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CAPITOLO 10: MATERIALI E METODI

10.10 ORGANIZZAZIONE DEI DATI ED ANALISI STATISTICA

11.4.2 ALTERAZIONI MORFOLOGICHE ERITROCITARIE

Nello studio delle alterazioni morfologiche riportate nella lettura dello striscio ematico, è stata evidenziata una differenza significativa per quanto riguarda la frequenza di osservazione degli sferociti (Chi-quadrato, P = 0,0275) (vedi grafico 17). Risulta infatti che nel gruppo “Texas” vi sia una maggiore frequenza di osservazione rispetto al gruppo “Tuscany”. Per quanto riguarda le altre alterazioni (policromasia, anisocitosi e corpi di Howell-Jolly) è stata eseguita una valutazione esclusivamente descrittiva (vedi tabella 5).

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Grafico 17: istogramma di comparazione tra i due gruppi per la sferocitosi

Il numero sopra le colonne indica la numerosità dei pazienti

Tabella 5: frequenza di osservazione delle principali alterazioni morfologiche eritrocitarie nei due gruppi

TUSCANY (n°=48) TEXAS (n°=43)

Sferocitosi 32 (66,6%) 38 (88,4%) Policromasia 43 (89,6%) 40 (95,2%) Anisocitosi 42 (87,5%) 38 (88,4%) Corpi di H.J. 34 (70,8%) 6 (14,3%)

11.4.3 RATIO LEUCOCITARI E PIASTRINICI

Per ciascun paziente di entrambe le popolazioni, sono stati calcolati i ratio NLR, NER, LMR, e PLR. Il confronto tra i due gruppi di cani è riportato nella tabella 6.

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Tabella 6: confronto tra i due gruppi per i ratio leucocitari

TUSCANY TEXAS

PARAMETRO Mediana Range Mediana Range P*

NLR 45 4,6 1,1-35,4 37 17 3,7-46 < 0,0001 NER 31 330,8 29,8-2811 24 72,5 8,8-94 < 0,0001 LMR 46 1,55 0,1-5,7 43 0,6 0-3,2 < 0,0001 PLR 36 47,1 0,8-284,2 29 118,4 30,7- 508,5 < 0,0001 *Mann-Whitney

Dalla tabella si evidenziano delle differenze significative tra le due popolazioni per tutti i ratio, con un valore di P sempre inferiore a 0,001 (vedi grafici 18, 19, 20 e 21).

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Grafico 19: confronto tra i due gruppi (test di Mann-Whitney) per l’NER

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Grafico 21: confronto tra i due gruppi (test di Mann-Whitney) per il PLR

11.4.4 PROFILO COAGULATIVO

È risultato che i due gruppi differiscono significativamente per il parametro PT (Chi- quadrato, P = 0,0001) (vedi grafico 22). Nel gruppo “Tuscany” la maggior parte dei soggetti (95,3%) non presenta alterazioni del parametro, mentre nel gruppo “Texas” tale percentuale è più ridotta (51,9%); dei soggetti che presentano alterazioni (48,2%) la totalità è caratterizzata da un prolungamento di questo parametro.

Non è emersa alcuna significatività per quanto riguarda i parametri aPTT (Chi- quadrato, P = 0,06) e fibrinogeno (Chi-quadrato, P = 0,96).

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Grafico 22: istogramma di comparazione tra i due gruppi per il PT

Il numero sopra le colonne indica la numerosità dei pazienti

11.4.5 PROFILO BIOCHIMICO

Dal referto del profilo biochimico sono stati estrapolati i valori dei principali parametri ed è stato effettuato un confronto tra i due gruppi di cani.

Per quanto riguarda l’aspetto del plasma non sono state evidenziate differenze significative per quanto riguarda la frequenza di osservazione di lipemia (Chi-quadrato, P = 0,41) e ittero (Chi-quadrato, P = 0,53); l’ittero era comunque presente in buona percentuale (45,8% gruppo “Tuscany” vs 44,2% gruppo “Texas”). Al contrario è stata evidenziata una differenza per quanto riguarda l’emolisi (Chi-quadrato, P = 0,0001) (vedi grafico 23). Nel gruppo “Texas” si osserva una maggiore percentuale di pazienti che presentavano emolisi (58,1%), contro un 16,7% del gruppo “Tuscany”.

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Grafico 23: istogramma di comparazione tra i due gruppi per il grado di emolisi

Il numero sopra le colonne indica la numerosità dei pazienti

Per i parametri “proteine totali”, “albumina”, “Ca totale” e “AGR” è stato applicato il test di Mann-Whitney, in quanto gli intervalli di riferimento dei due gruppi erano sovrapponibili. È risultata una differenza significativa per proteine totali (P = 0,0095), Ca totale (P = 0,0083) e AGR (P = 0,0129) (vedi grafici 24, 25 e 26). Non è risultata invece alcuna significatività per quanto riguarda l’albumina (P = 0,9935).

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Grafico 24: confronto tra i due gruppi (test di Mann-Whitney) per le proteine totali

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Grafico 26: confronto tra i due gruppi (con test di Mann-Whitney) per l’AGR

Per tutti gli altri parametri è stato applicato il test del Chi-quadrato (vedi tabella 7).

Tabella 7: valore di P relativo al test del Chi-quadrato dei principali valori del profilo biochimico nei due gruppi

PARAMETRO P PARAMETRO P

Glob < 0,0001 Bil tot > 0,05

P 0,0006 Col > 0,05 Na > 0,05 Glu > 0,05 K > 0,05 ALP > 0,05 Cl > 0,05 GGT > 0,05 Urea > 0,05 ALT 0,0421 Crea 0,0138 Bicarb > 0,05

Dalla tabella si evidenzia una differenza significativa tra i due gruppi per i parametri globuline (P < 0,001), fostati (P = 0,0006), creatinina (P = 0,0138) e ALT (P = 0,0421). Per quanto riguarda i fosfati si nota come nel gruppo “Tuscany” vi sia un percentuale

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molto maggiore di soggetti con il parametro alterato (32,6%) rispetto al gruppo “Texas” (2,3%); tra i soggetti con alterazione del parametro la quasi totalità è rappresentata da una iperfosfatemia.

Per le proteine totali la differenza significativa (P = 0,0095) è dovuta a valori più elevati nel gruppo “Texas”; in particolare questo sembra essere dovuto ad una alterazione della frazione delle globuline, in quanto il 100% dei valori alterati risulta da un aumento di tale frazione. Con minor frequenza si è osservato una diminuzione della frazione delle albumine (vedi grafico 27).

Grafico 27: istogramma di comparazione tra i due gruppi per l’alterazione delle proteine sieriche

Il numero sopra le colonne indica la numerosità dei pazienti

L’iperproteinemia presentata dal 12,8% dei soggetti appartenenti al gruppo “Tuscany” e dal 32,6% dei soggetti del gruppo “Texas” differisce statisticamente tra i due gruppi, presentando un P = 0,0453 (Chi-quadrato) e sembra essere principalmente dovuta all’iperglobulinemia. Per questo parametro i due gruppi differiscono statisticamente (P < 0,0001), in quanto è presente una maggiore percentuale di soggetti iperglobulinemici nel gruppo “Texas” (76,7%) rispetto al gruppo “Tuscany”.

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Per la bilirubina totale si osserva un’elevata percentuale di soggetti iperbilirubinemci in entrambi i gruppi (74,5% gruppo “Tuscany” vs 86,1% gruppo “Texas”) e non vi è alcuna differenza significativa tra i due (P = 0,27) (vedi grafico 28).

Grafico 28: istogramma di comparazione tra i due gruppi per l’alterazione della bilirubinemia

Il numero sopra le colonne indica la numerosità dei pazienti

Per quanto riguarda gli enzimi epatici si può evidenziare un’elevata percentuale di soggetti con aumento della ALP in entrambi i gruppi (80% - 90,7%, rispettivamente nel gruppo “Tuscany” e nel gruppo “Texas”), senza differenza significativa tra i due gruppi. Per quanto riguarda la GGT non è presente alcuna differenza significativa tra i due gruppi. Infine per quanto riguarda la ALT si ha una situazione intermedia, in quanto si ha una percentuale abbastanza importante di soggetti con un valore aumentato (50%) nel gruppo “Tuscany”, mentre nel gruppo “Texas” questo aumento non è così rilevante (19,1%). È stata infatti evidenziata una differenza significativa tra i due gruppi (P = 0,0049) (vedi grafico 29).

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Grafico 29: istogramma di comparazione tra i due gruppi per le alterazioni dei principali enzimi epatici

Il numero sopra le colonne indica la numerosità dei pazienti

11.4.6 ESAME DELLE URINE

Dal referto dell’esame delle urine sono stati estrapolati i valori dei vari parametri e, per ciascuno, è stato effettuato un confronto tra i due gruppi di cani mediante il test di Mann-Whitney; per i parametri categorici è stato invece utilizzato il test del Chi- Quadrato. I risultati sono riportati nelle tabelle 8 e 9.

Tabella 8: confronto tra i due gruppi per i parametri numerici urinari

TUSCANY TEXAS

PARAMETRO Mediana Range Mediana Range P*

PS 32 1022 1007-1062 32 1024 1004-

1051 > 0,05

PH 28 6,5 5-8 28 6,5 6-8 > 0,05

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Tabella 9: confronto tra i due gruppi per i principali parametri categorici urinari

PARAMETRO P* PARAMETRO P*

Colore > 0,05 RBC > 0,05

Prelievo 0,0001 WBC > 0,05

Glicosuria > 0,05 Cell. squamose 0,0125 Chetonuria > 0,05 Cell. transizione > 0,05

Proteinuria 0,0225 Cilindruria > 0,05

Bilirubinuria 0,0245 Batteriuria > 0,05

Sangue 0,0007 Cristalluria > 0,05

*Chi-quadrato

Dalle tabelle è possibile evidenziare alcune differenze significative per quanto riguarda: modalità di prelievo (P = 0,0001), più frequente nel gruppo “Texas” l’utilizzo della cistocentesi; più frequente nel gruppo “Texas” la presenza di proteinuria (P = 0,0225), bilirubinuria (P = 0,0245) e sangue (P = 0,0007). Nel gruppo “Tuscany” è più frequente la presenza di cellule squamose (P = 0,0125).

11.5 FATTORI PROGNOSTICI

Per soddisfare l’ultimo obiettivo del presente studio sono stati presi in esame una serie di parametri che nella letteratura sono identificati come fattori prognostici per l’IMHA; tali parametri sono poi stati correlati, separatamente nei due gruppi, alla sopravvivenza alla dimissione.

Nei risultati sono stati verificati per ogni parametro (fattore prognostico) la significatività statistica nel predire un’outcome di non sopravvivenza alla dimissione. In particolare, è stata eseguita una regressione logistica per verificare la correlazione tra l’outcome (variabile dipendente) e il fattore prognostico (variabile indipendente). Quando il parametro della regressione (β1 nei grafici) che correlava le variabili dipendente e indipendente, è risultato statisticamente maggiore di zero e positivo, all’interno del suo intervallo di confidenza, allora la probabilità di outcome di non sopravvivenza è stata positivamente correlata ad un valore del fattore prognostico più

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elevato. Al contrario, nel caso in cui il parametro della regressione sia risultato negativo, le variabili dipendente e indipendente sono “anti-correlate”, cioè maggiore è il fattore prognostico, maggiore è la probabilità di sopravvivenza. Ogniqualvolta il parametro della regressione non era presente, significava che per quei dati l’analisi non è stata conclusiva.

Per l’età si nota che in entrambi i gruppi si ha una correlazione statisticamente positiva, cioè all’aumentare dell’età aumenta la probabilità di non sopravvivenza. Questo vale anche per la temperatura, seppure l’incertezza sia maggiore perché l’intervallo di confidenza del parametro della regressione è molto ampio. Per il peso invece non rileviamo significatività statistica nella previsione della sopravvivenza alla dimissione, perché il parametro stimato è statisticamente zero (vedi grafico 30).

Grafico 30: valori dei parametri della regressione logistica per le seguenti variabili indipendenti: età, peso e temperatura

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Per l’HCT non rileviamo significatività statistica poiché il parametro stimato è statisticamente zero. Per l’IR nel gruppo “Texas” non rileviamo significatività, mentre nel gruppo “Tuscany” possiamo evidenziare che all’aumentare di tale valore aumenta la probabilità di sopravvivenza alla dimissione, in quanto il parametro β1 è negativo. Con l’aumentare dell’emolisi possiamo invece notare un aumento della probabilità di non sopravvivenza. Infine, per la variabile sferocitosi possiamo notare che nel gruppo “Texas” non è presente significatività, mentre nel gruppo “Tuscany” si ha una correlazione positiva, quindi all’aumentare della sferocitosi aumenta la probabilità di non sopravvivenza (vedi grafico 31).

Grafico 31: valori dei parametri della regressione logistica per le seguenti variabili indipendenti: HCT, IR, emolisi e sferocitosi

Per la presenza di left shift, si nota come non vi sia significatività per il gruppo “Texas”, mentre sia presente una correlazione negativa per il gruppo “Tuscany”, ovvero

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all’aumentare di tale parametro aumenta la probabilità di sopravvivenza. Per NLR, NER e LMR invece non si ha alcuna significatività statistica (vedi grafico 32).

Grafico 32: valori dei parametri della regressione logistica per le seguenti variabili indipendenti: presenza di left shift, NLR, NER e LMR

Per le piastrine è emersa una correlazione negativa, ovvero la probabilità di non sopravvivenza è legata ad una diminuzione del valore di tale parametro. Ciò avviene solo per il gruppo “Tuscany”, mentre per il gruppo “Texas” si ha una vicinanza alla non significatività statistica. Anche per il PLR non è stata evidenziata alcuna significatività statistica (vedi grafico 33).

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Grafico 33: valori dei parametri della regressione logistica per le seguenti variabili indipendenti: piastrine e PLR

Per il pannello coagulativo di base tutti i parametri presi in considerazione (PT, aPTT e fibrinogeno) presentano una correlazione positiva; pertanto all’aumentare di tali parametri aumenta la probabilità di non sopravvivenza (vedi grafico 34).

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Grafico 34: valori dei parametri della regressione logistica per le seguenti variabili indipendenti: PT, aPTT e fibrinogeno

Infine, in relazione al profilo biochimico notiamo una correlazione negativa per urea e creatinina e una correlazione positiva per proteine totali e bilirubina totale. Per il potassio non è presente alcuna significatività statistica. Per l’albumina si nota una correlazione positiva nel gruppo “Texas”, ma una non significatività nel gruppo “Tuscany”. Per il parametro ALP non si riscontra alcuna significatività per il gruppo “Texas”, mentre è presente una correlazione positiva per il gruppo “Tuscany” (vedi grafico 35).

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Grafico 35: valori dei parametri della regressione logistica per le seguenti variabili indipendenti: proteine totali, albumina, K, urea, creatinina, bilirubina totale e ALP

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