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Brasil país de todos: il mito della convivenza armoniosa

2.2 Quartieri per bianchi e lavori da ner

2.2.1 Ação Afirmativa: la legge delle quote

Loro, discendenti di immigrati europei, percepiscono come negativa l'introduzione delle quotas all'interno delle università, ossia l'obbligo legale d'avere una percentuale di iscritti abitanti delle favelas, neri e indios, quindi di rendere accessibile l'istruzione alle minoranze. Affermano che a causa di quest'imposizione il livello dell'accademia si è molto abbassato e che i docenti sono costretti a semplificare i programmi per adattarli alle nuove classi miste. Dal 2003, infatti, un numero crescente di università pubbliche ha stabilito un sistema di quote riservate a studenti che si dichiarano neri, indios, favelados, o disabili durante l'iscrizione. Questa politica affermativa è parte più ampia di un progetto di promozione dell'uguaglianza razziale. Purtroppo questo sistema di scelte porta delle conseguenze: fa emergere una differenza reale, sancisce l'esistenza legale delle razze, evidenzia una forte discrepanza presente a tutti i livelli della piramide sociale. Inoltre l'opinione pubblica e la maggior parte degli studenti bianchi considerano questa scelta motivo di riduzione generale del livello di istruzione e di decadimento della struttura accademica. Questa posizione è condivisa da tutta la famiglia di Nadia che non nasconde il proprio disappunto e non esita ad incolpare lo stato o a giudicare aspramente la presenza "di tutti quei neri in ogni classe. Per fortuna che alla UFRJ ce ne sono meno e l'università non è ridotta come la UERJ"21.

Fig.7 - Mappa della zona nord compresa tra São Cristovão e la UREJ. La freccia rossa indica la posizione dell'università. Si può notare la vicinanza alla fermata della metropolitana e allo stadio Maracanã.

La UERJ - Universidade do Estado do Rio de Janeiro - ha introdotto per prima in Brasile il sistema delle quotas nel 2003. Come si legge nel sito del Grupo do Estudos Multidisciplinares da Ação Afirmativa, si tratta di

«medidas que têm como objetivo combater discriminações étnicas, raciais, religiosas, de gênero ou de casta, aumentando a

21 Estratto da una conversazione avvenuta con Nadia il 30 - 07 - 2011. Una parte di quel colloquio è riportata in

48 participação de minorias no processo político, no acesso à educação,

saúde, emprego, bens materiais, redes de proteção social e/ou reconhecimento cultural22».

Sono, quindi, misure per migliorare l'inclusione sociale, la valorizzazione delle differenze e l'accesso a diritti e risorse. La UFRJ invece attua le azioni affermative solo nel 2010 riservando il 20% dei posti totali ai diplomati della scuola pubblica. Diversamente la UERJ garantisce il 45% dei posti e i beneficiari includono neri, pardos, diplomati alla scuola pubblica, figli di poliziotti, pompieri e altri impieghi pubblici ora incapaci di prestare servizio o deceduti.

L'attribuzione del colore, come abbiamo detto, dipende da molti fattori variabili, definirlo in modo univoco è impossibile. Anche usufruire delle azioni affermative diventa complesso: alcune ricerche hanno verificato come esistano 135 modi diversi per definire il colore della propria pelle, a fronte delle 5 categorie proposte dai censimenti: branco, preto, pardo, amarelo, vermelho. La definizione del colore dipende dalla classe, dall'educazione, dalla zona di residenza, dalla discendenza,

«il sistema di rappresentazione di tale varietà fisica prende la forma di un continuum, ossia una linea - i cui estremi sono il bianco e il nero - su cui prendono posto non solo le diverse gradazioni di questi due colori, ma anche i risultati degli incontri con altri colori, quale il giallo (amarelo) e il rosso (vermelho)» (Corossacz 2012:75).

In questo continuum sono incluse tutte le tonalità,

ogni sfumatura, «costituendosi su una gradazione, frammenta l'opposizione più sgradevole bianco/nero, in tante piccole opposizioni impercettibili» (Corossacz 2012:77).

Si mette in relazione, non in opposizione,

22

Traduzione mia: "Mezzi che hanno come obiettivo combattere le discriminazioni etniche, razziali, religiose, di genere o di classe, aumentando la partecipazione delle minoranze nel processo politico, nell'accesso all'educazione, nella salute, nell'impiego, nei beni materiali, nella rete di protezione sociale e nel riconoscimento culturale".

49 «la fluidità della categoria moreno infatti rimanda non solo alla

ricchezza di gradazione cromatica del continuum ma anche alla mediazione che continuamente viene fatta tra i due poli bianco e nero, diluendoli» (Corossacz 2012:108).

Ciò nonostante l'estremo bianco è considerato positivo e quello nero negativo, arrivando a giustificare

«la magia dell'uomo bianco, l'evidente superiorità tecnica di cui è portatore, [che] rende quasi implicito il diritto alla dominazione e all'asservimento» (Latouche in Ligi 2004:116).

Nadia sostiene una netta divisione dei ruoli, per lei non tutti i lavori sono accessibili all'intera popolazione, «alcune occupazioni non sono fatte per i bianchi»23.

A Rio quasi la metà delle donne di colore lavora come domestica e sono per lo più afroamericani i catadores, coloro che, letteralmente, raccolgono, raccattano, recuperano cibo e oggetti tra i rifiuti per poi riciclarli e venderli. Solo grazie a loro viene realizzata la raccolta differenziata. La più grande discarica al mondo, Jardim Gramacho, chiusa nel 2012 dopo 70 anni d'attività poiché ritenuta pericolosa per l'ambiente, si trova alla periferia nord di Rio. Recentemente è stata protagonista di un documentario, Waste Land, di V.K. Muniz. La pellicola racconta l'attività dello stesso regista, riconosciuto artista brasiliano, che ha realizzato con i catadores delle opere d'arte di lixo, di spazzatura. Opere che poi sono state vendute durante un' asta a Londra e il cui ricavato è stato equamente diviso tra i realizzatori per finanziare programmi d'istruzione e comprare nuove attrezzature per il loro lavoro.

Anche la mia amicizia con Marcus, un taxista di colore, è giudicata negativamente dalla mia coinquilina che, ancora una volta, non riesce a comprendere come possa accompagnarmi a «persone con poca istruzione»24.

Costantemente cerco di spiegarle come per me sia un rapporto importante, come siano costruttive le conversazioni con lui e che sono seriamente interessata alla sua storia, alle sue esperienze. Le mie motivazioni non sono sufficienti a convincere Nadia che spesso coinvolge anche altri componenti della famiglia per tentare di dissuadermi da ulteriori incontri, «se vuoi sapere qualcosa del Brasile chiedi a noi,

23

Estratto da una conversazione registrata avvenuta con Nadia il 31 - 07 - 2011, una parte della stessa è presente in Appendice.

24

Estratto da una conversazione informale avvenuta con Nadia nel maggio 2011. Una parte del colloquio è consultabile in Appendice.

50 non serve che chiedi a quello»25. Mi rendo conto che sia veramente difficile difendere

le mie idee, spesso mi scontro contro orecchie sorde, che ascoltano il mio punto di vista ma non riescono a comprenderlo o ad accettarlo. Anche quando ci troviamo a discutere sulla colonizzazione le nostre posizioni sono opposte, per la famiglia di Nadia gli indios non sono stati sterminati, a parte qualche sporadico scontro non vi sono stati episodi cruenti d'uccisioni di massa o torture, «e poi se fossero davvero stati sterminati non ce ne sarebbero più oggi, invece vivono ancora qui»26, "la

maggior parte sono morti a causa delle malattie, erano deboli, ma non li hanno uccisi tutti"27.