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Approcci distribuiti per la gestione collettiva delle infrastrutture

Le applicazioni che utilizzano approcci aperti e forme di organizzazione distribuita sono orientate alla creazione di sistemi auto-organizzati, inte- rattivi e guidati da azioni collettive, che gestiscono i flussi e le risorse della città enfatizzando il ruolo dei cittadini quali attori consapevoli nei processi di trasformazione della città. Le applicazioni introdotte nel primo capitolo come supporto alla comprensione del concetto di Smart City hanno messo in evidenza coma tale tipologia di sistemi abbia trovato applicazione in di- versi settori; si è rilevato inoltre come le reti auto-gestite di sensori e i servizi basati sulla condivisione di informazioni geolocalizzate siano entrambi uno strumento valido per stabilire servizi avanzati in ambiti differenti, ad esem- pio per coordinare in modo dinamico e flessibile la mobilità o la logistica o facilitare l’accesso alla risorse della città, facilitandone la condivisione e ottimizzandone l’utilizzo.

I progetti di reti auto-gestite di sensori, ovvero CitySense, Self-engineering

Ecologies, Internet Ø, EPCglobal, descritti nel primo capitolo, con l’uso di

tecnologie e dispositivi differenti hanno dimostrato la possibilità di creazione di sistemi per il monitoraggio dei flussi basati su forme distribuite di controllo e organizzazione. Un progetto simile è Pachube63, una tra le prime piatta-

forma web per l’Internet della Cose, che ha coinvolto una folta comunità di persone interessate a sviluppare una rete globale di sensori. Fondato nel 2008 da Husman Haque e successivamente convertito nelle piattaforme de- nominate Cosm e Xively, è un servizio web indipendente, totalmente aperto, che permette la condivisione di dati raccolti attraverso sensori sparsi in tutto il mondo. Il servizio permette che ogni utente inserisca nella piattaforma i propri sensori e li condivida con gli altri utenti, contribuendo a mappare stati e flussi di diverso tipo globalmente. Nel 2011 la piattaforma è stata acquisita da LogMeIn, azienda che offre servizi cloud-based, per il controllo remoto, la condivisione di file, la gestione dei sistemi, il backup dei dati e la collaborazione all’interno delle aziende. Pachube è stato convertito in Cosm e successiva- mente in Xively64, versioni rispettivamente non-commerciale e commerciale

della stessa piattaforma. L’acquisizione ha permesso di migliorare il servizio abilitando la creazione di reti di sensori maggiormente efficienti in termini di condivisione dei dati e di sicurezza nelle procedure di comunicazione; inoltre 63 http://www.haque.co.uk/pachube.php

64 https://xively.com/

Pachube, Cosm, Xively

ha aumentato le funzionalità della piattaforma abilitando la connessione tra sensori e attuatori che cooperano per il compimento di azioni. Le piattafor- me Pachube-Cosm-Xively costituiscono un progetto di sperimentazione del paradigma dell’IoT e promuovono la creazione di reti di oggetti connessi glo- balmente e auto-organizzati. Negli ultimi anni sono state sviluppate diverse piattaforme simili che incentivano la produzione di reti di oggetti collaboranti e interattivi: open�Sen�se65 e Paraimpu66, ad esempio, sono entrambe dota-

te di una interfaccia che permette di disegnare le interazioni, facilitando la connessione degli oggetti anche per utenti poco esperti che si avvicinano al mondo dell’IoT per interessi sia didattici che professionali.

Il più recente progetto Thingful67, sviluppato dal collettivo Umbrellium68 co-

stituito da architetti - tra cui Usman Haque - esperti commerciali, designers, produttori e tecnologi creativi, è una piattaforma che permette la ricerca di oggetti appartenenti alla Public Internet of Things evidenziandone localizza- zione, proprietà e ragioni del loro utilizzo.

Il progetto Smart Citizens69, una piattaforma web operante globalmente, facilita

la connessione di persone, dati e conoscenze per la costruzione di servizi e indicatori di valutazione della città, basandosi su una sistema informativo aperto e distribuito. Il progetto utilizza risorse software opensource e si av- vale dello Smart Citizen Kit. Quest’ultimo è uno dispositivo dotato di sensori attraverso cui i cittadini possono condividere i dati raccolti localmente con la comunità globale del progetto Smart Citizen, collaborando alla costruzione della mappa globale che raccoglie e confronta i dati ricevuti e li trasforma in informazioni che migliorano la conoscenza dei contesti locali.

Il progetto City Dashboard, introdotto precedentemente in quanto sviluppato dalla città di Amsterdam nell’ambito del progetto Amsterdam Smart City, utilizza i dati sulla città per costruire rappresentazioni grafiche, facilitando la lettura degli stati della città. City Dashboard è una piattaforma aperta e si avvale dell’uso di APIs affinché possa essere replicata in altre città, inte- grando dati differenti. La creazione di un sistema aperto amplia le possibilità di sperimentazione delle piattaforme e al contempo stimola il coinvolgimento dei cittadini e la creazione di servizi innovativi.

Le piattaforme basate sulla condivisione di informazioni geolocalizzate costi- tuiscono da un lato dei sistemi informativi geografici aperti, che permettono

65 http://open.sen.se/ 66 http://paraimpu.crs4.it/ 67 http://umbrellium.co.uk/portfolio/thingful/ 68 http://umbrellium.co.uk/ 69 http://www.smartcitizen.me/ Smart Citizens City Dashboard Paraimpu Thingful

Figura 35

Pachube, piattaforma web

per l’Internet delle Cose, Haque Design, 2008. Nel 2011 è stata acquisita e convertita in Xively, che

offre servizi alle imprese per la gestione di reti di oggetti interconnessi.

Figura 36 Paraimpu, è uno strumento sociale per connettere,comporre e condividere oggetti,

Paraimpu, 2014. Gli utenti possono connettere al Web oggetti fisici e creare reti di oggetti collaboranti e applicazioni personalizzate.

Figura 37

Thingful, è uno strumento

che permette di osservare la distribuzione geografica e di identificare tutti gli oggetti appartenenti alle reti pubbliche di Internet delle Cose, Umbrellium, 2015.

Figura 38

Smart Citizen, è un

progetto partecipativo che permette ai cittadini di contribuire attivamente alla creazione di indicatori di qualità urbana attraverso l’uso di sensori open source che misurano

temperatura, umidità, luce, suono, ossido di carbonio, diossido di azoto,

di creare archivi di informazioni sui luoghi della città, migliorandone l’acces- sibilità, come osservato nel primo capitolo in riferimento alle applicazioni e piattaforme basate sui principi dell’Urban Informatics; dall’altro, grazie all’utilizzo delle APIs, contribuiscono a creare servizi che utilizzano tali in- formazioni per migliorare il coordinamento, spesso in tempo reale, nell’uso di risorse condivise.

Le sperimentazioni avviate dal SENSEable City Laboratory70 presso il Massa-

chussets Institute of Technology, hanno testato l’efficacia di piattaforme web per l’integrazione e la rappresentazione in tempo reale di dati sugli eventi e i flussi della città. Tali rappresentazioni sono mirate a migliorare l’integrazione dell’informazione nei contesti urbani, facilitando la creazione di conoscenza diffusa, l’interpretazione dei fenomeni e ottimizzando e migliorando le possi- bilità di coordinazione collettiva. Live Singapore71, Real Time Copenhagen72,

Wiki City Rome73, Real Time Rome74, costituiscono le prime applicazioni di

Real-time City (Townsend, 2000), anche definite con i termini Currentcity75 e

Wiki City (Calabrese et al., 2009) e integrano rappresentazioni in tempo reale

sui flussi delle reti di trasporto e delle reti di telefonia mobile, condividen- dole pubblicamente. Più recentemente sono state sviluppate HubCab76, che

osserva e analizza gli spostamenti dei taxi nella città di New York durante il 2011 e Boston 3-1-177 che osserva e analizza le segnalazioni di guasti nelle

strutture e infrastrutture pubbliche da parte dei cittadini tra il 2010 e il 2012. I servizi basati sul coordinamento di risorse condivise sono ampiamente utilizzati nei servizi per la mobilità - come evidenziato in precedenza - prin- cipalmente attraverso il car-sharing e il ride-sharing, ne sono degli esempi

Lyft, Uber, Sidecar, Wingz, BlaBlaCar, o per la condivisione di spazi di sosta

parzialmente utilizzati, come ad esempio JustPark. Si è osservato come tali applicazioni costituiscano un servizio che si basa sulla creazione di una rete sociale affidabile e basata sulla reputazione personale sottolineando come il funzionamento efficiente del sistema non sia esclusivamente appoggiato all’utilizzo di tecnologie sofisticate, ma sia strettamente correlato alla capacità degli utenti di interagire in modo efficace. In questo modo il servizio acquista 70 http://senseable.mit.edu/ 71 http://senseable.mit.edu/livesingapore/ 72 http://senseable.mit.edu/realtimecopenhagen/ 73 http://senseable.mit.edu/wikicity/rome/ 74 http://senseable.mit.edu/realtimerome/ 75 http://senseable.mit.edu/currentcity/index.html 76 http://hubcab.org/#13.00/40.7250/-73.9484 77 http://senseable.mit.edu/bos311/ Real-time city

dinamicità, flessibilità e ottimizza le risorse attraverso modalità auto-orga- nizzate basate sulle interazioni sociali. In tale tipologia di servizi, l’utilizzo di tecnologie di informazione e comunicazione è soprattutto un mezzo per estendere ed intensificare le reti sociali, abilitando nuove modalità organiz- zative secondo schemi non gerarchici. L’attenzione è posta verso la qualità dell’esperienza, legata all’efficacia e all’efficienza del servizio, ma anche alla possibilità di stabilire relazioni sociali.

La qualità di un servizio è valutata non soltanto in termini di efficienza an- che dal progetto Chromorama78 che mette in evidenza come il sistema della

mobilità urbana possa diventare per gli utenti non solo un mezzo attraverso cui raggiungere con il massimo dell’efficienza diversi punti della città, ma anche un veicolo attraverso cui arricchire la propria conoscenza della città.

Chromorama, sviluppato dallo studio londinese Mudlark, è un gioco urbano

che si appoggia alla oylster79, la smart card utilizzata nel sistema dei tra-

sporti pubblici nell’area metropolitana londinese. Il gioco, consistente in una piattaforma web in cui convergono i dati sugli spostamenti registrati dalla

oylster, suggerisce strade alternative affinché possano essere esplorate

porzioni differenti di città. I suggerimenti sono rivolti al conseguimento di particolari obiettivi e all’espletamento di missioni urbane, che insieme co- struiscono una narrazione della città sviluppata attraverso i suoi luoghi più significativi. Gli spostamenti sono visualizzati in una mappa tridimensionale e il raggiungimento degli obiettivi può essere condiviso su Facebook o Twitter, generando una maggiore interattività sociale. Il processo attivato consente ai viaggiatori, soprattutto ai pendolari che compiono spostamenti meno va- riabili, di migliorare la conoscenza della città sollecitati dai suggerimenti di percorsi alternativi, il cui fine è quello di ampliare l’esperienza urbana, talvolta

sabotando l’efficienza offerta dal servizio di mobilità, ma arricchendo i loro

spostamenti quotidiani di nuovi valori.

Tra gli strumenti che utilizzano sistemi informativi sulla città per attivare forme di coordinamento collettivo in tempo reale sono stati introdotti nel primo capitolo i LBSN. Essi, similmente ai LBS, sono servizi basati sulla località che facilitano l’accesso ai luoghi della città e permettono agli utenti di contribuire al processo di significazione di tali luoghi; in aggiunta i LBSN integrano la componente sociale che diventa un mezzo per realizzare azioni collettive auto-gestite.

Una ulteriore e più approfondita trattazione di alcuni servizi di LBSN sarà 78 http://www.wearemudlark.com/projects/chromaroma/

79 http://www.tfl.gov.uk/fares-and-payments/oyster

affrontata nel terzo capitolo grazie alle esperienze portate dagli intervistati che descrivono il funzionamento dei servizi AirBnb per la condivisione di al- loggi, ohSoWe per la condivisione di oggetti usati parzialmente e EveryBlock per stabilire relazioni sociali all’interno dei quartieri. EveryBlock è un’avan- zata piattaforma di scambio di informazioni geolocalizzate, o di contenuti

hyperlocal, relative ai quartieri della città e perciò può essere anche definita

come civic media. Essa costituisce un mash-up di informazioni appartenenti a database ufficiali e di informazioni generate dagli utenti: le prime godono di maggiore affidabilità ma spesso sono fornite in intervalli temporali lunghi che non facilitano azioni proattive ma ne permettono solo l’osservazione a posteriori; le seconde sono basate sulla reputazione sociale e sulla capacità di ogni utente di creare intorno a sé una solida rete sociale e possono essere fornite in tempo reale facilitando la possibilità di azioni coordinate ed efficaci. La necessità di creare un sistema informativo in tempo reale sugli eventi della città ha generato la sperimentazione del servizio open 31180 che ha

ampliato le possibilità di segnalazione di guasti e anomalie da parte dei cit- tadini in diverse città degli Stati Uniti, affiancandosi e rendendo più efficace il preesistente servizio di segnalazione telefonica 311. Il rinnovato servizio 311 migliora l’interazione tra i cittadini e la Municipalità facilitando le segna- lazioni di guasti ed anomalie da parte dei cittadini e rendendo trasparente e rintracciabile il processo di ricezione delle segnalazioni e di risoluzione delle problematiche da parte della Municipalità. Il servizio open 311 è attivo in numerose città degli Stati Uniti, tra cui Boston81, San Francisco82 e Chicago83;

New York84, nonostante non abbia aderito al protocollo Open 311, ha attiva-

to un efficiente servizio che facilita la rintracciabilità delle segnalazioni dei

80 http://www.open311.org/

81 http://www.cityofboston.gov/doit/apps/citizensconnect.asp

Il servizio, denominato Citizen Connect, è costituito da un’applicazione mobile e da un portale web da cui sono accessibili e tracciabili le segnalazioni e lo stato di avanzamento nella risoluzione delle problematiche (https://mayors24.cityofboston. gov:4443/).

82 http://www.sf311.org/index.aspx

Il servizio permette di segnalare problematiche relative a 10 diverse categorie e con- trollarne lo stato.

83 http://www.cityofchicago.org/city/en/depts/311.html

Le segnalazioni di guasti e anomalie, ricevute dalla Municipalità attraverso segna- lazioni telefoniche o via Internet confluiscono all’interno di un sistema informativo univoco che rende possibile controllarne lo stato sia attraverso il Service Tracker (http://servicetracker.cityofchicago.org/), che attraverso il portale di accesso al sistema informativo della Municipalità di Chicago (https://data.cityofchicago.org/).

84 http://www1.nyc.gov/311/index.page

Le segnalazioni sono tracciabili anche per mezzo di mappa; inoltre dal portale web sono accessibili informazioni sullo stato dei servizi urbani e sul livello di qualità riscontrato.

EveryBlock

Figura 39

La piattaforma digitale sviluppata da openPlans

per Chicago Department of Transport permette

ai cittadini di suggerire l’installazione di nuovi stalli per biciclette e di verificare lo stato della richiesta.

Figura 40

FixMyStreet consente

ai cittadini di segnalare anomalie osservate nelle infrastrutture urbane, ad esempio: la presenza di rifiuti, guasti sugli impianti di illuminazione, pavimentazioni deteriorate.

Figura 41

Nel City of Chicago - Data Portal, tra i numerosi set

di dati, sono presenti le segnalazioni di guasti e anomalie riportate dai cittadini attraverso il servizio

311 e il relativo stato di

avanzamento; la mappa mostra i tombini aggiustati nell’ultima settimana. Figura 42 Il 311 Service Tracker Chicago riporta le segnalazioni di guasti e anomalie e permette di verificare lo stato delle segnalazioni inoltrate.

cittadini. Il servizio open 311 è reso operativo da openPlans85, una società

che opera per migliorare l’attività di pianificazione urbana attraverso l’uso di nuove tecnologie di informazione e comunicazione che migliorano l’intera- zione tra cittadini e Municipalità per mezzo di mappe collaborative facilitanti il dialogo tra pianificatori, progettisti, e le comunità urbane, aprendo nuove possibilità di trasformazione collettiva dello spazio.

In Europa la piattaforma FixMyStreet 86, attiva dal 2007, offre un servizio simile

in diverse città, tra cui la Municipalità di Londra, fornendo anche in questo caso un prezioso supporto alla gestione della città e migliorando l’interazione tra i cittadini e il governo locale. FixMyStreet è reso operativo da MySociety87,

impresa sociale not-for-profit della Gran Bretagna, che sviluppa piattaforme digitali per incrementare il coinvolgimento civico e la capacità dei cittadini di incidere nelle decisioni intraprese dalla istituzioni e dai governi locali.

85 http://www.openplans.org/ 86 http://www.fixmystreet.com/ 87 https://www.mysociety.org/

FixMyStreet open Plans

2.5 VALORE DEGLI APPROCCI DISTRIBUITI E