Uno
deinomi
più popolari a Milano è quello diRomolo
Rituali, il proprietario dei grandiosima-gazzini di giojelleria ed articoli giapponesi situati nell'ex palazzo Savonelli in piazza del
Duomo,
sul-l'angolo delle vie Torino e Orefici.La
vita fortunosa di questo simpaticocommer-ciante
non
è un mistero per nessuno.Nato
in condizione oscura, a furia di lavoro, di intraprendenza,diperspicacia,ha
saputopian piano, tappa a tappa, conquistare un posto invidiabile nelmondo
che produce e che guadagna.Il buon
Romolo —
lochiamano
tutti cosi ed egli ne è giustamente fiero—
può essere segnalato ad esempio di ciò che possa fareuna
gagliarda fibra dilavoratorecongiunta aduna
finezza di intelletto e ad un tatto degli afi'ari assolutamentesuperiori.Isuoigrandimagazzini sono attualmentel'oggetto dellauniversaleammirazione.
Non
c'èforestieroche,40 11 Cervello diMilano
capitatonellapopolosa metropolilombarda,siastenga dal fareuna visitaa quel magnifico locale, dove si accoglie
una
vera profusione di oggetti d'arte e di lusso, permanente esposizione di tutto quanto di rafiinato edi meraviglioso produce l'ancor miste-rioso paese del Mikado.Bisogna esser stati un'oretta in quei magazzini, in
mezzo
a quella colluvie affascinante di cera-miche, di bronzi, di lacche, di capolavori di deco-razione e di ricercatezza casalinga—
a quella popolazione svariata e multicolore di oggetti per ogni capriccio e per ogniborsa—
a quel tesoro dipoesiaasiatica,dalcarattere cosi originale ecosi luminoso...per formarsiun
concettoapprossimativo dell'importanza commerciale ed estetica che sui costumi nostri e sul nostro gustoha
in oggi la produzionedelGiappone,ormaiacclimatatasi a tutte le esigenze della civiltàeuropea.Il Rituali ha ilvantoindiscutibile di aver
demo-cratizzato fra noi un genere di prodotti che, fino anon
molti anniaddietro,erapatrimonioesclusivo dipochieletti,per la difficoltàenorme
del traffico e per la elevatezza dei prezzi di vendita.Egli
ha
saputo dare uno slancioenorme
agli ar-ticoli usciti dallemani
dei più sapienti e geniali artefici di quell'Imperoche r03eano boreale cir-conda dell'azzurro delle sue acque e che gli indi-genichiamano
Tang-hou, cioèmagazzino
delsole.Ah, che l'appellativo è beneappropriato a quella meravigliosa contrada, dove la poesia dei colori si
sposaall'idealità delle forme, dove l'estro del so-gnatore si circonfonde colsentimentodellanatura.
//grangiapponese 41
dove da ogni creazione d'arte
emana
unprofumo
sottile ed invincibile di nobiltà, di bellezza!...
Imagazzinidelbuon Romolo,sottoquesto aspetto, più che
una
arida e mercantile mostra di oggetti in vendita, meritano di essere consideraticome
un veromuseo
di opere d'arte, cheognipersona colta può visitare con profitto intellettuale,con intendi-menti assolutamentesuperioriallasempliceragione commerciale.Rituali, del resto, non deve ancora aver chiuso
il ciclo delle sue fortunate iniziative.
Da
lui, dalla sua attività, dalla suaesperienza,lanostra Milano può ancora a=<pettare altre forti e grandiose im-prese, che ridondino ad onore del ceto laborioso cui egli appartiene.Sappiamo —
a questo proposito—
che il Ritualiha
intenzione di fare prossimamente unviaggio al Giappone, il paese ch'egliha
tanto contribuito a far conoscere ed apprezzare dagli italiani nel rap-porto dell'arte e dell'industria.Niun
dubbio che da tale escursioneegliritrarrànuove
idee, nuove ispirazioni, nuove energie.E
noi gliauguriamo
cordialmente un propizio e fecondo viaggio, ed un ritorno vittorioso, tale cheaggiunga
al suonome —
giàcosì chiaro nelmondo
commerciale e cosi benedetto nelmondo
della be-neficenza milanese—
unanuova
fronda di più, a conforto dei molti che gli vogliono bene.Fra
iquali
—
ed egli lo sa—
noi cisiamo.G0M3IA E " GOMMEUX „
Brrrr!... Sapristi! ! che stillicidio,chefango,che paturnia nel cielo e negli uomini!...
Sull'acciottolato
non
si profilano che gonnelle a-bilmente retroussées, e grossi scarponi impillacche-rati.L*aere è grigio
come
la barba del principe Tri-vulzio, e la pioggia. . . .stendeimmensestriscie
Come sbarredicarcere.
A
rigore, in questa giornataccia d'inferno, non ci sono più a Milano quattrocentomila anime,ma
quattrocentomila ombrelli.
Cioè, rettifico. L'ombrello, questo arnese discre-tamente grottesco e sufficientemente incomodo, va
sempre
più declinando nelle abitudini della popo-lazione, e non è lontano il giorno che scomparirà44 II Cervello dìMilano
affatto. L'unico campionepreistorico sarà conser-vato dall'ex maggiorCappa, quello delle
Memorie,
Ilnemico irreconciliabile e fatale del tradizionale parapioggia è Vimpermeabile.
Ormai
gliuominieleganti,igiovanottigommeux
che aspirano tanto a passare per compatriotti di ord
Byron
e le nobilisignore che vorrebberotutte essere sorelle di latte colla principessa di Galles,hanno
adottato Vimpermeabile.Cosa volete di piùvago d'una donninatutta rin-chiusain