2.2. La proposta operativa dell’ODCEC di Milano
2.2.6 Analisi qualitativa
L’analisi qualitativa è un’attività di analisi (residuale) di tutte le componenti gestionali, strategiche ed operative, della struttura imprenditoriale e manageriale, sul sistema informativo aziendale ed infine sulle caratteristiche e dinamiche
In questa fase si vanno ad analizzare tutte quelle variabili qualitative e anche quantitative che non sono state studiate durante l’analisi andamentale ed economico-finanziaria. Sembra ovvio che prenderemo in considerazione solo quelle che possono influenzare in modo significativo la probabilità di insolvenza e il correlato rischio. Per quanto riguarda le procedure specifiche da applicare si rinvia ai principi di pratica professionale di revisore e sindaci per il controllo
interno, in particolare dal n. 6 al n. 17 integrati dal COSO Report42.
Lo scopo di tale analisi è quello di integrare le informazioni già elaborate con l’analisi andamentale ed economico-finanziaria attraverso uno studio approfondito:
- delle caratteristiche di struttura e di evoluzione del mercato di riferimento; - di come l’impresa è posizionata in termini di competitività rispetto alla
concorrenza;
- il grado di trasparenza delle informazioni dell’impresa;
- delle caratteristiche del management e dei comportamenti che questo adotta; - della manifestazione di eventi rischiosi interni o esterni all’azienda
- della storia e della tradizione aziendale, di come sono organizzati i sistemi di gestione e informativi, riferendosi in particolar modo ai sistemi di tesoreria e controllo della gestione.
Questa analisi consente ai sindaci, organo di controllo interno, e ai revisori, organo di controllo esterno, di avere una migliore comprensione dell’attività dell’azienda, nello specifico delle sue politiche e strategie, della sua struttura a livello imprenditoriale e manageriale, del suo piano di crescita e delle fonti di copertura del fabbisogno finanziario, nonché del settore merceologico di appartenenza e di come si posiziona l’impresa stessa nello specifico settore. A livello operativo lo strumento con il quale l’organo di controllo interno riesce a raccogliere tutti questi dati e, quindi, ad avere piena conoscenza dell’impresa è il
42 Il Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (COSO) ha aggiornato il
framework di riferimento allineandolo alle attuali necessità delle organizzazioni dal punto di vista della complessità del business, dell'apporto della tecnologia e della globalizzazione.
questionario informativo, che dovrà essere compilato dallo staesso in base alle risposte fornite dagli organi amministrativi e della direzione.
In tale questionario l’attenzione è rivolta in particolare a due configurazioni di rischio:
1) Rischio interno (o anche specifico), che riguarda soprattutto le caratteristiche e le scelte della governance, le peculiarità dei sistemi informativi, la qualità del management e il rapporto con gli istituti finanziari;
2) Rischio esterno (o anche sistematico), che attiene al contesto macroeconomico generale, al settore merceologico di appartenenza, all’ambiente competitivo in cui l’impresa opera, alle caratteristiche del mercato di riferimento, all’area geografica alla dimensione aziendale e, quindi, non dipende esclusivamente dall’impresa stessa.
Nello specifico l’organo di controllo dovrà andare ad analizzare alcune variabili particolari per capire il grado di rischio in cui l’impresa versa, ovvero:
I rapporti con il sistema bancario.
Il collegio sindacale deve poter capire se i dati che hanno utilizzato nella fase di analisi andamentale siano attendibili e questo lo potranno capire confrontandoli con le risposte date dalla società cliente nei questionari informativi. A tale riguardo è opportuno che i sindaci analizzino: tutti gli affidamenti attualmente posti in essere, le liquidità disponibili, il rating assegnato alla società dai diversi enti segnalanti, lo stato del rapporto nei confronti di ogni banca e le condizioni negoziali di ogni finanziamento in essere. Questo confronto si sostanzia in un’attività di riconciliazione dei dati, che altro non è che un’attività di revisione.
Proprietà e Management.
L’organo di controllo interno deve poter valutare la struttura manageriale sia in termini di competenze professionali e imprenditoriali sia in termini di correttezza da un punto di vista commerciale. In particolare deve verificare: come sono distribuite le azioni, quindi se c’è un soggetto dominante; se ci sono comportamenti da considerarsi anomali o pregiudizievoli da parte dei
volontà della proprietà e la presenza di eventuali criticità qualora ci fosse un
passaggio di gestione, una successione aziendale43.
Pianificazione e controllo.
L’organo di controllo interno, ovvero il collegio sindacale, è opportuno controlli le politiche aziendali e le modifiche nel mercato di appartenenza dell’azienda che possono compromettere la competitività e il successo dell’impresa cliente. Nello specifico dovrà analizzare: le politiche di sviluppo e marketing adottate dalla società, la strategia economico-finanziaria scelta e le attività di controllo dell’esecuzione dei piani aziendali. Per ottenere ciò l’organo di controllo deve chiedere alla società cliente ogni tipo di informazione che riguardi: obiettivi di vendita e fabbisogno di circolante, il programma aziendale degli investimenti, il piano di copertura finanziaria, struttura finanziaria attuale e situazione fiscale.
Settore merceologico.
L’organo di controllo deve valutare le caratteristiche strutturali ed evolutive del settore in cui opera la società cliente. In particolare si dovrà analizzare come potrà cambiare la domanda nel futuro; il ciclo di vita del settore, ovvero se si trova in una fase di espansione o recessione; come è strutturata la
concorrenza in quel settore e come si posiziona all’interno la società cliente44.
Sistemi informativi aziendali.
L’organo di controllo interno deve valutare se la società cliente possiede o meno un sistema informativo adeguato per una corretta pianificazione strategica, per un corretto controllo e comunicazione interna ed esterna. In particolare deve richiedere a tale scopo ogni informazione utile riguardo a: il sistema hardware, software e di Enterprise resource system che viene utilizzato e ogni altra informazione relativa alla gestione e al coordinamento dei processi aziendali.
43 L’indagine svolta deve estendersi anche alla figure manageriali quali: il direttore commerciale, il
responsabile della produzione, il responsabile finanziario; ovvero quelle figure il cui improvviso abbandono potrebbe causare conseguenze negative sulla continuità aziendale.
44 Uno dei sistemi più utilizzati per l’analisi del posizionamento competitivo è il modello SWOT, che
consente di valutare contemporaneamente u punti di forza e di debolezza della controparte e le opportunità e le minacce dell’ambiente competitivo.
Gruppo economico.
L’organo di controllo interno deve valutare la struttura del gruppo economico di appartenenza della società cliente; in particolare i criteri contabili utilizzati nella redazione di un eventuale bilancio consolidato, le situazioni contabili infragruppo e ricostruire il gruppo di rischio della società che sta analizzando. È infine opportuno aggiungere che, ogniqualvolta emergono fatti o circostanze dubbie che possono modificare il profilo di rischio, sembra auspicabile che l’organo di controllo riveda il processo con il quale ha valutato l’azienda cliente in termini qualitativi.