• Non ci sono risultati.

1.3 Albi illustrati e sviluppo del bambino in età prescolare

1.3.1. Ambito intellettivo

L’ascolto della narrazione di un albo illustrato da parte del bambino instaura un legame stretto con la conoscenza del mondo, con lo sviluppo linguistico e con l’alfabetizzazione. La narrazione, con i suoi schemi e le sue strutture, assume un ruolo rilevante per l’espressione dell’immaginazione e sistematizzazione delle proprie conoscenze. Nei processi di comprensione o produzione di testi le abilità e le funzioni coinvolte sono molteplici, solo per nominarne alcune: linguaggio, memoria, gestione delle informazioni, schemi di conoscenza e meta cognizione. Conseguentemente l’esposizione graduale e ripetuta dei bambini alla lettura di albi e alla narrazione, agevolerà l’acquisizione progressiva di tali abilità.

Prima tra tutte le funzioni svolte dalla lettura di albi illustrati a bambini anche piccolissimi è quella di favorire l’acquisizione e lo sviluppo del linguaggio. Acquisizione che secondo Bruner non avviene nel bambino prioritariamente per assolvere alla funzione referenziale, quanto per organizzare e descrivere la propria esperienza soggettiva e intersoggettiva. Dunque nella prima fase di sviluppo linguistico del bambino, alcuni libri con figure sostengono l’acquisizione del lessico per nominare il mondo che lo circonda con i suoi oggetti, le azioni, le caratteristiche oggettive e quelle soggettive.

45

La competenza narrativa è un’abilita evolutiva successiva. Essa consiste nella capacità di comprendere e produrre storie, che si sviluppa nella fase dello sviluppo accelerato, dai 3 ai 4 anni. Essa è una componente essenziale nel primo avvio del processo di alfabetizzazione in quanto veicola abilità linguistiche come le convenzioni strutturali, organizzative e lessicali di una lingua oltre alla grammatica del testo scritto. Dunque un’esposizione precoce alle storie sostiene l’acquisizione delle abilità di lettura e di scrittura nonché le regole convenzionali di organizzazione del testo scritto (organizzazione, coerenza, nessi coesivi). L’abilità di narrazione diviene l’anello di congiunzione tra competenze orali e competenze scritte.

Silvia Blezza Picherle nel suo saggio Leggere nella scuola materna101 precisa ad esempio che la lettura ad alta voce stimola e sviluppa capacità sia cognitive che linguistiche soprattutto se accompagnata da attività che portino ad esplorare il testo in forma ludica. Tali attività possono essere centrali anche nell’attuazione di un’educazione artistica ed estetica del bambino, cioè di un’educazione al senso del bello nonché allo sviluppo della creatività. Sinteticamente, tra le maggiori funzioni della lettura a voce alta, la studiosa individua quella di stimolare il piacere della lettura e dunque accrescerne la motivazione; alimentare l’immaginario; creare le abitudini e gli atteggiamenti del lettore maturo; abituare all’ascolto attento e attivo; rendere familiare il linguaggio narrativo e la sua struttura; favorire il raggiungimento di traguardi cognitivi.

La capacità d’immaginazione e la creatività sono dunque anch’esse stimolate e sviluppate grazie alla lettura di albi illustrati e al loro utilizzo in attività specifiche. Come precisa Wang Xiaoyu nel suo articolo ‘Lettura di albi illustrati e sviluppo dell’immaginazione’102, ogni bambino ha una diversa capacità immaginativa. I bambini con una fervida immaginazione, sono in grado di trasformare interiormente la voce che sentono in immagini concrete, come se stessero guardando un film, come se vedessero la storia, mentre altri bambini non riescono a fare questo passaggio. L’albo illustrato con una narrazione supportata e completata dalle immagini, aiuta a compiere questo passaggio e in tal senso stimola l’immaginazione del bambino. Inoltre attuando attività quali proseguire o rappresentare una storia, si invita il bambino a strutturare nuovi personaggi, nuovi sviluppi

101

S. B. Picherle, op. cit., p. 82-87. 102

46

nella trama, nuovi dialoghi, nuovi finali; tutte attività propulsive per lo sviluppo della creatività. L’allenamento dell’immaginazione avrà per il bambino una benefica influenza sull’esplorazione del mondo e sui tentativi di cambiamento. Le esperienze del periodo infantile, quando sarà adulto, influenzeranno la sua immaginazione e la sua creatività. Non si può omettere di nominare, a questo proposito, un grande maestro dell’arte di inventar storie e della trasmissione di tale arte ai bambini: Gianni Rodari. Grazie alla sua intera opera nata anche dall’esperienza concreta dell’insegnamento, ma soprattutto grazie alla sua

Grammatica della fantasia103, è ancora oggi un punto di riferimento per educatori ed autori. Kang Changyun nell’articolo “Immaginazione e lettura di albi illustrati per bambini”104 ribadisce l’ampia realizzazione che l’immaginazione infantile trova negli albi illustrati. Egli infatti afferma che in base alle indagini qualitative da lui condotte, i bambini vogliono comprendere appieno la storia, non solo immaginare cosa farebbero loro, ma capire anche il perché. Inoltre, di fronte ad un albo illustrato, elaborano supposizioni sulle connessioni tra personaggi e tra personaggi e situazioni delle illustrazioni; tentano di delineare il movimento psicologico e l’esperienza emotiva dei personaggi. Queste attività includono il dispiegamento di una precisa capacità d’osservazione, ma richiedono anche il supporto della capacità immaginativa per addentrarsi nel mondo della storia.

Riassumendo gli studi menzionati e molti altri compiuti sia in occidente che in Cina, si riscontra una certa unanimità nel ritenere che la lettura ad alta voce di albi illustrati a bambini in età prescolare, possa condurre ad esiti estremamente positivi per quanto riguarda lo sviluppo delle capacità verbali e della capacità d’ascolto, della comprensione del mondo, della memoria, della capacità di lettura e di scrittura, ovvero dell’alfabetizzazione, dell’immaginazione e della creatività, ovvero della capacità di creare nuovi percorsi di senso per sé e per la relazione con il mondo che li circonda.