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4 RISULTATI

4.5 ANALISI E SPECIFICHE COREPLA

Durante il periodo in cui è stata effettuata la prova collaudo di Ottobre, anche COREPLA ha effettuato le analisi sulla purezza dei flussi in uscita dall’impianto per verificare che i Prodotti soddisfacessero le Specifiche e che quindi fossero adatti ad essere inseriti nel circuito di recupero e ricircolo. È stato quindi possibile acquisire i dati ottenuti da COREPLA e svolgere un confronto diretto con i risultati raggiunti durante il collaudo. Il confronto è stato effettuato tenendo in considerazione le differenze principali esistenti tra le due analisi:

1. Obiettivi differenti: le verifiche da collaudo vengono effettuate per testare l’efficienza di selezione dei separatori ottici e l’efficienza di recupero dell’intero impianto, mentre le verifiche effettuate da COREPLA devono testare la qualità del prodotto a valle del processo di selezione e il rispetto delle varie Specifiche; 2. Materiale analizzato: il collaudo è stato effettuato analizzando la composizione

118 ricircolo spento e senza personale in cabina di controllo, mentre COREPLA ha effettuato i test su balle di prodotto realizzate durante il normale funzionamento dell’impianto, quindi con la “correzione” del ricircolo automatico e manuale di eventuali errori di separazione.

3. Classi merceologiche esaminate: a causa dei differenti obiettivi delle due verifiche, le classi merceologiche considerate risultano in alcuni casi differenti, includendo anche frazioni diverse.

Come già chiarito all’inizio di questo elaborato di tesi, un Centro di Selezione Secondario deve effettuare per conto di COREPLA la selezione per polimero/colore dei rifiuti di imballaggi in plastica provenienti dalla raccolta differenziata urbana ottenendo, a valle della lavorazione, le differenti tipologie di prodotti già citate, conformi alle rispettive specifiche tecniche. Le specifiche tecniche sono dei documenti che definiscono le caratteristiche richieste da COREPLA di ciascun prodotto in uscita dal CSS. Al termine dell’analisi di qualità effettuata da COREPLA, qualora si dovesse evidenziare la non conformità di un prodotto alla specifica tecnica, COREPLA addebiterà al CSS sia penali in euro per tonnellata di prodotto non conforme, sia il costo effettivo delle analisi. Le verifiche di qualità sono effettuate relativamente ad un dato mese, e tutte le penali relative sopra citate sono applicate a tutta la produzione del mese.

Nella figura 49 sono stati messi a confronto gli Indici di Purezza (I.P.) delle due prove e i rispettivi obiettivi da raggiungere, sia da collaudo sia da specifiche COREPLA. Per verificare tutte le caratteristiche da specifiche COREPLA, consultare l’Appendice 1.

119 Figura 49 - Confronto tra I.P. della prova di collaudo e della verifica di COREPLA, e

rispettivi obiettivi da raggiungere (Seconda Prova di Collaudo).

Gli I.P. da specifica COREPLA sono stati ricavati andando a sottrarre al 100%, tutte le impurezze massime permesse degli altri polimeri/colori espressi nelle Specifiche, ricavando così la percentuale minima di quel polimero/colore che deve essere presente nella balla di prodotto. Si può notare come in termini di purezza del flusso dedicato alla selezione di un preciso polimero, i livelli richiesti da COREPLA risultino più bassi rispetto a quelli richiesti da Collaudo; ma nonostante ciò, si rileva anche più difficile superare il test, in quanto, COREPLA presenta delle percentuali massime ammissibili per polimeri estranei al prodotto, che sono facilmente superabili. A riguardo, infatti, è stata svolta un’analisi più approfondita per ogni flusso di prodotto e, di seguito (da figura 50 – 57), i risultati sono mostrati in grafici in cui sono riportate le percentuali dei vari materiali (estranei al prodotto), rilevati sia durante il Collaudo (in verde) che durante le verifiche di COREPLA (in azzurro), sia i valori massimi ammissibili da Specifiche (in rosso). Per ovviare all’inconveniente delle diverse frazioni merceologiche considerate nelle due analisi (Collaudo e COREPLA) e per poter poi confrontare i risultati ottenuti, nelle

84% 96% 79% 87% 74% 78% 82% 86% 93% 97% 97% 92% 90% 38% 92% 92% 92% 92% 92% 90% 80% 91% 88% 83% 82% 78% 62% 43% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

PET INCOLORE PET AZZURRO PET

COLORATO

HDPE PP FIL/S 5050 MPO

CONFRONTO TRA I.P. E VALORI MINIMI I.P. II collaudoI.P. COREPLA

I.P. garantito I.P. Specifiche

120 elaborazioni dei dati sono state unificate le diverse classi merceologiche cercando di raggruppare le frazioni contenenti gli stessi polimeri, rendendole così comparabili. Grazie ai confronti effettuati, è stato possibile poi constatare l’incidenza del controllo manuale effettuato in cabina di controllo: gli operatori, infatti, sono addetti ad eliminare tutti gli oggetti erroneamente selezionati dal flusso di materiale in arrivo sui nastri trasportatori, procedendo in questo modo ad un’ulteriore selezione. Si puntualizza che, anche se i campioni per la prova Collaudo e per le verifiche COREPLA sono stati prelevati da flussi selezionati in modo differente (il primo SENZA ricircolo automatico e manuale, il secondo in normali condizioni di funzionamento), i dati analizzati e confrontati sono stati ottenuti durante gli stessi giorni per garantire, in entrambi i casi, la provenienza dei campioni dagli stessi carichi di raccolta differenziata in ingresso.

Figura 50 - Campione PET INCOLORE:Confronto delle frazioni rilevate dal Collaudo, da COREPLA e i limiti da Specifiche; (Seconda Prova di Collaudo).

Per il campione del PET INCOLORE è stato rilevato un I.P.- COLLAUDO pari all’84% contro I.P. - COREPLA del 86% (Figura 49). Da ciò si può constatare la diversità di analisi: durante il collaudo nell’indice di purezza del prodotto sono state conteggiate sia le bottiglie sia le vaschette per alimenti in PET, in quanto il separatore riconosce solo il polimero; mentre le Specifiche COREPLA impongono un contenuto massimo di vaschette PET incolore nel campione di prodotto non superiore all’1% (in rosso in figura 50), e di conseguenza le verifiche COREPLA includono nell’I.P. esclusivamente i

0,79% 4,32% 1,24% 2,29% 5,03% 3,16% 8,72% 1,52% 21,74% 0,70% 1,50% 2,00% 1,00% 2,00% 1,00% 0,00% 5,00% 10,00% 15,00% 20,00% 25,00% PET colore/opachi

HDPE e PP PET azzurro PET etichetta FRAZ. ESTRAN (altro)

Vaschette PET

CONFRONTO COLLAUDO, COREPLA E SPECIFICHE COREPLA COLLAUDO SPECIFICHE

121 contenitori per liquidi. È per questo che la somma delle frazioni dei diversi materiali analizzati in Figura 50 non rappresenta il complemento a cento dell’I.P. da prova di collaudo. Inoltre, l’incidenza della selezione del personale in cabina si può mostrare attraverso la riduzione del contenuto di materiali come vaschette PET e/o bottiglie PET con etichetta/opachi che sono correttamente selezionati dai NIR, ma non accettati dalle Specifiche COREPLA:

Tabella 22 – Differenze in punti percentuali di polimeri errati, eliminati per controllo manuale; flusso PET incolore (Seconda Prova di Collaudo).

PET colore/opachi PET azzurro Vaschette PET

2,37% 4,40% 16,71%

In tabella 22 sono mostrati i valori più significativi: grazie agli operatori si riesce ad eliminare dal flusso del PET incolore, il 2,37% di PET colorato ed opaco, il 4,4% di PET azzurrato e ben il 16,71% di vaschette PET che il NIR per la separazione del PET incolore non riesce a selezionare correttamente.

Figura 51 - Campione PET AZZURRATO;Confronto delle frazioni rilevate dal Collaudo, da COREPLA e i limiti da Specifiche (Seconda Prova di Collaudo).

Un’analisi simile a quella effettuata per il campione di PET incolore, può essere effettuata anche per il PET azzurrato (Figura 51): l’I.P.-COLLAUDO risulta del 96% mentre I.P.- COREPLA è del 93%. In questo caso si può dire che, nonostante la purezza del flusso sia

1,15% 2,50% 0,19% 0,86% 1,92% 1,98% 0,88% 1,10% 0,99% 2,70% 1,50% 4,00% 1,00% 1,50% 1,00% 0% 1% 1% 2% 2% 3% 3% 4% 4% 5% PET colore/opachi

HDPE e PP PET INCOLORE PET etichetta FRAZ. ESTRAN (altro)

Vaschette PET

CONFRONTO COLLAUDO, COREPLA e SPECIFICHE COREPLA COLLAUDO SPECIFICHE

122 abbastanza elevata superando anche l’I.P. minimo richiesto da Collaudo, il prodotto non viene considerato idoneo per essere immesso nel circuito COREPLA, in quanto viene superata la percentuale massima ammessa di vaschette PET, risultando inoltre più bassa per il campione analizzato durante il Collaudo, senza controllo manuale e con ricircolo automatico spento.

Figura 52 - Campione PET COLORATO: Confronto delle frazioni rilevate dal Collaudo, da COREPLA e i limiti da Specifiche; (Seconda Prova di Collaudo).

In figura 52, invece, sono mostrate le percentuali dei vari polimeri ritrovati nei campioni del PET colorato di entrambe le prove, con un I.P.-COLLAUDO del 79% e un I.P.- COREPLA del 97% (Figura 49). In questo caso risultano evidenti le differenze tra i risultati avuti nei due test:

Tabella 23 – Differenze in punti percentuali di polimeri errati, eliminati per controllo manuale; flusso PET colorato (Seconda Prova di Collaudo).

PET opachi HDPE e PP PET incolore/azzurro PET Etichetta Frazione estranea

6,89% 4,68% 9,07% 4,42% 3,47%

Dalla tabella 23 si evince che con l’ulteriore selezione degli operatori si riesce ad eliminare dal flusso di prodotto circa il 6,89% di PET opaco, il 4,68% di HDPE e PP, il 9% di PET incolore ed azzurrato, il 4,42% di bottiglie PET ricoperte da etichetta colorata

0,08% 0,83% 0,17% 1,67% 0,25% 6,97% 4,68% 9,91% 4,59% 5,14% 4,00% 2,00% 6,00% 2,00% 2,00% 1,00% 0% 1% 2% 3% 4% 5% 6% 7% 8% 9% 10%

PET opachi HDPE e PP PET incolore/azzurro

PET ETICHETTA FRAZ. ESTRAN (altro)

Vaschette PET

CONFRONTO COLLAUDO, COREPLA e SPECIFICHE COREPLA COLLAUDO SPECIFICHE

123 e circa il 3,5% di frazione estranea. In questo caso si riescono a rispettare tutti i limiti imposti da Specifica, e quindi il prodotto risulta idoneo.

Figura 53 - Campione HDPE: Confronto delle frazioni rilevate dal Collaudo, da COREPLA e i limiti da Specifiche; (Seconda Prova di Collaudo).

Figura 54 - Campione PP: Confronto delle frazioni rilevate dal Collaudo, da COREPLA e i limiti da Specifiche; (Seconda Prova di Collaudo).

Anche i campioni di HDPE e PP analizzati da COREPLA risultano idonei ad essere Prodotti, in quanto rispettano tutte le Specifiche e presentano, tra l’altro, un I.P.- COREPLA per l’HDPE del 97% e un I.P.-COREPLA per il PP del 92% (Figura 49). Le verifiche di purezza della prova Collaudo invece presentano degli Indici di Purezza

0,42% 3,23% 4,85% 2,36% 1,00% 1,50% 10,00% 0% 1% 2% 3% 4% 5% 6% 7% 8% 9% 10%

PET FRAZ. ESTRAN (altro) PP (3D)

CONFRONTO COLLAUDO, COREPLA e SPECIFICHE COREPLA COLLAUDO SPECIFICHE

2% 2% 6% 10% 2% 8% 0% 2% 4% 6% 8% 10% 12%

CPL di PE e PET FLM (tutti formati)

CONFRONTO COLLAUDO, COREPLA E SPECIFICHE COREPLA COLLAUDO SPECIFICHE

124 rispettivamente dell’87% per l’HDPE e del 74% per il PP, non superando così quelli minimi richiesti da contratto. Anche in questi due casi risulta fondamentale il controllo manuale che permette, per il flusso di HDPE (Figura 53), una rimozione del 2,82% di PET, del 2,36% di PP e del 3,35% di altri materiali (Frazione Estranea); mentre per il flusso di PP (di cui sono state riportate solo alcune frazioni di materiali estranei al prodotto) risulta una rimozione del 4% di contenitori per liquidi in PET e l’8% di FIL/S.

Figura 55 - Campione MPO:Confronto delle frazioni rilevate dal Collaudo, da COREPLA e i limiti da Specifiche. (Seconda Prova di Collaudo).

Figura 56 - Campioni FIL/S: Confronto delle frazioni rilevate dal Collaudo, da COREPLA e i limiti da Specifiche (Seconda Prova di Collaudo).

5,25% 37,58% 29,42% 45,85% 3,00% 30,00% 0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35% 40% 45% 50%

CPL di HDPE e PET FILM (tutti formati)

CONFRONTO COLLAUDO, COREPLA E SPECIFICHE COREPLA COLLAUDO SPECIFICHE

4% 16% 7% 21% 2% 0% 0% 5% 10% 15% 20% 25%

CPL di PE e PET Fraz. Estranea (ALTRO)

CONFRONTO COLLAUDO, COREPLA E SPECIFICHE COREPLA COLLAUDO SPECIFICHE

125 Per quanto riguarda i flussi di MPO e di FIL/S, essi non risultano conformi alle Specifiche COREPLA perché superano le percentuali massime accettabili di materiali estranei. In questi casi sono state messe in evidenza le diverse frazioni merceologiche, su cui bisogna prestare maggiore attenzione a causa dei limiti imposti dalle Specifiche, ma che possono essere anche comprese nel prodotto stesso (come ad esempio le frazioni analizzate del campione dell’MPO). Come nei casi precedenti, inoltre, è notevole la correzione manuale effettuata dagli operatori in quanto dal flusso MPO viene recuperato circa il 24% di contenitori selezionabili in PET e HDPE e circa il 10% dei FIL/S; mentre per il flusso di FIL/S viene eliminato il 3% dei contenitori in HDPE e PET e il 5% di Frazione Estranea.

Figura 57 - Campione PLASMIX: Confronto delle composizioni merceologiche rilevate dal Collaudo e da COREPLA, e limiti Specifiche; (Seconda Prova di Collaudo).

Infine sono stati confrontati anche i risultati ottenuti dall’analisi merceologica dei campioni del Plasmix, verificando che, grazie al controllo manuale, viene recuperato circa il 14% dei contenitori selezionabili per liquidi in PET e HDPE. In aggiunta si nota come (Figura 57) nel campione analizzato da COREPLA, sia più alta la percentuale di Frazione Estranea rispetto al campione analizzato durante la prova Collaudo, in quanto, essendo sottoposto al ricircolo e al controllo manuale, la quantità di materiale selezionabile è minore rispetto al totale.

In tutti i commenti precedenti, quando si parla di Frazione Estranea si fa riferimento a: altri materiali, contenitori contaminati, inerti, materiale ferrosi < 150 grammi, imballaggi

12% 4% 11% 73% 26% 21% 53% 3% 4% 0% 0% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80%

CPL di HDPE e PET FILM FILM < A3 FRAZ. ESTRAN (altro)

CONFRONTO COMPOSIZIONE MERCEOLOGICA PLASMIX COREPLA COLLAUDO SPECIFICHE

126 in PS e PVC, imballaggi flessibili in bi-polimero, poliaccoppiati, manufatti e imballaggi non identificabili. Il controllo manuale effettuato dagli operatori risulta quindi incidente sulla buona qualità del prodotto a valle di tutta la filiera. Per di più, oltre ad un aumento della purezza dei flussi in uscita dall’impianto, la selezione degli operatori permette il recupero di materiali selezionabili attraverso il ricircolo manuale: i polimeri/colori selezionabili ma erroneamente separati dai separatori ottici, dopo essere stati rimossi manualmente dai flussi errati, vengono rinviati in impianto attraverso il nastro trasportatore che arriva in cima alla catena dei NIR per la selezione del materiale tridimensionale. Nelle analisi sopra descritte si nota come in alcuni casi l’”efficienza” della selezione manuale sia migliore rispetto ad altri, come ad esempio nel caso del flusso del PET colorato e dell’HDPE rispetto al flusso del PET azzurrato; in questi casi il riconoscimento di materiali errati risulta più semplice rispetto al riconoscimento di PET incolore dal PET azzurrato, che hanno tonalità molto simili e che, nella velocità dello scorrimento del nastro trasportatore, potrebbero non essere distinte.

Figura 58 - Efficienza della selezione manuale dei diversi polimeri per i prodotti PET incolore, azzurrato e colorato (Seconda Prova di Collaudo).

2,37% 4,40% -1,24% -0,78% 16,71% 0,83% -1,61% -0,19% 0,24% -0,93% 6,89% 4,68% 4,54% 4,54% 4,42% 3,47% -0,25% -3,00% 2,00% 7,00% 12,00% 17,00% PET colore/opachi HDPE e PP PET incolore PET azzurro PET etichetta FRAZ. ESTRAN (altro) Vaschette PET

EFFICIENZA DI SELEZIONE MANUALE PET INCOLORE PET AZZURRO PET COLORE

127 Figura 59 - Efficienza della selezione manuale dei diversi polimeri per i prodotti HDPE

e PP (Seconda Prova di Collaudo).

Nei grafici in Figura 58 – 59 sono state messe a confronto le efficienze di selezione del personale di cabina a seconda del prodotto considerato e del polimero errato rimosso dal flusso di materiale in arrivo: esse sono state ottenute come differenza tra la quantità dei polimeri errati ritrovati nei campioni analizzati durante il Collaudo e quelli ritrovati nei campioni analizzati da COREPLA, in punti percentuali. Considerando i flussi dei prodotti di PET incolore, azzurrato e colorato, emerge che l’efficienza media più elevata nella selezione e rimozione di polimeri errati si verifica per il prodotto PET colorato: grazie alla selezione manuale, infatti, viene rimosso il 4,42% del PET con etichetta, il 4,54% del PET azzurrato, il 4,54% del PET incolore, il 4,68% dell’HDPE e PP, ed infine il 6,89% di PET (in questo caso) solo OPACO. Invece, si può notare come le vaschette in PET vengano rimosse con grande efficienza nel flusso del PET incolore: questo è dovuto al fatto che le vaschette vengono ritrovate principalmente nel prodotto PET incolore essendo costituite dallo stesso polimero del prodotto e selezionate correttamente dal NIR apposito. È anche interessante notare che i polimeri di HDPE e di PP vengano rimossi dalla selezione manuale principalmente dal flusso del PET colorato. Questo può essere giustificato ricordando che, mentre i NIR per la selezione del PET incolore e azzurrato riconoscono il polimero PET, il separatore ottico destinato alla selezione del PET colorato riconosce solo i colori; di conseguenza all’interno del flusso selezionato automaticamente si ritrovano anche contenitori e oggetti colorati di altri polimeri, che devono essere

2,82% 2,36% 3,35% 3,69% -0,24% 7,20% 4,87% -1,00% 0,00% 1,00% 2,00% 3,00% 4,00% 5,00% PET PP HDPE FIL/S FRAZ. ESTRAN (altro)

EFFICIENZA DI SELEZIONE MANUALE HDPE PP

128 successivamente riconosciuti e rimossi dal controllo manuale. Infine, i valori negativi presenti nelle figure 58 – 59 sono dovuti all’analisi di campioni diversi durante le verifiche di COREPLA e la prova di Collaudo e alla casualità della composizione del materiale in ingresso all’impianto: quindi, anche se le analisi COREPLA sono state svolte su campioni a valle della selezione manuale, è potuto accadere che il materiale analizzato durante le prove di collaudo possedesse dall’ingresso una quantità minore di quei polimeri. Dalle elaborazioni e dalle considerazioni appena riportate appare chiaro quanto sia essenziale dare agli operatori un’adeguata formazione riguardo i diversi polimeri/colori e materiali accettati dalle Specifiche COREPLA; solo in questo modo si riescono ad ottimizzare le performance e i risultati finali. Al riguardo di ciò, nel mese di Dicembre (21/12/2017) è stato effettuato un ultimo sopralluogo in impianto, focalizzato sull’osservazione delle metodiche di lavoro del personale di cabina, in modo da avere un riscontro sui punti forti e deboli degli operatori. È stata evidenziata infatti ancora qualche carenza dal punto di vista formativo che provocava un abbassamento della qualità dei prodotti a valle dell’impianto ma che comunque è stata successivamente colmata attraverso correzioni e perfezionamenti.

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