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L’approccio metodologico per la rilevazione dei fabbisogni e delle problematiche

PROBLEMATICHE E FABBISOGNI IMPRENDITORIALI Introduzione

3.1 L’approccio metodologico per la rilevazione dei fabbisogni e delle problematiche

Per l’analisi delle problematiche e dei fabbisogni è stato scelto il world cafè, strumento di discussione informale che consente a tutti i partecipanti di contribu-

ire in maniera costruttiva e concreta al dibattito su argomenti concordati. L’idea di base è stata quella di creare un momento in cui condividere e apprendere infor- mazioni, punti di vista e conoscenze finalizzato a evidenziare, nel caso specifico, fabbisogni d’intervento.

In particolare, la discussione condotta nel world cafè ha riguardato tre temi ritenuti, nell’ambito dell’OIGA, particolarmente strategici non solo per l’insedia- mento di nuove imprese ma anche, e soprattutto, per la loro permanenza in vita: la gestione del rischio d’impresa, la gestione dei beni pubblici e la competitività aziendale. Allo scopo di incoraggiare i partecipanti a esprimere le proprie opinioni sono stati organizzati tre tavoli per ogni tema di discussione, per ciascuno dei quali è stato individuato un facilitatore esperto in materia che, contestualizzando il tema oggetto di dibattito, ha animato la discussione con il solo scopo di stimolare la par- tecipazione di tutti i presenti. Con l’aiuto dei rapporteur, i facilitatori hanno redatto una sintesi della discussione che ha costituito la base dell’analisi dei fabbisogni22 presentata nei successivi paragrafi.

Alla discussione sono stati invitati a partecipare i rappresentanti delle as- sociazioni giovanili e femminili delle Organizzazioni Professionali, agrotecnici, funzionari regionali, funzionari del Ministero dell’agricoltura e ricercatori. I parte- cipanti sono stati invitati a “spostarsi” da un tavolo tematico all’altro portando su tutti e tre i temi oggetto di discussione la loro esperienza e conoscenza. L’incrocio delle diverse opinioni ha portato ad approfondire più aspetti legati allo stesso argo- mento consentendo un’esplorazione mirata dei fabbisogni. Nel corso della sessio- ne plenaria è stata assicurata ai partecipanti la restituzione completa degli aspetti rilevati nel svolgimento delle singole discussioni.

L’altro strumento di rilevazione fabbisogni utilizzato, in questo caso specificata- mente per comprendere le esigenze espresse dai giovani agricoltori nelle fasi di start up, è stato il questionario “I giovani imprenditori nell’agricoltura italiana: raccogliamo i fabbisogni” diffuso via web attraverso il sito della RRN23 del Mipaaf e promosso attra- verso le postazioni regionali della RRN, le Regioni, i tecnici agricoli, le Organizzazioni Professionali agricole e i social network (Facebook, Linkedin e Twitter).

L’impostazione del questionario, come spesso accade per questa tipologia di strumenti, rischiava di trasformarsi in un maldestro interrogatorio che perde di vi- sta l’obiettivo dell’analisi: infatti, la raccolta dei fabbisogni, un contesto di partenza

22 La sintesi delle discussioni sui tre temi sono riportate negli approfondimenti riportati nella seconda sezione del presente lavoro.

assai diversificato per ragioni di ordine territoriale, settoriale, tipologia di impresa e di imprenditore, genere, e una vasta letteratura sui problemi all’insediamento portavano, da una parte a una lunghissima lista di domande e, dall’altra a focaliz- zare l’attenzione su fattori noti e studiati, rischiando di far perdere l’occasione per soddisfare più recenti o inediti interrogativi di ricerca.

Si è optato, quindi, per una serie di domande indirizzate alla classificazio- ne di imprenditore e imprese: generalità anagrafiche, titolo di studio, posizione fiscale, stato civile dell’imprenditore e all’eventuale presenza di figli (e quindi di potenziali successori aziendali24); alla localizzazione dell’impresa, forma giuridica, dimensione aziendale ed economica, orientamento produttivo e principali produ- zioni, altre attività presenti in azienda, manodopera, associazionismo, modalità di commercializzazione e di conferimento dei prodotti, utilizzo di tecnologie per la comunicazione. Accanto a domande necessarie a fotografare le caratteristiche strutturali di imprese e imprenditori, ne sono state inserite altre rivolte a far emer- gere aspetti normalmente non monitorati. In tal senso, il questionario conteneva domande relative alla presenza di altre attività, di produzioni di qualità o certifi- cate, sull’utilizzo di strumenti informatici, sui mezzi utilizzati per l’aggiornamento professionale25.

La seconda parte dell’indagine, cuore del questionario, è stata organizzata su due livelli: il primo rivolto a ricostruire le modalità di insediamento nell’im- presa, l’eventuale ricorso a finanziamenti pubblici e la capacità dell’agricoltore di utilizzare gli strumenti di aiuto, materiali e immateriali, disponibili; il secondo, invece, destinato a raccogliere le informazioni riguardo le difficoltà incontrate e i fabbisogni espressi nelle fasi di avvio delle attività.

La rilevazione di problematiche e fabbisogni è stata effettata attraverso un set di risposte date (tabella 3.1) ricavate dall’analisi bibliografica relativa ai giovani imprenditori.

Il set di risposte, sia in termini di problematiche avvertite sia di fabbisogni espressi, è riconducibile a due ordini di questioni:

- gestione aziendale, accesso ai fattori (produttivi e finanziari) e competitività dell’impresa;

- accesso alle conoscenze, alle competenze e alle innovazioni.

Il primo gruppo di questioni ha interessato la sfera dell’impresa e della sua

24 Per approfondimenti sull’argomento si rimanda a Barberis (1993, 2009), Barberio e Mantino (1988), INSOR (2004).

gestione. Diversi autori (Pinto, 1998b; European Parlament, 2000; INSOR, 2004), come riportato nel capitolo I, si sono soffermati, tra la fine degli anni ’90 e l’inizio del 2000, sulla questione dell’accesso ai fattori della produzione e al credito. Si tratta di problemi tornati di recente all’attenzione (Frascarelli, 2013) prima di tutto a causa della stretta creditizia operata dalle banche per la crisi finanziaria (Cafiero et al., 2007; Adinolfi et al., 2012), ma anche a seguito delle proposte normative tese a favorire l’accesso dei giovani ai fattori produttivi.

Tabella 3.1 – Problematiche e fabbisogni

Problemi incontrati all’insediamento Fabbisogni rilevati al momento dell’insediamento Accesso ai fattori produttivi Aiuti per l’accesso ai fattori produttivi

Accesso al credito Garanzie, facilitazioni e aiuti per l’accesso al credito

Accesso ai finanziamenti pubblici Formazione/informazione specifica Mancanza di conoscenze e competenze

professionali adeguate

Assistenza tecnica (AT), consulenza e servizi adeguati

Mancanza assistenza tecnica, consulenza e

servizi adeguati Supporto per la commercializzazione dei prodotti Commercializzazione prodotti Altro

Adeguamento a norme (consulenza, igiene e benessere animale, ecc.)

Altro

Fonte: Elaborazione INEA su informazioni del questionario

Il secondo gruppo di questioni ha riguardato l’imprenditore e il suo baga- glio di conoscenze e competenze. Le problematiche relative all’accesso alla co- noscenza e alle innovazioni non solo trovano ampio spazio in letteratura (Bar- beris, 1993; European Parlament, 2000; Vagnozzi, 2007; Sabbatini, 2011), ma sono anche tra le questioni più evidenziate dagli attori coinvolti nel processo di rilevazione. Come vedremo più avanti, tutto ciò che ruota intorno alla com- petitività e alla diversificazione aziendale è in parte ricondotto alle difficoltà di accesso alla conoscenza nel senso più lato del termine.

Infine, è stato chiesto ai giovani, attraverso domande a risposta libera, di indicare quali fattori potessero essere elemento di successo o di fallimento per la propria attività imprenditoriale.

regioni26. Non parliamo, dunque, di un campione statisticamente valido, ma di uno spaccato interessante di osservazione che ci da la possibilità di ricostruire le esigenze di una parte di coloro che hanno (più o meno) di recente intrapreso l’attività agricola.

3.2 I problemi e i fabbisogni dell’agricoltura italiana nella lettura