• Non ci sono risultati.

2. Metafore che attivano il frame Scenario_contenitore

2.2.4 Analisi per frame

La metafora LA NEGOZIAZIONE È UN CONTENITORE attiva i frame Scenario_contenitore (Containment_scenario) e Accesso_consentito_o_negato (Having_or_lacking_access). La struttura cognitiva Accesso_consentito_o_negato prevede la presenza di un tema che può avere o non avere accesso ad una location, in base alla presenza di una barriera. In questo caso la negoziazione funge da contenitore, le proposte da contenuto, e le diverse forze politiche, gli enti sovranazionali ma anche le singole nazioni, sono la barriera che nega o consente l’accesso alle proposte, che fungono da contenuto potenziale. Questo ultimo aspetto ci mostra come questa metafora attivi anche il frame Caratteristiche (Capability)327, una struttura cognitiva nella quale un elemento, per essere parte di un evento, deve presentare specifiche caratteristiche. In questo caso le proposte devono possedere determinati requisiti per poter entrare nella trattativa e quindi concorrere alla formulazione dell’accordo. Anche nel caso di questa metafora il predominare di un frame sugli altri determina un lieve slittamento di prospettiva. Mentre la cornice interpretativa Scenario_contenitore è neutrale, il frame Accesso_consentito_o_negato presenta l’evento dalla prospettiva di chi ha il potere di

327 Tenendo conto che il frame Capability fa riferimento alle caratteristiche che un dato elemento deve

possedere, si ritiene che la traduzione Caratteristiche sia quella che meglio rende conto della particolare struttura di questo frame.

91

accogliere o meno una proposta, rivelando quindi il ruolo effettivamente svolto dai partner europei, Grecia compresa, nella formulazione dell’accordo. Da un punto di vista contrastivo è interessante osservare che anche in questo caso, la stampa italiana, a differenza di quella tedesca, attiva anche il frame Essere_in_trappola (Being_in_captive), con cui presenta l’evento trattativa dalla prospettiva della Grecia oppressa dai partner europei, ma anche dalla prospettiva degli altri stati o partiti antieuropeisti. Anche in questo caso quindi l’Italia, paese che ha una situazione economica simile alla Grecia, mostra una sorta di empatia dnei confronti del paese in difficoltà.

92

3.Metafore che attivano il frame Edifici

3.1

Metafora L’UNIONE EUROPEA UN EDIFICIO

Attraverso l’attivazione del frame Edifici (Buildings), una struttura cognitiva che comprende tutte quelle strutture chiuse permanenti, e di una serie di frame ad esso correlati, sono numerose le espressioni che, partendo dalla caratterizzazione dell’Unione Europea come un edificio, delineano una particolare relazione tra l’Europa e la crisi in cui versa, nonché tra l’Europa e le sue nazioni. Numerose sono infatti le espressioni metaforiche che realizzano la metafora L’UNIONE EUROPEA È UN EDIFICIO, che come tale presenta delle componenti essenziali, come ad esempio la base o i pilastri, e può essere danneggiata da diversi fattori.

3.1.1

La stampa italiana

L’analisi della stampa italiana ha permesso di individuare un cospicuo numero di espressioni metaforiche che realizzano la metafora L’UNIONE EUROPEA È UN EDIFICIO, nelle sue diverse sfaccettature. Un articolo de La Repubblica, citando Daniel Gros, ricorda come la costruzione dell’edificio europeo risalga al secondo dopoguerra, momento in cui la Germania ha impiegato ogni sua energia nella ricostruzione dell’Europa distrutta dalla seconda guerra mondiale (90). Secondo Daniel Gros è inammissibile che oggi proprio la Germania, con la sua ostilità verso la Grecia, picconi l’Europa che lei stessa ha costruito (90), ovvero provi a danneggiarla. L’atteggiamento della Germania è probabilmente dovuto al fatto che oggi la paura è il cemento su cui si fonda l’UE (91) e l’Europa del Nord, in particolare, è cementata nella diffidenza nei confronti dell’Europa del sud (92). Se da un lato i paesi del nord mostrano questa diffidenza è pur vero che i paesi del sud, pur riconoscendo alla Germania la funzione di pilastro di questo edificio, ne lamentano l’atteggiamento autoritario (93). In Europa si assiste ormai al crollo dei principi di democrazia (94), e come sostiene un noto politico italiano l’Europa è ormai fondata sul nulla, non ha più quindi una base solida in grado di sorreggerla (95).

(90) “[…] Da subito dopo la fine della guerra, la Germania è stata vista nel mondo come artefice

della costruzione europea. Proprio il Paese che l'aveva distrutta, ora si rimboccava le maniche per ricostruire l'Europa. Su questa base la Germania e gli altri Paesi europei hanno costruito un

93

percorso di pace, di solidarietà, di aiuto reciproco, e sono cresciute entrambe fino a diventare forti e stabili. Ora è politicamente improponibile che sia la Germania a picconare l'Europa, perché a questo equivarrebbe l'espulsione della Grecia dall'euro. […]”. (Daniel Gros RE_13.07.15o)

(91) Grexit sarà indolore ma esemplare e ricompatterà l'euro: l'ultimo luogo comune di questa vigilia. Finanziariamente è tutto da dimostrare, come economicamente. Gli americani giurano che sarebbe la “Lehman 2” dell'economia mondiale. Politicamente sarebbe il disastro: l'Europa

fondata sulla paura è un cemento inconciliabile con la democrazia. (SO_10.07.15a)

(92) In fondo l'Europa del Nord, cementata dalla diffidenza verso i paesi meridionali, dimostra di essere più solida e determinata di quanto sia l'Europa del Sud, desiderosa di esprimere una diversa visione del futuro dell'Unione, ma nella pratica incapace a sua volta di superare gli egoismi. (RE_14.07.15b)

(93) Uno spirito decisamente anti-tedesco sta aleggiando da qualche tempo sull'Europa ed è aumentato dopo il caso della Grecia. Ci sono due componenti che alimentano l'antipatia e addirittura l'avversione contro la Germania della Merkel e di Schäuble: l'europeismo che si sente tradito e l'anti-europeismo che vede nella Germania il vero pilastro d'una Europa dittatoriale. (RE_19.07.15a)

(94) La prima e più evidente [riflessione] riguarda l'Europa e lo stato in cui si trova. Stiamo qui purtroppo assistendo ad un diffuso crollo di princìpi della democrazia, a livello sia dell'Unione, sia degli Stati membri. (SO_19.07.15b)

(95) “Il voto di ieri è stato orgoglioso, coraggioso, a voler dire: non mi interessa questa Europa

fondata sul nulla, anzi peggio, sulla fame e sulla disoccupazione” ha affermato a Radio1 Rai il

segretario del Carroccio. (RE_06.07.15g)

L’Europa come edificio può essere danneggiato ed in parte si presenta già danneggiato per motivi diversi. Un eventuale ritorno alla dracma ad esempio andrebbe ad allargare le crepe già presenti nell’edificio dell’unione monetaria (96), proprio come una Brexit, riguardando un paese considerato pilastro dell’Unione, potrebbe avere sull’Europa degli effetti devastanti, proprio come gli effetti di un terremoto su un edificio (97). Anche una eventuale uscita della Grecia, paese economicamente più debole, andrebbe a minare le fondamenta dell’Europa (98). Il presidente della repubblica Mattarella, inoltre, sostiene che l’instabilità politica che si sta verificando intorno al caso Grexit mina l’impalcatura dell’Europa ed è in parte dovuta agli affanni progettuali, ovvero alle evidenti difficoltà riscontrate dai diversi leader politici nell’organizzare una nuova Europa (99). Il politico quindi al pari di un ingegnere o architetto è chiamato a progettare l’edificio Europa. È più diretto il ministro delle finanze greco Yanis Varoufakis il quale sostiene che Schäuble potrebbe distruggere l’UE, in quanto le sue idee, caratterizzate come dinamite sotto le fondamenta dell’Europa, potrebbero innescare un’esplosione che farebbe saltare l’intero edificio europeo (100). In tutte queste attestazioni è evidente che, contemporaneamente

94

all’attivazione del frame Edifici (Buildings), per caratterizzare i pericoli e le cause di eventuali danni, vengono attivati anche frame minori. L’attestazione in cui ci si riferisce alla Brexit come ad un terremoto (97), ad esempio, attiva il frame Catastrofe (Catastrophe), mentre in altri casi le cause di possibili danni all’Europa vengono espresse nei termini di armi, così attivando i frame Armi (Weapon) e Attacco (Attack). Il ministro delle finanze tedesco, ad esempio, è caratterizzato come dinamite (100) e quindi come un esplosivo che ha il potere di distruggere tutta l’Europa. Il riferimento a questi ultimi frame accentua quindi in modo evidente il clima di ostilità e diffidenza che regna nell’Unione.

(96) La sospensione temporanea dall’euro, contrariamente all’uscita vera e propria, consentirebbe di far fronte ad una situazione oggettiva di grave inadempienza ma anche di emergenza finanziaria. Un modo per prendere tempo, alla ricerca di una soluzione condivisa, senza costringere la Grecia al ritorno alla dracma e allargare irrimediabilmente le crepe che già ci sono

nell’edificio dell’Unione monetaria. (SO_06.07.15a)

(97) E proprio perché ora si parla di Grexit è anche utile ricordare che Brexit rischia di essere un

terremoto di simile magnitudo. […] Per questo “udire” nel caos di queste ore il silenzio di un Regno che dell’Europa è pilastro, sia per peso specifico sia per responsabilità storica, è triste

prima ancora di essere inquietante. Peggio ancora è ascoltarne solo le ripetute ansie per la serenità finanziaria di un manipolo di pensionati in fuga volontaria dalla brume britanniche verso il sole delle Cicladi. (SO_07.07.15d)

(98) Il probabile fallimento della Grecia e la sua uscita dall'euro hanno finito per aumentare le tensioni e acuire le divisioni interne allo stesso Paese e tra i membri dell’Unione, creando di fatto un clima di profonda instabilità politica che mina dalle fondamenta non solo l'euro ma la

costruzione di un'Europa comune. (SO_08.07.15e)

(99) Nella visione del capo dello Stato [Mattarella], tutte queste vicende non scuotono solo la società ellenica ma l'impalcatura stessa dell'Europa, in crisi per “miopi interessi nazionali”. Così, dopo essersi speso in sintonia con il Governo per una soluzione che evitasse la temuta Grexit, ora guarda avanti con preoccupazione. “Il nostro pensiero non può non andare alle difficoltà attuali

dell'edificio europeo e alla crisi di credibilità che lo affligge, legate ad evidenti affanni di progettualità e volontà politica generati da miopi percezioni di interessi nazionali”.

(RE_17.07.15d)

(100) Quanto a Schauble [sic!], “è dinamite pura sotto le fondamenta dell'Europa”. (Yanis Varoufakis RE_15.07.15c)

L’Europa quindi, lungi dall’essere un edificio stabile, si presenta pieno di crepe e per questa ragione, secondo il Premier Renzi, è necessario ricostruirla in modo diverso (101). Pur trattandosi di una metafora di uso frequente è interessante osservare come il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan sostiene che ci sia bisogno di spirito costruttivo (102) sia da parte di Tsipras che da parte dei colleghi europei con cui è chiamato a confrontarsi, forse proprio alludendo alla necessità di costruire le nuove basi dell’UE. L’espressione metaforica

95

che rende al meglio la metafora L’UNIONE EUROPEA È UN EDIFICIO è quella in cui si fa chiaro riferimento al cantiere Europa. Secondo Padoan, ad esempio, accanto al cantiere per la crisi greca bisogna aprire quello che permetta all’Europa di crescere (103). È della stessa opinione anche il Premier Matteo Renzi (104) il quale, a sua volta, fa riferimento alla necessità di aprire un cantiere per la Grecia e uno per l’Europa. Siccome la pecca più grande dell’Europa sta nell’aver puntato tutto sull’unione monetaria, senza aver dato il giusto peso all’unione politica, non è attraverso le logiche finanziarie che si può fondare un’Europa con basi solide, ovvero la finanza non può essere il cemento dell’Unione Europea (105). Il cantiere Europa di cui parlano i politici italiani è costituito dai negoziati, momento di confronto all’interno del quali ogni Stato membro, può contribuire alla costruzione di una nuova Europa.

(101) Il premier [Renzi] su Facebook commenta l'esito del referendum greco: “E' il momento giusto per costruire una UEdiversa”. (RE_06.07.15g)

(102) “Siamo qui con spirito costruttivo per cercare di trovare un accordo, naturalmente molto dipenderà da come si porrà il governo greco, io spero si ponga con spirito costruttivo”, ha detto il ministro dell'economia italiano Pier Carlo Padoan. (SO_07.07.15i)

(103) Oltre al “cantiere” per trovare una soluzione per la crisi greca, però, l’Europa deve pensare anche alla crescita. Nella Ue, secondo Padoan, bisogna “aprire un altro cantiere, per la crescita” (CO_09.07.15a)

(104) Il presidente del Consiglio Matteo Renzi parla per la prima volta dopo la netta vittoria del 'no' al referendum greco e affida a Facebook il suo pensiero: “Ci sono due cantieri da affrontare rapidamente nelle capitali europee e a Bruxelles”, sottolinea il premier che spiega: “Il primo

riguarda la Grecia, un paese che è in una condizione economica e sociale molto difficile. Il secondo, ancora più affascinante e complesso, ma non più rinviabile, è il cantiere dell'Europa”.

RE_06.07.15g)

(105) Per il presidente del Consiglio della Regione Veneto, Roberto Ciambetti, il risultato del referendum in Grecia è “una grande lezione di democrazia dove è nata la democrazia”. “Quando il popolo in modo democratico sceglie, - osserva Ciambetti - quella scelta va rispettata. Il dato del referendum greco, che mi pare inequivocabile nella sua sostanza, dice una cosa: le ragioni della

finanza non sono sufficienti a costruire quel cemento con cui si costruiscono le nazioni mentre le

politiche deflazionistiche, che scaricano nel mondo del lavoro i costi del risanamento, quando mettono a repentaglio il sistema del welfare non sono accettabili”. (CO_06.07.15a_ Roberto Ciambetti)

96

3.1.2 La stampa tedesca

Anche nella stampa tedesca l’Eurozona è presentata come un edificio le cui struttura è stata stabilizzata negli anni scorsi (106) e la crisi greca è un fenomeno di tale rilevanza da interessare l’intera costruzione dell’Unione Europea (107). Proprio perché l’Europa è trattata nei termini di un edificio è possibile parlare di progetto politico per l’integrazione (108). Gli architetti che sviluppano questi progetti sono i politici, tra i quali il ministro delle finanze tedesco che in passato è stato l’architetto dell’unificazione tedesca e oggi si propone come architetto di un’Europa disciplinata (109). Lo stesso ministro tedesco sottolinea che l’economo Paul Krugman non ha conoscenza della costruzione e delle fondamenta dell’unione monetaria europea (110), proprio per evidenziare come siano i politici ad avere queste competenze.

(106) Der neue Vorsitzende des BDI-Mittelstandsausschusses, Hans-Toni Junius, erklärt, dass die laut Mittelstandspanel rückläufige Sorge über den Zerfall der Euro-Zone damit zusammenhänge, dass die Struktur der Euro-Zone in den vergangenen Jahren deutlich stabilisiert wurde. (HB_13.07.15f)

(107) Fernab der aktuellen Situation zeigen sich mittlerweile ganz neue Problemlagen, die durch die Krise der Südländer entstanden und neue Debatten um Euro-Bonds und Wendungen wie die “Vereinigten Staaten von Europa” oder “Transferunion” zur Folgen haben. Offenkundig geht es nun in der Euro-Krise um die ganze Konstruktion der EU und die Finalitätsfrage. (HB_15.07.15c)

(108) Allerdings wäre dies zugleich das Eingeständnis, dass das politische Projekt der europäischen Integration bei seinem schwächsten Glied gescheitert ist. Selbst bei einem Austritt aus dem Euro bliebe Griechenland höchstwahrscheinlich in der Europäischen Union. (BI_08.07.15c)

(109) Schäuble war schon einmal ein politischer Architekt - der Architekt der deutschen Einheit. Unter seiner Regie entstand das gewaltige Vertragswerk zur Wiedervereinigung. Jetzt will er noch einmal Architekt sein, Architekt eines disziplinierten Europa. (SUE_18.07.15a)

(110) Über den Wirtschaftswissenschaftler und New York Times-Kolumnisten Paul Krugman, der Schäuble “reine Rachsucht” unterstellt, sagt der 72-Jährige: “Krugman ist ein bedeutender Ökonom, der für seine Handelstheorie den Nobelpreis bekommen hat. Aber er hat keine Ahnung von Aufbau und Grundlagen der Europäischen Währungsunion.” (SUE_18.07.15b)

Un edificio può essere più o meno stabile e così anche la stabilità dell’Unione non è scontata. Infrangendo le regole di stabilità e cementificando l’ingiustizia (111), ovvero rendendola parte della sua struttura, l’Europa rischia che partiti anti-europeisti avanzano per far valere i diritti degli europei. La stabilità dell’Eurozona è importante a tal punto che solo nel caso in cui questa stabilità sia a rischio possono essere sbloccati determinati aiuti per la Grecia (112).

97

(111) Wenn Europa aber die Ungerechtigkeit zementiert – nur um eines institutionellen Zusammenhalts willen – und wenn Europa dabei sogar seine eigenen Stabilitätsregeln immer wieder bricht, dann werden immer mehr Bürger europakritische Parteien wählen, die Wutbürgerproteste werden sich gegen ein Brüsseler System wenden, dem Rechtstreue, geordnete Finanzen, Volksabstimmungen und faire Lösungen nicht so wichtig sind. (HB_10.07.15d)

(112) Krichbaum zieht dann auch den Schluss, wenn die Stabilität der Euro-Zone als Ganzes nicht bedroht sei, “können auch keine Kredite aus dem ESM fließen”. Der CDU-Politiker nahm dabei explizit Bezug auf Aussagen der Kanzlerin. “Die Bundeskanzlerin Angela Merkel hat im Bundestag deutlich gemacht, dass von Griechenland keine Gefahren für die Stabilität der Euro-

Zone ausgehen. Diese Feststellung teile ich ausdrücklich.” (HB_14.07.15a)

Un edificio si compone di diverse parti e tra esse le fondamenta giocano un ruolo importante in quanto ne garantiscono la stabilità. Secondo Liane Buchholz il referendum greco ha scosso le fondamenta europee (113), ovvero ha indebolito l’Europa, proprio come si indebolisce un edificio le cui fondamenta vengono scosse. Secondo Schäuble la Grexit riguarda tutta l’Europa che per essere forte non deve fondarsi su bugie o numeri abbelliti (114). Attraverso questa metafora diventa evidente come Schäuble consideri le cifre falsate per ammettere la Grecia nell’UE come basi non idonee per l’UE. Secondo la Süddeutsche Zeitung l’Unione Europea sarebbe stata fondata sulle rovine di un continente (115) distrutto proprio da quegli eccessi nazionalistici che oggi rischiano di farla crollare di nuovo.

(113) Der Bundesverband Öffentlicher Banken Deutschlands (VÖB) sprach nach dem Referendum von einem “schwarzen Tag” für Europa. “Die Entscheidung des griechischen Volkes gegen weitere Verhandlungen mit den Geldgebern rüttelt am europäischen Fundament”, erklärte Hauptgeschäftsführerin Liane Buchholz. (HB_06.07.15d)

(114) Deshalb nimmt Schäuble die Grexit-Drohung nicht vom Tisch. Denn in den Verhandlungen, zu denen der Bundestag gestern sein JA gab, geht es nicht nur um Griechenland oder Deutschland. Es geht um Europa. Ein Europa, das nicht auf Lügen gebaut

sein darf oder auf geschönten Zahlen. Dieses Europa ist ihm so wichtig, dass er sogar sein Amt

dafür aufgeben würde. (BI_17.07.15b)

(115) Wie tragisch. Die EU war doch ursprünglich und im Kern ein Projekt der Entnationalisierung, gegründet auf den Ruinen eines von nationalistischen Exzessen zerstörten Kontinents. Die Europäer sollten ihre jeweiligen nationalen Eigenheiten und Konflikte endlich hinter sich lassen um gemeinsam - ja, was eigentlich? (SUE_13.07.15k)

Considerare l’UE come un edificio presuppone che possa subire dei danni. Una delle principali cause di danni agli edifici sono i movimenti della crosta terrestre che possono dare luogo a vere e proprie faglie, ovvero fratture della crosta terrestre. Il termine tedesco Verwerfung, pur essendo generalmente utilizzato come ‘rifiuto’, presenta anche

98

un’accezione tecnica legata alla geologia e può anche essere tradotto come ‘faglia’328. Secondo l’Handelsblatt una Grexit causerebbe delle faglie ancora più grandi (116) di quelle causate dalle crisi precedenti. Anche da un punto di vista sociale l’Europa costituisce un edificio e per questo motivo i danni all’edificio europeo potrebbero anche costituire delle vere e proprie faglie sociali (117). Secondo i principali economi, nonostante ci sia stato un primo accordo, l’edificio europeo è compromesso perché l’Eurogruppo avrebbe già delle crepe (118), e dunque il rischio Grexit non è scongiurato. Con i negoziati si è avuta una crepa all’interno dell’Europa (119), e quindi l’Europa si presenta come un edificio debole perché presenta delle crepe. Un edificio danneggiato ha bisogno di essere ristrutturato. A prescindere dall’esito della questione greca nel futuro dell’Europa ci sarà un enorme cantiere, poiché i leader europei dovranno preoccuparsi di restaurare e ampliare ciò che resta dell’edificio europeo (120).

(116) Wie würden die Finanzmärkte [auf Grexit] reagieren? Hier sind sich die Experten weitgehend einig, dass größere Verwerfungen, wie noch vor einigen Jahren befürchtet, ausbleiben werden. (HB_12.07.15b)

(117) Wäre Griechenland dann noch ein verlässlicher politischer Partner? Experten befürchten zumindest für eine Übergangszeit eine massive Zunahme der Armut, soziale Verwerfungen und mögliche innenpolitische Unruhen. (HB_12.07.15b)

(118) Führende Ökonomen haben die Einigung kritisch beurteilt. […] Das Konstrukt der Euro- Gruppe habe Risse bekommen. Auch Postbank-Chefvolkswirt Marco Bargel warnt vor dem weiter bestehenden Grexit-Risiko: Die Situation wird weiter angespannt sein in den nächsten Tagen und Wochen. (HB_13.07.15h)

(119) Tatsächlich jedoch ist man sich überhaupt nicht einig in Europa: Der Poker um die Milliarden für Athen, um ein mögliches drittes Hilfspaket, spaltet die Europäische Union, schon lange kein Streit mehr. Der Riss innerhalb Europas ist in den letzten Tagen entstanden, seit dem Brüsseler Gipfel am vergangenen Dienstag. Und dabei geht es auch um Formfragen. (SUE_12.07.15c)

(120) Wichtiger als Schuldzuweisungen und Nachkarten wäre jetzt aber der Blick nach vorn. Der zeigt nämlich, auch wenn der Grexit gerade noch verhindert werden konnte, keineswegs eine leuchtende Zukunft, sondern eine riesige Baustelle in Europa. […] Im jetzigen Zustand funktioniert die Währungsunion nicht. An der nächsten Krise, ob sie von Spanien ausgeht oder von Italien, könnte sie scheitern, und die EU wohl gleich mit dazu. Wenn die Europäer die

Documenti correlati