Prof. ORSI ANDREA
TESTO IN ADOZIONE E SUSSIDI DIDATTICI UTILIZZATI TESTO IN ADOZIONE:
AA.VV., Arte Viva 3. Dal Neoclassicismo ai giorni nostri, a cura di G. Fossi, Giunti editore.
ALTRI SUSSIDI DIDATTICI:
presentazioni multimediali con immagini, testi, sintesi, link di approfondimento;
dispense per lo studio o di approfondimento, scritte dal docente o di altri autori;
testi critici (letture integrali o di passi scelti).
Visite “virtuali” a distanza, attraverso internet, di quei musei che nella progettazione iniziale la classe avrebbe dovuto visitare dal vivo.
METODOLOGIE E STRUMENTI UTILIZZATI
Lezione frontale, dialogata e partecipata; apprendimento per ricerca e compiti di realtà;
contestualizzazione storico-geografica rispetto agli artisti e alle opere analizzate e collegamenti in-terdisciplinari;
cooperative learning con produzione scritta o elaborati grafici (sia in classe/laboratorio sia a di-stanza);
produzione scritta e orale (varie tipologie: dalle domande a risposta aperta al saggio breve) e loro correzione guidata;
consultazione di fonti e documenti;
riflessione metacognitiva;
uso di strumenti multimediali.
Dal momento della sospensione delle attività in classe, si è proseguito a distanza mantenendo integro l’orario settimanale, usando la piattaforma Google Meet per le lezioni a distanza e il registro elettronico, l’email istituzionale e Classroom per la condivisione di materiali e l’invio/restituzione di elaborati.
TIPOLOGIA E NUMERO DELLE PROVE SOMMINISTRATE O UTILIZZATE IN CORSO D’ANNO
PER LA VERIFICA DI APPRENDIMENTO
DATA TIPOLOGIA ARGOMENTO
05/11/2019 Verifica scritta con domande aperte e riconoscimento.
Realismo caravaggesco e arte barocca
17/12/2019
Verifica scritta con domande aperte.
Storia delle arti grafiche
11/01/2020 (la data è quella di restituzione degli
elabo-rati)
Cartoline sull’Ottocento (ricerca scritta sulla base di un’immagine assegnata, senza altri riferimenti per identificarla e senza l’uso di internet).
Ottocento
15/01/2020 (la data è quella di correzione degli elaborati)
Elaborato grafico (Manifesto) con correzione collegiale (arte-progettazione multimediale).
Tutto l’anno (sia in pre-senza, sia a distanza)
Saggi critici, schede d’opera, ar-ticoli, approfondimenti per il Li-bro di classe.
Dal Seicento al Novecento
Tutto l’anno (sia in pre-senza, sia a distanza)
Domande orali e confronti sulle letture assegnate, sui lavori in-terdisciplinari, sugli argomenti affrontati.
Dal Seicento al Novecento
PROGRAMMAZIONE effettivamente svolta
Competenze Argomenti Periodo
Formulare motivati giudizi critici su opere e autori.
Utilizzare strumenti cultu-rali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale e responsabile di fronte alla realtà.
Raccogliere selezionare e utilizzare informazioni utili all’attività di ricerca.
Premessa. Quest’anno scolastico si è deciso di avvicinare ancor di più l’in-segnamento della storia dell’arte alle materie d’indirizzo attraverso speci-fiche unità di apprendimento di storia delle arti graspeci-fiche e aggiungendo un’ora in compresenza con Progettazione multimediale per la realizza-zione di progetti comuni, quali un manifesto grafico e un book in progress.
Intero anno
1.
Unità dedicata alla rivolu-zione pittorica di Caravag-gio, i cui scopi sono: trac-ciare l’origine del realismo caravaggesco attraverso i suoi “precedenti lom-bardi”, comprendere l’im-portanza della sua arte in rapporto ai pittori delle ge-nerazioni successive, ap-profondire lo studio delle fonti e del territorio.
Fase diagnostica, controllo debiti formativi, ripasso.
Il realismo caravaggesco e i suoi sviluppi.
Il pensiero di Giorgione: da una citazione di F. Zuccari sulla prima opera pubblica di Caravaggio, una ricostruzione dei presunti rapporti dell’artista con i veneti del Cinquecento: Giorgione (La Tempesta; i Tre filosofi; Doppio Ritratto e confronto con La buona ventura di Caravaggio; Venere dor-miente) e Tiziano (Venere di Urbino; Assunta; Pala Pesaro; Cena in Em-maus). L’alunnato di Caravaggio presso Simone Peterzano.
I precedenti caravaggeschi: la via dei Campi. Il realismo lombardo tra Mi-lano, Brescia e Cremona e alcuni confronti: confronto tra la Cena in casa di Simone e la Conversione di S. Paolo di Moretto, l’Ultima Cena di Moroni e la Cena in Emmaus e la Conversione di S. Paolo di Caravaggio; cfr. Elemo-sina S. Antonino di Lotto e Madonna del Rosario di Caravaggio; cfr. Pietà di Savoldo e Deposizione d Caravaggio; cfr. L’imperatrice Faustina visita in carcere S. Caterina di Antonio Campi e la Decollazione del Battista di Ca-ravaggio.
Il Caravaggio e la sua cerchia. Lettura delle fonti antiche (numerosi passi tratti dalle biografie di K. Van Mander, G. Mancini, G. Baglione, G. P. Bel-lori) e fortuna critica di Caravaggio nei secoli. L’arrivo a Roma e la prima maniera dolce: Bacchino malato, Suonatore di liuto. «Cominciando a inga-gliardire gli scuri»: commissioni pubbliche e primi rifiuti. La Cappella Con-tarelli (Vocazione e due versioni del S. Matteo) e la Cappella Cerasi (due versioni della Conversione di S. Paolo); la Madonna dei pellegrini; la Morte della Vergine. La fuga e gli ultimi anni: le Sette opere di Misericordia, David con la testa di Golia. La cerchia dei Caravaggeschi: Jusepe de Ribera, S.
Sett/
Ott
Onofrio; Battistello Caracciolo, Cristo portacroce; Orazio Gentileschi, Sa-crificio di Isacco (cfr. con Caravaggio); Artemisia Gentileschi, Giuditta e Oloferne (cfr. con Caravaggio); cenni ai Bamboccianti. Fuori d’Italia: Diego Velázquez (Acquaiolo di Siviglia, Bacco); Rembrandt (La ronda di notte).
Letture: R. Wittkower, I seguaci del Caravaggio in Arte e architettura in Italia. 1600-1750, 1958, Einaudi, Torino 1972; pp. 125-133. R. Longhi, passi scelti dai Quesiti Caravaggeschi, 1929, e Caravaggio e la sua cerchia a Mi-lano, 1951.
2.
Unità che attraverso tre nuclei tematici principali mostra gli aspetti peculiari dell’arte barocca e rococò tra Seicento e Settecento.
Il Barocco e il Rococò.
Introduzione storica. Quadri di riferimento cronologici e culturali del Sei-cento e del SetteSei-cento. Definizione di Barocco. Roma e i papi del Barocco.
Vite e opere di Bernini e Borromini.
Architettura. Edifici religiosi: la Chiesa del Gesù a Roma di Vignola e Gia-como della Porta; Carlo Maderno, Chiesa di S. Susanna e facciata di S. Pie-tro; Bernini e i lavori in S. Pietro: Baldacchino, progetto dei campanili, co-lonnato di Piazza; forme ellittiche in S. Andrea al Quirinale di Bernini e in S. Carlo alle Quattro Fontane di Borromini; eclettismi nella Chiesa di S. Ivo alla Sapienza di Borromini e nella Cappella della Sindone di Guarini. La fac-ciata di S. Giovanni in Laterano di Galilei.
Architettura di palazzi e ville. Palazzo Farnese a Roma; la Villa d’Este a Ti-voli. Palazzo Barberini di Maderno, Bernini e Borromini; la Reggia e i giar-dini di Versailles; la Reggia di Caserta.
Scultura. Santa Cecilia di Stefano Maderno; i Cavalli farnesiani di F. Mochi.
Pietro Bernini: Andromeda e Inverno. G.L. Bernini e le statue parlanti: Bu-sto di Scipione Borghese; Enea e Anchise; Ratto di Proserpina; David; Apollo e Dafne; la fontana dei Fiumi e l’arredo urbano; Estasi di S. Teresa e la fu-sione delle arti; Bernini restauratore: il materasso dell’Ermafrodito. La Cappella Sansevero di Napoli e il virtuosismo estremo di Corradini (Pudici-zia) e di Sanmartino (Cristo Velato).
Pittura. La grande pittura ad affresco: Volta Farnese di A. Carracci; Aurora del Casino Ludovisi di Guercino; Trionfo della Divina Provvidenza in P. Bar-berini di Pietro da Cortona, Gloria di S. Ignazio di Andrea Pozzo; G.B. Tie-polo a Würzburg (l’Olimpo e i quattro continenti).
I generi della pittura: natura morta (Strumenti musicali di E. Baschenis e La Razza di Chardin); il ritratto (Ritratto di gentiluomo di Fra Galgario; Por-tarolo seduto di Pitocchetto; Giovane donna con scimmia di Rosalba Car-riera; Bambina che gioca a volano di Chardin). La fête champêtre di Wat-teau (Pellegrinaggio a Citera). Nobiltà e borghesia in Hogarth (La mattina).
Letture: R. Wittkower, Bernini e Borromini in Arte e architettura in Italia.
1600-1750, 1958, Einaudi, Torino 1972; pp. 296-302 e 311-320.
Ott/ nella storia della grafica che spazia dal XV al XX se-colo. Obiettivi: elaborare le conoscenze acquisite sulle
Storia delle arti grafiche.
Un marchio d’ingegno: il monogramma di Dürer e le sue celebri incisioni (Sacra famiglia con libellula, la serie dell’Apocalisse; l’Adorazione dei pa-stori e la polemica con Raimondi). Tecniche: xilografia e bulino.
L’acquaforte da Rembrandt a Goya. Le tecniche: acquaforte e acquatinta.
I freghi e freghetti di Rembrandt: Autoritratto con berretto e Autoritratto con Saskia; Ritratto della madre (confronto con una fotografia di Nadar);
Adamo ed Eva (confronto con Dürer). I Capricci di Tiepolo, le Carceri d’in-venzione e le Vedute di Roma di Piranesi. Goya: biografia e opere; la serie
Ott/
Dic
tecniche grafiche e le ri-flessioni fatte circa la ripro-ducibilità delle immagini per la realizzazione di ela-borati personali; saper co-gliere i nessi fra le diverse discipline e saperli rielabo-rare criticamente; acquisi-zione di un metodo effi-cace.
dei Capricci (Il sonno della ragione genera mostri; A caccia di denti; se ne vanno spennati; Ne saprà di più il discepolo? Di che male morirà?) e dei Disastri della guerra (N° 11, 26, 41, 62).
La litografia e il manifesto. Scoperta e tecnica. Daumier e la satira sociale e di costume (Luigi Filippo come Gargantua; Grandi acque a Versailles; La madre nel fuoco della composizione…; Nadar eleva la fotografia…;
Quest’anno ancora Veneri…; Signore alla moda; L’aquila di Napoleone III…;
Troppo stretta per due). La litografia a colori e il manifesto pubblicitario ottocentesco: Manet (Les chats) Chéret (Esposizione di Parigi 1889; Moulin Rouge, Yvette Guilbert, Loie Fuller, Job) Toulouse-Lautrec (Moulin Rouge, Aristide Bruant, Jane Avril, Yvette Guilbert, Loie Fuller). I manifesti art nou-veau di Mucha per Sarah Bernhardt.
Il mondo fluttuante. Il Giappone del periodo Edo. Gli ukiyo-e di Hokusai (Primavera a Enoshima, Pescatrice awabi e piovra; la grande onda di Ka-nagawa; Fuji rosso) Hiroshige (Germano reale, la serie del Tokaido). La dif-fusione del giapponismo in Occidente nell’800: confronti tra ukiyo-e e opere di Degas, Whistler, Manet, Monet, Van Gogh, Klimt.
La fotografia, la pubblicità e il cinema. Il rapporto tra arte e industria. Il movimento arts and crafts. Dalla Secessione viennese all’Espressionismo (confronto Manifesti di Klimt e Schiele). Le sperimentazioni fotografiche e grafiche delle avanguardie (costruttivisti russi e dadaisti berlinesi). Il Bau-haus e la cultura di Weimar (collegamento con il cinema espressionista di E. Lubitsch); storia della scuola. L’arte al servizio dell’industria e i quadri al telefono di Moholy-Nagy. Grafica e fotografia al Bauhaus: le sperimenta-zioni di Moholy-Nagy e di Herbert Bayer.
Letture: Walter Benjamin, L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibi-lità tecnica, 1936, (lettura integrale).
Lavoro interdisciplinare: realizzazione di un manifesto celebrativo dei 100 anni del Bauhaus in collaborazione con Progettazione multimediale.
4.
Unità che analizza le due correnti segnanti il tor-mentato passaggio dal XVIII al XIX secolo, inten-dendole non in senso anti-tetico ma come comple-mentari secondo il pen-siero di Rosemblum.
Neoclassicismo e Romanticismo.
Neoclassicismo. Le tavole di illustrazioni dell’Encyclopédie illuminista; il Parnaso di Mengs; le scoperte archeologiche e la teoria dell’arte di Winc-kelmann con lettura della sua descrizione dell’Apollo del Belvedere; Jac-ques Louis David: Giuramento degli Orazi, Morte di Marat. Antonio nova: biografia e opere. La gipsoteca di Possagno e la fasi lavorative di Ca-nova e allievi: bozzetti, modelli, opere finite. Gli esordi tardo-barocchi: Or-feo ed Euridice. Confronto Canova-Corradini (Danzatrice dell’Ermitage e Pudicizia) e Canova e l’antico (Perseo e Apollo del Belvedere). I monumenti funebri a Clemente XIV e Maria Cristina d’Austria. Canova e i Bonaparte:
Paolina Borghese come Venere vincitrice e Napoleone come Marte pacifi-catore.
La figura di Napoleone tra Neoclassicismo e Romanticismo: Ingres, Napo-leone; A.J. Gros, Battaglia di Eylau; Goya, Fucilazione del 3 maggio 1808;
confronto David e Delaroche: Napoleone che valica il S. Bernardo.
Romanticismo. Quadro storico-culturale e artistico di riferimento. Il puri-smo raffaellesco di Ingres (La Grande Odalisca; Il bagno turco) e il roman-ticismo impetuoso di Delacroix (La barca di Dante e l’interesse per il Me-dioevo; Donne di Algeri e l’universo muliebre in confronto a Ingres; La Li-bertà che guida il popolo e il significato politico dell’arte). Ingres e Dela-croix all’Esposizione Universale di Parigi 1855 e la testimonianza di
Baude-Dic/
Gen
laire: lettura di uno stralcio dagli Scritti sull’arte. Il romanticismo melo-drammatico di Hayez (Il Bacio; Gli ultimi momenti del doge Marin Faliero e confronto con Delacroix). Il paesaggio romantico e le estetiche dell’infi-nito, del pittoresco e del sublime. I romantici inglesi: John Constable (stu-dio di nuvole a Hampstead) e J. W. M. Turner (Mare in tempesta); tedeschi:
Caspar David Friedrich (Monaco in riva al mare; Viandante sul mare di neb-bia); francesi: T. Rousseau (Paesaggio con temporale) e la scuola di Barbi-zon, C. Corot (Ponte di Narni; La cattedrale di Chartres).
Letture: H. Honour, Neoclassicismo, Einaudi, Torino 1968, passi scelti.
5.
In occasione della pausa natalizia, a ciascuno stu-dente è stata donata una cartolina, stampata con la collaborazione dei docenti di progettazione multime-diale, con l’immagine di un dipinto o scultura ottocen-teschi, senza indicazioni circa l’autore, il titolo, il luogo di conservazione.
Tale ricerca è spettata agli alunni senza l’ausilio di in-ternet; essi hanno poi rela-zionato non soltanto sull’analisi dell’opera asse-gnata, ma anche sugli stru-menti e i modi della ricerca
Progetto: cartoline dall’Ottocento.
T. Géricault, Alfred e Elisabeth Dedreux, 1817-18, coll. privata Parigi;
G.P. Bagetti, Notturno con effetto di luna, 1820 c., P. Reale Torino;
C. D. Friedrich, Luna nascente sul mare, 1821, Emitage S. Pietroburgo;
C. Corot, La cascata delle Marmore, 1826, coll. BNL Roma;
P. Tenerani, Psiche svenuta, 1838, Ermitage S. Pietroburgo;
G. Molteni, Spazzacamino, 1840 c., coll. privata;
L. Bartolini, La Ninfa del deserto, 1840 c., Fondaz. Magnani Rocca Parma;
L. Lipparini, La morte di Marco Botzaris, 1841, M. Sartorio Trieste;
E. Manet, Il bevitore d'acqua, 1861, The Art Institute Chicago;
G. Courbet, Ragazza che sistema fiori, 1863, Museum of Art Toledo;
F. Hayez, Ritratto delle contessina Luigia Negroni Prati Morosini, 1867, coll.
privata;
J. F. Millet, La primavera, 1868-73, Musée d'Orsay Parigi;
P. Bollel del Caso, Scappando dalla critica, 1874, Coll. Banco di Spagna Ma-drid;
E. Degas, Fantini sotto la pioggia, 1880 c., coll. Burrell Glasgow;
J. Bastien-Lepage, L'amore rurale, 1882, M. Pushkin Mosca;
E. Friant, Ritratto di giovane nella neve, 1887, Museo Belle Arti Nancy;
J. W. Waterhouse, The Lady of Shalott, 1888, Tate Britain Londra.
Dic/ del periodo compreso tra il 1848 e il 1875, quello del trionfo della borghesia, evi-denziando i punti di con-tatto tra arte e società.
Artisti e società borghese.
Quadro storico di riferimento. Il tramonto dell’Ancien Régime: Goya, La famiglia di Carlo IV.
Il Salon ufficiale. Un fatto di cronaca al Salon del 1819: Géricault, La zattera della Medusa (visione di tutti gli studi preparatori), i Ritratti di alienati.
L’invenzione della fotografia: gli esperimenti di Niépce, l’eliografia e la prima fotografia della storia. Daguerre e la dagherrotipia (caratteristiche tecniche e processo). Esempi significativi. Fox Talbot e la calotipia (carat-teristiche tecniche e processo). Esempi significativi. The pencil of Nature.
La fotografia e il movimento: le cronofotografie di Muybridge (confronto con Géricault, Cavalli a Epsom).
Le grandi esposizioni universali dell’Ottocento e l’architettura modulare in ferro e vetro: il Crystal Palace a Londra 1851; la Tour Eiffel a Parigi 1889; la via delle Nazioni a Parigi 1900 e l’architettura effimera. Il padiglione del Realismo a Parigi 1855: Courbet: L’atelier dell’artista, Autoritratto, Fune-rale a Ornans, Gli spaccapietre. Il mondo contadino di Millet (Le spigola-trici e l’Angelus); il proletariato urbano di Daumier (Vagone di terza classe).
Gen/
Feb
La Parigi del Secondo Impero: i Grands Travaux di Haussmann. Fotografare e dipingere la trasformazione della città: le vedute aeree e la Parigi sotter-ranea di Nadar; Il Ponte dell’Europa di Caillebotte.
I Salons che si opposero alla cultura ufficiale: Salon des refusés, Salon des indépendants; Salon d’Automne. Manet e l’arte spagnola del passato (con-fronti con Velázquez, Murillo e Goya). La Colazione sull’erba e l’Olympia (confronti con Giorgione, Tiziano, Raffaello e con La nascita di Venere di Cabanel); il rapporto con gli impressionisti (La ferrovia) e con Zola (Ritratto di Zola). Lettura di passi scelti dallo studio di Zola su Manet del 1867.
Degas: Autoritratto; La famiglia Bellelli; Ufficio di cotone a New Orleans;
Le stiratrici; Bevitori d’Assenzio; Prova di balletto; Ballerina con bouquet.
L’Opera di Garnier.
Letture: E. Hobsbawm, Il trionfo della borghesia: 1848-1875, 1975, Laterza 2006, passi scelti.
7.
Unità che ripercorre i mo-menti salienti della ricerca artistica compresi tra il 1874, anno della nascita ufficiale dell’Impressioni-smo, e lo scoppio della Prima guerra mondiale nel 1914, comprendente il Post-impressionismo, il Simbolismo, il Moderni-smo.
Scienza della luce e del colore.
Premesse all’Impressionismo: lo studio di Nadar in boulevard des Capuci-nes; i contrasti simultanei di Chevreul (foto di Nadar del chimico a 100 anni); giovani indipendenti: L’Atelier di Bazille.
L’Impressionismo: contesto storico e critico, significato e principali espo-nenti: Monet (Impressione, levar del sole; Covoni, fine dell’estate; la serie della Cattedrale di Rouen; la serie delle Ninfee); Renoir (Ballo al Moulin de la Galette); Berthe Morisot (La culla).
Il Post-Impressionismo: il pointillisme di Seurat (Una domenica pomerig-gio alla Grande-Jatte); Le ricerche sintetiche di Cézanne (Natura morta con mele e arance; La serie della Montagna Sainte-Victoire). I divisionisti ita-liani: Segantini (Il castigo delle lussuriose); Pellizza da Volpedo (Il quarto stato).
Sogni di mondi lontani.
Gauguin in Bretagna: La bella Angéle, Il Cristo giallo; Pont-Aven e Nabis:
Paul Sérusier, Il talismano; La fuga di Gauguin a Tahiti: Arearea (Giocosità).
I precursori dell’espressionismo: Van Gogh, Notte stellata e Caffè di Notte (lettura di alcune lettere a Theo); Munch, L’Urlo e Pubertà.
Il Modernismo e le secessioni artistiche.
Quadro storico di riferimento: decadentismo, Belle époque, Primo con-flitto mondiale. Le diverse declinazioni del Modernismo in Europa e negli Stati Uniti: il Modernismo catalano: Antoni Gaudì (Sagrada Familia, Parco Güell); l’Art Nouveau in Francia (Guimard, Metropolitana di Parigi) e in Bel-gio (Horta, Hotel Tassel); il Modern Style britannico e la Scuola di Glasgow (ambiente di Mackintosh al M. Kelvingrove); il Liberty in Italia (Palazzo Ca-stiglioni di Sommaruga a Milano).
Le secessioni artistiche a Monaco, Berlino e Vienna. La Vienna fin de siècle e l’opera d’arte totale. Il Palazzo della Secessione di Olbrich, le mostre della secessione e il fregio di Gustav Klimt. Lo stile aureo e lo stile fiorito di Klimt (Ritratti di Adele Bloch Bauer e il Bacio) e confronti con Schiele (Cardinale e Monaca) e Kokoscha (La sposa del vento) per il passaggio
8.
Unità che ripercorre i mo-menti salienti dell’arte della prima metà del XX se-colo, con un taglio critico che contempla nel più am-pio contesto artistico an-che gli sviluppi della gra-fica.
Il Primo Novecento fra Avanguardie e Ritorni all’ordine.
Quadro storico di riferimento. Caratteri comuni alle Avanguardie. L’Espres-sionismo in Francia e in Germania: i Fauves e Matisse (Lusso, calma e vo-luttà; Ritratto di Derain; Paesaggio di Collioure; Joie de vivre; La danza; il-lustrazione grafica per la rivista Jazz: Icaro), Die Brücke e Kirchner: Cinque donne per strada e Marcella; le xilografie di Pechstein e Nolde. Dopo la guerra: la Neue Sachlinchkeit: Otto Dix, Trittico della guerra e I sette pec-cati capitali; George Grosz, I Pilastri della Società.
Il Cubismo e Picasso (periodo blu e rosa: Vecchio cieco e ragazzo e Acro-bata ed equilibrista; la scoperta dell’arte africana: Ritratto di Gertrude Stein e Demoiselles d’Avignon; il cubismo analitico e sintetico: Le roue des Bois e La bouteille de Bass; anni ’20 e ‘30: Tre donne alla fontana e Ritratto di Dora Maar; Guernica). Il cubismo orfico di Delaunay (Torre rossa).
Il Futurismo italiano: primo e secondo futurismo. Boccioni, La città che sale, il trittico degli Stati d’animo, Forme uniche della continuità nello spa-zio. Carrà dal futurismo del Manifesto interventista alla metafisica e al ri-torno all’ordine (Estate). Il Gruppo Novecento: Funi (Le villeggianti) e Si-roni (Paesaggio urbano). La metafisica: De Chirico, Il figliol prodigo; Gior-gio Morandi, Natura morta con palla e Natura morta del 1929.
Der Blaue Reiter e l’astrattismo: Kandinskij, Montagna e Primo acquerello astratto; Paul Klee, Wald Bau. De Stijl: Mondrian, Composizione B del 1935. Suprematismo e Costruttivismo in Russia: Malevich, quadrato nero;
Tatlin, Monumento alla terza internazionale; la grafica: El Lissitzky, Spezza i bianchi col cuneo rosso; Rodchenko, Manifesto per Gosizdat.
Dadaismo e Surrealismo: il Cabaret Voltaire di Zurigo; il ready made di Du-champ (Fontana) e Man Ray (Cadeau); le fotografie di Man Ray. I fotomon-taggi dei dadaisti berlinesi: Hausmann, ABDC Autoritratto, Hearthfield, Adolf il superuomo. Salvador Dalì, La persistenza della memoria e L’Enigma di Hitler; Magritte, La Trahison des images. Esposizioni dadaiste e surrea-liste.
Letture: Passi scelti dai manifesti teorici delle Avanguardie in Mario de Mi-cheli, Le avanguardie artistiche del Novecento e Id., Arte sotto le dittature.
Apr/
Mag
9.
Unità sugli sviluppi dell’ar-chitettura durante l’intero XX secolo e sulle correnti artistiche del Secondo No-vecento.
*
Al momento della stesura di questo documento que-sta è l’unica unità a non es-sere ancora stata affron-tata; lo sarà nelle due setti-mane centrali del mese di maggio.
L’Architettura del XX secolo per esempi chiave.
La nascita del grattacielo statunitense e la sua evoluzione: Le Baron Jen-ney, Home Insurance Building; Sullivan, Magazzini Carson; Mies Van der Rohe e Johnson, Seagram Building.
Walter Gropius, Bauhaus di Dessau;
Le Corbusier, Villa Savoye di Poissy;
Lloyd Wright, La casa sulla cascata e il Guggenheim di New York;
Pier Luigi Nervi e Giò Ponti, Grattacielo Pirelli;
L’architettura utopica: Buckminster Fuller e la cupola su New York;
L’architettura High Tech e il Centro Pompidou di Parigi di Renzo Piano e Rogers;
F. Gehry, Museo Guggenheim di Bilbao.
Il Secondo Novecento e l’esprit de finesse: l’arte informale negli Stati Uniti tra pittura d’azione (J. Pollock, Foresta incantata) e d’inazione (M. Rothko, Rosso bianco e marrone) e in Italia tra segno (L. Fontana, Concetto spaziale
Il Secondo Novecento e l’esprit de finesse: l’arte informale negli Stati Uniti tra pittura d’azione (J. Pollock, Foresta incantata) e d’inazione (M. Rothko, Rosso bianco e marrone) e in Italia tra segno (L. Fontana, Concetto spaziale