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I “VERI FUNGHI”

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(1)

I funghi

(2)

MYCOTA

MYXOMYCOTA (MYCETOZOA)

Tipo plasmodiale: cellule

plurinucleate che si muovono con movimenti di tipo ameboide

EUMYCOTA Divisioni

Sottodivisioni Mastigomycotina, Zygomycotina, Ascomycotina Basidiomycotina, Deuteromycotina(Fungi imperfecti)

(3)

Generalità

I “VERI FUNGHI”

I veri funghi sono organismi eucarioti che prediligono di norma i luoghi umidi, che non formano mai veri tessuti, che si riproducono per sporocisti e gametocisti e che si differenziano dalla maggior parte delle alghe perché sono eterotrofi, non posseggono plastidi e sono

caratterizzati da cicli, ultrastrutture e composti chimici peculiari

I funghi vivono come parassiti o saprofiti in acqua dolce, sulla terra ferma o, più raramente, in mare

Sono organismi eucarioti che formano un tallo, né nudo né ameboide come i mixomiceti, avvolto da una parete cellulare di chitina, cellulosa o glucani

(4)

IFE specializzate nell’assorbimento (in certi casi) e fanno aderire fungo il fungo al substrato

RIZOIDI (saprofiti) AUSTORI (parassiti) Fase vegetativa di una sola cellula: lieviti

Fase vegetativa consiste di filamenti ramificati chiamate ife, formanti il micelio

EUMYCOTA

Corpo fruttifero: ife più compatte e strutturate, serve per la diffusione delle spore

CORPI FRUTTIFERI: parti del micelio altamente differenziate

(5)

IFENCHIMA (pseudotessuto formato da ife intrecciate,

nei corpi fruttiferi)

Plectenchima (ife ancora riconoscibili)

Pseudoparenchima (ife non più

riconoscibili, che perdono la loro individualità)

In alcuni funghi, in condizioni ambientali sfavorevoli, micelio si organizza in sclerozio, formato da uno

stretto intreccio di ife che in periferia costituiscono uno

pseudoparenchima

(6)

PARETE

(non è inerte e può contenere enzimi

CHITINA

(polisaccaride dell’acetilglucosammina)

IFE

Cenocitiche, apociziali o sifonate (Zygomycotina) (numerosi nuclei non separati da pareti)

Settate (Ascomycetes e Basidiomycetes) (divise da pareti in segmenti uni o

plurinucleati)

Nei Mastigomycota, parete è fatta di cellulosa

Nei saccaromiceti è fatta di glucano, polimero del glucosio

PORI nelle pareti trasversali

(poro semplice e doliporo)

(7)

Poro semplice delle pareti trasversali delle ife degli

Ascomiceti Doliporo, con parentosoma

(cappuccio costituito da reticolo endoplasmatico),

Caratteristico della parete trasversale dei Basidiomiceti

PORO

Parentosoma

Parentosoma DOLIPORO

Ifa di un ascomicete con poro semplice, attraverso il quale sta

passando un nucleo.

NUCLEO

(8)

Micelio con nuclei uguali: omocarion

Cellula (o micelio) che contiene nuclei geneticamente diversi: eterocarion

Mutazione genetica

positiva negativa

eterocarion

Anastomosi di ife appartenenti a miceli diversi

Variabilità somatica dei Fungi imperfecti che non hanno ciclo sessuale

eterocarion

(9)

Formazione di un micelio eterocariotico Fusione tra 2 nuclei Moltiplicazione dei nuclei diploidi Occasionali chiasmi mitotici Aploidizzazione dei nuclei diploidi

CICLO PARASESSUALE

VANTAGGIO La parasessualità, a differenza della riproduzione sessuale (che avviene solo in particolari condizioni nutrizionali e ambientali), si attua in qualsiasi momento dello sviluppo del fungo.

A seguito dell’eterocariosi ci sono ricombinazioni genetiche definite ricombinazioni parasessuali

(10)

PROPAGAZIONE

Funghi unicellulari

SCISSIONE

GEMMAZIONE (Saccaromiceti)

Funghi pluricellulari

GEMMAZIONE

FORMAZIONE DI OIDI (se non sono diversi dalle cellule del micelio che li ha prodotti) e GEMME (circondati da una spessa parete). Entrambi riguardano la separazione di cellule ifali

MOLTIPLICAZIONE PER CONIDI (servono per la moltiplicazione e

dispersione del fungo o per passare periodi di condizioni ambientali avverse) Endoconidi

Esoconidi

Planoconidi o zoospore (conidi mobili) Aplanoconidi (conidi privi di movimento)

Ife conidiofore: separano al loro apice conidi esogeni

Ife conidiangiofore: portano conidiangi in cui si formano i conidi

SCISSIONE

GEMMAZIONE

In Zygomycotina e Ascomycotyna conidi per lo più aploidi

In Basidiomycotina conidi anche dall’individuo diplofitico

I conidi sono formati direttamente dal micelio fungino o da ife speciali che possono essere:

RIPRODUZIONE ASESSUALE

(11)

RIPRODUZIONE SESSUALE

1) Fusione di planogameti (gameti mobili):

Isogamia = gamete + gamete

Eterogamia = microgamete + macrogamete (entrambi mobili) Oogamia = spermio (mobile) + oosfera (immobile)

2) Fusione di rami ifali sessualmente differenti, gametangi (gametangiogamia):

Isogametangiogamia = gametangi indistinguibili (cellula di fusione: cenozigote o zigospora) (Zygomycotina)

Eterogametangiogamia = anteridi o spermatangi + oogoni o oangi (oosfera fecondata

= oospora) [Mastygomycotina, Ascomycotina con oangi = ascogoni)]

3) Fusione di ife non differenziate sessualmente = SOMATOGAMIA

(Basidiomycotina e qualche Ascomycotina)

ASCOMYCETES: fusione nucleare (2n) meiosi (4n) mitosi (8n)

8 nuclei n meiospore o

Ascospore (contenute in

un asco) BASIDIOMYCETES: fusione nucleare (2n) meiosi (4n)

4 nuclei n meiospore o basidiospore

FUNGI IMPERFECTI: riproduzione sessuale non osservata; ricombinazione gametica di tipo parasessuale.

(12)

FUNGHI MENO EVOLUTI n + n 2n n

gamia zigote

meiosi INDIVIDUO

APLONTE

FUNGHI SUPERIORI n + n 2n individuo 2n

meiosi

n

individuo n

individuo

gamia n

diplofito

spora

aplofito

INDIVIDUO APLO-DIPLONTE

(13)

ORGANISMI APLO-DIPLONTI CON ALTERNANZA DI GENERAZIONE La fase diploide è più complessa rispetto alle altre piante perché nei funghi la plasmogamia e la cariogamia sono distanziate nel tempo e nello spazio, dato che avvengono in cellule diverse.

Fusione dei soli citoplasmi (plasmogamia) DICARION (cellula binucleata; forma speciale di eterocarion)

DICARIOFITO (diplofito anomalo, in cui vi sono due corredi n separati [n+n]; micelio costituito da ife tutte binucleate)

n + n = 2n

mitosi

cariogamia

ZEUGITE

(diplofito normale o sincariofito)

Spore all’esterno dello zeugite sporoforo o basidio

BASIDIOSPORE Spore all’interno dello zeugite

sporangio o asco ASCOSPORE

meiosi meiosi

FUNGHI APLO-DIPLONTI CON DIPLOFITO A 2 FASI: DICARIOFITO

E SPOROFITO

(14)

Funghi OMOTALLICI ± AUTOGAMI Micelio o tallo capace di riproduzione sessuale, senza differenziazione in

maschile e femminile

Funghi ETEROTALLICI ALLOGAMI

+ -

MASCHILE FEMMINILE

Riproduzione sessuale solo tra due talli differenti, maschile

e femminile

IMENI

Strati di aschi o basidi

Sono portati da parti del micelio altamente differenziate, dette corpi fruttiferi

Basidiospore e ascospore sono forme perfette di riproduzione, i conidi sono forme imperfette

Nei funghi superiori:

(15)

FUNGHI (eterotrofi)

SAPROFITI (fermentazioni)

PARASSITI (patogeni, agenti delle micosi) SIMBIONTI (+ alghe = licheni

+ radici di piante superiori = micorrize)

Alcuni funghi costituiscono un alimento molto pregiato; certe specie, invece, sono tossiche.

Tipo di conidi

(moltiplicazione vegetativa)

Sviluppo e caratteristiche del micelio

Ciclo ontogenetico

Presenza di meiosporangi e tipo di meiospore CLASSIFICAZIONE

(16)

MASTIGOMYCOTINA E ZYGOMYCOTINA (PHYCOMYCETES)

Phycomycetes = “funghi alghe” o Siphonomycetes Cellule con parete (al contrario degli Archymycetes)

Unicellulari o pluricellulari con ife prive di setti (sifonati, cenocitici, polienergidi o apociziali)

Tutti aplonti

Endoconidi (con molti nuclei)

mobili per flagelli immobili

zoospore (Mastigomycotina) aplanoconidi (Zygomycotina)

(17)

Riproduzione sessuale

Specie acquatiche

Specie subaeree spermatangi oangi

(eterogametangiogamia) spermi + oosfere

oospora (oosfera fecondata)

spora

meiosi

gametangi + gametangi (isogametangiogamia)

zigospore (cenozigoti)

meiosi

spora individuo aplonte MASTIGOMYCOTINA ZYGOMYCOTINA

individuo aplonte

(18)

Comprendono: Chytridiomycetes, Oomycetes e Zygomycetes.

Chytridiomycetes e Oomycetes (Mastigomycotina)

Sono provvisti di flagelli (conidi mobili = zoospore).

Sono legati all’ambiente acquatico.

Agenti di malattie delle piante (rogna, peronospora della patata e della vite, ernia dei cavoli).

La peronospora della vite (Plasmopora viticola) si combatte con la “poltiglia bordolese”, a base di solfato di rame.

Zygomycetes

(Zygomycotina o muffe bianche)

Hanno conidi immobili (aplanoconidi).

Sono legati all’ambiente terrestre.

Saprofiti su resti organici animali o vegetali.

Parassiti di vegetali (es. Rhizopus stolonifer) o di animali e dell’uomo (mucormicosi).

Mucor rouxii è usato industrialmente per scindere l’amido in zucchero prima della fermentazione alcoolica con il lievito, poiché il lievito non contiene enzimi amilolitici.

(19)

Colture in assenza di O2 forma tipo lievito Colture in presenza di O2 forma filamentosa

PROPAGAZIONE

Per conidi immobili in conidiangi globosi all’apice di ife conodiangiofore, con superficie spinescente. La parete del conidiangio, se toccata, si rompe, il contenuto vischioso trasuda ed è distaccato da insetti più che dal vento.

RIPRODUZIONE SESSUALE Per gametongiogamia con formazione di cenozigoti (zigospore).

Alcune specie sono omotalliche (±); la maggior parte è eterotallica (+ e -).

Presenza di ormoni (gamone + e gamone-).

GAMETANGIOGAMIA

(20)

MUCORACEAE

Mucor mucedo: si sviluppa sul pane in presenza di umidità.

Mucor racemosus: si sviluppa sulla frutta zuccherina e può indurre fermentazione alcoolica.

Mucor javanicus e Rhizopus oryzae: idrolizzano l’amido e fermentano lo zucchero (vino di riso o saké).

Mucor parassiticus: pseudotubercolosi.

Mucor corymbifer: micosi dei canali urinari.

Mucor cornealis: micosi della cornea.

Genere Rhizopus: preparazione di ormoni sessuali corticosurrenalici.

(21)

ASCOMYCOTINA (ASCOMYCETES)

Comprende oltre 15000 specie

Vivono nel suolo, negli escrementi, nell’acqua dolce o di mare Saprofiti

Parassiti

RIPRODUZIONE SESSUALE

Si riproducono per meiospore, portate in uno sporangio a sacco (asco) contenente 8 meiospore (ascospore), allontanate in modo esplosivo.

CORPO VEGETATIVO

UNICELLULARE (lieviti)

PLURICELLULARE (ife settate con un solo nucleo)

Prende contatto con il substrato da cui assorbe sostanze nutritive.

La parete cellulare è costituita da chitina, amminozuccheri, proteine, mannosio, glucosio.

Cellule in contatto tramite poro semplice. Continuità citoplasmatica.

(22)

PROPAGAZIONE per conidi

GAMIA tra ascogoni (oangi) + anteridi (spermatangi)

ASCO (contiene 2 nuclei n e n) 2n meiosi mitosi Ascospore (n)

Ascocarpi o corpi fruttiferi

Portano le ife ascogene, parassite del micelio vegetativo, non in contatto con l’esterno, incapaci di nutrirsi. Lo stadio di ife

ascogene è breve rispetto allo stadio aploide (= micelio del fungo).

Le ife ascogene servono per moltiplicare il prodotto della gamia, in modo che da una sola gamia si sviluppino più aschi.

PERITECIO (fiasco) CLEISTOTECIO

(tondeggiante chiuso)

APOTECIO (scodella)

ASCOMYCETES

Hemiascomycetidae (sprovvisti di corpi fruttiferi) Euascomycetidae (con corpi fruttiferi)

Agente di disseminazione: VENTO I corpi fruttiferi portano anche gli aschi.

(23)

CLEISTOTECIO

asco

PERITECIO

Ostiolo (apertura da cui fuoriescono le spore parete

Parafisi (IFE STERILI) asco

APOTECIO

Imenio (aschi sul fondo della scodella, grande sviluppo della parte fertile)

Peridio (costituito da ife intrecciate che costituiscono pseudoparenchima che circondano una zona contenente gli aschi)

(24)

La diffusione delle ascospore avviene ad opera

dell’asco, che ha una parete elastica. In molti casi, la

parte superiore si apre con un coperchietto e le

ascospore vengono proiettate fuori con forza

(25)

Ciclo di Pyronema confluens (meiosi intermedia; aplofito predominante)

Ascogonio plurinucleato con tricogino

Anteridio a clava plurinucleato PLASMOGAMIA

I nuclei del tricogino degenerano, il tricogino

aderisce all’anteridio, il contenuto dell’anteridio passa nell’ascogonio.

Si formano coppie di nuclei maschili e femminili

(dicarion).

Alla periferia dell’ascogonio FORMAZIONE DEI

DIVERTICOLI

Diverticoli a guanto (in cui migrano i dicarion) che si accrescono trasformandosi in

ife che si settano in cellule, ognuna con una coppia di

nuclei.

1

3 2 PROCESSO AD UNCINO

(26)

PROCESSO AD UNCINO

Ogni cellula binucleata si piega formando un uncino ed origina, per divisione, altre cellule binucleate, in modo che

ognuna abbia

un nucleo dall’anteridio ed un nucleo

dall’ascogonio.

4 Cellula binucleata

a uncino Mitosi

Formazione della parete divisoria

SINCARIOFITO

fusione

cario- gamia

meiosi

condensaz.

citoplasma formaz.

parete

Il citoplasma in più è epiplasma per la nutrizione delle ascospore.

8 ASCOSPORE

Due cellule

binucleate continuano a dividersi nello stesso modo e formano le ife, a cellule binucleate, chiamate ife ascogene

(DICARIOFITO)

Ciascun ifa

ascogena origina un processo

laterale detto asco dove migrano i due nuclei anteridiale e ascogoniale.

L’asco mediante un setto si separa dalla cellula che l’ha prodotto

5

6

Tra la cellula presente alla base dell’uncino e quella nella parte apicale si riassorbe la parete e si forma un’altra cellula binucleata

7

(27)

GAMIA tra

ASCOGONIO (organo femminile) [cellula plurinucleata,attorcigliata, sormontata dal tricogino]

e

ANTERIDI (organi maschili) [con ramificazioni sottili]

oppure

SPERMAZI UNICELLULARI (non mobili) + IFA RICETTIVA = SPERMATIZZAZIONE

Ricapitolando:

1)ASCOSPORA (n) —› micelio aploide o aplofito, costituito da ife con cellule uninucleate, che porta i gametangi (ascogonio e anteridio) 2)PLASMOGAMIA (ascogonio + anteridio) —› dicarion (n+n)

3)DICARIOFITO (=ife ascogene) (n+n) —› aschi

meiosi e mitosi

4)CARIOGAMIA (negli aschi) —› sincariofito (2n) —――› ascospore (8)

Le ife ascogene, limitate nel tempo e nello spazio, sono portate dagli ascocarpi, corpi fruttiferi, sono parassite del micelio vegetativo, perchè non in contatto con l’esterno e quindi incapaci di nutrirsi. Lo stadio di ife ascogene è breve rispetto allo stadio aploide (= micelio del fungo).

Le ife ascogene servono per moltiplicare il prodotto della gamia, in modo che da una sola gamia si sviluppino più aschi.

(28)

Specie aplonte

(manca il dicariofito) Specie diplonte Specie aplo-diplonte (n)

(n)

germinazione

fusione fusione (2n)

(aploidi)

2n

2n

individui diploidi (diplofito)

aplofito (n)

divisione

2n

2n

divisioni gametangi

Meiosi iniziale Meiosi terminale Meiosi intermedia

subito gametangi

2n

(29)

HEMIASCOMYCETIDAE

ENDOMYCETALES O

SACCHAROMYCETALES

Non hanno corpi fruttiferi e gli aschi sono formati singolarmente e non portati da ife ascogene

Individui saprofiti che inducono le fermentazioni.

Unicellulari, ovoidali, un solo nucleo, derivanti dalla frammentazione delle ife.

Solo in alcuni casi hanno un micelio gemmante pluricellulare.

Schizosaccharomycetaceae (riproduzione per scissione) Saccharomycetaceae

(riproduzione per gemmazione)

(30)

SACCHAROMYCETACEAE

Saccharomyces cerevisiae: lievito di birra; ricco di vitamine B e di aminoacidi essenziali; antifermentativo; antiputrido; preparazione della birra (fa fermentare il malto); panificazione; antibiotico contro foruncolisi.

In generale, i lieviti sono addizionati alle farine di riso e mais per aumentare valore biologico, inoltre sono utili per le popolazioni sottoalimentate.

Saccharomyces ellipsoideus: fermentazione alcolica. Vive nel terreno, il vento lo trasporta sui grappoli d’uva.

Saccharomyces apiculatus: sidro (vino di frutta)

Saccharomyces saké: vino di riso

Saccharomyces fragilis: kefir

Saccharomyces lactis: yogurth

Solo in condizioni sfavorevoli i saccaromiceti, a seguito di un processo gamico, formano aschi con ascospore in cui due individui si comportano come gametangi.

(31)

Solo in condizioni sfavorevoli (coltura vecchia, senza sostanze nutritive a disposizione) i saccaromiceti, a seguito di un processo gamico, formano aschi con ascospore in cui due individui si comportano come gametangi.

SACCHAROMYCETACEAE

Candida albicans (forma imperfetta, che ha perso la capacità di riprodursi sessualmente): saprofita delle mucose, agente del mughetto (malattia della bocca dei bambini), saprofita dell’apparato intestinale e urinario

Criptococcus neoformans: infezioni dei polmoni e del S.N.C.

(32)

EUASCOMYCETIDAE

Ordine: EUROTIALES —› aschi rotondi dentro il corpo fruttifero chiuso (cleistotecio)

Famiglie: GIMNOASCACEAE —› saprofiti su vegetali in decomposizione, conserve, escrementi;

parassiti che causano affezioni cutanee (dermatomicosi) ai peli e alle unghie (tigne); eccezionalmente formano aschi, di solito si comportano come funghi imperfetti; moltiplicazione per conidi o sclerozi

(33)

EUASCOMYCETIDAE

Ordine: EUROTIALES —› aschi rotondi dentro il corpo fruttifero chiuso (cleistotecio)

Famiglia ASPERGILLACEAE —› saprofiti (fermentazioni); parassiti (aspergillosi); muffe verdi.

Generi più importanti: Aspergillus, Penicillium e Cytromyces.

Moltiplicazione per esoconidi, portati da ife conidiofore.

Aspergillus glaucus: vive su pane raffermo, cuoio, stoffe Aspergillus oryzae: fermentazione alcolica del riso, saké Penicillium glaucum: usata per la maturazione di gorgonzola Penicillium notatum: penicillina (F.U.), scoperto nel

1927 da Fleming, inibitore dei cocchi Gram + e –

Penicillium griseofulvum: griseofulvina (F.U.), fungostatico, usato contro le tigne

Penicillium expansus: vive sulla frutta, conservata nei magazzini

Cytromyces : fermentazione citrica

(34)

Ordine: CLAVICIPITALES —›

periteci con ostioli portati su una parte specializzata del micelio (stroma).

Famiglia: Clavicipetaceae Claviceps purpurea: parassita delle graminacee; produce alcaloidi lisergici.

Ordine: PEZIZALES —› apoteci a forma di scodella.

Famiglia: PEZIZACEAE —› saprofiti; apotecio aderente al terreno o sollevato dal gambo.

Peziza aurantiaca: commestibile

Famiglia: HELVELLACEAE —› gambo sterile + cappello fertile; mangerecce, poco pregiate (Es. Helvella crispa ed Helvella lacunosa).

Ordine: TUBERALES —› ascocarpo chiuso e ipogeo; il micelio forma micorrize con le radici degli alberi.

Tuber magnatum: tartufo bianco (di Alba) Tuber brumale: tartufo nero (di Norcia)

EUASCOMYCETIDAE

(35)

CICLO DI CLAVICEPS PURPUREA

Gamia tra ascogonio e anteridio Infezione degli

stigmi di segale

In primavera, le ascospore filiformi

infettano gli stigmi della segale, originando un micelio che invade l’ovario della pianta

Ovario sostituito da un fitto intreccio micelico con conidi immersi nella melata (liquido dolciastro prodotto dall’ospite sotto lo stimolo del fungo (Stadio di Sphacelia segetum)

La melata, sgocciolando fuori dalle spighe di segala, trasporta i conidi, che, grazie agli insetti richiamati dalla melata, infettano altre piante.

Con la maturazione e disseccamento della pianta, si ha la trasformazione del fungo in uno sclerozio, che sporge fuori dalle glume sotto forma di un cornetto, di color violetto scuro (Stadio di Sclerotium clavus)

In estate, a maturità della segale, gli sclerozi

cadono in terra dove rimangono fino alla primavera successiva

(36)

CICLO DI CLAVICEPS PURPUREA

Stadio di Claviceps purpurea:

germinazione dello sclerozio con sostanza ormoniche prodotte da graminacee; numerosi stromi fertili sorretti da un peduncolo.

Nella parte globosa, si formano periteci (con ostiolo sporgente in superficie) che vengono fuori da un riproduzione sessuale tra ascogonio pluricellulare ed anteridio pluricellulare.

In ogni asco si trovano ascospore filiformi che, uscite dall’asco,

ricominciano il ciclo

(37)

CLAVICEPS PURPUREA La droga è lo sclerozio. Contiene:

 grassi di riserva,

 aminoacidi,

 ammine,

 sterine,

 alcaloidi lisergici —› ergotamina (il cui tartrato si trova nella F.U.), vasocostrittore, usato contro le emicranie

ergotossina (ergocristina + ergocriptina + ergoconina) ergometrina (il cui maleato acido si trova nella F.U.),

usata in ostetricia e ginecologia come tonico uterino Proprietà —› attivatore contrazioni uterine; emostatico; vasocostrittore

La segale cornuta è alterabile (grassi irrancidiscono e alcaloidi subiscono isomerizzazione) e deve essere conservata al riparo dall’umidità.

Tossicità —› ingestione di farine inquinate da sclerozi —› ERGOTISMO

Forma cancrenosa (vasocostrizione).

I

Forma convulsiva (convulsioni, allucinazioni,

turbe psichiche)

Derivati semisintetici: LSD (amide dell’acido lisergico) —› allucinogeno; psicomimetico;

provoca convulsioni e paralisi; teratogeno.

Inizia con disturbi digestivi e circolatori, che portano alla cancrena degli arti inferiori

(38)

MICELIO SECONDARIO

(rappresenta il vero micelio vegetativo)

MICELIO PRIMARIO

(fase breve, al contrario degli Ascomiceti, in cui corrisponde

al micelio vegetativo)

Aplofito; origina dalla basidiospora; è costituito da ife sottili con cellule uninucleate; può originare conidi; non ci sono ascogoni e anteridi; avviene la somatogamia (plasmogamia).

Con la somatogamia si conclude fase di micelio primario e inizia quella di micelio secondario

BASIDIOMYCOTINA (BASIDIOMYCETES)

Meiospore esogene.

Basidio = cellula in cui avvengono cariogamia e meiosi.

Micelio pluricellulare settato con doliporo.

(39)

MICELIO SECONDARIO

(rappresenta il vero micelio vegetativo)

Diplofito-dicariofito

Divisione per processo a fibbia (come quello ad uncino degli Ascomiceti)

BASIDIO Più ife

Cellula con 2 nuclei

Citodieresi (si formano 3cellule)

1

2

3 BASIDIO

Formazione di un diverticolo

MITOSI

Cariogamia (formazione del

sincariofito)

Un nucleo entra nel diverticolo, l’altro rimane nella cellula. Entrando in mitosi, il primo nucleo costituisce due nuclei che rimangono nella cellula principale; il secondo nucleo ne forma uno che resta nella cellula alla base del diverticolo e l’altro che si dispone all’apice del diverticolo

Una cellula binucleata (corrisponde a metà della cellula iniziale), la seconda uninucleta che corrisponde all’altra metà, la terza uninucleata che corrisponde al diverticolo

(40)

basidiospora sterigma

Basidio = sporoforo (porta le spore all’esterno)

Dopo la meiosi, non ci sono altre mitosi: si formano solo quattro basidiospore

Alla periferia del basidio, si formano tante piccole protuberanze quante sono i nuclei formati: ogni

protuberanza ha un parte apicale rotondeggiante ed una ristretta, sterigma che si inserisce sul basidio

Ciascun nucleo attraversa lo sterigma e raggiunge la parte rotondeggiante, costituendo una basidiospora

n + n

dicarion

2n

cariogamia

meiosi

(41)

Gelatinoso; carnoso; fibroso (consistenza) Piede + cappello

oppure (forma) Crostosi

MICELIO TERZIARIO o CORPO FRUTTIFERO

Nelle specie più evolute le ife del micelio secondario si intersecano tra di loro, perdono la loro individualità e formano i basidiocarpi (corpi fruttiferi)

Il micelio terziario per il nutrimento dipende totalmente dalle ife dicariotiche che si trovano a diretto contatto con il terreno

(42)

Corpo fruttifero stipitato

(piede o stipite + cappello, parte fertile)

 Dopo disseminazione delle basidiospore, degenerano

 Cappello porta imenio nella parte inferiore

 Più evolute

 Sorgono da una parte del micelio secondario ben definita, spazialmente limitata, a partite da un nodulo ifale di dimensioni determinate

Corpo fruttifero crostoso

• Si accrescono indefinitamente

• Forma di mensola attaccata solo da un lato

• Imenio nella parte inferiore

• Perenni

(43)

vp = velo parziale vu = velo universale ar = anello

v = volva

f = resti del velo universale Sviluppo dei basidiocarpi

Tipo gimnocarpico: forme crostose e alcune stipitate in cui imenio è fin da principio a contatto con l’esterno

Tipo emiangiocarpico: forme stipitate, imenio coperto da velo parziale che si apre a maturità e può lasciare resti sul gambo (anello) o sul margine del cappello (cortina). All’esterno di questo velo parziale si può trovare velo universale che racchiude il nodulo ifale dal quale si sviluppa il corpo fruttifero [velo universale si spezza lasciando residui alla base del gambo (volva) e sul cappello]

Tipo angiocarpico: funghi più evoluti, parte fertile racchiusa nel velo universale, dispersione passiva delle spore

1 corpo fruttifero emiangiocarpico immaturo; 2 a corpo fruttifero emiangiocarpico immaturo con velo universale; 2b corpo fruttifero emiangiocarpico maturo con volva, anello e residui del velo universale

(44)

Tipi di basidi

Olobasidio: meiosi dei nuclei non seguita da citodieresi Fragmobasidio: meiosi seguita da citodieresi

Basidio acrosporo: spore che sporgono in corrispondenza dell’apice del basidio Basidio pleurosporo: spore portate lateralmente

(45)

BASIDIOMYCETES

2 sottoclassi

HOLOBASIDIOMYCETIDAE con basidio non settato

Hymenomycetales

Polyporaceae Boletaceae Agaricaceae PHRAGMOBASIDIOMYCETIDAE

con basidio settato

Uredinales ―› ruggini (spore di colore rosso –bruno), parassite Ustilaginales ―› sono chiamate carboni (spore polverose) e carie

Ustilago maydis―› emostatico; alcaloidi Gastromycetales Lycoperdaceae Phallus impudicus ―› velenoso, cattivo odore

(46)

POLYPORACEAE

Fomes officinalis: tronco di alberi; contiene resina e ac. agaricinico;

Antidrotico (contro il sudore dei tisici); purgante. Fu studiato per le sue proprietà antibiotiche.

Fomes fomentarius (fungo dei chirurghi, veniva usato in chirurgia):

emostatico, per applicazione diretta. Fungo dell’esca.

BOLETACEAE

Boletus edulis: porcino.

Boletus felleus, satanas: velenosi.

Hymenomycetales

Corpi fruttiferi gimnocarpici, parassiti delle Conifere, responsabili del marciume nero (distruggono cellulosa) e del marciume bianco (distruggono la lignina, legno marcio è bianco)

Corpi fruttiferi a cappello, consistenza carnosa, imenio non

protetto da velo parziale, micorrize associate a conifere o

alberi decidui

(47)

AGARICACEAE Cantharellus cibarius (gallinaccio): edule.

Lactarius: velenosi.

Russula: molte specie velenose.

Psalliota campestris (prataiolo): edule, confuso con le Amanite, ha l’anello, manca di volva)

Amanita cesarea: ovulo buono, cappello giallo aranciato.

Amanita muscaria: ovulo malefico, Amanita phalloides: mortale.

Amanita verna: mortale (si confonde con il prataiolo).

Psylocybe, Stropharia, Conocybe:

allucinogeni; contengono derivati della triptamina (psilocina e psilocibina).

Hymenomycetales

(48)

Amanita muscaria Amanita verna

Amanita phalloides

Boletus luridis

Amanita virosa

Psalliota campestris Amanita pantherina Boletus satanas

cappello rosso con macchie bianche, sostanze allucinogene

cappello verde chiaro e volva con orli frastagliati, mortale

cappello olivaceo cosparso di residui bianche del velo universale

cappello bianco, mortale, si confonde con il

prataiolo, edule

Bianca candida, mortale

(49)

AVVELENAMENTI DA FUNGHI Specie tossiche confuse con specie eduli

Annerimento argento a contatto con la carne del fungo o annerimento all’aria, dopo spezzati criteri non validi

Unico criterio Riconoscimento corpi fruttiferi

Due tipi di intossicazioni:

 Sindromi a breve incubazione, sintomi dopo 1-8 ore dall’ingestione del fungo. Decorso benigno

a. Sindrome resinoide (o gastro-enterica) b. Sindrome muscarinica

c. Sindrome panterinica

d. Sindrome coprinica (dovuta a funghi del genere Coprinus)

 Sindromi a lunga incubazione, sintomi dopo 7- 40 ore, con mortalità tra il 30 e il 50%. Ingestione di 50 g di fungo ha tossine sufficienti per uccidere un uomo.

a. Sindrome falloidinica

(50)

Funghi con principio muscarinico

Sindrome muscarinica (Clitocybe e Inocybe —› velenosi, ma non mortali)

Sintomi: ipotensione, dispnea, turbe gastrointestinali, sudorazione, eccitazioni, S.N.C., delirio

Antidoto = atropina

Sindrome panterinica (Amanita muscaria, Amanita pantherina —› contengono poca muscarina; devono il loro potere tossico alla colina e alla micotropina) Sintomi: turbe gastrointestinali, vomito, diarrea, allucinazioni, simili a quelle da intossicazioni da muscarina

(Boletus, Lactarius, Russula)

molto frequente, ingestione Russula, Boletus o funghi eduli deteriorati.

Sostanze resinoidi irritano mucosa gastrica, provocando diarrea, vomito e modesto danno epatico

Rimedio: lavanda gastrica

Sindromi a breve incubazione

 Sindrome coprinica:

Funghi del genere Coprinus

sensibilizzazione all’alcol causata da L glutammina, aminoacido in grado di bloccare il metabolismo dell’etanolo. Fungo ingerito 4-5 giorni prima e poi assunzione d alcol. Arrossamento del viso, rigonfiamento vene del collo, parestesia delle mani e dei piedi. Regredisce spontaneamente in 2-4 ore

Sindrome gastrointestinale o resinoide

(51)

AVVELENAMENTI DA FUNGHI

Funghi con fallotossine e amanitotossine (Amanita phalloides, Amanita verna, Amanita virosa)

Contengono principi azotati: fallina, falloidina, falloina, amanitine (α, β, γ, δ, ε), ciclopeptidi termostabili, non alterati da cottura e d essiccamento)

Dose letale = 0,1 mg/kg

4 fasi:

Incubazione: può arrivare fino a 40 ore, rendendo la diagnosi difficile

Fase gastroenterica: vomito e diarrea, sete intensa, aumento glicemia ed azotemia

Fase epatica: compare 1-2 giorni dalla precedente, ittero di diversa intensità Fase renale: oliguria, degenerazione delle cellule tubulari. Compromessi anche organi come cuore, SNC, con conseguente delirio e coma.

Comuni terapie, lavanda gastrica e carbone attivo, non valide

Risultati apprezzabili con Penicillina G per endovena, distacco dei ciclopeptidi da albumine plasmatiche ed escrezione delle tossine non coniugate

Sindrome falloidinica

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Sindrome elvellica

L’avvelenamento è dovuto alle emolisine.

Sintomi dopo 5-48 ore e consistono in vomito, diarrea, dolori addominali, epatite colitica, turbe del sistema nervoso

Piridossina cloroidrato per via endovenosa Helvellaceae: contengono acido elvellico Altre sindromi a lunga incubazione

Sindrome orellanica Cortinarius orellanus

Sindrome citotossica, sintomi anche 20 giorni dopo l’ingestione del fungo.

Poliuria, proteinuria, oligo-anuria, dolori addominali, sete intensa.

Mortalità intorno al 20%.

Dialisi e reidratazione

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