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Risorse del paesaggio: valori sanciti e riconosciuti

II. QUADRO CONOSCITIVO DEL TERRITORIO CORIESE

8. DEFINIZIONE DEI PAESAGGI E SUOI VALORI

8.1. Risorse del paesaggio: valori sanciti e riconosciuti

Le risorse del paesaggio sono quegli elementi del paesaggio che meritano una speciale considerazione per il loro interesse ambientale, culturale, visivo e sociale. In base a questi principi e all’analisi del territorio di Corio portato avanti fin ora

Risorse paesaggistiche di interesse ambientale

Sono caratterizzate le risorse paesaggistiche rilevanti per il loro interesse naturale: le aree o gli elementi che godono di un certo grado di protezione ufficiale (o in corso di riconoscimento), di natura locale, regionale, nazionale; le aree o gli elementi di paesaggio molto apprezzato dalla popolazione per il suo interesse naturale.

La conservazione dei valori naturali che il territorio ospita e il mantenimento della sua connettività ecologica sono aspetti fondamentali nella conservazione del carattere di un paesaggio. È pertanto necessario identificare gli aspetti di maggiore rilevanza ecologica all'interno dell'area di studio.

Spazi socialmente apprezzati per il loro valore naturale o che sono protetti:

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Aree tutelate per legge ai sensi dell’art.142 d.lgs. n.42/2004, comma 1, lettera c) le montagne per la parte eccedente 1.600 metri sul livello del mare per la catena alpina corrispondenti ai monti settentrionali dell’alta Val Malone;

I versanti boschivi del Malone e del Fandaglia come aree tutelate ai sensi dell’art.142 d.lgs n.42/2004, comma 1,lettera g) i territori coperti da foreste e da boschi, ancorché percorsi o danneggiati dal fuoco, e quelli sottoposti a vincolo di rimboschimento, come definiti dall’articolo 2, commi 2 e 6, del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 227;

I crinali di montagna riconosciuti dall’art. 13 del PPR del 2017 come componente strutturale del paesaggio piemontese.

Luoghi fragili o risorse naturali rilevanti:

Le vette del Monte Soglio (1970 m), San Vittore (891 m) e Monte Rolei (898 m) come aree di montagna ai sensi dell’art 13 delle NTA PPR;

Fulcri naturali settentrionali del Angiolini (2168 m) e dell’Uja ((2145m) non sanciti;

Le aree in Classe II nella categorie di capacità d’uso dei suoli della piana a sudest (Fraz.

Benne), ai sensi dell’art 20, c.1 delle NTA PPR per essere aree di elevato interesse agronomico.

Reti che garantiscono la connettività di tutti i sistemi naturali torrentizi e terrestri:

Fascia di salvaguardia dei Torrenti Malone, Fandaglia e Torrente Fetà e tutti suoi affluenti (Torrente Fisca e Rio Angiolin tra altri) come aree tutelate per legge ai sensi dell’art.142 d.lgs. n.42/2004, comma 1, lettera c), iscritti o non iscritti negli elenchi previsti dal testo unico delle disposizioni di legge sulle acque ed impianti elettrici, approvato con regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, e le relative sponde o piedi degli argini per una fascia di 150 metri ciascuna;

Altri spazi identificati popolazione con particolari caratteristiche naturale.

Zone di scarso valore ambientale ma in fase di riqualificazione ambientale e cambiamento delle aree estrattive dell’amiantifera e delle cave di pietra sui monti Vittore e Rorei.

A sinistra:

Torrente Malone – Fonte: dislivello.eu

Faggeta tra Trinità e Pian Audi– Fonte:

societastorica-dellevallidilanzo.it

A destra:

Dall’Ujia al Soglio – Fonte: gulliver.it

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Risorse paesaggistiche d’interesse culturale

Vengono caratterizzate le risorse paesaggistiche rilevanti per il loro interesse culturale: le aree o gli elementi con un certo grado di tutela sancita, di natura locale e regionale e gli elementi o gli spazi apprezzati dalla società locale come testimonianze dell'evoluzione storica dove qualsiasi variazione sostanziale nella loro percezione risulta una perdita di identità locale o patrimoniale, testimonianza delle società che hanno occupato lo stesso spazio geografico.

Beni e spazi tutelati per loro valore storico/patrimoniale;

Struttura insediativa storica di centri con forte identità morfologica ai sensi dell’art. 24, c. 2, lett. a) delle NTA PPR di carattere signorile (SS24) per le zone urbane periferiche del capoluogo.

Ville, giardini e parchi, aree ed impianti per il loisir e il turismo ai sensi dell’art. 26, c. 2, lett. a, b, c) delle NTA PPR per "Nuova Villa Fenoglio", Giardino della villetta "Sorelle Balzari" Giardino di Villa Artana, Giardino di Villa Debenedetti, Giardino di Villa (SS37) e Luoghi di villeggiatura e centri di loisir per Strutture che possono costituire sistema progettati e realizzati a partire dalla prima metà dell’Ottocento, con elevata valenza paesaggistica di valorizzazione della identità dei luoghi.(SS71)

Luoghi commemorative della 2° guerra mondiale ricordando la resistenza partigiana: la scuola di Cudine, Pian Audi, e la Cappella dei Battuti carichi di valore identitario.

Centri urbani inseriti nel territorio di un modo particolare ed insediamenti minori

Sistema di Insediamenti storici minori (Cudine, Ritornato e Pian Audi) leggibili nell’insieme o in sequenza nei versanti del Malone;

Case sparse e Alpeggi e di insediamenti montani e agro-silvo-pastorali Patrimonio religioso

Cappella di San Vittore al confine con Balangero

Parrocchiale San Genesio e Sant’Anna e Cappella di Santa Maria dei Battuti nel capoluogo

Organizzazione religiosa sparsa sul territorio composta da sistemi semplici di piccole chiese con campanile e piazza, cappelle (22 in tutto Corio) e raffigurazioni (piloni, statue, ecc)

“La zona appare segnata anche da una minuta rete di collegamenti a scala locale che collegano i piccoli insediamenti rurali sparsi, seguendo l’orografia del territorio. Questi percorsi sono solitamente scanditi da una fitta trama di piloni e di cappelle votive, alcune delle quali di interesse storico-artistico, oltre che paesaggistico. Lungo questa viabilità minore frequenti risultano gli attraversamenti dei corsi d’acqua attraverso ponti in pietra, anche di antico impianto, come nell’area di Corio”

(Massa Bova Bovat e Boni 2018).

Patrimonio agricolo

Aree di rilevante valenza storico-ambientale territoriale caratterizzate da colture e nuclei rurali esito di organizzazione di età contemporanea (XIX-XX secolo) SS34 ai sensi art.

25, c. 2, lett. a) delle NTA PPR come sistemi di testimonianze storiche del territorio rurale, patrimonio rurale storico, nelle aree di pianura a sudest (Fraz. Benne) e di primo versante attorno il capoluogo;

Limitate aree terrazzate e piccoli orti presenti negli insediamenti sparsi per la produzione propria;

Basche e canali collegati al torrente Fandaglia componenti del sistema irriguo storico.

Patrimonio industriale

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Le Cave manganese e pietra da taglio come Aaree estrattive di età moderna e contemporanea (SS44) ai sensi art. 257, c. 2, lett. d) delle NTA PPR come aree e impianti della produzione industriale ed energetica di interesse storico.

Infrastrutture civili e costruzioni

I Ponte dell’Avvocato e Ponte Picca formano parte di un sistema storico degli attraversamenti dei corsi d’acqua.

Strade e vie storiche

Mulattiere di collegamento in salita verso le vette di origine silvo-pastorale e rete sentieristica di collegamento tra gli abitati

Sistema viario storico di comunicazione commerciale tra i comuni vicini (Coasolo – Corio – Rocca)

Beni etnologici

Fontane e lavatoi di poco valore architettonica ma piene di significati storici e identitari sparse sul territorio come testimonianze di una vita pubblica passata e presente.

Risorse paesaggistiche di interesse visuale

Saranno caratterizzate le risorse paesaggistiche rilevanti per il loro interesse visivo quelle aree ed elementi visivamente sensibili la cui alterazione o modifica può cambiare

negativamente la qualità della percezione visiva del paesaggio. Le risorse di interesse visivo, estratte dalle opere di partecipazione con l'analisi della popolazione e della visibilità,

rivelano aspetti del paesaggio che hanno una rilevanza speciale, sia per l'apprezzamento che una comunità mostra nei suoi confronti, sia per la sua fragilità visiva:

Gli elementi oro-idrogeologici e formali che definiscono la struttura spaziale che rende unico un luogo:

Elementi e aree significativi, di origine naturale o antropica:

Case Goggia e Fascia a nord di Corio come insediamenti pedemontani o di crinale in emergenza rispetto a versanti collinari o montani prevalentemente boscati o coltivati

A sinistra:

Pascoli In Borgata Rughet-Inizio‘’900– Fonte: comune di Corio

Pilone volitivo tra Ritornato e Pian Audi - Fonte:

societastorica-dellevallidilanzo.it

A destra:

Ponte Picca– Fonte: fondoambiente.it

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(SC3) e il centro storico di Corio come Contesti di nuclei storici o di emergenze architettoniche isolate (SC4) ai sensi dell’art. 31, c. 1, lett. c) e d) delle NTA PPR dentro delle Relazioni visive tra insediamento e contesto.

I versanti di Corio come aree sommitali costituenti fondali e skyline (SV1) e il capoluogo come sistemi paesaggistici agroforestali di particolare interdigitazione tra aree coltivate e bordi boscati (SV2) ai sensi dell’art. 32, c. 1, lett. a), b) delle NTA PPR all’interno delle aree rurali di specifico interesse paesaggistico.

La Madonnina nella cima del Monte Soglio, traguardo escursionistico ed emozionale.

Le principali viste e panorami verso gli elementi identificati nelle sezioni precedenti o su altri riconosciuti per motivi ambientali o culturali.

punti panoramici sia nelle cime delle vette sia nelle piane di salita della alta Val Malone (cresta del Monte Soglio, Uja e Angiolino):

I punti di osservazione e i percorsi paesaggistici che consentono di osservare l'immagine al di fuori dei centri urbani a cui è stato riconosciuto un valore.

Rapporto di intervisibilità montagna – valle e città-borgate su quasi tutto il territorio.

Punti panoramici di carattere identitari dai monti minori Rorei e San Vittore a sud del territorio, con un contesto antropico importante (amiantifera e Cappella San Vittore) Le aree di maggior visibilità dalle strade.

I percorsi di avvicinamento alle località del Ritornato e Pian Audi; lungo i quali si sono insediate le case sparse;

I percorsi di avvicinamento al comune Corio dalla SP2 con il doppio profilo monte-scolpito e monte-naturale;

Vista vallata di Corio dal Monte Rorei– Fonte: dislivello.eu Rifugio Peretti-Griva – Fonte: gulliver.it