2. Metafore che attivano il frame Scenario_contenitore
3.2 La metafora LA TRATTATIVA È UN EDIFICIO
In una delle sezioni precedenti329 è stata trattata la metafora LA NEGOZIAZIONE È UN CONTENITORE, attraverso la quale la stampa configura la disponibilità al dialogo come un’apertura e, di conseguenza, la non disponibilità a trattare come una chiusura. In questo paragrafo ci apprestiamo a presentare una particolare declinazione della metafora LA NEGOZIAZIONE È UN CONTENITORE, vale a dire la mappatura LA TRATTATIVA È UN EDIFICIO. Si tratta di una metafora in cui, per mezzo della relazione metonimica con lo spazio fisico in cui le trattative hanno effettivamente luogo, vale a dire gli edifici, la trattativa stessa è configurata come un contenitore che presenta le caratteristiche specifiche di un edificio.
3.2.1 La stampa italiana
Nella stampa italiana, la realizzazione della metafora LA NEGOZIAZIONE È UN CONTENITORE, ha luogo anche attraverso la citazione di una dichiarazione della cancelliera tedesca e del premier francese, i quali per mostrare la propria disponibilità a negoziare, affermano che la porta rimane aperta (121,122).Di conseguenza il rischio che Berlino non sia disponibile a trattare è espresso metaforicamente come una porta chiusa (123). Queste espressioni metaforiche, ampiamente utilizzata nel quotidiano, assumono una connotazione particolare in questo contesto in quanto esse caratterizzano la trattativa come un edificio al quale si può accedere a patto che vi sia la volontà da parte dei diversi partecipanti di lasciare la porta aperta, ovvero di accogliere le proposte altrui.
(121) La cancelliera ha spiegato che “la porta rimane aperta” per un negoziato. (SO_07.07.15b)
(122) “La porta resta aperta”, dicono Merkel e Hollande dall'Eliseo. (RE_07.07.15h)
(123) Per capire la situazione è rivelatorio il pensiero che andava esprimendo Guy Verhofstadt, ex premier belga con ottimi canali nelle Cancellerie: “Ora spetta a Tsipras proporre un pacchetto serio di riforme […]”. Se questo è il mood, ieri sera gli ambasciatori dei governi che hanno contattato il premier greco gli raccomandavano ossessivamente di tornare al tavolo negoziale “con una posizione morbida”. Altrimenti troverà una porta chiusa a Berlino e in tante altre capitali. (RE_06.07.15e)
Oltre alle espressioni metaforiche aprire e chiudere la porta nelle quali vi è un chiaro rimando al frame degli Edifici (Buildings), nella stampa italiana sono presenti altre
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espressioni che caratterizzano in modo evidente la trattativa come un edificio. È il caso ad esempio delle parole del premier francese e della cancelliera tedesca i quali, per mostrare il proprio disappunto, affermano che non è possibile negoziare in quanto non ci sono le basi (124), trattando quindi la trattativa come un edificio la cui costruzione deve necessariamente partire dalle basi. Se aprire una porta, significa iniziare una negoziazione, è chiaro che la presenza di due muri contrapposti impedisce l’ingresso nell’edificio trattativa, e quindi nel contenitore negoziazione. Sebbene il ministro delle finanze italiano Padoan sostenga che non c’è stato nessun muro contro muro (125) e dunque c’è stata apertura nei confronti della Grecia, c’è chi ritiene che i muri contro muri (126) hanno a lungo impedito che si negoziasse per raggiungere una soluzione condivisa, così mostrando come la presenza di due muri indichi implichi una chiusura.
(124) Merkel-Hollande anticipano il no UE “Non ci sono le basi per il negoziato” (RE_07.07.15h_TI)
(125) Anche il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan, parlando dopo un incontro con Renzi, usa toni morbidi nella forma ma duri nella sostanza. “Non c'è nessun muro contro muro, c'è anzi la disponibilità a considerare la proposta greca che non può che essere per un nuovo programma. […]”. (RE_07.07.15h)
(126) Dopo i muri contro muri, le porte sbattute, le infinite interruzioni e rotture negoziali, ora le parti con enorme cautela ed enormi punti interrogativi sembrano disposte a tentare l'ultimo passo verso una possibile riconciliazione. (SO_08.07.15c)
3.2.2
La stampa tedesca
Anche la stampa tedesca declina la metafora NEGOZIARE È ESSERE APERTI nella versione LA TRATTATIVA È UN EDIFICIO, attraverso espressioni metaforiche che abbinano alla trattativa elementi tipici di un edificio. Al pari dei giornalisti italiani anche i colleghi tedeschi riprendono una dichiarazione in cui la cancelliera tedesca ha precisato che per la Germania la porta per i colloqui resta aperta (127). Diverse sono le espressioni in cui si fa riferimento alle Grundlage o alla Basis, intese come sinonimi di Grundbau o Grundmauer, ovvero ‘fondamenta’, necessarie per le trattative (128-131). Secondo Berlino e i ministri delle finanze ad esempio non ci sarebbero le basi per le trattative (131, 132). Diversa è l’opinione dei creditori che considerano le proposte della Grecia una buona base per negoziare (130). La lista delle riforme proposte dalla Grecia costituisce infatti la sola base su cui possono fondarsi le trattative (131).
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(127) “Wir sagen sehr deutlich, dass die Tür für Gespräche offen bleibt”, sagte Merkel nach einem Treffen mit Hollande am Montagabend in Paris. (BI_07.07.15h)
(128) Berlin sieht derzeit keine Grundlage für Verhandlungen über ein neues Hilfsprogramm. “Zur Zeit” seien die Voraussetzungen dafür nicht gegeben, sagte Regierungssprecher Steffen Seibert am Mittag in Berlin. Die Bundesregierung bleibe aber gesprächsbereit, fügte er hinzu. (BI_07.07.15h)
(129) Was die griechische Regierung an Reformen vorgeschlagen hat, reicht den Euro- Finanzministern nicht als Basis, um ein neues Kreditprogramm zu verhandeln. Es sei sogar eine deutliche Mehrheit dieser Meinung, erfuhr die SZ aus EU-Kreisen. (SUE_12.07.15b)
(130) Gläubiger signalisieren grünes Licht. Dennoch: Die Geldgeber bewerten die Reformvorschläge Griechenlands laut EU-Diplomaten als gute Grundlage. (BI_10.07.15a)
(131) Am Samstagnachmittag hatten sich GriechenlandsFinanzminister Euklid Tsakalotos und die restlichen Euro-Finanzminister getroffen, um die Reformliste zu bewerten. Sie ist die Grundlage für Verhandlungen für ein neues Kreditprogramm. Am Donnerstag hatte die griechische Regierung die Reformvorschläge pünktlich abgeliefert. (SUE_12.07.15b)
3.2.3
La mappatura metaforica LA TRATTATIVA È UN EDIFICIO
Essendo strettamente legata alla metafora LA NEGOZIAZIONE È UN CONTENITORE, la metafora LA TRATTATIVA È UN EDIFICIO presenta delle affinità con quest’ultima sia nella struttura della mappatura metaforica che nell’attivazione dei frame. Ciononostante tracciare la mappatura metaforica permette di evidenziare delle specificità proprie di questa metafora:
Dominio di partenza: Edifici Dominio di arrivo: Trattativa
Corrispondenze ontologiche:
• La trattativa è un edificio;
• La disponibilità a trattare è una porta aperta;
• La non disponibilità a trattare è un muro / una porta chiusa;
• Le premesse / proposte iniziali sono le fondamenta dell’edificio;
• I politici sono tecnici / ingegneri.
Corrispondenze epistemiche:
• Dominio di partenza: se è presente una porta aperta è possibile accedere ad un efidificio;
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• Dominio di partenza: se è presente un muro non è possibile accedere all’edificio;
• Dominio di arrivo: se non vi è disponibilità a trattare non si può avviare la trattativa;
• Dominio di partenza: un edificio per essere eretto ha bisogno di fondamenta solide;
• Dominio di arrivo: per avere luogo una trattativa deve fondarsi su proposte valide;
• Dominio di partenza: gli ingegneri valutano la stabilità delle fondamenta di un edificio;
• Dominio di arrivo: i politici valutano le proposte come basi su cui fondare la trattativa.
3.2.4
Analisi per frame
Anche nell’attivazione dei frame, la metafora LA TRATTATIVA È UN EDIFICIO richiama tutte le cornici interpretative già evocate dalla metafora LA NEGOZIAZIONE È UN CONTENITORE, vale a dire Scenario_contenitore (Containment_scenario), Accesso_consentito_o_negato (Having_or_lacking_access), con l’aggiunta del frame Edifici (Buildings), un frame nel quale rientrano tutte le strutture chiuse permanenti. Mentre la trattativa corrisponde all’edificio, le proposte iniziali su cui si basa rappresentano le sue fondamenta. Con l’attivazione della cornice interpretativa Edifici, quindi, ai politici e agli enti sovranazionali viene attribuito anche il ruolo di tecnici che valutano la stabilità delle proposte, proprio come gli ingegneri valutano la stabilità delle fondamenta di un edificio. Attivando anche il frame Accesso_consentito_o_negato è chiaro che, mentre la porta è quell’elemento che può sia consentire che negare l’accesso, il muro è la barriera che può solo negarlo. L’attivazione di quest’ultima struttura cognitiva attribuisce ai politici impegnati nelle trattative il ruolo di agenti che possono determinarne l’apertura o la chiusura. Da un punto di vista contrastivo, nonostante si tratti di un numero ristretto di espressioni metaforiche, è comunque possibile osservare che, mentre la stampa italiana attiva prevalentemente il frame Accesso_consentito_o_negato, per mezzo di elementi come porta e muri, la stampa tedesca attiva in modo più frequente il frame Edifici, soffermandosi sugli aspetti strutturali della trattativa, in particolare sulle fondamenta. Come osservato anche nella metafora dell’Europa come edificio, anche in questo caso emerge un aspetto tipico della cultura tedesca, vale a dire l’importanza attribuita alla precisione, all’accuratezza con cui un compito viene svolto. Per la Germania una trattativa di successo ha bisogno di basi solide, ovvero di punti chiari di partenza che ne garantiscano un corretto svolgimento e la stabilità nel tempo.
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