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Capitolo II – Schede di analisi per tema

2.1 Gli arabi e l'Arabia preislamica

TESTO I: LA STORIA. L'IMPRONTA DELL'UMANITÀ INFORMAZIONI SUL TESTO296

293 F. Pingel, Unesco Giudebook on Textbook Research and Textbook Revision, 2nd revised and updated edition, Paris-Braunschweig 2010. p. 31.

294 M. Q. Patton, op.cit, p. 428. 295 Ivi, p. 423.

296 Le informazioni relative ai testi non verrà ripetuta nelle prossime schede di analisi relative agli altri temi.

• Autore: C. Frugoni.

• Editore: Zanichelli, Bologna.

• Prima edizione: 2007.

• Ristampa: 2009, 2010, 2011.

I. INDICATORI STRUTTURALI Definizione della/e unità di analisi

Pagina/e 123-124

Paragrafo/i L'Arabia prima dell'Islam.

• Ai confini dei grandi imperi.

• Le antiche società dell'Arabia.

• La religione politeista degli Arabi.

Scheda/e Non presenti.

Informazioni sul testo

Ampiezza Circa 1½ pagina, di un totale di 58 righe. Genere testuale Espositivo e descrittivo.

Fonte Non è riportata.

Esercizi • “Per studiare” p. 124 e riguarda i seguenti temi: gli aspetti dell'Arabia nel VII secolo (la situazione politica e le credenze degli Arabi); le entità politiche in cui si trova divisa l'Europa nel VII secolo e la nuova forza presente nel Mediterraneo.

• Esercizio 1, p. 139 che riguarda le caratteristiche del territorio, gli insediamenti, la popolazione e le attività praticate.

Obiettivo didattico Implicito e informativo.

Valutazione generale: il testo descrive alcuni aspetti dell'Arabia, quali le caratteristiche morfologiche del territorio, il clima, gli abitanti, la credenza, le vie carovaniere e la città principale. Il testo si dedica anche ad altri temi, come il contatto tra gli arabi e gli imperi bizantino e persiano, l'importanza della Mecca e della Pietra Nera e le attività commerciali. Apparato iconografico

Prima iconografia:

Numero e pagina Numero 1, p. 123.

Tipo Rappresentazione cartografica

Ampiezza e dimensione 1/3 pagina: (13,4cm x 8cm).

Testo della didascalia “L'Arabia e il Medio Oriente nel VII secolo” (p. 123).

Testo verbale collegato “Dai porti del sud e dalle coste del Golfo Persico, una rete di vie carovaniere attraversava l'Arabia verso le città della Mesopotamia e della Siria, verso Gaza in Palestina e Alessandria in Egitto” (p. 123).

Descrizione La cartina rappresenta l'Arabia con le sue principali vie carovaniere.

Fonte Non è riportata.

Valutazione generale: il contenuto della cartina è coerente con il testo. 75

Seconda iconografia:

Numero e pagina Numero 2, p. 123.

Tipo Immagine

Ampiezza e dimensione 3,9cm x 10,17cm

Testo della didascalia “Un beduino con i suoi dromedari in un antico rilievo dell'Arabia

meridionale”297.

Testo verbale collegato “Le merci attraversavano il deserto in lunghi e affollati convogli (le

«carovane») di dromedari, i soli animali capaci di resistere alla sete e alla

fame in un ambiente così ostile”.

Descrizione L'immagine include quattro rilievi che raffigurano rispettivamente due persone con un bastone in mano, due persone su un dromedario, tre persone, uno dei quali monta un cavallo, due persone, uno dei quali monta un cavallo.

Fonte Parigi, Museo del Louvre.

Valutazione generale: l'immagine è parzialmente rappresentativa rispetto al testo e alla didascalia, infatti, essa raffigura quattro rilievi, di cui uno soltanto rappresenta il dromedario. Gli altri due rappresentano invece il cavallo, mentre l'ultimo raffigura alcuni uomini.

Terza iconografia:

Numero e pagina Numero 3, p. 124.

Tipo Immagine.

Ampiezza e dimensione Circa ¼ pagina: (8cm x 12,5cm), in cui l'immagine della Ka‘ba misura: (0,7cm x 0,5cm).

Testo della didascalia “Il santuario della Mecca, con la Pietra Nera, raffigurato su una

piastrella di ceramica del XVII secolo”.

Testo verbale collegato “Nel santuario, dove erano conservati vari idoli, i pellegrini adoravano soprattutto la Pietra Nera”.

Descrizione La piastrella è decorata ai lati con disegni e un versetto del Qurān. Nel mezzo c'è un disegno molto piccolo e approssimativo della Ka‘ba, che non fa vedere la Pietra Nera né altri dettagli.

Fonte Non presente.

Valutazione generale: l'immagine della Ka‘ba – essendo troppo piccola (0,7cm x 0,5cm) – non raffigura bene il santuario e non evidenzia in alcun modo la Pietra Nera, che è scritta in grassetto sia nella didascalia, sia nel testo principale e quindi, risulta poco rappresentativa.

II. INDICATORI CULTURALI E/O RELIGIOSI Dimensione storica

Periodo storico Epoca passata (VII secolo).

Eventi riportati Competizione tra gli imperi bizantino e persiano.

297 A proposito delle citazioni, occorre precisare che le parole scritte in corsivo o in grassetto sono degli autori, salvo diverse indicazioni.

Dimensione linguistica

Parole evidenziate Oasi, vie carovaniere, carovane, beduini, La Mecca, organizzati in clan, tribù, feticisti, città santa, Pietra Nera.

Termini e/o nomi arabi

Il primo: Yemen

Trascrizione (IPA) Yaman

Pronuncia [yaman]

Definizione fornita Non è presente.

Il secondo: Mecca

Trascrizione (IPA) Macca

Pronuncia [makka]

Definizione fornita Non è presente.

Il terzo: Kaaba

Trascrizione (IPA) Ka‘ba

Pronuncia [kaҁba]

Definizione fornita Un piccolo santuario di forma cubica.

Valutazione generale: i nomi dei luoghi sono italianizzati. La trascrizione di Ka‘ba permette una pronuncia vicina alla parola originale, di meno invece è la trascrizione di Macca, in cui la vocale (a) è scambiata con la vocale (e).

Descrizione degli arabi e dell'Arabia preislamica

La penisola arabica • “Ai confini dei grandi imperi. L'Arabia è una penisola del Medio Oriente, grande quasi dieci volte l'Italia. È per la maggior parte occupata da deserti di sabbia e roccia, con un clima molto caldo e secco. Intorno alle rare sorgenti d'acqua si trovano le oasi: piccole aree dove crescono alberi ed erba, come delle isole fertili in un immenso mare di sabbia e calore” ;

• “Al sud […] c'era molta più acqua e perciò si erano sviluppati fin dall'antichità vari regni con fiorenti città. C'erano anche ricchi porti […]. Dai porti del sud e dalle coste del Golfo Persico, una rete di vie

carovaniere attraversava l'Arabia verso le città della Mesopotamia e

della Siria, verso Gaza in Palestina e Alessandria in Egitto. […] ambiente così ostile”( p. 123).

Organizzazione sociale • “Erano organizzati in clan, cioè in gruppi di famiglie legate da parentela e in tribù (composte da più clan)” (p. 124).

Sistema culturale • Stile di vita nomade: “I beduini erano pastori, mercanti e predoni. In sella ai loro dromedari percorrevano il deserto lungo le piste degli antichissimi letti di fiumi scomparsi, che permettevano loro di non perdere la strada”;

• Stile di vita sedentario: “Al sud […] c'era molta più acqua e perciò si erano sviluppati fin dall'antichità vari regni con fiorenti città. C'erano anche ricchi porti […]”; (p. 123); “La Mecca era il centro di

fiere e mercati […] (p. 124);

• Religione: “Gli Arabi erano feticisti, adoravano cioè oggetti ai quali attribuivano qualità divine. Nella loro attività di mercanti e intermediari, però, erano entrati da tempo in contatto anche con la religione ebraica. […] La tradizione beduina aveva nel tempo accolto anche varie figure di origine biblica, come i profeti e gli angeli” (p. 124).

Economia • “Solo nelle oasi vivevano, in piccoli villaggi, gruppi di contadini che coltivavano un po' di cereali”;

“[...] una rete di vie carovaniere attraversava l'Arabia verso le città della Mesopotamia e della Siria […]”;

“[...] i beduini, pastori nomadi del deserto che spesso si dedicavano alla razzia, ai danni di altre carovane o dei poveri contadini delle oasi” (p. 123).

Sistema politico Non è presente. Cultura materiale Non è presente. Sistemi espressivi Non sono presenti.

Contatto tra le culture Commerciale, competitivo e di intermediazione. Definizione della

cultura araba Primitiva.

Descrizione degli arabi Contadini, beduini, pastori nomadi, si dedicavano alla razzia e ai danni, mercanti, predoni, poveri, feticisti, sleali. I sacerdoti del santuario, inoltre, sono descritti come “avida casta”.

Valutazione generale: la descrizione dell'Arabia è abbastanza variegata. La descrizione delle antiche società arabe contiene a volte delle generalizzazioni. In generale, sono assenti gli aspetti positivi degli arabi e nella descrizione della loro religione, non c'è una chiara distinzione tra il feticismo e il politeismo Tuttavia, il testo accenna ai rapporti interreligiosi e interculturali instaurati tra gli arabi e altri paesi, nonché tra le stesse comunità arabe.

Pregiudizi, stereotipi, razzismo, etnocentrismo, intolleranza, superiorità o altro

• Generalizzazioni:

• I beduini sono descritti nel testo come pastori, mercanti e predoni.

• Gli arabi sono descritti generalmente come feticisti.

• Superiorità:

• Il mondo arabo è descritto come situato “Ai confini dei grandi imperi”.

• Gli arabi entrano in contatto con culture avanzate e con organizzazioni sociali complesse.

Educazione interculturale

L'unità di analisi trasmette le seguenti idee:

Gli arabi erano: contadini, pastori, nomadi del deserto, beduini, dediti spesso alla razzia e ai danni di carovane o poveri contadini, mercanti, predoni, feticisti. Loro mutavano la loro lealtà per gli imperi bizantino e persiano ed erano capaci di conviverci pacificamente a prescindere dalle differenze religiose e culturali.

Valutazione generale:

La descrizione dell'Arabia preislamica è abbastanza variegata, mentre quella degli arabi appare delle volte generale e parziale. Inoltre, si è potuto notare che le caratteristiche attribuite all'arabo non includono quelli positive. Fa eccezione la possibilità di instaurare pacifici rapporti interreligiosi e interculturali tra gli arabi. Il primo si riferisce ai rapporti tra gli arabi feticisti, ebrei e cristiani e il secondo si riferisce ai rapporti commerciali tra gli arabi e le altre popolazioni. Un elemento, quest'ultimo, che risulta utile per favorire l'educazione interculturale e l'educazione alla pace.

TESTO II: LA VALIGIA DELLA STORIA INFORMAZIONI SUL TESTO

• Autore: G. De Luna.

• Editore: Paravia, Torino.

• Prima edizione: 2004.

• Ristampa: 2005, 2006, 2007, 2008.

I. INDICATORI STRUTTURALI Definizione della/e unità di analisi

Pagina/e 108

Paragrafo/i Gli Arabi prima dell'Islam • Una civiltà del deserto. • Gli Arabi e i loro culti. Scheda/e

Informazioni sul testo

Ampiezza Circa ½ pagina, di un totale di 48 righe divise in due colonne. Genere testuale Implicito e descrittivo.

Fonte Non è riportata.

Esercizi “Tracce di lavoro”: esercizio 2, (p. 118). L'esercizio tratta le caratteristiche principali della civiltà araba preislamica, quali la posizione geografica, il territorio, le attività economiche, l'organizzazione sociale, la religione e la cultura.

Obiettivo didattico Implicito informativo.

Valutazione generale: il testo descrive le due parti dell'Arabia, riferendosi alle caratteristiche morfologiche del territorio e alla popolazione.

Apparato iconografico Prima iconografia:

Numero e pagina Numero non è assegnato, p. 108.

Tipo Miniatura

Ampiezza e dimensione circa 1/8 pagina (13cm x 7cm).

Testo della didascalia “Miniatura risalente al 1237, raffigurante un branco di dromedari guidati al pascolo.”

Testo verbale collegato Non è specificato.

Descrizione La miniatura rappresenta un branco di dromedari guidati da una donna.

Fonte Non è riportata.

Valutazione generale: l'immagine è abbastanza coerente con il testo e con la didascalia. Seconda iconografia:

Numero e pagina Numero non assegnato, p. 108.

Tipo Rappresentazione cartografica

Ampiezza e dimensione 8,5cm x 10cm

Testo della didascalia “L'Arabia prima di Maometto”.

Testo verbale collegato Non è specificato.

Descrizione La cartografia rappresenta le principali città dell'Arabia, le Oasi, le piste carovaniere, le vie marittime, il deserto e le zone coltivate.

Fonte Non è riportata.

Valutazione generale: il contenuto della cartina è coerente con la didascalia, ma non lo è completamente con il testo, in quanto non evidenzia le zone coltivate presenti nella regione meridionale dello Yemen e di cui parla lo stesso testo.

II. INDICATORI CULTURALI E/O RELIGIOSI Dimensione storica

Periodo storico Epoca passata (VII secolo).

Eventi riportati • Lo stabilire dei rapporti commerciale tra l'impero romano e quello arabo nel I millennio a.C.;

• La trasformazione della realtà complessa dell'Arabia per merito del Profeta.

Dimensione linguistica

Parole evidenziate: Genti nomadi; popolazioni sedentarie; lingua, gruppo semitico, tribù; fede religiosa politeista, Pietra nera e Maometto.

Termini e/o nomi arabi:

Termini nuovi non analizzati precedentemente298:

Il primo: badawi

Trascrizione (IPA) badawi

Pronuncia [badawi]

Definizione fornita Abitanti del deserto,

298 Per evitare la ripetizione dell'analisi delle parole arabe, si limiterà, d'ora in poi, ad analizzare solo quelle nuove, mentre quelle precedentemente analizzate verranno solo elencate.

Valutazione generale: la trascrizione e la definizione del termine badawi è corretta. Solo che la parola è al singolare, mentre la sua definizione è al plurale.

Termini precedentemente analizzati: Yemen, Mecca, Ka'ba e Maometto.

Valutazione generale: i termini precedenti sono italianizzati, eccetto la parola ka'ba. Descrizione degli arabi e dell'Arabia preislamica

La penisola arabica • “un territorio di circa tre milioni di chilometri quadrati, occupata prevalentemente dal deserto”

• “Queste terre [delle oasi e della regione meridionale dello Yemen] erano ricche d'acqua grazie alle piogge regolari e a complessi sistemi di irrigazione” (p. 108);

Organizzazione sociale • “[...] l'organizzazione sociale di tipo tribale” (p. 108).

Sistema culturale • Religione: “[...] e la fede religiosa politeista”.

• Stile di vita: “[…] nonostante gli stili di vita molto differenti, mantenevano alcune caratteristiche comuni” (p. 108).

Economia • L'allevamento: “i beduini […] vivevano prevalentemente allevando dromedari, montoni e capre”;

• L'agricoltura: “[...] la coltivazione di diversi prodotti, in particolare di frutta, viti e legumi”;

• Il commercio: “L'Impero romano […] aveva stabilito intensi rapporti commerciali con questa parte della penisola arabica [lo Yemen], da cui importava pietre preziose, profumi e spezie” (p. 108).

Sistema politico Cultura materiale

Sistemi espressivi Il testo riferisce alla lingua parlata dagli arabi, che “facevano parte del

gruppo semitico” (p. 108).

Contatto tra le culture Commerciale: “L'impero romano […] aveva stabilito intensi rapporti commerciali con questa parte della penisola arabica” (p. 108).

Definizione della cultura araba

• “Una civiltà del deserto” (p. 108).

Descrizione degli arabi • “le zone settentrionali e centrali di questa regione erano abitate soprattutto da genti nomadi, i beduini […] che vivevano prevalentemente allevando dromedari, montoni e capre”;

• “Nelle oasi […] e nella regione meridionale dello Yemen si trovavano invece popolazioni sedentarie”.

• Il testo accenna all'abilità degli arabi nella costruzione dei canali d'acqua e nel sfruttare le risorse idriche (p. 108).

Valutazione generale: la descrizione dell'Arabia e della popolazione araba è variegata. Pregiudizi, stereotipi, razzismo, etnocentrismo, intolleranza, superiorità o altro

Il testo rende conto delle differenze presenti tra gli arabi, manca solamente il riferimento alla presenza delle minoranze religiose arabe.

Educazione interculturale

L'unità di analisi trasmette le seguenti idee: 81

Gli arabi avevano diversi stili di vita, ma erano accomunati dalla lingua, dalla credenza e dall'organizzazione sociale. Tra gli abitanti dell'Arabia meridionale e l'Impero romano c'erano intensi rapporti commerciali.

Valutazione generale: il testo contribuisce alla conoscenza degli arabi e dell'Arabia, in quanto diffonde un'immagine variegata. Inoltre, esso adotta sia un approccio multiculturale volto a diffondere la conoscenza degli arabi e della loro cultura, sia un approccio interculturale volto a valorizzare alcuni aspetti della cultura araba.

TESTO III: LE TAPPE DELLA STORIA INFORMAZIONI SUL TESTO

• Autore: G. De Rosa.

• Editore: Minerva Italica, Milano. • Prima edizione: 2004.

• Ristampa: 2006, 2007, 2008.

I. INDICATORI STRUTTURALI Definizione della/e unità di analisi

Pagina/e 110-112

Paragrafo/i • Gli Arabi alla conquista del Mediterraneo: Un popolo povero e nomade (p. 110);

• La penisola arabica è una regione desertica e molto povera (p. 11);

• L'unica divinità comune a tutti gli Arabi è Allah (p. 111).

Scheda/e

Informazioni sul testo

Ampiezza Circa 1 e 1/3 pagina: il primo paragrafo è di 14 righe, il secondo è di 44 e il terzo è di 33 righe, lunghe circa sei parole.

Genere testuale Espositivo e descrittivo.

Fonte Non è riportata.

Esercizi Non sono presenti.

Obiettivo didattico Implicito e informativo.

Valutazione generale: il testo descrive la penisola arabica ed offre alcune informazioni circa il contesto d'origine degli arabi, l'organizzazione sociale, lo stile di vita, la credenza e i rapporti commerciali con l'impero bizantino.

Apparato iconografico Prima iconografia:

Numero e pagina Numero non assegnato, p. 112.

Tipo Miniatura.

Ampiezza e dimensione Circa un 1/10 di pagina: (6,5cm x 9,6cm)

Testo della didascalia “Per i nomadi la vita era molto dura. Un aiuto veniva loro dalla

domesticazione del dromedario la cui resistenza al caldo e ai pesanti carichi era essenziale per sopravvivere nel deserto”.

Testo verbale collegato Il primo paragrafo: La penisola arabica è una regione desertica e molto povera (p. 112).

Descrizione La miniatura raffigura cinque viaggianti beduini che dormono per terra vicino ai loro dromedari. Questa miniatura contiene inoltre alcune versi poetici, che fanno parte della raccolta al-Afdaleyyat, di Alì Bin Mungib Bin Sulaiman.

Fonte Non è specificata.

Valutazione generale: la miniatura è coerente con la didascalia, in quanto rappresenta la vita dura dei nomadi e quindi, la sua funzione è rappresentativa.

II. INDICATORI CULTURALI E/O RELIGIOSI Dimensione storica

Periodo storico: Epoca passata (VI secolo).

Eventi riportati: Lo stabilirsi dei rapporti commerciali con l'impero bizantino. Dimensione linguistica

Parole evidenziate: Arabi, penisola arabica, oasi, La Mecca, Pietra nera, Allah, meteorite

Termini e/o nomi arabi: Termini nuovi:

Il primo: shyth

Trascrizione (IPA) Šayḫ

Pronuncia [ʃajx]

Definizione fornita “lo shyth (venerabile), il quale imponeva le sue decisioni non con la forza, ma dando prova di saggezza e di virtù” (p. 112).

Valutazione generale: la trascrizione della parola Šayḫ non è corretta, infatti, essa si trascrive Šayḫ o, più semplicemente, shaykh. Il testo la definisce come “venerabile”, ma la parola significa colui che ha superato i cinquanta anni d'età. Tuttavia, questa parola ha acquistato col tempo diversi significati, tra cui si ricorda scienziato, maestro e, sopratutto, capo.

Termini precedentemente analizzati: Allah, Mecca e Kaaba. Valutazione generale: i nomi precedenti sono italianizzati. Descrizione degli arabi e dell'Arabia preislamica

La penisola arabica • “è una regione povera e quasi completamente desertica” (p. 110).

• “[…] poche oasi, isole di vegetazione ricche d'acqua che sgorga da fonti sotterranee […] c'erano poche città situate vicino alle oasi più grandi e alle principali vie di comunicazione” (p. 110).

Nel titolo: “è una regione desertica e molto povera” (p. 112).

“Era una regione molto povera, quasi completamente coperta dal deserto, con rare oasi di vegetazione attorno a piccole sorgenti e alcuni fertili terreni nelle zone collinari che si stendono lungo il mar Rosso”

(p. 112);

• “Presso le rare oasi nel deserto vivevano i pochi Arabi che praticavano l'agricoltura” (p. 112).

• “Fino al VI secolo d.C. la penisola arabica era rimasta fuori dalle grandi vicende storiche” (p. 112).

Organizzazione sociale • “Erano divisi in tribù prevalentemente nomadi, che vivevano di caccia e di pastorizia; alcune, invece, si dedicavano all'agricoltura e al commercio […]” (p.110).

• “I suoi abitanti non si erano mai organizzati in uno Stato unitario, ma erano divisi in tribù sempre in lotta fra loro. Vivevano di caccia e di pastorizia e conducevano un'esistenza nomade, continuamente in cerca di nuovi pascoli e di nuove prede […]”;

• “Alcune tribù avevano allacciato rapporti commerciali con l'impero bizantino”;

• “Presso le rare oasi nel deserto vivevano i pochi Arabi che praticavano l'agricoltura” (p. 112).

Sistema culturale • Religione: politeista

Valori: saggezza e virtù dello Šayḫ.

• Stile di vita: differente.

Economia È basata su: La caccia; la pastorizia, l'agricoltura e il commercio. Sistema politico

Cultura materiale Tecniche di lavoro: “Con le foglie e con le fibre tratte dal fusto della palma, gli Arabi intrecciavano canestri e realizzavano altri oggetti d'uso comune.”

Sistemi espressivi

Contatto tra le culture Commerciale Definizione della

cultura araba

Descrizione degli arabi • “Un popolo povero e nomade. […]. Essi erano divisi in tribù prevalentemente nomadi, che vivevano di caccia e di pastorizia; alcune, invece, si dedicavano all'agricoltura e al commercio perché occupavano le poche oasi, […] e quindi potevano coltivare cereali e palme da datteri, vendendo poi i prodotti della terra alle tribù nomadi” (p. 110).

• “I suoi abitanti non si erano mai organizzati in uno Stato unitario, ma erano divisi in tribù sempre in lotta fra loro. Vivevano di caccia e di pastorizia” e conducevano un'esistenza nomade” (p. 111);

• “erano politeisti e ogni tribù adorava divinità particolare”, ma accomunati nell'adorazione di Allah” (p. 111);

• “[...] c'erano poche città, situate vicino alle oasi più grandi e alle principali via di comunicazione” (p. 110);

• “Le uniche città sorgevano presso le oasi più grandi e più ricche d'acqua” (p. 112).

• “Nel VI secolo […] Gli Arabi dell'interno, gli abitanti delle grandi città come La Mecca e Medina, arricchitisi con i traffici carovanieri, avevano preso il sopravvento sulle tribù nomadi più povere e sugli

abitanti della parte meridionale dell'Arabia, un tempo ricca e fertile e ora in decadenza”.

Valutazione generale: nella descrizione dell'Arabia il testo pone l'accento sull'ambiente desertico e sulla povertà della regione, accennando al contempo alla presenza di città presso le rare oasi. Nonostante ciò, a volte si presentano delle generalizzazioni sugli arabi. A volte, non è chiara la distinzione tra i nomadi e i sedentari, nonché tra le due parti dell'Arabia. Pregiudizi, stereotipi, razzismo, etnocentrismo, intolleranza, superiorità o altro Generalizzazioni:

• La penisola arabica è descritta generalmente come una regione desertica e molto povera;

• Gli arabi sono descritti in modo generale come un popolo povero e nomade e anche, come divisi in tribù sempre in lotta fra loro;

• Gli arabi sono descritti generalmente come politeisti, senza considerare la presenza di altre minoranze religiose.

Educazione interculturale

L'unità di analisi trasmette le seguenti idee:

Gli arabi erano un popolo prevalentemente nomade, disunito, in continua lotta e politeista, che si occupava di agricoltura, di commercio, di pastorizia e di caccia.

Valutazione generale: nonostante la presenza di alcune generalizzazioni, il testo diffonde un'immagine variegata dell'Arabia e degli arabi.

TESTO IV: IL NUOVO. CON GLI OCCHI DELLA STORIA INFORMAZIONI SUL TESTO

•Autore: O. Giudici, A. Bencini. •Editore: Mursia Scuola, Milano. •Prima edizione: 2011.

•Ristampa: 2011, 2012, 2013, 2014, 2015.

I. INDICATORI STRUTTURALI Definizione della/e unità di analisi

Pagina/e 108-109

Paragrafo/i La predicazione di Maometto

• Gli Arabi sono divisi in clan familiari e tribù;

• La Mecca è il centro economico e religioso della Penisola Arabica;

Scheda/e “Le parole”: In che modo vivevano i nomadi del deserto?