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COMUNE DI CORIO: CONOSCENZA DEL TERRITORIO

II. QUADRO CONOSCITIVO DEL TERRITORIO CORIESE

6. COMUNE DI CORIO: CONOSCENZA DEL TERRITORIO

Corio è un comune italiano piemontese, formante parte della città metropolitana di Torino, ad Est della Valli di Lanzo, nelle Alpi Graie meridionali. Si presenta come una valle di indole pre-alpina, prossima alla pianura canavesana ed a 30 km dell’area nord di Torino.

Superficie: 41,49 km² Abitanti: 3.209 (2018) Densità: 78,33 ab./km²

Fig. 16 - Contesto territoriale Corio – Fonte: modificato da osservatoriurbani.it

Frazioni e località principali tra le 187 presenti nel territorio: Cudine, Pian D'Audi, Ritornato, Case Aris, Case Bianchetta, Case Bulot, Case Del Fiora, Case Del Gallo, Case Del Plà, Case Fiorio, Case Gamba, Case Giacomino, Case Macario, Case Vergon, Colle Secchia, Reg. Malone, Reg. Pratolanzo, Reg. Rio Della Prussa, Ritornato, San Pietro, Trinità.

Il capoluogo è localizzato nella porzione meridionale del territorio comunale, a valle del terreno montuoso e a Sud del Torrente Malone; la frazione di Benne, il secondo centro più esteso del Comune, è situato all’estremità sud nella porzione pianeggiante del territorio comunale, al confine con Grosso e Mathi, a valle del Torrente Fandaglia. Numerose sono le località che formano parte del comune: Piano Audi e Ritornato sono le due borgate principali dell’alta Val Malone, più nota come Valle di Corio (fig. 16).

Confina a nord con i comuni di Locana e Sparone, a est con Pratiglione, Forno C.se e Rocca C,se, a sud con i comuni di Nole, Grosso, Mathi e Balangero ed a ovest con il comune di Coassolo

La bassa densità insediativa è dovuta alla grande superficie montuosa presente nel comune.

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Il comune di Corio è situato nella Città Metropolitana di Torino (CmTO) Zona Omogenea 7 - Ciriacese - Valli di Lanzo e forma parte dell’Unione Montana di Comuni delle Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone, insieme ai comuni di Ala di Stura, Balangero, Balme, Cafasse, Cantoira, Ceres, Chialamberto, Coassolo Torinese, Fiano, Germagnano, Givoletto, La Cassa, Lanzo Torinese, Mezzenile, Monastero di Lanzo, Pessinetto, Traves, Val della Torre, Vallo Torinese, Varisella.

6.1. Infrastruttura: Servizi e Viabilità principale

Per quanto concerne la sanità, Corio è di competenza dell’Azienda Sanitaria Locale ASL TO4, Distretto Lanzo. La struttura sanitaria a cui fa capo è il Presidio Ospedaliero di Ciriè-Lanzo, sede Lanzo a 12km del centro abitato coriese. Mentre per I servizi giudiziari fanno capo al Tribunale di Torino e alla sua sede distaccata di Ivrea.

A livello di pubblica istruzione si fa riferimento all’Ufficio V dell’Ufficio Scolastico Regionale Piemonte, quello della CmTO. Nel comune sono presenti una scuola media nel capoluogo, due scuole elementari e due scuole dell’infanzia, divise in capoluogo e Fraz. Benne di Corio. Per i livelli d’ Istruzione superiore si fa riferimento a Ciriè e Lanzo Torinese.

Il comune di Corio non è collegato alla rete ferroviaria metropolitano. Il servizio pubblico di trasporto è costituito da pullman a fasce orarie ridotte che servono fondamentalmente l’utenza scolastica superiore e pensionati.

I principali assi di comunicazione sono costituiti da cinque strade di livello provinciale che si incontrano nel centro abitato del capoluogo di Corio. Il principale asse viario è la SP22 Strada del Colle Forcola (Stradale Torino) che partendo da Ciriè, passa San Carlo Canavese e giunge la Fraz. Benne di Corio e il capoluogo, per poi collegare il Comune di Corio a quello di Coassolo, permettendo di arrivare anche fino al Comune di Lanzo Torinese. Per arrivare al comune limitrofe di Balangero è necessario circoscrivere il Monte San Vittore (amiantifera) Con i comuni a confine nord non esistono collegamenti diretto dovuto al cordone alpino che li separa (fig. 17). Le vallate ad est sono raggiungibili attraverso strade provinciali, la SP 34 Strada ai Rocca Canavese; verso le Frazioni SP728 Strada della frazione di San Pietro; la SP 248 “di Piano Audi” e SP 247 Strada di Case Levra, che collega il Capoluogo a Ritornato, Reti, flussi e relazioni sovracomunali

Attraverso la Unione Montana forma parte del GAL Valli di Lanzo Ceronda, Casternone.

Questo gruppo promuove strategie di sviluppo locale per passare alle generazioni future le condizioni e gli strumenti del vivere e lavorare nel territorio, cercando di orientando e sostenere un percorso di sviluppo sostenibile nell’ambito fondamentalmente rurale.

Costruisce dei Programmi di Sviluppo Locale (PSL) che con progetti e contributi sopporta:

l'innovazione e la competitività delle microimprese del proprio territorio,

la diversificazione delle attività agricole, il migliorando l’ambiente, lo spazio rurale e la sua qualità di vita.

gli incentivi alle attività turistiche, servizi, valorizzazione degli elementi del patrimonio rurale.

I progetti di cooperazione

61 Fig. 17 – Mappa inserimento territoriale Turismo sostenibile e accessibile, valorizzazione del patrimonio architettonico e del paesaggio locale, sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali

Obiettivo GAL Valli di Lanzo Ceronda Casternone

Insieme al GAL il territorio fa anche parte della rete generata dal programma Alpine Space dell’Unione Europea. (Intereg) e del Consorzio Operatori Turistici Valli di Lanzo.

Il Comune fa riferimento a diversi poli. Il primo e più importante è rappresentato da Torino e dalla sua conurbazione, di cui costituiscono la fascia più esterna. La distribuzione delle infrastrutture permette in particolare alla Fraz. Benne di essere fortemente connessa al

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capoluogo metropolitano passando da Ciriè, mentre Corio capoluogo si trova a centro dell’asse di collegamento est- ovest tra due poli minori, Cuorgnè e Lanzo, meno importanti nella attualità ma di grande flusso nel passato. Questi collegamenti sono rappresentati dai flussi degli studenti: Corio – Fraz. Benne - Ciriè – Torino, Corio – Rocca – Cuorgnè e Corio - Lanzo come confermato dalle interviste effettuate durante i sopralluoghi. I flussi lavorativi sono invece maggiormente indirizzati all’hinterland torinese, principalmente per la maggiore presenza di attrattori. Per quanto concerne i flussi verso centri commerciali e grandi catene di negozi, la direzione è principalmente verso Ciriè.

Nel territorio sono presenti sentieri di carattere pedonale o ciclopedonale di comunicazione intercomunale formanti parte della rete sentieristica del Club Alpini Italiani (CAI) La sezione CAI Lanzo Torinese insieme ad organizzazioni locali e comune promuove attività nel territorio e propone diversi percorsi da interesse intercomunale:

Sentiero della Canapa

Anello San Bernardo

Ritornato Case Brancot

Sentiero Pesci Vivi - Piano Audi

Sentiero Colle Matteo

Anello S. Bernardo - Madonna Della Neve

La zona non usufruisce di un flusso turistico importante, ma si propone come meta escursionistica locale.

6.2. Andamento demografico e sviluppo economico

A inizio del ’900 a Corio c’erano circa 9000 abitanti, di cui 7050 residenti, poco più di un terzo residenti nel capoluogo e i rimanenti 5500 erano distribuiti nel territorio, costituendo i 180 nuclei presenti, che secondo la scala formavano frazioni, regioni, borgate e case sparse.

Sebbene negli anni 2010 ha avuto un leggero incremento, attualmente la popolazione si è ridotta a 3209 (2018) abitanti totali dei quali circa 3000 vivono nel capoluogo e nella frazione di Benne di Corio (609), con un costante abbandono dei piccoli nuclei montani.

La tendenza di decremento demografico, iniziato fondamentalmente negli anni ’70, continua a crescere come in gran parte dei comuni alpini e pre-alpini (fig.18) Un esempio chiaro si registra nell’area corrispondente alla frazione Piano Audi, a inizio del secolo scorso raggiungeva circa 900 abitanti intanto oggi conta con 32 residenti.

Fig. 18 Censimento popolazione – dati ISTAT

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Nell’area è presente una gran perdita dell’identità del territorio dovuta alla mancanza del senso di appartenenza dalla popolazione e alla percezione poco caratterizzante del territorio verso l’esterno.

Il fenomeno dello spopolamento è dovuto principalmente alle limitate opportunità occupazionali che sommato al contestuale invecchiamento della popolazione, accrescono l’impoverimento della struttura socioeconomica e della vitalità del territorio (Massa Bova Bovat e Boni 2018).

“Questo vero e proprio esodo dalla montagna, che ha avuto un doppio movimento, prima dai versanti verso il fondovalle e poi dal fondovalle verso le città, ha causato conseguenze estremamente pesanti sulla struttura economica, sociale, culturale e territoriale di queste zone (..,) Il fenomeno dello spopolamento si riduce, sino ad invertirsi con una evidente crescita demografica, nelle aree di bassa quota che si affacciano sulla pianura torinese dove tuttavia permane l’abbandono delle attività rurali tipiche con conseguenze analoghe alle aree alpine”

(Massa Bova Bovat e Boni 2018)

A Corio nel 2019 è evidente che la popolazione in età lavorativa è molto anziana. L’età media dei cittadini è in continuo aumento contrariamente alla diminuzione della natalità. Nel 2009 l'indice di vecchiaia dimostra che esistevano 245 anziani ogni 100 giovani, attualmente ci sono 260 anziani ogni 100 giovani. (fig. 19)

La bassa natalità è rappresentata da una alta quota di nascite straniere.

Con rispetto al livello di scolarizzazione, solo il 8% della popolazione possiede la laurea, il 12% circa ha compiuti gli studi superiori, il 60% ha il diploma di terza media e meno del 30%

ha solo frequentato la elementare. I alfabetizzati e analfabeti rappresentano solo il 6% dei coriesi e coincide con la fascia più anziana della popolazione, maggiormente donne (ISTAT).

Economia

La scarsa collaborazione locali nella valorizzi la produzione tipica e la tutela del territorio, ostacolano uno sviluppo economico che generi competitività e attrattività fuori dei suoi confini. Il territorio di Corio è stato base di molteplici attività artigianali, come la tessitura della canapa e cotone, la lavorazione della pietra e dei minerali. Attualmente risorse come l’artigianato e l’attività agroalimentare non hanno notorietà oltre ai limiti sovracomunali;

La tradizione della villeggiatura, tipica di Torino, ha vissuto tra fine '800 e i primi anni del

‘900 il sua periodo d'oro. Ai giorni d’oggi il turismo è sottovalutato e presenta una scala di servizio limitata che copre le richieste di un flusso turistico minore. Le amministrazioni comunali e diverse associazioni locali hanno iniziato a pianificare attività di promozione e valorizzazione del territorio attraverso i Fondi di Sviluppo Rurale. È necessario però che i servizi proposti ed il afflusso di persone generato sia equilibrato, un problema fondamentale della promozione turistico-ricreativa della zona è la limitata capacità ricettiva delle strutture e servizi attualmente in funzionamento, soprattutto nei nuclei montani.

Fig. 19 Struttura della popolazione – dati ISTAT

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