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CAPITOLO 3 Come cambia la professione

3.4 Il dottore commercialista italiano, cosa ci dicono le indagini

3.4.6 Analisi per tipologia di studio

Alla luce di questi elementi, analizziamo come essi cambiano in base alla tipologia di studio e come la specializzazione del professionista sia influenzata dall’organizzazione in cui il commercialista è inserito.

Al fine dell’indagine viene introdotta la tipologia di studio condiviso; una forma di studio non prevista da nessuna normativa ad hoc, che, proprio a seguito della crisi emerge a discapito della forte diminuzione degli studi associati che vediamo in questo periodo e anche della diminuzione degli studi individuali.

Studio condiviso

Per studio condiviso intendiamo quella tipologia di studio intermedia tra lo studio individuale e quello associato nella quale due o più professionisti che esercitano in forma individuale si organizzano per la mera condivisione dei costi e mezzi.

78 Lo studio condiviso sul piano organizzativo ha una struttura che si avvicina molto a quella dello studio associato, in particolare per l’appartenenza a reti professionali o l’organizzazione per aree strategiche d ‘affari e inoltre permette di raggiungere dimensioni e fatturato superiori a quelli dello studio individuale. Sul piano del profilo specialistico invece, presenta un profilo più vicino a quello dello studio individuale, per questo motivo si posizione in un punto intermedio tra le due tipologie di studio.

Questa tipologia di studio, sarà perché diffusasi soprattutto negli ultimi anni, è maggiormente diffusa tra i giovani e più presente nel Nord e Centro Italia.

Tabella 15 La diffusione dello studio condiviso nelle aree italiane

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Studio individuale

Opera più della metà dei commercialisti in questa tipologia di studio, in particolare diffusa di più al Sud Italia, tra le donne e tra gli over 40.

Questa tipologia di studio è caratterizzata dalla piccola dimensione e da un organizzazione dell’attività professionale molto elementare, solo il 6,8% è organizzato per aree strategiche d’affari e solo il 6,3% opera in rete.

Le aree di specializzazione rispecchiano le medie generali degli studi, rimanendo abbastanza sotto solo per quanto riguarda l’area del diritto societario. Se l’esercizio di attività di pubblico interesse è 3 punti sotto la media generale (70,3% contro 73,3%) invece, l’esercizio di funzioni sussidiarie si colloca leggermente sopra la media (74,2% contro 73,9%) anche se guardando i valori delle prime tre funzioni esso si colloca sotto la media.

74 Tab. : Diffusione dello studio condiviso in Italia. Fonte dati: L’evoluzione della professione di commercialista”,

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Tabella 16 La diffusione dello studio individuale nelle aree italiane

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Studio associato

Lo studio associato è una tipologia di studio diffusa soprattutto nel Settentrione, in particolar modo nelle regioni del Nord-Est Italia. In questa zona territoriale inoltre, rispetto ad altre zone dove la diffusione tra classi d’età è abbastanza omogenea, la presenza di studi associati è optata in particolar modo da una classe di età under 40 e maggiormente tra uomini che donne. Tra le analizzate, rappresenta la tipologia di studio più avanzata, in quanto registra gli studi più grandi, più specializzati, meglio organizzati e più focalizzati nelle attività a maggior valore aggiunto.

Se dai parametri dimensionali appare del tutto chiara la superiorità per superficie degli studi associati rispetto alle altre categorie meno evidente è quella sul piano organizzativo che è meno distante dagli studi individuali e condivisi per quanto riguarda l’organizzazione in aree d’affari e l’appartenenza a network.

Per quanto riguarda le aree di specializzazione invece, è evidente in tutti gli ambiti come lo studio associato cerchi di svolgere con maggior frequenza attività a più alto valore aggiunto e prediliga attività di pubblico interesse piuttosto che attività sussidiarie, le quali presentano valori non troppo distanti da quelli degli studi individuali. La funzione di sindaco (62,3%) e revisore (52%) come attività di pubblico interesse risultano essere le più diffuse e con valori di molto superiori rispetto alle altre tipologie di studio. L’ area di diritto societario viene svolta al primo posto dal 72,5% degli studi associati, seguita dal contenzioso tributario (58,1%) e dalla contrattualistica (47,8%) ed è evidente osservando le attività consulenziali specialistiche come la consulenza societaria e la costituzione di nuove società costituiscano in particolare lavoro degli studi associati rispetto le altre tipologie.

75 Tab. : Diffusione dello studio individuale in Italia. Fonte dati: L’evoluzione della professione di commercialista”,

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Tabella 17 La diffusione dello studio associato nelle aree italiane

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Lo studio non organizzato

Lo studio non organizzato raggruppa uno forma residuale di studi, che nella pratica non viene riconosciuta come forma di studio vera e propria. La modalità di esercizio della professione è quella individuale, che opera in uno studio utilizzando l’abitazione in modo promiscuo. Gli iscritti che operano sotto questa forma di studio costituiscono una percentuale molto bassa quasi trascurabile ed è una tipologia diffusa in particolare tra i giovani del Sud. Come è auspicabile i parametri dimensionali, organizzativi, di specializzazione e di fatturato registrano tutti valori inferiori alle medie generali.

L’unico parametro confrontabile è quello relativo alle specializzazioni, che indicano situazioni molto differenti rispetto alle altre tipologie.

Tra le aree di specializzazioni ricompare al terzo posto la Finanza e controllo di gestione che nelle altre tipologie troviamo al nono posto.

Tra le funzioni sussidiarie non sono così diffusi come nelle altre tipologie i visti di conformità ma entra quella delle esecuzioni immobiliari e mobiliari (1,1%).

Le attività di interesse pubblico rispecchiano le preferenze delle altre tipologie e tra le attività di consulenza specialistica in questa tipologia a differenza delle altre si presenta diffusa la funzione perizie valutazioni e pareri (31%).

76 Tab. : Diffusione dello studio associato in Italia. Fonte dati: L’evoluzione della professione di commercialista”,

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Tabella 18 La diffusione dello studio non organizzato nelle aree italiane

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L’analisi per tipologia di studio mostra come lo studio associato presenti indicatori di performance globale nettamente superiori alle altre due tipologie di studio, quella individuale e quella condivisa e ciò sembra derivare da dimensioni maggiori ma anche da caratteristiche organizzative migliori. Inoltre appare evidente come lo studio associato presenti un profilo più specialistico, che permette ai proprio associati di svolgere funzioni professionali a maggior valore aggiunto in tutti gli ambiti di lavoro.

77 Tab. : Diffusione dello studio non organizzato in Italia. Fonte dati: L’evoluzione della professione di

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Tabella 19 Il profilo specialistico per tipologia di studio

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In sintesi dalle indagini emerge che sul piano organizzativo la professione non sia ancora riuscita ad elaborare risposte convincenti e moderne alternative allo studio individuale e dall’altro lato lo studio associato, pur rappresentando in alcune realtà territoriali una possibile risposta alle problematiche organizzative, rimane ancora una realtà marginale, mentre le società tra professionisti non riescono a decollare, sia per problematiche di tipo fiscale e previdenziale sia perché non sono in grado di rappresentare quel modello organizzativo adatto a una professione in evoluzione come quella del commercialista.

78 Tab. : Caratteristiche per tipologia di studio. Fonte Dati: L’evoluzione della professione di commercialista”,

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3.5 Relazione tra professionista e imprese. La propensione