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AGRICOLTURA BIOLOGICA

Nel documento L'agricoltura nel Lazio in cifre. 2011 (pagine 79-86)

L’Italia rientra tra i primi dieci produttori di biologico del mondo e, insieme alla Spa- gna, è ai vertici dell’Europa con 1.113.742 ettari riservati a questo genere di colture. Rispetto allo scorso anno, nel 2010 la su- perficie dedicata è aumentata dello 0,6% con 47.663 operatori di settore, il numero più alto tra quello dei paesi dell’UE. Nel panorama nazionale la regione Lazio occupa un posto rilevante, concentrando circa l’8% dell’estensione territoriale agri- cola nazionale coltivata bio, pari a 84.713 ettari, corrispondenti a oltre il 10% della SAU regionale e oltre il 32% di quella delle regioni del centro. Il dato è tanto più inte- ressante, considerato il fatto che, rispetto allo scorso anno, la superficie è cresciuta del 6,3%.

Poco più della metà degli ettari destinati all’agricoltura biologica interessano prati, pascoli, terreni a riposo, e colture foragge- re (56%), mentre tra i seminativi l’orien- tamento produttivo principale è rappresen- tato dai cerali (17% della SAU biologica),

Lazio Centro Italia 84.713 263.804 1.113.742

Fonte: elaborazioni su dati Sinab

Superficie coltivata ad agricoltura biologica (ettari), 2010

Foraggi Prati e pascoli Cereali Olivo Altre colture Frutta in guscio Ortofrutta Vite 30,9% 25,1% 16,6% 8,6% 7,4% 5,8% 3,4% 2,3%

Superficie a biologico e in conversione per colture nel Lazio, 2010

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seguiti da olivo (9%), frutta in guscio (6%), ortofrutta (3%) e vite (2%). La re- gione, inoltre, sta ottenendo ottimi risulta- ti per quanto riguarda l’impianto di vitigni in agricoltura biologica, con un discreto au- mento della superficie viticola che ha dato luogo anche a fenomeni di conversione del- le colture. Tutto ciò ha fatto si che il Lazio si sia posizionata all’ottavo posto al livello

nazionale per estensione di vigneti. Negli ultimi anni il comparto regionale sta mostrando il consolidamento di aziende di produzione biologica medio-grandi e una migliore strutturazione della filiera, anche a seguito della realizzazione della Piatta- forma Bio, primo centro di distribuzione nazionale, presso il Centro Agroalimentare di Roma (CAR).

Operatori biologici, 2010

Lazio Centro Italia

Importatori e altri operatori Trasformatori Produttori 5 41 264 320 1.102 5.592 2.664 8.496 41.807

Fonte: elaborazioni su dati Sinab

Il valore della produzione biologica lorda vendibile si attesta sui 700 milioni di euro l’anno. I circa 3.000 operatori si sono man- tenuti costanti nel 2010 e rappresentano il 31% delle regioni del Centro e il 6,2% del totale nazionale.

I trasformatori e gli importatori, che sto- ricamente si concentrano nelle Regioni del Nord, nel Lazio sono inferiori alle 400 uni- tà, ma rappresentano il 28,4% di quelli del Centro-Italia.

Altri dati provinciali di un certo interesse riguardano le province di Roma e Viterbo, in cui si concentrano la maggior parte de- gli ettari coltivati a biologico, ben l’80% del totale regionale. Non solo, nelle due province laziali convergono anche gran parte dei produttori agricoli (72%) e degli allevamenti di carni bio (77%). La provin- cia di Roma, anche per la grande esten- sione territoriale e per la presenza della Capitale che fa da naturale attrattore eco- nomico, convogliando il più alto numero di trasformatori (40%) (dati Arsial 2009).

I dati diffusi da Bio Bank relativi alle for- me di vendita diretta dei prodotti biologici hanno fatto segnare andamenti positivi per l’annualità 2010. A corroborare tale andamento un generale incremento degli operatori del settore. Nel Lazio sono infatti presenti 101 tra aziende e agriturismo bio (+9%), 63 gruppi d’acquisto (+9%), e 10 mercatini (+43%). In aumento anche la vendita al dettaglio, con 103 punti vendita censiti (+10%), pari al 9% del totale na- zionale.

Tra i canali di consumo extradomestico risultano in aumento i ristoranti biologici, con 40 strutture registrate (+8%), mentre

si mantengono stabili le mense scolastiche, presenti in 38 istituti, pari al 4,7% del to- tale nazionale, con 170.000 pasti serviti al giorno in tutta la regione, di cui quasi un terzo nelle mense capitoline.

Il Comune di Roma, tuttavia, a partire dal 1° dicembre 2010, ha deciso, a fronte di una politica di contenimento delle spese attuata anche in altre regioni, di sostitui- re molti alimenti biologici e DOP/IGP delle mense con alimenti convenzionali a costi inferiori. Di contro, a sostegno della bio- cultura, nella Capitale sono state avviate diverse iniziative, tra cui la concessione in comodato d’uso di oltre 200 orti biologici

pubblici all’interno del Monumento Natu- rale “Quarto degli Ebrei-Tenuta di Mazza- lupetto”.

Nella zona nord della regione, il comune di Civita Castellana, in provincia di Viterbo, invece, si è reso promotore insieme all’As- sociazione Italiana per l’Agricoltura Biolo- gica (AIAB) di un bio-distretto, inteso come modello di progresso economico, sociale e culturale, incentrato sulla produzione bio- logica, attraverso un’azione partecipativa degli agricoltori, dei cittadini e delle ammi- nistrazioni locali per elaborare politiche di sviluppo locale sostenibile.

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FORESTE

La regione Lazio ha una superficie foresta- le di 606 mila ettari, circa il 6 per cento del totale nazionale. La più grande porzione di territorio dedicato a boschi si trova nella provincia di Rieti, dove il 27 per cento di suolo è ricoperto da foresta. Segue l’area di Roma che, disponendo di una provincia molto estesa, dedica il 26 per cento di essa a terre boscate. A poca distanza Frosinone con oltre il 22 per cento, Viterbo con il 15 per cento di superficie occupata da boschi e infine Latina con il 9,5 per cento. In termini generali, la superficie riservata ai boschi, inclusi gli impianti di arboricol- tura da legno e la superficie temporanea- mente priva di soprassuolo, occupa il 90% della superficie forestale regionale, dato superiore di 6 punti percentuali a quello nazionale. Discorso differente vale per le altre terre boscate della regione, per le quali oltre la metà è costituita da arbuste- ti, in questo caso il dato è inferiore a quello del resto del Paese.

Entrando nel dettaglio delle aree a bosco, il

98,3% di esse vede la presenza dei boschi alti, con un peso del 7,1% sul dato nazio- nale, caratterizzati da una buona densità, espressa in numero di alberi per ettaro di superficie, tra le più alte in Italia. Sempre in riferimento ai boschi alti, il mag- gior numero di alberi presenti appartiene

alla categoria forestale Ostrieti e Carpineti (un quarto del totale) seguita, con il 20% degli alberi presenti, da cerreto, farneto, fragno e vallonea. Nel Lazio, infine, le altre categorie forestali con un numero di albe- ri importante sono le faggete, i lecceti e i castagneti.

Ripartizione della superficie forestale per provincia, 2009

Viterbo Rieti Roma Latina Frosinone 15,1% 27,0% 25,9% 9,5% 22,5%

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Nel 2010 la regione Lazio è stata coinvolta da un preoccupante aumento del numero degli incendi rispetto all’anno precedente (9%), tanto è vero che sale di due posizio-

ni, ottenendo il quinto posto nella gradua- toria nazionale per ettari distrutti dagli incendi. Complessivamente, sono andati in fumo 3.149 ettari di superficie riparti-

ti in 354 roghi pari a una quota del 7% sull’intero territorio nazionale. Gli incendi totali sono stati 29 in più rispetto all’anno scorso e gli ettari arsi 628 in più rispetto

0 50.000 100.000 150.000 200.000 250.000 Abete rosso

Altri boschi caducifogli Altri boschi di latifoglie sempreverdi Castagneti Cerreto, farneto, fragno e vallonea Conifere (pure o miste) Faggete Igrofili Leccete Ostrieti,carpineti Pino mediterraneo Pino nero,laricio e loricato Querceti di rovere, roverella e farnia Sugherete

Distribuzione dei Boschi alti nelle categorie forestali (000 di alberi)

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Bosco Totale

Regioni alti (n)Boschi Boschi alti (n*Ha-1) arboricoltura da Impianti di legno (n) Impianti di arboricoltura da legno (n*Ha-1) “Aree temporaneamente prive di soprassuolo (n)” “Aree temporaneamente prive di soprassuolo (n*Ha-1)” n % n Piemonte 1.009.656.284 1.202 13.314.461 466 103.134 45 1.023.073.879 8,6% Valle d’Aosta 69.673.512 709 0 0 0 0 69.673.512 0,6% Lombardia 710.031.287 1.228 8.699.591 324 0 0 718.730.878 6,0% Alto Adige 295.799.251 890 0 0 1.935.491 454 297.734.742 2,5% Trentino 497.568.167 1.334 0 0 79.394 32 497.647.561 4,2% Veneto 642.126.200 1.624 1.043.032 499 51.089 151 643.220.321 5,4% Friuli V. G. 433.976.353 1.372 3.665.238 482 0 0 437.641.591 3,7% Liguria 510.514.229 1.523 89.104 243 567.250 164 511.170.583 4,3% Emilia Romagna 1.018.974.938 1.846 3.926.554 403 79.783 55 1.022.981.275 8,6% Toscana 1.422.076.552 1.411 3.153.450 574 613.251 237 1.425.843.253 11,9% Umbria 670.118.290 1.820 4.490.825 1.326 0 0 674.609.115 5,6% Marche 517.737.719 1.784 886.674 730 0 0 518.624.393 4,3% LAZIO 847.475.381 1.584 1.044.057 613 1.419.871 195 849.939.309 7,1% Abruzzo 564.008.541 1.449 455.073 405 10.246 9 564.473.860 4,7% Molise 216.145.879 1.645 727.124 816 444.170 1.774 217.317.173 1,8% Campania 580.722.849 1.528 1.594.475 1.380 744.960 230 583.062.284 4,9% Puglia 136.425.354 954 459.326 524 247.265 126 137.131.945 1,1% Basilicata 308.628.738 1.196 1.483.488 796 276.710 85 310.388.936 2,6% Calabria 584.804.524 1.277 1.041.077 395 1.834.100 241 587.679.701 4,9% Sicilia 195.260.241 770 628.986 553 171.286 117 196.060.513 1,6% Sardegna 639.511.782 1.166 21.873.164 856 1.241.025 129 662.625.971 5,5% ITALIA 11.871.236.071 1.383 68.575.699 561 9.819.025 182 11.949.630.795 100,0%

Numero di alberi per categorie inventariali, 2009

a quelli del 2009. Il 2010 segna quindi per il Lazio un anno negativo nella lotta con- tro gli incendi: in aumento nelle provincie di Frosinone e di Latina, mentre risultati incoraggianti arrivano dalle provincie di Rieti, Roma e Viterbo.

La peggiore performance nella nostra re- gione si registra in provincia di Latina dove sono divampati ben 203 roghi in 19 Comuni per un totale di 2.021 ettari bruciati dalle fiamme, e un aumento di fuochi del 49% rispetto al 2009. Segue in negativo la provincia di Frosinone, con 84 incendi, 743 ettari bruciati e 15 Comuni interessati dalle fiamme. Rieti si conferma invece la provincia più vir- tuosa con 16 incendi divampati durante l’anno scorso e 162 ettari bruciati con un -27%, seguita da Viterbo con 18 roghi, che hanno consumato 111 ettari di ter- reno con -47%. Dati molto positivi per la provincia di Roma, dove gli incendi sono dimezzati (da 66 del 2009 a 33 del 2010) e gli ettari andati in fumo sono stati 111

Province di incendiNumero Superficie percorsa dal fuoco (ha) incendi 2010/2009Var. % numero

Boscata Non boscata Totale

Frosinone 84 520 223 743 23,5 Latina 203 1783 239 2022 49,3 Rieti 16 69 93 162 -27,3 Roma 33 67 44 111 -50,0 Viterbo 18 21 90 111 -45,5 LAZIO 354 2460 689 3149 8,9

contro i 574 dell’anno precedente, e con una diminuzione del 50% rispetto all’an- no precedente.

Dall’elaborazione dei dati del Corpo Fore-

stale dello Stato si mette in risalto, infi- ne, come la maggior parte degli incendi sviluppatisi nel Lazio hanno bruciato una superficie compresa tra gli 1 ed i 5 ettari.

Numero di incendi e superficie percorsa dal fuoco per provincia, 2010

Fonte: elaborazioni su dati del Corpo Forestale dello Stato

Fonte: elaborazioni su dati del Corpo Forestale dello Stato

Superficie boscata percorsa dal fuoco per forma di governo (ha), 2010 Altofusto

resinose Altofusto latifoglie Ceduo Altro Totali

Lazio 336,9 380,8 321,5 1.421,4 2.460,6 Italia 2.107,3 2.282,9 1.677,3 4.096,8 10.164,3

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Nel documento L'agricoltura nel Lazio in cifre. 2011 (pagine 79-86)

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