Di zoologia, signori, io
non me
neintendo.L'ho appena studiata inun
dizionario-enciclopedico,che al vocabolo oca diceva:«È
un animalesimileall'a-nitra» e
andando
acercare anitra si leggeva: «È un
animale simile all'oca>.Dopo
di che la vostra erudizione in materia di palmipedi poteva sfidare Buffon, Cuvier e Linneocome
se niente fosse.È
impossibile però avere ancheuna
tenue pas-sione per la scienza naturale, enon
provareuna
lieta meraviglia entrando in quel cenacolo della fauna imbalsamata cheè iuGalleria Vittorio
Ema-nuele, 84-86, di proprietà dell'Enrico BoQomi.
. Per
un momento,
làdentro, c'èdacredersi tras-portati inuna
fantastica forestabrasiliana,quando
pure,dandoocchio a certezanne acuminate, a certe gole da cui pare debbauscire un'urlante minaccia48 II Cerccllo di Milano
non
abbiate lafugace illusione di trovarvi nel ser-raglio Bidel.Enrico
Bonomi
è unnaturalistapreparatore,che deve averescopertoilsegretodell'antica Iside,sotto l'egida dellaquale i re dell'epoca faraonica traman-davano le proprie salme alla posterità. L'imbalsa-mazione egizia checi trasmise intattee profumate lemummie
sesdstree, rivive oggi più geniale, più estetica e più sapiente nelle vetrine del Bonomi,Tuttele specie variopinte e delicate dell'ornito-logia, tutti i campioni più rari che la passione venatoria possa desiderare di veder riviveresopra una mensola, nell'angolo di unterrazzo od'un giar-dino, sotto una lucida
campana
di cristallo o pen-silmente librato dal riccosoffitto d'unasala; tuttoil
mondo
piumato e velloso, dai più teneri cantori delle fronde aipiù terribili trogloditi delle foreste vergini, tutto trova—
nel laboratorio zoologico delBonomi —
la risurrezione della fauna, la ricostru-zione organicaed esteticacosiabilmenterievocata, cosìdurabilmenteespressa, da sfidareogniparagone colla naturaviva.Il Bonomi,d'altronde,
non
si limitaad essereun
preparatoreeminente:egli porta nei suoi lavoriun
sentimentod'artefinissimo, che è facile constatare ogni giorno facendouna
ferraatina dinanzi alle sue bacheche.Egli sa creare, coi suoi animalimorti,deigruppi d'una armonia e diuna grazia assolutamente pitto-rica: qua uncolibro spulezzante fra le frondi,làun intrecciodicandidissime colombe che paionotubare
il perfetto amore, altrove la irsuta testa d'un
cin-Fì-a ìinpelecanusonocvotaliiSyecc. 49
ghiaie che
sembra
si stani dal suo covo: è non soltantolaconservazionedella forma,ma
è la con-tinuazione dellavitachesi presenta all'osservatore:ed in questo genere inventivo il
Bonomi
non ha, credo, rivali.CoU'aiuto del figlioPierosiracchiudenelproprio laboratorio, situato in unvasto ed arieggiatosolaio, che trovasi al livello della grandetettoiadella gal-leriaVittorioEmanuele.Lassù, aquell'altezza,degna delle aquilecheil
Bonomi
imbalsama, avvi un veromuseo
di palmipedid'ogni ordine, specie e famiglia;dal minuscolo canerinoal maestoso struzzo, dall'in-nocua tortoraal rapace avoltoio o sparviero. Ogni angoloè occupato dadei lamellirostri,totipalmi, lon-gipenni, trampolieri, fagianidi e rampicanti; ogni pareteèornatadilunghi palchettisuiqualitrovansi rettilid'ognisorta,
come
ofidi,sauri, anfibi ebatraci;in larghe vetrine intere collezioni d'insetti: lepi-dotteri, farfalle, imenotteri, coleotteri, ecc.
—
Finoil soffitto è occupato; da esso pendonogiù teste di camaleonti, rinoceronti e coccodrilli. Il laboratorio infine di
Bonomi
èun
vero arsenale del genere, degno di essere visitato,quantunque una
splendida fotografia che ilBonomi
regala ai suoi clienti dia l'esatto e dettagliatopanorama, dirò così, diquella galleria del regno animale. Ogni giorno da quel laboratorio partono,alla volta delle più lontane re-gioni, artistici lavori d'una finitezza incomparabile.Bonomi, geloso dell'operasua cosìdelicata,ne ac-cudisce con la
massima
attenzione l'imballaggio, tanto che i fragili gruppi,sianopuredigran mole, giungonoa destinazioneincondizioni perfettissime.Il CervellodiMilano. 4
50 11Cervello (li Milano
Dopo
quantosièdetto,sarebbeun vero pleonasmo trattenersisullaestensionedi affarichequesto labo-ratorio zootecnico compie, tanto nel regno quanto all'estero.Basti accennare, così cn passant, che il
Bono
miha
guadagnato due medaglie d'oro alleEsposizioni nazionali del 1881 e 1884, oltre a nonpochidiplomi di merito ed attestati dell'estero, e che al suo sta-bilimento la Casa reale affida i lavori considerati dimaggior
importanzaedipiù difficileesecuzione.Pressoil
Bonomi
trovasiildepositocompletodelle fotografie alpine del noto Vittorio Sella di Biella, oltreun
ricco assortimentodi vedute artistiche di tutta Italia e di fuori. Il figlio Piero Bonomi, ec-cellente poliglotta, disbriga pure in negozio il fan-tastico americanoe lasnella miss inglese,il posi-tivo teutonocome
la leggiera mam'zelle franceserTTT
I I I I II
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BEATI
IPRIMI,.,
Non
avetemai pensato alle stranezze delle pa-role?Si dice casa di salute ad
un
edificio pieno di ammalati; sichiamano
bassi certi cantanti che,come
il Navarrini, misurano oltre due metri di elevazione; si dice farsi la barba il portare via dalmento
fin l'ultimo pelo; si qualifica i^evbuona
società quella che lavorameno
e cheha
per con-seguenza i maggiori vizi; e, per finirla, si dà del giovane di studio aun
povero diavolo di copista che abbia cinquanta lire almese
ealtrettantianni sulle spalle.Non meno
ridicola è lanota sentenzache, basan-dosi sulla discrezione del prossimo, proclama beati gliultimi.Un
torcicollo che vi pigli!Ioperme
affermoche ad arrivare ultimomi
son sempretrovato malis-simo,ho
sempre fatto la figura barbina delGam-bastorta.
52
U
Cervello eliMilanoNo, no, ragazzi mieil Credete ad
un
pozzo di esperienza. Beati i primi, perchè su essinon
pre-varràl'egoismo del mondo. Beati coloro che arri-vano primi al teatro, al restaurant,al tramvoaya vapore, e magari al primo estratto nel giuoco del lotto! I primogenitihanno
avutosempre una supre-mazia sui cadetti.Le
primizie nell'arte culinaria sono le più gradite e le più costose. I primiall'e-same
scolastico, al tiro a segno,alle corse,vinconoi'grimi premi. Il
primo amore
è il più seducente,il'primo duello è il più emozionante,la
prima
co-munione
è la più indimenticabile!Che
dirvi altro?È
stato scelto ilprimo maggio come
data ricorrente della grande manifestazione fra i lavoratori di tutto il mondo.Senza contare che Napoleone I vale certo più di Napoleone III e che un
primo
tenore assoluto èmolto superiore adun
comprimario.Dunque: —
Beati i primi,e,fra i primi,beatoilcav. Beati!
Quest'uomo, benchésiaappena di
mezza
età,può dirsi uno deiveterani delcorso VittorioEmanuele.La
suafiorente casa in maglierie di seta, lana e cotone contaun
trentennio di vita.Il bel negozio di EnricoBeati, sito sul corso al-l'angolo via S. Paolo, 1,
ha
sfidato molte concor-renze,ha
veduto molti tracolli,molte trasforma-zioni,moltevicendecommercialicompiersi in quella superbaarteriadiMilano,cheèl'ambizioneespessoBealiiprimi!... 5'}
la croce di tanti spiriti sitibondi del successo