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3. CAPITOLO III: ANALISI SOCIO ECONOMICA

3.5 Agricoltura, zootecnia e pesca

Considerata la propensione storica all’agricoltura e all’allevamento dell’area si ritiene utile esaminare quello che può essere considerata una misura dell’interazione tra uomo e natura.

La terra coltivabile costituisce una delle più grandi percentuali della copertura del territorio dell’area di studio, soprattutto nei dintorni del fiume Acheloos e dei laghi Lisimachia e Triconida. Contrariamente, nei dintorni del fiume Evinos non vi è terra coltivabile in quanto questo fiume scorre dalle montagne con pendenze abbastanza ripide. Solo verso la foce la terra diventa adatta per accettare la coltivazione della terra.

Dal 1960, la terra coltivabile è aumentata di circa 12.000 ettari in seguito a degli interventi di bonifica nell’area di Neocori e di Katochi, nella parte occidentale della laguna di Messologhi. Questo aumento di terre coltivabili è stato realizzato a sfavore della laguna di Messologhi. In queste terre è stato coltivato per tanti anni il trifoglio, il mais, il cotone, le olive e il riso. Fino a qualche anno fa nella maggior parte delle terre si coltivava tabacco. Per il miglioramento delle coltivazioni è stato costruito un sistema di irrigazione che preleva l’acqua dal lago di Lisimachia e dal fiume Acheloos e lo fa arrivare ai campi, e che nel caso di forti precipitazione, toglie l’acqua dai campi per salvare le coltivazioni. La terra coltivabile può essere caratterizzata come terra ad alta produttività, perché per la sua grande parte è irrigata e il suo terreno è derivato da bonifiche. Un’eccezione è rappresentata dalla parte sud della zona di studio in quanto vicina al mare e perciò molto sale. Le coltivazioni sono oannuali, come le coltivazioni di cotone e granturco, oppure coltivazioni di alberi di ulivo e alberi di agrumi. La coltivazione di tabacco copriva la maggior parte dei terreni coltivabili e si basava su un sistema sovvenzionato. La Comunità europea ha smesso di sovvenzionare questo tipo di coltivazione ed ha assicurato un’integrazione del reddito dei contadini che lo coltivavano fino il 2013 rendendo inutilizzabili quei terreni. Viene usata la rotazione delle terre e non è mai stato usato il sistema del riposo di esse.

La maggior parte delle zone di pascolo presenta una ugual ripartizione, estese soprattutto nelle zone montuose o semimontuose ma anche nelle zone di pianura dove si potrebbe sviluppare l’allevamento intensivo. Le zone per il pascolo si trovano soprattutto nella pianura del fiume Evinos e quella di Acheloos. Le loro caratteristiche sono che:

- Sono coperte da vegetazione naturale - Sono zone di pascolo permanente

- La metà di queste zone vengono utilizzate nel periodo invernale e l’altra metà in quello estivo

- La maggior parte di esse sono adatte per pecore e capre

- Coprono delle superfici di pianura, collinari e semimontuose sino a un’altezza di 500 m.

La vegetazione in queste zone è ridotta a causa del pascolo intensivo e della mancanza di un programma per il loro miglioramento.

Passiamo ora a considerare alcuni dati sulle imprese agricole. La tabella 3.10 mostra come la superficie agraria utilizzata copre il 45% della superficie totale nell’area di studio, con un 63% sia ad Agrinio sia ad Iniades. Inoltre si può vedere che la superficie agraria utilizzata viene irrigata per un 70%, dato molto elevato se confrontato con quello della Provincia(42%) e quello della Grecia (33%)

Tabella 3.10 – Dati sulla ripartizione della superficie, anno 2000

Superficie Territoriale (ST) SAU/ST

senza bacini SI/SAU Comuni Con bacini idrografici Senza Bacini idrografici Superficie Agraria Utilizzata (SAU) Superficie Irrigata (SI) % % Agrinio 16270 15585 9870 6569 63 67 Etoliko 12930 11175 3320 1889 30 57 Iniades 27080 26042 16339 12595 63 77 Messologhi 28020 25022 5175 3382 21 65 Totale Area di studio 84300 77825 34702 24434 45 70 Provincia Etoloakarnania 546088 521897 1273364 53211 24 42 Grecia 13195740 13082036 3583185 1174876 27 33

Fonte: elaborazioni su dati ESYE

Per meglio comprendere la natura del paesaggio che si può apprezzare in quest’area è bene analizzare la superficie agraria scomposta nelle sue componenti principali (Tabella 3.11). Si può osservare che quasi il 60% della SAU è occupato da coltivazioni permanenti, un 26% da coltivazioni legnose, mentre un 15% da superficie usata per il pascolo. Più precisamente, si può vedere che il Comune di Iniades detiene una superficie a coltivazioni permanenti per un 67% e per il pascolo il 21% della sua superficie agraria ed Etoliko detiene un 49% del suo territorio destinato a coltivazioni legnose.

Tabella 3.11 - Superficie aziendale secondo l’utilizzazione dei terreni, anno 2000 Comuni SAU a coltivazioni permanenti SAU a coltivazioni legnose SAU a vite SAU a prati permanenti e pascoli SAU a superficie a riposo SAU a orti Agrinio 53,7 34,7 0,1 10,2 0,7 0,4 Etoliko 38,1 48,6 0,33 8,6 4 0,3 Iniades 66,5 12,5 0,2 20,7 0,02 0,14 Messologhi 49,6 39,4 0,3 9,4 0,7 0,4 Totale Area di studio 57,6 26,3 0,2 14,9 0,7 0,3 Provincia Etoloakarnania 44 24,4 0,4 30 0,6 0,6 Grecia 52,2 25,2 2,7 16,9 2,6 0,3

Fonte: elaborazioni su dati ESYE

Ci sono grandi superfici dedicate alla coltivazione di arance, limoni, mandarini, mentre gli ultimi anni conoscono uno sviluppo le coltivazioni innovative per l’area come gli asparagi e le fragole. Allo stesso tempo, molti contadini si stanno orientando verso l’agricoltura biologica.

Dalla figura seguente (3.12) si può vedere in dettaglio il tipo di coltivazioni presenti nell’area. Nel Comune di Agrinio sono concentrate le coltivazioni di trifoglio ma anche di agrumi, ad Etoliko occupa la più grande percentuale la coltivazione di orticole seguita da quella di olivo, Iniades, Comune con la maggiore percentuale di coltivazione nei confronti degli altri Comuni, è caratterizzato per coltivazioni di trifoglio, cotone, agrumi ed olivo; a Messologhi si coltiva cotone, olivo, agrumi, trifoglio ed asparagi.

Figura 3.13 - Superficie per principali coltivazioni agrarie praticate, anno 2007

L’allevamento del bestiame in questa zona è abbastanza sviluppato. L’allevamento del bestiame, soprattutto pecore, capre e mucche, esercitato liberamente negli spazi per il pascolo, ha soprattutto come scopo lo sfruttamento del bestiame da parte delle famiglie. Visto che nella zona gli allevamenti di animali sono tanti, questi vanno venduti sia al mercato locale che a quello nazionale. (Occorre tener presente che la Grecia non è in grado di soddisfare i propri consumi di carne). Il numero delle bestie da lavoro è diminuito tanto con l’aumento di macchinari per l’agricoltura e gli animali ora vengono usati soprattutto per la carne e per i loro derivati (latte). Nell’area di studio ci sono dieci stabilimenti che si occupano della produzione di formaggio, usando soprattutto latte di capra e di pecora.

I dati delle seguenti tabelle ci aiutano a comprendere meglio il fenomeno evidenziando una forte presenza nell’area prevalentemente di capi ovini. Nella tabella 3.12, i valori evidenziano una concentrazione di questa tipologia di allevamento nei Comuni di Iniades ed Agrinio che possiedono rispettivamente 77.947 e 47.325 capi ovini a fronte di un totale d’area di poco più 160.492 capi. Dal punto di vista delle aziende i due Comuni appena citati dimostrano la vocazione per l’allevamento ovino avendo nel proprio territorio, il primo 736 e il secondo 630 aziende, mentre nell’intera area considerata sono presenti 1972 aziende per l’allevamento di ovini.

Un’altra quota importante dell’allevamento nell’area è rappresentata dai caprini i quali si interessano un totale di 1.512 aziende per un totale di 33.316 capi. Il maggior numero di caprini sono di proprietà di aziende nel territorio di Messologhi che hanno oltre 16.000 capi; da segnalare anche il Comune di Iniades dove sono presenti oltre 11.000 capi.

Tabella 3.12 - Aziende e capi per allevamenti caprini e ovini, anno 2000

Caprini Ovini

Comuni

Aziende Totale capi Aziende Totale capi

Agrinio 483 4621 630 47325

Etoliko 165 1048 174 8246

Iniades 374 11046 736 77947

Messologhi 490 16601 432 26974

Totale Area di studio 1512 33316 1972 160492

Provincia Etoloakarnania 10426 309600 11358 778074

Grecia 138251 5327201 128551 8752668

Fonte: elaborazioni su dati ESYE, Censimento Agricoltura, 2000

Per quanto riguarda l’allevamento suino (tabella 3.13) sono di nuovo i Comuni di Agrinio ed Iniades ad avere il maggior numero di capi. Addirittura nel Comune di Agrinio si alleva l’83% dei capi di tutta l’area (48.889 capi). Gli allevamenti bovini in quest’area non sono particolarmente sviluppati e l’unico Comune che presenta valori significativi è Iniades con 116 aziende e 5.222 capi.

Tabella 3.13 - Aziende e capi per allevamenti bovini e suini, anno 2000

Bovini Suini

Vacche

Comuni Totale aziende con allevamenti

Aziende Totale capi Aziende Totale capi Aziende Totale capi

Agrinio 2642 14 391 9 123 72 48889 Etoliko 786 6 427 5 287 6 182 Iniades 2784 116 5222 103 3612 393 8447 Messologhi 2074 7 181 7 138 65 1101 Totale Area di studio 8286 143 6221 124 4160 536 58619 Provincia Etoloakarnania 49344 739 28754 692 20726 3159 102193 Grecia 747947 28325 652386 26511 447930 36251 969852 Fonte: elaborazioni su dati ESYE, Censimento agricoltura, 2000

Per evidenziare meglio il fenomeno appena descritto si può osservare la figura 3.13, che permette di verificare la ripartizione per Comune di queste quattro tipologie di allevamento.

Figura 3.13 - Capi per tipologie principali di allevamento, Anno 2000

Fonte: elaborazioni su dati ESYE – Censimento Agricoltura, 2000

Riguardo alle altre tipologie di allevamento merita di essere segnalata un’importante attività avicola nei Comuni di Agrinio, Messologhi ed Iniades con 41.678, 39.814 e 39.415 capi rispettivamente.

Nell’area è presente una buona attività di allevamento di cunicoli, soprattutto ad Iniades (il 47% con 5.734 capi), Messologhi ed Agrinio con rispettivamente 3.099 e 2.857 individui, e una buona attività di apicoltura, con maggiori valori presentati ad Agrinio (3.777 alveari) e Messologhi (1.918 alveari).

Tabella 3.14. Aziende e capi per allevamenti equini,cunicoli, avicoli, alveari, anno 2000

Equini Cunicoli Avicoli Alveari Comuni

Aziende Totale capi Aziende Totale capi Aziende Totale capi Aziende Totale capi

Agrinio 10 11 120 2857 1267 41678 46 3777 Etoliko 1 1 21 387 410 13820 3 105 Iniades 8 10 105 5734 1050 39415 2 350 Messologhi 36 59 113 3099 912 39814 19 1918 Totale area di studio 55 81 359 12077 3639 134727 70 6150 Provincia Etoloakarnania 872 1067 1543 45030 20854 728749 393 23531 Grecia 31019 44362 47807 1109121 326851 39324397 10892 630397 Fonte: elaborazioni su dati ESYE, Censimento Agricoltura, 2000

Lo sfruttamento della pesca nella laguna di Messologhi – Etoliko si basa agli spostamenti dei pesci per motivi di alimentazione, di ricerca di condizioni biotiche migliori e di riproduzione (Barnes 1991, Auterir 1993, Katselis 2003). Come abbiamo visto nel capitolo II, nei mesi primaverili i pesci entrano nella laguna di Messologhi, alla ricerca di acque più calde vista la sua bassa profondità. Quando si avvicina l’inverno, un’ottima alternativa rispetto al mare è la laguna di Etoliko, molto più profonda perciò calda e ricca di cibo.

Nella laguna di Messologhi-Etoliko lavorano circa 700 pescatori professionisti e persone che vogliono integrare il loro stipendio con la pesca. Circa 100 - 130 di loro, che si occupano professionalmente di pesca, fanno parte di cooperative delle pescaie, le quali hanno il loro sfruttamento nella bocca delle lagune (pescaie). I restanti, detti “liberi” in quanto non fanno parte delle cooperative, hanno anche essi la licenza per la pesca e se ne occupano professionalmente. In tutti e due i casi la licenza per la pesca viene concessa dalla Provincia di Etoloakarnania. L’intervento umano riguarda inizialmente l’intrappolamento dei pesci in modo da rendere impossibile il loro ritorno al mare e successivamente la loro cattura con diversi modi. (Dimitriou V., 1997)

Siccome lo sfruttamento degli allevamenti di pesci (pescaie) è relativamente più proficuo e senz’altro ha un rendimento più stabile dalla pesca libera, l’affitto degli

allevamenti di pesci, solitamente, diventa oggetto di intensi conflitti con alterne vicende influenzate dalla volontà di massimizzare i canoni da parte dell’amministrazione e dalle pressioni politiche che i diversi gruppi sono in grado di esercitare. Si capisce quindi che la relazione dei due gruppi di lavoro, “cooperative” e “liberi” è delicata.

Il numero delle licenze professionali delle barche che lavorano nel complesso della laguna di Messologhi-Etoliko raggiunge le 378, ma un grande numero di barche lavora nella laguna senza avere licenza. In base a quanto detto precedentemente, l’intensità dell’attività della pesca viene considerata elevata. Dai dati sulla composizione dell’età dei pescatori-detentori di barche per la pesca per l’anno 2000, si nota che il settore è abbastanza invecchiato. I nuovi entranti rappresentano appena il 5,1% della popolazione attiva totale, mentre i pescatori che a causa dell’età escono dalla professione raggiungono una percentuale del 42,8%.

Non è stato considerato il Comune di Iniades in quanto la percentuale dei pescatori e delle barche da pesca non arriva nemmeno all’1% e questo sia perché il suo territorio è situato principalmente nell’entroterra e quindi si è orientato verso le coltivazioni e l’allevamento di animali da terra come si è visto anche prima, sia perché il mare dove si affaccia è un mare aperto, e non come quello di Etoliko e Messologhi, quindi non si presta ad uno sviluppo in questo settore.

Tabella 3.15. Composizione per età di detentori di barche da pesca della laguna Messologhi- Etoliko, valori relativi 2000

Età Comuni 20-30 31-40 41-50 51-60 > 60 Etoliko 3,4 15 18,4 17,2 46 Messologhi 5,3 17,9 28,7 11,5 40,6 Totale area di studio 5,1 12,6 25,1 14,4 42,8

Fonte: Direzione della pesca della laguna Messologhi-Etoliko

Durante il ventennio 1980-2000 è stata osservata una riduzione dei lavoratori del settore del 13,5% (la percentuale di riduzione dei lavoratori per tutte le lagune greche raggiunge il 27,5%). L’età media dei lavoratori nella laguna di Messologhi-

Etoliko era 44,7 anni per il 2000 (la rispettiva in Etoloakarnania è 45,5, mentre in Grecia 48,1 anni).

La pesca rappresenta un elemento importante per lo sfruttamento della laguna e costituisce la tradizione familiare in essa. Oggi, il 76,5% circa dei pescatori della laguna di Messologhi-Etoliko derivano da una famiglia di pescatori.

I pescatori a seconda se lavorano nelle pescaie o se come liberi pescatori valutano in maniera diversa gli elementi del loro ambiente e li valorizzano secondo le tecniche da loro applicate. Questo fatto viene dimostrato dalle risposte che hanno dato in un’indagine che riguardava la valutazione dei problemi che ritenevano come più importanti nei risultati della loro attività di pesca (Dimitriou, 1992). Queste differenze sono mostrate date nel seguente grafico (figura 3.15) che è basato sui risultati da un’indagine fatta su 100 pescatori di Messologhi nel 1992.

Figura 3.14 - Distribuzione dei vari tipi di problemi di pesca secondo le due categorie di pescatori della laguna di Messologhi-Etoliko, anno 1992

Fonte: Dimitriou Vaghelis

L’inquinamento preoccupa principalmente i pescatori liberi perché essi pescano all’interno della laguna, dove le acque sono influenzate in maniera diretta dalle attività che si effettuano sulla terra ferma. Contrariamente, nelle pescaie il problema fondamentale è quello delle condizioni meteorologiche, in quanto da esse dipende tanto l’entrata quanto il risultato di pesca degli allevamenti. E’ caratteristico, come riferisce Stasinopoulos (1925) ma è sostenuto anche da molti pescatori al giorno

d’oggi, che l’entrata dei pesci viene facilitata dai venti sud-occidentali, mentre influenzano in maniera negativa quelli del nord.

La riduzione della produzione preoccupa principalmente i pescatori liberi, in quanto influenza direttamente la diminuzione del loro stipendio, mentre gli occupati/impiegati nelle pescaie, dato che sta diminuendo il numero dei membri della cooperativa, riescono a mantenere relativamente stabile il loro stipendio (Moutopoulos, 2007). Anche le illegalità nella pesca illegale colpiscono, e quindi preoccupano, soltanto pescatori liberi.

Nella tabella seguente si può vedere la produzione della pesca durante gli anni 1966-1969, cioè prima degli interventi di bonifica, e negli anni 1988-2004, dopo che gli interventi sono stati effettuati. E’ da notare la forte diminuzione della produzione del 1968 e del 1969, probabilmente dovuta alla disorganizzazione sociale provocata dalla dittatura (1967-1973).

Tabella 3.16 – Produzione dei pesci prima e dopo gli interventi, anno 2005

Anno Produzione in kgr 1966 368459 1967 423158 1968 306407 1969 86697 1988 342015 1989 268871 1990 168888 1991 176191 1992 192982 1993 177239 1994 189924 1995 225823 1996 172809 1997 205403 1998 159832 1999 210952 2000 200708 2001 177344 2002 115180 2003 111100 2004 110173 Valore medio 209.054,9

Si può vedere nella seguente tabella l’importanza delle varie specie di pesce sia dal punto di vista della loro partecipazione nella produzione sia secondo il loro valore economico.

Tabella 3.17 – Specie secondo l’importanza nella produzione, anno 2005

Specie Nomi nell’area Importanza nella

produzione

Anguilla anguilla Anquilla *******

Atherina Αθερίνα *

Chelon labrosus Λαυκίνος ***

Dicentrarchus labrax Branzino *******

Diplodus annnularis Σπάρος **** Diplodus puntazzo Μυτάκι * Diplodus sargus Σαργός * Gobiidae Γοβιοί **** Lithognathus mormyrous Μουρμούρα * Liza aurata Μυξινάρι **** Liza ramada Βελάνιτσα *** Liza saliens Γάστρος ****

Mugil cephalus Cefalo *******

Mullus barbatus Κουτσομούρα *

Sepia officinalis Σουπιά *

Solea sp. Γλώσσα **

Sparus aurata Orata *******

Le quattro più importanti specie nella produzione della laguna sono l’orata, il branzino, l’anguilla e il cefalo. Di questi il branzino non viene presentato nelle dichiarazioni con la reale importanza che ha nella produzione. Il cefalo, benché sia diminuita la produzione, continua a mantenere la sua importanza, soprattutto grazie alla bottarga, mentre l’anguilla ha una importante partecipazione nel pescato della zona soprattutto dopo gli interventi effettuati negli anni ’70, probabilmente a causa delle stazioni di pompaggio e il cambiamento del materiale delle reti degli allevamenti e la forma delle bocche che ostacolano in un elevato grado il loro ritorno al mare. L’orata mantiene e aumenta il suo ruolo.

Figura 3.15 - Partecipazione nel pescato secondo il peso dei principali tipi di pesce, valori % anno 2006

Fonte: Cooperative di pescaie della laguna di Messologhi-Etoliko

Ad Astakos e Mitikas ci sono sei stabilimenti di itticoltura e tre stabilimenti di lavorazione dei pesci di cui uno a Iniades (produzione di filetti di branzino).

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