6.1 - Il Dipartimento di Prevenzione
Nelle Aziende Sanitarie il livello della Prevenzione è garantito dal Dipartimento di Prevenzione, un Dipartimento di tipo strutturale, macrostruttura della Azienda, garante di tutte le azioni in materia di salute collettiva, esercitate attraverso la promozione della salute, anche attraverso il sistema delle vaccinazioni, l’analisi epidemiologica di popolazione, la prevenzione delle malattie cronico-degenerative, la programmazione delle azioni di screening quale livello di prevenzione secondaria, la programmazione per la prevenzione delle disabilità quale livello di prevenzione terziaria.
Trova collocazione unitaria nel Dipartimento di Prevenzione, per le specifiche funzioni, la Medicina dello Sport.
Il Dipartimento di Prevenzione, in qualità di Dipartimento strutturale, è dotato di autonomia organizzativa, tecnico-gestionale e contabile.
L’area di intervento del Dipartimento di Prevenzione è molto estesa, interessando la Sanità Pubblica ad ogni livello e in più macro-aree.
Le macro-aree in cui si organizza il Dipartimento di Prevenzione sono: Igiene pubblica
Igiene degli alimenti
Epidemiologia e prevenzione
Sanità Veterinaria distinta nelle 3 aree: Sanità animale
Igiene alimenti di origine animale
Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche Igiene e Sicurezza negli ambienti di lavoro
Ciascuna di queste macro-aree esercita la sua azione sul territorio anche mediante Unità Operative territoriali (soprattutto UOPC e UOV) nelle quali si proiettano le tematiche di tutte le macro-aree di riferimento. Le UOPC e UOV unificano sul territorio l’azione complessiva del Dipartimento.
6.2 - Compiti del Dipartimento di Prevenzione
Nell’esercizio del suoi compiti il Dipartimento di Prevenzione ha come interlocutori obbligatori e privilegiati sia gli Enti Locali, nella figura del Sindaco e degli Uffici Comunali di riferimento inter-istituzionale, sia l’Autorità Giudiziaria per attività delegata di indagine, accertamenti ed ispezione, sia con l’ARPAC per tutte le tematiche relative all’inquinamento ambientale, sia la Regione per le attività autorizzative ed ispettive relativamente alle strutture eroganti prestazioni sanitarie
convenzionate, con le Scuole per rilevanti attività di informazione e di educazione alla salute, strumenti di empowerment del cittadino, fin dall’età scolare.
Gestisce vari flussi informativi che costituiscono l’alimentazione di dati epidemiologici correnti (RENCAM, Malattie infettive).
Un Piano annuale di programmazione predisposto dalla Direzione del Dipartimento entro il 31 dicembre di ogni anno renderà fruibile e condivisibile l’attività della macrostruttura anche a tutti gli attori delle Istituzioni collaboranti, al fine di una coerente progettazione di azioni complementari.
Come per le altre articolazioni dipartimentali, anche il Dipartimento di Prevenzione è tenuto a raccordarsi funzionalmente con i Distretti Sanitari per i rispettivi territori e con gli altri Dipartimenti per tematiche di salute trasversali.
6.3 - Aree di particolare interesse 6.3.1 - Registro Tumori
Il Dipartimento di Prevenzione è detentore del Registro Tumori che in Regione Campania deve ancora essere avviato in alcune ASL.
A tal proposito, si fa obbligo con il presente Piano di rendere attivi i Registri Tumori di tutte le ASL entro il 31.12.2016 ed avviare le procedure presso AIRTUM, al fine di certificare tutti i Registri entro il 2018.
6.3.2 - Piano Regionale della Prevenzione
In forza di attribuzioni ope legis, le specifiche funzioni di dettaglio del Dipartimento di Prevenzione sono già declinate con chiarezza.
Ad esse si aggiunge, in modalità programmatoria, per finalità specifiche, il Piano Regionale della Prevenzione 2014-2018 che prevede ulteriori, specifiche e dettagliate Linee di intervento ed attività progettuali. A tale Piano, assunto con DCA n. 36 del 1.6.2016, si fa espressamente riferimento per le attività previste nel triennio di vigenza del presente Piano e si richiamano tutte le ASL all’attuazione di quanto disposto nel DCA n. 36/2016 per gli adempimenti organizzativi e operativi, stipulando i necessari accordi inter-istituzionali ed intersettoriali.
6.3.3 - Vaccinazioni
Particolare sensibilità viene richiesta alle ASL, attraverso i Dipartimenti di Prevenzione, nella implementazione e nel sostegno alle attività vaccinali, che presentano in Regione Campania una flessione consistente, ben al di sotto della soglia LEA.
6.3.4 - Terra dei Fuochi
Tra gli acta assegnati alla Struttura Commissariale è prevista la “riorganizzazione e potenziamento delle attività di prevenzione in tutta la regione Campania, con particolare attenzione alla programmazione e attuazione degli interventi previsti dal D.L. 136/2013 convertito in legge n.6/2014, art.2 commi da 4-quater a 4-octies relativi alla “terra dei fuochi”.
Il programma elaborato nel Decreto n°38 del 01/06/2016 offre una sistematizzazione ed una descrizione delle misure intraprese e da intraprendere, fissandone gli obiettivi e definendone i tempi di attuazione, in considerazione dello stanziamento di risorse finanziarie definito a livello centrale vincolate al raggiungimento di specifici obiettivi.
Gli obiettivi e le azioni programmate nel documento vanno intese come da attuare prioritariamente nei territori dei 90 comuni identificati nell’ambito territoriale delle AASSLL Napoli 2 nord, Napoli 3 sud e Caserta, rendendosi necessario intervenire anche nelle aree dei Comuni di Caserta e di Napoli, interessate da fenomeni di inquinamento ambientale.
Gli obiettivi generali del DCA n. 38/2016 mirano ad offrire appropriati, tempestivi e specializzati percorsi assistenziali di natura preventiva, diagnostica e terapeutica alla popolazione interessata, per il monitoraggio ed il controllo dello stato di salute, attraverso l’attuazione di specifici programmi, basati su azioni di medicina di iniziativa e presa in carico complessiva delle problematiche emergenti, correlate alle peculiari condizioni socio-ambientali dei territori interessati dalle azioni previste dalla legge 6/2014. L’intero programma dovrà realizzarsi entro il 31
dicembre 2017, in riferimento alle risorse ad esso destinate, salvo proroghe e
successive disposizioni. Obiettivi specifici sono:
Rafforzamento dei programmi di screening oncologico Implementazione PDTA per patologie oncologiche Sorveglianza della salute respiratoria e cardiovascolare Implementazione e promozione PDTA per Infarto Miocardico Tutela nascita e percorso riproduttivo
Studio di monitoraggio dello stato di salute della popolazione residente Nel Decreto vengono identificati i singoli destinatari degli obiettivi, gli indicatori di processo, ed i responsabili dei processi a cui far riferimento, attuatori del Programma.