La
presenzadi
persone per 1opiù
bene informate sulla cooperazione salesiana nella maggior partedei
paesi dell'Europa occidentale(la
Gran Bretagna eil
Portogallo non poterono però far intendere la loro voce) rese possibile un giro d'orizzonte su questa questione. Quidi
seguito si potranno leggere innanzitutto i
riassunti delle informazioni elaborati dagli interes-sati nei diversi gruppidi
lavoro e ripresiin
assemblea generale; poi,in
una seconda parte,le
riflessioni suggeriteai
partecipanti.La cooperazione
in
ltaliaDon
Raineri chiesedi
poter completare l'informazione che era stata datain
precedenza sulla cooperazione salesianain Italia
ein
Spagna. <, Ho qualche esperienza molto interessante da aggiungere, stando alla conoscenza personale che ho dei CCin
Italia. Per esempio,ci
sono numerose coloniedi
vacanze che sono tenute da CC, specialmente da giovani CC. Ne abbiamo nel centro Italia,in
Sicilia e anchein
Piemonte, e qualcosadi
simile awiene anche altrove. Abbiamo degli oratori che sono completamente afrdatiu
giovani CC:
un
salesiano è direttore dell'oratotio,tutto il
restoè
animato da 1oro.In
qualche posto,ci
sono degli oratori non tenuti da Salesiani ma da giovani CC. Si sta poi facendo un tentativo: dei CC si preparano ad assu-mere un istituto di rieducazione. Credo che ci arriveranno, se non quest'anno, entro l'anno prossimo. Alcuni specialisti sono pronti, esi
sachi
assumetàla
responsabilitàdi
questo lavoro. Abbiamo altre attivitàdi
CCin
Italia.Dei CC insegnanti hanno dato vita a gruppi
di
Exallievi loro.Ci
sono, per esempio, centridi
Exallievidi
CC salesianiin
scuole pubbliche.In
qualchescuola
ci
sono dei rugazzi probat:ilmente chiamati alla vita religiosa e curati spiritualmente da CC. Queste esperienze molto interessanti fanno vedere la vivacitàdi
questi gruppi. Inoltre,in
Italia, sta nascendo un gruppodi
gio-vani CC chesi
proponedi
andare nelle Missioni, per fondare dellecomu-nità di
CC. Alcunidi loro
sono sposati,Si
potrebbe ancora accennare ainumerosissimi corsi
di
esercizi spiritualiper
CC,ai
convegni regionali enazionali, svoltisi
in
questiultimi
anni con una partecipazione numerosa di CC soprattutto giovani... ,>.La cooperazlone
in
Spagna<< Vorrei rendere testimonianza della cooperazione
in
Spagna, aggiunseancora Don Raineri.
In
quella r,azionevi
sono delle famiglie interamente salesiane, che collaboranocon i cenui
salesiani. Questinon
potrebbero portare avanti certi grandi collegi se non avessero la collaborazione volente-rosa dei CC. Le associazioni dei genitori sostengono Ie scuole, a volte inse-gnandoe
collaborando direttamentee
procurandoi muzi
finanziari. In effetti, anchein
Spagna iJ problema dei mezzi di sostegno delle scuole secon-darieè
molto grave;la
scuola liberaè
pure espostaa $avi
pericoli... A Madrid stanno sorgendo due gruppidi
giovani CC. Uno è già molto attivo.A
Barcellona ein
qualche altro posto hanno trovato qualche rlifficoltà. Va pure ricordato che la Spagrra ha potuto inviarein
missione dei laici: dei CC spagnoli hanno mandato nelle zonedi
missione dei propri membri ».La cooperazione
in
Germania<<L'organizzazione dei CC tedeschi consiste essenzialmente
in un
dele-gato nazionale,
in
gruppidi
persone (prevalentemente anziane)e
nella difiusionedi
un Bollettino, intitolato Salesianiscbe Nacbricbten (tiratura dr circa 80.000 copie) afislgsto da|7'Ecbo FMA. Solo saltuariamente col loro lavoro partecipano all'opera parrocchiale.La
rcalizzazionedi
attivitàtipica-mente salesiane non
è
facile, data anchela
strutfura delle case dei SDB e delle FMA,È
tuttavia possibile intraprendere una certa collaborazione apo-stolica conil
personale esterno delle case, impiegato nei diversi settori, dalla cucina agli uffici. Alcuni CC lavorano gratuitamentein
oratori tenuti dalle FMA.Vi
èil
raduno del 24 del mese perla
cotf.ercnza e l'adorazione.In
alcune zone del nord Germania ein
qualche casa del sudvi
sono CC che lavorano nel campo della formazione e dell'apostolato tipicamente salesiano.In
breve, un gruppo non molto organazato, ma sincero edi
buona volontà ».La cooperazione
ln
OIanda«
I
Salesiani d'Olanda dispongonodi un
Bollettino (20.000 abbonati, bimestrale) d.ifiusosinel
paese assai prima chei
SDBvi
fossero presenti cometali. Tutti gli
abbonatinon
sono però CC. Secondoi
partecipanti olandesi,i
veti CC sono coloro (120 solo all'Aia), che collaborano con noi nelle nostte opere, nelle nostre scuole e special-ente nei nostri cenffi gio-vanili. Molte volte sono più convinti dello spiritodi
Don Bosco degli stessi Salesiani.È
stato sottolineato chenon
esiste una formazione organizzata dei CC.La
formazionesi
riducea un
lavoro comune coni
SDB. Vanno aggiuntigli
Exallievie gli
Exsalesiani che sono particolarmente numerosi193
nel paese. Si sentono legati all'opera salesiana
e
desiderano mantenere dei iapportidi
comunione coni
religiosi.Un
salesiaào è incaricatodi
organiz-zare le riunioni dei CC
in
diversi luoghi.I
gruppi, attualmente, sono piut-tostoridotti
e compostidi
persone anziane. Pare cheil
movimento sia unpo'
superato come tale ».La cooperazione
in
Belgio«
I
partecipanti del Belgiodi
lingua fiamminga hanno mostrato I'impor-tanza del lavoto teùizzato pressoi
si\npatizzanti dell'opera salesiana.I
bene-fattori si contago a migliaia.
Il
Bollettino ha un4 tiraruradi
80.000 copie, ei[
calendario salesianodi
40.000. L'organizzazione è solida. Dei"
visitatori"
si
spostanonei
diversi centri,si
occupano della propagandae
portano adomicilio
la
dottrina e 1o spirito salesianoin
maniera molto familiare. NeI BelgioNord si
possono enumerare, attornoai
SDB, 14 luoghidi
incontri mensili.I
partecipanti sono da 40a
100. Ogni anno viene organizzato unritiro
spirituale eun
congresso generalea
Bruxelles. Inoltre, cinqueo
sei pellegrinaggi annualisi
mostrano moltoutili ai fini
della moltiplicazione delle simpatie e adesioni.È
prevista un'organizzazionepiù
avanzata. Si trat-terebbedi
creare quattrogruppi: 1)
professoriesterni,2)
parenti degli alunni,l)
parenti dei Salesiani,4)
Exallievi.Si tenta
di
fareil
passaggio dai benefattoriai
Cooperatori, senzarovi
nare tutto con iniziative precipitate. A1 momento, esistono dei CCin
senso largo, chiamati"
amicidi
Don Bosco",
accanto a veri Cooperatori, che sonoi
collabotatoridei
Salesiani nell'educazionee
nell'apostolato.Di
solitoattorno
ai
collegi, numerosi parenti degli a'llisyi diysng6no amicidi
DonBosco. SDB
e FMA
sono d'accordonel
sottolineare quantogli
insegnanti esterni possono essere permeabili allo spirito salesiano.In
alcuni casi, l'inizia-zione poté essere fattain
occasionedi
una giornatadi
incontro all'inizio dell'anno. Sono previstiper
essidei
ueek-enddi
verificae
riflessione >>.La cooperazione
in
Francia<<
In
Francia,la
tiraturadel
Bollettinoè
relativamentealta
( 103.000copie ogni due mesi);
il
numero dei CCiscritti è
al-l'incirca tremila. Ma I'organizzazione della cooperazione salesianasi
riduce a poche cose.L'ispettore
di
Lione eil
vicariodi
Parigi hanno tentatodi
spiegare le difficoltà chesi
incontrano.Un
rilanciodei
CCè
sospettatodi
essere un cedimento all'artificiosità. Dare un'etichetta,un
nome ad alcunidei
nostri collaboratori, quando esistono alme forze organizzate, quando soprattutto Ia gente vuol far parte del popolodi
Dio, urta controla
mentalitàdi
una parte dei confratelli, dei giovani e della stessa Chiesa locale. " Appare come una chiesuola,e
questoci
tagliale
gambe!",
osservò l'ispettoredi
Lione.Per
il
vicariodi
Parigi," i gandi Ordini
hanno coscienzadi
avere valori propri, che oflrono ai laici. Si nota invece una certa disafiezione a ciò che è salesiano, una teazione, sopratruttoffa i
giovani Salesiani, controil
ghetto.Ci
sono state delle attività nel settore scolastico, qualche oratorio e foyers.Le
nostre scuole non erano aperte all'ambiente cattolico. Parlaredi
Don Bosco nonè
molto facile.Si
potrà impostare un'azione conaltri
qualorasiamo convinti
di
possedere dei valori degnidi
essere messiin
risalto. Biso-gna sensibilizzarei
Salesiani, far prendere coscienza dei nostri valori estimo-larli
all'azione".
Sul finire si costatò " un progresso, una volontàdi
migliora-mento dopoiI
Capitolo Generale Speciale". Le
religiose francesi presenti erano dello stesso parere." La
mentalità mediaè di rifiuto a
priori. del)a salesianità, perché sinonimodi
assenzadi
aperrura. Osserviamo però chedei laici ci
interrogano: vogliono conoscerci!"
»>.La cooperazlone
in
Polonia<< Prima della guerra
vi
erano molti benefattori oryanìzzati con tessera,ecc.
In
seguito nonci
è parso benedi
ricominciare con questo metodo. Vi sono CC, ma non si chiamano così.Vi
sono gruppidi
giovani edi
adulti che paiono animati da spirito salesiano.I
gruppi giovanili, peri
quali esisteun
incaricato ispettoriale,si
radunano dueo
tre volte all'anno.Lo
spirito giovanile è quello cheli
attrae.Molti
vannoin
noviziato,altri si
assumonola
responsabilitàdi
gruppidi
giovani, aiutanoin
parrocchia, tengono confe-renze ai nosffi seminaristi. Si sentono salesiani anche se non sono tesserati.Per
i
gruppipiù
adulti,sorti
generalmenteper
simpatia personale verso qualche salesiano,ci
sono raduni settimanali con conferenze destinate ad apptofondire 1o spirito cristianoe
salesiano. CC adulti,poi,
radunano dei giovania
scopo educativo, aiutano nell'assistenzaai
malati, nella ammini suazione e nelle opere parrocchiali. Non c'è, però, né Bollettino né'organiz-zazionea
livello ispettoriale. Nonsi
conosce moltò bene Don Bosco e Iospirito salesiano. Manca
un
personale qualificato tantotra i
CC che trai
SDB ».
Nel documento
FAMIGLIA LA
(pagine 192-195)