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2. Il ruolo della cassa integrazione guadagni

1.3 L’anno 2009

L’anno 2009 è stato caratterizzato da un forte aumento delle ore complessivamente autorizzate, che sono passate da 228 milioni del 2008 a oltre 915 milioni, facendo registrare un significativo aumento del 302%. Rispetto all’anno 2007, l’incremento è stato del 397%.

L’istituto che ha subìto la crescita maggiore è stato quello della cassa integrazione ordinaria: nell’intero 2009 sono state autorizzate, per la gestione industria, 512 milioni di ore, vale a dire oltre 433 milioni in più rispetto all’anno precedente (+550%). Il primo trimestre del 2009 è stato interessato da quasi 78 milioni di ore di cassa integrazione ordinaria (+582% rispetto allo stesso periodo del 2008 e +90% rispetto all’ultimo trimestre del 2008). La grave difficoltà causata dalla crisi è evidente: nei soli mesi di gennaio, febbraio e marzo 2009 il numero delle ore autorizzate ha quasi raggiunto la cifra relativa all’intero anno 2008, realizzando un “incremento eccezionale”5

. L’INPS, però, non metteva in dubbio la sostenibilità finanziaria della crisi: pur riportando che nei primi tre mesi del 2009 per la cassa integrazione ordinaria “sono stati «spesi» circa 800 milioni di euro”, l’Istituto calcolava risorse disponibili pari a 12 miliardi di euro, sia per il 2009 sia per il 2010, affermando che tali cifre sembravano “essere capienti per sostenere i numeri della crisi in atto, anche se questo non fosse ancora il punto più basso”6. La tendenza all’aumento si è confermata

anche nel secondo trimestre, quando sono state autorizzate 153 milioni di ore, quasi il doppio rispetto al trimestre precedente e in aumento del 983% rispetto allo stesso periodo del 2008. Il trimestre successivo ha fatto segnare una lieve inversione di tendenza, assestandosi a 133,4 milioni

5

INPS, comunicato stampa 7 aprile 2009.

6 Ibidem. 6,00% 6,10% 6,20% 6,30% 6,40% 6,50% 6,60% 6,70% 6,80% 6,90% 7,00% I T II T III T IV T TASSO DI DISOCCUPAZIONE TRIMESTRALE DESTAGIONALIZZATO

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di ore, facendo registrare una diminuzione del 13% rispetto al secondo trimestre, ma sempre un incremento, del 993%, in confronto allo stesso periodo dell’anno precedente. Infine, negli ultimi tre mesi del 2009 sono state autorizzate 147,6 milioni di ore, corrispondenti all’11% in più rispetto al trimestre precedente e al 260% in più rispetto all’ultimo trimestre del 2008. Anche la gestione edilizia ha registrato un forte aumento, pari all’88%, rispetto al 2008: nel 2009 sono state autorizzate 64,6 milioni di ore. Rispetto alla gestione industria, in quella edilizia si può notare un andamento più discontinuo, dovuto in parte anche alle particolari caratteristiche del settore e ai fattori climatici e meteorologici che giocano un peso rilevante nello svolgimento di tale attività lavorativa: nel primo trimestre le ore autorizzate hanno raggiunto quasi 11,5 milioni (+41% sullo stesso periodo del 2008 e +39,5% sull’ultimo trimestre del 2008), mentre nel secondo trimestre vi è stato un forte aumento, considerando che sono state autorizzate 25,8 milioni di ore, ben 135,4% in più rispetto allo stesso periodo del 2008 e 124,5% in più in confronto al trimestre precedente. Nel terzo e nel quarto trimestre, invece, i valori si sono arrestati rispettivamente a 13,5 (+93% rispetto all’analogo periodo del 2008) e 13,7 milioni (+66,7% sullo stesso trimestre del 2008). Considerando entrambe le gestioni della cassa integrazione ordinaria, nel 2009 sono state autorizzate 576,7 milioni di ore.

Per quanto riguarda la cassa integrazione straordinaria, nell’intero anno 2009 sono state autorizzate 216 milioni di ore, di cui 202,2 per le imprese dell’industria, 10,6 per il settore commerciale, 2,6 per l’edilizi e facendo segnare un aumento rispetto al 2008 del 150%. Analizzando i diversi trimestri, emerge chiaramente un andamento crescente nel corso dell’anno: se nei primi tre mesi sono state autorizzate 30,7 milioni di ore (un valore che segnava già un aumento del 39% rispetto all’analogo periodo del 2008 e del 27,4% rispetto all’ultimo trimestre del 2008), nei secondi tre mesi è stata raggiunta la cifra di quasi 51,5 milioni (+161,5% sullo stesso trimestre del 2008 e quasi +68% rispetto ai primi tre mesi del 2009). L’aumento, anche se in misura più contenuta, è proseguito anche nel trimestre estivo, quando sono state autorizzate 53,4 milioni di ore (156,4% in più rispetto al 2008). L’ultimo trimestre del 2009 è stato caratterizzato da 80,5 milioni di ore autorizzate di cassa integrazione straordinaria (75 solo nel settore industriale), segnando un incremento del 51% rispetto al trimestre precedente, ma del 234,6% in confronto agli ultimi tre mesi del 2008.

Relativamente agli interventi di cassa integrazione in deroga, nell’intero 2009 sono state autorizzate 122,7 milioni di ore, con un considerevole aumento del 335,5% rispetto all’anno precedente. A differenza del 2008 (nonché dell’intervento straordinario), il settore maggiormente interessato dall’istituto non è stato quello industriale, bensì quello dell’artigianato, destinatario di 55,5 milioni di ore (+934% rispetto al 2008). Seguono il settore industriale, con quasi 41 milioni di

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ore, ossia poco più del doppio rispetto a quelle autorizzate nel 2008, e quello del commercio, per il quale sono state autorizzate 24,8 milioni di ore (783% in più rispetto all’anno precedente). Considerando la cassa integrazione in deroga nel suo complesso, nel primo trimestre le ore autorizzate sono state quasi 9,3 milioni, ossia il 76% in più rispetto ai primi tre mesi del 2008 e il 9% in più in confronto al trimestre precedente, mentre nei mesi di aprile, maggio e giugno sono stati raggiunti 12,2 milioni di ore (+30,9% sul trimestre precedente e +71,2% sullo stesso periodo del 2008). L’incremento si è confermato anche nel terzo trimestre del 2009, quando sono state autorizzate 43,6 milioni di ore, ben 258% in più rispetto ai tre mesi precedenti e 500% in più rispetto all’analogo periodo del 2008. Nell’ultimo trimestre sono state autorizzate 57,6 milioni di ore: si è dunque registrato un aumento meno marcato rispetto al periodo precedente (+32%), ma significativo rispetto agli ultimi tre mesi del 2008 (+576,5%).

Come si dirà nel capitolo 5, a partire dal 2009, in particolare grazie all’accordo tra Stato e Regioni del 12 febbraio 2009, le Regioni hanno assunto un ruolo sempre più importante nella gestione, nel finanziamento e nell’ammissione agli interventi in deroga. Difatti, se l’impresa è ubicata nel territorio regionale l’autorizzazione all’erogazione di tale ammortizzatore sociale viene rilasciata dall’Ente territoriale e non dal Ministero del Lavoro. Di conseguenza, a partire dall’anno in esame, verranno riportati anche i dati relativi al ricorso alla cassa integrazione in deroga nell’ambito della Regione Veneto7. Secondo i dati dell’INPS8

, nel secondo trimestre9 del 2009 le imprese venete hanno potuto beneficiare di circa 831 mila ore di cassa integrazione in deroga (di cui 544 per il settore dell’artigianato), mentre nei mesi di luglio, agosto e settembre si è verificato un forte aumento delle ore autorizzate, che hanno raggiunto 6,4 milioni10 (+670%), a causa dell’incremento delle ore destinate al settore artigiano (4,8 milioni) e a quello industriale (1,1 milioni). L’ultimo trimestre, con 10,5 milioni di ore autorizzate, ha confermato la tendenza al rialzo dei tre mesi precedenti, a causa dell’andamento dell’artigianato (7,8 milioni di ore, +63%) e del settore commerciale (1,4 milioni di ore, +180%). Considerando l’intero 2009, il totale delle ore autorizzate nella Regione Veneto è stato di 18 milioni di ore: di queste, il 30% è stato destinato alle imprese della provincia di Vicenza, il 23% alle imprese di Padova, il 20% a quelle di Treviso; le imprese di Venezia hanno ottenuto l’8,9% del totale delle ore, quelle di Verona il 7,8% mentre le imprese della provincia di Rovigo il 6,5%. Il territorio meno interessato è stata quello di Belluno,

7 Per l’analisi dei criteri stabiliti a livello nazionale e regionale per l’ammissione al trattamento si rinvia al capitolo 5. 8 INPS, Osservatorio statistico sulle ore di cassa integrazione guadagni autorizzate.

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Nel primo trimestre, prima che il ruolo delle Regioni prendesse forma, erano state autorizzate 370 mila ore.

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con il 3,8% delle ore complessive. Dei 18 milioni, peraltro, solo 9,6 milioni di ore sono state effettivamente consumate11.

I dati nazionali riportati, però, si riferiscono alle ore di cassa integrazione autorizzate e non a quelle effettivamente utilizzate dalle imprese che ne hanno fatto richiesta. Tale ultimo dato, definito “tiraggio”, è registrato ancora una volta dall’INPS: nel comunicato stampa del 7 maggio 2009, si riferiva che nei primi tre mesi del 2009 esso era stato “di gran lunga inferiore alla media registrata nel 2008, attestandosi al di sotto del 40% del totale di ore autorizzate”. Nel comunicato stampa del 15 settembre 2010 si riporta un tiraggio pari al 65,2% per i primi sei mesi del 2009 (60,5% per la cassa integrazione ordinaria e 73,1% per quella straordinaria e in deroga), mentre nel comunicato del 15 ottobre 2009, l’INPS afferma che nei primi otto mesi dell’anno le imprese hanno utilizzato solamente il 65% delle ore di cassa integrazione richieste: si tratta di un segnale positivo, poiché, come ha sostenuto l’allora presidente dell’INPS Antonio Mastrapasqua nel suddetto comunicato stampa, “vuol dire che la produzione continua e che le imprese hanno adottato un profilo prudenziale: molta cig richiesta, poca cig utilizzata”. Considerando l’intero 2009, il tiraggio si è fermato al 56% delle ore complessivamente autorizzate12, evidenziando un consumo inferiore rispetto a quanto accaduto nel 2008; nel Rapporto annuale 200913, però, l’INPS ha aggiornato tale dato, fissandolo al 65% (poco più del 60% per gli interventi ordinari e 71% per quelli straordinari e in deroga).

Relativamente all’andamento del tasso di disoccupazione, i dati I.Stat evidenziano un forte incremento rispetto all’anno precedente, pari a 1 punto percentuale. Difatti il valore medio dell’indicatore in esame nel 2009 è stato del 7,8% e il trend nel corso dell’anno è stato in continuo aumento. Nel primo trimestre si è raggiunto il 7,35% (+8% rispetto al periodo precedente e +13% in termini tendenziali), mentre nel secondo tale valore è salito fino al 7,5%, pari all’8,7% in più rispetto allo stesso periodo del 2008. Peraltro la Banca d’Italia, nel Bollettino Economico del gennaio 201014, ha stimato che, considerando nel calcolo del tasso di disoccupazione anche i lavoratori cassintegrati e i cc.dd. scoraggiati, nel secondo trimestre del 2009 la quota di forza lavoro inutilizzata sarebbe risultata superiore al 10%, ossia quasi 3 punti percentuali in più del tasso di disoccupazione riportato dall’ISTAT. Nel terzo trimestre del 2009 i soggetti disoccupati sono risultati l’8% della forza lavoro, ben mezzo punto percentuale in più dei tre mesi precedenti (+6,7%) e 18,5% in più rispetto al dato dello stesso periodo del 2008. L’andamento crescente si è

11 Veneto Lavoro, Cinque anni (2009-2013) di cassa integrazione in deroga visti da vicino, Misure 50, aprile 2014, p. 8. 12 Comunicato stampa INPS del 3 febbraio 2010.

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INPS, Rapporto annuale 2009, p. 187.

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confermato nel quarto trimestre del 2009, quando il tasso di disoccupazione ha raggiunto l’8,2% (+20,6% in termini tendenziali), il valore più elevato dal primo trimestre del 2004.

Tabella 5: ore autorizzate nel 2009. Dati mensili. Fonte: elaborazione grafica di dati INPS – Osservatorio statistico. Cassa integrazione ordinaria - gestione industria Cassa integrazione ordinaria - gestione edilizia Cassa integrazione straordinaria Cassa integrazione in deroga Totale Gennaio 17.075.474 2.204.420 7.538.087 2.186.395 29.004.376 Febbraio 24.031.581 3.592.351 11.008.067 2.461.356 41.093.355 Marzo 36.819.947 5.700.558 12.125.237 4.650.481 59.296.223 Aprile 44.952.191 8.652.512 19.423.680 2.602.518 75.630.901 Maggio 56.489.659 9.067.539 15.571.760 5.087.916 86.216.874 Giugno 51.639.137 8.086.995 16.494.073 4.484.518 80.704.723 Luglio 48.004.021 6.148.466 18.077.769 16.516.004 88.746.260 Agosto 25.865.332 1.705.395 14.920.724 12.281.476 54.772.927 Settembre 59.593.131 5.687.903 20.405.405 14.813.848 100.500.287 Ottobre 54.641.732 4.757.919 21.202.216 16.656.589 97.258.456 Novembre 45.414.593 4.861.617 28.630.211 19.855.836 98.762.257 Dicembre 47.579.307 4.119.109 30.705.940 21.079.128 103.483.484 Totale 512.106.105 64.584.784 216.103.169 122.676.065 915.470.123 Grafico 4: ore autorizzate nel 2009. Dati trimestrali. Fonte: elaborazione grafica di dati INPS – Osservatorio statistico.

0 10.000.000 20.000.000 30.000.000 40.000.000 50.000.000 60.000.000 70.000.000 80.000.000 90.000.000 100.000.000 110.000.000 120.000.000 130.000.000 140.000.000 150.000.000 160.000.000 I T II T III T IV T CASSA INTEGRAZIONE ORDINARIA INDUSTRIA CASSA INTEGRAZIONE ORDINARIA EDILIZIA CASSA INTEGRAZIONE STRAORDINARIA CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA

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Grafico 5: ore autorizzate dal 2005 al 2009. Dati annuali. Fonte: elaborazione grafica di dati INPS – Osservatorio

statistico.

Grafico 6: tasso di disoccupazione trimestrale destagionalizzato dal 2008. Fonte: elaborazione grafica di dati ISTAT.

1.4 L’anno 2010

L’aumento delle ore di cassa integrazione complessivamente autorizzate è proseguito anche nel 2010, quando si è raggiunta la cifra di 1.200,4 milioni: l’incremento rispetto al 2009 è stato di quasi 285 milioni di ore (+31%), mentre rispetto al 2008 si è registrato un aumento del 426,6%.

0 100.000.000 200.000.000 300.000.000 400.000.000 500.000.000 600.000.000 700.000.000 800.000.000 900.000.000 1.000.000.000 2005 2006 2007 2008 2009 CASSA INTEGRAZIONE ORDINARIA CASSA INTEGRAZIONE STRAORDINARIA CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA TOTALE 4,0% 4,5% 5,0% 5,5% 6,0% 6,5% 7,0% 7,5% 8,0% 8,5% I T II T III T IV T I T II T III T IV T 2008 2009 TASSO DI DISOCCUPAZIONE TRIMESTRALE DESTAGIONALIZZATO

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A differenza dell’anno precedente, però, tale andamento non è imputabile alla cassa integrazione ordinaria del settore industriale, che invece è stata caratterizzata da una diminuzione delle ore autorizzate; infatti, nell’intero 2010, esse si sono arrestate a 275,4 milioni, corrispondenti a -46% rispetto al 2009. I trimestri del 2010 hanno evidenziato un calo rispetto ai valori dell’anno precedente, nonché un andamento decrescente anche in termini congiunturali. Nei mesi di gennaio, febbraio e marzo sono state autorizzate quasi 102 milioni di ore, ossia il 31% in meno rispetto al trimestre precedente, anche se 31% in più in confronto allo stesso periodo del 2009. Il secondo trimestre ha mostrato un calo del 28% rispetto al trimestre precedente e del 52% rispetto al medesimo periodo del 2009 (sono state autorizzate 73,3 milioni di ore). La diminuzione è stata ancora più evidente nel terzo trimestre, quando, a fronte di 48,1 milioni di ore, si è registrato un decremento del 34% rispetto al precedente trimestre e del 64% rispetto allo stesso periodo del 2009. Sebbene negli ultimi tre mesi del 2010 si sia verificata una diminuzione del 65% rispetto all’ultimo trimestre dell’anno precedente, la tendenza al calo congiunturale si è invertita, poiché, con 52 milioni di ore autorizzate, si è evidenziato un aumento dell’8,2% rispetto al terzo trimestre del 2010. Se la gestione industria ha subìto un sensibile decremento rispetto all’anno precedente, la gestione edilizia è stata caratterizzata da un lieve aumento, pari al 2,8%. Nell’intero 2010 sono state autorizzate per le imprese del settore edile circa 66,4 milioni di ore, con un picco di quasi 21,8 milioni nel secondo trimestre. Nei primi tre mesi il numero delle ore autorizzate si è fermato a 15,8 milioni (+15% rispetto all’ultimo trimestre del 2009 e +37,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), mentre nel secondo trimestre si è registrato un aumento del 37% rispetto ai tre mesi precedenti, ma un calo del 15,7% in confronto allo stesso periodo del 2009. Il numero delle ore autorizzate nei mesi di luglio, agosto e settembre non ha raggiunto i livelli del trimestre precedente, fermandosi a poco meno di 14,8 milioni di ore (-32% sul periodo precedente, ma +9% rispetto allo stesso trimestre del 2009). La situazione del quarto trimestre è rimasta pressoché costante, con 14 milioni di ore autorizzate, corrispondenti a quasi -5% rispetto al trimestre precedente e +2% rispetto all’analogo periodo del 2009. Nel complesso, sono state autorizzate 341,8 milioni di ore di cassa integrazione ordinaria.

È possibile affermare che il generale aumento delle ore di cassa integrazione nel 2010 è dovuto agli interventi straordinario e in deroga.

Per quanto riguarda la cassa integrazione straordinaria, nell’intero 2010 sono state autorizzate 485,4 milioni di ore, 124,6% in più rispetto all’anno precedente. I settori maggiormente interessati si confermano quello industriale (460 milioni di ore, 94,8% del totale), commerciale (16,6 milioni di ore, pari al 3,4% del totale) ed edilizio (8,3 milioni di ore, ossia l’1,7% del totale). Valutando l’andamento complessivo di tutti i settori, emerge che il ricorso all’integrazione salariale

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straordinaria è stato fortemente più cospicuo rispetto all’anno precedente. Nel primo trimestre del 2010, sono state autorizzate 110 milioni di ore, 36,4% in più rispetto all’ultimo trimestre del 2009 e ben 258% in più in confronto allo stesso periodo del 2009, mentre nei mesi di aprile, maggio e giugno, a fronte di 135,8 milioni di ore, si è registrato un aumento del 23,7% rispetto al periodo precedente e del 163,8% rispetto al secondo trimestre del 2009. Nel terzo trimestre vi è stato un leggero calo congiunturale, poiché le ore autorizzate si sono arrestate a 117,5 milioni di ore (-13,5% sul trimestre precedente), ma si è registrato un aumento del 120% rispetto allo stesso periodo del 2009. Le ore di cassa integrazione straordinaria autorizzate nel quarto trimestre del 2010 sono state 122,3 milioni di ore, corrispondenti al 4% in più rispetto al trimestre precedente e quasi al 52% in più in confronto all’analogo periodo del 2009.

Relativamente alla cassa integrazione in deroga, nell’intero anno 2010 sono state autorizzate 373,2 milioni di ore, ben 204% in più rispetto all’anno precedente, di cui 151,4 milioni per l’artigianato (+173% sul 2009), 121,9 milioni per il settore industriale (+201% rispetto al 2009), 92,8 milioni per quello del commercio (+274% rispetto all’anno precedente) e 5,8 milioni per l’edilizia (+737,5% sul 2009). Considerando tutti i settori interessati, nel primo trimestre del 2010 sono state autorizzate 71,9 milioni di ore, con un aumento del 24,8% rispetto agli ultimi tre mesi del 2009 e del 673% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. L’incremento congiunturale, nonché tendenziale, è proseguito nel secondo trimestre, quando le ore autorizzate sono state 102,2 milioni (+42% sul periodo precedente e +739,4% sullo stesso periodo del 2009). Nei mesi di luglio, agosto e settembre, a fronte di 112,2 milioni di ore, l’aumento rispetto al periodo precedente si è ridotto, assestandosi al 9,8%, così come quello tendenziale, pari al 157,3%. Nell’ultimo trimestre del 2010 si è verificato un calo delle ore rispetto al trimestre precedente (-22,5%), essendo state autorizzate 86,9 milioni di ore, ma un aumento di quasi il 51% in confronto agli ultimi tre mesi del 2009. Per quanto concerne il ricorso alla cassa integrazione in deroga nella Regione Veneto, attingendo ai dati di Veneto Lavoro15, nel primo trimestre del 2010 sono state autorizzate oltre 10,1 milioni di ore, di cui 8,5 per il settore artigiano, 841 mila per quello industriale e 784 mila per il settore commerciale. Nei mesi di aprile, maggio e giugno 2010 si è verificato un leggero calo, poiché le ore autorizzate si sono fermate a poco meno di 8,5 milioni (-16,6% rispetto al trimestre precedente); nonostante questo, nel solo primo semestre del 2010 è stato superato l’importo delle ore autorizzate nell’intero 2009. Anche nel secondo trimestre del 2010 il settore maggiormente interessato è stato quello dell’artigianato che, con 4,3 milioni di ore, ha assorbito quasi la metà delle ore complessive, pur facendo segnare una diminuzione di quasi il 50% rispetto al trimestre

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Veneto Lavoro, La bussola. Il mercato del lavoro veneto: un primo bilancio del 2010 in base ai dati amministrativi, febbraio 2011, p. 11.

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precedente. È aumentata invece la difficoltà delle imprese industriali e di quelle del commercio, per le quali sono state autorizzate rispettivamente 2,1 e 2 milioni di ore. Nel terzo trimestre del 2010 il numero delle ore autorizzate è stato pari a 12,5 milioni, ben 4 milioni in più rispetto al trimestre precedente: il forte aumento è da imputare ancora una volta al settore dell’artigianato che, dopo il calo del periodo precedente, è risalito quasi ai livelli dei primi tre mesi del 2010 (8,1 milioni di ore). Nell’ultimo trimestre del 2010 sono state autorizzate 10,8 milioni di ore (-13,4%), di cui 6,9 per le aziende artigiane, 2,6 per il settore industriale e 1,2 per quello del commercio. In totale, nell’intero 2010 le ore di cassa integrazione in deroga autorizzate nella Regione Veneto sono state 41,9 milioni (+134% rispetto al 2009): secondo i dati del report del dicembre 2010 sulle crisi aziendali16, le imprese della provincia di Vicenza hanno assorbito 12 milioni di ore, quelle di Treviso quasi 8,9, seguite da quelle di Padova con 8,4 milioni di ore, mentre nella provincia di Verona e Venezia sono state autorizzate rispettivamente 4,2 e 4 milioni di ore; molto più contenuto il ricorso alla cassa integrazione in deroga da parte delle imprese di Rovigo (3,1 milioni di ore) e Belluno (1,2 milioni). A fronte di 41,9 milioni di ore autorizzate, solamente 11,1 ne sono state utilizzate dalle imprese17, in particolare da quelle artigiane (6,1 milioni) e industriali (3 milioni).

Anche con riferimento al 2010 i dati del tiraggio differiscono da quelli delle ore autorizzate appena descritti. Come riportato nel comunicato stampa INPS del 14 giugno 2010, nei primi tre mesi del 2010 è stato utilizzato solamente il 52,9% delle ore richieste e autorizzate (42,5% per la cassa integrazione ordinaria e 59,6% per quella straordinaria), tanto che nel successivo comunicato stampa del 15 luglio, si riporta una dichiarazione dell’allora presidente dell’INPS Mastrapasqua, secondo il quale “il dato del tiraggio […] sembra confermare un raffreddamento della temperatura della crisi”, anche perché “il tiraggio mostra che la propensione a chiedere la Cassa integrazione è doppia rispetto alla vera immediata necessità di utilizzarla”. Considerando invece il primo semestre del 201018, solo il 49,9% delle ore autorizzate è stato effettivamente utilizzato dalle imprese, contro il 65,2% del 2009, evidenziando ancora una volta l’atteggiamento prudenziale degli imprenditori che preferivano richiedere un intervento previdenziale più ingente del necessario. Secondo il comunicato stampa dell’INPS del 13 dicembre 2010 il tiraggio nei primi nove mesi si è assestato al 48,7% (nel 2009 era al 66%): per quanto riguarda la cassa integrazione ordinaria esso è stato del 52,2%, mentre relativamente all’intervento straordinario e in deroga è stato utilizzato il 47,2% delle ore richieste. Il dato sull’intero 2010 è fornito dal comunicato stampa dell’11 marzo 2011, secondo il quale la percentuale di effettivo utilizzo delle ore autorizzate è stata del 48,2%.

16 Veneto Lavoro, Crisi aziendali. L’impatto occupazionale, dicembre 2010, p. 11. 17

Veneto Lavoro, Cinque anni (2009-2013) di cassa integrazione in deroga visti da vicino, Misure 50, aprile 2014, p. 8.

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Per quanto concerne il mercato del lavoro, nel 2010 il tasso di disoccupazione ha segnato un’inversione di tendenza: sebbene il valore medio dell’anno (pari all’8,4%), nonché quelli dei singoli trimestri, risultino superiori ai corrispettivi del 2009, è possibile notare che a partire dal secondo semestre del 2010 il cammino al rialzo si è interrotto. In particolare, nel primo trimestre dell’anno in esame la percentuale raggiunta dal tasso di disoccupazione è stata dell’8,5%, confermata anche nei mesi di aprile, maggio e giugno (rispettivamente, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, +15,6% e +13,3%). Nel terzo trimestre, invece, si è registrato un calo in termini congiunturali pari al 2,4%, poiché il tasso di disoccupazione si è assestato all’8,3% (superiore di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2009). Anche nell’ultimo