Capitolo II – Schede di analisi per tema
2.4 L'espansione araba e/o islamica
TESTO I: LA STORIA. L'IMPRONTA DELL'UMANITÀ I. INDICATORI STRUTTURALI
Definizione della/e unità di analisi
Pagina/e 129, 130, 131.
Paragrafo/i 4.3 La rapidità dell'espansione araba • Uniti nella fede in Allah
• L'espansione islamica • La rapidità della conquista
• L'amministrazione dei territori conquistati. Scheda/e
Informazioni sul testo
Ampiezza Circa una pagina e mezzo, di 64 righe. Genere testuale Espositivo.
Fonte Non è riportata.
Esercizi “Per studiare” (pp. 129-130) e riguardano i seguenti temi:
• La causa della “fuga” – migrazione – di Maometto dalla Macca.
• Le date e gli avvenimenti inerenti all'espansione dell'Islàm. • I motivi della rapidità delle conquiste arabe.
• La guerra santa
• I rapporti con altre religioni.
• politica e religione nei paesi islamici. Esercizio 4, p. 140: La conquista araba. Obiettivo didattico Implicito informativo.
Valutazione generale: il primo paragrafo “Uniti nella fede in Allah” tratta i seguenti temi: l'opposizione dei meccani al Profeta, l'immigrazione verso al-Madīna, il ritorno alla Macca e l'unità degli arabi. Il secondo paragrafo “L'espansione islamica” occupa un maggior spazio rispetto agli altri e si concentra su due temi: i motivi che hanno favorito l'espansione islamica e la condizione nei paesi conquistati. Il terzo paragrafo “La rapidità della conquista” tratta le cause che hanno favorito la rapidità delle conquiste arabe. L'ultimo paragrafo “L'amministrazione dei territori conquistati” si dedica all'organizzazione politica degli arabi e sull'impatto positivo della loro presenza nei territori conquistati.
Apparato iconografico Prima iconografia
Numero e pagina Numero 1, p. 129.
Tipo Rappresentazione cartografica
Ampiezza e dimensione Circa ½ pagina: (11,5cm x 18cm). Testo della didascalia L'espansione dell'Islam.
Testo verbale collegato “Dopo la morte di Maometto nel 632 (il Profeta è sepolto a Medìna), i successori, chiamati califfi, conquistarono, oltre l'intera Arabia, immensi territori. Approfittarono della debolezza dell'impero bizantino e dell'impero persiano, che si erano combattuti ferocemente per anni in guerre rovinose”.
Descrizione La cartina rappresenta i territori unificati da Muḥammad, le conquiste islamiche fino alla metà del VII secolo e l'impero arabo a metà dell'VIII secolo.
Fonte Non è riportata.
Valutazione generale: la cartina è coerente con il testo e con la didascalia e la sua funzione è rappresentativa.
Seconda iconografia:
Numero e pagina Numero 2, p. 130.
Tipo Immagine
Ampiezza e dimensione Circa 1/6 pagina: (10,5cm x 6,5cm).
Testo della didascalia “I comandanti arabi ispezionano la cavalleria prima della battaglia”.
Testo verbale collegato “Gli eserciti arabi facevano molto affidamento sulla cavalleria; potevano attaccare con rapidità sui loro velocissimi destrieri, mentre gli eserciti avversari, formati in gran parte da mercenari, si muovevano a piedi” (p. 130).
Descrizione L'immagine raffigura dei cavalieri arabi.
Fonte Non è riportata.
Valutazione generale: l'immagine è abbastanza coerente con il testo e con la didascalia. La sua funzione è rappresentativa.
Terza iconografia:
Numero e pagina Numero 3, p. 130.
Tipo Immagine di una miniatura
Ampiezza e dimensione Circa un 1/8 pagina: (7,5cm x 6,5cm).
Testo della didascalia “Scena della vita di corte in una miniatura del XIII secolo.”
Testo verbale collegato “Nel 762 la capitale fu trasferita a Baghdad […] l'atmosfera raffinata di questa città è riflessa nella raccolta di novelle intitolata Le mille e una notte” (p. 130).
Descrizione La miniatura rappresenta alcune persone sedute in giardino a bere e ad ascoltare la musica
Fonte Roma, Biblioteca Vaticana.
Valutazione generale: il contenuto della miniatura è coerente con il testo e la didascalia. La sua funzione abbastanza rappresentativa.
II. INDICATORI CULTURALI E/O RELIGIOSI Dimensione storica
Periodo storico Epoche passate: 662; 632; VIII secolo; 732 e 827.
Eventi riportati • La migrazione di Muḥammad e dei musulmani verso Medina. • Il rientro a Macca.
• L'unificazione degli arabi. • La morte del Profeta.
• La conquista dell'Arabia e di altri territori arabi da parte dei Califfi.
• La conquista di Spagna e di Sicilia.
• Il tentativo di conquistare la Francia e la vincita di Carlo Martello a Poitiers.
Dimensione linguistica
Parole evidenziate Medìna, ègira, jihàd, comunità di credenti, califfi, Siria, Damasco, Palestina, Egitto, Maghreb, Baghdad, Gibilterra, Spagna, Sicilia, Califfo, visir, emiro, commercio.
Termini e/o nomi arabi:
Il primo: Medìna e Yatrib (i due nomi disegnano la stessa città). Trascrizione (IPA) Madīna, yaṯrib
Pronuncia [madi:na], [jaθrib]
Definizione fornita La città del profeta.
Valutazione generale: il termine Madīna è definito come “La Città del Profeta”. Un'espressione, quest'ultima, che in arabo significa Madīnat an-Nabī e non solo Madīna.
Comunque, il nome ufficiale della città in questione – al-Madīna al-Munawwarah, letteralmente “La città illuminata” – viene spesso abbreviato con al-Madīna (la città). Nella trascrizione di Madīna, si nota uno scambio vocalico tra la a e la e. Il nome antico della Madīna è Yaṯrib. Un nome che è trascritto in modo vicino all'originale. Solo che la fricativa interdentale sorda (ṯ), il cui suono è ottenibile con la (th) inglese, è scritta con la (t).
Il secondo: ègira
Trascrizione (IPA) Hiğra
Pronuncia [hiӡra]
Definizione fornita Fuga e migrazione
Valutazione generale: égira è definita sia come fuga, sia come migrazione.
Il terzo: jihàd
Trascrizione (IPA) Ğīhād
Pronuncia [ӡi:ha:d]
Definizione fornita • Nel testo: “Guerra santa”.
• Nello spazio “che vuol dire”: “Nel Corano questa parola indica l'impegno ad appoggiare militarmente e finanziariamente le guerre che Maometto sostenne contro i suoi persecutori della Mecca” (p. 129).
Valutazione generale: il termine ğihād è tradotto erroneamente come “guerra santa”.
Il quarto: Umma
Trascrizione (IPA) umma
Pronuncia [umma]
Definizione fornita La comunità dei credenti.
Valutazione generale: Umma ha diversi significati, tra cui “un gruppo di persone uniti da un unico elemento, come la religione, il luogo o il tempo”312. Più precisamente, al-Umma al- Islāmiyyah, da cui deriva Umma, significa letteralmente la comunità islamica.
Il quinto: Califfi (pl.) - Califfo (sing.) Trascrizione (IPA) Ḫulafā' - Ḫalīfa
Pronuncia [xulafa:Ɂ] – [xali:fa]
Definizione fornita Successori – guida suprema dell'Islam.
Valutazione generale: la definizione di Califfo (s.) data nel testo si differenzia da Califfi (al pl.). Infatti, Califfi è tradotta come “successori”, mentre Califfo è tradotta come “guida suprema dell'Islam”. Comunque, in arabo, Ḫalīfa significa: colui che è stato scelto, da chi lo precede, come successore. Il termine significa anche vicario, Sultano, Imām (nel senso di guida)313. Quindi, entrambe le due definizioni fornite – successore e guida dell'Islām (o meglio, guida dei musulmani) – si riferiscono al Califfo.
Il sesto: Gebel-Tarik (Gibelterra).
312 Dizionario arabo al-Maany, cit. 313 Ibidem.
Trascrizione (IPA) Ğabal Ṭāriq
Pronuncia [ӡabal ᵵa:riq]
Definizione fornita Monte di Tarik
Valutazione generale: la definizione del termine è corretta, ma nella sua trascrizione si nota uno scambio vocalico tra la a e la e.
Il settimo: visir
Trascrizione (IPA) Wazīr
Pronuncia [wazi:r]
Definizione fornita Capo dell'amministrazione statale
Valutazione generale: il testo utilizza la forma italianizzata di Wazīr, ossia, visir. Nel passato, il termine Wazīr si riferiva al consigliere del Sultano, nell'epoca attuale, invece, il termine significa ministro.
L'ottavo: emiro
Trascrizione (IPA) Amīr
Pronuncia [ami:r]
Definizione fornita governatore
Valutazione generale: emiro è un termine italianizzato di Amīr, che deriva dalla radice trilettere (a m r), che significa “comandare”. Il termine è definito correttamente come “governatore”, infatti, in arabo l'emiro è colui che ha la facoltà di governare l'Imāra (un territorio o un stato). Amīr significa anche principe, consigliere, comandante, ammiraglio314.
Descrizione dell'espansione araba e/o islamica L'opposizione a Muḥammad (pbsl):
Le cause • “I sacerdoti della Mecca si opposero alla religione monoteista che Maometto predicava; essi temevano, con la distruzione degli idoli, la fine dei pellegrinaggi e dei guadagni” (p. 129).
Le conseguenze • “Maometto, perseguitato, fu costretto a fuggire e si ritirò nella città di Yatrib, chiamata poi Medìna” (p. 129).
Valutazione generale: l'opposizione dei capi di Qurayš è dovuta non solo al fattore economico, come è riportato, ma anche alla preoccupazione per i loro principi e le loro usanze.
Il periodo a Madīna • “A Medina, Maometto con la sua predicazione acquistò rapidamente prestigio” (129).
Il ritorno alla Macca • “Aiutato dai suoi seguaci rientrò alla Mecca con la forza delle armi. Egli chiamò jihàd, cioè «guerra santa», questa offensiva contro gli idolatri.
• “La Mecca ritornò ad essere la città santa, ma della nuova religione islamica”;
• “L'Islam si diffuse rapidamente in tutta l'Arabia. I beduini, sempre in lotta fra loro, trovarono unità nella fede comune in
314 Ibidem.
Allah.
• “Gli Arabi non erano più un complesso di tribù divise, ma una
comunità di credenti (in arabo umma) pronta a conquistare
nuovi territori” (p. 129).
L'espansione dopo la morte di Muḥammad
• “Dopo la morte di Maometto […] i successori, chiamati califfi, conquistarono, oltre l'intera Arabia, immensi territori” (p. 129).
• “I musulmani conquistarono rapidamente la Siria” (p. 130);
• “gli Arabi presero la Palestina e l'Egitto […] si spinsero poi verso occidente conquistando il Maghreb e verso oriente fino a Samarcanda” (p. 130);
• “Tarik conquistò tutta la Spagna” (p. 130);
• “i musulmani riuscirono infine a conquistare la Sicilia” (p. 130).
Cause della sua riuscita • “Approfittarono della debolezza dell'impero bizantino e dell'impero persiano, che si erano combattuti […] in guerre rovinose” (p. 129);
• “Gli eserciti arabi facevano molto affidamento sulla cavalleria; potevano attaccare con rapidità sui loro velocissimi destrieri, mentre gli eserciti avversari, formati in gran parte da mercenari, si muovevano a piedi” (pp. 129-130);
• “Questa rapidità si spiega con le capacità guerriere degli Arabi, ma anche con le condizioni in cui vivevano i popoli con cui entrarono in contatto. L'impero bizantino e l'impero persiano imponevano forti imposte […] amministravano le province con ingiustizie e furti. […] le minoranze religiose erano perseguitate, i culti tradizionali proibiti” (p. 130);
• “le popolazioni vinte furono ben disposte ad accettare gli invasori […] la nuova religione esercitava una forte attrazione […] per il suo messaggio religioso facilmente comprensibile, sia perché permetteva di entrare a far parte di una comunità giovane, forte e in piena espansione” (ibidem).
Termini per descrivere l'espansione
• “I musulmani conquistarono rapidamente la Siria”.
• Per un secolo le conquiste proseguirono: gli arabi presero la Palestina e l'Egitto”.
• “si spinsero poi verso occidente conquistando il Maghreb”.
• “Tarik conquistò tutta la Spagna strappandola ai Visigoti”.
• “i musulmani riuscirono a conquistare la Sicilia, togliendola ai Bizantini” (p. 130) (grassetto mio).
Valutazione generale: il rientro pacifico alla Macca è descritto impropriamente e etnocentricamente come un evento violento. Il testo utilizza termini differenti per descrivere le conquiste territoriali dei paesi arabi e di quelli occidentali.
L'amministrazione dei territori conquistati:
Descrizione • “I territori conquistati furono divisi in province. Ogni provincia fu sottoposta all'autorità di un «emiro» […] assistito da un corpo di guardia, da un giudice […] e da un responsabile dell'apparato finanziario”(p. 131).
Vantaggi/svantaggi della conquista sui territori •
“Un grande impulso ebbe il commercio”.
• “Lo slancio economico toccò anche il settore agricolo, con il
conquistati perfezionamento dei sistemi di irrigazione, la coltura della seta e del cotone”.
• “Nel mondo islamico rifiorirono le città, centri di consumo e di scambi, affollate da artigiani abilissimi, da intellettuali e d mercanti” (p. 131).
Valutazione generale: dopo la descrizione dell'organizzazione politica nei territori conquistati, il testo si focalizza sull'impatto positivo della conquista su tali territori.
Pregiudizi, stereotipi, razzismo, etnocentrismo, intolleranza, superiorità o altro Etnocentrismo:
• Il rientro a Macca è descritto etnocentricamente e impropriamente come un evento
violento.
• L'uso di un lessico differenziato per descrivere le conquiste dei paesi occidentali
rispetto a quelli arabi. Stereotipo:
• I membri della comunità islamica sono raffigurati come individui pronti a conquistare
nuovi territori. Educazione interculturale
Valutazione generale: il testo, da una parte, adotta una prospettiva e un lessico etnocentrici che possono alimentare l'islamofobia e, dall'altra parte, contiene delle affermazioni che possono favorire l'educazione interculturale, come il riferimento alla tolleranza dei musulmani nei confronti delle altre comunità religiose e la valorizzazione dello sviluppo economico e agricolo nei territori conquistati.
TESTO II: LA VALIGIA DELLA STORIA I. INDICATORI STRUTTURALI Definizione della/e unità di analisi:
Pagina/e 113 - 114.
Paragrafo/i • L'Islam dopo Maometto;
• Perché gli Arabi ebbero tanto successo?; • L'organizzazione dei territori conquistati. Scheda/e Le parole dello storico: Jihad, la “guerra santa”. Informazioni sul testo
Ampiezza Circa una pagina e mezzo, circa 117 righe di varia dimensione. Numero righe:
Genere testuale Espositivo.
Fonte Non è riportata.
Esercizi Esercizi: 6-7, p. 119.
Obiettivi didattici Implicito e informativo 152
Valutazione generale: lo scopo di questa unità d'analisi è di informare il lettore circa i seguenti temi: l'espansione durante la dinastia Omayyadi e quella Abbaside, i motivi che hanno favorito l'espansione islamica e l'organizzazione dei territori conquistati.
Apparato iconografico Prima iconografia:
Numero e pagina Numero non assegnato, p. 113.
Tipo Rappresentazione cartografica
Ampiezza e dimensione Circa ½ pagina: (11cm x 16cm).
Testo della didascalia “Sotto la guida del califfo Omar (634-644), gli Arabi conquistano Egitto, Siria, Palestina e Mesopotamia. Sotto la guida del califfo Othman (644- 656) occupano la costa settentrionale dell'Africa fino a Tripoli e sottomettono definitivamente l'impero persiano. Sotto la dinastia degli Omayyadi (661-750) il califfato islamico diventa la potenza economica più florida del Mediterraneo, estendendosi dal cuore dell'Impero (Siria, Palestina; Egitto, Tripolitania e Cirenaica fino agli estremi confini mediorientali e agli avamposti in Spagna a ridosso dei Pirenei. La conquista della Spagna serve da base per l'espansione verso la Francia meridionale, dove le truppe arabe vengono fermate a Poitiers dal re dei Franchi Carlo Martello nel 732. con la dinastia degli Abbàsidi, a metà dell'VIII secolo, termina la fase di espansione,viene fondata una nuova capitale, Baghdad sul fiume Tigri” (p. 113).
Testo verbale collegato Il paragrafo “L'Islam dopo Maometto” (p. 113).
Descrizione La cartina rappresenta l'espansione islamica dopo la morte di Maometto e le conquiste dei primi quattro califfi e quelle dei califfi omayyadi.
Fonte Non è riportata.
Valutazione generale: la cartina è coerente sia con il testo, sia con la didascalia. Quest'ultima amplia il testo principale con informazioni circa l'espansione islamica.
Seconda iconografia:
Numero e pagina Numero non assegnato, p. 114.
Tipo Miniatura.
Ampiezza e dimensione Circa 1/6 pagina: (8cm x 8,5cm).
Testo della didascalia “In questa miniatura sono raffigurati i cavalieri dell'esercito arabo che portano gli stendardi”.
Testo verbale collegato Il paragrafo “Perché gli Arabi ebbero tanto successo?” (p. 114). Descrizione L'immagine rappresenta dei cavalieri che portano in mano degli
stendardi e degli strumenti musicali.
Fonte Non è riportata.
Valutazione generale: il contenuto della miniatura non rimanda necessariamente ai cavalieri dell'esercito arabo, perché gli uomini raffigurati portano degli strumenti musicali e non delle armi. La stessa miniatura, presente nel terzo testo, è descritta infatti come un momento di
festa e non di guerra. Terza iconografia:
Numero e pagina Numero non assegnato, p. 114.
Tipo Fotografia.
Ampiezza e dimensione (7,5cm x 6,2cm).
Testo della didascalia “Lo spirito guerriero dei nomadi dell'Arabia preistorica fu orientato da Maometto verso la guerra santa, impegno costante di ogni musulmano per l'espansione dell'Islam nel mondo”.
Testo verbale collegato La scheda “le parole dello storico”: Jihad, la “guerra santa” (p. 114) Descrizione La fotografia raffigura un beduino seduto per terra che ha un fucile.
Fonte Non è riportata.
Valutazione generale: il contenuto della fotografia e della didascalia è incoerente con il testo principale. Infatti, la spiegazione del concetto di ğihād riportata nel testo è prevalentemente islamocentrica, mentre quella riportata nella didascalia è prevalentemente etnocentrica.
II. INDICATORI CULTURALI E/O RELIGIOSI Dimensione storica
Periodo storico: Epoche passate: dal 634 al 732.
Eventi riportati: • L'espansione araba nel tempo del Profeta e dei quattro Califfi e poi, nell'epoca degli Omayyadi e degli Abbasidi;
• La riuscita di Carlo Martello a fermare le truppe degli Abbasidi a Poitiers;
• La fondazione della nuova capitale a Baghdad. Dimensione linguistica
Parole evidenziate: Espansione territoriale; Abbàsidi; commerci; nascita di nuove città; debolezza degli avversari; entusiasmo religioso; organizzazione dell'esercito; pesanti tributi; pressioni religiose; sistema fiscale; conversione all'Islam; esenzione fiscale.
Termini e/o nomi arabi: Termini nuovi:
Il primo: Omar
Trascrizione (IPA) 'Umar
Pronuncia [ҁumar]
Definizione fornita Non è riportata.
Valutazione generale: la trascrizione del nome 'Umar corrisponde alla sua forma italianizzata “Omar”, trascritta senza la prima consonante (') e con uno scambio vocalico (o anziché u).
Il secondo: Othman
Trascrizione (IPA) 'Uθmān
Pronuncia [ҁuθma:n]
Definizione fornita Non è riportata.
Valutazione generale: il nome Othman è trascritto senza la prima consonante (') e con un doppio scambio vocalico (o anziché u ) e (la a breve anziché quella lunga).
Il terzo: dhimma
Trascrizione (IPA) Ḏimma
Pronuncia [ðim:a]
Definizione fornita tassa
Valutazione generale: la tassa è definita come dhimma anziché ğizyah. Difatti, il termine (dhimma) significa in arabo patto, sicurezza, garanzia, diritto ecc.315 e non una tassa. Quest'ultima è chiamata in Arabo ḍarība (una tassa fiscale) o ğizya (una sorta di contratto o patto tra la comunità islamica e i non musulmani che vivono nei territori islamici, detti “ahl aḏ-dhimma”), in base alla quale, possono godere di vari diritti, come la protezione e la libertà religiosa e culturale.
Termini precedentemente analizzati: Islam, Jihad
Valutazione generale: la trascrizione delle parole arabe assume la forma italianizzata. L'espansione islamica prima e dopo la morte del Profeta Muḥammad (pbsl): L'opposizione a Muḥammad (pbsl):
Le cause Non sono presenti.
Le conseguenze Non sono presenti. Valutazione generale: il tema non è trattato. Il periodo a Madīna:
Il ritorno a Macca: L'espansione dopo la morte di Muḥammad
• “Gli Arabi continuarono la loro espansione territoriale in tre differenti aree: Asia Minore e Costantinopoli, Africa e Spagna, Asia centrale e India. In meno di un secolo gli Arabi si espansero a occidente sino all'Atlantico e a oriente sino al bacino del Gange, costituendo un impero di 40-50 milioni di abitanti circa” (p. 113).
Cause della sua riuscita • “Il compito degli eserciti arabi fu facilitato dalla debolezza di quelli
degli avversari, in particolare dell'Impero persiano e di quello
bizantino”;
• “Inoltre ebbero un certo peso l'entusiasmo religioso, la lunga tradizione militare dei guerrieri beduini, l'eccellente organizzazione
dell'esercito arabo (i cui generali avevano combattuto per gli imperi
bizantino e persiano), il concentrarsi della popolazione in alcuni territori”;
• “le popolazioni che vivevano sotto il controllo persiano e bizantino, essendo oppresse da pesanti tributi e sottoposte a pressioni religiose, si arresero facilmente agli Arabi che si dimostrarono tolleranti” (p.114).
Termini per descrivere Nel testo (p. 113):
315 Cfr. Dizionario Arabo al-Maany, cit.
l'espansione • “Gli Arabi continuarono la loro espansione territoriale in tre differenti aree”;
• “Gli Arabi si espansero a occidente […] e a oriente […] costituendo un impero”;
Nella didascalia della cartografia (p. 113):
• “gli Arabi conquistano Egitto, Siria, Palestina e Mesopotamia”;
• “occupano la costa settentrionale dell'Africa fino a Tripoli e sottomettono definitivamente l'Impero persiano”;
• “il califfato islamico […] estendendosi dal cuore dell'Impero (Siria, Palestina, Egitto, Tripolitania e Cirenaica) fino agli estremi confini mediorientali e agli avamposti in Spagna a ridosso dei Pirenei” (corsivo mio).
Valutazione generale: il testo utilizza esclusivamente il termine “espansione”, mentre la didascalia utilizza “conquistare”, “occupare”, “sottomettere” e “estendersi” e quindi non c'è una distinzione nel descrivere le conquiste dei paesi arabi rispetto a quelli occidentali.
L'amministrazione nei territori conquistati
Descrizione • “In un primo momento gli Arabi, non avendo adeguate conoscenze tecniche in campo amministrativo, continuarono a servirsi di funzionari bizantini o persiani”;
• “Crearono, anzitutto, un sistema fiscale abbastanza moderato”;
• “gli antichi proprietari terrieri potevano mantenere i loro possedimenti dietro il pagamento di una tassa (dhimma), mentre quelli dei sovrani nemici o dei fuggitivi furono sequestrati come bottino di guerra”;
• “I sudditi non musulmani, pagati i tributi richiesti, erano liberi di praticare la propria fede”;
• La fede islamica non fu mai introdotta con la forza, ma fu adottata per il suo significato religioso e anche per motivi economico-sociali, primo fra tutti l'esenzione fiscale di cui godevano i convertiti” (p. 114).
Vantaggi/svantaggi della conquista sui territori conquistati
Non sono presenti.
Valutazione generale: la descrizione dell'amministrazione dei territori conquistati contiene alcune imprecisioni, ma allo stesso tempo si parla della libertà religiosa concessa ai non musulmani in cambio del pagamento della tassa.
Pregiudizi, stereotipi, razzismo, etnocentrismo, intolleranza, superiorità o altro Informazioni imprecise o opposte:
• Il concetto di ğihād, presentato coerentemente nel testo come “sforzo, prova” è
descritto nella didascalia come “guerra santa”, definita a sua volta come un “impegno costante di ogni muso per l'espansione dell'Islam nel mondo”;
• Il concetto di dhimma non è definito correttamente.
Educazione interculturale
Nonostante la presenza di alcune imprecisioni, si nota che prevale in questo testo una prospettiva islamocentrica, una valorizzazione della cultura arabo-islamica e un'attenzione verso alcuni temi soggetti, di solito, a fraintendimenti.
TESTO III: LE TAPPE DELLA STORIA I. INDICATORI STRUTTURALI Definizione della/e unità di analisi
Pagina/e 111, 116-118
Paragrafo/i • Gli Arabi alla conquista del Mediterraneo: ◦La conquista della penisola araba. ◦La conquista del Mediterraneo.
• Gli Arabi costituiscono uno Stato unitario.
• Con la guerra santa gli Arabi conquistano un vasto impero.
• La rinascita della Sicilia sotto la dominazione araba.
• Le incursioni arabe lungo le coste della penisola italiana. Scheda/e
Informazioni sul testo
Ampiezza Circa 2 ½, di 143 righe e ogni riga contiene circa 6 parole. Genere testuale Espositivo.
Fonte Non è riportata.
Esercizi • Esercizi 1 (p. 121): “Orientarsi nello spazio”. Si tratta di un esercizio che richiede di inserire nella cartina i nomi delle città in base alla fase di conquista.
• Esercizio 2: si tratta di spiegare il significato di Califfo;
• Esercizio 3: “Collega ciascun evento alla sua causa”. Si tratta di questi eventi: l'ostilità dei mercanti alla predicazione di