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Es. di Analisi II - Funzioni di due variabili, 1 - Batmath.it

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Academic year: 2023

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(1)

Es. di Analisi II - Funzioni di due variabili, 1

Materiale prelevato da

http://www.batmath.it/matematica/an_due/due_var/due_var.htm Versione del 14 gennaio 2010

Testo

Sia data la funzione

f:R2 →R, f(x, y) =

y

Z

x

1 t2−1dt.

1. Se ne trovi il dominio.

2. Senza calcolare l’integrale si trovi l’equazione del piano tangente al grafico della funzione f, in corrispondenza al punto (2,2).

3. Si ritrovi il risultato del punto precedente, calcolando esplicitamente l’integrale.

Soluzione

Poiché la funzione integranda è definita inR\ {−1,1}, e in prossimità dei punti−1e1è illimitata(1), l’intervallo di integrazione non deve contenere i punti −1 e 1. Ciò significa che x ed y dovranno essere contemporaneamente minori di1, oppure contemporaneamente compresi tra−1 e1, oppure contemporaneamente maggiori di 1.

La rappresentazione grafica di questo dominio nel pianoOxy è riportata nella figura che segue.

b b1

2

1

−2

1 2 3 4 5 6

−1

−2

−3

−4

−5

−6

1Se non diversamente precisato, gli integrali sono sempre da intendersi come integrali di Riemann, dove è indispensabile che la funzione integranda sia limitata. In ogni caso, anche se si volesse intendere l’integrale in senso improprio, l’intervallo di integrazione non potrebbe comprendere i punti−1e1, in quanto la funzione integranda è infinita di ordine1in entrambi i punti e quindi l’integrale improprio sarebbe divergente.

1

(2)

Esercizi di Analisi II - Funzioni funzioni di due variabili, 1 2

Il punto(2,2) è interno al dominio e, sulla base della regolarità della funzione integranda e del teorema fondamentale del calcolo integrale, possiamo affermare che la f è almeno di classeC1 in un intorno di(2,2), dunque è differenziabile in(2,2). Per trovare l’equazione del piano tangente basterà usare la nota formula

z=f(2,2) + ∂ f

∂x(2,2)(x−2) +∂ f

∂y(2,2)(y−2).

Per calcolare le derivate parziali (senza calcolare l’integrale, cioè applicando il teorema fondamentale del calcolo integrale) conviene riscrivere la funzione come segue:

f(x, y) =

c

Z

x

1

t2−1dt+

y

Z

c

1

t2−1dt=−

x

Z

c

1

t2−1dt+

y

Z

c

1 t2−1dt ,

essendo cun punto qualunque (maggiore di1per non uscire dall’intervallo]1,+∞[). Si ha allora, sulla base del teorema fondamentale del calcolo integrale,

∂ f

∂x(x, y) =− 1

x2−1, ∂ f

∂y(x, y) = 1 y2−1, da cui

∂ f

∂x(2,2) =−1 3, ∂ f

∂y(2,2) = 1 3. Tenendo conto che

f(2,2) = Z2

2

1

t2−1dt= 0, l’equazione del piano tangente sarà

z=−1

3(x−2) +1

3(y−2).

Passiamo ora al calcolo dell’integrale, utilizzando le tecniche per l’integrazione delle funzioni razionali fratte.

1

t2−1 = 1

(t−1)(t+ 1) = A

t−1+ B

t+ 1 = At+A+Bt−B

(t−1)(t+ 1) = (A+B)t+ (A−B)

t2−1 =⇒

=⇒

A+B = 0 A−B = 1 =⇒

A=1/2

B =−1/2 =⇒ 1 t2−1 = 1

2 1

t−1

−1 2

1 t+ 1

.

Se ne deduce che

y

Z

x

1

t2−1dt= 1

2 ln(t−1)−1

2 ln(t+ 1) y

x

= 1

2ln(y−1)−1

2ln(y+ 1)−1

2ln(x−1) +1

2ln(x+ 1),

dove abbiamo evitato negli argomenti del logaritmo, di scrivere il modulo, in quanto tutti gli argomenti sono strettamente positivi (x >1∧y >1).

Il calcolo delle derivate parziali a partire da questa espressione esplicita della funzionef porta agli stessi valori di prima: se ne deduce che si otterrà di nuovo l’equazione del piano tangente già trovata.

Luciano Battaia http: // www. batmath. it

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