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A.2 Analisi del Programma legislativo e di lavoro per il 2012

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COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E DELLE POLITICHE CONNESSE

X. A.2 Analisi del Programma legislativo e di lavoro per il 2012

1) Iniziativa non legislativa allo studio: “ Una ripresa che favorisca la creazione di posti di lavoro”

In tema di politiche attive del lavoro ed in attuazione del “Patto per attraversare la crisi, salvaguardando capacità produttive e professionali, occupazione, competitività e sicurezza sociale” sottoscritto tra Regione Emilia-Romagna e parti sociali in data 8 maggio 2009, le diverse azioni hanno trovato declinazione nel “Piano di politiche attive del lavoro per attraversare la crisi, salvaguardando capacità produttive e professionali, occupazione, competitività e sicurezza sociale”, di cui alla deliberazione della Giunta regionale 27 luglio 2009, n. 1124, e sono state improntate al potenziamento dell’adattabilità e occupabilità delle persone, al sostegno delle imprese e dei sistemi di imprese che investono nei processi di riorganizzazione e innovazione, al fine di affrontare l’attuale situazione in un’ottica non solo di superamento della crisi, ma anche di riposizionamento e rafforzamento delle capacità competitive del sistema regionale.

Nella consapevolezza che “la durata della crisi impone di continuare le politiche di emergenza e di confermare i contenuti del Patto del 2009 per attraversare la crisi e le successive integrazioni”, la Regione Emilia-Romagna e le parti sociali hanno sottoscritto in data 30 novembre 2011 un “Patto per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”.

Con la delibera assembleare n. 38 del 29/03/2011 sono state approvate le “Linee di programmazione e indirizzi per il sistema formativo e per il lavoro 2011/2013. (Proposta della Giunta regionale in data 7 marzo 2011, n. 296)”, che pongono la promozione e l’accrescimento della qualità delle condizioni e delle prestazioni di lavoro tra gli obiettivi primari della Regione, intendendosi per qualità del lavoro un lavoro qualificato, stabile, che permette di sviluppare

percorsi di crescita professionale, valorizza la formazione lungo tutto l’arco della vita quale leva per l’adattabilità dei lavoratori e la permanenza attiva nelle organizzazioni e consente la conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro, quale fondamentale strumento di inclusione sociale.

In attuazione delle “Linee di programmazione e indirizzi per il sistema formativo e per il lavoro 2011/2013”, la Giunta regionale, con propria deliberazione n. 532 del 18 aprile 2011, ha approvato l’“Accordo fra Regione e Province dell'Emilia-Romagna per il coordinamento della programmazione 2011/2013 per il sistema formativo e per il lavoro - (L.R. 12/2003 e s.m. - L.R.

17/2005)” . Tale Accordo individua gli obiettivi generali e le risorse regionali, nazionali e comunitarie per l’attuazione delle politiche di istruzione, formazione e lavoro, mettendo in relazione le risorse complessive con gli obiettivi fissati dai diversi canali di finanziamento e tenendo conto delle differenti competenze e dei contesti socio-economici propri di ciascun territorio provinciale.

In linea con la strategia Europa 2020, che evidenzia come “gli investimenti in ricerca e sviluppo, innovazione, istruzione e tecnologie efficienti sotto il profilo delle risorse comporteranno vantaggi per i settori tradizionali, per le zone rurali e per le economie di servizi altamente specialistici, rafforzando la coesione economica, sociale e territoriale”, la deliberazione della Giunta regionale 9 giugno 2011, n. 775 “Rete Politecnica Regionale.

Approvazione del Piano Triennale Regionale della Formazione Superiore 2011/2013 e delle procedure di attuazione “ sottolinea come l’obiettivo dello sviluppo di un’economia e di una società basate sulla conoscenza e sull’innovazione, sia raggiungibile a condizione che si evolvano e si diffondano nel sistema produttivo competenze professionali ampie, nuove e innovative.

La programmazione dell’offerta di formazione superiore si fonda sui seguenti assunti:

- attuazione della integrazione delle politiche regionali per lo sviluppo a partire dalla piena valorizzazione

delle connessioni tra la formazione superiore, l’alta formazione, la ricerca e il trasferimento tecnologico;

- strategicità dell’investimento sulle persone per lo sviluppo e la coesione in quanto leva fondamentale per

stimolare la competitività futura e creare i “nuovi e migliori” posti di lavoro di domani: ricerca e formazione rappresentano i generatori maggiormente

sostenibili della crescita dell'economia e della produttività;

- centralità del binomio “nuove competenze per nuovi lavori” nella logica europea di

"Un'agenda per nuove

competenze e nuovi posti di lavoro onde modernizzare i mercati occupazionali e consentire alle persone di migliorare le proprie competenze in tutto l'arco della

vita al fine di aumentare la partecipazione al mercato del lavoro e di conciliare meglio l'offerta e la domanda di manodopera, anche tramite la mobilità dei lavoratori”;

- consapevolezza che nelle regioni maggiormente sviluppate gli effetti della crisi mettono fortemente in discussione i risultati conseguiti in termini di crescita e di coesione del territorio con ricadute sulle realtà in fase di sviluppo;

- capacità di fondarsi sulla collaborazione/integrazione tra i soggetti che concorrono a costruire nuovi saperi e nuove competenze e soggetti che, attraverso la formazione, li devono rendere disponibili ai singoli e pertanto al sistema delle imprese;

- riconoscimento delle imprese come luoghi in cui le competenze si producono, cogliendo le diverse modalità

attraverso le quali le imprese innovano.

Infine, con deliberazione n. 79 del 24 gennaio 2011, la Giunta regionale ha ritenuto di consolidare e rafforzare nel contesto regionale lo sviluppo di imprenditorialità innovativa, di promuovere progetti di ricerca industriale, nonché processi di trasferimento tecnologico di conoscenze/competenze, attraverso lo strumento della Sovvenzione Globale, con il rinnovo della Convenzione con il Consorzio Spinner di Bologna, per il triennio 2011–2013. La Sovvenzione Globale Spinner 2013 "Interventi per la qualificazione delle risorse umane nel settore della ricerca e della innovazione tecnologica" è il programma della Regione Emilia-Romagna nato per preparare le persone negli ambiti della ricerca e dell'innovazione tecnologica e per costruire una comunità capace di mettere la persona al centro dei processi di innovazione per il futuro sviluppo della società e dell'economia della conoscenza.

2) Iniziativa non legislativa allo studio: “ Pacchetto specifico Flessicurezza"

Nelle “Linee di programmazione e indirizzi per il sistema formativo e per il lavoro 2011/2013” si afferma che la promozione e l’accrescimento della qualità delle condizioni e delle prestazioni di lavoro, limitando i rischi di precarietà e de-professionalizzazione e sviluppando politiche attive per rafforzare la qualificazione del lavoro, nonché un sistema di servizi per il lavoro che favorisca l’occupabilità delle persone e la domanda di personale qualificato da parte delle imprese, rappresentano un obiettivo primario della Regione.

3) Iniziativa legislativa/ Non legislativa allo studio: “Riformare i Servizi europei dell’occupazione (EURES) e la relativa base giuridica”

Le predette “Linee di programmazione e indirizzi per il sistema formativo e per il lavoro 2011/2013” sottolineano come la Regione e le Province, nell’ambito delle rispettive competenze, siano impegnate nella costruzione di un sistema “governato” pubblico-privato di servizi per il lavoro e di una rete di servizi pubblici per il lavoro di livello europeo, nella quale i Centri per l’Impiego rappresentano i principali soggetti attuatori delle politiche per la qualità del lavoro.

4) Iniziativa legislativa allo studio: “Tessera ‘Youth on the Move’ (soft law)”

La Tessera "Youth on the Move" (soft law) nei vari documenti della Commissione, che si focalizzano sul programma in generale, non è al momento approfondita. Il settore giovani sta lavorando ad un progetto regionale di carta giovani che si potrebbe inserire in tale percorso comunitario.

IX.B) SANITA’

(Fonte: Direzione Generale Sanità e Politiche sociali)

IX.B.1 Principi generali e strategie comunitarie in materia di salute

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