3. RILIEVO GEOMETRICO DELL’EDIFICIO
3.2. Analisi dell’edificio
L’incertezza più rilavante che si presenta in tutti i piani riguarda lo spessore della muratura adiacente a Palazzo ex Tribunale.
Il piano seminterrato non si estende per tutta l’ampiezza degli altri piani e, all’interno dello stesso, ci sono livelli di calpestio differenti, colmati da brevi rampe di scale. Gli ambienti a sud ovest risultano dotati di finestre, mentre la parete a nord, addossata al dislivello, ne risulta priva. Anche l’ambiente a nord est è dotato di un’apertura, ma essa è molto piccola.
Figura 3.2-1: Pianta piano seminterrato.
Nella porzione rivolta a nord ovest del piano interrato si trovano ambienti utilizzati come deposito e archivio. L’archivio prosegue nell’edificio attiguo: un varco nella parete divisoria tra Palazzo Rosso e Palazzo e tribunale permette la comunicazione tra le due costruzioni, il dislivello tra i piani è colmato da una breve rampa.
La porzione rivolta verso la piazza comprendeun unico vano, un tempo adibito ad ospitare la caldaia, oggi dismessa, cui si accede da una rampa di scale autonoma. Parte della zona caldaia non è accessibile, risulta quindi difficile la determinazione dello spessore della parete.
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La parte più a nord termina con un piccolo deposito inserito nel sottoscala: non è chiara da dimensione del muro su cui è adossato.
Figura 3.2-2: Destinazioni d'uso piano seminterrato.
Al piano terra la prima difficoltà nasce dal fatto che non è misurabile la composizione della volta nell’ingresso. Dalla ricerca storica risulta che in origine non era previsa questa volta, il soffitto doveva essere piano, e alcuni dati fanno supporre che possa essere un elemento decorativo non portante, ma non si hanno informazioni riguardanti l’interazione tra la struttura portante e la volta.
Figura 3.2-3: Pianta piano terra.
Il piano terra si sviluppa su due livelli principali: il primo corrisponde alla quota dell’atrio da cui si accede all’edificio, il secondo si raggiunge tramite una rampa di scale, ed ospita
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uffici distribuiti lungo tutta la porzione di edificio rivolta a nord ovest, e un altro ufficio, a quota leggermente superiore rivolto verso la piazza.
Tutti gli ambienti, ad eccezione del corridoio antistante gli uffici, sono dotati di grandi aperture.
Figura 3.2-4: Destinazioni d'uso piano terra.
Il piano primo si sviluppa interamente su un unico livello, un atrio centrale permette di accedere ai vari uffici e alla sala della giunta.
Figura 3.2-5: Pianta piano primo.
Anche in questo piano ogni ambiente è ben illuminato. E’ presente un unico servizio, a cui vi si accede dopo un’ulteriore rampa di scale. Le incertezze maggiori, dal punto di vista geometrico, riguardano in questo piano la misura dei solai, in quanto gli ambienti presentano spesso dei controsoffitti difficilmente rimuovibili o per la difficolta nel
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raggiungere alcuni punti. Queste difficoltà emergono specialmente nell’osservazione delle sezioni.
Figura 3.2-6: Destinazioni d'uso piano primo.
Nel piano secondo lo spazio centrale è occupato dalla sala consigliare, gli altri ambienti, fatta eccezione per quelli di passaggio, sono utilizzati come uffici.
Ogni vano è bene illuminato ma, analogamente a quanto visto nei piani inferiori, i soffitti sono controsoffittati, impedendo la misurazione dello spessore dei solai.
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Il sottotetto in passato è stato utilizzato come archivio, ma allo stato attuale è inutilizzato, e quasi del tutto sgombro, rimangono pochi scaffali con faldoni addossati alle pareti. Il piano di calpestio è suddiviso in tre parti, di cui quella centrale è quella più alta, di circa mezzo metro.
Un’ala non è raggiungibile, delimitata da nastro bianco e rosso, non tutti i travetti a sostegno della copertura sono a vista e l’ambiente è in generale difficoltoso da ispezionare. L’elaborato grafico derivante dal rilievo mira quindi a far comprendere la tipologia della struttura di copertura, non potendo basarsi su un rilievo geometrico completo e preciso.
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La sezione A-A taglia l’edificio in direzione longitudinale, nella porzione rivolta verso valle. In questa sezione non emergono dislivelli di quota nel contesto dello stesso piano, fatta eccezione per il sottotetto, in cui la porzione centrale emerge rispetto alle altre.
Questa sezione evidenzia anche come sia presente un muro in falso all’ultimo piano. Come anticipato precedentemente, appare evidente la difficolta nel definire i reali spessori dei solai di alcuni ambienti, e la rappresentazione geometrica di una parte del sottotetto.
La sezione C-C è stata eseguita nel vers ortogonale a quello dello sviluppo dell’edificio, nella porzione centrale. Essa è rappresentativa dello sfalsamento dei solai al piano terra, e della regolarità delle aperture sui due lati lunghi.
Dal punto di vista strutturale, si nota come l’imponente muro di spina centrale presente nel piano terra e nel seminterrato scompaia poi ai piani superiori.
Figura 3.2-10: Sezione longitudinale (A-A) e sezione trasversale (C-C).
La sezione B-B è segue anch’essa lo sviluppo longitudinale del palazzo, ed è posta in corrispondenza del percorso verticale.
Anche in questo caso sono presenti delle incertezze descritte precedentemente, come la definizione dello spessore di alcuni muri e solai, o della struttura della volta in corrispondenza dell’ingresso.
La sezione trasversale D-D accentua ulteriormente lo sfalsamento tra i piani presente in questa direzione. I locali di servizio adiacenti al corpo delle scale presentano particolari
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difficoltà nella misura degli spessori. Diversamente da quanto visto nella sezione C-C, poiché questa è stata realizzata in una porzione periferica dell’edificio, il muro di spina centrale si mantiene in tutti i piani.
Figura 3.2-11: Sezione longitudinale (B-B) e sezione trasversale (D-D).
La schematizzazione dei prospetti tiene conto solo in modo approssimativo dell’apparato decorativo; non essendo possibile realizzare un rilievo completo ed accurato, le caratteristiche architettoniche sono state semplificate. Negli elaborati grafici che ne sono derivati è riscontrabile quanto già affermato nella descrizione dal punto di vista del rilievo fotografico, di cui si riportano solo brevi cenni.
Il prospetto principale dell’edificio affaccia su Piazza Duomo, ed è caratterizzato da un notevole apparato decorativo di chiaro impianto neogotico.
La disposizione delle aperture, come precedentemente osservato, si presenta molto regolare in facciata, al punto che questa regolarità non trova riscontro con la distribuzione interna dei locali, come si può osservare dal confronto tra il prospetto e le sezioni.
Il prospetto più corto si sviluppa coerentemente con quello precedentemente descritto, con le stesse tipologie di aperture per ciascun livello.
Confrontando i disegni dei prospetti appare in modo ancor più evidente, rispetto all’osservazione delle immagini fotografiche, la semplificazione che il progettista ha adoperato nella composizione dell’ultima facciata. Il lato rivolto verso valle conserva la stessa colorazione dell’intonaco del resto del Palazzo, ma l’apparato decorativo è quasi del tutto assente, fatta eccezione per delle semplici cornici in corrispondenza delle finestre.
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Anche per quanto riguarda la composizione delle aperture, pur mantenendo un rigore geometrico, scompare la gerarchia osservata negli altri due lati dell’edificio, sia in senso verticale, che in senso orizzontale. Solo dei piccoli stemmi possono essere d’aiuto nella distinzione dei piani più nobili.
Figura 3.2-12: Prospetto principale .
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