• Non ci sono risultati.

3. CAPITOLO III: ANALISI SOCIO ECONOMICA

3.3 Struttura demografica

L’analisi della struttura demografica deve tener conto delle implicazioni riguardanti l’ambiente circostante. La concentrazione della popolazione nello spazio esercita pressione sui sistemi naturali in diversi modi: occupazione del territorio, consumo di beni e servizi naturali e generazione di rifiuti. A sua volta, la popolazione si trova condizionata dalla capacità di carico del territorio. Nonostante ciò, è necessario constatare che l’interazione fra le variabili demografiche e ambientali non è diretta, ma viene comunque fortemente influenzata, tanto sul piano culturale e dei valori che per quello tecnologico.

Questo paragrafo permetterà di evidenziare diversi fenomeni attraverso lo studio di alcuni indici demografici di base. Nello specifico si andranno a identificare: a) la struttura per età della popolazione residente; b) la struttura della popolazione attiva; c) la struttura della formazione scolastica.

La struttura per età della popolazione nell’area di studio considerata è caratterizzata da una percentuale del 23% delle classi di età giovani, fino ai 15 anni. La percentuale più bassa della popolazione è rappresentata dagli individui che appartengono al gruppo di età dai 55 ai 64 anni, con circa il 12% della popolazione considerata, ma anche gli appartenenti al gruppo dai 45-54 anni con una percentuale un po’ maggiore attorno al 15%. Tutte le restanti classi di età sono rappresentate da una percentuale equidistribuita di circa il 18% (Figura 3.4).

Le figure 3.4 e 3.5 mostrano la piramide demografica della popolazione per gli anni 1991 e 2001 rispettivamente.

Il confronto delle due figure (3.4 e 3.5) mostra come, se nel 1991 la figura ha una base molto ampia formata da giovani individui e mostrando un restringimento maggiore man mano che si raggiungono le classi più elevate di età, nel 2001 (figura 3.5), le classi di età media sono diventate più numerose.

Figura 3.3 - Struttura per età della popolazione residente nell’area di studio, anno 2001

Fonte: elaborazioni su dati ESYE

Figura 3.4 - Piramide demografica (Totale Area 1991)

Figura 3.5 - Piramide Demografica (Totale Area 2001)

Fonte: elaborazioni su dati ESYE

Andando ad approfondire la tematica della tipologia della popolazione può essere utile impiegare l’indice di vecchiaia riferito ai censimenti 1991 e 2001. L’indice di vecchiaia descrive il peso della popolazione anziana in una determinata popolazione ed è definito come il rapporto di composizione tra la popolazione anziana (65 anni ed oltre) e la popolazione più giovane (0-14 anni), indicando cioè il numero degli anziani ogni 100 giovani. Già ad un primo sguardo della figura 3.6 si può notare come la componente anziana della popolazione del 1991 sia notevolmente più piccola rispetto a quella giovane, questo dato può essere spiegato dal fatto che in quel periodo era ancora forte l’espansione demografica e il tasso di natalità era ancora molto elevato di conseguenza il peso della popolazione anziana era sensibilmente basso.

Questo dato risulta essere molto peggiore nel 2001 e nello specifico il caso più evidente è quello di Etoliko dove si passa da un indice di vecchiaia di 64 nel 1991 ad uno di 106 del 2001, mentre ad Agrinio appartiene il risultato meno negativo con un passaggio da 42 nel 1991 a 67 del 2001. Infine, i Comuni di Iniades e Messologhi hanno avuto un aumento simile dell’indice di vecchiaia (di circa 30).

Figura 3.6 - Indice di vecchiaia nell’area di studio – 1991, 2001

Fonte: elaborazione su dati ESYE

Tabella 3.5. Indici nell’area di studio, anno 1991-2001

Rapporto di genere Indice di dipendenza Indice di ricambio Comuni 1991 2001 1991 2001 1991 2001 Agrinio 95,3 95,2 94,7 97,3 60 67,4 Etoliko 98,1 102,3 129,8 113,7 87 86,8 Inades 103,9 109,6 128 103 77,1 81,5 Messologhi 98,3 100 98,2 91,5 73,3 59,5

Totale area di studio 97,1 101,1 101,1 98 67 68,4 Provincia

Etoloakarnania 99,5 122,5 122,5 109,5 77,2 83,8

Fonte: elaborazioni su dati ESYE

Il rapporto di genere è calcolato come rapporto tra il numero dei maschi e delle femmine ed esprime la composizione della popolazione per quanto riguarda il sesso.

Con riferimento alla popolazione in età di lavoro (popolazione attiva) sono stati calcolati gli indici di dipendenza e di ricambio. (tabella 3.5)

L’indice di dipendenza demografica viene considerato un indicatore di rilevanza economica e sociale soprattutto da un punto di vista previdenziale perché pone a confronto la quota della popolazione che per ragioni di età non può essere autonoma e la quota di popolazione che essendo in età attiva può provvedere al

proprio e all’altrui sostentamento. L’indice è ottenuto rapportando la somma della popolazione non ancora attiva (tra 0 e 14 anni) e di quella non più attiva (65 anni e più) alla popolazione in età attiva (tra i 15 e i 64 anni).

I dati di questo indice indicano una dipendenza più bassa nel 1991 rispetto al 2001 in tutti i Comuni considerati. Vediamo che quest’indice è inferiore in media di 12 punti rispetto alla Provincia di Etoloakarnania. Questo indice però deve essere interpretato con cautela poiché, quando si considerano società con una componente agricola importante i soggetti molto giovani o anziani non possono essere considerati tutti economicamente o socialmente dipendenti dagli adulti.

L’ultimo indicatore ovvero l’indice di ricambio ci permette di osservare la capacità di sostituire coloro che escono dal mercato di lavoro per limiti di età con individui giovani ed è costruito rapportando la popolazione in età 60-64 anni a quella in età 15-19 anni. Un numero superiore a 100 significa che il numero di coloro che teoricamente stanno per interrompere l’attività professionale (pensionati) è superiore al numero di quanti nello stesso lasso temporale potrebbero iniziare a lavorare. Si può osservare che questo indice per tutti i Comuni è inferiore a 100 indicando che c’è un buon ricambio nella forza lavoro. Esso è aumentato ad Agrinio ed Iniades, mentre a Messologhi è diminuito di 13 punti ed a Etoliko è rimasto invariabile. Lo stesso vale anche per l’area totale considerata, mentre un aumento si nota nella Provincia di Etoloakarnania.

Una delle variabili più importanti per comprendere la dotazione di capitale umano di un territorio, riguarda il grado di istruzione formale che è stato calcolato considerando la popolazione di età superiore a 6 anni suddivisa per titolo di studio. (figura 3.7)

Come si può notare, nell’area di studio considerata, nel 2001 quasi il 48% della quota della popolazione ha raggiunto almeno la licenza media inferiore, mentre il totale dei laureati e diplomati è pari al 37% circa.

Figura 3.7 - Popolazione di età superiore a 6 anni per titolo di studio dell’ area totale, (valori assoluti – 1991, 2001)

Fonte: elaborazioni su dati ESYE

Se andiamo a considerare le dinamiche dell’ultimo decennio ci accorgiamo che la struttura della formazione scolastica si è modificata a favore dei gradi di istruzione più elevati, infatti è quasi raddoppiata la quota dei laureati e dei diplomati passando da un 7,5% a un 13% per i primi e da un 18% a un 24%, con una conseguente forte riduzione degli analfabeti passando da un 10% a un 6% e una molto minore ( 1%) degli individui senza titolo di studio.

Se analizziamo la figura 3.8 riusciamo ad apprezzare meglio il fenomeno per singolo Comune dove ci accorgiamo che la percentuale maggiore dei detentori di laurea si trova ad Agrinio (15%), poi a Messologhi (13%), e segue Etoliko (7%) e Iniades (5%). Mentre, come si può notare, la percentuale maggiore dei detentori di diploma, si ha a Messologhi (29%), segue Agrinio (25%), Etoliko (18%) ed Iniades (15%).

Figura 3.8 - Quote di popolazione detentori di Laurea e Diploma ( valori % per Comune – anno 2001)

Fonte: elaborazioni su dati ESYE

Figura 3.9 – Livello d’istruzione nell’area di studio, nella Provincia di Etoloakarnania e in Grecia, anno 2001

Fonte: elaborazione su dati ESYE

Nella figura 3.9 metto in relazione il livello d’istruzione dell’area totale, della Provincia di Etoloakarnania e della Grecia. Se consideriamo un livello di bassa formazione che comprende gli analfabeti, gli alfabeti privi di titolo di studio e i detentori della licenza elementare, e un livello di formazione alto, che comprende i laureati ed i detentori del diploma superiore, si può notare che nell’area di studio si ha una percentuale del 51% degli individui con una bassa formazione, mentre nella Provincia di Etoloakarnania e in Grecia si ha un valore del 59% e del 47% rispettivamente. Per quanto riguarda gli individui con un livello di alta formazione, nell’area di studio abbiamo una percentuale del 37%, nella Provincia di

Etoloakarnania del 30% e in Grecia del 42%. Quindi si può concludere dicendo che l’area di studio sta in mezzo rispetto alla Grecia e la Provincia in base al livello di formazione.

Documenti correlati