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Educazione Terapeutica

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Academic year: 2021

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Testo completo

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Bologna, 09/01/2018

Sabina Olmi

Educazione Terapeutica

“Più un malato conosce la sua malattia, meno la teme e più è capace di gestirla correttamente”.

Assal J. 1990

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Articolazione della formazione

Definizione di Educazione Terapeutica

Necessità e finalità dell’Educazione terap.

Principi di Health Literacy

Processo e Metodo Educativo

Strumenti Educativi (a supporto e valutativi)

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Bibliografia di riferimento

(4)

L'educazione terapeutica...

È parte integrante del processo di assistenza;

L'infermiere non può esimersi dal fare educazione terapeutica.

(5)

Infermiere Case Manager

(Paolo Chiari)

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L’educazione terapeutica….

“..dovrebbe permettere al paziente di acquisire e mantenere le capacità e le competenze che lo aiutano a vivere in maniera ottimale con la sua

malattia….E’ finalizzata ad aiutare il paziente e al sua famiglia a comprendere la natura della malattia e dei trattamenti, a collaborare attivamente alla

realizzazione del percorso terapeutico e a prendersi cura del proprio stato di salute, per mantenere e

migliorare la propria qualità di vita”

OMS Regione Europa 1998

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Finalità

Sviluppare l’autonomia, la capacità di fare da sé e provvedere alla proprie necessità in modo consapevole e responsabile.

Rendere il paziente competente:

“Un insieme, riconosciuto e provato, di conoscenze, capacità e comportamenti mobilizzati e combinati in maniera pertinente in un contesto dato”. (Le Boterf, G., 1994)

Intelleggibilità di sé e della propria malattia,

Di autoosservazione o autovigilanza,

Di autocura,

Di ragionamento e di decisione,

Di relazionarsi con coloro che lo circondano.

(8)

Finalità

Migliorare la qualità di vita

Valorizzare le risorse del paziente e il suo ruolo

Incrementare il controllo delle condizioni cliniche

Aumentare l’adesione al trattamento

Ridurre il numero delle ospedalizzazioni

Ridurre il consumo dei farmaci

Sviluppare un modello centrato sul paziente

Promuovere un utilizzo più razionale dei Servizi

Ottimizzare i tempi di gestione dell’assistenza

Migliorare la qualità del servizio

Favorire relazioni tra i curanti

Produrre un effetto terapeutico aggiuntivo

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Educazione terapeutica

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Scenario

• Aumento durata vita

• Aumento persone con patologie croniche

• Aumento persone con polipatologie

• Complessità delle procedure diagnostico- terapeutiche

• Consapevolezza individuale dei diritti

• Esigenza di qualità ed efficacia nei sevizi sanitari

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Qualche risultato…..

Dimezzamento dei costi sanitari dei pazienti asmatici educati con una prevenzione del 75% delle crisi d’asma e una diminuzione dell’80% delle visite urgenti e dei ricoveri. Firemann P. e coll.

I pazienti diabetici educati giungono a evitare l’80% dei casi di coma iperglicemico e il 75% delle amputazioni degli arti inferiori con evidenti vantaggi sul piano umano e considerevoli risparmi finanziari. Davidson J.K.

Gli ipertesi possono ridurre, in media, da 20 a 30 mmHg. La loro pressione arteriosa migliorando la loro adesione terapeutica con una riduzione del 30% della mortalità a 5 anni. Morisky D.E. e coll.

Molti studi segnalano infine, che l’educazione terapeutica è più efficace quando è assicurata da personale che ha ricevuto una formazione specifica.

(13)

L’educazione terapeutica si rivolge prevalentemente a persone affette da

patologie croniche, ma concerne anche numerose situazioni di breve durata:

per esempio il periodo post-operatorio o alcune terapie

(Pauchet-Traversat 1996)

L’EDUCAZIONE TERAPEUTICA NEL PAZIENTE CHIRURGICO: MIGLIORARE LA COMPLIANCE ED IL BENESSERE PSICO-FISICO. (2010)

Lo scopo della presente revisione è di ricercare e confrontare gli studi che riguardano l’educazione terapeutica al paziente chirurgico e indagare in quale misura essa migliora la sua compliance.

Altri risultati

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Caratteristiche

• È un PROCESSO di apprendimento SISTEMATICO e centrato SUL paziente

• È parte INTEGRANTE dell'assistenza

• Riguarda la vita quotidiana del paziente

• È un processo CONTINUO

• Deve essere STRUTTURATA , ORGANIZZATA

• E’ MULTIPROFESSIONALE

• Comprende una VALUTAZIONE

• E’ impartita da operatori FORMATI

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Health Literacy

L’Health Literacy è un concetto che promuove una crescente alfabetizzazione della persona nei riguardi della salute, incrementandone il suo ruolo attivo e partecipativo. Questa promozione la possiamo identificare come abilità

cognitive, individuali e sociali, per comprendere e usare le informazioni in modo più appropriato possibile in termini di salute. (WHO 2013)

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(17)

Livello di Literacy

Nel 2011, lo studio ALL – Adult Literacy & Lifeskills ha dimostrato che un numero rilevante di adulti in molti paesi industrializzati possiede scarse competenze di literacy che limitano la partecipazione degli stessi nell'economia e nella società.

ABILITA’ e COMPETENZE misurate su una scala di 5 livelli LIVELLO 5 = indica piena padronanza degli “alfabeti, linguaggi”

considerati indispensabili per destreggiarsi nella nostra società

LIVELLO 1 = competenze e abilità estremamente modeste e fragili Popolazione capace di «rispondere efficacemente alle esigenze di vita e di lavoro del mondo attuale» è quella che raggiunge almeno il LIVELLO 3.

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Metodologia dello studio

Le prove erano simili alle attività quotidiane:

Guardare un'offerta e calcolare lo sconto

Determinare percorsi in base all'orario degli autobus

Compilare un assegno bancario

Confrontare due prodotti in base alle etichette Ambiti di valutazione:

Prose Literacy: comprendere e utilizzare articoli, opuscoli, istruzioni

Document Literacy; comprendere e utilizzare moduli, tabelle, mappe

Numeracy: svolgere calcoli

Problem Solving: individuare soluzioni a problemi che si presentano

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Come si colloca l'Italia?

(20)

Rispetto agli altri paesi?

(21)

Risultati

Lo studio ALL (Adult Literacy and Life Skills) ha dimostrato che l’Italia si colloca al penultimo posto della classifica che valuta la capacità di literacy della popolazione adulta, appena sopra allo stato messicano di Nuevo Leon.

Cosa significa collocarsi ai livelli 1 e 2?

Le persone con basse competenze (livelli 1 e 2) possono presentare difficoltà nell'utilizzare materiali stampati per svolgere le attività

quotidiane con precisione e coerenza. Tra queste attività:

Distinguere i farmaci

Leggere un'etichetta

Seguire istruzioni

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Situazione di Literacy in Italia

Inoltre, meno della metà della popolazione adulta italiana (45,2%) ha il diploma di scuola secondaria di 1° grado come titolo di studio più elevato.

(23)

Migliorare la Literacy verbale

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Migliorare la Literacy scritta

Elementi principali da tenere in considerazione quando si redige un documento per l'utenza

Linguaggio e stile

Parole di uso comune Spiegare i termini tecnici

Aggiungere esempi e immagini Evitare frasi lunghe e complesse Preferire verbi in forma attiva

Adottare modalità “domanda-risposta”

Fornire dati autorevoli con fonti attendibili Presentare le informazioni secondo un ordine logico

Chiarire il contesto

Raggruppare le info in paragrafi con titoli Sintetizzare ed enfatizzare i concetti principali

Layout e grafica

Carattere leggibile e un'ampia interlinea

Colori di contrasto scritto-sfondo Utilizzo di immagini

Evidenziare le parole chiave

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Il concetto di Readability

Indica la facilità di comprensione di un testo scritto. Fattori che

influenzano la comprensibilità di un documento sono il suo contenuto dal punto vista sintattico e concettuale, come pure la sua

presentazione in termini di chiarezza ed organizzazione.

Specialmente in ambito sanitario, comprendere pienamente il significato del testo scritto è cruciale per assumere decisioni consapevoli.

Secondo l’American Medical Association il cittadino medio è in grado di leggere un testo scritto pari a un livello di istruzione dell’VIII grado, che in Italia corrisponde al termine della Scuola Secondaria di I

grado. In realtà la capacità di comprensione di un testo da parte di un individuo è 2-3 gradi inferiore al grado di istruzione ottenuto.

(26)

Indici di leggibilità

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Progettualità

“….. il problema più importante non è capire se l’educazione del paziente può essere utile ed

efficace ma bensì determinare i tipi, le strategie e i metodi di educazione più adatti a rispondere a bisogni e obiettivi definiti...”

Decchace A. e Lavendhomme E. 1989 Progettualità significa possedere un metodo: l'applicazione

rigorosa di una metodologia è garanzia dell'efficacia dell'intervnto.

(28)

Metodo: Il Processo Educativo

Identificazione dei bisogni e

definizione della Diagnosi Educativa

Negoziazione degli obiettivi

(Contratto)

Pianificazione Educativa (Metodi e tecniche) Applicazione dei metodi

Valutazione dell'apprendimento

(D'Ivernois J.F. 2004)

(29)

1^ Fase

Identificazione del bisogno educativo:

Diagnosi Educativa

Singolo individuo

Intervista/Colloquio Analisi di eventi critici

Osservazione partecipata

Gruppo

Questionario Focus Group Non solo ciò che “manca”

Potenzialità Risorse Punti di forza

Vincoli

(30)

1^ Fase

Identificazione dei bisogni: Diagnosi Educativa Colloquio

Che cosa ha? Problemi di salute attivi e pregressi

Che cosa fa? Contesto prof.le e sociale

Che cosa sa? Conoscenze

Chi è? Tratti psicologici, il vissuto, le attitudini

Che progetti ha?

Dimensioni indagate

Biologica-clinica Socio-prof.le Cognitiva Psico-affettiva

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Diagnosi Educativa

Consiste nell’esplorare le ripercussioni della sua malattia sulla sua vita, sul suo contesto di vita famigliare e sociale, sui suoi progetti, sulle sue concezioni, il grado di accettazione della

malattia, gli ostacoli o le potenzialità di apprendimento.

(32)

2^ Fase

Definire le Competenze che vogliamo fare

acquisire al paziente tradotti in Obiettivi educativi (generali e specifici) contenuti nel

CONTRATTO DI EDUCAZIONE.

Competenza intesa come la

POTENZIALITA’ DI UNA PERSONA A METTERE IN ATTO UN CERTO NUMERO DI SAPERI COMBINATI IN MANIERA SPECIFICA IN FUNZIONE DI UN

CONTESTO PARTICOLARE. Wittorski R. 1997

(33)

Natura degli obiettivi pedagogici

(34)

L'obiettivo educativo specifico

Pertinente

Logico

Preciso

Realizzabile

Osservabile

Misurabile

Accettabile

(35)

Livelli di apprendimento

Campo cognitivo:

1. memorizzazione

2. interpretazione dei dati 3. risoluzione di problemi

Campo gestuale:

1. imitazione/ripetizione 2. parziale padronanza 3. totale padronanza Campo relazionale:

1. recettività e sensibilità

2. comportamento consapevole 3. interiorizzazione

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Contratti di educazione

Di sicurezza

Specifico

CONTRATTAZIONE CON LA persona (sorta di patto

morale tra paziente e operatore che ha valore di impegno reciproco)

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Contratto educativo

È uno strumento che definisce quali sono gli obiettivi di apprendimento che il paziente

VUOLE raggiungere nella gestione della sua patologia

Qui vengono negoziate le modalità con le quali

gli obiettivi possono essere raggiunti (strategie), il periodo di tempo necessario, le figure

coinvolte

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Contratto educativo di sicurezza

È finalizzato a far rispettare al paziente le precauzioni necessarie ad evitare peggioramenti e complicanze

della sua patologia

I problemi di tipo cronico degenerativo presentano inoltre un livello di sicurezza superato il quale il paziente ha difficoltà nel gestire la sua patologia

(39)

Contratto di sicurezza

Diabete tipo 1 insulino dipendente Intervento di educazione terapeutica che consenta al pz di:

Acquisire informazioni chiare in relazione al suo tipo di diabete

Autogestire la somministrazione di insulina e il controllo del suo valore glicemico Obiettivi specifici

Per il pz

Essere capace di:

Spiegare in maniera semplice le cause del proprio diabete

Indicare il proprio tipo di insulina e le sue modalità di azione e di conservazione

Eseguire l’iniezione di insulina tenendo conto dei punti di iniezione e del tipo di attività in programma

Effettuare l’autocontrollo della glicemia

Persone che possono facilitare il raggiungimento degli obiettivi del contratto Per i famigliari

Riconoscere e trattare una ipoglicemia grave del pz.

(40)

Contratto educativo specifico

È un contratto personalizzato perché frutto di una negoziazione tra il paziente e l’infermiere o

l’équipe curante.

Finalizzato a mobilitare le energie e la

consapevolezza del pz verso obiettivi più

personali / particolari che provengono dai suoi bisogni individuali che conferiscono al contratto una intenzione di personalizzazione.

(41)

3^ Fase

Progettazione educativa

E' la natura degli obiettivi pedagogici che permette di selezionare:

CONTENUTI

METODOLOGIE DIDATTICHE STRUMENTI A SUPPORTO

TEMPI e SPAZI

(42)

METODOLOGIE

Principali metodologie didattiche rispetto alle aree di apprendimento

Cognitivo Gestuale Relazionale

Incontro informativo Addestramento Counseling Lezione frontale Esercitazioni Role Play Problem Solving Simulazioni Discussione

di situazioni

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4^ Fase

Applicazione degli interventi educativi pianificati

Lezione frontale

Lezione partecipata/interattiva Lezione con discussione di casi

Abilità semplici Abilità complesse

Già conoscenze o esperienze

Spiegazione Dimostrazione Esercitazione con supervisione

Dimostrazione Discussione Discussione Esercitazione con

supervisione Sintesi-schema Sintesi-schema Esercitazione con

supervisione Dimostrazione Esercitazione con supervisione

Addestramento

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5^ Fase

VALUTAZIONE …….. INDISPENSABILE!

GARANTISCE SICUREZZA.

Fondata sulle competenze /obiettivi

Utilizza diversi tipi di strumenti adatti alla variabile che si vuole misurare

Pianificata in diversi momenti (rinforzi)

(45)

Metodologie di valutazione

Utilizzare metodi e strumenti adeguati alla natura dell'obiettivo pedagogico

Cognitivo Gestuale Relazionale Prova orale Prove pratiche Simulazioni Prova scritta Simulazioni Role play Risoluzione di

problemi Colloqui

Strumenti: Test Griglie di osservazione:

Questionari Check-list (si/no) Casi clinici Griglie analitiche

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Valutazione

Valutazione del paziente:

Verifica delle competenze (valutazione pedagogica)

Misura dei parametri biomedici e clinici, analisi frequenza incidenti.(valutazione biomedica)

Valutazione di comportamenti e stili di vita, della qualità di vita, del rapporto con gli altri (valutazione psico-sociale) Valutazione da parte del paziente (questionari di opinione) Valutazione del programma di educazione da parte

dell’équipe o valutatore esterno

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Ambiti di valutazione

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Valutazione

FORMATIVA

SOMMATIVA O DI BILANCIO (garantisce sicurezza)

Uno dei problemi più importanti della valutazione è : STABILIRE UNA SOGLIA DI PERFORMANCE

(Accettabilità) a cui riferire i risultati e da cui partire per prendere decisioni appropriate.

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Cartella Educativa

STRUMENTO dell’équipe che contiene:

Diagnosi educativa

Contratto di educazione Programma di educazione

Risultati delle valutazioni e follow-up

Deve permettere di:

Seguire l’evoluzione del paziente durante la sua educazione e dopo Facilitare la trasmissione delle informazioni tra i curanti e migliorare il loro coordinamento pedagogico

Valutare le attività di educazione dell’équipe (analisi cumulativa di cartelle/ricerca in educazione)

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