Capitolo 4 : Europa e shale gas, differenze rispetto agli USA e fattibilità di un
4.4 Analisi di profittabilità 104
Abbiamo visto, finora, i dati disponibili riguardanti lo shale gas in Polonia e gli aspetti economici ad esso legati.
Abbiamo visto innanzitutto la presenza di riserve consistenti e sfruttabili.
Abbiamo analizzato la situazione dal punto di vista della politica interna al Paese, e abbiamo visto come il governo sia favorevole allo sfruttamento di tale risorsa e stia varando una legislazione mirata all’entrata di capitali esteri all’interno di questo mercato.
Infine, abbiamo visto come il disegno di legge varato dal Primo Ministro polacco contenga al suo interno una regolamentazione fiscale per quel che riguarda gli investimenti sullo shale gas polacco estremamente favorevole.
Ora possiamo quindi provare ad ipotizzare un piccolo modello economico che rispecchi la profittabilità di un investimento di questo tipo.
Prima, però, va specificato che gran parte dei dati in nostro possesso o sono ipotetici (ad esempio l’effettiva approvazione del disegno di modifica di legge proposto dal primo ministro), oppure teorici (come la quantità di gas contenuto nei bacini polacchi, essendo questa una misura stimata, mentre la misura effettiva non è ancora stata resa pubblica). Il nostro modello dunque non mira ad essere esaustivo dal punto di vista dell’analisi, ma a dare un’idea di quanto lo sfruttamento di questa risorsa possa effettivamente cambiare il mercato europeo del gas, e quanto la rivoluzione energetica ed economica attuata in America dallo shale gas possa essere replicabile anche in Europa.
Per prima cosa, dunque, andremo a spiegare le ipotesi sottostanti al nostro modello per capire come sono stati ricavati i dati utilizzati.
4.4.1 Caratteristiche del pozzo e dell’investitore
La nostra analisi verte sullo shale gas.
Come abbiamo visto in precedenza, dai bacini dai quali si ricava il gas naturale si estrae anche il petrolio.
La percentuale di gas naturale estratta non è dunque pari alla totalità del materiale estratto dal pozzo.
Nella nostra analisi, invece, non avendo dati riguardanti le percentuali di petrolio e di gas presenti nei bacini polacchi, abbiamo ipotizzato che il materiale estratto sia interamente shale gas.
Abbiamo poi ipotizzato che l’investimento venga effettuato da una sola azienda, senza condivisione di quote.
4.4.2 La curva di produzione
In mancanza di dati riguardanti la curva di produzione specifica per i bacini Europei (e più in particolare polacchi), si è ipotizzato che la produzione di shale gas in un pozzo europeo segua l’andamento della curva che abbiamo incontrato nel capitolo 3 riguardante un pozzo di shale gas nel bacino di Marcellus Shale, negli Stati Uniti.
È evidente che questa è una prima forzatura al modello, in quanto abbiamo visto che le caratteristiche dei bacini europei (come ad esempio la loro maggiore profondità) possono influire sulla produzione giornaliera di gas; tuttavia questo fatto può essere controbilanciato dalle tecnologie che si stanno sviluppando e che mirano a migliorare le tecniche di estrazione e produzione, perciò abbiamo mantenuto tale curva invariata ai fini della nostra analisi. Ricordiamo dunque che la curva utilizzata è la seguente:
Figura 9: Curva di produzione di un pozzo di shale gas
I dati riguardante tale curva, che verranno inseriti nel nostro modello sono, invece, i seguenti:
Valori di input
Tasso iniziale di produzione 4000 mcf al giorno
Tasso annuale di declino iniziale 70%
Variabile b 0,9
Figura 10: dati di input relativi alla curva di produzione
Il tasso iniziale di produzione che utilizzeremo sarà quindi pari a 4000 mcf al giorno, equivalenti a circa 690 boe (barrells of oil equivalent) al giorno.
Il tasso di declino iniziale usato nella curva di produzione è pari al 70% mentre la variabile b, ossia il coefficiente esponenziale, è pari a 0,9.
4.4.3 Caratteristiche del pozzo
Ai fini della nostra analisi non è risultato importante il calcolo dell’ampiezza del terreno necessaria alla messa in opera del pozzo, che nel caso del bacino del Marcellus Shale era stata calcolata pari a 640 acri.
Questo perché per quanto riguarda il calcolo dei costi, il numero di acri veniva moltiplicato per il lease bonus medio pagato ai proprietari terrieri, al fine di calcolarne l’ammontare. Come abbiamo visto, le risorse contenute nel sottosuolo in Europa appartengono allo Stato, per cui i lease bonus statunitensi non vengono pagati direttamente, ma indirettamente all’interno del costo dei contratti e dei permessi di produzione, e attraverso le tasse.
Come già anticipato, abbiamo assunto che il materiale estratto dal pozzo sia interamente gas. La percentuale di petrolio estratto nel nostro ipotetico pozzo sarà dunque pari allo 0%, mentre la percentuale di shale gas sarà del 100%.
4.4.4 Analisi dei costi
Per quanto riguarda il nostro modello, abbiamo deciso di tenere in considerazione i costi principali relativi alla perforazione di un pozzo in Europa.
Il primo costo da affrontare sono i costi complessivi di D&C (drilling and completing).
Le notizie relative a tali costi per quanto riguarda i pozzi europei non sono molto precise, per cui abbiamo deciso di calcolarli partendo dagli stessi costi in un bacino statunitense.
Come abbiamo visto, per il pozzo nel bacino del Marcellus Shale si era tenuto conto di un ammontare dei costi di D%C pari a 5 milioni di dollari.
I costi di D&C per un pozzo negli Stati Uniti infatti, vanno dai 3 ai 10 milioni di dollari.
I bacini europei, però, hanno caratteristiche geofisiche diverse, e questo comporta costi di D&C più elevati.
KPMG in un suo studio sui bacini europei afferma che in Polonia i costi di perforazione vanno dai 10 ai 15 milioni di dollari, e che i costi di perforazione incidono solo per quasi la metà dei costi totali di D&C35.
Ai fini dell’input di costo da inserire nel nostro modello abbiamo deciso di utilizzare un valore pari a 15 milioni di dollari.
Questo valore, nella realtà potrebbe essere molto più elevato, ma va calcolato il fatto che la tecnologia riguardante i macchinari per la perforazione è in continuo sviluppo, soprattutto in Europa, data la maggiore profondità dei bacini e per questo è verosimile aspettarsi un abbassamento dei costi di D&C in futuro.
Per quanto riguarda la tassazione si è deciso di utilizzare il valore soglia di 40% sulle entrate lorde per calcolare la parte di entrate che andranno versate nelle casse dello Stato polacco. Questo in accordo con il disegno di legge proposto dal Primo Ministro, che, come abbiamo visto, propone una tassazione pari circa al 40% delle entrate lorde, comprensiva anche di una tassa comparabile alle royalties sul gas statunitensi.
Infine, per quanto riguarda i costi operativi di produzione (manodopera, noleggio attrezature ecc) si è deciso di inserire lo stesso valore utilizzato nel pozzo del Marcellus Shale.
Questo valore è pari a 0,7 dollari per migliaio di piedi cubici di gas prodotti. Riassumendo, i valori di input utilizzati ai fini del calcolo sono i seguenti:
Working Interest, %:
100,0%
Royalty, %:
0,0%
Initial production rate, boepd:
690,000
Fraction of production that is oil:
0%
Initial decline rate (%/y):
70%
Hyperbolic exponent:
0,9
Severance tax % (oil / gas):
0%
40%
Lease bonus (2010), $/acre
n.d.
Well spacing unit, acres
n.d.
Well cost (2011 D&C), M$
15.000,0
Lease Operating Expense, $ / mcf
0,7
4.4.5 Definizione degli scenari analizzati
Dopo aver visto i dati di input inseriti nel modello d’analisi, rivolgiamo la nostra attenzione agli scenari oggetto dell’analisi stessa.
Innanzitutto, bisogna dire che la variabile incognita in questo modello è il prezzo del gas. Questo infatti ci permetterà di confrontare il mercato potenziale dello shale gas in Europa con quello effettivo americano, per poter vedere se può portare ad una vera rivoluzione dei prezzi, come è successo negli Stati uniti.
Tutti gli investimenti realizzati si riferiscono ad un pozzo operativo per un totale di 10 anni, senza costi aggiuntivi di manutenzione durante questo periodo.
Equivalgono dunque allo scenario 1 nell’analisi effettuata nel capitolo 3.
Abbiamo dunque deciso di provare ad analizzare in primis cosa succederebbe al nostro investimento in un pozzo polacco se il prezzo al quale il gas venisse successivamente venduto fosse pari a quello medio utilizzato nell’analisi effettuata nel capitolo 3, ossia 4,04$/mcf.
Nel secondo scenario invece abbiamo calcolato il prezzo al quale il gas deve essere venduto affinchè il Valore Attuale Netto del nostro investimento sia uguale a 0.
Nel terzo scenario, infine, abbiamo calcolato il prezzo al quale il gas europeo dovrebbe essere venduto affinchè il Van relativo all’investimento ipotizzato fosse uguale a quello ricavato dall’analogo scenario 1 dell’analisi effettuata nel capitolo 3, ossia 1156284$.