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Analisi programmatico in funzione al paesaggio

III. UN PROCESSO PER EDUCARE AL PAESAGGIO NEL COMUNE DI

9. ANALISI E SCELTE PREVIE

9.3. Analisi programmatico in funzione al paesaggio

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Per ultimo, gli incontri con docenti dell’Istituto Comprensivo di Corio; hanno servito a chiarire le competenze dell’istituzione, il iter burocratico-amministrativo da seguire per la presentazione ufficiale del programma e la sua implementazione nel Programma di Offerta Formativa (POF) delle scuole. Incontri successivi di carattere informale ed informativo hanno permesso di stabilire, in caso di ufficializzazione del progetto:

la fattibilità del progetto da un punto di vista programmatico e finanziario;

la tempistica possibili di esecuzione, sia in fase di programmazione sia in fase di sviluppo del programma didattico in se (tempistiche, autorizzazioni necessarie, ecc.);

l’inquadramento della tipologia di lavoro proposto nei diversi livelli scolastici;

le verifica delle fasce di età dei bambini e ragazzi da coinvolgere nell’iniziativa sul paesaggio;

gli strumenti didattici con cui lavorare e risorse fisiche della scuola (spazi a disposizione per lo sviluppo delle attività in sede come palestre, aule LIM, aule informatiche aree esterne, ecc.)

i rapporti da istaurare con le associazioni identificate come collaboranti nelle attività proposte.

La disponibilità del personale dell’istituto e l’informazione raccolta è stata cruciale e di fondamentale importanza per lo sviluppo della proposta didattica.

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Il programma nazionale per le scuole materna individua criteri metodologici e didattici dell'attività educativa; secondo all’età ed al ambito culturale degli alunni, articolando una sequenza di sei campi di esperienza didattiche dove inquadrare le diverse attività della scuola:

Il corpo e il movimento:

I discorsi e le parole;

Lo spazio, l'ordine, la misura;

Le cose, il tempo e la natura;

Messaggi, forme e media (comunicazione ed espressione visiva, attività sonore e musicali, incorporazione di oggetto tecnologici di uso quotidiano)

Il sé e l'altro.

I metodi didattici segnalati puntano a incentivare la valorizzazione del gioco, l'esplorazione e la ricerca, fomentare la vita di relazione, appellare alla mediazione didattica attraverso attività di natura logica, spaziale e sequenziale, procurare momenti di osservazione, progettazione e verifica.

Se analizziamo i campi proposti e, premesso che nell'educazione infantile viene utilizzato il concetto di ambiente inteso come lo spazio più vicino ai bambini (non si parla di paesaggio neppur di ambienti in senso ecologico) possiamo trovare un collegamento diretti con la didattica del paesaggio in alcuni campi. I campi “d) Le cose, il tempo e la natura” e “c) Lo spazio, l'ordine, la misura” ha più a che fare con la didattica delle scienze naturali, mentre “f) Il sé e l’altro” con la didattica delle scienze sociali.

I contenuti di c) e f) si riferiscano all'ambiente fisico e alla natura, sebbene possono incorporare contenuti che potremmo includere nel campo delle scienze sociali e del suo insegnamento. In questo quadro sono contenuti tutti quei concetti che si riferiscono all'ambiente fisico, alle sue misure e all'identificazione delle forme negli elementi dell'ambiente, o alla sua importanza per la salute e il benessere dell'uomo. Allo stesso modo, tutto ciò che ha a che fare con gli elementi dell'ambiente naturale è anche correlato all'insegnamento sociale e, soprattutto, all'insegnamento del paesaggio. Il campo “f) Il sé e l'altro”, può essere completamente assegnato al campo dell'insegnamento delle scienze sociali. I contenuti proposti si concentrano sui primi gruppi sociali a cui appartengono i bambini, come la famiglia, la scuola o il vicinato, l’identità e le tradizioni, i diritti ed i doveri, la collaborazione e la solidarietà.

Anche così, tutti i campi, direttamente o indirettamente, possono essere correlati alla didattica del paesaggio. In questo senso l’esplorazione ed il rapporto fisico sensoriale con il territorio potrebbe formare parte del campo “il corpo e il movimento” ascoltare e raccontare storie sulla tradizione ed esprimersi effettuando osservazione sul paesaggio rientrerebbero nel punto “I discorsi e le parole”, ed in fine, le attività di rappresentazione, disegno, osservazioni fotografiche e audiovisuali sul paesaggio sarebbero inquadrate in “Messaggi, forme e media”.

Scuola elementare

“La scuola elementare 3 pone le premesse all'esercizio effettivo del diritto-dovere di partecipare alla vita sociale e di "svolgere, secondo le proprie possibilità e le proprie scelte, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società"

Art. 4 Costituzione Italiana

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“La scuola elementare valorizza nella programmazione educativa e didattica, le risorse culturali e ambientali e strumentali offerte dal territorio e dalle strutture in esso operanti, e nello stesso tempo educa il fanciullo a cogliere il valore dei processi innovativi come fattori di progresso della storia”

Principi e fini della scuola elementare, I programmi della Scuola Elementare D.P.R. 12 febbraio 1985, n 104 e s.m.i.

Il programma in generale prevede aiutare a capire il significato della lingua, ad introdurre une vera formazione scientifica, ad elaborare una coscienza della vita nelle sue diverse connotazioni sociali ed a analizzare in forma critica gli aspetti che più influenzano gli alunni. In particolare la programmazione didattica è divisa in educazione linguistica (lingua italiana e lingua straniera) linguaggio artistico (iconico, musicale e motorio), apprendimenti logico-matematici, della scienza (natura, corpo umano e tecnologia) della vita umana, (storia e geografia)

Nella scuola elementare, a differenza della materna, si parla d’ambiente come la realtà in cui si impara e su cui si impara; Il concetto di paesaggio è introdotto nella programmazione fondamentalmente su due insegnamenti:

In geografia, studiando ed interpretando i caratteri dei paesaggi geografici, i rapporti tra l'ambiente e le società umane, gli interventi degli uomini sul territorio, i collegamenti con le altre aree educative (lingua, analisi visuale, educazione motoria, ecc.) Paesaggio socio culturale.

In scienze, rilevando le caratteristiche del paesaggio, la evoluzione e fattori determinanti naturali (dilavamento, alluvioni, frane, ecc.) e antropici (interventi dell'uomo, edificazione, agricoltura, ecc.) promovendo semplici esperienze di osservazioni e raccolta dati sugli effetti degli insediamenti umani e delle attività industriali (fenomeni nocivi e pericolosi sull’ambiente) cercando gli esempi di prevenzione; di tecnologia per la tutela dell'ambiente, la prevenzione e gli interventi relativi alle calamità naturali. Paesaggio naturale.

I riferimenti specifici al concetto di paesaggio negli insegnamenti minimi stabiliti dal Ministero competente non sono molti, sebbene esso sia indirettamente presente in molti dei contenuti A livello di istruzione primaria, quando gli studenti rimangono ancora nella fase di operazioni concrete, il paesaggio deve essere catturato a livello globale, nel suo insieme, come una realtà tangibile vissuta, prendendo come riferimento le proprie esperienze e quelle della scuola e costruendone altre nuove che consentano di raggiungere una conoscenza superiore

Scuola Media

“Come scuola per l'istruzione obbligatoria la scuola media risponde al principio democratico di elevare il livello di educazione e di istruzione personale di ciascun cittadino e generale di tutto il popolo italiano, potenzia la capacità di partecipare ai valori della cultura, della civiltà e della convivenza sociale e di contribuire al loro sviluppo.”

Art.3 - Principi e fini generali della scuola media, I programmi della Scuola Media D. M. 9 febbraio 1979 e s.m.i.

In questa fase educativa di transizione (dall’infanzia alla adolescenza) si arriva ad una maggiore coscienza di sé, giungendo ad una ordinata capacità di astrazione e di problematizzazione; il rapporto con il mondo e la società è nuovo.

I programmi di tutte le discipline, che seguono la naturale divisione per insegnamenti sviluppata nella scuola elementare, sono impostate dai docenti per le singole classi, secondo la situazione

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della classe e dei singoli alunni, dei piani didattici e dei criterio della programmazione curriculare. Questa relativa ampiezza programmatica risponde però ad altre esigenze:

le finalità specifica di ogni discipline e attività, nel quadro educativo generale in cui sono inserite;

la presentazione di linee metodologiche, anche se nel rispetto della libertà didattica dei docenti;

la descrizione dei contenuti programmatici, strutturati secondo gli sviluppi della ricerca culturale e l’esperienza maturata nella scuola, valutando i risultati, siano questi positivi o meno.

Le discipline individuate sono: Italiano, Storia, Educazione civica, Geografia, Lingua straniera, Scienze matematiche, chimiche, fisiche e naturali, Educazione tecnica, Educazione musicale e Educazione fisica.

Durante l'istruzione secondaria, il paesaggio dovrebbe continuare a essere un veicolo educativo, però in un modo più intenzionale rispetto ai precedenti livelli di istruzione, poiché la formazione già ricevuta e la capacità di assimilare degli studenti lo consentono, rappresentando una risorsa efficace per la ricerca di informazioni e azioni, dove contenuti scientifici di diversa natura si uniscono. Infatti, poiché lo studente è ora pronto per eseguire le astrazioni, il paesaggio può essere configurato oltre i suoi immediati dintorni, sotto diverse coordinate (Siama 2018). Ecco perché inizialmente sarà opportuno affrontarlo attraverso l'analisi dei suoi componenti e poi, in un'operazione di sintesi, ricomporlo, scoprendo strutture e relazioni di dipendenza. È anche da questa fase che l'azione antropica deve essere introdotta in modo sistematico e scoprire i processi di cambiamento negli usi del suolo nel tempo.

Dall’analisi programmatico dei diversi livelli educativi scelti per lo sviluppo di questa proposta educativa, per quanto riguarda i contenuti concettuali minimi nell'istruzione obbligatoria, rilasciato dal MIUR, questi si possono sintetizzare nella tabella seguente (fig.39):

IL PAESAGGIO NELLE AREE CURRICOLARI

SCUOLA AREA BLOCCO DIDATTICO

MATERNA Scoperta dell'ambiente naturale e sociale

Le cose, il tempo e la natura;

Lo spazio, l'ordine, la misura Il sé e l'altro

PRIMARIA Conoscenza dell'ambiente

Il paesaggio L'ambiente fisico Cose viventi

Popolazione e attività umane Cambiamenti e paesaggi storici

SECONDARIA DELL’OBBLIGO

Conoscenza della natura

Interazione delle componenti biotiche e abiotiche dell'ambiente naturale I cambiamenti nell'ambiente naturale.

I principali agenti umani del cambiamento Scienze sociali: geografia e storia

L'ambiente e la sua conservazione Attività economiche e spazio geografico.

Spazio urbano Fig. 39 – Implicazioni concettuali dirette e minime del paesaggio nelle aree curricolari

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