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3 4 L’analisi nel contesto regionale toscano

3.4.2 L’ analisi dei risultati a livello di singolo comune

Conseguentemente alle osservazioni effettuate al precedente paragrafo si procede ora ad un confronto tra ogni comune capoluogo di provincia e il contesto regionale nel suo insieme considerandotuttavia, per le informazioni relative all’articolo 6 e al 123- bis del TUF, solamente le percentuali di adesione corrispondenti ad un punteggio pari a 2, che per ogni tipologia di variabile esaminata riflette la concreta adesione agli articoli di legge in questione, e soprattutto la loro collocazione all’ interno della Relazione di Corporate Governance.

Per la presenza invece di una Relazione di Corporate Governance andiamo a considerare anche le percentuali di adesione relative a punteggi uguale ad 1, che come ampiamente discusso indicano la presenza del documento di disclosure seppur all’interno della Relazione sulla gestione.

Considerazioni più dettagliate relativamente ai capoluoghi studiati e alle molteplici variabili valutate nella ricerca sono state effettuate al paragrafo 3.4 a commento delle tabelle indicanti le percentuali per ogni comune capoluogo di provincia toscano.

Qui ci concentreremo semplicemente sulla tendenza di ogni comune per quanto riguarda l’adesione all’articolo 6 del D.lgs.175 e la corrispondenza all’articolo 123-bis del TUF nel loro insieme, e quindi la presenza di una relazione di Corporate Governance confrontandola con quella a livello regionale.

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Comune di Arezzo

Per il Comune di Arezzo (Grafico 17) si osserva come la compliance relativa all’articolo 6 del D.lgs. 175/2016 sia superiore a quella media della Regione Toscana, (percentuale di adesione del 33% contro l’11% della regione); nettamente maggiore è altresì la l’esistenza di una Relazione di Corporate Governance all’interno del capoluogo di provincia, con una percentuale pari al 71% del campione, la quale per giunta corrisponde, come sottolinea il Grafico 17.1 ad una presenza di tale relazione in forma autonoma.(Tutte le 5 società che redigono la relazione ottengono punteggio 2).

Di poco al di sopra rispetto alla media toscana è la percentuale relativa all’articolo 123- bis del TUF, (6% per il comune aretino, 1% per la Regione Toscana).

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Grafico 17.1: Relazione di Corporate Governance nel Comune di Arezzo.

Comune di Firenze

Il comune di Firenze (Grafico 18) appare di poco al di sotto della media regionale per tutti e tre gli aspetti considerati.

In particolare si riscontra una Relazione di Corporate Governance nel 31% delle società costituenti il campione del capoluogo fiorentino; In particolare delle 13 società che costituiscono tale campione 4 pubblicano tale documento e di queste 2 lo includono all’interno della Relazione sulla gestione (Grafico 18.1)

L’adesione media all’articolo 6 si attesta al 9% e non vi è una corrispondenza in senso stretto all’articolo 123- bis del TUF81.

81 Si ricorda che tali percentuali di adesione per l’articolo 6 e per l’articolo 123- bis sono calcolate

solamente riferendosi al totale dei punteggi pari 2, che indicavano una concreta presenza delle informazioni richieste dagli articoli di legge.

145 Grafico 18: Confronto tra il Comune di Firenze e la Regione Toscana

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Comune di Grosseto

Anche il Comune di Grosseto presenta un livello di compliance generale inferiore alla media toscana.

Con solamente l’11% di società che stilano una Relazione sul governo societario e un’adesione media all’articolo 6 del 2%.

Nessuna società presenta informazioni rilevanti in relazione all’articolo 123-bis del TUF.

Grafico 19: Confronto tra il Comune di Grosseto e la Regione Toscana

Comune di Livorno

Per il Comune di Livorno (Grafico 19) si è rilevata una percentuale di Relazioni sul Governo societario in linea con quella media del contesto regionale toscano; infatti il 33% corrispondente a 2 delle 6 società costituenti il campione livornese, ne redige una, mentre a livello regionale la percentuale è del 34 %. Come si nota dalle percentuali e dalle tabelle al paragrafo 3.4 le 2 società a controllo pubblico che pubblicano tale documento

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adempiono maggiormente all’articolo 6 rispetto alla regione toscana nel suo insieme. (14% è la percentuale media di adesione per Livorno e 11% è quella media per la regione). Quasi nulla risulta la presenza di informazioni relative all’articolo 123-bis del TUF all’interno della Relazione sulla Corporate Governance seppur di poco superiore alla media toscana.

Grafico 20: Confronto tra il Comune di Livorno e la Regione Toscana

Comune di Lucca

Il Comune di Lucca come indicato dal grafico seguente raggiunge un livello di compliance superiore alla media regionale toscana per tutti gli aspetti osservati.

Il 57% delle 7 società a controllo pubblico componenti il campione lucchese pubblica infatti una Relazione di Corporate Governance e in particolare il Grafico 21.1 evidenzia, circa il documento in essere, che le 4 società che lo redigono, ottengono tutte punteggio pari a 2.

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Anche per quanto riguarda l’adesione all’articolo 6 e la corrispondenza all’articolo 123- bis del TUF, il comune in questione supera di 3 punti percentuale la regione toscana, ma relativamente a questo secondo aspetto anche per il capoluogo di Lucca la compliance è pressoché inesistente.

Grafico 21: Confronto tra il Comune di Lucca e la Regione Toscana

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Comune di Massa

Il Comune di Massa possiamo affermare essere in linea con l’andamento regionale toscano, per quanto attiene alle informazioni relative all’articolo 6 e alla corrispondenza al 123- bis del TUF, ma non per la Relazione di Corporate Governance.

Osservando a tal proposito le percentuali, si vede infatti che:

La Relazione di Corporate Governance la troviamo nel 40% delle società costituenti il campione comunale mentre a livello regionale il documento, come già ampiamente trattato, è presente nel 34% dei casi; In particolare come evidenzia il Grafico 22.1 di questo 40%, il 20% (che corrisponde ad 1 società) Presenta la Relazione come documento a se, mentre il restante 20% la pubblica nella Relazione sulla gestione.

Per l’adesione alle informazioni richieste dall’articolo 6 del D.lgs. 175/2016 il Comune di Massa si colloca al di sotto della media regionale solamente per 1 punto percentuale; Stessa cosa avviene anche per la corrispondenza all’articolo 123-bis del TUF, con il capoluogo di provincia che raggiunge una percentuale pari allo 0%.

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Grafico 22.1: Relazione di Corporate Governance nel Comune di Massa

Comune di Pisa

Le 8 società che rappresentano il campione per il Comune di Pisa manifestano un livello di compliance, relativamente ai tre aspetti esaminati, maggiore rispetto alla Regione Toscana nel suo insieme.

Infatti la Relazione di Corporate Governance viene redatta con una percentuale del 50% ovvero da 4 delle 8 società pisane. Anche in questo caso la metà di esse (quindi il 25%) ha ottenuto un punteggio pari ad 1, mentre l’altra metà ha conseguito un punteggio pari a 2. (Si veda a tal proposito il Grafico 23.1).

Analogamente per quanto riguarda le informazioni restituite all’interno del documento in questione, la compliance del comune in oggetto è lievemente superiore a quella regionale (17% per il Comune di Pisa, 11% per la Regione Toscana).

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Per lo più nella media regionale risulta invece la corrispondenza all’articolo 123- bis, con una percentuale di adesione pari al 2%.

Grafico 23: Confronto tra il Comune di Pisa e la Regione Toscana

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Comune di Pistoia

Come il Comune di Pisa anche quello di Pistoia conta una percentuale di società che pubblicano una Relazione sul governo societario pari al 50% e un’adesione media in senso stretto all’articolo 6 del 17%.

Per di più le 2 società che redigono una Relazione di Corporate Governance mostrano entrambe punteggio pari a 2.

Non si riscontra nessuna corrispondenza nei termini strettamente richiesti dal Format di Borsa Italiana in relazione all’articolo 123 –bis del TUF.

153 Grafico 24.1: Relazione di Corporate Governance nel Comune di Pistoia

Comune di Prato

Per il Comune di Prato non si riscontrano né la Relazione di Corporate Governance né conseguentemente le informazioni previste dall’articolo 6 e quelle richiesta dall’articolo 123- bis del TUF, da includere all’interno di tale documento.

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Comune di Siena

Il Comune di Siena (Grafico 26) presentando percentuali particolarmente basse, si colloca al di sotto della media della Regione Toscana per tutte e tre le categorie di adempimento. Si nota per l’appunto che la Relazione di Corporate Governance è redatta solamente dal 13% delle società appartenenti al campione senese e ancora più bassa appare l’adesione all’articolo 6, mentre nulla è la corrispondenza all’articolo 123-bis del TUF.

Grafico 26: Confronto tra il Comune di Siena e la Regione Toscana

Dalle presenti osservazioni si evince che il comune capoluogo di provincia che presenta una maggior compliance normativa in relazione all’articolo 6 e quindi alla presenza di una Relazione di Corporate Governance sia il Comune di Arezzo, seguito dai Comuni di Lucca, Pisa e Pistoia.

Mentre I Comuni di Prato, Siena e Grosseto sono quelli che tengono una condotta peggiore in relazione alla disposizione normativa.

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Relativamente invece alla corrispondenza all’articolo 123- bis del TUF, per quanto scarsa e irrilevante a livello di percentuali riscontrate, si nota che un’adesione lievemente maggiore rispetto agli altri comuni e quindi al contesto regionale, si ha da parte del Comune di Arezzo.

Da quanto affermato nel presente paragrafo ed in quello precedente, si può dedurre pertanto, che sia a livello della Regione Toscana che di singolo comune capoluogo di provincia non esista (a differenza del caso individuato per il campione pilota) un’evidente relazione tra l’adesione all’articolo 6 del D.lgs. n.175 del 2016, la conseguente presenza di una Relazione di Corporate Governance e una corrispondenza seppur parziale ma significativa all’articolo 123-bis del TUF.

Inoltre soffermandoci ancora sull’intero contesto regionale, si osserva che se è vero che il 34% delle società facenti parte del campione redigono la Relazione sul governo societario, solamente l’11% vi riporta informazioni dettagliate all’interno relative alle richieste del comma 2- 3 dell’articolo 6.

Ciò sta a significare che la presenza di tale documento si limita ad informazioni per lo più inerenti ai programmi di valutazione del rischio di crisi aziendale, e alla notifica della presenza di codici di condotta, tralasciando descrizioni sui regolamenti interni, ufficio di controllo e programmi di responsabilità sociale. Ciò in particolare, basandoci su quanto dichiarato nelle proprie relazione dalle società che presentano punteggio uguale ad 1 in riferimento alle suddette variabili, corrisponde ad un’effettiva mancanza di tali realtà all’interno della struttura organizzativa.

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3.5 Focus sul Cda e i Programmi di valutazione del rischio di