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A LCUNE CRITICITÀ

Nel documento Esplorare la biblioteca (pagine 34-38)

2. B IBLIOTECHE E SOFTWARE

2.1 A LCUNE CRITICITÀ

I software descritti sono dunque quelli più utilizzati dalle biblioteche pubbliche dei ca- poluoghi di provincia in tutta Italia. La scelta di considerare solo questo tipo di bibliote- che, come già detto, implica necessariamente una visione filtrata del panorama dei soft- ware per biblioteche in generale. Un esempio di questa distorsione si ha considerando il software SBN Web: nel nostro elenco esso compare solo 7 volte, implementato da Alma- viva oppure da Inera41. Se tuttavia si sceglie di conteggiare i software OPAC dal punto di vista dei Poli SBN e non più delle biblioteche pubbliche delle maggiori città italiane, ecco che l'utilizzo di SBN Web sale a 25 poli su 10242. Da quest'altra prospettiva Inera e Almaviva dovrebbero risultare più in alto nella classifica delle aziende più presenti.

L'analisi che segue, perciò, è intrinsecamente parziale: non può e non vuole render conto della situazione dell'intero mercato di software per le biblioteche. La prospettiva di fondo che costituirà la base dell'analisi è la stessa che ha portato alla scelta di consi- derare solo le biblioteche di pubblica lettura delle maggiori città italiane: il punto di vi- sta del cittadino, più incline a frequentare una biblioteca pubblica, magari medio-gran- de, piuttosto che una biblioteca di ricerca o una biblioteca specializzata. Uno sguardo dunque generale e, se vogliamo, un po' generico: quello di chi, senza avere particolari conoscenze ma avvertendo invece un particolare bisogno di ricerca, sceglie di rivolgersi alla biblioteca che costituisce un punto di riferimento per la sua zona (probabilmente la civica del proprio capoluogo provinciale) e, per farlo, prova ad accedere all'OPAC, senza assistenza da parte di un esperto.

La scelta di questo punto di vista nasce da alcune osservazioni sul campo avvenute durante l'interazione fra utente della biblioteca e catalogo. Tali osservazioni non sono

41 Come già segnalato nella descrizione delle aziende, SBN Web è stato gestito per diversi anni da Almaviva; attualmente l'incarico è passato a Inera. A quanto pare il passaggio di consegne non ha determinato an- cora un rinnovamento di tutti gli OPAC che venivano gestiti da Almaviva.

42 Secondo i dati dell'ICCU relativi ai Poli SBN:

http://www.iccu.sbn.it/opencms/opencms/it/main/sbn/poli_biblioteche/tipologia.html? query=tipologia

state svolte in modo sistematico, nell'ambito di una ricerca statistica, bensì sono il sem- plice frutto del lavoro quotidiano con i cittadini fruitori della Biblioteca Civica di Porde- none. In quanto bibliotecaria di reference e addetta all'accoglienza degli utenti, mi è ca- pitato spesso di introdurre qualche neofita all'utilizzo del catalogo; volendo ottimizzare il tempo di lavoro e fidandomi dell'OPAC della mia biblioteca, tendo a spiegare molto brevemente come si lancia una ricerca e poi a lasciare l'utente da solo mentre scorre e interpreta i risultati, fino a quando non trova quello che cerca o, al contrario, non in- contra un problema.

Il problema più comune che riscontro solitamente è in realtà il più banale di tutti: l'individuazione della collocazione necessaria a trovare materialmente la risorsa di inte- resse. Capita spesso che un utente poco esperto riesca effettivamente a trovare la de- scrizione del libro che vorrebbe leggere ma poi si blocchi, senza sapere come prosegui- re: nell'OPAC di Pordenone, basterebbe scorrere di poco la pagina web verso il basso per trovare le indicazioni di disponibilità e la collocazione. Si tratta tuttavia di un problema che ha a che fare più con l'utilizzo della biblioteca in sé, piuttosto che con l'utilizzo dell'OPAC, e come tale non verrà trattato ulteriormente in questa sede; gli utenti che in- cappano in questa battuta d'arresto, infatti, spesso non sanno di aver bisogno di una se- gnatura di collocazione per localizzare fisicamente il libro, e quindi non riescono a co- gliere in autonomia come fare per proseguire la loro esperienza sull'OPAC43.

Esistono però altre tipologie di problemi in cui l'utente, anche se mediamente esper- to, può incappare. L'utente può lanciare a sua insaputa una ricerca contenente errori oppure termini non preferiti dal catalogo; può perfino lanciare una ricerca che, conte- nendo una particolare stop word44, conduce a una lista di risultati distorta rispetto

43 Tanto è vero che lo stesso tipo di impasse si riscontra anche con chi, un po' meno pigramente, ha scorso la pagina dell'OPAC e ha già trovato la collocazione: non sapendo bene come impiegarla, però, chiede l'intervento del bibliotecario per interpretare quello che ha visto.

44 Le stop words sono i termini più frequenti nella collezione, privi però di un significato semantico rilevante per la ricerca: articoli, preposizioni semplici, congiunzioni. La loro presenza dovrebbe passare per lo più inosservata agli utenti, che potrebbero sceglierle di usarle in una query oppure no, senza per questo spe- rimentare grandi sconvolgimenti nei risultati restituiti.

all'effettivo contenuto del catalogo. Tutte queste situazioni portano a trovare meno di quanto si potrebbe o, peggio, a non trovare nulla.

Può succedere poi che l'utente meno esperto, pur avendo lanciato con successo una ricerca, si trovi in difficoltà nell'interpretare i risultati: si verificano dunque situazioni simili a quella descritta nell'introduzione di questo lavoro, in cui non è sempre imme- diato capire quale dei tre, cinque o a volte quindici risultati trovati è quello giusto… an- che se magari sono tutti la stessa opera, declinata in edizioni diverse o in forme e sup- porti diversi. Un altro caso problematico avviene quando l'utente appassionato di ro- manzi si lancia alla ricerca di saghe e trilogie: “Qual è il terzo del ciclo di Shannara?” è una delle domande a cui il catalogo non sempre sa rispondere in modo chiaro ed esau- riente, e non solo a causa di una catalogazione incompleta da parte dei bibliotecari ma anche a causa di una difficile gestione dei collegamenti fra opere forniti dal software stesso. Questa seconda tipologia di situazioni, ossia la sovrabbondanza di risultati e la gestione delle informazioni relative all'opera rappresentata dalla risorsa, porta invaria- bilmente a condizioni di stallo in cui l'utente non viene aiutato a interpretare corretta- mente ciò che ha di fronte e dunque non si accorge di avere già a portata di mano la ri - sposta che cerca.

Cercare e non trovare, trovare e non capire possono essere visti come due problemi di usabilità degli OPAC che riguardano, rispettivamente, la funzionalità di ricerca e l'interfaccia. Prima di approfondire le tecniche e le teorie che potrebbero portare a un miglioramento dei sistemi OPAC, analizziamo la situazione degli OPAC delle biblioteche pubbliche di capoluogo in Italia, per riscontrare il livello di diffusione di queste proble- matiche.

L'analisi che segue si è dunque concentrata sui due aspetti già individuati, la ricerca e l'organizzazione dei risultati restituiti. Riguardo alle funzionalità di ricerca, sono stati considerati i casi di errori di battitura, di ricerche con stop words e di termini quasi-sino- nimi nella ricerca per argomento (concentrandosi dunque sul contrasto fra termini pre- feriti e termini non preferiti dalla lingua del catalogo). Per simulare il comportamento di un utente il più possibile generico, si è proceduto con una ricerca per parole chiave

nel campo di Ricerca libera, opzione spesso implicitamente incoraggiata dalle stesse in- terfacce OPAC, che la pongono come unica soluzione già pronta nella homepage. Per quanto riguarda l'organizzazione e la presentazione dei risultati all'utente, invece, si è provveduto a valutare se e come le risorse bibliografiche vengono collegate fra loro, fa- vorendo una migliore leggibilità dei risultati oppure la scoperta di ulteriori risorse da parte dell'utente. In questo caso sono state lanciate ricerche avanzate, per evitare il ru- more nei risultati.

Le ricerche sono state effettuate in un piccolo gruppo di OPAC, selezionato in modo tale da rappresentare tutte le dieci principali aziende di software che forniscono i siste- mi delle biblioteche pubbliche di capoluogo. Per ciascuna azienda, è stato selezionato l'OPAC più recente o comunque più all'avanguardia fra quelli rilevati, meglio se relativo a un sistema bibliotecario di una certa rinomanza; per DM Cultura sono stati scelti due OPAC, data la forte presenza di quest'azienda nel panorama considerato. Vista l'eteroge- neità delle tipologie di sistemi bibliotecari rappresentati nei vari OPAC, nell'elenco sot- tostante compaiono sia sistemi bibliotecari urbani delle grandi città sia sistemi territo- riali più ampi (per lo più regionali).

Questi gli OPAC utilizzati per l'analisi delle funzionalità:

• per DM Cultura (SebinaYou): Scoprirete. Rete Bibliotecaria di Romagna e San

Marino, delle biblioteche pubbliche di Folì, Ravenna e Rimini

(scoprirete.bibliotecheromagna.it/opac/Opac.do) e Biblioest. Polo SBN

dell'Università di Trieste, delle biblioteche di Trieste, Gorizia e Pordenone

(www.biblioest.it/SebinaOpac/.do)

• per Comperio (Discovery NG): Biblioteche civiche torinesi, delle biblioteche pubbliche di Torino (bct.comperio.it)

• per Nexus IT (OpenWeb): BiA. Biblioteche in Abruzzo, delle biblioteche pubbli- che di L'Aquila, Chieti, Pescara, Teramo (catalogo-bia.nexusit.it/openweb/)

• per Almaviva (SBN Web, vecchia interfaccia): Polo della Regione Campania, del- le biblioteche pubbliche di Salerno e Napoli

(opac.regione.campania.it/CAM/ricercaSemplice.php)

• per CSI Piemonte: Librinlinea. Biblioteche piemontesi online, delle biblioteche pubbliche di Alessandria, Asti, Cuneo, Novara, Vercelli (www.librinlinea.it/search/public/appl/search.php)

• per Ex Libris (Primo): Explora. Biblioteche dell'Alto Adige, della biblioteca pub- blica di Bolzano

(bolzano.hosted.exlibrisgroup.com/primo_library/libweb/action/search.do? vid=bolzano)

• per Lombardia Informatica (open source VuFind): Biblioteche in Lombardia, delle biblioteche pubbliche di Bergamo, Cremona, Mantova e Varese (www.biblioteche.regione.lombardia.it/vufind/Searchopacrl/Home)

• per CG Soluzioni Informatiche (Bibliowin): Polo SBN del Friuli Venezia Giulia, della biblioteca pubblica di Udine (www.sbnfvg.it)

• per CS (Erasmo): Rete delle biblioteche della Provincia di Massa-Carrara, della biblioteca pubblica di Massa (reprobi.erasmo.it/Opac/RicercaBase.aspx)

• per Inera (SBN Web, nuova interfaccia): Cat. Polo biblioteche della Provincia di

Catania, della biblioteca pubblica di Catania (opac.polobibliotechecatania.it)

Nel documento Esplorare la biblioteca (pagine 34-38)