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L'algoritmoditrackingdiBorexinoèdivisoindueparti,unarelativaall'OD,

l'altra all'ID.

L'algoritmo dell'Outer Detector si basa sull'identicazione del cono di

luce ƒerenkov attorno alla traiettoria della particella da parte dei PMT.

La luce è identicata inizialmente dai PMT vicino al punto di ingresso,

usualmente sulla SSS, e dopo un certo ritardo dai PMT vicino al punto

d'uscita, situato sempre sulla SSS o sul pavimento della WT,

dipenden-temente dall'inclinazione della traccia. Si ricorda che un muone cosmico

di elevata energia è altamente relativistico: la luce ƒerenkov propaga

nel-l'acqua ad una velocità di 0,75c, quindi il muone è sempre seguito dal suo

cono diluce, prodotto ad un angolossato pari a 41

. Il prolo temporale

degli hits deiPMTè circolare(oellittico)attornoal punto diingresso,con

distanza temporale sempre maggioreallontanandosi daesso. Il numero dei

fotoni registrati invece diminuisce al diminuire della distanza dal punto di

ingresso. In guraè mostratoquesto meccanismo:

Figura 2.12: Trackingdell'OD:lagrandezza delpuntoindicail numerodifotoniregistratidaiPMT,

mentreilcoloreindicailtempodiarrivo(daviolaarosso). [7]

L'algoritmo di tracking dell'Inner Detector è invece basato da

interpo-lazionisuccessiveatteadistinguereitempid'arrivodeifotoniprodottidalle

varie tracce: il punto d'ingresso nell'ID è calcolato eettuando un t sulla

distribuzione temporale del primo PMT colpito. Inoltre, la luce generata

dagli eventi nell'ID è composta da una sovrapposizione di luce di

scintil-lazione e diluce ƒerenkov: laprima è dominanteperla ricostruzionedella

traccia nell'IV, mentre la seconda è relativa alla zona di buer. La traccia

globale dell'ID avrà lamedesima direzione e verso per l'IV eperil buer.

Figura2.13: Geometriadidenizionedeltrackingdeimuoni.[7]

Combinando le informazioni di tracking dell'OD e dell'ID può essere

denita una traccia globale che rappresenta la miglior approssimazione

del percorso realmente fatto dalla particella. La traccia tridimensionale

è espressa dalla parametrizzazione:

laqualepuòessereseparataindueproiezionisuipiani

xy

e

xz

. Iquattro

puntiche identicanolatraiettoria,l'enterpoint(EP)dell'OD,l'EPdell'ID,

l'exit point (XP) dell'ID e l'XP dell'OD sono indicati in gura 2.14, con le

loroincertezze; il trappresentala traccia globaledella particella.

Figura 2.14: Ricostruzione delpunto diingressoediuscita dellaparticella edella traccia globalein

Borexino. [7]

2.4.1 I muoni CNGS

CNGS,acronimodiCernNeutrinostoGranSasso,èunesperimento

costru-ito incollaborazionetrail CERN e iLNGS; esso consiste nella produzione

diunfasciocollimatodineutrinimuoniciadaltaintensitàed energiamedia

di 18 GeV che, dal CERN, viene puntato verso i Laboratori Nazionali del

Gran Sasso, situati a 730 km di distanza, attraverso la crosta terrestre. I

neutrini, attraversando la roccia del Gran Sasso attorno alleHall dei

Lab-oratori, producono muoni che Borexino è in grado di rivelare. Borexino

l'esperimento collegato al CNGS. Questi eventi sono da eliminare dai dati

di Borexino perchè rappresentano parte del fondo sulle misure; allo stesso

tempo però, essi rappresentano un potente strumento per la calibrazione

di Borexino, inquanto provenienti da una ben ssata direzione. In tabella

sono indicate lecaratteristiche delfasciopassanteperla HallC deiLNGS,

in cui è situatol'esperimento [7]:

Caratteristica Dato

Energia media neutrini 18GeV

Energiamedia muoni prodotti 10GeV

Rapporto produzione muoni 1(0,3% diproduzione maggiore)

Angolo allozenith 93,2

Angolo all'orizzonte 3,2

Angolo azimuthale(risp. HallB) 0,18

PerlasincronizzazionetrailCERNeiLNGS,ilsistemaèbasatosulGPS

(GlobalPositionSystem): inBorexino,ilfascioCNGSpuòessereetichettato

come tale grazie alla comparazionedel tempo del GPS di ogni trigger con

il database del CERN. In gura è mostrata la distribuzione del tempo di

volo: si nota chiaramente un picco in corrispondenza di 2,4 ms, il valore

atteso relativo alla distanza tra il CERN e il Gran Sasso, di larghezza di

circa 10

µ

s, corrispondente al tempo di estrazione delle informazioni. Gli eventi nella nestra temporale tra i 2,4 e i 2,416 ms sono etichettati come

CNGS.

Figura 2.15: Prolodeltempodivolodel fascioCNGS. Nellagura asinistra sipuò notarel'elevato

numero dieventi in coincidenza temporale a circa 2,4 ms; nella gura a destra èrappresentato un

ingrandimentodelpiccocheevidenzialalalarghezzatemporaledelfascioda2,402msa2,416ms.[7]

Il fascio CNGS viene acceso soltanto alcuni mesi all'anno, nel

perio-di accensione hanno subito alcune modiche, riportate in tabella. Questi

dati saranno determinanti nell'analisiper cercare, riconoscere ed eliminare

imuonidovutialleinterazionideineutrinidelCERN. Laseconda elaterza

colonna indicano leintensità delfascio in partenza al CERN e in arrivo in

Borexino, espresse in unità p.o.t. (protons ontarget)[7].

Anno CERN (

·10 19

)p.o.t. Borexino (

·10 19

) p.o.t. Periodo difascio

Perunostudiocompleto delussodimuoniinBorexinoènecessario tenere

in conto anche le possibili interazioni dei muoni che attraversano il

rive-latore. La conseguenza principale di queste interazioni è la produzione di

neutroni, che avviene in quattro diversi modi:

Cattura muonica: se il muone ha energia particolarmente bassa può essere catturato da un atomo, creando uno stato eccitato di atomo

muonico,emettendounneutronesecondolarelazione

µ +A(Z, N) → ν µ + A(Z − 1, N + 1)

.

Interazione elettromagnetica: quando il muone passa nella materia vengono prodotti fotoni reali per bremsstrahlung e elettroniper

pro-duzionedicoppia,dandoluogoasciamielettromagneticicheinducono

produzione di neutroni nelle interazioni coi nuclei. La sezione d'urto

vacome

Z 2

;tipicamenteilcontributodiquestoprocessoèpiccolo,ma diventapiù sostenuto in materialicon Zalto.

Spallazione: questo processo consiste nello scambio di un fotone vir-tuale tra muone e un nucleo, con conseguente emissione di neutroni.

È uno degli ultimi fenomeniscoperti permuoni ad alte energie.

Scattering quasielastico: in un urto quasielastico tra un muone e un nucleo può venire emesso un neutrone.

Alorovolta,specialmenteinmaterialidensi,ineutronipossonoprodurre

neutroni secondari il cuicontributoaumenta agrande profondità: infatti,i

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