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COMUNE DI SAN GIMIGNANO Provincia di Siena

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COMUNE DI SAN GIMIGNANO Provincia di Siena

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE n. 205 del 28/12/2018

OGGETTO: PATTO PER L’ATTUAZIONE DELLA SICUREZZA URBANA TRA LA PREFETTURA DI SIENA E IL COMUNE DI SAN GIMIGNANO. APPROVAZIONE PROGETTO.

L’anno duemiladiciotto, il giorno ventotto del mese di dicembre alle ore 14:30 presso questa sede comunale, a seguito di apposito invito diramato dal Sindaco, si è riunita la Giunta Comunale.

Dall'appello nominale risultano presenti:

BASSI GIACOMO

GUICCIARDINI NICCOLO' GAROSI ILARIA

TADDEI CAROLINA ANTONELLI MARCO

Sindaco Vice Sindaco Assessore Assessore Assessore

Presente Presente Presente Assente Presente

Presiede il Sig. BASSI GIACOMO, Sindaco.

Assiste e cura la redazione del presente verbale il Dott. GAMBERUCCI MARIO, in qualità di Segretario.

Essendo legale il numero degli intervenuti, il Sindaco dichiara aperta la seduta per la

trattazione dell'oggetto sopra indicato.

(2)

Oggetto: PATTO PER L’ATTUAZIONE DELLA SICUREZZA URBANA TRA LA PREFETTURA DI SIENA E IL COMUNE DI SAN GIMIGNANO. APPROVAZIONE PROGETTO.

LA GIUNTA COMUNALE

Richiamato il contenuto della delibera di giunta comunale n. 158 del 23 ottobre 2018

“Patto per l’attuazione della sicurezza urbana tra la prefettura di Siena e il Comune di San Gimignano” con la quale sono state impartite direttive al Sindaco affinché aderisca al progetto di Terre Cablate di sistema di videosorveglianza del centro abitato di San Gimignanio, che potrà rispondere alle esigenze di Pubblica Sicurezza e controllo del territorio tramite monitoraggio della viabilità urbana nei principali punti di accesso e delle aeree di pubblico interesse, e che inoltre lo stesso sottoscriva il “Patto per l’attuazione della sicurezza urbana tra la prefettura di Siena e il Comune di San Gimignano”e metta a disposizione delle Forze di Polizia, a mezzo di appositi collegamenti telematici con le rispettive sale operative, le immagini riprese dai sistemi di video sorveglianza che verranno installati nel comune di San Gimignano;

Premesso che:

- la sicurezza è da considerarsi un diritto primario ed una componente indispensabile della qualità della vita dei cittadini e, come tale, vi è l’esigenza che lo stesso sia garantito, non soltanto in relazione al fenomeno della criminalità organizzata e dei reati violenti, ma anche in rapporto a fenomeni di criminalità predatoria e di microcriminalità e, durante gli anni, la domanda di sicurezza da parte dei cittadini, pur nelle necessarie differenze tra i vari luoghi, ha investito tutte le realtà urbane, compreso quelle a minore diffusione di fenomeni criminali.

- il D.L. 20 Febbraio 2017, n. 14, recante “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città”, convertito con modificazioni dalla Legge 18 Aprile 2017, n. 48, ha inteso rafforzare il concetto di sicurezza urbana, offrendo rango legislativo alla sua definizione giuridica quale

“bene pubblico che afferisce alla vivibilità ed al decoro delle città, da perseguire anche attraverso interventi di riqualificazione, anche urbanistica, sociale e culturale, e recupero delle aree o dei siti degradati, l’eliminazione dei fattori di marginalità e di esclusione sociale, la prevenzione della criminalità, in particolare di tipo predatorio, la promozione della cultura del rispetto della legalità e l’affermazione di più elevati livelli di coesione sociale e convivenza civile…” (art. 4)

- il citato decreto definisce inoltre il concetto di “sicurezza integrata”, intesa come l’insieme degli interventi messi in campo da Stato, Regioni, Enti locali ed altri soggetti istituzionali, al fine di realizzare un insieme unitario di sicurezza per il benessere delle comunità locali.

- a tal proposito il Comune di San Gimignano, consapevole della necessità di adottare un approccio multidisciplinare nella gestione delle politiche di sicurezza urbana, è impegnato a garantire il soddisfacimento di tale diritto primario, attraverso la realizzazione di iniziative quali la riqualificazione territoriale, il rafforzamento della prevenzione sociale, ecc;

Ciò premesso:

Considerato che tra le azioni intraprese dall’Amministrazione Comunale per rafforzare la sicurezza del territorio vi sono quelle dirette all’implementazione dei sistemi di video sorveglianza, quale forma di difesa passiva e di controllo del territorio, nonché valido ausilio all’azione di controllo ad opera degli organi preposti;

Richiamata in particolare la nota prot. N 13555 del 16/6/2017 , con la quale il Consorzio

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Terrecablate ha illustrato il contenuto di un nuovo servizio ICT, specificando che lo stesso comprende la progettazione, fornitura ed installazione di impianti modulari di video sorveglianza su protocollo IP, con telecamere di varia tipologia - a seconda delle esigenze di controllo e della configurazione dei siti -, unità di registrazione e di monitoraggio centralizzato delle telecamere stesse, nonché ulteriori servizi inerenti la manutenzione, gestione ed assistenza degli impianti, il tutto nell

ottica di un servizio mirato per la tutela della sicurezza urbana grazie al collegamento con le varie centrali operative della Compagnia dei Carabinieri e del Commissariato di Poggibonsi;

PRESO ATTO del progetto presentato in data 7/12/2018 prot. N. 27417 dal Consorzio Terre Cablate nel quale sono individuati i punti strategici per l

installazione di un sistema efficiente di videosorveglianza nel quale:

- Le aree di ripresa sono state individuate a fronte di un’attività di osservazione ed analisi finalizzata ad individuare oggettive problematiche di sicurezza ed a rispondere ai bisogni di rassicurazione dei cittadini.

- La presenza di telecamere in aree ritenute sensibili prevede di raggiungere risultati nell’attività di prevenzione di eventi di criminalità ed inciviltà.

Preso atto che il sistema di video sorveglianza ha, come obiettivo primario, rispondere alle esigenze di Pubblica Sicurezza e controllo del territorio, nonché quello di monitorare la viabilità urbana nei punti principali di accesso alla città ed al centro storico, per eventuali interventi in caso di necessità ai fini della sicurezza;

Preso atto che il progetto in questione prevede la realizzazione dell’allestimento del Centro di Gestione, Centro di Controllo e n. 22 Aree di Ripresa (n. 56 TLC) con le caratteristiche di seguito elencate:

Nome ADR Luogo Ubicazione TLC

contestuale TLC lettura targhe CG Centro di Gestione San Gimignano o

Poggibonsi

CED Comune o C.le CTC

NVR CC Centro di

Osservazione

c/o Polizia Municipale

Postazione video 1 Porta San Giovanni Viale Roma Punto luce

P.I.

3 2 Cisterna Piazza della Cisterna Su edificio 2 3 Duomo Piazza del Duomo Su edificio 2 4 Rocca Via della Rocca Punti luce P.I. 3

5 San

Matteo/Cannicci

Via dei Fossi–

Cannicci

Punti luce P.I. 3

6 Fugnano/Mosse SP1–SP69–Fugnano Punti luce P.I. 4 1 7 Giachi/Scuole Via Giachi c/o scuole Punti luce P.I. 4

8 Cepparelli SPA– SP12 -

Cepparelli Punti luce P.I. 2 9 Bagnaia SP1–Bagnaia Palo-Punti

luce PI 2

10 M. Montemaggio Montemaggio–Via

Roma Punti luce P.I. 3

11 Baccanella/S. Lucia SP47–SP1- Palo-Punti 4 1

(4)

Baccanella-SL luce PI 12 Lavagnini 1 Via Lavganini-SP47 Palo-Punti

luce PI

2 13 Lavagnini 2 Futura strada-SP47 Palo-Punti

luce PI

2

14 Santa Lucia Via di Santa Lucia Punti luce P.I. 1 1 15 Ulignano 1 SP95-Via della

Fontana

Punti luce P.I. 1 1

16 Ulignano 2 SP95-Via Crocetta Punti luce P.I. 1 1 17 Ulignano 3 SP127-Via della Scala Punti luce P.I. 1

18 Cusona Rotatoria Loc. Cusona A.I.

Punti luce P.I. 2 1

19 Pancole Via Pancole Punti luce P.I. 1 20 Badia a Elmi 1 Via dei Platani-

Steccaia

Punti luce P.I. 2 1

21 Badia a Elmi 2 SP1-Via del Sasso Punti luce P.I. 2 22 Badia a Elmi 3 Via del Pescaiolo-

Fonte di Campaino

Punti luce P.I. 2

Totale 49 7

Preso atto che è interesse dell’Ente promuovere la “sicurezza integrata”, da realizzarsi anche mediante la condivisione delle immagini trasmesse dalle telecamere di video sorveglianza per la visualizzazione in tempo reale delle immagini, per la visualizzazione in differita delle registrazioni nel rispetto dei tempi di Legge (per un periodo non superiore ai 7 giorni successivi alla raccolta), nonché per l’estrazione ed il salvataggio delle immagini, il tutto nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di privacy e dello specifico provvedimento dell’Autorità garante, Regolamento UE n. 2016/679;

Considerato che il Consorzio Terrecablate è un ente strumentale per l’erogazione di servizi ICT per le amministrazioni consorziate ed è quindi, a tutti gli effetti, una pubblica amministrazione tenuta all’applicazione delle norme di cui al D. Lgs. 50/2016 e, che i costi relativi alla connettività ed alla video sorveglianza, sono desumibili dai listini applicati dal Consorzio Terrecablate per i servizi agli enti soci;

Ritenuto dover confermare la volontà di aderire alla richiamata nota 13555 del 16/6/2017 del Consorzio Terrecablate – in materia di realizzazione di sistemi di video sorveglianza –, in quanto consente di avere un unico soggetto di riferimento per tutti gli enti consorziati, con benefici in termini di efficienza ed economicità;

Preso atto che, per la realizzazione del sistema di video sorveglianza sopra illustrato, il Consorzio Terrecablate ha elaborato un progetto tecnico-economico comprendente le spese di investimento ed il servizio di assistenza, manutenzione, gestione e connettività (per ciascun anno di attività) rimesso con nota prot. n.27417 del 7/12/2018, che si allega al presente provvedimento come parte integrante e sostanziale;

Preso atto che, ai sensi dell’art. 5 del D. Lgs. 18 Aprile 2016, n. 50 (Codice dei contratti

pubblici) una concessione o un appalto pubblico, nei settori ordinari o speciali, aggiudicati

da un’amministrazione aggiudicatrice o da un ente aggiudicatore a una persona giuridica

(5)

di diritto pubblico o di diritto privato, non rientra nell’ambito di applicazione del presente codice quando sono soddisfatte tutte le seguenti condizioni:

· L’amministrazione aggiudicatrice o l’ente aggiudicatore esercita sulla persone giuridica di cui trattasi un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi;

· Oltre l’80 per cento delle attività della persona giuridica controllata è effettuata nello svolgimento dei compiti ad essa affidati dall’amministrazione aggiudicatrice e controllante, o da altre persone giuridiche controllate dall’amministrazione aggiudicatrice, o da un ente aggiudicatore di cui trattasi;

· Nella persona giuridica controllata non vi è alcuna partecipazione diretta di capitali provati, ad eccezione di forme di partecipazione di capitali privati previste dalla legislazione nazionale, in conformità dei trattati, che non esercitano un’influenza determinante sulla persona giuridica controllata.

Accertato che il Consorzio Terrecablate è un soggetto in house dei comuni della Provincia di Siena, in quanto ricorrono le seguenti tre condizioni, previste dalla normativa vigente di derivazione comunitaria:

· Oltre l’80% per cento delle attività di Consorzio di Terre Cablate sono effettuate nello svolgimento dei compiti ad esso affidati dai comuni della Provincia di Siena, controllanti.

L’art. dello statuto del Consorzio infatti recita: “(…) scopo del Consorzio è la produzione di beni e servizi strumentali alle attività delle amministrazioni consorziate e lo svolgimento esternalizzato di funzioni amministrative di competenza delle amministrazioni consorziate (…)”

· Nel Consorzio Terrecablate non vi è alcuna partecipazione di capitali privati.

Preso atto che l’art. 192 D.Lgs. 18 Aprile 2016, n. 50 (Codice dei contratti pubblici) che ha recepito la nuova disciplina in materia di “house providing”, dettata dalle direttive UE n. 23, 24 e 25 del 2014 in materia di concessioni e appalti dei settori ordinari e speciali, prevede che:

· Comma 1 – l’istituzione presso l’ANAC dell’elenco delle stazioni appaltanti che operano mediante affidamenti diretti nei confronti di proprie società “in house”;

Si rileva a tal proposito che la domanda di iscrizione in tale elenco, le linee guida ANAC (n.

7/2017 – punto 4.3) precisano che “nel caso in cui il controllo su un organismo in house sia esercitato congiuntamente da più amministrazioni aggiudicatrici o enti aggiudicatori, ai sensi dell’art. 5, commi 4 e 5 del Codice dei contratti pubblici – come nel caso di specie -, deve essere presentata una sola domanda riferita a tutti i soggetti interessati all’iscrizione”.

A tal fine la stessa è stata presentata dalla Provincia di Siena (prot. Provincia di Siena n.

35730 del 24/04/2018 relativo alla domanda di iscrizione n. 838 del 24/04/2018).

· Comma 2 – “ai fini dell’affidamento in house di un contratto avente ad oggetto servizi disponibili sul mercato in regime di concorrenza, le stazioni appaltanti effettuano preventivamente la valutazione sulla congruità economica dell’offerta dei soggetti in house, avuto riguardo all’oggetto e al valore della prestazione, dando conto nella motivazione del provvedimento di affidamento delle ragioni del mancato ricorso al mercato, nonché dei benefici per la collettività della forma di gestione prescelta, anche con riferimento agli obiettivi di universalità e socialità, di efficienza, di economicità e di qualità del servizio, nonché di ottimale impiego delle risorse pubbliche”;

Richiamata a tal proposito l’allegata “Relazione istruttoria” ex. Art. 192 del D. Lgs. 18 Aprile

(6)

2016, n. 50, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, in merito alle ragioni di convenienza ed opportunità dell’affidamento diretto secondo il modulo gestorio in house al Consorzio Terrecablate, per la durata di anni due, delle attività inerenti l’appalto relativo alla progettazione, fornitura, posa in opera, assistenza, gestione, manutenzione e connettività del sistema di videosorveglianza del Comune di San Gimignano, redatta dal Responsabile del servizio di Polizia Municipale, nella quale si dà atto:

· della sussistenza di tutti i requisiti e le condizioni richieste dall’ordinamento per poter procedere al suddetto affidamento;

· della congruità economica dell’offerta presentata dal Consorzio, trattandosi di contratto avente ad oggetto ricorso al mercato e dei benefici per la collettività di tale forma di affidamento.

Dato atto in particolare che, dalla stessa relazione emerge che il Consorzio Terrecablate:

- opera in regime di “house providing” per conto degli enti consorziati;

- è sottoposto a controllo analogo congiunto dagli stessi, nel rispetto della normativa vigente, in quanto l’Amministrazione comunale di San Gimignano, insieme altri enti consorziati, esercita sulla persona giuridica di cui trattasi un controllo analogo a quello da esse esercitato sui propri servizi (gli organi decisionali sono interamente composti dagli enti consorziati che esercitano un’influenza determinante sia sugli obiettivi strategici, sua sulle decisioni significative come previsto dallo statuto ed inoltre gli scopi del Consorzio sono del tutto leciti e conformi a quelli delle amministrazioni che lo compongono);

- non ha alcuna partecipazione diretta di capitali privati, come previsto dallo statuto del Consorzio;

- ha presentato un’offerta economica per la realizzazione delle presenti attività progettuali che risulta congrua, competitiva e rispondente al pubblico interesse;

Ritenuto opportuno - sussistendo tutte le condizioni ed i requisiti illustrati dalla vigente normativa in materia di appalti, con particolare riferimento agli artt. 5 e 192 del D. Lgs. n.

50/2016, per come più ampliamente illustrati nella richiamata relazione istruttoria che si approva e si intende qui richiamata per relationem -, procedere alla realizzazione del progetto del sistema di video sorveglianza urbana, avvalendosi del Consorzio Terrecablate secondo il modulo gestorio in house;

Ritenuto di provvedere in merito demandando al Responsabile del servizio di Polizia Municipale l’adozione di tutti gli atti ed attività conseguenti, ivi comprese quelle inerenti gli obblighi introdotti in materia di video sorveglianza con le direttive e circolari ministeriali ed in ultimo con la direttiva del Ministero degli Interni n. 558/SCPART/421.2/70/224632 del 2 Marzo 2012;

Visto il provvedimento in materia di video sorveglianza emanato dal Garante per la protezione dei dati Personali, Regolamento UE 679/2016;

Tenuto conto altresì che il sistema di video sorveglianza risponde alle seguenti esigenze di

sicurezza urbana integrata e controllo del territorio:

(7)

- monitorare la viabilità urbana nei punti principali di accesso alla città ed al centro storico, per eventuali interventi in caso di necessità ai fini della sicurezza;

- monitorare aree di pubblico interesse per la sicurezza;

- costituire un deterrente per zioni vandaliche contro il patrimonio pubblico e privato;

- ridurre e prevenire gli atti criminosi nelle aree sotto il controllo delle telecamere;

- fornire un contributo documentale nell’eventualità di atti criminosi;

- facilitare le operazioni ed i servizi di vigilanza delle Forse dell’ordine;

- ottimizzare e coordinare interventi in funzione di una gestione razionale delle risorse;

- incrementare nelle cittadinanza la percezione di prossimità delle istituzioni;

- monitorare stazioni ecologiche, scoraggiare e d eventualmente sanzionare il deposito abusivo di rifiuti;

- controllare in tempo reale tutto ciò che accade, avendo una panoramica istantanea ed immediata delle aree sotto analisi ed archiviare, per una successiva consultazione, le sequenze acquisite da tutte le telecamere, per un tempo limitato alle finalità dell’Amministrazione e nel rispetto degli attuali vincoli imposti dalla Legge.

Visti:

· l’art. 6, comma 8, del D.L. 23/02/2009, n. 11, convertito in Legge con modificazioni dall’art.

1, comma 1, della Legge 23/04/2009, n. 38, recante Misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonché di atti persecutori;

· il D.L. 23/05/2008 n. 92, convertito in Legge, con modificazioni dall’art. 1, comma 1, Legge 24/07/2008, n. 128, recante Misure urgenti in materia di sicurezza urbana, il cui art. 6 ha novellato l’art. 54 del D.Lgs. n. 267/2000, con cui sono stati disciplinati i compiti del Sindaco in materia di ordine e sicurezza pubblica;

· la Legge 15/08/2009 n. 94, recante Disposizioni in materia di sicurezza pubblica;

· il D.L. 20 febbraio 2017, n. 14, recante Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città, convertito con modificazioni dalla Legge 18 Aprile 2017, n. 48;

· le linee guida per i comuni in materia di video sorveglianza alla luce del provvedimento Garante Privacy redatto dall’Area Infrastrutture e Sicurezza e Attività Produttive ANCI Comuni – collana argomenti ANCI ISBN 978-88-96280-22-5 – stampa Novembre 2010;

· direttiva del Ministero dell’Interno sui sistemi di video sorveglianza “Piattaforma della video sorveglianza integrata” n. 558 del 02/03/2012;

· le linee guida ANCI per i comuni in materia di video sorveglianza redatte del Novembre 2010 alla luce del provvedimento del Garante Privacy del 08/04/2010;

Ritenuto altresì opportuno precisare che il Consorzio Terrecablate, per l’acquisizione dei beni e servizi, ha l’obbligo di procedere in ottemperanza al D. Lgs. n. 50/2016, nonché di ogni disposizione normativa o regolamentare applicabile al medesimo.

Visti:

· la deliberazione del C.C. recante l’approvazione del “Regolamento per la disciplina della video sorveglianza nel territorio comunale di San Gimignano”, n. 56 del 26/07/2011.

· Il D. Lgs. 30 Giugno 2003, n. 196 ed il Regolamento UE 2016/679;

· Il Provvedimento del garante Privacy in materia di video sorveglianza dell’8 Aprile 2010;

· Il D. Lgs. 18 Agosto 2000, n. 267, con particolare riferimento all’art. 54;

(8)

· La direttiva 11 Febbraio 2005, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Funzione Pubblica, circolare del Capo della Polizia n. 558/A/421.2/456 del Febbraio 2005, la circolale del Capo della Polizia n. 558/A/421.2/70/195960 del 6 Agosto 2010 e la direttiva del Ministero degli Interni n. 558/SCPART/421.2/70/224632 del 2 Marzo 2012;

Preso atto del parere favorevole espresso dal Responsabile del servizio di Polizia Municipale in ordine alla regolarità tecnica e del parere favorevole espresso dal Dirigente del Settore Economico Finanziario in ordine alla regolarità contabile, come da allegati alla proposta di delibera, ai sensi dell’art. 49 del D.Lgs. n. 267/2000 e simili;

Ritenuto di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, comma 4, del D.Lgs. n. 267/2000, stante l’urgenza di provvedere in merito;

Con voti favorevoli unanimi, espressi nelle forme di legge;

DELIBERA

1. Di richiamare le premesse che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.

2. Di realizzare l’installazione del sistema di video sorveglianza del Comune di san Gimignano, nelle seguenti aree di ripresa:

Nome ADR Luogo Ubicazione TLC

contestuale

TLC lettura targhe CG Centro di Gestione San Gimignano o

Poggibonsi

CED Comune o C.le CTC

NVR CC Centro di

Osservazione

c/o Polizia Municipale

Postazione video 1 Porta San Giovanni Viale Roma Punto luce

P.I.

3 2 Cisterna Piazza della Cisterna Su edificio 2 3 Duomo Piazza del Duomo Su edificio 2 4 Rocca Via della Rocca Punti luce P.I. 3

5 San

Matteo/Cannicci

Via dei Fossi–

Cannicci

Punti luce P.I. 3

6 Fugnano/Mosse SP1–SP69–Fugnano Punti luce P.I. 4 1 7 Giachi/Scuole Via Giachi c/o scuole Punti luce P.I. 4

8 Cepparelli SPA– SP12 –

Cepparelli Punti luce P.I. 2 9 Bagnaia SP1–Bagnaia Palo-Punti

luce PI 2

10 M. Montemaggio Montemaggio–Via

Roma Punti luce P.I. 3

11 Baccanella/S. Lucia SP47–SP1-

Baccanella-SL Palo-Punti

luce PI 4 1

12 Lavagnini 1 Via Lavganini-SP47 Palo-Punti

luce PI 2

(9)

13 Lavagnini 2 Futura strada-SP47 Palo-Punti

luce PI 2

14 Santa Lucia Via di Santa Lucia Punti luce P.I. 1 1 15 Ulignano 1 SP95-Via della

Fontana

Punti luce P.I. 1 1

16 Ulignano 2 SP95-Via Crocetta Punti luce P.I. 1 1 17 Ulignano 3 SP127-Via della Scala Punti luce P.I. 1

18 Cusona Rotatoria Loc. Cusona

A.I. Punti luce P.I. 2 1

19 Pancole Via Pancole Punti luce P.I. 1 20 Badia a Elmi 1 Via dei Platani-

Steccaia

Punti luce P.I. 2 1

21 Badia a Elmi 2 SP1-Via del Sasso Punti luce P.I. 2 22 Badia a Elmi 3 Via del Pescaiolo-

Fonte di Campaino

Punti luce P.I. 2

Totale 49 7

3. Di dare atto che è interesse dell’Ente promuovere la sicurezza integrata, da realizzarsi anche mediante la condivisione delle immagini trasmesse dalle telecamere di video sorveglianza ed in particolare mediante la realizzazione delle postazioni controllo presso il Commissariato di P.S. e la Compagnia C.C. di Poggibonsi, in aggiunta a quella attiva al Comando di Polizia Municipale, per la visualizzazione in tempo reale delle immagini, per la visualizzazione in differita delle registrazioni, nel rispetto dei tempi di Legge (7 giorni), nonché per l’estrazione ed il salvataggio delle immagini. Il tutto nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di privacy ed in particolare dell’specifico provvedimento dell’Autorità Garante (8 Aprile 2010) dando, a tal fine, mandato al Responsabile del servizio di Polizia Municipale di realizzare la suddetta realizzazione.

4. Di confermare la volontà, già espressa con delibera di G.C. n. 158/2018, di aderire alla proposta del Consorzio, in materia di realizzazione di “Sistemi di Video sorveglianza”, avvalendosi dunque della collaborazione del medesimo per la realizzazione del progetto, in quanto il servizio offerto consente di avere un unico soggetto di riferimento per tutti gli enti consorziati, con evidenti benefici in termini di efficienza ed economicità, permettendo infatti di raggiungere livelli di competitività da un punto di vista degli investimenti.

5. Di prendere atto che, per la realizzazione del presente progetto di sistema di video sorveglianza, per le aree e le postazioni sopra illustrate, il Consorzio ha elaborato un progetto tecnico-economico comprendente le spese di investimento ed il servizio di assistenza, manutenzione, gestione e connettività (per ciascun anno di attività) rimesso con nota prot. n. 27417 del 7/12/2018 29240 del 06/09/2019, che si allega la presente provvedimento, onde costituirne parte integrante e sostanziale.

6. Di approvare e condividere i contenuti della Relazione istruttoria, ex art. 192 del D.Lgs. 18

Aprile 2016, n. 50, redatta dal Responsabile del servizio di Polizia Municipale, che

costituisce parte integrante e sostanziale, nonché motivazione per relationem del presente

provvedimento, in merito alle ragioni di convenienza ed opportunità dell’affidamento diretto

secondo il modulo gestorio in house per la durata di anni due al Consorzio Terrecablate

delle attività inerenti l’appalto relativo alla progettazione, fornitura, installazione,

(10)

assistenza, gestione, manutenzione e connettività dell’installazione del sistema di video sorveglianza del Comune di San Gimignano e, per l’effetto di approvare, altresì, il richiamato progetto tecnico-economico del Consorzio stesso (prot. 29240 del 06/09/2018).

7. Di dare atto che sussistono tutti i requisiti e le condizioni richieste dall’ordinamento per poter procedere al suddetto affidamento ed in particolare della congruità economica dell’offerta del Consorzio Terrecablate.

8. Di dare mandato pertanto al Responsabile del servizio di Polizia Municipale di adottare tutti gli atti necessari per la realizzazione del suddetto progetto, nei limiti delle risorse economico-finanziarie che l’Ente ha destinato a tale scopo nel bilancio di previsione 2018- 2020 ed affidando al Consorzio medesimo, in quanto ente che ha lo scopo di fornire la produzione, assistenza, gestione, manutenzione e connettività del sistema di videosorveglianza del Comune di San Gimignano, con la precisazione che il Consorzio, per l’acquisizione dei beni e servizi esterni, ha l’obbligo di procedere in ottemperanza al D.Lgs. n. 163/2006 e simili, nonché di ogni disposizione normativa o regolamentare applicabile al medesimo.

9. Di demandare altresì al Responsabile del servizio di Polizia Municipale l’adozione di tutti gli atti ed attività conseguenti, ivi comprese quelle inerenti gli obblighi introdotti in materia di video sorveglianza, con le direttive e circolari ministeriali ed in ultimo con la direttiva del Ministero degli Interni n. 558/SCPART/421.2/70/224632 del 2 Marzo 2012.

10. Di dare atto che le componenti del progetto sono conformi alla direttiva del Ministero sui sistemi di video sorveglianza “Piattaforma della video sorveglianza integrata” n. 558 del 02/03/2012.

11. Di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, comma 4 del D.Lgs. n. 267/2000, vista l’urgenza di realizzazione dell’obiettivo in oggetto.

Letto, approvato e sottoscritto digitalmente ai sensi dell'art. 21 D.L.gs n 82/2005 e s.m.i.

IL Sindaco BASSI GIACOMO

IL Vice Segretario

GAMBERUCCI MARIO

(11)

COMUNE DI SAN GIMIGNANO

53037 San Gimignano – Via di Fugnano - Tel. 0577 990346

email: [email protected] Web: www.comune.sangimignano.si.it Oggetto: Relazione di stima sulla congruità dell’offerta del sistema di videosorveglianza del Consorzio Terrecablate

La sicurezza è percepita dai cittadini, ed ora declinata normativamente, come un diritto primario ed una componente indispensabile della qualità di vita; nello specifico, è avvertito il bisogno da parte dei cittadini, che tale diritto sia garantito, non soltanto in relazione al fenomeno della criminalità organizzata e dei reati violenti, ma anche in rapporto a fenomeni di criminalità predatoria e di microcrimanlità presenti sul territorio dove si vive e si lavora.

Negli anni la domanda di sicurezza ha investito infatti tutte le realtà urbane e non solo le aree a più elevata diffusione di manifestazioni criminose. La espansione e l’evoluzione della domanda dei cittadini, nasce anche dalla mutazione del concetto di sicurezza, che ha subito nel tempo una profonda trasformazione: il tema della sicurezza, pur comprendendolo come elemento fondante, non coincide più soltanto con quello dell’ordine e della sicurezza pubblica, ma riguarda, più complessivamente, una serie di problematiche concernenti la vivibilità delle città ed aventi origine in cause di “disordine fisico” (edifici abbandonati e degradati, cattiva manutenzione degli spazi urbani e dell’arredo urbano, scritte sui muri, rifiuti e veicoli abbandonati su strada, scarsa illuminazione, panchine o cabine telefoniche vandalizzate, danneggiamenti alla proprietà pubblica e privata ecc.), e cause di “disordine sociale” (comportamenti disturbanti o aggressivi, conflitti tra gruppi, presenza di senza fissa dimora, accattonaggio, prostituzione di strada, ma anche occupazioni abusive e circolazione stradale pericolosa).

In altre parole, la sicurezza delle città investe oggi problematiche di ordine e sicurezza pubblica, di vivibilità del territorio e di mantenimento del decoro urbano.

Non necessariamente il bisogno di sicurezza trova fondamento in situazioni di oggettiva pericolosità del territorio che, al contrario, può essere soggettivamente “percepito” come insicuro, benché tale percezione non trovi riscontro formale negli indici di delittuosità del territorio stesso. Fattori legati alle particolari condizioni soggettive quali l’età, il sesso ecc, ovvero allo specifico contesto socio – economico, storico e congiunturale, possono favorire l’insorgere di stati d’animo di paura e di perdita delle certezze e possono incidere sulla percezione della sicurezza.

Negli ultimi 10 anni sono stati numerosi gli interventi normativi che, recependo una evoluzione del concetto di sicurezza, hanno mirato ad assicurare, oltre alla prevenzione della criminalità, anche fenomeni antisociali e di inciviltà, per favorire il rispetto della legalità e l’affermazione di più elevati livelli di coesione sociale e convivenza civile, anche al fine di riqualificare e recuperare le aree ed siti a rischio di degrado.

L’evoluzione del concetto di sicurezza, insieme ad altri processi, quale la trasformazione profonda nei meccanismi di rappresentanza attraverso la scelta diretta del Sindaco da parte dei cittadini, nonché alcuni interventi normativi quale il decreto legge 23 maggio 2008, n. 92, convertito con modificazioni dalla legge 24 luglio 2008, n. 125, che attribuiva ai sindaci, quali ufficiali del Governo, funzioni in materia di sicurezza urbana, con un correlativo potere d'intervento definito con decreto del Ministro dell'Interno del 5 agosto 2008, hanno favorito un coinvolgimento del governo locale nella promozione e nella tutela

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email: [email protected] Web: www.comune.sangimignano.si.it del “bene pubblico sicurezza”, nel più ampio concetto declinato in tal senso come

“sicurezza urbana” dallo stesso citato Decreto Ministeriale.

Il decreto legge 20 febbraio 2017, n. 14, recante “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città”, convertito con modificazioni dalla legge 18 aprile 2017, n. 48, ha inteso rafforzare il concetto di sicurezza urbana , offrendo, peraltro, rango legislativo alla sua definizione giuridica quale «il bene pubblico che afferisce alla vivibilità e al decoro delle città, da perseguire anche attraverso interventi di riqualificazione, anche urbanistica, sociale e culturale, e recupero delle aree o dei siti degradati, l’eliminazione dei fattori di marginalità e di esclusione sociale, la prevenzione della criminalità, in particolare di tipo predatorio, la promozione della cultura del rispetto della legalità e l’affermazione di più elevati livelli di coesione sociale e convivenza civile… » (art. 4).

La nuova definizione di “sicurezza urbana” è sicuramente più esaustiva di quella del DM 5 agosto 2008, includendo molteplici ambiti della vita civile e possibili campi di azione di competenza diretta dell’ente locale, quali ad esempio quelli in materia urbanistica, di gestione del territorio, di interventi sociali ecc, senza tuttavia escludere interventi diretti alla la prevenzione della criminalità, in particolare di tipo predatorio.

Il citato decreto legge n. 14/2017 definisce inoltre il concetto di “sicurezza integrata” , ovvero “l’insieme degli interventi messi in campo da Stato, Regioni, Enti locali e altri soggetti istituzionali per realizzare un sistema unitario di sicurezza per il benessere delle comunità locali”. In altre parole, fermi restando i rispettivi ambiti e sfere di competenza, la sicurezza della città deve essere realizzata attraverso il concorso di tutti i livelli di governo attraverso la promozione della collaborazione interistituzionale.

Ferma restando la competenza in materia di ordine e sicurezza pubblica e di contrasto della criminalità in capo allo Stato, che la esercita, in termini generali, attraverso il Prefetto, quale autorità provinciale di pubblica sicurezza, le amministrazioni Comunali sono state quindi chiamate a rappresentare le istanze di sicurezza dei propri cittadini, assumendo iniziative di prevenzione e repressione delle c.d. incivilitis, di mediazione dei conflitti, di controllo del territorio ed a concorrere nella prevenzione della criminalità, in particolare di tipo predatorio.

Per tale ragione, già da alcuni anni il Comune di San Gimignano intende realizzare un

“Sistema di videosorveglianza” per finalità di sicurezza urbana. Le aree di ripresa (A.d.R.) sono state individuate a fronte di una attività di osservazione ed analisi, nonché di ponderazione degli interessi, finalizzata, da un lato, ad individuare oggettive problematiche di sicurezza e, dall’altro, a rispondere ai bisogni di rassicurazione dei cittadini. La presenza di telecamere in aree ritenute sensibili, ha consentito di raggiungere decisivi risultati nella attività di prevenzione di eventi di microcriminalità/inciviltà.

Il sistema sarà composto da una “Postazione Centrale di Controllo”, collocata presso la sala operativa della Polizia Municipale del Comune di San Gimignano protetta da sistemi, da un insieme di punti di ripresa costituiti da telecamere, fisse e mini dome, collocati in varie aree cittadine (A.d.R), nonché da un sistema di registrazione delle immagini (NVR – server dati) che potrà essere installato presso il SERVER FARM del Consorzio Terrecablate, ente consortile costituito ai sensi dell’art. 31 del D.Lgs 267/2000 dalla Provincia di Siena, dal Comune di Siena, da tutti i comuni della provincia ed in particolare, ente strumentale per l’erogazione di servizi di Information and Communication Technology (ICT) per le Amministrazioni consorziate. Il SERVER FARM risulta situato in locali di proprietà comunale in uso al Consorzio stesso, che risultano protetti,

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email: [email protected] Web: www.comune.sangimignano.si.it analogamente alla Centrale Operativa del Comando, da idonei sistemi di sicurezza di tipo fisico e logico.

Il progetto a cura sarà sottoposto all’esame del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza che ha già espresso recentemente la opportunità che questo Ente integri e estenda il sistema di videosorveglianza, presente attualmente o nei parcheggi turistici a tutto il centro abitato ed ad alcune frazioni dove maggiormente viene percepita una certa insicurezza dettata da eventi criminosi di tipo predatorio.

Il progetto prevede la realizzazione dell’allestimento del Centro di Gestione, Centro di Controllo e n. 22 Aree di Ripresa (n. 56 TLC) con le caratteristiche di seguito elencate:

Nome ADR Luogo Ubicazione TLC

contestuale

TLC lettura targhe CG Centro di Gestione San Gimignano o Poggibonsi CED Comune o

C.le CTC

NVR

CC Centro di Osservazione c/o Polizia

Municipale

Postazione video

1 Porta San Giovanni Viale Roma Punto luce P.I. 3

2 Cisterna Piazza della Cisterna Su edificio 2

3 Duomo Piazza del Duomo Su edificio 2

4 Rocca Via della Rocca Punti luce P.I. 3

5 San Matteo/Cannicci Via dei Fossi–Cannicci Punti luce P.I. 3

6 Fugnano/Mosse SP1–SP69–Fugnano Punti luce P.I. 4 1

7 Giachi/Scuole Via Giachi c/o scuole Punti luce P.I. 4

8 Cepparelli SPA– SP12 - Cepparelli Punti luce P.I. 2

9 Bagnaia SP1–Bagnaia Palo-Punti luce PI 2

10 M. Montemaggio Montemaggio–Via Roma Punti luce P.I. 3

11 Baccanella/S. Lucia SP47–SP1-Baccanella-SL Palo-Punti luce PI 4 1

12 Lavagnini 1 Via Lavganini-SP47 Palo-Punti luce PI 2

13 Lavagnini 2 Futura strada-SP47 Palo-Punti luce PI 2

14 Santa Lucia Via di Santa Lucia Punti luce P.I. 1 1

15 Ulignano 1 SP95-Via della Fontana Punti luce P.I. 1 1

16 Ulignano 2 SP95-Via Crocetta Punti luce P.I. 1 1

17 Ulignano 3 SP127-Via della Scala Punti luce P.I. 1

18 Cusona Rotatoria Loc. Cusona A.I. Punti luce P.I. 2 1

19 Pancole Via Pancole Punti luce P.I. 1

20 Badia a Elmi 1 Via dei Platani-Steccaia Punti luce P.I. 2 1

21 Badia a Elmi 2 SP1-Via del Sasso Punti luce P.I. 2

22 Badia a Elmi 3 Via del Pescaiolo-Fonte di Campaino

Punti luce P.I. 2

Totale 49 7

Di seguito le specifiche tecniche degli impianti:

NC1 (FISSE: TIPO CONTESTUALE) HIKVISION DS-2CD4A20F-IZS

NC2 (LETTURA TARGHE) HIKVISION DS-2CD4A25FWD-IZS

tipologia Digitale IP wired Digitale IP wired

destinazione per esterni per esterni

formato fisso fisso

risoluzione massima 1920 x1080 1920 x1080

Tipologia immagine A colori A colori

Tipologia sensore CMOS 1/2,8” progressive scan CMOS 1/2,8” progressive scan

frame rate fino a 30fps fino a 60fps

formati video H.264/M-JPEG/MPEG4/H.264+ H.264/M-JPEG/MPEG4/H.264+

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email: [email protected] Web: www.comune.sangimignano.si.it numero di stream video

simultanei Almeno 3 Almeno 3

LED infrarossi integrati

soglia visibilità IR Non inferiore a 30m Non inferiore a 50m estendibile a 100m con ottiche aggiuntive

ottica 2.8-12mm 2.8-12mm estendibile

zoom ottico Non inferiore a 4x Non inferiore a 4x

zoom digitale

pan - -

tilt - -

fuoco variabile automatico Sì, lenti motorizzate Sì, lenti motorizzate

memoria a bordo Sì (micro SD/SDXC), fino a 128GB Sì (micro SD/SDXC), fino a 128GB

PoE

protezione IP67 IP67

funzionalità su firmware motion detection, audio detection, facial detection, intrusion detection

Analisi di scena Sì, almeno: motion detection, audio detection, intrusion detection

Sì, almeno: motion detection, audio detection, intrusion detection

Analisi di scena avanzata Sì, a bordo camera Sì, a bordo camera Certificazione compatibilità ONVIF (S e G), PSIA ONVIF (S e G), PSIA

consumo <=12W <=12W

LPR (riconoscimento targhe) No

Sì: richiesto algoritmo a bordo, gestione varco stradale non inferiore a 2 corsie, gestione whitelist/blacklist e riconoscimento targhe EU

reset hardware

certificazioni

IEC/EN 61000, IEC/EN 55022, IEC/EN 55024, IEC /EN60950-1, FCC Parte 15 Classe b, UL/cUL 60950-1, RoHS, produzione certificata per il mercato italiano

IEC/EN 61000, IEC/EN 55022, IEC/EN 55024, IEC /EN60950-1, FCC Parte 15 Classe b, UL/cUL 60950-1, RoHS, produzione certificata per il mercato italiano

In aggiunta al servizio di connettività, il progetto prevede per i primi due anni di affidamento la realizzazione anche dei seguenti servizi:

servizio descrizione attività

Manutenzione Manutenzione ordinaria e straordinaria ed in particolare gestione dei guasti per ripristino funzionalità del punto/apparato di videosorveglianza con sostituzione parti guaste se in garanzia. E’ implicitamente compresa la gestione dei guasti degli apparati decentrati di registrazione localizzati presso l’Ente e presso la SERVER FARM. Prevede, ove necessario, l’intervento on-site ed il monitoraggio remoto degli apparati.

Gestione Riguarda gli interventi diretti sulle componenti specifiche del servizio, ovvero apparati di videosorveglianza e di registrazione, sistemi software/hardware di monitoraggio video:

sono inclusi gli interventi configurazione iniziale, di personalizzazione e modifica delle impostazioni su richiesta dell’Ente.

Assistenza Helpdesk telefonico con l’Ente per informazioni e chiarimenti sulle componenti del servizio. Include il trattamento e la fornitura delle immagini su richiesta dell’Ente, in conformità con il Provvedimento del Garante per la protezione dei dati personali dell’8.4.2010.

Include la comunicazione preventiva all’Ente di eventuali interventi di adeguamento a seguito dell’evoluzione normativa in materia di videosorveglianza.

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email: [email protected] Web: www.comune.sangimignano.si.it Connettività dedicata Servizio di collegamento degli apparati di videosorveglianza di un punto di

videosorveglianza con la rete intranet dell’ente. 3 tipi:

- estensione LAN: link radio da sede già collegata con fibra ottica del Consorzio - connettività radio: link radio da rete metro/backbone del Consorzio verso Intranet dell’ente

- connettività fibra ottica: collegamento in fibra ottica verso Intranet dell’ente

Le nuove componenti del progetto sono conformi alla direttiva del Ministero dell'Interno sui sistemi di videosorveglianza “Piattaforma della videosorveglianza integrata” n. 558 del 02.03.2012

Inoltre, nell’intento di assicurare una migliore collaborazione tra la Polizia locale e le FF.OO. presenti sul territorio, attraverso la condivisione delle informazioni utili per il presidio del territorio, che può realizzarsi anche tramite l’accesso alle immagini della videosorveglianza, è obiettivo condiviso da questa Amministrazione comunale e dalle predette FF.OO. procedere alla realizzazione, presso il locale Commissariato di Pubblica Sicurezza e la Locale Compagnia dei Carabinieri di Poggibonsi, di n. 2 nuove “Postazioni Centrali di Controllo” in aggiunta a quella già attiva presso il Comando della Polizia Municipale, ciò consentirà alla Polizia di Stato ed ai Carabinieri di Poggibonsi di poter visionare in diretta, se di interesse, le immagini trasmesse dalle telecamere o di poter consultazione in differita le registrazioni (nel limite massimo di sette giorni), qualora ciò si renda necessario per le attività di indagine.

Il Sistema di Videosorveglianza sarà realizzato in ottemperanza alle linee guida generali relative ai sistemi di video sorveglianza, nel rispetto delle normative legate alla Privacy e di tutte le norme vigenti in materia.

Il servizio di trattamento delle immagini viene svolto in conformità con il Provvedimento del Garante per la protezione dei dati personali dell’8.4.2010: si sottolinea che in relazione allo svolgimento delle proprie funzioni istituzionali, per l’Ente sussistono specifiche funzioni attribuite sia al Sindaco, quale ufficiale del Governo, sia ai comuni, rispetto alle quali i medesimi soggetti possono utilizzare sistemi di videosorveglianza in luoghi pubblici o aperti al pubblico al fine di tutelare la sicurezza urbana.

L’obiettivo primario del progetto è il potenziamento dell’impianto con la realizzazione di nuove aree di ripresa condivise con le altre Forze di Polizia di Poggibonsi (Arma dei Carabinieri e Commissariato di Polizia), per un sistema di videosorveglianza che risponda alle seguenti esigenze di Sicurezza Urbana Integrata e Controllo del Territorio:

- Monitorare la viabilità urbana nei punti principali di acceso alla città ed al centro, per eventuali interventi in caso di necessità ai fini della sicurezza;

- Monitorare aree di pubblico interesse per la sicurezza;

- Costituire un deterrente per azioni vandaliche contro il patrimonio pubblico e privato;

- Ridurre e prevenire gli atti criminosi nelle aree sotto il controllo delle telecamere;

- Fornire un contributo documentale nell’eventualità di atti criminosi;

- Facilitare le operazioni ed i servizi di vigilanza delle forze dell’ordine;

- Ottimizzare e coordinare interventi in funzione di una gestione razionale delle risorse;

- Incrementare nella cittadinanza la percezione di prossimità delle Istituzioni;

- Monitorare stazioni ecologiche, scoraggiare ed eventualmente sanzionare il deposito abusivo di rifiuti;

- Controllare in real-time tutto ciò che accade avendo una panoramica istantanea e immediata delle aree sotto analisi ed archiviare, per una successiva consultazione, le

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email: [email protected] Web: www.comune.sangimignano.si.it sequenze acquisite da tutte le telecamere per un tempo limitato alle finalità dell’amministrazione e nel rispetto degli attuali vincoli posti dalla legge.

La presente relazione è redatta ai sensi dell’art. 192 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50. Tale disposizione normativa prevede che “ai fini dell’affidamento in house di un contratto avente ad oggetto servizi disponibili sul mercato in regime di concorrenza, le stazioni appaltanti effettuano preventivamente la valutazione sulla congruità economica dell’offerta dei soggetti in house, avuto riguardo all’oggetto e al valore della prestazione, dando conto nella motivazione del provvedimento di affidamento delle ragioni del mancato ricorso al mercato, nonché dei benefici per la collettività della forma di gestione prescelta, anche con riferimento agli obiettivi di universalità e socialità, di efficienza, di economicità e di qualità del servizio, nonché di ottimale impiego delle risorse pubbliche”.

L’esposizione di quanto richiesto dall’art. 192 del d.lgs.50/2016 trova le sue fondamenta su una sintetica disamina della normativa vigente in tema di in house providing.

Il nuovo Codice degli appalti e delle concessioni, d.Lgs. 50/2016, contiene anche il recepimento della nuova disciplina in materia di “in house providing” dettata dalle Direttive UE nn. 23, 24 e 25 del 2014 in materia di concessioni e appalti dei settori ordinari e speciali.

Il nuovo Codice introduce diverse novità anche in tema di affidamenti diretti in house.

L’art. 5 del decreto, recependo i presupposti elaborati nel corso degli anni dalla giurisprudenza comunitaria in materia di affidamenti diretti ed i principi contenuti nelle citate Direttive, prevede che le concessioni o gli appalti pubblici, nei settori ordinari o speciali, aggiudicati da un’amministrazione aggiudicatrice o da un ente aggiudicatore a una persona giuridica di diritto pubblico o di diritto privato non rientrano nell’ambito di applicazione del nuovo codice dei contratti pubblici quando sono soddisfatte tutte (contemporaneamente) le seguenti condizioni:

1. un’amministrazione aggiudicatrice o un ente aggiudicatore esercita sulla persona giuridica di cui trattasi un “controllo analogo” a quello esercitato sui propri servizi:

ai sensi del comma 2 dell’art. 5 si esercita un “controllo analogo” sulla persona giuridica affidataria “in house” qualora l’amministrazione aggiudicatrice o l’ente aggiudicatore eserciti sulla stessa un’influenza determinante, sia sugli obiettivi strategici, che sulle decisioni significative. Il “controllo analogo” può essere anche esercitato da una persona giuridica diversa dall’amministrazione aggiudicatrice, a sua volta controllata da quest’ultima (il c.d. “controllo analogo indiretto”). Tale “controllo analogo”, ai fini dell’affidamento, può essere esercitato ai sensi del comma 4 del citato art. 192, anche in modalità congiunta. A tal fine di determina un controllo congiunto quando sono soddisfatte tutte le seguenti condizioni:

a) gli organi decisionali della persona giuridica controllata sono composti da rappresentanti di tutte le amministrazioni aggiudicatrici o enti aggiudicatori partecipanti;

b) tali amministrazioni sono in grado di esercitare congiuntamente un’influenza determinante sugli obiettivi strategici sulle decisioni significative di detta persona giuridica;

c) la persona giuridica controllata non persegue interessi contrari a quelli delle amministrazioni aggiudicatrici o degli enti aggiudicatori controllanti ;

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2. oltre l’80% dell’attività della persona giuridica controllata è effettuata nello svolgimento dei compiti ad essa affidati dall’amministrazione aggiudicatrice controllante o da un ente aggiudicatore, nonché da altre persone giuridiche controllate dall’amministrazione aggiudicatrice; ai sensi del comma 7, per determinare tale percentuale, deve essere fatto riferimento, di norma, al fatturato totale medio, o una idonea misura alternativa basata sull’attività , quale i costi sostenuti dalla persona giuridica o amministrazione aggiudicatrice o ente aggiudicatore nei settori dei servizi, delle forniture e dei lavori per i tre anni precedenti l’aggiudicazione dell’appalto o della concessione;

3. nella persona giuridica controllata non vi è alcuna partecipazione diretta di capitali privati, ad eccezione di forme di partecipazione che non comportano controllo o potere di veto e che non esercitano un’influenza determinante sulla persona giuridica controllata.

In particolare, ai sensi del comma 2 dell’art. 192 citato, per poter legittimamente affidare un contratto con modalità “in house”, avente ad oggetto servizi disponibili sul mercato in regime di concorrenza (così come già previsto all’art. 1 comma 553 Legge di Stabilità 2014 per i soli servizi strumentali), le stazioni appaltanti dovranno effettuare preventivamente una valutazione della congruità economica dell’offerta formulata del soggetto “in house”, avendo riguardo all’oggetto e al valore della prestazione. Inoltre, nelle motivazioni del provvedimento di affidamento dovrà essere dato conto:

1. delle ragioni del mancato ricorso al mercato;

2. dei benefici per la collettività della forma di gestione prescelta, anche con riferimento agli obiettivi di universalità e socialità, di efficienza, di economicità e di qualità del servizio, nonché di ottimale impiego delle risorse pubbliche.

Dal tenore letterale della norma, sembra quindi chiaro che il confronto dell’offerta presentata dall’aggiudicatario diretto con i prezzi di mercato, è condizione di legittimità dell’affidamento, ma, ovviamente, solo nel caso in cui questo abbia ad oggetto prestazioni che possono essere erogate da operatori privati in regime di concorrenza. Tutti gli atti afferenti gli affidamenti diretti dovranno essere pubblicati nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito internet istituzionale, in conformità alle disposizioni del d.Lgs.

33/2013.

In materia di sicurezza urbana la videosorveglianza diviene strumento di ausilio indispensabile nel controllo del territorio. Tenuto conto che le esigenze di sicurezza sono in continua espansione e che, progressivamente si determina l’esigenza di espandere nel tempo la copertura del sistema a nuove aree di ripresa, si presenta concretamente il rischio, stante l’attuale panorama normativo, di dover progettare e realizzare nel tempo interventi che non garantiscano univocità e continuità. In altre parole si presenta il rischio, che piuttosto diventa certezza, di dover realizzare impianti tra loro scollegati perché frutto di filosofie progettuali e concettuali diverse, legate al prodotto nel tempo offerto dal diverso affidatario.

Il Consorzio Terrecablate costituito nel 2002 fra l’Amministrazione Provinciale ed i Comuni del territorio per la realizzazione della rete a banda larga della Provincia di Siena, ed al medesimo il Comune di San Gimignano ha aderito con delibera di C.C. n. 10 del 27/02/2002, con prot. N 13555 del 16/6/2017 , ha illustrato il contenuto di un nuovo servizio ICT, specificando che lo stesso, rivolto a tutti i comuni della provincia di Siena, comprende la progettazione, fornitura ed installazione di impianti modulari di video

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email: [email protected] Web: www.comune.sangimignano.si.it sorveglianza su protocollo IP, con telecamere di varia tipologia - a seconda delle esigenze di controllo e della configurazione dei siti -, unità di registrazione e di monitoraggio centralizzato delle telecamere stesse, nonché ulteriori servizi inerenti la manutenzione, gestione ed assistenza degli impianti.

Tra gli obiettivi statutari del Consorzio, costituito nel 2002 ex art. 31 del D.Lgs 267/2000 tra l’Amministrazione provinciale di Siena ed i comuni del territorio per la realizzazione della rete a banda larga della medesima provincia, vi è proprio quello di erogare servizi ICT (Information and Communication Technology), nell’interesse e per conto delle amministrazioni consorziate.

In particolare, l'art. 2 dello Statuto del Consorzio prevede che lo scopo perseguito dal medesimo sia tra l'altro:

➢ a) progettazione, realizzazione, e fornitura di reti ed erogazione di servizi I.C.T.

(Information and Communication Technology) nell’interesse e per conto delle amministrazioni consorziate;

➢ “punto c): gestione ed erogazione, per conto e nell'interesse delle amministrazioni consorziate, di servizi informativi e comunicazioni elettroniche ai cittadini”;

➢“punto d): fornitura di reti ed erogazione di servizi di comunicazione elettronica alle amministrazioni consorziate”;

➢per tali attività l'art. 3 dello Statuto dispone che “i rapporti tra il Consorzio e gli Enti consorziati, in conformità al piano annuale delle attività, siano definiti in programmi attuativi o convenzioni apposite che assicurino al Consorzio la remunerazione dei fattori di produzione”;

Il Consorzio Terrecablate è quindi un Ente strumentale per l’erogazione di servizi di ICT per le Amministrazioni consorziate ed è quindi a tutti gli effetti una pubblica amministrazione tenuta all’applicazione delle norme di cui al D.Lgs 50/2016.

Grazie alla sua organizzazione, alle professionalità ivi contenute ed alla struttura dell’ente, il Consorzio ha evidenziato la possibilità di offrire anche ulteriori servizi in ambito ICT ed in particolare la progettazione, la realizzazione e la gestione di sistemi di videosorveglianza urbana, oltre al servizio di connettività dati, rispondendo così alle necessità dei propri consorziati in questo specifico contesto di sempre crescente interesse per la collettività.

In realtà la scelta di optare per tale forma di realizzazione del sistema di videosorveglianza cittadina, che comporta benefici per la collettività in termini di efficienza, di economicità e di qualità del servizio, nonché di ottimale impiego delle risorse pubbliche, implica un mancato ricorso al mercato e quindi l’affidamento in regime di “in house providing” da parte degli enti consorziati.

In particolare ai sensi dell’art. 5 del D.Lgs 18 aprile 2016, n. 50 (Codice dei contratti pubblici) “Una concessione o un appalto pubblico, nei settori ordinari o speciali, aggiudicati da un’amministrazione aggiudicatrice o da un ente aggiudicatore a una persona giuridica di diritto pubblico o di diritto privato non rientra nell'ambito di applicazione del presente codice quando sono soddisfatte tutte le seguenti condizioni:

 l'amministrazione aggiudicatrice o l'ente aggiudicatore esercita sulla persona giuridica di cui trattasi un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi;

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 oltre l'80 per cento delle attività della persona giuridica controllata è effettuata nello svolgimento dei compiti ad essa affidati dall'amministrazione aggiudicatrice controllante o da altre persone giuridiche controllate dall'amministrazione aggiudicatrice o da un ente aggiudicatore di cui trattasi;

 nella persona giuridica controllata non vi è alcuna partecipazione diretta di capitali privati, ad eccezione di forme di partecipazione di capitali privati previste dalla legislazione nazionale, in conformità dei trattati, che non esercitano un'influenza determinante sulla persona giuridica controllata.”

Il Consorzio Terrecablate è una ente in house dei comuni della provincia di Siena in quanto ricorrono tutte le condizioni, previste dalla normativa di derivazione comunitaria vigente.

Per quanto concerne il seguente requisito si osserva:

 l’Ente esercita sul Consorzio Terrecablate un controllo analogo in forma congiunta con gli altri eni soci, rispetto a quello esercitato sui propri servizi, essendo il Consiglio di Amministrazione e l’assemblea formati unicamente da componenti espressi dagli Enti partecipanti, nel rispetto di quanto indicato agli art. 12 e 17 dello statuto del Consorzio, di seguito esplicitati:

o Art. 12 – Composizione dell’Assemblea: […] l’Assemblea del Consorzio è composta da un rappresentante per ognuno degli Enti consorziati nella persona del Presidente dell’Amministrazione Provinciale, del Sindaco, di colui che ha la rappresentanza legale per gli altri Enti o loro delegati in carica ai sensi delle leggi vigenti.

o Art. 17 – Composizione del Consiglio di amministrazione: […]

L’Assemblea del Consorzio procede alla nomina dei componenti il Consiglio di amministrazione. Tali componenti sono scelti: a) tra gli amministratori degli Enti territoriali, nel rispetto delle disposizioni di legge in materia; b) tra i rappresentanti legali o loro delegati per tutti gli altri Enti;

E’ proprio il caso del Consorzio Terrecablate. A tal proposito si ricorda infatti che il suddetto Consorzio fu costituito a seguito della sottoscrizione in data 28/02/2001 del protocollo d’intesa tra l’Amministrazione Provinciale di Siena e tutti i comuni della provincia per la realizzazione di una rete telematica a banda larga per il territorio senese, di proprietà della provincia e dei comuni stessi.

La realizzazione della rete con la tecnologia della banda larga, presentava e presenta valenza strategica per tutto il territorio e per le sue componenti socio – economiche, soprattutto considerando che la stessa avveniva attraverso la sinergia e la collaborazione di tutti gli enti locali , evitando dispersione di risorse economiche, di capacità tecniche, nonché discrasie nei tempi e nei modi di realizzazione.

Proprio per consentire un intervento in forma associata tra i vari enti pubblico locali, nel protocollo citato fu previsto di costituire un soggetto pubblico partecipato da tutti gli enti sottoscrittori dell’accordo, che divenisse proprietario della rete da realizzare. La scelta della forma giuridica ricadde su un soggetto che potesse assicurare il più stretto legame tra enti promotori e soggetto attuatore, con la finalità di garantire una gestione coordinata delle funzioni pubbliche da espletare e dei servizi da realizzare.

Tale forma fu individuata nel consorzio tra enti locali ex art. 31 T.U. 267/2000, per assicurare, in prima battuta, la realizzazione di un’opera pubblicistica di rilevante interesse

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