CAPITOLO 2 - IL LUOGO
"Chi vede le cose presenti vede tutte quelle che sono state fin dall'origine dei tempi e quelle che saranno per tutta l'eternità perché tutte sono d'una stessa natura e d'una stessa specie"
Marco Aurelio
2.1 Inquadramento territoriale
Il sito oggetto dell'intervento si trova a Pisa, nel quartiere di Cisanello, al confine a nord fra la zona abitata e la zona di campagna. Il sito fa parte della circoscrizione n°5 secondo la classificazione comunale, e dell'UTOE n°7, secondo la
classificazione data dal Piano Strutturale. Il sito fa
parte di una zona con caratteristiche omogenee, che è delimitata fisicamente a nord dalla Via Pungilupo, vera e propria frontiera fra abitato e campagna; ad est e a sud da via A. Manghi e da Via di Cisanello, strade a grande circolazione che rappresentano una sorta di barriera fisica per la comunicazione del quartiere con la parte sud e con la zona dell'ospedale di Cisanello; ed infine ad est da via di Padule, strada a media circolazione, usata come tessuto connettivo quasi esclusivamente automobilistico -con la città. Elementi fortemente caratterizzanti il quartiere sono a nord-ovest il nuovo Centro Nazionale delle Ricerche, la cui recente strada di accesso è posta immediatamente a nord di via Pungilupo; a est il complesso ospedaliero di Cisanello, posto appena oltre via A.Manghi, soggetto ad una recente espansione che preseguirà nei prossimi anni; ad ovest il complesso scolastico Concetto Marchesi, sede del liceo scientifico statale F.Buonarroti e dell'istituto tecnico per geometri F.Santoni, ed avente
una grande dotazione di attrezzature sportive sia al coperto che all'aperto; a Sud il nuovo centro della Pubblica Assistenza, un edificio per studenti e il recentissimo cinema multisala Isola Verde, con all'interno ben tre sale di proiezione. E' inoltre in progetto la nuova sede della Provincia di Pisa (detto Centro Direzionale), collocato all'estremo sud del quartiere, lungo la Via di Cisanello.
Il lotto è invece completamente delimitato da strade veicolari, a nord da Via Pungilupo, oltre il quale è presente campagna coltivata; ad est dalla piccolissima via S.Pietro, attualmente utilizzata quasi come via di accesso privata all'alto edificio residenziale presente, ed oltre il quale è presente un ampia zona di terreno incolto destinato, secondo le previsioni del PRG, ad ospitare villette a schiera; a sud da via Paradisa, oltre la quale è presente il complesso del cinema Isola Verde e l'edificio per studenti; ad ovest da via Frascani, oltre la quale sono presenti due alti edifici residenziali di tipo semintensivo. Altri elementi di richiamo presenti sono la chiesa della Sacra Famiglia, posta all'angolo sud-ovest del lotto, e la visuale verso i Monti Pisani, lasciata completamente libera e senza ostacoli di sorta.
Il lotto attualmente si presenta come un terreno incolto, completamente abbandonato a se stesso, come si può vedere dalle immagini seguenti:
Figura 2.2: Planimetria generale del lotto, con indicazione delle foto.
Figura 2.4: Foto 2, edifici ad est del lotto.
Figura 2.6: Foto 4, nuovo cinema Isola Verde, verso il lato sul del lotto.
Figura 2.8: Foto 6, edifici per abitazioni, sul lato ovest del lotto.
Figura 2.10: Foto 8, vista del lotto dall’angolo sud-est.
Figura 2.12: Foto 10, vista del lotto dall’angolo sud-ovest.
Figura 2.14: Foto 10b, ingrandimento della vista del lotto dall’angolo sud-ovest, con visione dei monti Pisani.
2.2 Caratteri evolutivi
L'estratto del catasto leopoldino (v. fig. 2.16) risalente al 1830 mostra come il tessuto storico della zona fosse costituito da un tessuto insediativo di tipo poderale, derivante dal preesistente impianto storico dovuto alla centuriazione romana. Non erano presenti nelle vicinanze edifici di valore storico, ma solo abitazioni contadine.
Figura 2.16: Catasto Leopoldino. Pianta del comune di Pisa al 1830 (estratto dal Piano Strutturale).
Il vero sviluppo urbanistico del quartiere (v. fig. 2.17) avviene, in linea con le tendenze evolutive dell'aggregato urbano della parte est della città, intorno agli anni '60, nel periodo del boom economico in Italia. L'edificazione è quasi sempre di tipo residenziale, con nuclei abitativi condominiali di alta densità abitativa e bassa qualità edilizia (derivanti dai PEEP degli anni '70-'80). Una ripresa dell'attività costruttiva si è avuta negli ultimissimi anni, come mostra la costruzione di due edifici di recentissima costruzione, l'alloggio per studenti universitari e il cinema multisala Isola Verde.
Figura 2.17: Periodizzazione degli edifici (estratto dal Piano Strutturale).
Si è giunti quindi ad una situazione attuale in cui l'area non mostra particolari segni di interesse storico, ed è inoltre privo di specifici contenuti urbani, in quanto si equivalgono le aree ad uso residenziale e le aree lasciate inutilizzate, mentre pochissimi sono gli spazi destinati ai servizi di quartiere, tra i quali spiccano una scuola elementare e un centro parrocchiale. Il quartiere risulta inoltre essere poco correlato con le altre zone cittadine, sopratutto a causa della viabilità principale, che forma un "effetto barriera" e molto disomogeneo al suo interno, in quanto sono presenti accanto ai nuclei insediativi ad alta densità, zone di verde incolto lasciate a se stesse.
Il dato più significativo risulta essere, tuttavia, la mancanza di una organica strutturazione degli spazi, dovuta ad una organizzazione dell’edificato sviluppatosi in maniera non coordinata e senza alcun carattere di omogeneità, compromettendo gravemente le qualità ambientali degli spazi aperti.
residenziali ad alta densità e caratterizzate dalla presenza di edifici condominiali, si trovano aree abbandonate di notevoli dimensioni o terreni ad uso agricolo. Le aree rimaste libere all’interno del sistema edificato vengono utilizzate come giardino privato o condominiale; in alcuni casi sono presenti spazi di pertinenza di fabbricati storici. Tutti gli edifici sono, tuttavia, dotati di spazi liberi o verdi, variabili per dimensioni e qualità ambientali.
Il quartiere è suddiviso in tre zone (v. fig. 2.18) con diversa caratterizzazione sia dell’assetto morfologico che di qualità degli spazi, dagli assi stradali di via Cisanello, via Monsignor A.Manghi e via Padre Pio da Pietralcina. Tale sistema stradale, di forte impatto ambientale sia per la dimensione che per il carico di traffico, produce notevoli effetti negativi lungo le aree limitrofe mediante inquinamento acustico ed atmosferico.
Figura 2.18: Suddivisione del comparto urbano di Cisanello (Estratto dal Piano del Verde)
La zona n°1, comprendente anche il lotto di progetto, è connotata da aggregazioni di isolati composti da complessi condominiali, generalmente di mediocre valore estetico, o da vaste aree abbandonate, situate essenzialmente nella parte centrale, destinate a trasformazione. Fatta eccezione per una bassa percentuale rispetto all’insieme, i giardini condominiali sono sistemati in maniera insoddisfacente e presentano una qualità ambientale decisamente modesta.
La zona n° 2 presenta un contesto di più densa edificazione, caratterizzato da un elevato numero di fabbricati di tipo condominiale, alcuni dei quali presentano spazi di pertinenza di notevole qualità. Inoltre la presenza diffusa di case uni e bifamiliari
per la elevata qualità biologico-ambientale risultano alcuni orti, situati principalmente in località S.Biagio.
Nella zona n° 3 una vasta porzione è interessata dal complesso ospedaliero; vi sono poi ampie aree destinate a coltura agricola e dal sistema degli argini del fiume Arno. A ridosso della struttura stradale principale - via Padre Pio da Pietralcina e via Monsignor A. Manghi - sono disposti alcuni complessi condominiali, la maggior parte dei quali di mediocre qualità sia estetica, sia dell’assetto spaziale e dell’uso del suolo. Di notevolissimo pregio ed interesse risulta il complesso della "Villa Tealdi".
2.3 Caratteristiche del verde.
La lettura delle analisi e valutazioni delle qualità effettuate sui tre settori ha rilevato che i giardini di pertinenza delle case uni e bifamiliari presentano un livello di qualità ambientale mediamente buono.
Da notare che nelle strutture condominiali non esistono attualmente giardini attrezzati, neppure utilizzando elementi precari e removibili. Inoltre, la presenza di parcheggi disposti al piano terra, insieme alle relative vie di accesso, riduce notevolmente le dimensioni degli spazi verdi e, insieme ad una organizzazione spaziale di scarsa qualità, ne risulta una impressone complessiva estremamente disordinata e di valore estetico negativo.
In generale la qualità dell’ uso del suolo, nell’intero comparto di Cisanello, è di livello positivo; un elevato numero di aree presenta un livello di qualità dello spazio molto bassa, mentre la maggior parte della qualità del verde utilizzato è di livello positivo.
Per quanto riguarda la zona circostante il lotto si può vedere, come riportato nelle figure 2.19, 2.20 e 2.21, che questo è caratterizzato da valori molto elevati di qualità, sia per la qualità del suolo, sia dello spazio che del verde, mentre così non è per i lotti edificati circostanti.
Figura 2.19: Qualità del suolo.
Figura 2.21: Qualità dello spazio.
2.4 Statistiche
Fra le statistiche più interessanti che riguardano l’area in esame, la più interessante è forse quella relativa al pendolarismo giornaliero , riportato in tab. 2.1.
UTOE A piedi Treno Autobus Auto Moto Bicicletta
7 227 135 638 3414 512 421
Tabella 2.1: Pendolarismo giornaliero per mezzo di trasporto (Dati ISTAT 1991)
Spiccano, fra gli altri dati, un elevatissimo pendolarismo effettuato tramite l'uso dell’auto privata - la percentuale di popolazione che usa l'auto privata per raggiungere il luogo di lavoro è del 42,3%, in quanto su una popolazione di 8072 persone ben 3414 usano l'auto privata; la percentuale è ben al di sopra delle altre utoe del comune di Pisa - e della moto, a confronto con un uso medio del mezzo pubblico e bassissimo del trasferimento pedonale. Ciò evidenzia ancor di più come il quartiere sia quasi più un quartiere dormitorio che non un quartiere realmente vissuto.
2.5 Clima
La presenza del mare influenza la situazione meteorologica del territorio comunale. L’escursione termica si mantiene intorno alla decina di gradi per tutto l’anno e le temperature minime si mantengono sempre sopra lo zero. Il mese di Novembre è mediamente quello più piovoso (vicino ai 140 mm di pioggia), e la stagione invernale presenta complessivamente una piovosità media di 90 mm. I venti sono moderati, con prevalenza del regime di calma (50-70%), e raggiungono i massimi nelle ore pomeridiane dei mesi più caldi.
Mese Tmin (°C) Tmax (°C) Gennaio 2,3 11,0 Febbraio 3,0 12,2 Marzo 4,9 14,9 Aprile 7,3 18,0 Maggio 10,7 21,9 Giugno 14,3 25,7 Luglio 16,8 29,0 Agosto 16,9 28,7 Settembre 14,6 25,7 Ottobre 10,6 21,0 Novembre 6,4 15,4 Dicembre 3,4 11,7
Tabella 2.2: Temperature minime e media massime mensili, rilevate dalla stazione meteorologica dell’aeroporto militare di S.Giusto tra il 1956 e il 1991.
Più in dettaglio (v. tab 2.2) si può osservare che le temperature minime risultano sempre superiori allo zero, e l’escursione termica (Tmassima - Tminima) si mantiene intorno
alla decina di gradi per tutto l’anno. Il mese mediamente più freddo risulta essere Gennaio. Lunghi periodi freddi o torridi sono eccezionali.
Mese Piovosità media mensile (mm) Gennaio 68,0 Febbraio 108,0 Marzo 67,5 Aprile 68,5 Maggio 62,0 Giugno 47,0 Luglio 28,0 Agosto 50,0 Settembre 95,0 Ottobre 129,0 Novembre 137,0 Dicembre 98,0
Tabella 2.3: Piovosità media mensile rilevate dalla stazione meteorologica dell’aeroporto militare di S.Giusto tra il 1956 e il 1991.
Per quanto riguarda la piovosità, come si può osservare dalla tabella 2.3, il mese di Novembre è mediamente quello più piovoso (vicino ai 140 mm di pioggia). La stagione invernale (Dicembre-Marzo), che è particolarmente interessata dai fenomeni di inquinamento, presenta una piovosità media di 90 mm.
Velocità del vento alle varie ore del giorno (m/sec) Mese 0 3 6 9 12 15 18 21 Gennaio 2,1 2,2 2,2 2,4 2,1 2,8 2,1 2,1 Febbraio 2,2 2,3 2,3 3,0 3,2 3,6 2,3 2,1 Marzo 1,8 1,9 1,9 2,9 3,8 3,9 2,0 1,7 Aprile 1,3 1,5 1,5 2,7 3,5 4,0 2,0 1,2 Maggio 0,9 1,0 1,1 2,2 3,5 3,7 1,9 0,7 Giugno 0,7 0,8 1,1 2,1 3,7 3,9 2,4 0,7 Luglio 0,6 0,7 0,9 1,9 3,6 4,1 2,5 0,5 Agosto 0,8 0,9 1,0 2,1 3,5 4,1 2,1 0,7 Settembre 1,1 1,2 1,2 2,5 3,0 3,6 1,4 1,1 Ottobre 1,6 1,6 1,8 2,9 3,0 3,1 1,4 1,5 Novembre 2,0 2,0 2,1 2,7 3,3 2,7 2,0 2,0 Dicembre 2,2 2,1 2,3 2,5 3,2 2,7 2,1 2,2
Tabella 2.4: Ventosità media mensile a passo triorario rilevate dalla stazione meteorologica dell’aeroporto militare di S.Giusto tra il 1956 e il 1991.
Per quanto riguarda la ventosità, si nota che questi valori (v. tab. 2.4) sono sempre molto modesti, e raggiungono i massimi solo nelle ore pomeridiane dei mesi più caldi.
Si tenga comunque presente che in questi valori medi sono conteggiati anche i periodi di calma di vento, che costituiscono una parte predominante di tutti i fenomeni esaminati.
La percentuale complessiva di situazioni di calma di vento sull’intero periodo esaminato è pari al 40%. I periodi più ventosi si verificano nelle ore centrali della giornata (soprattutto dalle 12 alle 18), mentre le maggiori frequenze di calme (60-80%) si verificano tra le 21 e le 6 del mattino; i massimi della velocità del vento si registrano intorno alle ore 15 nei mesi di luglio e Agosto.
Le massime escursioni della velocità nel corso della giornata si verificano nei mesi caldi (Luglio) in corrispondenza al massimo sviluppo del regime delle brezze. A partire dalle ore 6 comincia a levarsi il vento che, raggiunta la massima intensità intorno alle 15, cala decisamente per ritornare alla calma completa introno alle ore 20. Nel mese di Gennaio tali variazioni di intensità sono assai ridotte.
In figura 2.22 sono riportate le percentuali di occorrenza delle direzioni medie (1951-1991) del vento. Le direzioni prevalenti si situano sull’asse Est (terra) - Ovest (mare), mostrando chiaramente il regime di brezza.
2.6 Aspetti idraulici e geomorfologici.
Tra le indagini geotecniche condotte in prossimità dell'area in progetto, quella più significativa per il caso specifico è quella riportata nel Piano Strutturale (v. fig. 2.23), in cui si evidenza come la stratigrafia dell'area sia composta da, andando dall'alto verso il basso:
§ suolo agrario superficiale, dalla profondità di circa 1 metro, costituito da argille e limi di colore bruno giallastro, con intercalazioni limo-sabbiosi molto sottili. L'angolo di attrito interno delle sabbie varia da un minimo di 29° ad un massimo di 43°. In questo strato la resistenza alla punta del penetrometro (prova penetrometrica statica) è superiore a 45 Kg/cmq, con una punta massima di 170 Kg/cmq, mentre la coesione dello strato è da considerarsi nulla. Il peso di volume è di circa 2 Kg/cmc;
§ strato di limi sabbiosi, aventi spessore all'incirca di 1 metro;
§ strato di argilla plastica, il cui tetto è situato ad una profondità variabile fra i -2 e i -3 metri dal livello di campagna, dovuta ai depositi alluvionali e ai depositi di colmata risalenti al periodo dell'Olocene.
Figura 2.23: Carta geologica (Estratto dal Piano Strutturale)
Per quanto riguarda l'altezza della falda freatica, l'acquifero freatico superficiale si localizza negli esigui livelli sabbiosi compresi nello strato argilloso, per cui il tetto della falda si trova a quote molto prossime a quelle del piano di campagna. E' inoltre assente il rischio idraulico, essendo la zona di costruzione ben lontana dalle zone soggette a frequenti esondazioni.
Infine, dalla carta altimetrica (v. fig. 2.24) si nota che il lotto di progetto risulta sopraelevato rispetto alla rete stradale, ma comunque pianeggiante, mantenendosi sempre ad una quota compresa fra i 3 e i 3,5 metri.