1 ALLEGATO 3A - Scheda progetto per l’impiego di operatori volontari in servizio civile
in Italia
ENTE
1) Denominazione e codice SU dell’ente titolare di iscrizione all’albo SCU proponente il progetto (*)
Comune di Genova – SU00143
2) Denominazione e codice SU di eventuali enti di accoglienza dell’ente proponente il progetto
NO
3) Eventuali enti coprogettanti
3.a) denominazione e codice SU degli enti di accoglienza dell’ente titolare di iscrizione all’albo SCU proponente il progetto
NO
3.b) denominazione e codice SU degli enti titolari di iscrizione all’albo SCU ed eventuali propri enti di accoglienza
NO
CARATTERISTICHEDEL PROGETTO
4) Titolo del programma (*)
Green Generation. Percorsi di educazione allo sviluppo sostenibile
5) Titolo del progetto (*)
GiochiAmo ImpariAmo CresciAmo
6) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (v. allegato 1) (*)
Settore E: Educazione e promozione culturale, paesaggistica, ambientale, del turismo sostenibile e sociale e dello sport
Area 11 Educazione e promozione ambientale
2 7) Contesto specifico del progetto (*)
7.1) Breve descrizione del contesto specifico di attuazione del progetto (*)
“Quel che si impara entro i primi 5 anni influenzerà il resto della vita”. La Repubblica – Studio “Abecedarian Project” condotto dal professore e ricercatore Craig Ramey della Virginia University, pioniere nella comprensione dei fattori che contribuiscono allo sviluppo cognitivo precoce dei bambini. La ricerca ha dimostrato come gli stimoli mirati nei primi 5 anni di vita influiscono in maniera importante e positiva sull’adulto.
Anche molti economisti, neuro-scienziati e sociologi concordano nel dire che i percorsi formativi e lavorativi da adulti, sono strettamente correlati ad opportunità cognitive ed emotive che si acquisiscono nei primissimi anni di vita.
Il Comune di Genova da sempre considera fondamentale la centralità dei bambini, consolida la valenza educativa dei servizi per l'infanzia e propone un'offerta formativa a gestione diretta che comprende 34 asili nido con 1.672 bambini iscritti e 49 scuole infanzia con 4.010 bambini iscritti.
Il nido d'infanzia è un servizio a carattere prevalentemente educativo rivolto a bambine e bambini di età compresa tra tre mesi e tre anni che insieme alla famiglia concorre alla crescita, alla cura, alla formazione e alla socializzazione dei bambini assicurando la realizzazione di programmi educativi e qualità della routine.
La Scuola dell'infanzia è un servizio educativo di durata triennale per le bambine e i bambini dai tre ai sei anni di età, che concorre alla loro educazione e sviluppo, nel rispetto delle identità individuali e culturali. È parte integrante del sistema educativo scolastico regionale.
Il Comune di Genova, inoltre, attraverso la conferenza Cittadina delle Autonomie Scolastiche, promuove la pianificazione e l’integrazione dell’offerta educativa del sistema cittadino della scuola infanzia della città.
La Conferenza cittadina si propone dunque di promuovere strumenti flessibili che consentano di attivare tavoli di lavoro tematici per affrontare problematiche emergenti dal confronto continuo con il territorio.
Attraverso tale modello è possibile proporre strumenti condivisi di erogazione dei servizi, migliorandone la qualità e garantendone l’equa diffusione. L’utilità e l’efficacia di tale strumento si misura naturalmente nella realtà quotidiana delle scuole in una logica di costante monitoraggio e miglioramento, che solo lo scambio continuo tra i soggetti coinvolti può garantire.
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Negli ultimi anni il Comune di Genova ha sperimentato e consolidato all’interno delle sue strutture le “scuole tematiche”, che sono espressione e declinazione dei valori espressi nel Manifesto Pedagogico dei servizi 0/6 anni per
- garantire la qualità dei servizi come risposta ai diritti dei bambini e alle attese delle famiglie
- valorizzare e potenziare la professionalità del personale docente e non docente
- sostenere nei nidi e nelle scuole per l’infanzia la consapevolezza di essere espressione educativa dinamica di una comunità.
Ha elaborato il Piano triennale dell’Offerta Formativa PTOF, partendo dal contesto culturale, sociale ed economico della realtà territoriale ed in linea con i riferimenti legislativi, ha declinato le linee educative e ha esplicitato la didattica del servizio 0/6.
ll PTOF è uno dei due documenti con cui la Direzione Politiche Educative per le Nuove Generazioni e Politiche Giovanili realizza la propria proposta educativa e definisce per tutti i servizi gli orientamenti pedagogici e gli aspetti organizzativi e gestionali del sistema 0/6 del Comune di Genova.
L'altro documento è la Programmazione Educativa di ciascuna Scuola che declina in termini operativi le linee del Piano Triennale dell'offerta formativa. All'interno della programmazione vengono esplicitati i Piani di Lavoro educativo-didattici di ogni unità educativa (gruppi per fasce d'età omogenei, laboratori, centri d'interesse).
Il Piano triennale dell’Offerta Formativa permette di:
- perseguire la crescita educativa di tutti i bambini valorizzando le diversità - garantire la scelta di metodologie, strumenti, organizzazione e tempi di realizzazione del progetto educativo.
Il progetto si propone di valorizzare il ruolo dei servizi educativi e delle scuole dell'infanzia, gestiti dal Comune di Genova, e promuovere opportunità a partire dalla realizzazione di azioni orientate al raggiungimento dell’obiettivo n. 4 dell’Agenda 2030, per offrire ai bambini occasioni di apprendimento in forma laboratoriale nell'ambito del tema dell’ecosostenibilità.
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La scelta di orientare il progetto alla più tenera età nasce dalla volontà della C.A. di creare percorsi tesi a far capire alle generazioni di domani che prendendosi cura insieme dell’ambiente e della propria comunità e con corretti stili di vita si è più forti e che, per un futuro migliore, è necessario puntare alla sostenibilità delle nostre azioni.
Un percorso ecosostenibile in cui si fa riferimento all’ambiente pensato per i più piccini ma anche per le loro famiglie.
L’ecosostenibilità non si esercita infatti solo nei grandi settori produttivi, ma coinvolge tutti ed incide sulle scelte individuali di ognuno. Tutti siamo chiamati ad agire in modo virtuoso tramite azioni quotidiane “green”.
La proposta progettuale formativa delle scuole 0/6 anni del Comune di Genova, che si andrà a rinforzare con il contributo anche dei giovani operatori volontari, prevede uno sguardo sulla città di Genova attraverso gli occhi dei piccoli cittadini con l’esplorazione della città nella città - la città dell’ambiente, la città della convivenza, la città del fare e del capire, la città della scienza, la città creativa.
- Città dell’ambiente: crescere sin dall’infanzia soggetti attivi responsabili e consapevoli dell’importanza della tutela ambientale.
Prendersi cura e rispettare l’ambiente significa non solo proteggere il paesaggio in sé ma prendersi cura di se stessi e degli altri. Il rispetto e l’attenzione per l’ambiente non rappresenta per i bambini un astratto dovere, ma si concretizza in azioni che partono dall’osservazione e dalla cura del territorio nel quale le scuole sono collocate, per allargarsi a riflessioni più ampie sui temi del riutilizzo dei materiali di scarto, rispetto ambientale, prendersi cura di una piantina ed osservarne la sua evoluzione nel tempo. Tutte queste attività offrono ai bambini la possibilità di riflettere e far propria la consapevolezza che non si può ottenere tutto e subito, ma che bisogna avere pazienza e saper attendere e rispettare i tempi della natura.
- Città creativa: I linguaggi artistici ed espressivi rappresentano uno straordinario strumento di potenziamento delle competenze emozionali e relazionali, che la scuola non può lasciare in secondo piano rispetto alla sfera cognitiva. Offrire ai bambini l’occasione di avvicinarsi alle diverse forme che la creatività umana ha prodotto fornisce loro un primo vocabolario di segni, gesti, suoni per imparare a gestire le proprie emozioni, a dare corpo alle proprie paure e gioie, a inventare mondi ancora non pensati.
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- Città della scienza: le Indicazioni Nazionali per il Curricolo indicano le strategie e le modalità per un primo approccio alla natura logica e matematica del mondo in cui viviamo. La matematica diventa un’idea del mondo da condividere, un modo di rappresentare la realtà.
Collegare matematica e vita: questo è uno degli obiettivi a cui tendere valorizzando le curiosità dei bambini, consentendo loro di sperimentare l’utilizzo di codici culturali condivisi all’interno di esperienze significative, favorendo la discussione e il ragionamento intorno alle inevitabili contraddizioni che nascono nei percorsi di apprendimento.
- Città del fare e del capire: alla base delle metodologie utilizzate nei servizi 0/6 del Comune, la scuola montessoriana basa il piacere dello studio sul fare e sul capire, sulla libera scelta delle attività e sulla gioia di lavorare coi compagni, sul collaborare guidati da un adulto che non esprime giudizi e confronti continui, ma sostiene il percorso individuale e il gruppo, in un clima di scambio e di libera esplorazione. I bambini imparano attraverso attività spontanee, durante i quali sviluppano un’enorme energia.
- Città della convivenza: l’impegno per una scuola inclusiva e attenta alle tematiche della convivenza delle differenze è al centro dell’attenzione della Civica Amministrazione. Oltre alla doverosa attenzione alle problematiche emergenziali dei soggetti più fragili, che vanno affrontate attraverso opportune azioni di sostegno e di compensazione, sembra urgente sostenere la scuola nel difficile percorso di promozione di nuove forme di convivenza, verso le quali l’educazione ha un ruolo decisivo fin dalla prima infanzia. Riaffermare quindi il valore delle differenze e nello stesso tempo imparare a gestire e trasformare in senso positivo i conflitti che la differenza provoca sono le finalità di queste azioni di promozione educativa. Rafforzare percorsi di educazione interculturale nelle scuole comunali con particolare attenzione ai contesti a più alta presenza di bambini e famiglie di origine immigrata.
Il progetto di accoglienza dei giovani operatori volontari, per educare i cittadini del domani alla cura e al presidio dell’ambiente e della convivenza, si svilupperà prevalentemente nelle scuole e nei nidi tematici sull'ambiente.
Non in modo inopportuno, negli ultimi tempi, con insistenza, si è parlato di deficit da contatto e relazione con la natura e pertanto sono state
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progettate esperienze pedagogiche che pongono i bambini in relazione con gli elementi naturali.
Laura Malavasi, pedagogista, formatrice e autrice di numerosi libri, afferma che:
“Il giardino di una scuola non è un'appendice agli spazi interni, ma è un luogo complementare e assolutamente necessario in cui i bambini si sperimentano, esplorano e conducono ricerche personali. Esso risponde a un bisogno primario e ancestrale che da sempre colloca l'uomo in rapporto con la natura”.
Alcuni dati di contesto territoriale. Nell'anno scolastico 2019/20 le scuole dell’infanzia e nidi afferenti alla città dell’ambiente sono:
ambito 1 – scuola infanzia Villa Sciallero, scuola infanzia Villa Letizia, scuola infanzia Lanterna, nido Smeraldo
ambito 2 – scuola infanzia Arcobaleno, nido Castello Raggio. Scuola Infanzia Firpo, scuola infanzia Guido Rossa
ambito 3 – scuola infanzia Garrone, nido Centofiori
ambito 4 e 5 – scuola infanzia Mazzini, scuola infanzia Tollot Occidentale, scuola infanzia Bertoncini, nido Lilliput
ambito 6 – scuola infanzia Glicine ambito 7 – scuola infanzia Peter Pan ambito 8 – scuola infanzia Foce
ambito 9 – scuola infanzia Gnecco Massa, scuola infanzia Bernabò Brea, nido Villa Savoretti.
In alcune di queste strutture è presente un orto scolastico, questo riveste per il bambino un eccezionale valore educativo, favorendo un legame affettivo tra il bambino e la vita degli altri esseri viventi.
Nell’orto i bambini coltivano: pazienza, cooperazione, curiosità, passione, pace, partecipazione, responsabilità e rispetto per la natura.
Il valore aggiunto dell'orto biologico è di essere “fatto” dai bambini; le esperienze sensoriali che l’orto riserva sono fondamentali in una scuola che si basa sul principio del “fare per conoscere”.
Il progetto di educazione ambientale declinato in autonomia da ogni nido e scuola dell'infanzia afferente alla città dell'ambiente può comprendere diversi obiettivi ed attività specifiche, ad esempio:
Obiettivi:
- Avere un primo contatto diretto con gli elementi naturali - Descrivere e classificare semi e ortaggi
- Condividere e comunicare un’esperienza
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- Abituare i bambini alla raccolta differenziata e al controllo degli sprechi Attività:
- La coltivazione dell’orto con tecniche sostenibili - La conoscenza del ciclo naturale delle piante
- Educazione alimentare proponendo “laboratori di cucina” con utilizzo simbolico dei prodotti dell’orto scolastico a scuola
- La riproduzione dei semi “autoctoni” degli ortaggi - Consumo di frutta a merenda
- Utilizzo dell’acqua del rubinetto e borracce personalizzate per evitare lo spreco di plastica
- Raccolta differenziata nelle classi (carta, plastica, umido)
Il processo progettuale avviato dal Comune di Genova vuole essere anche occasione per interrogarsi sul ruolo della scuola, sui significati e i valori più profondi dell’agire educativo, contribuendo a consolidare un’idea di cultura dell’infanzia. Un impegno intenzionale anche di promozione, diffusione e confronto sugli obiettivi e le finalità educative e qualitative dei servizi per l’infanzia.
Obiettivi guida a capo del processo sono l’arricchimento del contesto culturale, proponendo occasioni laboratoriali ed incontri per arricchire competenze, attività formative per favorire il confronto tra insegnanti, educatori, genitori a partire dal tema dell’ambiente.
In questo modo i giovani operatori volontari avranno la possibilità di:
- Approfondire le loro conoscenze pedagogiche e psicologiche, conoscere la vivace realtà dei nidi e scuole dell'infanzia in cui apportare un contributo personale attraverso la strategia del “learning by doing”, collaborare con insegnanti ed educatori nel declinare 4 progetti e/o laboratori sulla sostenibilità ambientale e stimolare alcune esperienze di vita, gioco e apprendimento all'aperto rivolti ai bambini di età compresa tra 2 e 6 anni esplicitando un'idea di possibile pedagogia della natura e affrontando il bisogno di educazione naturale;
- Collaborare con insegnanti ed educatori nel declinare 1 progetto o laboratorio sulla sostenibilità ambientale rivolto alle famiglie e/o al territorio a partire dal tema dell’ambiente promuovendo nuove forme organizzate di scambio di competenze e tempo tra tutte le figure protagoniste della vita della scuola, per promuovere un maggior consolidamento della funzione aggregante della scuola.
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- Documentare e valorizzare le pregresse esperienze delle realtà educative che hanno conosciuto.
- Documentare e valorizzare le esperienze delle realtà educative in cui hanno fornito il loro prezioso contributo durante il servizio civile.
Come sottolinea Gardner, noto psicologo statunitense famoso per il concetto di intelligenza multipla, “l'intelligenza naturalistica assume un’importanza particolare in quanto le esperienze sensoriali collegano il mondo esterno a quello interiore, nascosto e affettivo”.
L’ambiente naturale è la fonte principale della stimolazione sensoriale e quindi la libertà di esplorare e giocare con esso è essenziale. Per i bambini vivere e apprendere in complicità con la natura favorisce la creatività, aumenta il profitto nello studio, sviluppa la capacità di risolvere problemi, pensare in modo critico e prendere decisioni”.
Utilizzare gli elementi naturali affina le abilità di osservazione e stimola i bambini a lavorare sul dettaglio, a sperimentare e a inventare storie e narrazioni. Attività di esplorazione, sperimentazione, osservazione all’aria aperta, documentazione, favoriscono riflessione e costruzione sociale della conoscenza.
Nei seguenti nidi d’infanzia saranno organizzati laboratori solo per i bambini grandi di 2-3 anni:
Smeraldo 25 bambini grandi - 3 gruppi da circa 8 bambini
Castello Raggio 30 bambini grandi - 4 gruppi da circa 8 bambini Centofiori 34 bambini grandi - 4 gruppi da circa 8 bambini
Lilliput 25 bambini grandi - 3 gruppi da circa 8 bambini
Villa Savoretti 25 bambini grandi - 3 gruppi da circa 8 bambini
Nelle seguenti scuole Infanzia saranno organizzati laboratori per tutti i bambini:
Villa Sciallero 133 bambini- 13 gruppi da circa 10 bambini Villa Letizia 72 bambini - 7 gruppi da circa 10 bambini A' Lanterna 96 bambini - 10 gruppi da circa 10 bambini Arcobaleno 50 bambini - 5 gruppi da circa 10 bambini Firpo 144 bambini - 15 gruppi da circa 10 bambini Guido Rossa 96 bambini - 10 gruppi da circa 10 bambini Garrone 70 bambini - 7 gruppi da circa 10 bambini
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Mazzini 89 bambini - 9 gruppi da circa 10 bambini Tollot occ. 70 bambini - 7 gruppi da circa 10 bambini Bertoncini 142 bambini - 15 gruppi da circa 10 bambini Glicine 50 bambini - 5 gruppi da circa 10 bambini
Peter Pan 72 bambini - 7 gruppi da circa 10 bambini Foce 121 bambini 12gruppi da circa 10 bambini
Bernabò Brea 78 bambini - 8 gruppi da circa 10 bambini Gnecco Massa 97 bambini - 10 gruppi da circa 10 bambini
7.2) Destinatari del progetto (*)
Soggetti o beni pubblici/collettivi favoriti dalla realizzazione del progetto, su cui si incide in modo esplicito e mirato. I servizi ai bambini 0/6 anni sono luoghi di educazione, sostegno alla genitorialità, formazione degli adulti, diffusione della cultura dell’infanzia. Vi si promuove l’educazione alla pace, i diritti dei bambini, la partecipazione ed il confronto,
valorizzando le diversità e l’incontro fra culture. Viene proposta un’idea di educazione secondo la quale l’adulto accompagna il bambino nelle sue esperienze di gioco ed apprendimento, arricchendole e valorizzandole.
Viene promossa una pedagogia della relazione e dell’ascolto volta ad accogliere il bambino e la sua famiglia. Viene prestata attenzione ad ogni singola famiglia per poterla coinvolgere in un percorso condiviso di
educazione. Dall’analisi di contesto emerge che le famiglie dei bambini che frequentano i servizi 0/6 anni sono così composte:
Monogenitoriali Entrambi lavoratori Entrambi disoccupati
nido 10,43% 53,82% 10,78%
infanzia 6,65% 57,62% 8,40%
Alla luce di questi dati, il progetto di servizio civile ImpariAmo GiochiAmo CresciAmo sviluppa azioni concrete e condivise ascoltando e valorizzando le competenze e la disponibilità di ogni famiglia
Beneficiari diretti:
I destinatari diretti del progetto sono i bambini dell’ultimo anno dell’asilo nido e i bambini della scuola dell’infanzia dei servizi 0/6 anni del Comune di Genova per un totale di 1.511 bambini e le loro famiglie
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Beneficiari a cascata/indiretti
I soggetti che parteciperanno ad occasioni di incontro e di condivisione nel territorio e all’interno delle strutture scolastiche aperte a tutta la comunità
8) Obiettivo del progetto (*)
Descrizione dell’obiettivo con l’indicazione del peculiare contributo alla piena realizzazione del programma (*) da fare
Obiettivo
generale/finalità
Obiettivo specifico
Indicatori Situazione di partenza (febbraio 2020)
Risultati attesi
Obiettivo A Conoscere nidi, scuole e
territorio per programmare coerentemente opportunità di apprendimento e corretti stili di vita a partire dai temi ambientali
A.1 Documentare e valorizzare le pregresse esperienze delle realtà educative dei nidi e scuole infanzia
tematiche sull'ambiente
1. N° incontri stakeholder addetti ai lavori delle scuole
infanzia e nidi comunali x scambio di competenze 2. N° incontri di conoscenza e scambio di competenze con alcune famiglie
0
0
3 per ogni ambito
1 per ogni ambito
A.2 Programmare con educatori ed insegnanti un piano di attività esperienziali formative sui temi del rispetto dell’ambiente dedicato ai bambini di età compresa tra 2 e 6 anni
1. N° incontri
organizzativi 0 1 per ogni ambito
A.3 Programmare con educatori ed insegnanti occasioni di
1. N° incontri
organizzativi 0 1 per ogni ambito
11 coinvolgimento di
bambini e famiglie anche attraverso iniziative pubbliche per promuovere la cultura dello sviluppo
sostenibile e per riflettere su azioni quotidiane (alimentazione, uso consapevole dell’energia e dell’acqua)
Obiettivo B Attivare percorsi formativi
dedicati a bambini di età compresa tra 2 e 6 anni
finalizzati a promuovere e sviluppare maggiore sensibilità nei confronti della natura, favorire la diffusione di corretti stili di vita ponendo l'accento su una alimentazione sana e
sostenibile
B.1 Realizzare laboratori a partire dall’ambiente naturale quale fonte principale della stimolazione sensoriale per apprendere in complicità con la natura e
sviluppare le capacità, e affinare le abilità di
osservazione
1. N°
laboratori
18 (uno per ogni
nido/scuola)
Minimo 54 (3-4 per ogni
nido/scuola)
B.2 Strutturare attività
tematiche, a partire dalle piccole azioni quotidiane e attraverso strumenti ludici ed espressivi, per promuovere stili di vita corretti
1. N° attività e/o momenti dedicati a temi specifici a misura di bambino
36 (due per ogni
nido/scuola)
Minimo 54 (3-4 per ogni nido/scuola)
Obiettivo C Sensibilizzare le famiglie ad una
C.1 Coinvolgere i genitori in attività ludico laboratoriali che li facciano
1. N° attività realizzate con i genitori
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12 maggiore
attenzione nei confronti dell’ambiente
avvicinare ai temi dello sviluppo sostenibile
Obiettivo D Valorizzare e comunicare le buone pratiche esistenti promosse dalle scuole
D.1 Documentare in modo organico e dare visibilità alle buone pratiche sperimentate nelle scuole infanzia e nidi
1. Conferenza conclusiva (realizzabile in due moduli) rivolta a tutti gli insegnanti dei nidi e scuole infanzia comunali
0 1
D.2 Restituire alle famiglie coinvolte un documento che evidenzi il percorso fatto
1. Produzione di materiale grafico e/o infografico
0 1
documentazione conclusiva o più aggiornamenti periodici
9) Attività con relativa tempistica, ruolo degli operatori volontari e altre risorse impiegate nel progetto (*)
9.1) Complesso delle attività previste per il raggiungimento dell’obiettivo (*)
Le attività previste, in linea con gli obiettivi di programmare interventi sul territorio in modo capillare per sensibilizzare e condividere le attività previste con il coinvolgimento della fascia 0/6 anni sono patrimonio comune di tutte le sedi di progetto individuate, le attività saranno pertanto medesime su tutte le sedi del progetto.
Obiettivo generale/sede
Obiettivo specifico (punto 8)
Attività
Obiettivo A Conoscere nidi, scuole e territorio per programmare coerentemente opportunità di apprendimento e corretti stili di vita a partire dai temi ambientali
A.1 Documentare e valorizzare le pregresse esperienze delle realtà educative dei nidi e scuole infanzia tematiche
sull'ambiente
- individuazione degli stakeholder
- incontri di conoscenza con insegnanti, bambini e famiglie - raccolta di materiali ed esperienze di ogni singola scuola tematica sull’ambiente - realizzazione di una
documentazione fruibile da bambini famiglie insegnanti ed educatori di tutta la città
13 A.2 programmare con
educatori ed insegnanti un piano di attività
esperienziali formative sui temi del rispetto
dell’ambiente dedicato ai bambini di età compresa tra 2 e 6 anni
- definizione degli argomenti di interesse con stakeholder addetti ai lavori
- individuazione di 4 laboratori da proporre ai bambini del nido e della scuola infanzia
A.3 Programmare con educatori ed insegnanti occasioni di coinvolgimento di bambini e famiglie anche attraverso iniziative
pubbliche per promuovere la cultura dello sviluppo sostenibile e per riflettere su azioni quotidiane (alimentazione, uso consapevole dell’energia e dell’acqua)
- individuazione di 1 laboratorio da proporre ai bambini del nido e della scuola infanzia e alle loro famiglie
Obiettivo B Attivare percorsi formativi dedicati a bambini di età compresa tra 2 e 6 anni finalizzati a promuovere e sviluppare maggiore sensibilità nei confronti della natura, favorire la diffusione di corretti stili di vita ponendo l'accento su una alimentazione sana e sostenibile
B.1 Realizzare laboratori a partire dall’ambiente naturale quale fonte
principale della stimolazione sensoriale per apprendere in complicità con la natura e sviluppare le capacità, e affinare le abilità di osservazione
- definizione degli aspetti metodologici della realizzazione dei laboratori
- definizione tempi, spazi, raggruppamenti classe - identificazione delle
diverse figure
professionali da dedicare ai laboratori
- organizzazione e calendarizzazione dei laboratori
B.2 Promuovere stili di vita corretti a partire dalle piccole azioni quotidiane attraverso strumenti ludici ed espressivi
- definizione degli aspetti metodologici della realizzazione dei laboratori
- definizione tempi, spazi, raggruppamenti classe - identificazione delle
diverse figure
professionali da dedicare ai laboratori
- organizzazione e calendarizzazione dei laboratori
14 Obiettivo C
Sensibilizzare le famiglie ad una maggiore attenzione nei confronti
dell’ambiente
C.1 Coinvolgere i genitori in attività ludico laboratoriali che li facciano avvicinare ai temi dello sviluppo
sostenibile
- Individuazione e organizzazione attività ludico ed esperienziali
- Promozione e comunicazione alle famiglie
Obiettivo D Valorizzare e comunicare le buone pratiche esistenti promosse dalle scuole
D.1 Documentare in modo organico e dare visibilità alle
buone pratiche
sperimentate nelle scuole infanzia e nidi
- Raccolta documentazione - Preparazione di conferenza conclusiva del percorso
D.2 Restituire alle famiglie coinvolte un documento che evidenzi il percorso fatto
- Produzione di materiale grafico e/o infografico rivolto alle famiglie
9.2) Tempi di realizzazione delle attività del progetto descritte al punto 9.1) (*)
mensilità
obiettivi specifici 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Formazione specifica
A.1 Documentare e valorizzare le pregresse esperienze delle realtà educative dei nidi e scuole infanzia tematiche
sull'ambiente
A.2 Programmare con educatori ed insegnanti un piano di attività esperienziali formative sui temi del rispetto
dell’ambiente dedicato ai bambini di età compresa tra 2 e 6 anni
A.3 Programmare con educatori ed insegnanti occasioni di
coinvolgimento di bambini e famiglie anche attraverso iniziative
15 pubbliche per
promuovere la cultura dello sviluppo sostenibile e per riflettere su azioni quotidiane
(alimentazione, uso consapevole dell’energia e dell’acqua)
B.1 Realizzare laboratori a partire dall’ambiente naturale quale fonte principale della
stimolazione sensoriale per apprendere in complicità con la natura e sviluppare le capacità, e affinare le abilità di osservazione B.2 Promuovere stili di vita corretti a partire dalle piccole azioni quotidiane attraverso strumenti ludici ed espressivi
C.1 Coinvolgere i genitori in attività ludico laboratoriali che li facciano avvicinare ai temi dello sviluppo
sostenibile
D.1 Documentare in modo organico e dare visibilità alle buone pratiche sperimentate nelle scuole infanzia e nidi
D.2 Restituire alle famiglie coinvolte un documento che evidenzi il percorso fatto
Tutoraggio
9.3) Ruolo ed attività previste per gli operatori volontari nell’ambito del progetto (*) Complesso delle attività previste
al punto 9.1
Ruolo ed attività previste per gli operatori volontari
LE ATTIVITÀ SARANNO LE MEDESIME SU TUTTE LE SEDI UOST DEL PROGETTOCON LA POSSIBILITÀ, NELLA LOGICA DEL PROGETTO, DI SVOLGERLE SALTUARIAMENTE ANCHE PRESSO ALTRE SEDI UOST DEL COMUNE DI GENOVA, NON SEDI DI PROGETTO.
16 Documentare e valorizzare le
esperienze delle realtà educative dei nidi e scuole infanzia tematiche
sull'ambiente
- Supportare le attività di organizzazione e messa a sistema delle esperienze precedenti e relative al progetto GiochiAmo ImpariAmo CresciAmo, evidenziando un filo conduttore sul tema del rispetto ambientale
Ideare e realizzare nei nidi e nelle scuole infanzia
laboratori a partire dall’ambiente naturale
- Partecipare alla definizione degli aspetti metodologici della realizzazione dei laboratori, spazi, tempi e raggruppamenti classe
- Supportare l’organizzazione e calendarizzazione dei laboratori
Nei nidi e nelle scuole infanzia promuovere nei bambini stili di vita corretti a partire dalle piccole azioni quotidiane
- Contribuire alla definizione ed organizzazione degli strumenti ludici ed espressivi rivolti ai bambini del nido e della scuola infanzia
Avvicinare i genitori ai temi dello sviluppo sostenibile
- Facilitare il coinvolgimento dei genitori di bambini del nido e della scuola infanzia in attività ludico laboratoriali
9.4) Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività progettuali previste (*)
Numero figure
Ruolo Caratteristiche (titolo studio, esperienze precedenti…)
Attività in cui viene coinvolto 20
Educatori nido/insegna nti scuola infanzia
Laurea Scienze dell’Educazione, Diploma maturità Istituto
Magistrale, Diploma maturità Liceo Psico Pedagogico Capacità di riconoscere nel bambino un soggetto attivo e competente, co-protagonista del suo processo di crescita
Capacità di instaurare un rapporto di dialogo con le famiglie volto a valorizzarne le risorse educative al fine di avviare forme di
collaborazione che contribuiscano a definire linee educative
condivise e a costruire un progetto che risponda ai bisogni del bambino
Coprogettar e i un piano di attività esperienzial i formative sui temi del rispetto dell’ambien te
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Funzionari socio educativi/Re
Laurea Scienze dell’Educazione, Diploma maturità Istituto
Magistrale
Co-
programma re occasioni
17 sponsabili
territoriali Conoscenze specialistiche sul tema dell’organizzazione del lavoro, capacità di gestione dei gruppi di lavoro necessarie per gestire i metodi e le tecniche proprie del servizio educativo scolastico per i bambini 0/6 anni
di
coinvolgim ento di bambini e famiglie anche attraverso iniziative pubbliche per
promuovere la cultura dello
sviluppo sostenibile
9.5) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto (*)
Per ogni operatore volontario:
1 scrivania
1 computer con accesso ad Internet, banche dati e configurazione standard 1 telefono
Possibilità di utilizzare fotocopiatrice
Spazi dedicati presso le UOST del Comune di Genova per i laboratori e per gli incontri tra educatori/genitori
Giochi ed elementi e complementi di arredo montessoriani Spazi aperti: orti didattici
Spazi condivisi per la realizzazione di eventi – Auditorium Palazzo Rosso Copertura finanziaria, a beneficio degli operatori volontari sprovvisti di abbonamento, per l’acquisto di biglietti per rete tranviaria cittadina al fine di poter raggiungere le sedi in cui sono previste le attività laboratoriale di progetto
10) Eventuali particolari condizioni ed obblighi degli operatori volontari durante il periodo di servizio
Flessibilità oraria e disponibilità a partecipare ad incontri con i gruppi di lavoro tra le h 17,00 e h 20,00
Disponibilità ad effettuare servizio esterno
Disponibilità a svolgere trasferte per eventuali incarichi fuori sede o per la partecipazione a iniziative formative.
18 11) Eventuali altri requisiti richiesti ai candidati per la partecipazione al progetto
Requisito obbligatorio: diploma quinquennale di scuola media superiore
12) Eventuali partner a sostegno del progetto
Associazione Centro Studi Montessori Genova - Codice Fiscale: 95074890104
Attività di progetto Apporto al progetto da parte del partner Definizione degli aspetti
metodologici della realizzazione dei laboratori
Conferenza su Maria Montessori e l'ambiente naturale rivolta agli operatori volontari del servizio civile, ad educatori ed insegnanti dei nidi e delle scuole dell'infanzia afferenti alla Città tematica dell'Ambiente. Secondo il metodo Montessori conoscere la natura è fondamentale per la crescita e lo sviluppo del bambino. Imparare ad amarla e rispettarla gli permetterà di essere un individuo adulto
"migliore" e pertanto migliorare la società stessa. La fascia tra i 2-6 anni è quella ideale per permettere al bambino di lavorare nella natura. Montessori, infatti, ritiene fondamentale un'educazione ambientale con attività concrete e conoscenze che lo interessino. Dai 2 fino ai 6 anni è il periodo in cui il bambino vuole conoscere attraverso le attività nell'ambiente e arricchire le sue conoscenze perfezionandole; viene definito nel metodo Montessori come
"perfezionamento costruttivo". Introdurre la natura in questo periodo della sua vita gli permetterà di amarla e rispettarla condizionando e arricchendo in positivo anche il suo "essere". Il rapporto tra bambini e natura può essere alimentato, in base all'età, attraverso diverse attività. È possibile vivificare la capacità innata in ogni bambino di meravigliarsi, di scoprire con stupore il mare, il cielo e la terra. Nella prima infanzia il bambino è un ottimo osservatore ed è autentico nell'osservare l'operosa formica, i movimenti di una lucertola o un granchio. Può articolare attraverso un'affascinante narrazione e un linguaggio semplice ma capace di rappresentare tutte le verità naturali.
19 Individuazione di alcuni
laboratori da proporre ai bambini del nido e della scuola infanzia e un laboratorio da proporre ai bambini e alle loro famiglie
Maria Montessori ha pensato a un inserimento sistematico di attività riguardanti la natura. La metodologia Montessori prevede che proprio i bambini, a partire dal nido alla scuola primaria, svolgano attività nel giardino o nell'orto, vivendo la natura e facendone esperienza in prima persona, all'esterno della classe o della scuola, prevedendo, inoltre, all'interno della propria classe, la presenza di un "angolo della natura"
che permetta ai bambini di osservare, scoprire, sperimentare e studiare quanto vissuto all'esterno. Tutto questo lavoro può essere inoltre supportato da più materiali montessoriani per esempio utilizzando "la cassettiera di botanica" costituita di incastri di legno e comprensiva di schede dove si ritrovano le parti della pianta, del fiore, della foglia e vari tipi di foglie. Utilizzando la cassettiera di botanica il bambino sviluppa interesse e rispetto verso le piante, impara a riconoscere vari tipi di foglie e i loro nomi.
questo lavoro può essere inoltre supportato da più materiali montessoriani per esempio utilizzando "la cassettiera di botanica"
costituita di incastri di legno e comprensiva di schede dove si ritrovano le parti della pianta, del fiore, della foglia e vari tipi di foglie. Utilizzando la cassettiera di botanica il bambino sviluppa interesse e rispetto verso le piante, impara a riconoscere vari tipi di foglie e i loro nomi.
Tutto questo lavoro può essere inoltre supportato da più materiali montessoriani per esempio utilizzando "la cassettiera di botanica"
costituita di incastri di legno e comprensiva di schede dove si ritrovano le parti della pianta, del fiore, della foglia e vari tipi di foglie. Utilizzando la cassettiera di botanica il bambino sviluppa Individuazione di alcuni laboratori da proporre - Ipotesi di laboratorio su cui riflettere:
Come organizzare l'angolo della natura
Si devono utilizzare i materiali in modo chiaro dove gli elementi naturali devono essere ben distinti tra loro. A ognuno di questi dev'essere appaiato un cartellino con la " nomenclatura" specifica. Tutto il materiale che serve per l'attività (come ad esempio la lente di ingrandimento, le pinze ...) dev'essere posto in modo che possa essere a disposizione del bambino, sistemato ordinatamente su vassoi o scatoline. Anche libri con immagini, fotografie e immagini specifiche dedicati alia natura proposta fanno parte dell'angolo naturalistico.
CARATTERISTICHE DELLE COMPETENZE ACQUISIBILI
13) Eventuali crediti formativi riconosciuti
NO
14) Eventuali tirocini riconosciuti
Convenzione Tirocinio Curricolare tra il Comune di Genova e l’Università degli Studi di Genova.
15) Attestazione/certificazione delle competenze in relazione alle attività svolte durante l’espletamento del servizio (*)
Attestato specifico delle competenze.
L’attestato focalizza l’attenzione sulle competenze sociali e civiche raggiunte dagli operatori volontari nell’arco dei 12 mesi di servizio. Competenze e
20
strumenti utili per partecipare appieno alla vita civile a partire dalle competenze chiave di cittadinanza.
FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI
16) Sede di realizzazione (*)
Le sedi che verranno utilizzate per la formazione generale degli operatori volontari, a seconda del tipo di incontro, sono tutte in capo al Comune di Genova, e qui riportate:
Auditorium S. Agostino “Museo di Architettura e Scultura Ligure” - Piazza Sarzano 35 r
Sala Chierici, Sala Lignea Biblioteca Berio, Via del Seminario 16 Sede Informagiovani, Palazzo Ducale 24 r
Salone di Rappresentanza, Palazzo Tursi, Via Garibaldi 9 Auditorium Matitone, Via di Francia 1
Per eventuali cambiamenti che potranno sopraggiungere, il Comune di Genova comunicherà il cambio di sede prima della pubblicazione del bando di selezione degli operatori volontari di servizio civile.
FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI VOLONTARI
17) Sede di realizzazione (*)
Uffici della Direzione Politiche dell’istruzione per le nuove Generazioni e Politiche Giovanili, Auditorium e sale attrezzate per la formazione all’interno dello stabile sito in Via di Francia 1
Salone di Rappresentanza, Via Garibaldi 9
Biblioteca Berio, Sala Chierici e Lignea Via del Seminario 16
Per eventuali cambiamenti che potranno sopraggiungere, il Comune di Genova comunicherà il cambio di sede prima della pubblicazione del bando di selezione degli operatori volontari di servizio civile, come da indicazioni circolare 9 dicembre 2019.
18) Tecniche e metodologie di realizzazione (*)
Verranno privilegiate tecniche metodologiche non formali per facilitare l’attenzione degli operatori volontari, stimolare e dar spazio al bisogno di partecipazione attiva e di espressione delle proprie opinioni.
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L’apprendimento verrà rinforzato, come previsto dalla metodologia, con occasioni di crescita e messa in gioco degli operatori attraverso la formula
“learning by doing” in attività pratiche inerenti al progetto: orto didattico, giochi/attività ludico-creative.
Le attività di aula verranno supportate da formati visivi, lavoro di gruppo, esercitazioni pratiche attinenti ai compiti da svolgere durante il servizio.
19) Moduli della formazione e loro contenuti con l’indicazione della durata di ciascun modulo(*)
Titolo Modulo Contenuti della formazione Durata
Modulo concernente la formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di servizio civile universale
Corso Formazione Specifica - Formazione obbligatoria per tutti i lavoratori - art. 37 D.Lgs.
81/08 - articolata sulla base delle indicazioni contenute nell'Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011 (rilascio di attestato).
Informazione su Rischi Infortuni, Rischi Biologici (Coronavirus), Procedure esodo e incendi, Segnaletica, Emergenze
Sicurezza nei nidi e scuole infanzia del Comune di Genova
6 ore
Presentazione dell’ente
Presentazione dell’ente, ruolo e funzione dell’amministrazione comunale. Struttura e organizzazione del Comune di Genova con particolare attenzione ai servizi della Direzione Politiche dell’Istruzione per le nuove generazioni e Politiche Giovanili
4 ore
Presentazione dei servizi comunali 0/6 anni
Presentazione dei servizi comunali 0/6 anni con approfondimento sul percorso pedagogico dei nidi e delle scuole infanzia
Il lavoro di gruppo nei nidi e nelle scuole infanzia
8 ore
Presentazione della Conferenza Cittadina
Presentazione della Conferenza Cittadina, delle Istituzioni Scolastiche Autonome, presentazione del Centro Scuole e
6 ore
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Nuove Culture, progettazione educativa integrata, promozione di attività interculturali rivolte al sistema scolastico cittadino
Percorsi educativi e di formazione
Presentazione del piano di formazione rivolto agli educatori ed insegnanti della Direzione Politiche dell’Istruzione per le nuove generazioni e Politiche Giovanili.
La circolarità del percorso progettuale, dall’ideazione all’azione, alla valutazione del processo
4 ore
Comunicazione nel web
Presentazione sito del Comune di Genova.
Creazione di una pagina web 4 ore
Presentazione del Manifesto
pedagogico 0/6
Presentazione del Manifesto pedagogico dei servizi 0/6 anni. Il primato della intenzionalità pedagogica e la valenza educativa e sociale dei servizi per l’infanzia, la valorizzazione delle esperienze delle singole realtà educative
6 ore
Linee guida delle
Scuole Tematiche Presentazione della Linee guida delle Scuole Tematiche: Città della scienza, Città della convivenza, Città del fare e del capire, Città creativa, Città dell’ambiente
4 ore
I bambini disabili nei servizi 0/6 anni
Presentazione linee guida sostegno ai bambini disabili nei nidi e scuole infanzia Presentazione D.Lgs. 13 aprile 2017, n. 66 – “Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità”
4 ore
Osservazione 1 Osservazione come strumento conoscitivo
nella ricerca e nella prassi educativa 6 ore Osservazione 2 Applicazione dell’approccio metodologico di
osservazione propedeutico alle attività laboratoriali nei nidi e nelle scuole dell’infanzia
12 ore
Comunicazione Comunicazione interpersonale nel contesto
educativo 6 ore
Documentazione La documentazione di attività quotidiane, laboratori ed eventi, con raccolta di elaborati dei bambini e strumenti audio/video
4 ore
23 20) Nominativi, dati anagrafici e competenze/esperienze specifiche del/i formatore/i in relazione ai contenuti dei singoli moduli (*)
Nominativo-Dati anagrafici
Competeze/esperienze specifiche
Moduli formazione:
titolo
Gabriella Spertino
Nata a Genova il 10/09/1965
Docente per la Formazione sicurezza generale, formatore accreditato Regione Liguria per formazione destinata a RSPP e ASPP
Modulo concernente la formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di servizio civile universale
Rosa D’Aprea
Nata 01/01/1985 a Finale Ligure (SV)
Elementi di Diritto Amministrativo e Codice di
comportamento dei
dipendenti pubblici, Statuto e Regolamento
sull’ordinamento degli uffici e dei servizi del Comune di Genova
Presentazione dell’ente
Doriana Allegri Nata il 05/12/1958 a Genova
Conoscenze di pratiche pedagogiche relative all'osservazione, alla valutazione ed alla
documentazione; Capacità di coniugare la pratica
quotidiana con la costante riflessione sui significati dell’agire educativo
Presentazione dei servizi comunali 0/6 anni
Riccardo Damasio Nato il 05/10/1962 a Genova
Esperienza in valutazione dei sistemi educativi.
Esperienza in educazione interculturale.
Presentazione della Conferenza Cittadina
Micaela Caso Nata il 29/03/1981 a Genova
Conoscenze di pratiche pedagogiche relative all'osservazione, alla documentazione ed alla comunicazione
Percorsi educativi e di formazione
Elda Accettulli Nata il 13/06/1972 a Genova
Capacità di analizzare i processi di flusso delle informazioni anche con le nuove tecnologie della comunicazione
Comunicazione nel web
24 Claudia Carotenuto
Nata il 01/03/1977 a Genova
Conoscenze di pratiche pedagogiche relative all'osservazione, alla valutazione ed alla documentazione; Capacità di coniugare la pratica quotidiana con la costante riflessione sui significati dell’agire educativo
Presentazione del Manifesto pedagogico 0/6
Rosetta Marzola Nata il 05/10/1959 a Genova
Conoscenze di pratiche pedagogiche relative all'osservazione, alla valutazione ed alla documentazione; Capacità di coniugare la pratica quotidiana con la costante riflessione sui significati dell’agire educativo
Linee guida delle Scuole Tematiche
Claudia Costanzi Nata il 02/03/1956 a Firenze
Esperienza per la assistenza, integrazione sociale e i diritti dei bambini disabili
I bambini disabili nei servizi 0/6 anni
Micaela Caso Nata il 29/03/1981 a Genova
Conoscenze di pratiche pedagogiche relative all'osservazione, alla documentazione ed alla comunicazione
Osservazione 1. Osservazione come strumento conoscitivo nella ricerca e nella prassi educativa
Gianna Bafico Nata il 15/11/1965 a Genova
Conoscenze di pratiche pedagogiche relative all'osservazione, alla valutazione ed alla documentazione
Osservazione 2. Applicazione dell’approccio metodologico di osservazione propedeutico alle attività laboratoriali nei nidi e nelle scuole dell’infanzia Micaela Caso
Nata il 29/03/1981 a Genova
Conoscenze di pratiche pedagogiche relative all'osservazione, alla documentazione ed alla comunicazione
Comunicazione
Barbara Rinaldi Nata il 07/07/1961 a Genova
Conoscenze di pratiche pedagogiche relative all'osservazione, alla valutazione ed alla
documentazione; Capacità di coniugare la pratica
quotidiana con la costante riflessione sui significati dell’agire educativo
Documentazione
25 21) Durata (*)
Totale ore 74
22) Eventuali criteri di selezione diversi da quelli previsti nel sistema indicato nel programma e necessari per progetti con particolari specificità
NO
ULTERIORI EVENTUALI MISURE A FAVORE DEI GIOVANI
1. Giovani con minori opportunità
23.1) Numero volontari con minori opportunità a. Esclusivamente giovani con minori opportunità
b. Giovani con minori opportunità e non appartenenti a detta categoria
(progetto a composizione mista)
23.2) Numero volontari con minori opportunità
23.3) descrizione della tipologia di giovani con minori opportunità
a. Giovani con riconoscimento di disabilità. Specificare il tipo di disabilità
b. Giovani con bassa scolarizzazione c. Giovani con difficoltà economiche
23.4) Documento che attesta l’appartenenza del giovane alla tipologia individuata al punto 23.3)
a. Autocertificazione ai sensi degli artt.46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000 b. Certificazione. Specificare la certificazione richiesta
23.5) Eventuale assicurazione integrativa che l’ente intende stipulare per tutelare i giovani dai rischi
23.6) Azioni di informazione e sensibilizzazione che l’ente intende adottare al fine di intercettare i giovani con minori opportunità e di favorirne la partecipazione
no
26 23.7) Indicazione delle ulteriori risorse umane e strumentali e/o delle iniziative e/o delle
misure di sostegno volte ad accompagnare gli operatori volontari con minori opportunità nello svolgimento delle attività progettuali.
24) Periodo di servizio in uno dei paesi membri dell’U.E Paese U.E.
24.1) Durata del periodo di svolgimento del servizio nel Paese U.E.
(minimo 1 mese massimo 3 mesi, esprimibile anche in giorni)
24.2a) Modalità di svolgimento del servizio civile (per i progetti in territorio transfrontaliero)
- Continuativo - Non continuativo
24.2b) Articolazione oraria del servizio (per i progetti in territorio transfrontaliero)
24.2) Attività previste per gli operatori volontari nel periodo da svolgersi all’estero
24.3) Contenuti della formazione dedicata agli operatori volontari, mediante uno o più moduli aggiuntivi riferiti alla misura
24.4) Vantaggi per lo sviluppo del progetto e/o per la promozione della cittadinanza europea e del valore della solidarietà
NO SI (allegare documentazione)
- Costituzione di una rete di enti Copromotori - Collaborazione Italia/Paese Estero
- Altro (specificare)
24.5) Modalità di fruizione del vitto e dell’alloggio per gli operatori volontari
24.6a) Modalità di fruizione del vitto e dell’erogazione delle spese di viaggio (per i progetti in territorio transfrontaliero)
24.6) Modalità di collegamento e comunicazione degli operatori volontari all’estero con la sede in Italia
no
27 24.7) Eventuale assicurazione integrativa a copertura dei rischi indicati nel Piano di
sicurezza
24.8) Piano di sicurezza, Protocollo di sicurezza e nominativo del responsabile della sicurezza
24.9) tabellariepilogativa
N.
1 2 3 4
Tutoraggio
25.1) Durata del periodo di tutoraggio
(minimo 1 mese massimo 3 mesi, esprimibile anche in giorni)
25.2) Ore dedicate al tutoraggio
- numero ore totali di cui:
- numero ore collettive - numero ore individuali
25.3) Tempi, modalità e articolazione oraria di realizzazione
Il tutoraggio si svolgerà nell’ultimo trimestre per permettere un lavoro - sia collettivo che individuale di sedimentazione dell’esperienza, la sua messa in prospettiva - basato su sulla riflessività ed il sostegno alla progettualità individuale. In questo senso possiamo dividere il processo in tre fasi, che potrebbero corrispondere ai tre mesi necessari:
3 mesi
30
24 6 si
28
Prima fase “capitalizzo” finalizzata all’esame delle competenze possedute e di quelle apprese nell’esperienza, alla messa in valore, o se necessario, al reperimento delle evidenze che scaturiranno dal diario di bordo e che confluiranno nel portafoglio delle competenze e nel curriculum vitae. In questa fase si esamineranno altresì le idee e le piste di lavoro per il futuro, il loro grado di percorribilità, i punti di forza e le acquisizioni ulteriori necessarie per dare concretezza e mettere in strada quanto progettato.
Seconda fase “mi attrezzo” finalizzata, a partire da un lavoro di autoposizionamento - sulle risorse per l’occupabilità e specificamente sulle tre dimensioni spendibilità, attivazione e orientamento - ad acquisire gli elementi necessari sul mercato del lavoro, sulla normativa, sugli strumenti e le risorse per definire la propria offerta nel mercato del lavoro o progettare percorsi di lavoro indipendente.
Terza fase “mi attivo” finalizzata alla messa in atto di azioni di ricerca attiva, candidature, avvio di contatti relativi al progetto individuale, e alla rimodulazione eventuale delle modalità e strumenti utilizzati o delle strategie messe in atto.
Modalità
Nei tre mesi si prevedono incontri di gruppo alternati da incontri individuali.
Il gruppo avrà la funzione di sostenere lo scambio tra i ragazzi e permetterà, anche grazie alle dissonanze cognitive e alla confrontabilità, l’acquisizione critica e individuale di strumenti o informazioni di contesto. Il supporto individuale faciliterà la concretizzazione delle acquisizioni ed un approfondimento finale del sistema di aspettative e competenze mobilitabili nel progetto individuale, nonché l’esame dell’efficacia e congruenza della messa in atto del proprio piano d’azione. Ciascun partecipante disporrà di 30 ore di tutoraggio complessive delle quali 6 individuali e 24 in gruppo.
Fermo restando l’importanza del rapporto diretto del tutor con i giovani, saranno eventualmente utilizzati, a supporto del percorso, videoconferenze o collegamenti con strumenti digitali. In particolare, nel caso di problemi legati a eventuali necessità di lavoro a distanza, parte delle attività saranno comunque realizzate attraverso strumenti di supporto da remoto, per poter