Allegato n. 1 al verbale n. 3
VALUTAZIONE PRELIMINARE DEI CANDIDATI
(Giudizi analitici sui titoli, sul curriculum e sulla produzione scientifica)
CANDIDATO ALTOMARE LUCIANO GIUDIZIO DELLA COMMISSIONE
Il candidato presenta un curriculum formativo coerente con quanto previsto dal Bando, in particolare il dottorato di Ricerca in Archeologia. Numerose le esperienze in ambito archeologico, sia in fase progettuale sia in fase operativa (quasi tutte all’interno dello stesso sito Timpone della Motta di Francavilla Marittima (CS) con particolare riferimento all’Archeologia del paesaggio. Tra le numerose esperienze didattiche, significativa la docenza a contratto di Etruscologia, Antichità italiche e di Archeologia dell’Italia preromana, sempre presso la medesima Università della Calabria.
Tra i 12 titoli proposti si segnalano saggi in volume miscellaneo dedicati alla stratigrafia del Timpone della Motta (nn. 1,2, 5, 6) e l’articolo n.9 in rivista di fascia A. L’impatto della colonizzazione greca sul mondo indigeno della Magna Grecia è positivamente affrontato nella tesi dottorale, studio monografico (n.12), poi ripreso e approfondito in un articolo (n. 3) e in un saggio (n.10). D’interesse l’attenzione posta alle necropoli enotrie di Francavilla Marittima e Amendolara (nn. 4, 7, 11). Da queste pubblicazioni si ricava un quadro di ricerche focalizzato su alcuni temi pertinenti all’archeologia della Magna Grecia, per lo più di carattere descrittivo, in fieri, senza che emergano al momento una chiara originalità dei risultati e una convincente visione d’insieme dei problemi storico-archeologici.
CANDIDATO BALDUCCI BIANCA GIUDIZIO DELLA COMMISSIONE
La candidata presenta un curriculum formativo coerente con quanto previsto dal Bando, in particolare la specializzazione in Beni Archeologici, il conseguimento del diploma di Dottorato conseguito presso l’Università di Salerno, soggiorni di studio e ricerca in Grecia (Erasmus a Salonicco e Scuola Archeologica Italiana di Atene). Con l’Università di Pisa ha partecipato a scavi didattici con ampia estensione cronologica: presso il Tempio dorico di Punta Stilo - Monasterace Marina – Reggio Calabria, presso il sito neolitico di Sammardenchia - Pozzuolo del Friuli – Udine, presso le Terme Romane di Vada Volterrana. Ampia l’esperienza professionale in veste di responsabile o collaboratrice a vari livelli negli scavi di controllo o d’emergenza (cfr. curriculum). Di sicuro rilievo la catalogazione di materiale archeologico dagli scavi di Palazzo San Vitale di Parma, con finalità di ricerca ed esposizione.
Presenta 9 titoli. La sua ricerca, in coerenza con il dottorato, s’incentra sullo studio dei riti funerari in ambito greco-macedone (n. 1: una monografia; articoli e saggi in volume miscellaneo: nn. 5, 6, 7, 8).
Coerenti con queste tematiche sono il contributo n. 2 in un catalogo di mostra e le schede redatte per la medesima iniziativa (nn. 3-4). Ad altro orizzonte cronologico e diversa finalità, ossia alla conservazione del bene archeologico, pertiene il saggio dedicato ai “Bagni di Nerone” di Pisa (n. 9). Da queste sue pubblicazioni si ricava un quadro di studio ben finalizzato, condotto con competenza. Si è però in presenza di produzione ancora limitata, piuttosto settoriale, non ancora approdata a più ampie tematiche di ricerca, che conducano a una visione complessiva dei temi storico-archeologici.
CANDIDATO CARDOSA MASSIMO GIUDIZIO DELLA COMMISSIONE
Il candidato presenta un curriculum formativo di tutto rilievo, in particolare la Scuola Triennale di Specializzazione e il conseguimento dell’Abilitazione Scientifica Nazionale come professore di Seconda Fascia nel settore concorsuale 10 A 1 (Archeologia). Tra le esperienze professionali emergono la prolungata docenza a contratto di Valorizzazione dei Beni Archeologici presso l’Accademia di Belle Arti di Brera – Milano, continuativamente dall’a.a. 2002-2003 ad oggi e una decennale direzione del Museo di Preistoria e Protostoria della Valle del Fiume Fiora di Manciano (GR) e del Museo Archeologico di Saturnia (GR). Per oltre 30 anni collabora con l’Autorità di tutela archeologica della Calabria, del Piemonte e della Toscana, con esperienza di scavi e schedature di materiali di epoca preistorica, classica (greca, etrusca e romana) e tardoantica, contribuendo alla realizzazione di numerosi allestimenti museali e mostre a carattere archeologico (cfr. curriculum). Annovera una bibliografia di 90 titoli, con monografie, articoli, saggi in volumi miscellanei, schede di materiali, contributi divulgativi in occasione di mostre ed eventi di natura archeologica, spesso orientati alla divulgazione di alto profilo scientifico.
Ha studiato gli aspetti della religiosità del mondo italico e italiota in età arcaica e classica, attraverso i materiali votivi restituiti dalle aree santuariali, come nel caso di Kore-Persefone (nn. 1,5) o gli aspetti tecnici/analitici dei pinakes di Locri Epizefiri (nn. 2, 3, 4). È stata esaminata anche l’archeologia insediativa dell’età del bronzo e dell’età del ferro nell’Italia centrale e meridionale: nella Locride (n.6), a Tropea (n.7), tra Gerace e Portigliola (n.8), a Sovana (n.11). Su differente orizzonte cronologico il contributo sulla Villa romana di Cusignaga declina una comunicazione archeologica destinata al grande pubblico (n. 10), mentre il contributo dedicato all’area di Orbetello propone un censimento di alcuni siti archeologici con ampia cronologia (n. 12). Alla storia degli studi pertiene, invece, il saggio sulla famiglia Toraldo di Tropea (n. 9).
Il candidato possiede indubbiamente una notevole esperienza didattico-organizzativa. Sotto il profilo della ricerca, dai 12 titoli proposti all’esame di questa commissione, spesso di ridotta ampiezza (tra le 10 e le 12 pagine) si ricava un quadro articolato di ricerche, condotte con competenza e disponibilità alla sperimentazione.
Tuttavia, acquisito il parere del MUR, come da allegato B, la Commissione non può procedere all’ammissione alla prova orale.
CANDIDATO COLELLI CARMELO GIUDIZIO DELLA COMMISSIONE
In assenza del CV alleato alla domanda, la commissione ricostruisce il profilo del candidato sulla base della documentazione allegata. Ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università di Groningen ed è stato dichiarato equipollente con decreto MIUR del 25 maggio 2016. Ha partecipato a compagne di scavo in Turchia-Kyme eolica con l’Università della Calabria e a Francavilla Marittima con l’Università di Groningen. Presso l’Università della Calabria ha svolto attività di assistenza didattica nell’ambito dell’Archeologia classica.
Tra i 12 titoli proposti all’esame, emerge la monografia Lagaria. Mito Storia Archeologia (n. 5). Un buon numero di articoli e saggi è dedicato alle evidenze archeologiche di Francavilla Marittima: ricerche in generale (n.2), fasi insediative (n.9); ceramica (n.1), forme e funzioni produttive (n.3). Non mancano,
però, apporti significativi anche per altri siti: Amendolara (n.4) e san Nicola di Amendolara (n.11), Valle del Corace (n 6, in rivista di fascia A), Crotone (n.10) e S. Lucido (Cosenza) (n.12), contributo di archeologia romana. Si è anche occupato della storia degli studi e del collezionismo archeologico dell’area strettamente connessa ai precedenti contributi (nn. 7.8). Dalle sue pubblicazioni si ricava un quadro articolato di ricerche, condotte con competenza e disponibilità alla sperimentazione, ma non ancora con piena maturità di visione complessiva dei problemi storico-archeologici.
CANDIDATO DE MITRI CARLO GIUDIZIO DELLA COMMISSIONE
Il candidato presenta un curriculum formativo coerente con quanto previsto dal Bando, in particolare il Dottorato di ricerca, il Diploma di Specializzazione in beni Archeologici, un PhD ottenuto presso la Vrije Universiteit Amsterdam. Ha partecipato, come cultore di Storia ed epigrafia romana ad attività, specialmente di verifica del profitto, presso l’Università del Salento-Lecce, dove ha partecipato anche a un PRIN del 2020. Per l’attività archeologica segnala studi relativi al materiale ceramico dell’anfiteatro di Grumento –Potenza (Italia), di Orikos (Albania) e di Muro Tenente – Brindisi (Italia) in collaborazione con una missione archeologica olandese. Si tratta di incarichi derivanti dalla sua partecipazione attiva alle missioni di scavo in vari siti nella provincia di Lecce (Muro Tenente in particolare), a Segesta, in Turchia a Hierapolis di Frigia (Denizli), a Malta: Tas Silg (Marsaxlokk) e in Albania: Orikos (Valona).
Nelle pubblicazioni spicca per rilevanza la monografia (n.1) dedicata allo studio delle dinamiche insediative della penisola salentina in epoca romana. Numerosi gli articoli dedicati alla circolazione della ceramica e ai contenitori di trasporto tra le due sponde dell’Adriatico meridionale e Ionio in epoca ellenistica e preromana (nn.2, 4, 6, 7, 8,9) e nei successivi secoli fino al tardo antico (nn. 10, 5). In alcuni casi, sia pur in rivista di fascia A, il contributo specifico riguarda piuttosto una notizia che una vera argomentazione su tematiche relative alla ceramica preromana (nn. 4, 11). Gli influssi culturali non sono analizzati solo attraverso la cultura materiale, ma anche nella ricostruzione della ritualità funeraria nelle fasi precedenti la piena romanizzazione (n. 3). Di notevole ampiezza il saggio, di natura in parte topografica, riguardante lo scavo in località “Muraglie” con nuovi dati sul circuito murario di età messapica (n.12). Dalle pubblicazioni emerge uno studioso che progressivamente ha optato per esplorare la valenza documentale della ceramica soprattutto dei sec. IV-I a.C. anche come esito di scambi economici con ricadute culturali in ambito adriatico. Tali ricerche, ancorché settoriali, sono condotte con buona competenza sia pur di carattere catalogico, ma la loro limitata estensione manca di una visione complessiva dei problemi storico-archeologici.
CANDIDATO DE ROSA ALESSANDRO GIUDIZIO DELLA COMMISSIONE
Il candidato presenta un curriculum formativo coerente con quanto previsto dal Bando, in particolare il Dottorato di ricerca e un Master Universitario di II livello in Geotecnologie per l’Archeologia. Le esperienze professionali d’ambito archeologico sono in prevalenza maturate in incarichi per l’esecuzione di saggi preventivi e per la sorveglianza in molte località italiane, ma anche in collaborazione con Università
francesi. In tale ambito ha conseguito notevoli competenze geomatiche con applicazioni di fotogrammetria aerea digitale applicata all'archeologia, alla lettura e all’interpretazione delle immagini aeree, Gis multitemporale, tutte spendibili nell’archeologia del paesaggio e più in generale nella Topografia antica, come nel survey riguardante la ricostruzione dei paesaggi agrari antichi nel territorio del comune di Castrovillari (CS)”. Ha svolto altresì l’incarico di Catalogatore Senior nell’ambito del progetto IRE-Sud Calabria. Ha partecipato, in qualità di collaboratore archeologo, a numerose campagne di scavo, in particolare nell’insediamento preistorico (Neolitico finale – Eneolitico iniziale) di Cupone – Lago Cecita (Spezzano Sila – CS) e ad Amendolara (CS). Segnala quattro pubblicazioni non chiaramente valutabili, in assenza della documentazione richiesta. Si tratta di saggi in riviste dedicate alle moderne tecnologie applicate alla diagnostica archeologica, specialmente il Remote Sensing. Si tratta di una produzione certo d’interesse, ma limitata e settoriale, dalla quale emerge più un operatore che la figura di uno studioso aperto a ricerche che tengano conto non solo delle metodologie ma anche dei contenuti archeologico-storici.
CANDIDATO DE STEFANO FRANCESCO GIUDIZIO DELLA COMMISSIONE
Il candidato presenta un curriculum formativo non solo coerente con quanto previsto dal Bando ma con elevato profilo. Infatti al dottorato di ricerca, s’aggiungono altri titoli conseguiti mediante procedure che prevedono selezioni comparative: una fellowship annuale nell’ambito del Programma SAPIExcellence, due assegni di ricerca annuali nel SSD L-ANT/07 all’Università della Sapienza-Roma, Istituzione presso la quale ha ricoperto gli incarichi di Cultore della materia in L-ANT/07 (Archeologia Classica), a più riprese di docenza come visting professor e soprattutto di Coordinatore del laboratorio di “Oggetti, architetture e paesaggi della Magna Grecia”. E’ stato ed è responsabile di numerosi progetti di ricerca di rilevanza nazionale (“Il paesaggio costiero laurentino dal III secolo a.C. al III secolo d.C.; “Architetture e paesaggi antichi di Castelporziano. Analisi archeologica del litorale laurentino di epoca romana”;
“Analisi archeologica e ricostruzione delle architetture delle antiche città del Latium Vetus e Adiectum”,
“Ricerche sul santuario di San Biagio alla Venella, Metaponto”) e internazionali (e.g. TUSCULUM - Excavación en la antigua ciudad de Tusculum, “Urban archaeology and excavation of a multi-layered site in the centre of ancient Rome: stratigraphy, architecture, and changing landscapes at the foot at the Palatine Hill: Roman Forum (Regio VIII), Palatium (Regio X) and valley of the Colosseum (Regio III)”; “Atlante di Roma”) finanziati da prestigiose e accreditate istituzioni. Ugualmente rilevanti le responsabilità nella ricerca archeologica sul campo in quanto annovera il coordinamento degli scavi della basilica forense di Tusculum e di numerosi interventi nell’area delle pendici settentrionali del Palatino- Roma. Con buona continuità ha partecipato come invited speaker a convegni facendosi apprezzare così da far accogliere i suoi contributi nei successivi Proceedings.
Autore di più di 30 studi di varia tipologia, tra i 12 richiesti dal Bando, si segnala per elevata qualità scientifica la monografia (n.1), edita nella prestigiosa collana della Scuola Archeologica di Atene, incentrata sul rapporto tra produzioni figurative e immaginario sociale nella Metaponto arcaica. Alle iterazioni tra dati archeologici, culturali e cultuali di questo sito sono dedicati l’articolo n. 2 (Rivista fascia A), il n. 3 e un saggio in volume miscellaneo (n.8). Lo studio del linguaggio iconografico e contesto socio- culturale dell’ambiente magno greco è oggetto di acute osservazioni nell’articolo n.6(Rivista di fascia A) e nei saggi nn. 7, 10. Particolare attenzione è stata dedicata a uno specifico caso di studio, sempre con intento interdisciplinare: al santuario metapontino di San Biagio della Venella, a cui sono riservati due saggi (nn.
9, 12) e l’articolo n. 9. Al rapporto tra architettura, iconografia e ideologia in ambito romano-laziale sono riservati gli articoli nn.3,5. Dalle pubblicazioni, in grande coerenza con il curriculum, si ricava un quadro articolato di ricerche condotte con competenza, disponibilità alla riflessione critica interdisciplinare, in una prospettiva di matura visione della complessità dei problemi storico-archeologici, ben al di là di una dimensione catalogico-descrittiva. Si aggiunga, infine, che i temi trattati sono editi in prestigiose e accreditate sedi editoriali.
CANDIDATO DELL’ACQUA ANTONIO GIUDIZIO DELLA COMMISSIONE
Il candidato presenta un curriculum formativo post lauream coerente con quanto previsto dal Bando: ha un diploma di Scuola Specializzazione biennale ottenuto presso L’Università degli Studi di Milano e un Dottorato di Ricerca presso l’Università Cattolica di Milano, entrambi ib Archeologia. Tra il 2018 ed il 2020 ha svolto un post-doc fellowships in Germania presso l’Università di Tubinga, in collaborazione con la Hebrew University di Gerusalemme e con la Fritz Thyssen Foundation. Infine, ha vinto un assegno di ricerca annuale per l’a.a. 2020/2021 presso l’Università degli Studi di Milano.
L’esperienza didattica è minima: un solo contratto nell’a.a. 2018/2019 per 18 ore di didattica per il
“Laboratorio per l’elaborato scritto di archeologia e storia dell’arte classica”, presso Università Cattolica di Milano. Il candidato non presenta un elenco di progetti scientifici: in base al curriculum si deduce che l’assegno di ricerca rientrava in un progetto PRIN dal titolo “L’architettura dell’imperatore” e uno dei contratti nel progetto dal titolo “Ressourcensuche als Auslöser von Kolonisationsprozessen?
Ursachenforschung zur Gründung römischer Koloniestädte im italischen bzw nordafrikanischen Raum”, diretto dal Prof. Dr. Johannes Lipps dell’Università di Tubinga. Ha svolto prestazioni occasionali per la redazione di schede o per attività di documentazione. Ha partecipato a 6 campagne di scavo, tutte in Italia.
Nel curriculum non è presente un elenco dei convegni e delle conferenze: in base alle pubblicazioni si può dedurre che ha 12 partecipazioni a convegni. Ha inoltre partecipato all’organizzazione di un workshop presso l’Insitut für klassische Archäologie dell’Università di Tubinga nel 2019. Il candidato ha in totale 29 pubblicazioni: 1 monografia, 11 contributi in atti di convegni, 8 in riviste scientifiche, delle quali 4 in Fascia A, 9 contributi in volume. Presenta poi alcuni contributi in cataloghi museali, mentre quelli di mostre non sono attinenti al settore concorsuale.
Per concorso presenta 12 titoli, tra i quali si evidenzia una corposa ed approfondita monografia (n. 14);
poi 3 contributi editi in atti di convegno (nn. 6, 7, 9), 4 in riviste scientifiche, di cui 3 in Fascia A (nn.
8, 10, 11, 16), e 4 contributi in volume (nn. 4, 12, 13,15). I titoli presentati, attinenti al settore concorsuale, mostrano continuità di pubblicazione, sono per lo più ampi e affrontano con metodo problematiche di carattere storico-archeologico. In generale, il principale interesse scientifico del candidato riguarda l’architettura e la decorazione architettonica romana pubblica e privata per lo più in Cisalpina.
Altri contributi riguardano anche la scultura, l’arredo marmoreo e il mosaico sempre per lo più in Cisalpina. Il candidato mostra l’intento di ampliare l’orizzonte degli interessi scientifici, come si evince da alcuni contributi di architettura, scultura o di arredo concernenti la Palestina, ma la produzione risulta al momento ancora limitata.
CANDIDATO DONATO EUGENIO GIUDIZIO DELLA COMMISSIONE
Il candidato presenta un curriculum formativo post lauream coerente con quanto previsto dal Bando: in particolare una specializzazione in Archeologia Medievale all’Università di Lecce e un Dottorato di ricerca in Archeologia Medievale all’Università dell’Aquila. L’esperienza didattica come Professore a contratto è continuativa a partire dall’a.a. 2002-2003 all’a.a. 2008-2009 presso l’Università della Calabria e dal 2011 ad oggi presso l’Università degli Studi di Messina.
Il candidato possiede esperienza professionale nello scavo archeologico, anche con ruoli di responsabilità, con partecipazioni a missioni in diversi contesti sia in Italia (Amantea, Calabria settentrionale), che all’estero (Grecia, Tunisia, Corsica, Siria). Ha rivestito ruoli di responsabilità scientifica nell’allestimento museale (Museo archeologico di Lamezia Terme) o all’interno dei lavori per la creazione di un parco archeologico (Gravina in Puglia). Ha collaborato a vari progetti con Istituti universitari o di ricerca italiani ed esteri. Il candidato non presenta nel CV un elenco di convegni o conferenze, ma dalle pubblicazioni si deduce che ha 7 partecipazioni a convegni. La produzione scientifica, abbastanza continuativa e pertinente al settore concorsuale del Bando, appare piuttosto limitata. Il candidato presenta in totale 28 pubblicazioni, delle quali 7 contributi in volume (2 come coautore, 5 come autore unico), 7 contributi in volumi di atti di congresso (1 come coautore, 6 come autore unico), 14 articoli in riviste (3 come coautore, 11 come autore unico), dei quali 9 in riviste di Fascia A.
Per il concorso presenta 12 titoli: 3 contributi in Atti di convegno (nn. 1, 2, 4), 1 contributo in volume (n. 7) e 8 articoli in riviste scientifiche (nn. 5-6, 8-12), dei quali 7 in riviste di Fascia A.
Nel complesso il candidato sembra aver sviluppato le proprie competenze tecniche in ambito archeologico e topografico, mentre lo sviluppo della ricerca scientifica, come indica l’assenza di lavori monografici e la limitata partecipazione a congressi. L’attività di ricerca manca studi di più ampio respiro.
CANDIDATO FUSCO UGO
GIUDIZIO DELLA COMMISSIONE
Il candidato presenta un curriculum formativo post lauream coerente con quanto previsto dal Bando: ha conseguito il Diploma di Specializzazione presso l’Università di Roma La Sapienza e il dottorato di ricerca in Archeologia Classica presso l'Università di Pisa. Nell’anno accademico 2016/17 ha seguito il Corso di Perfezionamento presso la SAIA in Grecia. Infine, nel 2020 ha conseguito l’idoneità di II fascia per l’ASN area 10-A1/Archeologia. Le esperienze didattiche sono limitate a seminari o lezioni laboratoriali. Presenta una consistente esperienza professionale, soprattutto nello scavo archeologico, anche con ruoli di responsabilità. Risulta vincitore della Clelia Laviosa fellowship dell’Accademia dei Lincei utilizzata per il post-doc presso la SAIA. Ha ottenuto finanziamenti dedicati a ricerche a scopo di pubblicazione. Mostra una intensa e continuativa attività di ricerca: ha partecipato a 39 conferenze/convegni, e risulta organizzatore di 3 workshops, tutti attinenti al settore concorsuale. È autore di 2 monografie, di due co-curatele di atti di convegni, 41 contributi in libri o atti di convegno, per lo più firma singola e 19 articoli in riviste scientifiche, delle quali 17 in Fascia A.
Presenta, inoltre, la redazione di un certo numero di schede epigrafiche per l’EDR e la redazione di 7 voci per il Lessico Topografico della città di Roma.
Ai fini del concorso presenta 12 titoli, tutti attinenti al settore concorsuale. Una monografia edita nei Quaderni della Carta dell’Agro Romano 2 (n. 1), 9 contributi in riviste (nn. 2-10), dei quali 7 di Fascia A, un contributo in volume (n. 12) e una voce nel Lessico Topografico di Roma (n. 11).
In generale, mostra intensità e continuità nei lavori di ricerca, pubblicati per lo più in sedi editoriali di rilievo accreditato. I lavori mostrano originalità, maturità, rigore metodologico e varietà di interessi scientifici.
CANDIDATO GENOVESE GUGLIELMO GIUDIZIO DELLA COMMISSIONE
Il candidato presenta un curriculum formativo post lauream di spiccato rilievo: una Specializzazione triennale in Archeologia conseguita presso l’Università di Pisa e l’abilitazione ASN per la II fascia per l’Area 10 -A1 nella tornata 2012.
L’attività didattica è intensa e continuativa in diverse sedi universitarie (Università di Roma La Sapienza, Università de L’Aquila, Università degli Studi di Reggio Calabria, Università della Calabria): 18 titolarità di docenze annuali in corsi di laurea, 3 docenze presso master universitari post lauream e 25 docenze a cicli seminariali. Il candidato ha rivestito numerose responsabilità e coordinamenti di progetti: 13 partecipazioni come responsabile di progetto, 8 come coordinatore scientifico e 3 partecipazioni come membro del team. Numerose anche le partecipazioni a scavi, ricognizioni e mappature in collaborazioni con diverse Università e Sorpintendenze. La produzione scientifica risulta intensa e continuativa: presenta 27 partecipazioni come relatore a convegni e conferenze e 4 organizzazioni di conferenze o convegni. Il candidato presenta un totale di 40 pubblicazioni ed una curatela: 4 monografie, 15 contributi in volumi, 7 contributi in Atti di Convegni, 14 contributi in riviste scientifiche accreditate Anvur, di cui 3 in Fascia A.
Per il concorso, presenta 12 titoli, tutti attinenti al settore concorsuale. Tre monografie (nn. 1-3), di cui due in una sede prestigiosa, dalle tematiche diverse e con un approccio scientifico differenziato, sia archeologico che storico e letterario; 6 articoli in riviste scientifiche (nn. 5-8, 11-12), dei quali 2 in Fascia A, 2 saggi in volume (nn. 4, 10), e 1 contributo in atti di convegno (n. 9).
In generale, le tematiche di ricerca sono varie, originali, svolte con metodo rigoroso, presentano una vasta disamina delle problematiche storico-archeologiche e sono caratterizzate da un approccio sistematico con ampia discussione.
Tuttavia, acquisito il parere del MUR, come da allegato B, la Commissione non può procedere all’ammissione alla prova orale.
CANDIDATO LUBERTO MARIA ROSARIA GIUDIZIO DELLA COMMISSIONE
La candidata presenta un curriculum formativo post lauream coerente con quanto previsto dal Bando:
diploma di Scuola di specializzazione biennale e il Dottorato di Ricerca in Storia e Civiltà del Mondo Antico, entrambi presso l’Università di Firenze. Nel 2013 ha frequentato un Corso di formazione avanzata in Topografia storica di Atene presso la SAIA. Ha ottenuto, nel 2012, 1 contratto di ricerca e vinto 1 assegno di ricerca nel 2013 e nel 2014 presso l’Università degli Studi di Firenze, Dipartimento
di Lettere. Nell’a.a. 2017/18 ottenuto una Fellowship presso la Scuola Archeologica Italiana di Atene.
La candidata diventa Cultore della Materia in Metodologie e Tecniche della Ricerca Archeologica L- ANT 10 tra 2012 e 2014 e a partire dal 2014 l’attività didattica appare pressoché continuativa fino al 2019. Per quanto riguarda l’attività di ricerca, presenta 3 responsabilità scientifiche nell’ambito di progetti della SAIA e dell’Università di Firenze, tra 2016 e 2018 e 2 partecipazioni come membro del team a progetti di ricerca dell’Università di Firenze tra 2016 e 2014.
Presenta poi 3 partecipazioni a comitati scientifici per l’allestimento di mostre presso il Museo Archeologico di Firenze ed una mostra attualmente in preparazione. Ha avuto 4 incarichi presso Pubbliche amministrazioni. Relativamente alle attività di scavo tra 2003 e 2005 è stata Responsabile delle attività di scavo e documentazione; esperta di laboratorio per l’analisi e la schedatura dei reperti nel corso delle campagne di scavo annuali presso Caulonia e tra 2010 e 2011 Organizzatrice e responsabile delle attività di scavo e documentazione nell’ area archeologica di Locri Epizefiri.
La produzione scientifica è intensa, continuativa e congruente al settore concorsuale del Bando. Presenta 30 pubblicazioni: 1 monografia, 3 curatele, 12 articoli in Atti di Convegno (di cui alcuni in stampa), 6 articoli in Riviste Scientifiche, di cui 3 in fascia A, 6 contributi in volumi o cataloghi, 1 recensione e 3 contributi come schede di catalogo. È Responsabile del Comitato Editoriale, dal 2018, dell’Annuario della Scuola Archeologica di Atene e delle Missioni Italiane in Oriente.
Per il concorso, la candidata presenta 1 monografia (n. 1), e 5 con tributi in atti di convegno (nn. 2-3, 6, 10, 12), 5 articoli in riviste scientifiche (nn. 4-5, 7, 9, 11), dei quali 3 in Fascia A, e 1 contributo in volume (n. 8). I temi di ricerca sono vari (cultura materiale, aspetti cultuali, tradizioni letterarie e mitologiche), svolti in modo approfondito e sicura padronanza della bibliografia specifica. La candidata possiede una solida preparazione ed è avviata ad affrontare le tematiche archeologiche con autonomia.
CANDIDATO MEO FRANCESCO GIUDIZIO DELLA COMMISSIONE
Il candidato presenta un curriculum formativo post lauream coerente con quanto previsto dal Bando: un Dottorato di Ricerca presso l’Università del Salento e tre Master: uno in Cultural Management CRPC XIII, Fondazione Fitzcarraldo e Fondazione Semeraro (Lecce, Torino, Salzburg, Munchen, Berlin), il secondo Master Tecnico Superiore per il rilievo architettonico, D. Anthea - Università del Salento ed il terzo Tekné - percorsi di formazione in contestualizzazione e fruizione dell’arte urbana, Fondazione Semeraro (Lecce). È stato RTD Tipo A presso il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento, e ad oggi è Assegnista di Ricerca presso il medesimo Ateneo. Per quanto riguarda l’attività didattica, ha tenuto presso l’Università del Salento come docente incaricato 2 corsi completi: uno di Conoscenza e conservazione del patrimonio archeologico, e uno di Archeologia della Magna Grecia; poi, 3 moduli all’interno di corsi, 1 in Civiltà del’Italia preromana, 1 in Archeologia e storia dell’arte greca e in Contesti e paesaggi culturali. Mondo classico, oltre attività laboratoriale e seminariale.
Il candidato dimostra una matura attitudine alla ricerca scientifica, testimoniata dalla intensità e continuità delle pubblicazioni (1 monografia, la tesi di dottorato, 27 saggi in volume, 17 contributi in Atti di convegni, 10 articoli in rivista, dei quali 7 in Fascia A), dalle numerose partecipazioni come relatore a seminari, conferenze e congressi, dalla capacità di ottenere risorse e di tessere una rete internazionale di rapporti professionali e scientifici; ha tra l’altro vinto un FutureInResearch - FIRB
Regione Puglia. Ha la responsabilità scientifica di 7 progetti, oltre ad 8 partecipazioni a progetti di ricerca.
Dirige lo scavo di Muro Leccese.
Per il concorso presenta 12 titoli, tutti congruenti con il settore concorsuale. Una monografia (n. 1), 4 contributi in volume (nn. 2, 6, 10, 12), dei quali 1 come coautore, 3 articoli in atti di convegni (8-9, 11), dei quali uno come coautore, e 4 contributi in riviste scientifiche di Fascia A, dei quali due come coautore.
In generale, le tematiche affrontate si incentrano sui lavori svolti a Muro Leccese ed Eraclea, sull’area Messapica, con particolare interesse alla produzione tessile. L’attività di ricerca, molto intensa e continuativa, appare originale ed è svolta con metodo rigoroso, edita in sedi prestigiose.
OMISSIS - CANDIDATO RINUNCIATARIO
CANDIDATO PERSANO PAOLO GIUDIZIO DELLA COMMISSIONE
Ottimo percorso di studi Dottorato di ricerca in Archeologia classica presso la Scuola Normale di Pisa (sulla scultura greca del tardoarcaismo). Curriculum coerente con quanto previsto dal bando.
Il candidato presenta un solo contratto di supporto alla didattica.
Ha partecipato a progetti redigendo schede o altro tipo di documentazione per la Soprintendenza della Liguria e per quella della Calabria, inoltre ha partecipato a diverse campagne di scavo, missioni archeologiche e di ricerca organizzate dal CNR (Progetto Misis/Mopsuestia, Turchia; Thronos Kephala, Creta), dalle Soprintendenze della Liguria (presso i siti di: Capo Don; sito d’altura di Monte Settefontane), e della Calabria (Scolacium; insediamento produttivo di età repubblicana di Sellia Marina;
santuario arcaico e necropoli tardoantica di Cropani), dall’Università di Roma 3 (Colle Rotondo, Lazio), dall’Università di Siena (Marsiliana d’Albegna, 5 campagne).
Ha partecipato a 4 convegni come relatore e ha tenuto 8 conferenze o seminari in Università italiane e straniere.
Il candidato dichiara 25 pubblicazioni (ma 4 sono in corso di stampa al momento della domanda), di cui 7 in riviste di fascia A (1 in collaborazione, 1 in c.d.s.), 6 in riviste scientifiche non di fascia A, 1 in rivista non attinente all’area 10, 1 monografia e 10 contributi in volume.
Ai fini della valutazione presenta 1 monografia (la tesi di dottorato, Scultura greca del tardo arcaismo:
un nuovo esame delle sculture frontonali del tempio di Apollo Daphnephoros a Eretria), 7 articoli in riviste di fascia A, 2 in riviste scientifiche riconosciute Anvur e 2 contributi in volumi.
Molto interessante è la tesi di dottorato (n. 12) dedicata allo studio e alle ipotesi di ricomposizione dei gruppi scultorei frontonali del tempio di Apollo Daphnephoros a Eretria: legati alla tesi di dottorato sono i contributi n. 1, dedicato all’amazzone tardo arcaica dagli Horti Sallustiani, il n. 2 e il n. 3. Altri tre contributi sono dedicati a problemi di scultura greca e romana (i nn. 4, 6, 8), due alla ceramica attica figurata (nn. 5 e 7, quest’ultimo con attribuzione di uno stamnos del museo archeologico nazionale di Siena al Pittore di Copenaghen), due alle olle stamnoidi “a colletto”, produzioni etrusche di età ellenistica (nn. 9-10), ed uno ad un’urna marmorea romana inedita da Villa Miollis a Roma (n. 11).
Complessivamente emerge la figura di uno studioso capace, dotato di un buono spirito critico in particolare relativamente a problemi di scultura in marmo di età arcaica e tardoarcaica e a questioni concernenti temi di produzione e decorazione di reperti ceramici di età classica ed ellenistica.
CANDIDATO PUTZOLU CRISTIANO GIUDIZIO DELLA COMMISSIONE
Curriculum coerente con quanto previsto dal bando. Dottorato di ricerca in Scienze Archeologiche all’Università di Padova, con una tesi sul popolamento nell’età del bronzo nella valle del Taro. Ha ottenuto una borsa di ricerca post-dottorato presso l’Università di Padova (luglio-novembre 2019), per la digitalizzazione di documentazione di scavo.
Il candidato presenta due esperienze di docenza all’Università di Milano (in un master di I e in uno di II livello, moduli di “Tecniche avanzate di rilevamento archeologico”) ed una all’Università di Genova (Laboratorio di GIS e rilievo archeologico). Dichiara inoltre di aver tenuto quattro seminari, due all’Università di Padova a due all’Università di Foggia, relativi all’elaborazione di rilievi digitali in archeologia e alla raccolta dei dati 3D e relativa gestione in un cantiere archeologico.
Presenta una qualificata e copiosa esperienza professionale sia di ricognizione di superficie, sia di scavo sia di rilievo, anche digitale. In Italia ha partecipato a progetti di scavo e ricerca in numerosi siti in Italia e all’estero (cfr. curriculum). Negli stessi ha ricoperto incarichi di responsabilità soprattutto nel rilievo topografico digitale, ma si è occupato anche di scavo stratigrafico, ricognizioni di superficie, di digitalizzazione della documentazione, di GIS. Ha inoltre curato due mostre di carattere archeologico, una in collaborazione.
Il candidato presenta 23 partecipazioni a conferenze o convegni, tutti attinenti al settore concorsuale.
Dichiara 32 pubblicazioni: 1 monografia, 3 articoli in riviste di fascia A, 1 in rivista scientifica riconosciuta Anvur, 18 articoli o saggi in volume, 1 curatela e 7 articoli in atti di convegni o workshops (di cui uno in cds). Riguardo una pubblicazione in collaborazione in cds non è chiaro se si tratti di una curatela o di una monografia a sei mani.
Ai fini della presente valutazione presenta 10 prodotti: la monografia nella collana dei BAR (La valle del Taro nell’età del Bronzo. Insediamenti ed organizzazione territoriale), un articolo in rivista di fascia A, 7 contributi in volumi e la curatela in collaborazione che comprende un suo saggio e l’elenco della bibliografia di riferimento.
La monografia (n. 7), che consiste nella rielaborazione della tesi di dottorato, prende in esame il popolamento nell’età del Bronzo nella Valle del Taro ed è condotta con una solida metodologia giungendo a conclusioni interessanti. La produzione del candidato verte in particolar modo su contesti e analisi della cultura materiale dell’Italia Settentrionale relativi all’età del Bronzo, sempre nella valle del Taro (nn. 4, 5, 8), in area emiliana (nn. 1, 9) e friulana (nn. 2, 3, 6, 10).
Il volume curato dal candidato insieme a tre collaboratori (n. 10) è da considerare più un testo di alta divulgazione che un prodotto scientifico vero e proprio.
Dall’esame delle pubblicazioni si evince che la sua produzione si rivela ancora settoriale sia dal punto di vista delle aree di interesse sia da quello cronologico, occupandosi principalmente di siti dell’età del Bronzo di area norditalica.
CANDIDATO SCARCI AZZURRA GIUDIZIO DELLA COMMISSIONE
Curriculum coerente con quanto previsto dal bando. Ottimo percorso di studi: scuola di specializzazione all’Università del Salento e Dottorato di ricerca in Scienze dell’Antichità e Archeologia all’Università di Pisa con una tesi dal titolo “Offerte di armi dal santuario di Punta Stilo a Kaulonia. Tipologia e
contesti”. Ha effettuato visite di studio al Römisch-Germanisches Zentralmuseum di Mainz e un trimestre presso la Scuola Archeologica Italiana di Atene. Ha ottenuto borse di post dottorato presso il Römisch-Germanisches Zentralmuseum Mainz e presso il Deutsches Archäologisches Institut Rom.
a candidata dichiara di aver tenuto seminari all’interno dell’insegnamento di Archeologia della Magna Grecia in 4 anni accademici.
La candidata ha partecipato a numerose campagne di scavo in Italia e all’estero (cfr. curriculum). Ha poi effettuato attività di archeologa libera professionista per conto di diversi enti.
A partire dal novembre 2019 ha in corso un progetto di studio e pubblicazione delle armi della collezione del Museo Archeologico Jatta di Ruvo di Puglia in collaborazione con l’Università di Alicante.
Dichiara 11 partecipazioni a conferenze o convegni, a carattere nazionale e internazionale, tutti attinenti al settore concorsuale.
Dichiara 18 pubblicazioni, 6 delle quali in corso di stampa: 1 monografia, 8 articoli in riviste di fascia A, 2 in rivista scientifica riconosciuta Anvur, 4 articoli o saggi in volume e 3 articoli in atti di convegni o workshops.
Ai fini della presente valutazione presenta 11 prodotti: la monografia, dedicata alle offerte di armi dal santuario urbano di Punta Stilo, 5 articoli in riviste di fascia A, 1 in rivista scientifica area 10, 1 articolo in Atti di convegno, 2 saggi in volume e tre schede in un catalogo di mostra.
La produzione scientifica della candidata appare prevalentemente orientata ad un tema principale, quello delle armi e reperti metallici di età arcaica e classica provenienti da aree santuariali (nn. 1-3, 5- 8, 10-11), mentre episodico appare il contesto funerario (n. 4, relativo alla tomba 669 di Lavello) e isolato il contributo relativo alla stoa nord dell’agora di Segesta (n. 9). La monografia (n. 1) e 4 articoli sono concentrati su armi provenienti dal santuario di Punta Stilo (nn. 3, 5, 6, 10), 2 contributi sono relativi ai materiali bronzei dagli scavi Gullini 1972/1976 al Tempio E di Selinunte (nn. 2, 8).
Emerge il profilo di una studiosa preparata, ma con una produzione scientifica ancora settoriale.
CANDIDATO SFACTERIA MARCO GIUDIZIO DELLA COMMISSIONE
Curriculum coerente con quanto previsto dal bando. Ottimo percorso di studi: Dottorato di ricerca presso l’Università di Messina, Master di I livello all’Università per stranieri di Reggio Calabria in Discipline Socio-Letterarie, Storiche e Geografiche ed uno di II livello all’Università di Siena in Geotecnologie per l’Archeologia. Ha ottenuto borse di studio presso l’Università di Messina per progetti di documentazione grafica e topografica, è stato cultore della materia in Topografia Antica ed è tuttora cultore della materia in Archeologia Classica nello stesso Ateneo.
Il candidato dichiara di aver tenuto seminari presso l’Università di Messina in Geotecnologie applicate ai BC, su GIS, fotogrammetria e telerilevamento, oltre a lezioni all’interno di corsi di laurea di Archeologia Classica e Topografia Antica, infine un corso sulle tecniche chimiche e fisiche applicate ai Beni Culturali presso il CNR-IPCF di Messina. Non presenta nessun affidamento di corso universitario.
Il candidato presenta partecipazioni a importanti progetti di ricerca in qualità di coordinatore di scavo e ricerche di superficie e responsabile di rilievo e GIS, in Italia e all’estero (cfr. curriculum).
Il candidato presenta 15 partecipazioni a conferenze (5) e a convegni nazionali e internazionali (7 relazioni e 3 poster).
Dichiara 25 pubblicazioni, 3 delle quali in cds: 1 monografia, 8 articoli in riviste di fascia A, 3 in riviste scientifiche riconosciute Anvur, 3 in riviste non riconosciute, 6 in atti di convegni e 4 articoli in volumi. Dichiara inoltre rilievi eseguiti per 14 pubblicazioni di altri autori su riviste e volumi.
Ai fini della presente valutazione il candidato presenta 12 contributi: la monografia (n. 5), 4 articoli in fascia A (nn. 3, 4, 9, 12), 2 in riviste scientifiche riconosciute Anvur (nn. 2, 7), 2 in riviste non riconosciute (nn. 1, 11), 3 in atti di convegni (nn. 6, 8, 10).
La produzione scientifica è orientata in particolar modo alla ricostruzione della viabilità romana della Sicilia, cui dedica la monografia (n. 5), e 3 articoli (nn. 2, 8, 11), e al municipio romano di Blanda Iulia (nn. 4, 6, 7). Altri lavori sono dedicati alla geofisica applicata all’archeologia (n. 1), alla fotomodellazione 3d (n. 3) e a ricerche topografiche nei siti di Laino Borgo (nn. 10, 12) e della Petrosa di Scalea (n. 9).
Emerge un profilo di studioso attento, in particolare all’applicazione delle moderne tecnologie allo studio del paesaggio antico, ma ancora in fase di maturazione.
CANDIDATO TAMBURRINO EUGENIO GIUDIZIO DELLA COMMISSIONE
Curriculum coerente con quanto previsto dal bando.Ottimo percorso di studi: Scuola di Specializzazione in Archeologia Classica sempre all’Univ. di Padova, Dottorato di ricerca in Scienze dell’Antichità congiunto tra Univ. di Venezia, Udine e Trieste. È stato assegnista di ricerca in archeologia classica all’Università di Padova, all’interno del Veleia Project ed è cultore della materia all’Università di Venezia. Ha frequentato inoltre diversi corsi di formazione e summer schools.
Il candidato dichiara partecipazioni a campagne di scavo e prospezioni geofisiche in vari siti in Italia e all’estero (cfr. curriculum)
Dichiara 18 partecipazioni a convegni o conferenze di rilevanza nazionale o internazionale (14 relazioni, 3 poster e l’organizzazione di una sessione di un convegno internazionale).
Dichiara complessivamente 21 pubblicazioni: un articolo in rivista di fascia A, 4 curatele di Proceedings of Workshop, 8 articoli in volume (di cui 2 in cds), 2 in atti di convegno (1 in cds), 2 in riviste scientifiche riconosciute anvur, 2 in riviste non scientifiche, una prefazione ad un volume e una monografia non attinente al settore concorsuale.
Ai fini della presenta valutazione presenta 12 pubblicazioni: la tesi di dottorato (n. 3), dedicata all’approvvigionamento, deflusso delle acque, gestione, aspetti sociali nell’arco Alpino Orientale in età romana, un articolo in fascia A (n. 2), 3 contributi in volumi (nn. 1, 5, 6), 3 articoli in atti di summer school (nn. 4, 8, 9), 2 in riviste riconosciute anvur (nn. 7, 12), uno in una rivista non scientifica (n. 10) e una prefazione ad un volume (n. 11).
Il candidato ha orientato la sua produzione scientifica sul tema della gestione delle acque nell’antichità, in particolare nel territorio feltrino e norditalico, oltre che a Lucus Feroniae (nn. 1, 3-6, 8-11). Due contributi (nn. 2 e 7) sono invece dedicati allo studio della documentazione di archivio per Veleia e Piacenza. Si tratta di uno studioso in fase di formazione, che si occupa di temi certo interessanti, ma settoriali.