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3.3 ANALISI EFFETTUATA

3.3.3 ANALISI COMPARATA

Come già accennato nel primo paragrafo, i paesi sono stati suddivisi in due gruppi:

- Gruppo A : Optimism, che comprende i paesi anglosassoni (Regno Unito e Irlanda)

- Gruppo B : Conservatism, che comprende Italia, Germania, Francia, Bulgaria, Islanda, Lettonia, Lituania, Macedonia, Malta, Montenegro, Slovacchia, Belgio, Danimarca, Finlandia, Grecia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica Ceca, Slovenia, Austria, Estonia, Portogallo, Spagna, Svezia, Ungheria.

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Lo stesso metodo di analisi affrontato per l’Italia e per il Regno Unito, è stato applicato ad entrambi i gruppi. Di seguito si riportano le tabelle conclusive:

Gruppo A Optimism Di seguito le tabelle delle frequenze:

Anno Impairment of goodwill

Percentuale % 2005 6,49 2006 6,69 2007 7,10 2008 12,61 2009 11,68 2010 8,09 2011 7,66 2012 8,64 2013 7,28 2014 2,78 Tabella 11

Anno Impairment of PPE

Percentuale % 2005 11,19 2006 11,03 2007 11,50 2008 15,22 2009 18,35 2010 17,85 2011 17,52 2012 17,49 2013 20,69 2014 11,98 Tabella 12

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Anno Impairment of intangible

Percentuale % 2005 2,13 2006 5,86 2007 6,97 2008 9,97 2009 13,31 2010 10,56 2011 11,24 2012 10,21 2013 5,80 2014 4,07 Tabella 13 A seguire le medie:

Anno Impairment of goodwill Impairment of PPE Impairment of intangible

Valore Valore Valore

2005 10575,38 21320,08 7127,95 2006 117792,06 14690,57 8196,66 2007 79450,16 28293,65 12432,44 2008 150496,94 43991,55 23569,12 2009 54663,55 44277,26 14285,11 2010 20885,81 13423,22 12153,92 2011 78485,82 17302,73 18474,26 2012 69659,79 35755,24 22012,33 2013 69773,13 59642,89 21429,60 2014 50476,20 209488,88 5615,24 Tabella 14

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Infine, le incidenze:

Anno Impairment Incidenza goodwill Incidenza Incidenza Impairment PPE Impairment intangibles

Percentuale % Percentuale % Percentuale %

2006 6,71% 6,76% 2,19% 2007 25,53% 65,62% 9,86% 2008 11,79% 84,41% 10,13% 2009 6,63% 21,92% 9,38% 2010 14,35% 65,43% 1,72% 2011 6,00% 5,53% 2,89% 2012 5,74% 3,68% 5,27% 2013 16,98% 63,23% 2,00% 2014 10,62% 1,07% 27,70% Tabella 15 Gruppo B Conservatism Di seguito le tabelle delle frequenze:

Anno Impairment of goodwill Percentuale % 2005 6,63 2006 7,78 2007 6,69 2008 11,14 2009 12,15 2010 11,47 2011 14,10 2012 8,51 2013 8,52 2014 4,24 Tabella 16

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Anno Impairment of PPE

Percentuale % 2005 13,66 2006 12,22 2007 15,56 2008 19,64 2009 22,53 2010 22,80 2011 25,75 2012 26,67 2013 27,59 2014 15,79 Tabella 17

Anno Impairment of intangible

Percentuale % 2005 2,98 2006 5,12 2007 5,65 2008 6,97 2009 9,32 2010 8,77 2011 9,22 2012 5,34 2013 7,13 2014 2,51 Tabella 18

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Di seguito la tabella delle medie:

Anno Impairment of goodwill Impairment of PPE Impairment of intangibles

Valore Valore Valore

2005 10738,77 356706,64 211923,24 2006 49034,67 248987,07 150865,29 2007 39736,66 184542,91 414876,09 2008 1614668,14 110773,79 341644,93 2009 200652,97 174374,46 263408,05 2010 342910,55 81311,68 592497,02 2011 1223820,19 185073,53 313472,78 2012 113435,04 109825,23 35048,00 2013 153192,41 64115,62 31347,44 2014 32995,58 50739,09 20340,18 Tabella 19 Ultima tabella delle incidenze:

Anno Incidenza Impairment goodwill Incidenza Incidenza Impairment PPE Impairment intangibles 2006 30,42% 305,79% 3,17% 2007 10,05% 947,23% 6,89% 2008 24,05% 635,66% 774,25% 2009 15,07% 683,68% 16,80% 2010 34,70% 36,03% 3,16% 2011 21,38% 74,59% 116,64% 2012 14,06% 17,86% 19,10% 2013 8,55% 13,53% 590,57% 2014 11,36% 699,40% 7,53% Tabella 20

Da una analisi comparata dei due gruppi, si nota una maggiore propensione alla svalutazione per le aziende che fanno parte del gruppo B (conservatism), rispetto alle aziende che fanno del gruppo A (optimism), soprattutto per le poste goodwill e PPE; mentre per gli intangible, si nota che le aziende che appartengono al gruppo A hanno effettuato più svalutazioni, in termini di frequenza, rispetto alle aziende che fanno parte del gruppo B.

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Per il gruppo A si nota una maggiore svalutazione del goodwill nell’anno 2008 (12,61%), mentre per il gruppo B la maggior parte delle aziende hanno svalutato nel 2011, infatti la percentuale è del 14,10%.

Per le immobilizzazioni materiali, per entrambi gruppi si nota che il numero delle aziende che effetuano la svalutazione è sempre in crescita fino al 2013, per poi avere una netta diminuzione nel 2014.

Per le immobilizzazioni immateriali il numero di aziende che effetua le svalutazioni è più alto nel gruppo A rispetto al gruppo B, la percentuale più alta è nell’anno 2009 del 13,31% per il primo gruppo e del 9,32% per il secondo.

Analizzando la tabella delle medie di entrambi gruppi notiamo che per l’impairment delle immobilizzazioni immateriali, anche se il numero di aziende che effetuano la svalutazione per il gruppo B è minore rispetto al numero di aziende per il gruppo A, le medie delle svalutazioni sono molto più alte nel gruppo B, soprattutto nell’anno 2010.

Per le altre due poste, goodwill e PPE, le medie di svalutazione sono molto più alte per il gruppo B rispetto al gruppo A.

Questo dimostra che il gruppo B (conservatism) è più prudente del gruppo A (optimism).

Dall’analisi delle tabelle delle incidenze medie dell’impairment sulla posta attiva si nota:

- Per il goodwill si ha una maggiore inciedenza nel 2010 per il gruppo B, mentre per il gruppo A si ha una maggiore percentuale di incidenza nell’anno 2007;

- Per gli intangible si ha per entrambi i gruppi la maggiore incidenza nell’anno 2007;

- Per Property, Plant, Equipment si ha per il gruppo A una maggiore incidenza nell’anno 2014, mentre per il gruppo B nel 2008.

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3.4 CONCLUSIONI

Secondo la visione socioeconomica di Gray possiamo affermare che i valori che prevalgono in una società condizionano gli assetti istituzionali (sitema legale, mercati, la corporate governance, la religione).

Le istituzioni determinano le finalità e le caratteristiche dei sistemi contabili, agendo anche sui valori sociali, sui vincoli e sulle opportunità presenti nel contesto socio-economico, da cui vengono a loro volta condizionate, in un loop di interferenze reciproche che i dati empirici continuano a confermare.

Gray identifica quattro dimensioni che agiscono sulla cultura contabile:

- professionalism / statutory control variabile che indica la tendenza alla regolamentazione della pratica contabile;

- uniformity / flexibility relativa alla chiusura o flessibilità delle regole contabili;

- conservatism / optimism riguarda l’orientamento verso atteggiamenti prudenziali o più aperti verso il rischio;

- Secrecy / transparency inerente la tendenza verso la trasparenza o meno delle informazioni.

Il modello di classificazione dei sistemi contabili proposto da Gray utilizza, combinandole , le dimensioni identificate in precedenza. Il modello definisce due classificazioni:

- la prima riguarda le regole giuridiche e prende in considerazione le dimensioni professionalism / statutory control e uniformity / flexibility; - la seconda riguarda le pratiche di valutazione e redazione del bilancio e

prende in considerazione le dimensioni conservatism / optimism e Secrecy / transparency.

Nell’analisi empirica abbiamo preso in considerazione la seconda classificazione di Gray e abbiamo diviso i paesi in due gruppi: gruppo optimism (Gruppo A) e

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gruppo conservatism (Gruppo B).

Il fattore che influenza in modo determinante questa distinzione è il principio di prudenza, infatti:

- un paese che adotta un sistema contabile più conservatore è più prudente nelle valutazioni di bilancio, in modo tale da affrontare al meglio i rischi futuri (Gruppo B);

- un paese che adotta un sistema più ottomistico è meno prudente e quindi meno avverso al rischio (Gruppo A).

Gray afferma che il principio di prudenza ha un ruolo significativo per spiegare l’eterogeneità delle pratiche contabili adottate dalle imprese internazionali.

L’italia è un paese in cui il concetto di prudenza è molto forte. Nell’analisi precedente abbiamo messo a confronto l’Italia e il Regno Unito, già analizzando le tabelle delle frequenze notiamo una maggiore propensione alla svalutazione delle ditte italiane rispetto alle aziende inglesi, nel 2013 quasi il 49,26% delle ditte italiane hanno adottato l’impairment sulle immobilizzazioni materiali rispetto al 14.06% delle ditte inglesi.

Se prendiamo in considerazione anche le altre variabili, Goodwill e Other intangibles, si nota il numero delle aziende italiane che applica le svalutazioni è quasi sempre il doppio rispetto alle aziende inglesi.

Quanto sostenuto da Gray, secondo il quale un paese che adotta un sistema più conservatore è più prudente rispetto a un paese che adotta un sistema più ottimistico e che è quindi più incline al rischio, è confermato dall’analisi comparativa dei due gruppi già da una prima osservazione delle tabelle delle frequenze: infatti notiamo che sia per l’avviamento, che per le immobilizzazioni materiali, le percentuali del gruppo B conservatism sono più alte rispetto al gruppo A optimism.

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Se prendiamo ulteriormente a confronto anche la tebelle delle medie, notiamo una maggiore attitudine alla svalutazione del gruppo conservatore rispetto al gruppo ottimistico.

Ciò che abbiamo voluto dimostrare è che alla base delle scelte contabili di un paese incidono molto anche i valori culturali, come essere un paese “conservatore” oppure “ottimistico”, quindi più o meno prudente, incide sulle valutazioni da effettuare in sede di bilancio.

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RINGRAZIAMENTI

Il primo ringraziamento va alla mia famiglia che mi ha sempre sostenuto e spronato in tutti questi anni per poter raggiungere i miei obbiettivi.

Un altro ringraziamento va ai miei amici e colleghi che mi hanno “sopportato” e aiutato a distrarmi.

Un ringraziamento fortissimo va a Rita Rosati che in questo periodo, tra un caffè, un thè e un dolcino, oltre ad avermi aiutato ad elaborare la tesi, è stata anche un’ottima “consigliera” e confidente.

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BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA Codice Civile Art 2426 e 2424

Testo coordinato dei principi contabili internazionali (IAS/IFRS) e interpretazioni IFRIC pubblicati nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea

Principio Contabile Internazionale n.36 “Riduzioni Durevole di valore delle attività”

Luigi Guardi e Mauro Bini, L’impairment test nell’attuale crisi finanziaria e dei mercati reali, prima edizione febbraio 2009

Organismo Italiano di Contabilità, Applicazione n.2, Impairment e avviamento, dicembre 2009

Documento Banca d’Italia/Consob/Isvap n.4 del 3 marzo 2010, Tavolo di coordinamento fra Banca d’Italia, Consob ed Isvap in materia di applicazione degli IAS/IFRS.

Guida all’applicazione dell’Impairment test IAS 36, emanato dalla Commissione dei Principi Contabili (Commissione di studio costituita dal Consiglio Nazionale Ragionieri (CNR) e dal Consiglio Nazionale dei Dottori commercialisti (CNDC)) del 20 febbraio 2006

Tiziano Onesti, Fattori ambientali e comportamenti contabili, Torino 1995

S.J.Gray, Towards A theory of cultural influence on the development of accountig systems internationally, 1988

G.G.Mueller, International Accounting, Macmillan, New York, 1967 e Accounting principles Generally Accepted in the US Versus Those Generally Accepted Elsewhere, in The International Journal of Accounting, spring 1968 L.J.Seidler, International Accounting. The Ultimate Theory Course,

American Accounting Association, Committee on International Accounting Operations and Education-Report 1975-1976

Da Costa, Bourgeois e Lawson, Linkages in the International Business Community: Accounting Evidence, in The International Journal of Accounting, spring 1978

W.G.Frank, An Empirical Analysis of International Accounting Principles, in Journal of Accounting Research 1979

Cfr. R.D. Nair, W.G.Frank, The Impact of Disclosure and Measurement Practices on International Accounting Classification, pag.433

C.W. Nobes e R.H.Parker Comparative International Accounting. X edition 2008 e XII edizione 2012

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T.Onesti, N.Bruno, i rivisitati principi contabili dello IASC, dopo l’emanazione del conceptual framework e della dichiarazione di intenti sulla comparabilità dei bilanci, in rivista dei dottori commercialisti 1995

IV e VII Direttiva CEE

ARTICOLI

Barbara Leone “Contabilità: differenze internazionali ed armonizzazione”

Giulia Sica “IAS 36 Impairment test su singole attività”, pubblicato dal “Il Sole 24 ore”, 6 marzo 2006

Prof. Marco Allegrini – Dott. Giulio Greco – Dott.ssa Silvia Ferramosca, “Impairment dell’avviamento e corporate governance. Un’analisi empirica delle società quotate italiane”, pubblicazione novembre - dicembre 2012, Rivista di ragioneria e di economia aziendale

Dott.ssa Silvia Ferramosca, Prof. Marco Allegrini, Dott. Giulio Greco, Dott.ssa Giovanna Drandi, “ L’impairment test in tempo di crisi: comparazione internazionale tra Italia, UK e Germania”, 2013

Prof. Marco Allegrini, Prof. Alberto Tron, Dott. Giulio Greco, Dott.ssa Silvia Ferramosca, “Crisi di impresa, impairment test e flussi finanziari, evidenze di due ricerche empiriche svolte dall’Università di Pisa e ANDAF”, 2012

Prof. Marco Allegrini, “Svalutazioni ai massimi per le società finanziarie”, Il Sole 24 ore 2013

SITOGRAFIA Datastream Bureau Van Dijiks