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GRUPPI SOCIALI RILEVANTI E QUADRO SOCIO TECNOLOGICO

OLTRE I LIMIT

16.   P ARTECIPAZIONE CONTROVERSA

2.3.   GRUPPI SOCIALI RILEVANTI E QUADRO SOCIO TECNOLOGICO

La valutazione della tecnologia, la comunicazione e le azioni di mediazione tra gli attori sono gli elementi guida dell’analisi dei gruppi sociali pertinenti e delle loro relazioni che porteranno alla formazione di un quadro tecnologico.

Il gruppo sociale rilevante secondo l’approccio SCOT è l’elemento che ci permette di capire il percorso evolutivo di un qualsiasi artefatto, di leggere la sua efficacia o la sua inefficacia. Ci consente inoltre di identificare le delimitazioni di un gruppo o la sua estensione, considerato che spesso i confini sono confusi. In genere nell’analisi in una tecnologia i primi grandi gruppi da cui si inizia lo studio sono riassumibili in quello degli utilizzatori e in quello degli sviluppatori, poi attraverso l’ausilio di metodologie quali “palla di neve” man mano si individuano nuovi attori, dunque nuovi gruppi, che delimiteranno il nostro campo di osservazione.

Il punto di vista dei gruppi rilevanti è la nostra lenta di ingrandimento dell’analisi. Esso ci consentirà, attraverso problemi e soluzioni, di ripercorrere nascita, cambiamento e stabilizzazione dell’artefatto, poiché gli artefatti non sono entità costanti, anzi

“hanno natura fluida e cangiante. Ogni problema e

ogni soluzione, non appena un gruppo sociale pertinente ne ha percezione, modificano il significato dell’artefatto, indipendentemente dall’implementazione della soluzione.” (Bijker,:32)

Lo riscontrare aspetti diversi di un artefatto è solo uno degli aspetti dei gruppi rilevanti, essi costituiscono l’artefatto attraverso i loro diversi significati, infatti Bijker scrive:

“esistono quindi altrettanti artefatti quanti sono i

gruppi sociali pertinenti; e non esiste nessun artefatto che non sia costituito da un gruppo sociale pertinente”(

idem:55).

Essi costituiscono la flessibilità interpretativa, la diversa interpretazione dell’artefatto a partire dalle proprie conoscenze ed esperienze, man mano che essa diminuisce si raggiunge il consenso che porterà alla chiusura e alla successiva stabilizzazione.

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tecnologico che è specifico per il tipo di artefatto considerato.

Il quadro si forma quando iniziano le interazioni fra i gruppi intorno ad un artefatto. Il concetto di quadro tecnologico ci viene più immediato da comprendere se teniamo bene a mente il concetto di chiusura e stabilizzazione, e se introduciamo nella nostra analisi il processo di inclusione nella risoluzione della controversia. Per poter fare questo bisogna rifarsi a quell’operazione di estensione tramite la quale Bijker “dilata” il processo (programma) di analisi SCOT attraverso due nuovi concetti teorici: il quadro tecnologico appunto e l’inclusione.

A supporto di questa introduzione è il caso studio inerente l’invenzione della bakelite. Il quadro tecnologico, considerato da Bijker, è inteso come interazione tra i vari attori., dunque non una caratteristica individuale dell’attore, né caratteristiche riferibili a soli sistemi o istituzioni. Il quadro è inteso come localizzato tra gli attori, non negli attori o sopra gli attori stessi. Tale concetto dovrebbe essere osservato e visto come una ulteriore spiegazione della costruzione di un artefatto che comprende l’intero processo sociale, dall’invenzione alla commercializzazione.

I quadri tecnologici non fanno altro che (di)mostrare come la tecnologia esistente strutturi l’ambiente sociale. Il concetto di quadro è molto simile a quello di paradigma kuhniano, secondo il quale all’interno di una comunità scientifica i membri (tecnici) e solo ed esclusivamente i membri di quella comunità possono condividere le proprie conoscenze, ma differisce nel senso che la comunità scientifica (dei professionisti tecnologici) include anche persone “non tecniche”.

Una tecnologia può costruire più quadri tecnologici e gli attori coinvolti “tecnici e non tecnici” possono a loro volta essere inclusi in più quadri tecnologici.

Il concetto di interazione che ne consegue porta a formulare quello che Bijker ha così chiamato gruppo sociale rilevante e a quello di tessuto unico (seamless web) che serve solamente a ricordare l'importanza dei fattori non tecnici per la comprensione dello sviluppo delle tecnologie.

Bijker stesso scrive:

“Questa interpretazione considera che le attività di

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come attività eterogenee di relazione (network- building), anziché come semplici attività tecniche e inventive. Nella mia analisi ho compiuto un passo in più, suggerendo che non sono solamente i tecnici (neppure nella loro veste di tessitori di alleanze o di orditori di sistemi) ma tutti i gruppi sociali pertinenti a contribuire alla costruzione sociale delle tecnologie. Nel caso della lampada a fluorescenza ad alta intensità, per esempio, i veri progettisti non furono tecnici ai loro tavoli da disegno, bensì manager al tavolo da riunione.” (Bijker, 1998:.240)

Ciò che rafforza il successo di un quadro tecnologico è il processo di inclusione degli attori. Nel caso studio della bakelite la selezione della bakelite al posto della celluloide mostra l’inclusione di due forti attori: la radio e l’industria automobilistica. La costruzione sia della bakelite che della celluloide include nel loro processo elementi materiali sociali e cognitivi propri della rete di queste due artefatti.

Oltre Bijker chi contribuisce a chiarire il concetto di quadro è Flichy con quello di quadro socio-tecnico inteso come unione del quadro di funzionamento e del quadro d’uso. Attraverso questi due elementi si può effettuare una ulteriore e innovativa analisi degli attori che caratterizzano un artefatto tecnologico, suddividendoli in strateghi e tattici.

Il quadro di funzionamento può essere esplicato come il complesso di saperi ed abilità coinvolti o coinvolgibili all’interno di una attività tecnologica. Ciò significa che gli attori considerati non sono solo rappresentati nella sola figura del progettista, ma anche dai costruttori, riparatori e fruitori (utenti). In modo particolare gli ultimi sono colori i quali hanno il potere di mobilitare il quadro per modificare o adattare l’artefatto tecnologico. Poiché il quadro si riferisce a differenti saperi si limita il campo di possibilità di intervento da parte di alcuni attori coinvolti. Naturalmente, il quadro d’uso non si ferma al valore d’uso economico, ma si indirizza proprio alla questione dell’uso.

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Sia i progettisti che gli utenti possono intervenire sulla questione dell’uso dell’artefatto. Ciò che risulta particolarmente interessante è che i due quadri non sono separati totalmente, essi interagiscono costantemente tra loro.

Per comprendere la suddivisione degli attori della tecnologia in strateghi e tattici si segue il riferimento che Flichy fa indirizzandosi alla polemologia11 in cui l’elemento di chiarificazione è il luogo inteso come terreno di azione.

Nella strategia il luogo proprio è la base da cui si gestisce la relazione con l’esterno. La tattica manca del luogo proprio e si muove su un terreno che non è il suo.

Ricorrendo a tali concetti possiamo in sintesi affermare che lo stratega è colui che “partecipa all’elaborazione di un quadro di riferimento” (Flichy,1996:132) mentre il tattico “quello che lo subisce” (ibidem). Nell’analisi di un artefatto tecnologico più si sale a monte della sua storia più la distinzione tra strategia e tattica si salda, più di scende a valle più gli attori tendono a divenire tattici. Una volta che il quadro di riferimento è ampiamente stabile esso

“si presenta come unicamente tattica, nell’attesa che,

divenuto obsoleto, il quadro di riferimento sia rimpiazzato, con la conseguente necessità di dispiegarsi di un’azione di tipo strategico”(Flichy,

1996:133).

La priorità che scaturisce dall’azione strategica è quella di delineare quei principi che rendano possibile la cooperazione fra tutti gli attori.

Ma la cooperazione può essere estremamente complessa poiché nelle attività di ricerca e sviluppo si confrontano diverse abilità e saperi che possono produrre (o esplicarsi tramite) conflitti e/o negoziazioni. Tali eccitazioni mentali e comportamentali devono comunque tendere all’accordo sull’oggetto comune:l’artefatto.

Ma gli strateghi non sono solo i progettisti, coloro i quali stanno a monte dell’artefatto.

11 La polemologia è lo studio scientifico della guerra in generale, delle sue forme, cause, effetti e funzioni

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Strateghi possono esserlo anche e soprattutto i fruitori che,come già evidenziato in precedenza, hanno il potere di intervenire sul funzionamento dell’artefatto tecnologico sia ex ante che ex post.. In genere si tratta di imprese.

Ritornando alla figura del progettista o sviluppatore egli non si limita a sviluppare i dettagli tecnici dell’oggetto che intende produrre, deve altresì

Considerando gli elementi di analisi di Bijker e Flichy la flessibilità interpretativa, la chiusura della controversia, la stabilizzazione dell’artefatto letta attraverso il ruolo del quadro e dell’inclusione rende meno difficile l’analisi del processo di cambiamento tecnologico. Ma proprio questi elementi portano la nostra attenzione alle issues che animano i processi di chiusura.

In realtà , in accordo con Parayil, possiamo estrapolare dai processi di accettazione della tecnologia due forme di chiusura, quella retorica e quella di ridefinizione del problema. La prima riguarda i processi di “convinzione dell’attore”. Convincere il gruppo sociale di riferimento che non esiste alcun problema critico è un modo tattico-retorico di chiudere la controversia. La risoluzione della controversia attraverso operazioni di pubblicità mirata o di strategie tattiche evidenzia la non risoluzione del problema in termini tecnici. Il caso studio della bicicletta ne è un valido esempio.

La seconda si riferisce al fatto che la chiusura della controversia e accettazione/adattamento alla tecnologia avviene attraverso la ridefinizione del problema originario con relativa e conseguente ricerca della soluzione della nuova problematica posta. Il successo della chiusura in questo caso dipende dalle particolarità socio-culturali del gruppo sociale rilevante di riferimento.

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