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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

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Academic year: 2022

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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

1. Enti Attuatori:

2. Titolo del progetto

#Accogliere#Proteggere#Promuovere#Integrare

3. Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica:

Settore d’intervento: Educazione e Promozione culturale, paesaggistica, ambientale, del turismo sostenibile e sociale e dello sport

Area d’intervento: 10 Educazione e promozione della pace, dei diritti umani, della nonviolenta e della difesa non armata della Patria

4. Durata del progetto

X 12 mesi

5. Presentazione degli enti attuatori

ASCS onlus dal 2004 il braccio operativo culturale e sociale dei Missionari Scalabriniani , oggi presenti in 32 paesi del Mondo da 105 anni. Ad oggi Ascs onlus ha sostenuto oltre 200.000 beneficiari, occupandosi principalmente di migranti rifugiati, richiedenti asilo e comunità locali con la missione di: contribuire ad una maggiore conoscenza delle realtà globali a favore di programmi di cooperazione locale ed internazionale allo sviluppo; sviluppare attività di solidarietà contro il razzismo a favore dei diritti umani; promuovere il volontariato come risorsa di cambiamento positivo, sensibilizzare l’opinione pubblica ai temi riguardanti le migrazioni forzate, contribuire all’inserimento socio-lavorativo dei beneficiari utilizzando strategie sperimentali d’inclusione. Il presente progetto si svolgerà nella città di Roma, in cui gli Scalabriniani operano da oltre 25 anni.

6. Descrizione del contesto territoriale e dell’area di intervento.

I dati Istat relativi al 2016 - 2017 riferiscono che la presenza di cittadini non comunitari nella Capitale è di 556 794 . Di questi i rifugiati sono all’incirca 5.449 (il 10,2% sul totale dei residenti migranti ) unità , 1.007 coloro che risiedono per permessi di lavoro e 10.167 coloro che per motivi familiari si ricongiungono ai loro cari e risiedono a Roma. Nigeria (408) , Pakistan (256) , Senegal (198) e Bangladesh (143) sono i paesi da cui provengono le richieste di asilo. Le presenze di migranti regolari per motivi familiari o di lavoro nella capitale è rappresentato oltre che dall’Asia, nello specifico dai migranti provenienti dal Bangladesh (attorno alle 1.500 unità) ed anche dall’America Latina (Brasile, Perù, Venezuela, Nicaragua ed Ecuador) con altrettante 1.500 persone migrate a Roma. La struttura anagrafica dei cittadini stranieri mostra una popolazione giovane, con un’età media in aumento (dati del Comune di Roma 2017) oltre i 37 anni. Continua gradualmente a crescere anche l’indice di dipendenza demografica (23,4%), in sintonia con i dati sopra indicati relativi ai numeri di permesso per motivi familiari. Questi dati confermano quindi una stanzialità ai fini della

ENTE COMUNE INDIRIZZO Codice

Sede N. VOL.

ASCS- Missione Cattolica

Latinoamericana Roma Via della Lungaretta 22 A 140916 2 ASCS- Casa

Scalbrini 634 Roma Via Giannino Ancillotto 8 140915 2

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residenza, del lavoro e di una famiglia da parte delle popolazioni migranti nella Capitale. La più elevata concentrazione di stranieri nella capitale (secondo i dati del Comune di Roma 2017) si registra nel Municipio I (42.806) e nel Municipio V (42.696) che accolgono quasi un terzo della popolazione straniera residente. Il presente progetto intende svolgersi in questi due territori maggiormente rappresentativi , incidendo sulle seguenti criticità:

1- Assenza nel territorio di strutture di terza accoglienza per adulti o giovani adulti maschi rifugiati in cui sia previsto un piano di normalizzazione del processo di autonomia dopo la permanenza nei centri Sprar. Ottenuto lo status di rifugiato, l’iter ministeriale di accoglienza prevede che il rifugiato lasci il CAS (centri di accoglienza straordinaria) per vivere durante 6/12 nei centri del Sistema di Protezione Nazionale SPRAR. Nel Lazio ( Dossier Statistico IDOS 2017) sono circa 4.442 i posti SPRAR (seconda solo alla Lombardia) di cui un 51%

destinati ai rifugiati nella Capitale. Alla dimissione il rifugiato, anche a causa dei traumi migratori e delle violenze subite deve riuscire a “normalizzare “ la propria residenza in città. La prima emergenza è quella abitativa da cui si sviluppa, ove possibile, un percorso personale di crescita. Al momento nella capitale il tasso relativo all’emergenza abitativa per fasce migratorie sfiora il 40% - Istat 2017- di questo oltre il 10% riguarda proprio i rifugiati. A questi dati si aggiunge la percentuale di rifugiati che cerca occupazione pari al 12% sul totale (32%) 2- La difficoltà da parte delle popolazioni migranti residenti di intraprendere una professione, in un ottica di rafforzamento e normalizzazione delle proprie competenze.

L’inserimento degli occupati stranieri nelle diverse attività economiche, confrontato con quello degli italiani nella Capitale ( Dossier Caritas 2017) conferma la collocazione tipica del modello di segmentazione del mercato del lavoro, con le maggiori quote di occupati stranieri, rispetto agli italiani, nel settore dei servizi collettivi e personali (28,3%), nell’industria in senso stretto (17,3%), nelle costruzioni (10,2%) nel settore alberghiero e della ristorazione (10,1%), e nel commercio (9,7%). Il lavoro migrante non qualificato tocca il 40% a Roma ; ovvero quasi tutti i segmenti sopra citati sono svolti da persone che non hanno frequentato, per i motivi più disparati corsi professionali, università e medie. Queste persone imparano il mestiere durante lo svolgimento dello stesso, spesso non hanno né conoscenze pregresse di settore, né il loro talento è in sintonia con le attività che gli stessi svolgono. Ne deriva che il tasso d’incidenza risulta del 81% , ovvero 81 migranti su 100 svolgono lavori di bassa qualifica.

3- Se da un lato le popolazioni migranti residenti cercano di vivere al meglio nel tessuto capitolino, dall’altro la società non sostiene questo difficile processo. Secondo l’Unar (Osservatorio anti discriminazione) al giorno in Italia si compiono almeno 5 atti di razzismo, tre su quattro svolti da giovani tra i 15 ed i 25 anni e tre di questi hanno luogo a nella Capitale.

Secondo il testo d’inchiesta prodotto in sede Euro parlamentare, dal Consiglio d’Europa, delle Nazioni Unite e dall’ISTAT emerge che per oltre il 73% dei giovani tra i15 ed i 25 anni la percezione del fenomeno migratorio è per nulla corrispondente alle realtà. Tra il giovani intervistati (citiamo testualmente dal testo, ndr) si dimostra l'esistenza di una piramide dell’odio alla cui base si pongono stereotipi, rappresentazioni false o fuorvianti, insulti, linguaggio ostile ‘normalizzato’ o banalizzato e, ai livelli superiori, le discriminazioni e quindi il linguaggio e i crimini di odio”.

Beneficiari diretti:

- 40 uomini rifugiati dimessi dai centri Sprar di Roma ospitati da Ascs onlus.

- 100 migranti rifugiati e richiedenti asilo residenti frequentanti i laboratori di orientamento ai mestieri.

- 1000 adolescenti, giovani adulti sensibilizzati sul fenomeno della mobilità umana.

7. Obiettivi del progetto:

SITUAZIONE DI PARTENZA (Riepilogo della criticità sulla quale intervenire come indicato al paragrafo 7)

OBIETTIVI SPECIFICI (Situazione di arrivo) Problematica/Criticità 1

Assenza nel territorio di strutture di terza accoglienza per adulti o giovani

Obiettivo 1

Aumentare le possibilità di inclusione sociale dei rifugiati, migliorando

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adulti maschi rifugiati in cui sia previsto un piano di normalizzazione del processo di autonomia dopo la permanenza nei centri di protezione ministeriale.

Indicatori

- All’incirca 3.400 rifugiati dimessi dai centri SPRAR.

- 10% rifugiati in crisi abitativa a Roma - 12% rifugiati in cerca di occupazione

dopo un percorso di accoglienza Sprar

l’attuale situazione di terza accoglienza nel territorio romano.

Risultato atteso

- Aumento del 5% di rifugiati inseriti nel tessuto sociale di accoglienza, dopo la dimissione dai centri Sprar.

Problematica/Criticità 2

La difficoltà da parte delle popolazioni migranti residenti nella Capitale di intraprendere una professione , in un

ottica di rafforzamento e

normalizzazione delle proprie competenze.

Indicatori

- 40 %, dei mestieri sono svolti da migranti senza alcuna qualifica

- 81 migranti su 100 svolgono lavori di bassa qualifica

Obiettivo 2

Migliorare le competenze dei migranti residenti nella capitale riguardo ai mestieri che già svolgono e/o migliorando le conoscenze di mestieri a cui desiderano dedicarsi in futuro.

Risultato atteso

- 100 migranti in possesso di competenze maggiormente specifiche ed allineate con le attuali esigenze del mercato del lavoro

- 50 migranti orientati verso dei mestieri maggiormente in sintonia con i talenti , gli studi e le ambizioni personali/professionali

Problematica/Criticità 3

La percezione del fenomeno migratorio tra i giovani non corrisponde alla realtà.

Indicatori

- 73% degli adolescenti e dei giovani adulti tra i 15 ed i 25 anni possiede una realtà distorta del fenomeno migratorio

Obiettivo 3

Favorire tra i cittadini più giovani una corretta narrazione del fenomeno migratorio, a favore della costruzione di un pensiero critico fondato sulla pace tra i popoli e i diritti umani.

Risultato atteso

- Diminuzione dei 5% delle opinioni giovanili di intolleranza nei riguardi delle popolazioni migranti.

8. Descrizione delle attività con la relativa tempistica, ruolo degli operatori volontari e altre risorse umane impiegate nel progetto

Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi

AZIONE 1: Avviare 40 progetti di autonomia della persona rivolti a rifugiati adulti in uscita dagli Sprar, per accompagnare gli ospiti verso una buona autonomia economica, abitativa, lavorativa ed affettiva.

1. accoglienza delle richieste e vaglio delle stesse.

2. colloqui personalizzati con i candidati in entrata.

3. incontri personalizzati per la stesura del piano personale di autonomia.

4. riunioni periodiche di equipe per monitorare il corretto svolgimento del piano personale degli accolti.

5. attività di rete nel sostegno del successo degli accolti.

6. valutazione periodica della gestione in buono stato degli appartamenti da parte

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degli ospiti.

7. organizzazione della logistica delle attività inclusive che si svolgono in sede ( 7 corsi, 1 web radio, 1 campagna di sensibilizzazione ).

8. attività di formazione dei volontari impegnati nelle attività inclusive e di promozione.

9. orientamento ad attività formative e d’inserimento occupazionale.

10. gestione delle dimissioni.

AZIONE 2: Attivare 10 percorsi di arti e mestieri (12/13 migranti per ciclo educativo) in:

sartoria base , sartoria e confezionamento, cucina italiana base , pasticceria italiana base , pasticceria italiana secondo livello, ricostruzione unghie, informatica, assistenza familiare, italiano A1, italiano in cucina A2.

1. accoglienza dei migranti ed ascolto 5 giorni a settimana.

2. aggiornamento 1 database centri di accoglienza ed enti locali . 3. preparazione materiale informativo.

4. organizzazione periodica del percorso didattico (registri, programma, diario di bordo, materiale didattico etc..)

5. organizzazione di 1 giornata Open Day annuale della durata di 5 ore.

6. gestione delle iscrizioni sia dei singoli che di coloro inviati dai centri di accoglienza (diversi iter di immatricolazione) 5 giorni a settimana.

7. valutazione delle 100 candidature con analisi scheda di presentazione ( ove inviata) e colloquio motivazionale.

8. avviamento di 10 percorsi di arti e mestieri con un min di 10 iscritti ed un massimo di 12/13 prs. 1 giorno a settimana per laboratorio ( min di 2 ad un massimo di 6 ore settimanali per percorso di studio, secondo i distinti contenuti) .

9. organizzazione 3 eventi l’anno di sensibilizzazione al processo di educazione di migranti residenti presso Gustamundo ( ristorante solidale) .

10. formazione e reclutamento di un nuovo gruppo di volontari ( da un min di 3 ad un max di 5 ) in sostegno del processo di inclusione composto da 2 giornate di formazione, 1 incontro aperto rivolto a tutti, 5 incontri di valutazione e bilancio delle competenze dei giovani volontari.

11. follow up del processo d’inclusione all’interno dei percorsi di didattica interculturale dei mestieri svolti in sede e 2 ore al mese presso la Parrocchia di Santa Lucia 12. organizzazione di 2 riunioni plenarie con i docenti volontari

13. realizzazione di 1 newsletter mensile.

14. pianificazione campagna settimanale di informazione digitale ( social media ) 15. ricerca programmi di sostegno attività educative rivolte ai migranti ed al territorio 16. stesura di progetti rivolti ad enti caritatevoli, fondazioni e programmi Europei per

sviluppare migliori sinergie a favore della continuità degli interventi educativi e della promozione della cooperazione tra i popoli.

17. promozione delle tematiche di progetto riguardante i diritti umani, l’educazione interculturale, e la sensibilizzazione giovanile ( in collaborazione con Scalabriniani) . AZIONE 3: Avviare 1 campagna di sensibilizzazione e informazione al mondo delle migrazioni forzate che coinvolga 1000 giovani studenti di Istituti scolastici superiori, centri aggregativi e parrocchie del quartiere.

1. aggiornamento data base per la messa in rete di istituti, parrocchie e centri aggregativi aderenti alla campagna di sensibilizzazione.

2. pianificazione dei calendari per definire tempi e modalità d’intervento presso i vari enti aderenti.

3. preparazione materiale didattico.

4. preparazione materiale informativo.

5. incontri periodici con i giovani target su 3 temi : migrazioni forzate, tecnologia, mondo migratorio, migrazione e lavoro, cooperazione internazionale , il mondo del no-profit. Due incontri a settimana della durata di 2 ore cada uno saranno svolti fuori sede.

6. riunioni periodiche per strutturare gli interventi ( 1 pre incontro , 1 post incontro per ogni tematica affrontata )

Ruolo ed attività previste per gli operatori volontari nell’ambito del progetto

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Nella sede di ASCS di Via della Lungaretta (codice sede 140916) i 2 volontari saranno coinvolti nelle seguenti attività.

Volontario 1

 Supporto nell’ascolto e nell’accoglienza degli ospiti.

 Supporto nella stesura di report e relazioni di andamento e/o monitoraggio degli incontri.

 Partecipazione alla stesura dei piani personali di autonomia.

 Affiancamento nelle attività di rete e nella logistica delle attività inclusive che si svolgono in sede.

 Partecipazione alle attività di orientamento verso opportunità formative ed d’inclusione occupazionale.

 Supporto nel monitoraggio della gestione dei luoghi di accoglienza.

 Partecipazione alla logistica delle attività inclusive che si svolgono in sede ( 7 corsi, 1 web radio, 1 campagna di sensibilizzazione ).

 Partecipazione alla stesura del materiale formativo rivolto ai volontari dedicati ai programmi di inclusione che si svolgono in sede.

Volontario 2

 Supporto nell’ aggiornamento data base per la messa in rete di istituti, parrocchie e centri aggregativi aderenti alla campagna di sensibilizzazione

 Supporto nella stesura di report e relazioni di andamento e/o monitoraggio degli incontri

 Partecipazione alla stesura dei calendari per definire tempi e modalità d’intervento presso i vari enti aderenti

 Supporto nella preparazione materiale didattico ed informativo

 Supporto nel svolgimento di incontri periodici con i giovani target su 3 temi : migrazioni forzate, tecnologia, mondo migratorio, migrazione e lavoro, cooperazione internazionale , il mondo del no-profit.

Nella sede di ASCS di Via Giannino Ancillotto (codice sede 140915) i 2 volontari saranno coinvolti nelle seguenti attività.

Volontario 1 e 2

 Supporto nell’ascolto e nell’accoglienza dei migranti accolti

 Partecipazione all’aggiornamento del database e del materiale informativo

 Partecipazione all’osservazione delle dinamiche interculturali che si svolgeranno nei percorsi educativi

 Supporto nell’organizzazione di eventi rivolti ai beneficiari diretti ai volontari ed al territorio in un ottica di allargare la partecipazione ai processi di pace d’inclusione e tutela dei diritti umani

 Supporto nella preparazione logistica e affiancamento alle attività di follow up dei percorsi didattici svolti presso la Parrocchia di Santa Lucia ( 2 ore al mese)

 Supporto nella preparazione logistica ed affiancamento alle attività di follow up dei percorsi didattici in sede

 Supporto nella creazione delle campagne d’informazione attraverso i social media

 Collaborazione nella ricerca di programmi in sostegno al mondo dell’educazione inclusiva

 Collaborazione nella stesura di proposte progettuali di cooperazione tra i popoli

 Collaborazione nella ricerca e nella creazione di materiale formativo ed informativo durante le attività dedicate al volontariato giovanile

 Supporto nella stesura di report di monitoraggio dei percorsi educativi

 Sostegno nella stesura di report di andamento delle riunioni concernenti i docenti volontari

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9. Numero degli operatori volontari da impiegare nel progetto:

Sede Città Prov Cod.

Sede N°

volontari Servizi Vitto e Alloggio ASCS - Via della Lungaretta

22 A Roma RM 140916 2 NO

ASCS - Via Giannino

Ancillotto 8 Roma RM 140915 2 NO

10. Numero ore di servizio settimanali degli operatori volontari, 11. Giorni di servizio settimanali degli operatori volontari

12. Eventuali particolari obblighi degli operatori volontari durante il periodo di servizio:

I volontari sono obbligati al rispetto della puntualità sul luogo di servizio. Si richiede ai volontari di rispettare usi, costumi e religioni di popolazioni diverse dalla propria , pertanto si richiede un abbigliamento consono ed un atteggiamento neutrale durante le ore di servizio.

Il volontario ha l’obbligo di mantenere la privacy delle persone accolte, garantendo all’ente ospitante massima serietà e rispetto delle persone e dei dati trattati, secondo le norme privacy vigenti. Si vieta qualsiasi tipo di condivisione foto e video sui social media se non condivisa con l’OLP in tutela delle situazioni giuridico/personali dei beneficiari.

13. Criteri e modalità di selezione degli operatori volontari non verificati in sede di accreditamento (*)

A questo link trovi il Sistema di selezione SCU FOCSIV accreditato.

14. Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dal decreto legislativo n. 40 del 6 marzo 2017:

Si ritiene di dover suddividere tra requisiti generici, che tutti i candidati devono possedere, e requisiti specifici, inerenti aspetti tecnici connessi alle singole sedi e alle singole attività che gli operatori volontari andranno ad implementare.

Requisiti generici:

- Preferibile esperienza nel mondo del volontariato;

- Preferibile conoscenza della FOCSIV o di uno degli Organismi soci e delle attività da questi promossi;

- Preferibile competenze informatiche di base e di Internet;

Requisiti specifici:

- preferibile esperienza in attività di sostegno rivolte a migranti rifugiati e richiedenti asilo

- preferibile esperienza nei social media

15. Eventuali crediti formativi riconosciuti:

No

16. Eventuali tirocini riconosciuti :

No

4

25

5

(7)

7

17. Attestazione delle competenze acquisite in relazione alle attività svolte durante l’espletamento del servizio utili ai fini del curriculum vitae:

Ai giovani coinvolti nel presente progetto, sarà rilasciato da FOCSIV un “Attestato Specifico”.

L’attestato Specifico conterrà i seguenti elementi:

 dati anagrafici del volontario (nome, cognome, codice fiscale, luogo e data di nascita);

 dati degli enti (denominazione dell’ente proponente, denominazione dell’ente di accoglienza);

 titolo del progetto;

 indicazione del superamento delle prove selettive;

 data di inizio e fine servizio;

 sede di servizio;

 settore ed area di impiego.

 le conoscenze che il volontario ha avuto l’opportunità di maturare attraverso la formazione generale e la formazione specifica sui rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di servizio civile ai sensi del Dlgs 81/2008 e s.m.i.;

 le conoscenze e le capacità che il volontario ha avuto l’opportunità di maturare attraverso lo svolgimento del servizio civile, e cioè: la conoscenza dell’ente e del suo funzionamento, la conoscenza dell’area d’intervento del progetto, la migliore conoscenza del territorio in cui si realizza il progetto e la capacità di gestione del tempo in relazione all’orario di servizio.

 le “competenze sociali e civiche”, che il volontario ha avuto l’opportunità di maturare attraverso lo svolgimento del servizio civile.

 Le competenze maturate durante la realizzazione delle specifiche attività che lo hanno visto impegnato nell’ambito del progetto. In particolare: imparare ad imparare, progettare, comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire ed interpretare l’informazione.

18. Formazione Generale operatori Volontari

La durata della formazione generale sarà nel suo complesso di 50 ore (attraverso la realizzazione di un corso residenziale ad inizio sevizio).

19. Contenuti della formazione

In relazione agli obiettivi ed alle attività precedentemente descritti nella formazione specifica saranno approfonditi i seguenti contenuti:

Modulo 1 - Presentazione del progetto Modulo 2 - Accogliere

Modulo 3 – Proteggere Modulo 4 – Promuovere Modulo 5 – Integrare

Modulo 6 - Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego di volontari in progetti di servizio civile

20. Durata

La durata della formazione specifica nel totale sarà di 75 ore e sarà erogata entro i 90 giorni dall’avvio del progetto.

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