RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
AREA STRUMENTALE Politiche per il personale
Le disposizioni contenute nella legge finanziaria 2005 riferite alle dotazioni organi-che hanno impegnato tutte le Amministrazioni ad attuare, entro il 30 aprile 2005, una rivisitazione complessiva del numero dei posti in organico “apportando una riduzione non inferiore al 5%”. Detto vincolo ha costretto l’Ente ad adottare soluzioni che, pur nel rispetto della previsione normativa, non pregiudicassero l’operatività delle struttu-re. Il nuovo organico” vede comunque ridotta complessivamente la dotazione di forza di 396 unità.
La relativa deliberazione è stata approvata nel mese di luglio 2005 dai Ministeri vigi-lanti, pertanto sarà possibile attivare, una volta definiti gli accordi con le Organizzazioni Sindacali a livello nazionale attualmente in corso di perfezionamento, le contrattazioni locali per l’articolazione della dotazione a livello territoriale.
Nel breve/medio periodo l’attuazione della nuova dotazione organica si tradurrà nei processi di mobilità orizzontale e verticale interna, con l’avvio delle procedure di reclutamento all’esterno e nelle iniziative per la stabilizzazione dei rapporti di lavoro
“precario”.
Nel primo semestre del 2006, infatti, dovrebbero trovare compiuto espletamento le procedure selettive interne per colmare, con le risorse dotate di maggiore esperienza e professionalità (attuale e potenziale), le carenze nelle posizioni funzionali lasciate sco-perte dal turn-over. Sarà data priorità alle posizioni organizzative più elevate cercando di ridurre al massimo le carenze dell’area C (circa 2350), tenendo tuttavia in debito conto la quota di personale da reclutare con procedure selettive esterne.
PARTE QUARTA
In questo contesto sarà possibile attivare anche processi di mobilità orizzontale, che interesseranno il biennio 2006-2007, supportati da specifici percorsi selettivi e formativi, per riequilibrare le attuali scoperture in particolari profili o “mestieri”, quali quello di funzionario di vigilanza, tecnico informatico, formatore e analista di organiz-zazione.
Sul versante delle procedure selettive esterne permangono tuttavia i problemi legati al complesso iter autorizzativo ed ai limiti imposti dalla legge finanziaria. E’ comunque prioritario il reclutamento di circa 260 unità per:
• personale dell’area della collaborazione sanitaria non infermieristico e per dirigenti amministrativi, le cui procedure concorsuali sono già concluse o ampiamente avan-zate;
• dirigenti medici e funzionari socio-educativi, le cui procedure devono ancora essere indette.
Restano ancora da definire i rapporti di lavoro a tempo determinato. Infatti le circa 650 unità interessate sono state assoggettate a regime di proroga dalla legge finanzia-ria 2005. Al riguardo non è possibile prospettare il superamento di detta criticità se non a lungo termine.
Complessivamente, sulla base:
- della stima del turn-over;
- delle azioni programmate per riequilibrare la composizione della forza rispetto alla dotazione organica;
- dell’ipotesi che le assunzioni autorizzate e l’eventuale mobilità inter Enti consentano di mantenere la riduzione annua della forza pari all’1% imposto dalla vigente norma-tiva, al 31 dicembre 2006 la forza dovrebbe attestarsi ad un valore di circa 11.330, scontando che al 31 dicembre 2005 le unità dovrebbero essere circa 11.450 a fronte di un valore consolidato al 31 dicembre 2004 pari a 11.565 unità.
Sistema di valutazione e sviluppo del personale
Le implementazioni e gli interventi migliorativi effettuati consentono, oggi, di disporre di una strumentazione più raffinata, avuto riguardo specialmente ad una più articolata declinazione delle competenze tecniche ed al supporto metodologico per la valutazione dei bisogni di formazione e sviluppo sulla base degli esiti delle valutazioni delle compe-tenze e del potenziale.
Ciò premesso, si prevede di attivare un secondo ciclo di valutazioni delle competen-ze per tutto il personale delle aree, per poter disporre, nel secondo semestre, di un quadro completamente aggiornato del patrimonio delle competenze effettivamente disponibili.
Per quanto riguarda i Dirigenti di II fascia, oltre all’attivazione di un secondo ciclo di valutazioni dei comportamenti organizzativi e delle competenze tecniche, a valere per l’esercizio 2006, si prevede l’impianto a regime del nuovo sistema di valutazione dei risultati individuali. L’integrazione dei due strumenti nella valutazione delle prestazioni produrrà effetti sulla correlata quota della retribuzione accessoria.
Le risultanze rese disponibili dalla prima fase di impianto del sistema di valutazione saranno comunque prese a base nella predisposizione dello specifico piano di settore, nella progettazione ed erogazione degli interventi di formazione ed aggiornamento pro-fessionale e costituiranno uno dei parametri per l’espletamento delle prossime proce-dure selettive interne.
L’imminente rinnovo del contratto collettivo nazionale del personale dirigente dell’area medica e dei professionisti dovrebbe creare le condizioni per l’ulteriore esten-sione del sistema di valutazione dei comportamenti organizzativi e delle competenze tecniche, nella forma dell’autovalutazione. Le finalità saranno comunque analoghe a quelle prefissate per il restante personale: rilevazione degli scostamenti dai livelli di padronanza attesi e conseguente migliore orientamento delle scelte individuali e collet-tive di aggiornamento e formazione.
Contratto collettivo e Fondi per i trattamenti accessori
Entro la fine del 2005, o, al massimo, entro i primi mesi del 2006, dovrebbero perfe-zionarsi i rinnovi dei CCNL relativi al quadriennio 2002-2005, pertanto dovrebbero tro-vare piena attuazione le nuove previsioni del trattamento giuridico ed economico, com-presa la corresponsione degli emolumenti arretrati. Sulla base degli stessi presupposti sarà possibile ridefinire la contrattazione integrativa aziendale.
Tuttavia, cautelativamente, nella formulazione delle previsioni di bilancio, per i capito-li interessati si è tenuto conto di un incremento non superiore al tasso programmato di inflazione per l’anno 2006.
Per quanto riguarda i fondi per il trattamento accessorio del personale, si è tenuto conto esclusivamente delle risorse “certe” in relazione alla normativa di riferimento e di quelle rispetto alle quali i competenti Ministeri hanno esplicitato il principio della ripro-posizione nella costituzione dei fondi per gli esercizi successivi. Conseguentemente i valori dei fondi saranno suscettibili di rideterminazione e di successivi incrementi in relazione ai rispettivi rinnovi contrattuali di categoria o, a seguito di iniziative che, nei limiti consentiti dalla normativa vigente, potranno essere intraprese dall’Istituto.
Peraltro, dalle misure all’esame del Parlamento, potrebbero derivare rilevanti limitazioni, specie qualora venisse confermata per il prossimo esercizio la previsione che ancora, in modo insuperabile, l’entità complessiva dei fondi agli stanziamenti definitivi del 2004.
Sistema di previdenza integrativa
Il provvedimento sul TFR approvato dal Consiglio dei Ministri il 24 novembre 2005, risultato di una intensa attività di confronto sugli avvisi espressi dalle parti sociali, ha rinviato al 2008, anno di entrata in vigore della riforma della previdenza obbligatoria, l’opzione dei lavoratori del settore privato sul conferimento del TFR alla previdenza integrativa, posticipando l’avvio della previdenza complementare nel Paese e, più in generale, il completamento del complessivo disegno di riforma del sistema pensionisti-co.
Il citato provvedimento decreto legislativo, che riordina la disciplina delle forme di previdenza complementare e dà attuazione alla delega contenuta nell’articolo 1 della legge n. 243/2004 al fine di assicurare più elevati livelli di copertura previdenziale, reca disposizioni tese ad incrementare l’entità dei flussi di finanziamento alle forme pensio-nistiche complementari, a garantire l’omogeneità del sistema di vigilanza sul settore, a ridefinire la disciplina fiscale ed a monitorare la gestione delle risorse finanziarie deri-vanti dalla contribuzione degli iscritti.
Per i dipendenti pubblici, in attesa dello specifico decreto legislativo attuativo della delega di cui al citato articolo 1 della legge n. 243/2004, continuano invece ad applicar-si le previgenti dispoapplicar-sizioni.
Fermo restando il differimento di cui sopra, l’Istituto procederà comunque nel corso del 2006 alla messa a regime del nuovo sistema automatizzato di gestione del TFS e del TFR, il cui progetto è stato attivato nel 2005, elemento indispensabile per una cor-retta e snella impostazione della gestione della nuova forma pensionistica.
Profili organizzativi
Gli esiti delle iniziative tendenti al miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza dell’azione amministrativa ed allo sviluppo della qualità dei servizi erogati contribuiran-no alla ridefinizione degli assetti e del modello organizzativo, che, quindi, potrà trovare una più compiuta definizione nel corso del prossimo esercizio.
A tale riguardo assumono rilevanza:
• il progetto per la reingegnerizzazione dei processi e la ridefinizione del modello di funzionamento organizzativo e gestionale, che, considerati i vincoli di legge in merito alle consulenze esterne, sarà sostenuto solo da professionalità interne, coordinate da un apposito Comitato guida, composto da Dirigenti generali centrali e territoriali.
Secondo il relativo mandato, le proposte progettuali ed il piano per la loro realizza-zione dovrebbero essere formulati entro il primo semestre 2006.
• gli interventi sulla Governance organizzativa riconducibili al provvedimento adottato nel luglio scorso avente per oggetto il miglioramento funzionale della Direzione Generale. La previsione di due figure centrali di coordinamento, una per il versante istituzionale l’altra per quello strumentale, si propone di superare le criticità connesse alla complessità dell’apparato gestionale, che crea ricadute negative sul piano ope-rativo, attraverso lo snellimento dei rapporti diretti tra Direzioni centrali e Direttore Generale;
• gli interventi strutturali operati sul modello organizzativo correlati con l’istituzione delle nuove province di Monza e della Brianza, di Fermo e di Barletta-Andria-Trani, per la riconfigurazione del modello della Direzione regionale per il Trentino e della Gestione Immobili di Roma;
• gli esiti delle politiche intraprese per la conciliazione della vita lavorativa e familiare, compresa l’attivazione di strutture per l’infanzia, che contribuiranno all’attuazione di modelli di flessibilità lavorativa nell’ambito di iniziative più ampie riconducibili al
“benessere organizzativo”;
• lo sviluppo della sperimentazione del telelavoro, che, nel prossimo esercizio, potrà interessare tutte le categorie di personale, ad eccezione della sola dirigenza.
Sul versante della Formazione, lo specifico Piano tenderà a dare continuità alle ini-ziative di sostegno all’aggiornamento, alla riconversione e allo sviluppo del personale.
L’esigenza di sostenere il decentramento amministrativo si tradurrà, innanzitutto, nella verifica dei ritorni delle azioni già intraprese e nella conseguente rilevazione dei fabbiso-gni formativi del territorio, da individuare in stretta coerenza con le scelte strategiche e con gli esiti della reingegnerizzazione dei processi.
A tale ultimo riguardo sarà determinante l’apporto della funzione organizzazione, sia per gli aspetti di analisi che per quelli evolutivi e di progettazione, che dovranno con-durre all’adozione di un modello organizzativo adeguato alle nuove esigenze.
Lo sviluppo della seconda fase della digitalizzazione, strettamente connesso ai profili organizzativi per gli impegni richiesti e gli impatti prodotti, costituisce, natural-mente, uno degli obiettivi prioritari dell’Ente. Nel 2006 dovranno essere realizzati quindi gli strumenti innovativi che concretizzeranno anche il raggiungimento degli obiettivi di legislatura, il biennio successivo sarà caratterizzato dalla diffusione, ampia e generaliz-zata, dell’utilizzo di tali strumenti e dal correlato conseguimento dei benefici attesi.
Si evidenziano di seguito le iniziative che, nell’ambito di un programma unitario di governo, concorreranno allo sviluppo dei sistemi informatici:
• realizzazione di applicazioni sperimentali per l’erogazione di servizi tramite la Tecnologia Digitale Terrestre (DTT);
• introduzione graduale di Voice e Immagini over IP, compatibilmente con le indicazio-ni date dal CNIPA, per un utilizzo più razionale ed economico dell’infrastruttura tele-comunicativa,e per garantire servizi di comunicazione integrati sulle postazioni di lavoro;
• introduzione delle reti WI.FI. all’interno della rete Inail, compatibilmente con le indica-zioni date dal CNIPA;
• sperimentazione dell’introduzione di tecnologia open a livell di sistema operativo e a livello di “pacchetti office”;
• adeguamento del sistema informativo-informatico ai livelli di sicurezza previsti dal decreto legislativo n. 196/2003 e realizzazione di uno strumento informatico per la rilevazione e la gestione dei trattamenti dei dati personali, delle categorie di dati e di soggetti e delle operazioni consentite;
• interventi sul sistema informativo per la gestione unificata degli accessi e delle iden-tità (autenticazione e profilazione utenti interni ed esterni),la sicurezza delle connes-sioni, la protezione delle postazioni di lavoro e dei server per contrastare i tentativi di intrusione (sistema anti-intrusione IPS);
• consolidamento del disaster recovery e business continuity per la realizzazione del Centro Unico di Backup per gli Enti assicurativi e previdenziali. Il progetto è coordi-nato dal CNIPA.
Nell’ambito delle iniziative finalizzate alla realizzazione di portali e servizi per cittadini e imprese, si evidenziano gli interventi per l’incremento dei servizi on-line.
A supporto delle sinergie e cooperazioni con altri Enti ed Istituzioni sotto il profilo informatico, si evidenziano:
• Sistema Informativo Lavoro, per la partecipazione dell’Istituto al progetto, coordinato dal Ministero del Lavoro, sulla gestione delle comunicazioni obbligatorie;
• sistema integrato Inail/Comuni, per lo sviluppo di sistemi di cooperazione, per rende-re disponibili sui portali locali i servizi on-line con particolarende-re riferimento agli adempi-menti connessi agli appalti pubblici;
• sistema vigilanza;
• lavoro sommerso, in cooperazione con Inps e Ministero del Lavoro per lo scambio e la verifica dei dati;
• flussi informativi Inail/Ispesl/Regioni, per la manutenzione evolutiva dei sistemi in esercizio e per l’analisi della qualità dei dati;
• sistema informativo integrato per la Prevenzione nei luoghi di lavoro;
• sistema informatizzato per la raccolta di Buone Prassi e Buone tecniche destinato a chi si occupa di sicurezza e salute sul lavoro;
• registro nazionale delle Malattie Professionali;
• servizi integrati alle imprese, per la semplificazione dei rapporti con le aziende;
• sportello unico Inail, Inps e Casse Edili per il rilascio del DURC;
• contact center unificato Inail/Inps, per la realizzazione di uno sportello virtuale unico multicanale integrato.
Si segnalano, ancora, i progetti, tutti in fase di sviluppo, mirati ad aumentare i livelli di efficienza interna:
• sistema documentale integrato e conservazione dei documenti in formato elettronico;
• sistema di postalizzazione multicanale della corrispondenza e posta elettronica certi-ficata;
• implementazione del sistema Oracle Financial Analyzer (OFA) per l’adeguamento al modello di controllo economico. Manutenzione del sistema per il controllo di gestio-ne;
• evoluzione del sistema Human Resource per la gestione del personale e la liquida-zione delle competenze;
• realizzazione di nuove soluzioni applicative per la semplificazione e razionalizzazione del processo di concessione e gestione di mutui ipotecari.
Infine, per la diretta incidenza su aree istituzionali, si evidenziano:
• evoluzione dei sistemi per la gestione del rapporto assicurativo (GRA) e dei rapporti con gli assicurati (GRAI);
• evoluzione del sistema per la gestione informatica delle pratiche di infortunio, malat-tie professionali e di silicosi/asbestosi degli assicurati (Cartella clinica);
• ottimizzazione delle integrazioni tra i sistemi GRA, GRAI, Cartella Clinica, Rivalse e Contabilità;
• evoluzione del sistema decisionale Data Warehouse.
Contemporaneamente proseguiranno gli interventi di manutenzione ed evoluzione delle Banche dati .
L’innovazione e lo sviluppo saranno comunque bilanciati rispetto ai vincoli che, allo stato attuale, incidono in modo diretto sulla spesa pubblica e comprimono le potenzia-lità di investimento e di redditività.
Le politiche patrimoniali si connoteranno, anche nel 2006, per il loro carattere necessitato rispetto ad operazioni ed iniziative esterne all’Istituto. In quest’ambito rien-trano gli interventi per l’esatta ricognizione degli immobili in gestione dell’Istituto finaliz-zati anche alla corretta quantificazione degli oneri fiscali da corrispondere per il patri-monio immobiliare residuo.
Analogamente, le attività di abbandono dei crediti derivanti da rapporti di locazione, specie se cessati, e la definizione del contenzioso, anche in via transattiva, saranno intensificate per agevolare la definizione del processo di dismissione.
Per quanto riguarda le attività di manutenzione, sugli immobili a reddito saranno effettuati esclusivamenti gli interventi urgenti ed indifferibili richiesti da Pubbliche Autorità.
Sugli immobili cartolarizzati sarà invece effettuata esclusivamente la manutenzione ordinaria per preservarne inalterato lo stato di conservazione, che ha costituito base per la valutazione di stima ai fini del trasferimento di proprietà alla SCIP srl.
Per gli immobili destinati ad uso istituzionale, lo specifico programma triennale di manutenzione e ristrutturazione ne prevede i relativi interventi secondo criteri di priorità connessi alle esigenze di adeguamento ambientale e di abbattimento di barriere archi-tettoniche.
Le procedure per la manutenzione straordinaria degli immobili strumentali conferiti al Fondo Patrimonio 1 costituiscono oggetto di specifiche disposizioni, emanate ai sensi dell’art. 4 della legge 410/2001.
In materia di investimenti le problematiche, da tempo evidenziate, rimangono tuttora irrisolte. Il quadro normativo complessivo ha visto, infatti, stratificarsi nel tempo dispo-sizioni sempre più incisive rispetto ai margini di autodeterminazione delle politiche da intraprendere. Le iniziative connesse alla realizzazione dei Piani di investimento appro-vati si collocano quindi in un contesto caratterizzato da vincoli normativi di diversa natura, tra cui, da ultimo, i limiti delle disponibilità di cassa introdotti dalla legge finan-ziaria 2005.