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Alcune caratteristiche della comunicazione on-line

6.1 La comunicazione in rete

6.1.1 Alcune caratteristiche della comunicazione on-line

Una delle caratteristiche primarie della rete è quella di fornire dei comandi che rendono i contenuti interattivi. L'utente svolge un ruolo attivo in quanto alla ricerca dei contenuti egli invia degli input e riceve delle risposte ai suoi interrogativi.

'atomic communicative event' (ACE, atomo di comunicazione) che è formato da «un initiator-text-receiver nexus, cioè dalla compresenza di un autore, un testo e un destinatario». Il messaggio che arriva al destinatario genera quindi un ACE che a sua volta può innescare una risposta.

Il ricercatore danese Jensen, allo scopo di mettere in evidenza il carattere interattivo della rete, delinea la differenza fra interazione e interattività:

«l'interazione è maggiormente legata alla dimensione sociologica dell'azione di due o più individui che siano mutuamente interdipendenti, senza che tuttavia vi sia una comunicazione veicolata attraverso uno strumento. Mentre l'interattività viene riferita all'utilizzo mediatico, ovvero misura l'abilità potenziale di un media di permettere all'utente di agire in un certo modo sul contenuto e/o sulla forma della comunicazione mediata.» (in Montis, 2001: 10)

Il canale assume un ruolo fondamentale ed i contenuti e le forme del messaggio trasmesso dipendono molto dal canale.

L'interattività in internet si è sviluppata ancora di più con l'avvento del web 2.0 che ha permesso alla rete di passare da canale 'unidirezionale', 'trasmissivo' a 'collaborativo' e 'sociale' e come evidenzia Paolini (2010: 12) «i contenuti non sono più solo ed esclusivamente creati da un webmaster, da una società di servizi internet, da un programmatore, ma tutti diventano autori e fruitori al tempo stesso dei contenuti del web.» Nel web 1.0 il messaggio era unidirezionale passando dall'emittente all'utente. Il web 2.0 permette un'intensa interattività, caratterizzata dalla diffusione di applicazioni come blog, wiki, forum, social network che consentono di pubblicare contenuti, condividerli, commentarli, valutarli (vedi fig. 41).

Figura 41, Dal web unidirezionale a quello collaborativo29

I contenuti hanno quindi la funzione di informare ma soprattutto di invitare all'azione – contattare l'azienda, fare un acquisto, prenotare un viaggio, ecc.; in questo modo l'interattività permette al destinatario di diventare emittente e viceversa.

La rivoluzione digitale e il continuo progresso hanno permesso un'intensificazione della comunicazione istantanea dai volumi e numero di utenti attivi impressionante. L'iconografia realizzata da Desjardins (in Visual Capitalist, 2016) ci permette di realizzare cosa succede in rete nel 2016 in solo 60 secondi (vedi fig. 42).

29 Tratto da Paolini, 2010: 12.

Figura 42, Cosa succede in internet in un minuto nel 2016 30

L'intensa comunicazione istantanea permette in un solo minuto:

 20.8 milioni di messaggi scambiati su WhatsApp

 701,389 accessi a Facebook

 69,444 ore di visualizzazioni su Netflix

 150 milioni di email inviate

 1,389 passaggi d'auto tramite Uber

 527,760 foto scambiate su Snapchat

 51,000 app scaricate su Apple’s App Store

 $203,596 vendite su Amazon

 120+ nuovi Linkedin accounts

 347,222 tweets su Twitter

 28,194 nuovi posts su Instagram

 38,052 ore di musica ascoltate su Spotify

 1.04 milioni di visualizzazioni su Vine

 2.4 milioni di ricerche su Google

 972,222 Tinder likes

 2.78 milioni di video visualizzati su Youtube

Il web altamente popolato è il risultato del lavoro degli informatici che nel contempo si fonde con i contenuti di milioni di utenti che hanno la possibilità di diventare emittenti.

La consultazione nel web non ha una struttura obbligatoria, ogni utente accede ai contenuti di suo interesse e può interrompere la navigazione in qualsiasi momento perché tramite la struttura gerarchica dei link viene indirizzato verso contenuti esterni. Fortis evidenzia che

«Queste caratteristiche discendono dal fatto che i siti web sono

ipertesti31, cioè un insieme di unità d'informazione (pagine o file di

altra natura), collegate fra loro (da link), così da formare una struttura reticolare, che l'utente può percorrere nell'ordine che preferisce.» (2013: 2)

Le caratteristiche dell'ipertesto sono messe in evidenza anche da Benucci: «Un ipertesto è uno strumento interattivo perché necessita di continue scelte da parte del 'lettore' per essere 'letto'. In opposizione a un testo lineare, è anche definibile come un sistema di organizzazione delle informazioni in una struttura non sequenziale ma reticolare in cui sono possibili diverse 'letture' e in cui è il 'lettore' a decidere cosa viene 'letto' prima e cosa dopo. L'atto della 'lettura', grazie all'interattività, diviene così simile al dialogo.» (2005: 86)

La forma ipertestuale non costringe a una consultazione lineare ma permette di seguire le logiche di navigazione di ogni utente in parte. In più leggere on-line sembra essere più faticoso che sui supporti cartacei. Secondo Fortis (2013: 2) «la lettura su schermo è di circa 25% più lenta di quella di testi cartacei».

31 Ipertèsto - documento elettronico contenente un insieme di informazioni di natura per lo più testuale e grafica, ma anche integrabili con inserti musicali e filmati ottenuti con altre apparecchiature collegate, come CD -ROM, videoregistratori e sim. (in quest’ultimo caso si parla più propriam. di ipermedia). Le informazioni sono raccolte in diverse aree collegate tra loro secondo una configurazione a grafo che ne consente la consultazione da ogni punto dell’ipertesto e offre all’utente la possibilità di costruirsi un percorso di lettura aperto alle più libere associazioni logiche e non costretto in una rigida struttura sequenziale. (fonte Dizionario Treccani on-line).

Queste caratteristiche rendono indispensabile la presenza di contenuti fatici che possano attirare l'attenzione dell'utente.

La comunicazione in rete non è costituita soltanto da contenuti testuali. Benucci osserva che:

«In questi anni una analisi della comunicazione in termini di contatto e pluralità di codici è fondamentale a causa della massiccia invasione di situazioni comunicative con partecipazione a distanza quali sono quelle presenti nei moderni mezzi di comunicazione di massa. Questa trasformazione della comunicazione attiva tecniche di apprendimento e modalità percettive e sensoriali di ricezione di messaggi che tengono conto dei linguaggi misti, risultato dell'uso coordinato di diversi tipi di linguaggio che si rivolgono a più canali sensoriali dei riceventi sfruttando in particolare la combinazione tra canale uditivo e canale visivo.» (2005: 84)

In questo senso i contenuti multimediali (la grafica, le immagini, i video) hanno un peso fondamentale. Chiarvesio a tal proposito evidenzia che:

«La multimedialità, ovvero la possibilità di abbinare in un medesimo spazio testi, suoni, video, luoghi di interazione sincrona (le chat, le lavagne condivise, la videoconferenza) consente la realizzazione di ambienti virtuali sempre più simili ai contesti della comunicazione reale. Inoltre, permette di memorizzare e quindi conservare, riprodurre e distribuire interazioni tipiche delle relazioni dirette e personali (discussioni, dialoghi).» (2008: 17)

Il canale influisce quindi sulla forma e sulla tipologia dei contenuti ma anche sullo stile e sulla variante del linguaggio digitale. A tale proposito Antonelli evidenzia:

«Le innovazioni appaiono ancora areali e superficiali, circoscritte a determinanti usi e allo stile dei vari media. Riconducibili, dunque, alla variabilità diafasica (legata ai registri delle diverse situazioni comunicative) o, per essere più precisi, diamesica (legata al diverso mezzo di trasmissione, scritto o parlato) o addirittura, scendendo più nello specifico, diatecnica (legata ai ‘materiali tecnologici utilizzati come supporto nella comunicazione linguistica’.» (2007: 12)

Il 'linguaggio digitale' estremamente vario, si può presentare in diversi tipi di contenuti soprattutto multimediali (testo, audio, video, emoticons, simboli) e può dipendere dall'emittente, dalle sue competenze, abilità ed intenzioni, dal canale e software utilizzato, dal destinatario.