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ALLEGATO N 6 Intervista a I M., in un locale pubblico (bar), Alte Ceccato, 14 settembre 2015.

E: Da quanto siete qui in Italia?

E: Come mai ti sei trasferita ad Alte?

I.: Eh, perch‘ mio marito già lavorava, un anno prima di arrivare noi. E: Quindi, prima è arrivato tuo marito?

I.: Sì, prima lui, dopo io con i figli. E: Quanti figli hai?

I.: Due figli

E: Da quanti anni siete sposati?

I.: Abbiamo venti anni di matrimonio, ho 40 anni io. Un figlio fra poco fa 18 anni e l altro ha 11 anni.

E: Come ti trovi alle Alte? I.: Molto bene, ti dico sincero

E: E i tuoi figli a scuola, come si sono trovati? I.: Si sono trovati bene.

E: Si sono ambientati subito?

I.: Sì, si tutti e due. Sono contenti. Se dici della Romania, va bene sì, in vacanza una volta l anno, ma non vogliono stare tanto lì. Perch‘ si sono abituati.

E: Esattamente da che paese provieni? Da che parte della Romania? I.: Vicino Bucarest.

E: I tuoi figli sono riusciti ad ambientarsi velocemente ad Alte. I.: Sì, nemmeno io mi aspettavo cosi veloce.

E: Alle Alte ci sono molti stranieri, perciò…

I.: Subito si hanno fatto amici italiani, e dopo… perch‘ posso dire che rumeni non hanno nessuno, neanche piccolo (il figlio piccolo). Un poco di serbi, ma di rumeni proprio nessun amico. A parte dei cugini che sono anche loro qua.

E: Quindi ci sono altri componenti della tua famiglia qua?

I.: Sì, la mia sorella, che va bè, abita vicino a Mantova. In tanto ci troviamo spesso, ogni due settimane siamo lì o loro vengono da noi.

E: Cos è la famiglia per te? I.: La famiglia è tutto.

E: Come la definiresti? Se dovessi dirmi per me la famiglia è questo…

I.: Sì, va bene, io ti ho detto che mi sono sposata giovane. Appena ho fatto 19 anni, va bene ero già insieme con mio marito da 3 anni, solo che da noi il fidanzamento, come si dice?

E: Sì, fidanzamento

I.: Il fidanzamento devi stare insieme, no ogni uno a casa sua solo che ti trovavi spesso… Siamo stati così diciamo 3 anni, poi ci siamo sposati. Dopo 2 anni è nato il primo figlio. Per me famiglia è tutto. Non facciamo niente uno senza di altro, diciamo. Abbiamo un buon rapporto. Lui mi dice: Guarda, io non lavo i piatti che è una cosa che deve fare donna .

E: Vi spartite i lavori

I.: Si tutto. Va bè, di più il week and perch‘ lui lavora tutto il giorno. Sì, ma per me la famiglia è tutto.

E: E la composizione della famiglia, esiste? Se sì, come deve essere secondo te? Come può essere la famiglia? La tua idea di famiglia è solo quella di tipo nucleare (madre, padre e figli)?

I.: Ci posso essere anche altri tipi di famiglia, perch‘, ti spiego perch‘… Il mio marito per la prima volta è andato in Francia, è stato per 3 anni e io avevo i figli piccoli. Il piccolo aveva appena compiuto un anno, e sono stata da sola per 3 anni. Ci vedevamo solo ogni 3 mesi per 10 giorni, pagava la società l aereo per venire a casa. E io posso dire che sono stata anche la mamma e anche il papà per i bambini, ma… per questo anche abbiamo deciso o tu torni a casa in Romania, quando si è spostato qua in Italia, o veniamo noi. Siamo giovani, bèh eravamo giovani e io ero stufa con due figli avevo anche lavoro. Anche se io provengo da una famiglia che i miei genitori sono separati da quando io avevo 9 anni, per me la famiglia è tutto.

E: Tu hai voluto unire la famiglia?

I.: Sì, sì. Anche noi siamo 3 sorelle, che siamo rimaste tutte con la mamma e abbiamo sofferto tanto perch‘ eravamo piccole, la scuola e la mamma da sola…

E: Era una situazione difficile anche a livello economico?

I.: Sì. Allora per me, vivere in famiglia, capire (capirci) tra noi tutto è una cosa…. Ho sofferto io già, per i miei figli non esiste proprio di passare quello che ho passato io. E difficile vivere solo con un genitore diciamo…

E: Riesci a frequentare la tua famiglia di origine?

I.: Sì, sì, va bene in Romania andiamo solo una volta l anno (in estate) perch‘ queste sono le ferie che prende mio marito e abbiamo 24 ore di viaggio. In inverno per Natale le strade sono pericolose e non si sa cosa si trova per strada. Ci sentiamo spesso al telefono, ogni settimana. Noi abbiamo anche una casa in Romania, io con mio marito che non ci sta nessuno dentro. La mia mamma va ogni giorno perch‘ abbiamo un cane, siamo anche vicino di casa.

E: Avete mantenuto le vostre radici e la vostra casa pur dovendo vivere qua? I: Sì, sì. Abbiamo mantenuto anche la religione.

E: Quale è la vostra religione?

I.: Siamo ortodossi. Noi teniamo ancora alla nostra religione. E: Riesci a praticare la tua religione qua?

I.: Un pochino, è difficile. Da noi, come ortodossi, non si può lavare i vestiti la domenica e neanche quando ci sono queste più grande. E qua è un po difficile perch‘ lavoro sempre di domenica. Quando parlo con la mia mamma che mi dice di smetterla, ma mio marito lavora anche il sabato e lavo sempre la domenica. A Lonigo c è una chiesa ortodossa e di solito ci andiamo di Pasqua. Da noi la messa si fa di notte, comincia a mezzanotte e finisce alle 4/5 di mattina. La prima sera e il giorno dopo c è la Pasqua. O andiamo lì o da mia sorella, perch‘ anche lì a Mantova c è una chiesa. Non è facile qui praticare.

E ma noi siamo stati fortunati perch‘ ci siamo abituati subito. Io ho detto, va bene vengo per mio marito e per i figli. A parte che quello grande doveva cominciare la seconda media e non sapeva nessuna parola di italiano e neanche mio marito, ma neanche adesso… Perch‘ è da 5 anni, ma non è che lo parla tanto perch‘ lui al lavoro è tra rumeni. Poi al lavoro cos è che parla, lavora 9 ore al giorno, lui deve lavorare e non stare a chiacchierare. Quasi di tutto mi occupo io, devo andare in banca, dal dottore, in farmacia… Tutto io!

E: Tu parli molto bene in italiano. I.: Sì, diciamo di sì.

E: Sei andata a scuola? Hai fatto qualche corso di lingua italiana?

I.: No, no. L ho imparato così… Con la mia amica sempre le dicevo se per caso sbaglio, correggimi perch‘ sennò imparo così . Per mio figlio grande è stato un po difficile, lui ha fatto alfabetizzazione per 2 anni, perch‘ dopo aveva l esame. Ma per il piccolo no, aveva 6 anni. Ha cominciato subito la prima elementare. E sono stati anche bravi, sono anche bravi (a scuola).

E: Loro parlano anche rumeno?

I.: Sì, si noi in casa parliamo rumeno. Quello grande anche lo scrive e quello piccolo no tanto. Ha fatto solo asilo in Romania. Sa scrivere, ma non tutto. Noi abbiamo alfabeto diverso.

E: Pensi che il vostro futuro sia qua ad Alte? I.: Se mi chiedi adesso dico di sì.

E: Avete dei progetti?

I.: Progetti? Mio marito sempre mi diceva che voleva prendere una casa qua, ma gli ho detto: Guarda, abbiamo solo la macchina che l abbiamo presa con la banca, se un domani il lavoro non andrà come previsto, cosa facciamo? Non abbiamo debiti e niente, prendiamo le nostre valigie e torniamo in Romania perch‘ abbiamo la casa lì. E alla fine ha capito anche lui… I figli, il piccolo non dice tanto, ma il grande, lui vuole restare qua. A volte mi dice: se voi volete andare in Romania, ci vediamo… .

E: Voi avete la casa vicino a Bucarest, è una grande città, la capitale!

I.: Si siamo a 60 km da Bucarest. Solo che da noi ancora i stipendi sono piccoli. La mia mamma ha una pensione di 150 euro.

E: E riesce a vivere?

I.: Si perch‘ lei è da sola, sì. Ma i prezzi sono come qua. Pensa che mio marito nel 2005 aveva uno stipendio in Romania di 200 euro. Noi intanto ci siamo abituati qua, facciamo un altra vita.

[…]

I.: Mio figlio ha trovato lavoro. Sono contenta. . […] E: Vi siete integrati bene ad Alte?

I.: Sì, si

E: Ad Alte ci sono parecchi stranieri, anche nella scuola dei tuoi figli ‘ così, giusto? I.: Io guardo nella squadra di mio figlio (squadra di calcio), ci sono due italiani, mi

sembra… il resto sono tutti stranieri.

ALLEGATO N. 7 - Intervista a L. S, in un locale pubblico (bar), Alte