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8.,
op. cit.,p,
763.'n
Arctsl
L., GioaanniXXilI,
Roma 1961,p.
315DrscussroNE
Il
relatore propose ai gruppidi
lavoro due questioni fondamentali, che non potevano mancare di provocare una seriedi
interrogatividi
dificile solu-zione. <<1)
Sela
Famiglia salesianavi
sembraun
progetto interessante:a) quali chiarimenti pensate
di
dover chiedere;b)
quali obiezioni pensare di doverfare.2)
Quali mete a lungo termine ciascun gruppo pensadi
poterproporre per la sua rcalizzazione; e quali prime esperienze pastorali d'insieme potrebbero essere programmate? ». Nel seguito allineeremo obiezioni, chiari-menti e progetti per l'awenire.
Obiezioni
alla
rcalizzazionedella
Famiglia salesianaLa rctllzzeu,ions dsll2 p2miglia salesiana secondo un piano che derivasse
dalla sola società maschile solleva delle obiezioni.
Da
dove deriva questo desideriodi
metterlain
piedi? << Cheutilità c'è a
costituirela
Famiglia salesiana a ruggio universale? »>, chiese un gruppodi
studio. Un altro si rese interpretedi
queste obiezioni: <<In
certi confratellisi
rivela qualcheincer-twa,
delTe esitazioni versoiI
progetto della Famiglia salesiana. Non vedono chiaro.Altri
temono chela
rcalizzazionedi
questo progerto tolga l'identità dei gruppi integranti Ia Famiglia, o che Ia faccia perdere.In
uno spirito dif-ferente, almi vedono la Famiglia salesiana come una cappella, una chiesuola, una manieradi
ghetto, checi
chiuderebbe sempredi più in noi
sressi.Temono che
il
progetto crei dei nuovi confini nella Chiesa, escludendo una patecipazione maggiore al popolodi
Dio ».Di
più, << bisognerebbe fare un confronto tra le decisioni e opinioni del Capitolo Generale Speciale dei Salesiani e quelle deglialtri
gruppi riguardoal
concettodt
Farniglia salesianae
della sua tealizzazione »>, notòun
altro gruppo. << Mancano infattile
defnizionidi
Famiglia salesiana da parte deglialtri
gtuppio
un loro pronunciamentoal
riguardoin
un dialogo familiare.Si parla
di
graaitazione deglialtri
gruppi attorno a quello dei SDB:in
che senso ein
quali limiti? ». Questa osservazione venne fatta anche da un terzo relatoredi
gruppodi
lavoro.Natura della Famlglia salesiana
I1 problema della natura stessa della Famiglia salesiana era così posro.
Le domande
di
chiarimento si muovevano nello stesso senso. <( Che cosa si intende per famiglia? ChiarirneiI
senso »>, diceva un gruppo.E
aggiungeva:« Qual è
la
siruazione dei Cooperatoriin
essa:di
dipendenzao di
autono-mia? ».Un
altro gruppo si era preoccupato del modello familiare messo in opera. « La famigha è certamente un desiderio vivo oggiin tutti. Tutti
cono-sciamo la mentalità eil
concetto di famigliain
Don Bosco, cioè, una famiglia incentrata nel padre. Si chiede come questa famigliasi
possa reùizzarc nd.nuovo stile
(intodotto
ad esempio dalle VDB), facendola
trasposizione trala
famiglia secondo Don Bosco e la f.amiglia sociologicadi
oggi. Si chiede divedere
i
confini delle realtà che ci uniscono edi
quelle checi
di.fierenziano.Si pada di famiglia, ma non se ne vedono Ie strutture. Spesso si parla ancora
dei nostri Cooperatori »).
Lo
stesso gruppo oflerse subito, sotto forma di interrogativo, una speciedi
risposta alla sua questione sulle strutture fami-Iiari. « Si chiede se, salvoi
problemi interni a ciascun gruppo,la
Famiglia salesiana non dovrebbe essere presenteal
completoa livello
mondiale eispettoriale. C'è stata una proposta alla Settimana
di
spirirualità (Roma)di
costituire consulte a livello mondiale e ispettoriale per studiare problemi comuni. Questo potrebbe essereun
inizio ».Il
relatore si diede molto da fare per risponderelui
stesso ad una partedi
queste questioni e a numerose altre. Non senza ragione, egli riteneva cheiI
suo testo forniva da solomolti
dei principali chiarimenti richiesti a lui.<<
I
nostri articoli costituzionali definiscono-
credo-
questa realtà della Famig)ta salesiana.La
FamigLia salesianaè la
comunionedei
gruppi che partecipano alla missionedi
Don Bosco, del fondatore, secondoiI
suo spirito e secondo la vocazione specificadi
questi gruppi. Comunione vuol dire che ciascun gruppo,per
essere profondamente se stesso,ha
bisogno,da
una parte,di
curare quello chegli è
specifico,e
dall'alua,di
comunicare congli altri,
proprio per ricapirsi, per rinnovarsi, perchéin
questo scambio di valori, questa comunicazioneporti
ad una maggiore maturazione delle per-sone e ad una maggiore efrcienza pastofale.E
qui vieneiI
ruolo della con-gregazione. Nonè
questionedi
preminenza. LeFMA
desideranola
nostra collaborazione sacerdotale.I
CC hanno anch'essi delle esptessionidi
questogenere. Questo non
wol
dire che noi possiamo andare ad immischiarci nelle cosedi
casa 1oro. Noi esprimiamo quello che èil
nostro ministero.Ci
sono molte questioni(di
formazione,di
educazione,di
pastorale) che sono rela-tive al gruppo come tale. Non intendiamo intrometterci a rischiodi
giuocare all'elefantein
una vetreria. I1 nostro servizio ha dei precisi confini, secondo I'identità specificadi
ciascun gruppo. Non insegniamo alle VDB o ai CC ciò che è Ia secolaritào
ciò che significa essere laici. Loro chela
vivono ogni giorno sono più espertidi
noiin
questo campo ».Cos'è che ci unisce
in
questa comunione?, chiese un partecipante tmlogo.« Ciò che
ci
unisce, risposeil
conferenziere, èlo
spirito, cioèun
insieme di valori evangelici, che vengono vissuti, che condividiamo un po' tutti, che si radicanoin
Don Bosco e nella uadizione della congregazione.In
particolare, una carità pastoraledi tipo
giovanile. L'uomo che ha scelto una certa vita prende certe sfumature, un certo linguaggio, delle attitudini, anche spirituali.I1 modo
di
vivere una vocazione secolare o una vocazionedi
tipo mauimo-niale è certamente diversodi
quellodi
una religiosao di un
teligioso. La castità matrimoniale è certamente diversa dalla castità religiosa. Però porta sempreil
timbro dei discepolidi
Don Bosco >>.La Famlglia salesiana secondo
le
VDB,i
GGe le
FMALa discussione precedente riguardava soprattutto
i
SDB, che tentavanodi
mosmare la soliditàdi
un progetto nato apparentemente da loro. Era con-veniente allargareil dibattito. I
rappresentantidegli altri gruppi
della Famiglia salesiana avrebbero così avuto l'occasionedi dire
comeaccoglie-varo la
propostadi
costiruire questa Famigliain
formepiù
evidenti di quelle dei periodi precedenti.Una delle VDB presenti osservò che Ia risposta da dare sulla Famiglia salesiana
si
trova << nella congregazione cheha tutti in
mano,nei
SDB >>.E continuò: « Noi abbiamo accolto
in
pieno, arutti i
livelli, quest'idea della Famiglia salesiana, che corrisponde perfettamenteai
nosui sentimentie
al nostro mododi
vedere. Abbiamo sentitola
comunicazione checi
stringeinsieme, non abbiamo sentito quello che molti CC sentono,
di
essere schiac-ciati dalla congregazione salesiana, edi
essere aI suo servizio. Per noi, non èstato così, anche se c'è stata una soggezione più forte. La Famiglia salesiana corrisponde pienamente ai nosffi desideri e ai nosui sentimenti ».
La
storiadei
CC pesa sullaloro
concezione della Famiglia salesiana, fece notare un loro rappresentante. «I
CC hanno subìto una trasformazione proprioai
tempidi
Don Bosco >>. Prima essi avevanoun
ruolo preponde-rante. Poi, <, quando Don Boscosi
accorse che aveva bisognodi
collabora-tori
che fossero stabilmente dedicati a questo servizio apostolico, ha creato 7a congregazione maschile.I
CC sono passatiin
secondo piano, sono divenuti per Io piùi
cosiddetti " benefattori". (...)
Oegi si sra riscoprendo l'identitàdel
cooperatore...,si sta
facendouno
sforzo notevoledi
chiarificazione.(...)
Che cosa vogliamo intendere per Famiglia?È
soltantoun
legamespi-rituale,
o
anche operativo?È un
legame soltanto perché diciamo tutti:siamo nello spirito
di
Don Bosco, oppure, perché siamo espressioni della missionedi
Don Bosco...? >>.La FMA
interpellata fece soprattutto due osservazioni. «Mi
pare chealla domanda: cosa si pensa della Famiglia, bisogna prima
di
tutto fare una premessa e chiarire I'essenzadi
questa Famiglia. Allora potremo dare vera-mente un giudizio. Questo a livello comune. Poi, a livello di gruppo, chiarire bene Ianosra
identità >>.Ma
nonè tutto.
«I
SDB parlano comechi
ha assimilato questo progetto, perché è stato discusso e approvato dal Capitolo speciale. Per noi FMA, invece, rimane una proposta, e, peril
momento, una sollecitazione ad una riflessione seria.E
sarà anche,in
un momentosucces-sivo, una proposta
di
studio.È
importante chiarire qual è questa Famiglia, quali sonoi
suoilimiti,
quali sonoi
suoi scopi, qualè la
sua fisionomia!(...)
Premesso questo, credo, verrannoi
modidi cui
parlava Don Natali, condivisiin
spiritodi
servizio, non solo da partedei
SDB, ma anche da parte nostra. Se non c'è questa premessa, credo che venire immediatamente alle conclusioni sia premaruro. Non che non vogliamo afirontareil
proble-ma, ma siccome è un problema talmente grosso ed importante, esso ha biso-gno
di
esser chiaritoin
paftenza>>.Il
relatore venne condottoa
ripeterele
sue idee principali sull'essere della Famiglia salesiana e sui vantaggi che essa assicura a ciascuno dei gruppi che la compongono. <( Fare questa comunione operativa èil
mezzo per rispon-derealla
storiadi
oggi »>, concluse.E
venne all'obiezione sollevata sul rischiodi
riceare delle chiesuole. << Un'esigenza fondamentale della Famiglia salesiana è quelladi
essete aperta aglialtri
gruppi non salesiani.È
un'esi-genza fondamentale. Ne abbiamo parlato a proposito delle strutturedi
comu-nicazione ».E
terminò ribadendo: << Come si può pensare alla Famigliasale-siana come ad una chiesuola, se è proprio della sua essenza aprirsi attraverso
le
strutturedi
comunicazione? »>.L'ispettore francese,
i
cuirilievi fatti
nel carrelour erano stati riassuntiin
assemblea, intervenne allora: ., Siamo costretti a confrontarci con Ia vita e con realtà difficili. Quando tu dici: com'è possibile fare chiesuola,io
dico:dipende molto dai paesi, dalle situazioni. Per
noi
checi
troviamoin
paesiin cui
Ia congregazione salesiana è poco sviluppata, dovei
Salesiani sono pochissimi, ogni sforzo che possiamo farein
questo sensoè
interpretato quasi subito daglialri
come un tenrativodi
ripiegarci su noi stessi, anche se abbiamo nel cuore Eutti questi or'azonti vasti della congregazione sale-siana »>.La
Francia difieriscea
questo riguatdo dall'Italiae
dalla Spagna.<< Possediamo
dei
bellissimitesti, quelli del
Capitolo Generale Speciale,anche dei colloqui come questo.
E
dopo, quandoci
ritroviamo,la
nostra coscienzaci
rimotde, perché non riusciamoa
realizzarc queste realtà che ci entusiasmanoe
che possiamo sognare.Tutti
questi sonodati di
fatto,concreti... ».
Mezzi
per
rcali?z:ateIa
Famiglia salesianaRestava da rispondere alla seconda questione posta
dal
conferenziere alla assemblea, riguardantele
mete da raggiungeree le
esperienze da pro-gr4mmafe.I
gruppidi
srudio avevano esitato ad afirontare questo problema: unodi
essi confessò lealnente che superava le proprie forze e competenze. Tutta-viaun
accordo venne ben presto raggiunto attorno ad alcune idee madri.È necessario che
i
diversi rami della pamiglia salesiana tnnarlzi rurto si cono-scano meglio; che si stimino vicendevolmente nel contestodi
un dialogo danon temere; che collaborino nell'apostolato; che valutino
le
esperienze già fatte ele
valorizzino molte cose già compiutein
questo senso sono poco conosciute.I1 relatore