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ANALISI DELLA TECNOLOGIA ATTRAVERSO IL MODELLO DELLE 3 T 71

OLTRE I LIMIT

16.   P ARTECIPAZIONE CONTROVERSA

2.4.   ANALISI DELLA TECNOLOGIA ATTRAVERSO IL MODELLO DELLE 3 T 71

L’attenzione di Bijker e di Flichy sul concetto di quadro socio-tecnologico, di tessuto unico ci dimostra come la tecnologia, come singolo elemento, non è tutto. Da sola non può reggere le sorti del cambiamento e da sola non può spiegare l’innovazione. Non in modo isolato.

Come scrive Flichy:

“ il processo innovativo consiste nella stabilizzazione di

relazioni tra le diverse componenti di un artefatto, da un lato, e tra i vari attori dell’attività tecnologica dall’altro. Il quadro socio/tecnico ordina le differenti relazioni e permette l’adeguamento tra le azioni individuali.”

Non è un geniale Eureka!, ma una moltitudine di intrecci di relazioni tra tutto ciò che viene inteso come propriamente tecnico del processo e ciò che invece è investito di caratteristiche intellettuali e cognitive.

Bijker a tal proposito scrive: “anziché prendere per assodata l’inventiva individuale, si

cerca di descrivere il genio individuale come risultante di una serie di processi di attribuzione con i quali un individuo arriva a fare centro”, (Bijker, 1995:XX)

naturalmente non deve essere sminuito il bagaglio psicologico ed emotivo che accompagna l’apporto dell’esperto “non sostengo tuttavia che siano irrilevanti le

vicende dei singoli tecnici e ingegneri”( Bijker, 1995:XX)

Il processo per cui una tecnologia diventa, poi, di uso comune (riconosciuta e accettata) ha a che fare molto con la capacità, le abilità, in altri termini il talento di chi valorizza la tecnologia.

C’è chi come Richard Florida considera il talento la vera materia prima attraverso cui la tecnologia prende valore e si diffonde. Il talento, non è altro che l’espressione di un elemento che sta prima della tecnologia stessa: la creatività.

La creatività si inserisce nei processi di interazione dei gruppi sociali rilevanti, vivacizza la flessibilità interpretativa e assicura la chiusura e stabilizzazione di un artefatto rendendo più dinamico il processo innovativo. Ma il talento è anche e soprattutto inventiva e spirito di iniziativa.

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La tecnologia in se è lo strumento per investire sul futuro. E’ la risposta alla necessità di rendere scientifico e matematizzato un lavoro a monte mentale. Entrambi gli elementi interagiscono tra loro avendo come spazio, in cui poter co-evolvere, il requisito base che consente ai gruppi soci rilevanti di comunicare tra loro:la tolleranza. La vera innovazione del paradigma di Florida, è quest’ultima (la tolleranza) che è quella più capace di accogliere la diversità, di aprirsi al cambiamento, di confrontarsi con l'imprevisto.

Tecnologia, talento e tolleranza noti come elementi costitutivi della teoria delle 3T sono, in realtà, una traduzione di un lavoro di ricerca, durato alcuni anni, del prof. Richard Florida in contesti americani che presentavano difficoltà di decollo economico nonostante la presenza di laboratori e strumenti diretti a migliorare l’innovazione tecnologica.

Nel nostro caso di studio i tre elementi vengono riformulati, in gran parte, e usati come parole chiavi per rappresentare come la dimensione tecnologica nell’ambito delle energie alternative interagisce con gli sviluppatori delle turbine marine e l’elemento della tolleranza. Il concetto di Tolleranza, in questo contesto, è inteso secondo un triplice significato in cui sono insiti gli obiettivi della sostenibilità ambientale e sociale:

 Tolleranza socio-culturale (intendendo la capacità di integrazione, cooperazione, collaborazione e comunicazione tra i vari gruppi sociali)

 Tolleranza tecnologica ( intendendo la capacità dell’artefatto di contenere le dimensioni, di perfezionare le geometrie e di raggiungere la massima precisione, efficienza ed efficacia)

 Tolleranza ambientale (intendendo i limiti e soglie dei sistemi territoriali che incidono sui diversi livelli di accettabilità delle tecnologie)

La teoria delle 3 T ci permette, quindi, di indagare sul:

 Ruolo dei talents (coloro i quali pensano, promuovono ed incentivano le tecnologie)

 Ruolo del territorio (selezione dei siti di interesse a partire dalle loro specificità, valutazione degli impatti, capacità di carico, impronta ecologica, visibilità nel panorama nazionale e internazionale)

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 Ruolo del contesto sociale ( apertura sociale e culturale, capacità di integrazione, capacità di accettazione del rischio, forme di partecipazione e di supporto e movimenti, )

Una ulteriore analisi che può chiarire meglio il processo accettazione di una tecnologia che ne consente il successivo sviluppo è leggere la tecnologia, il talento e la tolleranza attraverso il modello a triangolo introdotto da Wüstenhagen .

Wüstenhagen concettualizza l’accettazione sociale attraverso il modello a triangolo in cui le tre dimensioni , di seguito riportate, sono profondamente interrelate:

 Dimensione socio-politica: con evidenza del ruolo della politica nell’ambito della trattazione di una tecnologia

 Dimensione comunitaria: con evidenza della sindrome NIMBY circa la scelta dei siti per l’installazione degli impianti relativa ad una tecnologia

 Dimensione del mercato: si focalizza l’attenzione sul processo di “adozione ed implementazione” di una innovazione da parte del mercato.

Le tre dimensioni non costituiscono altro che una lente di ingrandimento sulle modalità con cui i gruppi sociali rilevanti individuati da Bijker interagiscono nel caso specifico delle tecnologie applicate alle energie rinnovabili.

Potremmo definire l’apporto di Florida e di Wustenhagen come un uso teorico puntualizzante dove man mano nella trattazione dell’argomento alcuni punti vengono ulteriormente approfonditi apportando quell’elemento in più che rende la lettura di alcuni meccanismi e processi più semplificata e lineare.

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Capitolo terzo

PROGETTARE L’ENERGIA

La sfida delle fonti rinnovabili come controversia

Quando il prezzo del petrolio è arrivato a costare 147$ al barile il mondo si è spento

(Jeremy Rifkin) La lotta per l’esistenza è la lotta per avere energia

(Ludwig Boltzmann)

Premessa

Nell’ambito delle fonti rinnovabili di energia l’aspetto puramente tecnico spesso tende a rendere ostica la comprensione delle stesse. Anche se in questo lavoro la nostra attenzione è volta all’analisi della dimensione sociale con particolare accento ai processi di accoglimento e diffusione della tecnologia energetica riteniamo opportuno esplicare in modo approfondito la natura tecnica dell’oggetto di ricerca. Per tale ragione la parte conclusiva di questa parte è tesa a presentare le potenzialità dei sistemi di produzione energetica delle correnti marine attraverso i principi fisici, gli elementi tecnici e meccanici di cui esse si costituiscono.

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