda che tali provvedimenti vanno valutati congiuntamente con i governi dei Paesi coinvolti e la Commissione Europea.

Il ministero ricorda l’importanza della circolazione delle merci e persone in Europa, i corridoi come scommessa per la connessione dei Paesi e il principio della non interruzione dei traffici. La scelta fondamentale di tutti i Paesi è di tutelare la compatibilità ambientale, con robusti investimenti per migliorare l’intermodalità.

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I principi di leale collaborazione che ispirano l’Europa, hanno ispirato i recenti accordi di Monaco sul Brennero nei quali si era stabilito che eventuali misure urgenti di rispetto dell’ambiente, in attesa del

potenziamento ferroviario, sarebbero state concordate tra i Paesi e non assunte in modo unilaterale.

La sede opportuna per discutere eventuali misure è quella dei meeting tra Paesi a partire dall’incontro prossimo già fissato, nel quale verrà

affrontato il tema congiuntamente, con il supporto del coordinatore europeo del corridoio Scandinavo- Mediterraneo, Pat Cox.

Gioia Tauro ultima tappa della visita di Pat Cox

GIOIA TAURO – Il porto di Gioia Tauro è stata l’ultima tappa della visita

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ufficiale del coordinatore del Corridoio europeo Pat Cox in Calabria. Cox ha incontrato il management dell’Autorità portuale di Gioia Tauro, i

terminalisti e successivamente ha visitato il porto, su invito dell’Autorità marittima, i terminal contenitori ed automotive.

L’incontro, che si è svolto nella sede dell’Authority, ha avuto inizio con i ringraziamenti e la breve introduzione sugli obiettivi della visita da parte di Alessandra Arcodia, fondatrice e direttrice Affari europei

dell’associazione non profit Wisdo Public Policy & Management.

Successivamente – informa l’ufficio stampa della Regione Calabria – sono seguiti gli interventi dell’assessore Russo; del presidente Comitato per le Politiche di coesione territoriale di Confindustria, Mazzuca; del segretario generale dell’Autorità portuale, Spatafora; di De Bonis per A.D. Autoterminal e di Testi per Mct. A chiudere i lavori, l’intervento di Pat Cox.

Durante l’incontro ci si è soffermati sul sistema dei trasporti della Calabria e del porto di Gioia Tauro nel contesto europeo.

Lo scalo gioiese rappresenta per la Calabria un punto decisivo che ha dimostrato come, una buona intuizione imprenditoriale, sostenuta da idonee capacità realizzative e da una collaborazione virtuosa tra partner pubblici e privati, possa permettere la realizzazione di iniziative imprenditoriali di grandi dimensioni, anche in un territorio complesso come quello della

Calabria.

Dal 1995 fino al 2008, il porto di Gioia Tauro è cresciuto oltre le

aspettative iniziali grazie soprattutto al successo del transhipment, che ha portato molte linee di navigazione a utilizzare Gioia Tauro come punto di snodo dei traffici internazionali di merce containerizzata.

Oggi, lo sviluppo del porto di Gioia Tauro e di tutta l’area che lo circonda non può essere legato solamente al transhipment, che continua ad essere

architrave del porto, ma richiede iniziative finalizzate alla creazione delle condizioni necessarie per attrarre sul territorio imprese logistiche e

industriali, italiane ed estere.

Il coordinatore Cox nel suo intervento conclusivo ha sintetizzato alcune considerazioni relative alla visita ufficiale compiuta in Calabria e Sicilia.

Ha sottolineato che «se si vuole organizzare una strategia coerente, occorre lavorare insieme per lo sviluppo del Sud d’Italia. Non è possibile prevedere la programmazione europea nella fase successiva al 2020, ma è fondamentale

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26 Giugno 2022 -

parlare adesso dei piani futuri. Quindi mi complimento con la Regione Calabria per aver sviluppato le proposte inserite nel piano e per aver

proiettato le strategie di sviluppo della Calabria in una prospettiva futura.

Condivido, inoltre, la necessità, rimarcata anche nell’intervento del prof.

Russo, di puntare sulla ricerca e sulla formazione».

La visita in Calabria del coordinatore del Corridoio Scandinavo-Mediterraneo, rientrava tra gli eventi del programma Tranmed, promosso dall’associazione Wisdo, che ha l’obiettivo di promuovere lo sviluppo delle infrastrutture di trasporto, e che, nell’ultimo anno, ha instaurato un intenso dialogo con la Commissione europea per dare alla Calabria e alla Sicilia un ruolo non

periferico, ma strategico all’interno del corridoio Scandinavo-Mediterraneo.

Pat Cox ha incontrato il presidente

Oliverio

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26 Giugno 2022 -

REGGIO CALABRIA – la visita ufficiale del Coordinatore europeo del Corridoio Scandinavo-Mediterraneo, Pat Cox, è proseguita da Villa San Giovanni a Reggio Calabria, con l’incontro con il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio e con gli assessori Francesco Russo e Roberto Musmanno. Durante l’incontro, il presidente Oliverio ha voluto principalmente porre

l’attenzione sui temi relativi allo sviluppo del sistema dei trasporti europeo in Calabria secondo le linee del piano regionale dei trasporti approvato dalla Regione coordinato con il piano europeo Ten-T.

Il Piano regionale dei trasporti (Prt) è stato valutato positivamente dalla Commissione con nota n. 1086324 del 01/03/2017. In particolare è stato

presentato, all’attenzione del Coordinatore europeo, un dossier con tutte le proposte elaborate dall’esecutivo regionale, rispetto alle prospettive di sviluppo del Sistema dei trasporti in Calabria.

Entro il 2023 verrà predisposto l’aggiornamento della Rete europea Ten-T e,

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su questo, la Regione Calabria sta lavorando.

Sono 5 i punti di discussione:

– inserimento del nodo aeroportuale di Lamezia Terme nella rete Ten-T core;

– rimozione collo di bottiglia collegamento tra la direttrice jonica e la direttrice tirrenica mediante il secondo tunnel di Cosenza e upgraded a

modulo 1000 e sagoma p/c80 della tratta ferroviaria Paola – Cosenza – Sibari;

– realizzazione della linea ferroviaria Salerno-Battipaglia-Reggio Calabria con caratteristiche di tipo AV;

– inserimento della linea ferroviaria jonica nella rete europea Ten-T comprehensive;

– inserimento della statale jonica 106, nella rete europea Ten-T comprehensive.

Pat Cox si è trovato per la prima volta in missione nel Sud Italia dopo otto anni di mandato e questa occasione rappresenta una tappa del percorso di attuazione del work plan per il Corridoio Scandinavia-Mediterraneo. La

Regione ha già elaborato una sua proposta e, faranno seguito a questa visita, altri incontri a Bruxelles.

Il presidente Oliverio e il Coordinatore Cox hanno già concordato gli

incontri per discutere sia delle linee programmatiche per il 2020 sia delle prospettive di sviluppo per il 2023 che riguardano la Calabria e tutto il Mediterraneo. Il presidente ha ringraziato il coordinatore, dichiarando che

«questa visita ufficiale dà prova dell’ottimo lavoro di gestione,

programmazione ed attuazione del lavoro in materia di trasporti, l’auspicio della Regione è che il rapporto con la Commissione europea possa continuare proficuamente».

Cox: Sicilia perde fondi, dovete avere

voce unica

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26 Giugno 2022 -

AUGUSTA – «Nella lista europea delle opere di priorità la Sicilia non esiste.

Il tasso di conversione delle proposte in progetti è talmente lento che la vostra regione perde i fondi Ue. I numeri parlano da soli. L’Irlanda era lo Stato più povero dell’Ue: oggi sarebbe medaglia d’oro per spesa/progetti realizzati, la Sicilia sarebbe in fondo alla classifica». Lo ha affermato Pat Cox, massimo esponente della Commissione europea per lo sviluppo del

corridoio ”Scandinavo-Mediterraneo” delle reti di trasporto trans-europee Ten-T, inaugurando dalla sede dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia orientale, che ricordiamo gestisce gli scali di Augusta e Catania, insieme con il responsabile Francesco De Rosa, la prima sede operativa in Italia della Fondazione Centro Servizi per il Mare di Bruxelles, uno spazio dedicato alle imprese pubbliche e private del comparto marittimo per

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facilitare le connessioni tra l’amministrazione dell’Ue e la logistica intermodale con il relativo bacino di utenti.

«Il Mediterraneo – ha aggiunto Cox – sarà al centro dell’agenda Ue dei prossimi anni. Questa sede per l’intera area è già un ponte con l’Europa.

Siamo qui per individuare i punti di non connessione, incoraggiando la

multimodalità. Il sistema portuale Malmoe-Copenaghen è un esempio europeo per cooperazione, specializzazione e redditività. Dovete farlo anche voi nel Meridione d’Italia, al Sud d’Europa avete gli stessi problemi. È tutta la macroregione meridionale che soffre, dovete avere una voce unica e chiunque abbia una rappresentanza politica ha il dovere di essere presente nei luoghi dove l’Europa prende le decisioni. Dimenticate le agende locali e fate come gli scandinavi: 11 milioni di abitanti di Stati diversi che ragionano in un’unica direzione. Fissate le priorità, portatele a Roma, poi noi vi aiuteremo».

«Non c’è una porta secondaria per entrare a Bruxelles. Prendete questa mia visita come una sorta di sveglia. Dobbiamo trovare i meccanismi per lavorare insieme e per venire qui in Sicilia con la stessa frequenza con cui andiamo in Svezia», ha aggiunto Cox.

Prima di proseguire la sua visita a Messina e a Gioia Tauro, il coordinatore europeo ha voluto esprimere alla Sicilia il proprio ringraziamento per le azioni di soccorso e accoglienza ai migranti. «La risposta migliore – ha detto – a chi in Europa vuole solo alzare muri e barriere».

Alla delegazione europea guidata da Pat Cox, l’assessore regionale siciliano alle Infrastrutture, Marco Falcone, ha ribadito alcune priorità della

Regione: «Il nostro obiettivo rimane il collegamento tra Sicilia e Calabria, quindi il ponte sullo Stretto. Cox ci ha detto che se governo nazionale e regionale entrano in sintonia, il ponte sullo Stretto potrà essere

realizzato».

Da parte sua, Cox ha poi invitato «la Sicilia a progettare e creare piani di sviluppo maturi finalizzati all’occupazione e alla crescita economica. Il mancato decollo economico del Sud Italia è in parte dovuto alla perdita della competitività e alle gravi lacune infrastrutturali dell’area».

Il presidente di Confindustria Siracusa, Diego Bivona, ha sottolineato che

«dal porto di Augusta transita il 65% dell’export regionale (oltre 5 miliardi

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di euro) prodotto dalle aziende del petrolchimico; le industrie del settore che utilizzano il porto contribuiscono con 23 milioni di euro a sostenere le entrate correnti dell’Autorità portuale. Il ponte sarebbe la vera risposta alla continuità territoriale. Ma tutto rischia di impattare con il piano paesaggistico che interviene anche nelle aree retro portuali della Zes».

Iniziata la visita di Pat Cox in

Sicilia

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26 Giugno 2022 -

PALERMO – Il porto di Palermo è stata la prima tappa della visita, in Sicilia e Calabria, di Pat Cox, coordinatore europeo del Corridoio Scandinavo-

Mediterraneo, che collega la Scandinavia a Malta, passando per la Germania e l’Italia.

Obiettivo della visita, promossa e organizzata dall’associazione non profit Wisdo Public Policy & Management, è offrire al coordinatore, massimo

esponente della Commissione europea per lo sviluppo delle reti di trasporto trans–europee, una visione reale della situazione relativa alle

infrastrutture di trasporto nella parte sud del corridoio e l’opportunità di confronto con le Autorità regionali e i principali stakeholders nel settore dei trasporti.

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Pat Cox ha incontrato ieri a Palermo, il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, Pasqualino Monti: l’incontro è stato introdotto dalla direttrice di Wisdo per gli Affari europei, Alessandra Arcodia, che ha sottolineato la grande opportunità offerta dalla presenza del coordinatore europeo in Sicilia per promuovere lo sviluppo delle carenti infrastrutture trasportistiche della nostra regione: «Con questa visita – ha spiegato Arcodia – Wisdo ha creato la possibilità di un dialogo diretto tra l’Unione europea e gli attori regionali, è stata un valido supporto per rappresentare le istanze locali presso le istituzioni europee».

Il presidente Monti ha ribadito nel suo intervento l’importanza della visita di Pat Cox, al quale sono stati illustrati i più importanti progetti che, uno dopo l’altro, costituiranno il porto del futuro: «Alcune opere le stiamo già realizzando con fondi ministeriali e Pon, come quelli impiegati per lo scalo di Termini Imerese. Palermo non è la coda di un Corridoio e non fa parte dello stesso perché luogo di coesione sociale ma perché rappresenta un punto di crescita e di competitività dell’intero Scan-Med».

Il coordinatore europeo, invece, ha così riassunto i motivi della sua visita:

«Sono qui per invitare la Sicilia a progettare e creare piani di sviluppo maturi finalizzati all’occupazione e alla crescita economica».

«Il mancato decollo economico del sud Italia – ha proseguito Cox – è in parte dovuto alla perdita della competitività e alle gravi lacune infrastrutturali dell’area. Il governo regionale dovrebbe svolgere un ruolo più determinante per il Corridoio, ponendosi come un collegamento tra gli attori locali e l’Europa».

I principali temi affrontati nel corso della visita di ieri sono stati, e continueranno a essere nei prossimi due giorni, ad Augusta, a Messina e in Calabria, la multimodalità e l’efficienza economica delle infrastrutture di trasporto, elementi chiave nella promozione dello sviluppo economico delle regioni meridionali.

Pat Cox ha infine sottolineato che «nel programma di investimenti europei nel settore dei trasporti 2014/2020 il 97% delle risorse è già impegnato ma è anche possibile che alcuni fondi non utilizzati da altri paesi torneranno a destinazione e potranno essere avviati nuovi bandi».

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